api notiwie 15/07/04

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api notiwie 15/07/04
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La qualità di API Torino è stata certificata
Il Direttore API Torino
Vittorio Claretta Assandri
INSERTO REDAZIONALE
A CURA DI API TORINO
Via Pianezza 123,
10151 Torino
Tel. 011 4513.111
Fax 011 4513.227
Allegato a API Flash
N.13, 15 luglio 2004
Per commenti, comunicazioni
e per segnalare notizie:
Ufficio Stampa
Andrea Zaghi
Tel. 011 – 45 13 268
e-mail: [email protected]
API Torino ha ricevuto ufficialmente la certificazione di qualità riferita alla sua attività nei
confronti delle PMI. Il 28 giugno scorso, infatti, il Comitato di valutazione della Certo ha
espresso parere favorevole in merito alla pratica di certificazione per la norma UNI EN
ISO 9001:2000 della nostra Associazione, con il seguente campo di applicazione:
“Progettazione ed erogazione di servizi di assistenza e informazione ai propri associati,
in particolare in campo sindacale, previdenziale, fiscale, tecnico, commerciale, finanziario e legale”. E’ a questo importante passo in avanti dell’Associazione che API Notizie
dedica l’editoriale.
Quando ci incontriamo e ci parliamo, càpita che gli argomenti della sfiducia e gli argomenti
della speranza si incrocino, si costeggino e quasi si annullino. Quando l’imprenditore, il
manager e il dirigente di un Sistema di Servizi sono di questa terra e vivono a cavallo tra
il passato e il futuro, le tentazioni opposte di scuotere la testa e di alzarla e guardare avanti, si scontrano a colpi di ragionevolezza e di razionalità.
Ma vince l’andare avanti. Vince la testarda speranza. Vince dunque – e non ha alternative – la sfida di dotarsi di strumenti. Prima per leggere e interpretare il presente, poi per
affrontare il futuro.
Da anni, noi di API Torino con pervicace insistenza, investiamo le vostre deleghe e le
nostre migliori energie per creare una “macchina di Servizi” per il sostegno e lo sviluppo
della vocazione imprenditoriale del nostro territorio.
La macchina è oggi rodata al punto da ricevere uno dei maggiori riconoscimenti che sperassimo di ottenere. Senza spinte, senza dorature: semplicemente combattendo giorno
dopo giorno sul campo la sfida della professionalità e della competitività con il tempo, con
il mercato, con i modelli operativi migliori.
Oggi quindi siamo qui davanti a voi non per ricevere applausi ma per ringraziarvi per non
essere mai stati accomodanti, per averci sempre richiamato ad essere “imprenditori” almeno quanto lo siete voi.
Da questa piattaforma non scenderemo, non torneremo più indietro.
Anzi, ci siamo già dati l’obiettivo nuovo, quello che mette alla frusta tutta l’intera “macchina dei servizi” oggi premiata.
Abbiamo quindi un obiettivo che comunemente è chiamato Innovazione.
E chiariamo subito che non intendiamo scherzare con questa parola, con questo programma work in progress. Non lo prendiamo alla leggera come fanno i politici o i cacciatori di improvvidi finanziamenti. Un grande poeta russo bollava sprezzantemente i chiacchieroni millantatori come “coloro che fanno esperimenti per scaldare il gelato”.
L’innovazione non è la bella pensata. L’innovazione è il lavoro da fare sulle radici, sul capitale dell’esperienza e sul valore delle idee: è la proiezione di quelle energie e di quelle
“identità imprenditoriali” in un disegno razionale che può essere di valorizzazione dell’esistente, o di potenziamento o di sviluppo esponenziale o di coraggio illuminato.
Sicuramente, non perdendo mai di vista i saperi e le opportunità di mettere in relazione la
cultura aziendale, il radicamento imprenditoriale e il mercato-mondo.
Sarà bello fare la strada insieme, in salita e in discesa.
