Il giro di vite di Brunetta

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Il giro di vite di Brunetta
Il giro di vite di Brunetta: sprechi e imbrogli saranno puniti
G.M.De Francesco – Il Giornale - 22-03-09
Fine dei premi a pioggia per tutti e, soprattutto, introduzione di un codice di disciplina al quale
uniformarsi, pena il licenziamento. Sono queste le principali novità contenuta nella bozza del contratto
collettivo per i dirigenti di Regioni e autonomie locali, discusse in un testo ispirato ai criteri di trasparenza
ed efficienza delle amministrazioni pubbliche introdotti dal tandem ministeriale Brunetta-Sacconi.
Valutazione. Gli enti locali devono dotarsi di strumenti tali da consentire una «gestione orientata al
risultato». A tale scopo i dirigenti devono fissare procedure per migliorare le prestazioni collettive, per
ottimizzare le condizioni di fruibilità dei servizi (anche attraverso l’ampliamento degli orari di apertura
degli sportelli). Insomma, i cittadini-utenti sono in primo piano e a loro deve essere rivolta massima
attenzione accelerando le procedure, riducendo i tempi di attesa e migliorando la gestione delle risorse.
Disciplina. L’altra principale novità è costituita dall’introduzione di norme disciplinari alle quali i dirigenti
devono attenersi. Il codice comporta 14 obblighi tra i quali, ovviamente, il rispetto della legge e il
perseguimento dell’interesse pubblico.
Tra le prescrizioni, tuttavia, figura anche la «tempestiva comunicazione delle assenze» e l’«astensione da
comportamenti lesivi della dignità della persona». In ufficio e nei corridoi con colleghi, sottoposti e
cittadini-utenti il dirigente sarà tenuto al massimo decoro. Vietati alterchi, litigi e l’utilizzo delle vie di
fatto. Inoltre è proibito avvalersi delle risorse dell’ente per ragioni che non siano di servizio (fax,
stampanti e fotocopiatrici ad esempio vanno utilizzate solo per il lavoro). È vietato chiedere doni e regalie
in cambio di «favori». Non si possono, infine, adottare decisioni che possano favorire parenti e conviventi.
Obbligatorio comunicare subito all’amministrazione l’essere oggetto di azione penale.
Sanzioni. La mancata osservanza del codice disciplinare è punibile in quattro modi: sanzione pecuniaria,
sospensione, licenziamento senza e con preavviso. La sanzione pecuniaria viene comminata, tra l’altro,
anche per l’opposizione di rifiuto alle visite personali disposte a tutela del patrimonio dell’ente
(perquisizioni anonime effettuate a fine turno; ndr) e per la tolleranza di abusi commessi dai dipendenti.
Le recidive comportano sanzioni sempre maggiori. Il licenziamento senza preavviso scatta quando si
accerta che l’incarico è stato ottenuto producendo titoli falsi e quando siano stati commessi illeciti e delitti
di rilevanza penale. Licenziamento-lampo anche per condanne non passate in giudicato per associazione
a delinquere di stampo mafioso, finalizzata al traffico di stupefacenti e per traffico d’armi.