422) C. L`evoluzione stellare prevede che una stella brucia

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422) C. L`evoluzione stellare prevede che una stella brucia
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422) C. L’evoluzione stellare prevede che una stella brucia in un processo di fusione nucleare tutto
l’idrogeno, trasformandolo in elio; una volta terminato l’idrogeno la stella si raffredda, si espande ed assume un colore rosso e grande luminosità. Siamo nella fase di gigante rossa, in cui la
stella brucia l’elio. Esaurito l’elio, la stella collassa e se è piccola, cioè al di sotto di 1.4 masse solari, diventa una nana bianca; se invece la stella ha una massa maggiore evolve in una nana nera.
423) C. Il diagramma H-R mette in relazione la temperatura (ascisse) e la luminosità (ordinate) di
una stella. Sul grafico le stelle si dispongono in zone ben precise in base alle loro caratteristiche e alla loro fase evolutiva: la maggior parte di esse si trova lungo una diagonale che attraversa il diagramma, detta sequenza principale. A destra in alto troviamo le giganti rosse che sono molto luminose ma abbastanza fredde: la a loro luminosità è infatti dovuta alla superficie radiante più estesa.
424) B. Per precessione lunisolare s’intende un lento spostamento retrogrado dell’asse terrestre dovuto ad una combinazione di vari fattori quali la forma non perfettamente sferica e le forze gravitazionali esercitate da Luna e Sole.
425) D. Una fossa oceanica è una profonda depressione del fondo oceanico il cui sviluppo è legato
a fenomeni di subduzione di placche oceaniche. La fossa delle Marianne si trova nell’Oceano
Pacifico, raggiunge, nel suo punto più profondo, più di 11.000 metri e si è originata dalla zona
di subduzione in cui la placca del Pacifico va ad infilarsi sotto la Placca delle Filippine.
426) B. Gli asteroidi, detti anche pianetini per le loro piccole dimensioni, sono corpi molto diversi
tra loro, differenziandosi oltre che per le dimensioni, anche per la forma, la composizione, la
rotazione. La stragrande maggioranza degli asteroidi noti gravita intorno al Sole in un anello a
forma di ciambella tra le orbite di Marte e Giove, a formare la cosiddetta fascia principale degli asteroidi.
427) A. Chimicamente una stella è costituita prevalentemente da idrogeno, che superate certe temperature viene man mano trasformato in elio.
428) D. La diagenesi può trasformare sedimenti incoerenti in rocce coerenti. Si ha prima una compattazione dei materiali con riduzione degli spazi interstiziali e poi una cementazione per cui
gli interstizi sono riempiti.
429) B. I silicati rappresentano una classe di minerali costituiti in prevalenza da ossigeno e silicio;
l’unità fondamentale è un tetraedro con un atomo di silicio al centro e quattro atomi di ossigeno ai vertici. Si tratta dei minerali più diffusi sulla Terra, costituendo il 90% della crosta terrestre.
430) A. Fu Alfred Wegener con la formulazione della teoria della deriva dei continenti a coniare
questo termine. La Pangea, per il processo della tettonica a zolle, avrebbe dato origine, spezzandosi, a due supercontinenti (Laurasia e Gondwana), che in seguito a frammentazione avrebbero poi dato origine agli attuali continenti.
431) B. Le onde longitudinali o di compressione (P) sono quelle che si propagano più velocemente;
le onde trasversali o di taglio (S) sono più lente delle onde P; le onde superficiali (R e L) si manifestano solo ad una certa distanza dall’epicentro e si originano dalla combinazione delle onde P ed S.
432) B. Per discontinuità di Gutenberg si intende la zona che segna la separazione tra nucleo e mantello all’interno della Terra.
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CULTURA SCIENTIFICO-MATEMATICA
Soluzioni e commenti – Scienze della Terra