Vittorio Claretta Assandri
Direttore API Torino
La Vita dell’Associazione
Maurizio Frari eletto Presidente di Unionmeccanica
Dibattito degli associati con il vertice della Provincia di Torino, Antonio
Saitta. Esaminata la situazione del comparto
Maurizio Frari, nuovo Presidente
di Unionmeccanica
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L’Assemblea di Unionmeccanica, il 12 luglio scorso, ha eletto Presidente
Maurizio Frari. Frari è amministratore delegato della Meccanodora di
Bosconero, media impresa attiva nel comparto delle macchine utensili rettificatrici. L’azienda, in attività dal 1961, ha come mercato di riferimento quello dell’altissima tecnologia per la componentistica d’auto, ed esporta in tutto il mondo
il 98% della produzione. Nel corso dell’assemblea è stato anche fatto il punto
sulla situazione del comparto e si è svolto un incontro - dibattito fra gli associati
e il nuovo Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta.
Serve – ha spiegato Frari - una politica più attenta verso l’innovazione e la ricerca, ma anche sul fronte dei trasporti, delle infrastrutture, dei patti territoriali e
della formazione professionale. “Siamo – ha aggiunto Frari – una componente
essenziale del nostro sistema industriale: 1.700 piccole e medie imprese, oltre
la metà delle associate ad API Torino, con 30.000 occupati, una realtà economica e produttiva determinante per la Provincia, per il suo sviluppo e per la sua
qualità economica e sociale. Ma oggi, e ormai da oltre tre lunghi anni, le nostre
imprese soffrono impegnate come sono in una difficile ed estenuante battaglia
per resistere sul mercato e continuare ad offrire a Torino prospettive di ricchezza e occupazione”. Alla base della situazione, oltre ai rapidi cambiamenti economici e sociali in corso, Frari ha indicato “il declino della nostra grande industria, la Fiat, ma non solo, ma anche il sistema del credito che non dimostra
spesso la necessaria disponibilità a sostenere i programmi di investimento delle
PMI. Siamo di fronte – ha spiegato ancora Frari - a un problema strategico di
ridisegno delle prospettive del sistema produttivo torinese, in bilico tra declino e
trasformazione”.
Da qui il ruolo dell’Amministrazione Provinciale. “Crediamo – ha detto il
Presidente di Unionmeccanica - che la Provincia possa dare comunque un contributo importante al sostegno e al rafforzamento delle imprese del territorio. Sia
esercitando al meglio le proprie responsabilità su trasporti, infrastrutture,
ambiente, formazione professionale. Sia rafforzando i propri interventi a favore
delle attività produttive, dai patti territoriali alle politiche per l’innovazione.
Occorre fare di più – ha concluso Frari – per difendere e rilanciare l’identità industriale per diffondere l’innovazione e il trasferimento tecnologico dai Centri di
Ricerca e dalle Università alle PMI, per consentire all’economia torinese di diversificarsi e internazionalizzarsi, per confermarsi e crescere come area di eccellenza ingegneristica e produttiva”.
Saitta, dal canto suo, ha condiviso l’analisi della situazione delle PMI svolta da
Unionmeccanica e ha spiegato che: “La Provincia è disponibile ad un rapporto
costruttivo di collaborazione”. Due gli strumenti che l’Amministrazione
Provinciale vuole mettere subito in campo. Da una parte la modifica della formazione professionale che, secondo Saitta, deve essere più aderente alle esigenze delle imprese. Per questo, è previsto anche il cambiamento dei criteri di
erogazione dei fondi. La Provincia, poi, vuole dare più impulso alla politica dedicata alla viabilità ed agli spostamenti di merci e persone.
L’intervento
Dopo le Olimpiadi 2006
Il Presidente API Torino
Sergio Rodda
Ormai non ci sono dubbi: le Olimpiadi Invernali del 2006 non stanno avendo
quella ricaduta economica sul nostro territorio che molti – tutti – speravano. Si
tratta di un dato di fatto, che deve essere preso in considerazione apertamente.
Per cercare, ovviamente, soluzioni concrete insieme a tutti gli attori del sistema.
Soprattutto per il dopo-Olimpiadi.
L’obiettivo principale, infatti, deve rimanere quello di trasformare l’appuntamento del 2006 in un evento importante per il territorio, sia in termini di immagine che
di ricadute economiche presenti e future.
