Due Mondi, Cremonini si confessa
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Due Mondi, Cremonini si confessa
DATA domenica 26 giugno 2016 SITO WEB www.umbria24.it INDIRIZZO http://www.umbria24.it/due-mondi-cremonini-si-confessa-pupi-avati-dice-che-voglio-piacere-a-tutti-forse-ha-ragione/405795.html Home Cronaca Attualità Economia Politica Sport Cerca Cultura Home Foto Video Seguici su SPECIALE FESTIVAL DI SPOLETO | 26 giu 2016 Due Mondi, Cremonini si confessa: «Pupi Avati dice che voglio piacere a tutti, forse ha ragione» L'artista bolognese ospite di Mieli: «Pene d'amore mi hanno fatto scrivere canzoni» Mi piace Iscriviti per vedere cosa piace ai tuoi amici. 0 0 0 0 G + OkNo Racconta di come le sofferenze in amore lo abbiano ‘aiutato’ a scrivere canzoni di grande successo, Cesare Cremonini protagonista insieme a Lilli Gruber della prima giornata degli Incontri di Paolo Mieli, la rassegna di conversazioni proposta dal gruppo Hdrà e in programma fino al 10 luglio in tutti i fine settimana del Due Mondi. Domenica 26 giugno sono tre gli ospiti attesi: alle 12 il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, alle 16 lo scrittore Edoardo Albinati e alle 17.30 l’attore Marco Giallini. Cremonini e la Gruber: fotogallery MULTIMEDIA Cremonini si confessa da Mieli È un Cesare Cremonini sincero e diretto quello che si è praticamente confessato di fronte a un folto pubblico perlopiù giovanile: «Quando andavo a scuola – ha raccontato – mi rifiutavo di avere un diario segreto perché mi pareva inutile scrivere senza che i miei pensieri fossero destinati ad altri lettori perché – spiega – sono sempre stato convinto che l’arte ha bisogno del consenso popolare per materializzarsi. Io non ho mai pensato di poter diventare un artista senza ricevere l’applauso del pubblico. Pupi Avati, con cui ho lavorato qualche anno fa, diceva sempre ‘che cerco di piacere a tutti’, e forse in parte aveva ragione». Guarda le foto La musica E quando Mieli gli chiede se si può rischiare di scontrarsi con la routine dei cantanti che, persa l’ispirazione, producono nuovi dischi senza più lo smalto di un tempo , Cremonini risponde: «Non ho mai voluto diventare il tira buoi di un progetto discografico, continuando per decenni a pubblicare canzoni senza tentare che ogni mio disco fosse davvero influente su chi poi lo avrebbe ascoltato. Lo rifiuterei. È doveroso , secondo me, per un artista accorgersi quando è il momento di fermarsi, perché forse quello diventa il momento per costruire qualcos’altro nella propria vita personale». La famiglia Cremonini ha parlato poi della famiglia, dei genitori, e dell’amore: «Io ho sofferto diverse volte per amore, ma per brevissimi periodi. Un’esperienza di queste – racconta l’artista sorridendo – mi ha fatto scrivere canzoni che mi hanno regalato molte soddisfazioni». E della propria famiglia Cremoni racconta: «Mia madre è la parte più allegra, mio padre quella più saggia. Ho un fratello più grande di due anni. È avvocato e ha studiato ad Harvard, ma anche lui nasconde un animo artistico che mi dispiace non abbia potuto esprimere ». Ospiti attesi Gli incontri si snoderanno lungo i tre fine settimana del Festival, fino al 10 luglio 2016. Nelle prossime settimane di fronte a Paolo Mieli siederanno Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, Domenico Procacci, produttore cinematografico, Ilaria Dallatana, direttrice di Rai Due, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, Pierluigi Battista, giornalista e scrittore, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria, Catia Tomasetti, presidente di Acea, e l’attrice Francesca Reggiani. La rassegna, ospitata nella Sala dei Vescovi del Museo Diocesano (Chiesa di Sant’Eufemia), è un format di Hdrà a cura di Maria Carolina Terzi, Maddalena Maggi e Paolo Giaccio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Mi piace 0 Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario ULTIME FESTIVAL SPOLETO Patto tra il Due Mondi e il Festival di Cartagena Da Chicco Testa a Gianni Letta: tutti in fila per il Due Mondi Al Due Mondi l'installazione 'Schorched or Blackened?' Due Mondi, torna 'Musica da Casa Menotti' «Per me il qui e ora regna su tutto, almeno nei live»