E’ per questo che API Torino – insieme al Toroc, alla Camera di Commercio ed
alle altre Associazioni – si è impegnata nella costituzione del cosiddetto
Decoder, creato per meglio rappresentare le forze economiche e produttive della
provincia e della regione, in un percorso mirato a coinvolgere quanto più possibile le Piccole e Medie Imprese. Perché, occorre sottolinearlo, le vere ricadute
economiche sul nostro territorio possono realizzarsi soprattutto attraverso il
coinvolgimento vero delle piccole e medie realtà produttive. Ma i risultati non
sembrano incoraggianti, anzi.
I lavori dedicati alle Olimpiadi sono affidati alle grandi imprese che a loro volta
difficilmente coinvolgono le PMI locali. Intanto, il territorio viene segnato dalle
opere in via di costruzione e, nel 2006, sarà toccato da un forte, ma estremamente rapido, flusso di pubblico e di sportivi. E poi? Cosa rimarrà?
Proprio in questi giorni, poi, il Toroc ha puntato il dito contro le Associazioni colpevoli, a suo parere, di aver fatto troppo poco, di essere state scarsamente collaborative ed efficaci nel coinvolgimento delle imprese. Insomma, sembra quasi
che sia in corso un tentativo per addossare le responsabilità dei problemi su
alcuni soggetti e non su altri. Mentre i veri ostacoli derivano dal metodo seguito
nel reperimento delle imprese e nelle sponsorizzazioni che esclude di fatto un
coordinamento ed un intervento da parte del sistema di rappresentanza delle
imprese.
Rimane, d’altra parte, tutto il lavoro che API Torino ha svolto in questi mesi.
Basta pensare al lavoro svolto per coinvolgere le PMI nelle operazioni collegate
al trasporto ed al montaggio degli arredi di circa 6mila camere dei siti olimpici,
ma anche al monitoraggio dell’affidamento degli incarichi per i servizi di catering
che comporteranno circa 50mila pasti al giorno. Così come è da ricordare il lavoro svolto per il cosiddetto Look of the Game che ha coinvolto le PMI sempre
attraverso la nostra associazione. L’intervento di API, d’altra parte, prevede sviluppi futuri sui fronti dell’assistenza e manutenzione nei siti durante i giochi, per
il montaggio e smontaggio della cartellonistica così come per il cablaggio dei siti
stessi.
Ma, a questo punto che fare per avere davvero più ricadute positive dalle
Olimpiadi? API Torino è del parere che occorra continuare a lavorare insieme per
il successo delle Olimpiadi, anche dal punto di vista delle ricadute sul territorio
prima e dopo questo importante evento. Lavorare, chiaramente, su un livello di
parità di rapporti, di collaborazione, di condivisione di obiettivi e di strategie per
raggiungerli. Crediamo che questa strada sia l’unica condivisibile e accettabile e
siamo pronti a percorrerla.
Sergio Rodda
Presidente di API Torino
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PMI DI SUCCESSO
PMI di SUCCESSO
Continua il viaggio di API Notizie fra le PMI di Successo quelle Piccole e
Medie Imprese che, nonostante la crisi e le difficoltà di mercato, sono
riuscite ad ottenere buone performance in termini di occupazione, fatturato, diversificazione dei prodotti ed export e che per questo sono state
premiate con l’API Winner 2004.
MILD
Un successo fatto di 500mila pratiche all’anno
Vicino a Caselle una piccola azienda che ha applicato le tecnologie informatiche al recupero crediti
L’Assessore De Alessandri
premia la MILD nel corso
dell’Assemblea 2004 di API
Torino
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Per descrivere la MILD di Barbania, a poche decine di chilometri da Torino nei
pressi di Caselle, basta un dato: un anno fa le pratiche di recupero crediti svolte in un mese erano circa 200, oggi sono oltre 41.600. Proprio così, questa
società nata nel maggio del 2003 riesce ormai a seguire circa 500mila pratiche
di crediti all’anno nei confronti delle aziende. Un vero e proprio boom di lavoro
basato su un’idea, quella del suo fondatore. Antonio Scrimenti – 43 anni, sposato e, appunto, creatore della MILD – spiega: “Prima di avviare questa società mi occupavo già di recupero crediti. Poi mi sono reso conto che applicando
le più avanzate tecnologie informatiche era possibili accelerare questo tipo di
lavori ed ottenere risultati migliori a costi più bassi. E’ così che ho pensato di
mettermi in proprio”. Scrimenti dapprima lavora da solo, aiutato dalla moglie per
gli appuntamenti, ma riesce ad arrivare a qualche centinaio di pratiche. Le commesse però arrivano in maniera sempre più consistente. Scrimenti si rende
quindi conto che occorre cambiare dimensioni, e in fretta. “Adesso – spiega ad
API Notizie – lavorano con me 35 persone che si occupano delle ricerche informatiche dei debitori e che riescono ad individuare, attraverso tutte le banche
dati disponibili, la residenza effettiva di questi. Solo in quel momento scatta la
vera e propria visita a domicilio. In tal modo i costi per la società che ci dà l’incarico diminuiscono anche del 70%”. Fra i clienti della MILD sono tutte le principali società che si occupano di telecomunicazioni e finanza oltre che molte
banche.
E’ così che la MILD in poco più di un anno è riuscita ad incrementare il proprio
livello occupazionale del 40% e ad essere fra i vincitori dell’API Winner 2004.
Ma non basta, perché questa società è particolare anche per altri motivi. Come,
per esempio, il fatto che a lavorarci, a parte il fondatore, sono tutte donne. “Ci
siamo resi conto – spiega Scrimenti – che le donne hanno una maggiore capacità di affrontare in maniera positiva questo lavoro: sono gentili ma decise e
ottengono risultati migliori”.
Intanto, Scrimenti pensa ai prossimi passi. Ad iniziare da quello appena fatto: la
creazione di MILD Post, una società che effettua la spedizione di lettere per
conto delle aziende a prezzi concorrenziali rispetto a quelli postali. E, anche in
questo caso, il successo sembra aver risposto all’idea. Per quanto riguarda la
MILD, invece, nei prossimi mesi saranno aperte delle vere e proprie filiali estere. “Ci appoggeremo ad uffici esistenti di società simili alla nostra. L’obiettivo è
fare il recupero crediti dall’estero all’Italia. L’attività riguarderà quindi i debitori
italiani. Ma stiamo anche discutendo con una importante società di carte di credito per il recupero dei crediti in tutto il mondo”. Mentre a settembre, dal punto
di vista societario, MILD passerà dall’essere srl ad essere una vera e propria
società per azioni.
PMI DI SUCCESSO
OTS
Dalla plastica all’oro
L’azienda di Rivalta costruisce macchine automatizzate pensate su misura
del cliente per qualsiasi tipo di prodotto
Il Presidente della Camera di
Commercio di Torino, Giuseppe
Pichetto, premia la OTS
Macchine speciali, fatte davvero su misura del cliente. E’ questa la caratteristica vincente della OTS di Pasta di Rivalta, alle porte di Torino, una delle aziende vincitrici dell’API Winner 2004 per gli ottimi risultati raggiunti in questi anni.
“L’azienda – spiega Leonardo Rossella, amministratore unico di OTS – è nata
nel 1968 a Castagnole Piemonte, ma all’assetto attuale siamo arrivati dopo un
lungo percorso. Ci occupiamo di progettare e costruire impianti chiavi in mano
per l’assemblaggio automatico ad alta velocità. La nostra forza, in questi anni,
è stata la assoluta flessibilità nei confronti dei settori ai quali ci rivolgiamo”. E’
così che la OTS ha operato nei comparti più svariati: dall’elettromeccanico alle
stampanti a getto d’inchiostro, dalla ferramenta all’irrigazione, dal farmaceutico
a quello delle materie plastiche, senza dimenticare l’automobilistico, il biomedico, la produzione di manufatti in oro, il tessile e l’aeronautico.
E’ in questo modo che dal 2000 al 2004 la OTS ha incrementato il livello occupazionale del 40% (arrivando a 35 dipendenti), il fatturato del 30, l’export del
10% e diversificato del 30% il proprio portafoglio prodotti.
“Il nostro intervento – spiega ancora Rossella – si basa su quattro fasi principali: l’analisi preliminare delle esigenze del cliente, la progettazione fatta al
nostro interno della macchina, la vera e propria costruzione della stessa e il suo
collaudo. Ovviamente abbiamo anche una attività di formazione e assistenza
post vendita”. Anzi, proprio l’assistenza post vendita è per la OTS uno dei motivi di maggior orgoglio. “I servizi post vendita e di assistenza – dice infatti
Rossella - sono una delle attività che maggiormente qualificano un’azienda
moderna ed efficiente. Al momento della consegna dell’impianto presso il
Cliente garantiamo quindi un periodo di istruzione e formazione, proporzionato
alla complessità dell’applicazione, per tecnici e personale operativo.
Compiliamo anche un vero e proprio Manuale d’uso e manutenzione. La stesura di questo documento rappresenta un momento fondamentale di verifica
dell’applicazione di metodiche e principi di progettazione moderni e razionali
per un prodotto funzionale, resistente ed efficiente. Oltre al periodo di garanzia
di 12 mesi, OTS garantisce anche un servizio di assistenza meccanica, elettrica ed elettronica di elevata professionalità, con tempi di intervento proporzionali alla distanza dal luogo di applicazione dell’impianto. I nostri tecnici possono essere contattati in qualunque momento, telefonicamente o via e-mail”.
I principali clienti, sono delle multinazionali con stabilimenti sparsi nel mondo.
Per la Germania, la OTS ha realizzato recentemente un impianto per l’assemblaggio del salvavita, costituito da componenti miniaturizzati e delicatissimi.
Importanti, infine, i programmi per il futuro. OTS si stà adoperando per aumentare la produttività delle proprie macchine per raggiungere i 3.600 pezzi / ora ed
anche oltre.
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La Vita dell’Associazione
Lacidogna confermato Vice Presidente di Unionchimica
Luigi Lacidogna è stato confermato alla vicepresidenza di Unionchimica,
l’Unione Nazionale delle PMI chimiche, conciarie, delle materie plastiche e della
gomma, del vetro e della ceramica-abrasivi. L’Unione sarà guidata fino al 2007
da Paolo Galassi di Tromello in provincia di Pavia. L’elezione dei nuovi vertici di
Unionchimica è avvenuta venerdì 9 luglio scorso.
Chimica: accordo fatto per le PMI
Lacidogna: “Salvaguardati i diritti delle imprese che possono gestire al
meglio sia le opportunità di mercato che i momenti di crisi”
A fine giugno è stato stipulato da UNIONCHIMICA – CONFAPI e FULC l’accordo di rinnovo del CCNL per i lavoratori delle piccole e medie industrie delle materie plastiche e della gomma. Le conclusioni raggiunte – ha dichiarato Luigi
Lacidogna Vice Presidente di Unionchimica e Capo della delegazione imprenditoriale – sono soddisfacenti, in quanto salvaguardano i diritti e i doveri delle
imprese e dei lavoratori, consentono alle imprese stesse di gestire al meglio sia
le opportunità di mercato che i momenti di crisi, consolidando le peculiarità proprie del CCNL Unionchimica.
Le parti hanno previsto, per il biennio 2004-2005, un aumento medio a regime di
€ 80,00, da erogarsi in tre tranche - 1/07/2004, 1/01/2005, 1/09/2005. Altri punti
qualificanti dell’accordo, che ha valenza quadriennale per la parte normativa,
riguardano il consolidamento ed il rafforzamento del ruolo dell’Osservatorio
nazionale di settore ed il miglioramento delle norme relative alla protezione dell’ambiente ed alla tutela della salute. L’accordo sottoscritto ha confermato la validità del metodo del confronto nelle relazioni individuali e il senso di responsabilità delle parti, essendosi tenuto conto sia della competitività delle imprese che
della salvaguardia del potere di acquisto delle retribuzioni. Il nuovo accordo – ha
concluso Lacidogna – si caratterizza anche per il consolidamento della valenza
dell’effettiva e costante presenza dei lavoratori, importantissima per le esigenze
produttive delle nostre Piccole e Medie Imprese sempre più legate a tassativi termini di consegna e ad elevati standard qualitativi.
Più credito alla ricerca nelle Piccole Imprese
Si è svolto con una grande partecipazione di pubblico l’incontro su “Ricerca e
Innovazione. Le agevolazioni per promuovere lo sviluppo” organizzato il 22 giugno scorso da API Torino e Unicredit Banca MedioCredito. Nel corso del seminario, sono stati esaminati i diversi strumenti a disposizione delle PMI per l’attivazione di linee di credito rivolte alla crescita della ricerca e dell’innovazione
nelle PMI.
In particolare, è stata presentata la prima bozza della legge regionale 598 il cui
bando dovrebbe essere emanato entro luglio. L’apertura di uno Sportello dedicato a questa nuova opportunità, invece, dovrebbe avvenire nel prossimo
ottobre.
Continuano le missioni all’estero di API Torino
Riprende vigore l’attività di API Torino sui diversi fronti internazionali. In preparazione, infatti, sono alcune importanti iniziative sui mercati esteri previste da
settembre in avanti. In particolare, sono previste tre missioni in Cina, Turchia e
Ucraina. Eccone i tratti essenziali.
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TURCHIA. Le PMI parteciperanno al Partnership Days – Outsourcing from
Turkey dall’1 al 3 settembre prossimi. Prevista una serie di incontri bilaterali fra
i responsabili acquisti delle nostre aziende interessati ad individuare nuove fonti
di approvvigionamento in Turchia e potenziali fornitori locali. Le imprese destinatarie dell’iniziativa devono operare nelle lavorazioni del metallo, nella plastica e gomma, nell’elettrotecnica e nelle telecomunicazioni, nelle parti per auto e
nella logistica e servizi.
UCRAINA. API Torino e Confapi organizzano una missione plurisettoriale per
promuovere contatti d’affari tra imprese ucraine ed italiane. L’iniziativa si svolgerà a Kiev tra il 24 e il 28 novembre 2004.
CINA. A Shanghai, da 2 al 4 dicembre prossimi, le PMI piemontesi saranno presenti ad AUTOMECHANIKA SHANGHAI, Fiera Internazionale di ricambi ed
accessori auto, che rappresenta una piattaforma di marketing unica per i produttori del settore, interessati ad esplorare le potenzialità del mercato cinese o
rafforzare la loro presenza in loco.
Un buon successo, infine, ha riscosso la presenza delle PMI in Algeria. Sarà
possibile leggere un resoconto dettagliato della missione nel prossimo numero
di API Notizie.
CONFAPI
Commercio estero: intesa Confapi-Agenzia delle Dogane
Confapi ha siglato un importante accordo con l’Agenzia delle Dogane per la lotta
alla contraffazione e la tutela del Made in Italy. L’intesa è stata firmata da Danilo
Broggi e dal Direttore dell’Agenzia, Mario Andrea Guaiana, alla presenza politica del Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze con delega
alle Dogane, Manlio Contento, oltre che del presidente di API Torino, Sergio
Rodda, che nell’ambito della Presidenza nazionale ha la delega all’internazionalizzazione delle PMI.
L’accordo ha l’intento di rafforzare la reciproca cooperazione allo scopo di monitorare il fenomeno della contraffazione, al fine di prevenire e contrastare i traffici illeciti di merci contraffatte. Durante l’incontro per la firma del testo, Confapi
ha proposto al Sottosegretario Contento la creazione di un coordinamento unitario di tutti i tavoli che si occupano di lotta alla contraffazione e che al momento stanno agendo singolarmente. Tale proposta è stata accolta favorevolmente
ed il tavolo di coordinamento verrà realizzato, secondo le parole dello stesso
Contento, entro la fine dell’anno.
Ecco le aziende nuove associate
API Notizie dà il benvenuto alle imprese che si sono associate ad API Torino
in giugno.
BONICATTI PIETRO
S.R.L. (Uniontessile), CAGNASSO
S.R.L.
(Unionmeccanica), CHORUS S.A.S. (Unital), CITIEMME S.R.L. (Collegio
Edile), COLT TELECOM S.P.A. (Unimatica), CONSORZIO DIAMANET
(Unimatica), EUROCOSTRUZIONI S.R.L. (Collegio Edile), FAVATA' VINCENZO E C. S.N.C. (Unionmeccanica), GRANDINETTI MICHELE DITTA IND.
(Unionmeccanica), HAPPY SYSTEM S.R.L. (Unionservizi), IMPRESA ARMELLINO E COLUCCIO
S.N.C. (Collegio Edile), LA RISAIA
S.N.C.
(Unionalimentari), PARENA GIANCARLO DITTA IND. (Unionmeccanica), PRIMAINSIEME S.C. A R.L. (Apisanità), PRINTER EVOLUTION DITTA IND.
(Unimatica), R & C ENGINEERING S.R.L. (Collegio Edile), R.C.S. DITTA IND.
(Unionservizi), RAN PROJECTS S.R.L. (Unionmeccanica), SIDERIA ACCIAI
UTENSILI S.R.L.(Unionmeccanica).
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Liberalizzato il mercato dell’elettricità
Gli utenti con partita IVA potranno rivolgersi a qualsiasi fornitore europeo
Anche l’Italia ha dato il suo benestare alla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, infatti, ha recentemente pubblicato una delibera che permette a tutti i clienti non domestici – quindi
con partita IVA – di accedere al mercato libero dell’elettricità così come indicato
dalla Direttiva Ue 54 del 2003. I clienti domestici, invece, saranno vincolati ai fornitori nazionali fino al 1° luglio 2007.
Si tratta di un evento importante anche per le Piccole e Medie Imprese. Per questo API Notizie ha chiesto un commento al Presidente del Consiglio Direttivo del
CET (Consorzio Energetico Torinese) Marco Rubatto, che riportiamo qui di
seguito.
L’applicazione automatica dell’articolo 21 della Direttiva comunitaria 54/2003 che dal 1° luglio apre la possibilità a tutte le imprese , indipendentemente dai
propri consumi, di accedere al mercato “libero” - determina un significativo
passo in avanti nella liberalizzazione dei prezzi dell’energia e, nel tempo, rafforzerà la libera concorrenza, determinando benefici a tutto il sistema produttivo.
Tale processo è ormai pienamente avviato, infatti, da pochi mesi a questa parte,
il mercato elettrico nazionale ha subito sostanziali mutamenti, con la Borsa elettrica, con l’introduzione delle nuove fasce di consumo dell’energia elettrica per
le utenze con misuratore orario ed infine con la completa apertura del mercato
libero dell’energia elettrica agli utenti non domestici.
Dobbiamo però rilevare come i prezzi dell’energia elettrica in Italia siano sensibilmente superiori a quelli praticati nel resto d’Europa; tale condizione è determinata dalla nostra dipendenza ancora troppo elevata dalle fonti di approvvigionamento rappresentate nella maggior parte da idrocarburi, da una scarsa produzione di energia nazionale con dipendenza dall’estero e da un parco di centrali poco efficienti. Anche un caotico e spesso confuso quadro di definizioni
delle regole del sistema elettrico hanno contribuito a creare confusione e incertezza alle imprese che, pur avendo le caratteristiche di idoneità per avviarsi sul
mercato libero, sono rimaste nel mercato vincolato perdendo i benefici economici che si possono avere nel mercato libero.
In questo contesto il CET – Consorzio Energetico Torinese, operante fin dal
2000 (anno di apertura del mercato ) -, ha rappresentato e rappresenta per le
aziende che vogliono affacciarsi al mercato libero un ottimo strumento di aiuto
per inserirsi nel mercato dell’energia elettrica ottenendo risparmi sul prezzo dell’energia con fornitori di primaria importanza e supportando le aziende nella
soluzione delle problematiche del settore energetico.
Oggi il CET è costituito da oltre 130 aziende consorziate, con consumi individuali che vanno dai 100.000 ad oltre 30 milioni di kWh/a e per consumi complessivi globali di 350.000.000 kWh/a.
Marco Rubatto
Presidente del Consiglio Direttivo del CET
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