Bilancio Sociale 2011 - Bcc Scafati e Cetara
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Bilancio Sociale 2011 - Bcc Scafati e Cetara
M Y CM MY CY CMY K aleliographic C BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Sede: SCAFATI (SA) - Via P. Melchiade, 37 Telefono 081 8570111 - Telefax 081 8502428 - www.bccscafati-cetara.it ANGRI (SA) C.so V. Emanuele, 62/64 Telefono 081 5138711 Telefax 081 5138033 CAVA DE' TIRRENI (SA) Piazza Nicotera Telefono 089 4456173 CETARA (SA) Via Federici, 13 Telefono 089 261313 Telefax 089 261192 POMPEI (NA) Viale Mazzini, 40 Telefono 081 8506931 Telefax 081 8506927 S. MARIA LA CARITÀ (NA) Via Scafati, 41 Telefono 081 8742709 Telefax 081 8742987 S. MARZANO S/SARNO (SA) Via S. De Pascale, 72 Telefono 081 5186554 Telefax 081 5186557 S. PIETRO DI SCAFATI (SA) Via A. De Gasperi, 351 Telefono 081 8500912 VIETRI SUL MARE (SA) Corso Umberto I, 116 Telefono 089 761078 Telefax 089 761129 1914-2011 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Bilancio sociale e di missione 2011 Indice 2 Organi sociali 4 Bilancio Sociale e di Missione L’identità 5 La missione L’assetto istituzionale e organizzativo 6 “Le cooperative costruiscono un mondo migliore”. La norma 7 La revisione cooperativa La Storia 9 La nostra storia 10 Primato e centralità della persona I valori Carta dei Valori L'impegno 11 I soci sono il valore I collaboratori sono il valore 12 I clienti sono il valore Gli amministratori sono il valore La BCC impresa a responsabilità sociale 14 Sintesi dei principali valori del Bilancio 2011 16 La Carta della Coesione 1 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Organi sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Massimo Cavallaro Vice Presidente Vicario Enrico Longobardi Vice Presidente Raffaele Manzo Pietro Sicignano Consiglieri Gabriele Acanfora Vincenzo Caputo Pasquale De Vivo Salvatore Gravina Alfonso Pappalardo Eugenio Passetti Antonella Sicignano COLLEGIO SINDACALE Presidente Antonio Pauciulo Sindaci Effettivi Umberto Catalano Luigi Cangianiello Sindaci Supplenti Vincenzo Abate Carmela Cascone DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Eduardo Colarusso Vice Direttore Giuseppe Cavallaro COLLEGIO DEI PROBIVIRI 2 Presidente Rodolfo Pierri Componenti Matteo De Crescenzo Germana Pagano Supplenti Maria Rita Martone Filiberto Pasca BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 C ari Soci, il difficile momento che sta vivendo la nostra Italia, vede più che mai impegnato il Credito Cooperativo a sostenere famiglie e piccole imprese, per contrastare la sfiducia, vincere lo scoramento, contribuire alla crescita responsabile e sostenibile delle nostre comunità. La crisi preoccupa, ma noi siamo pronti ad assumere con realismo, fiducia e speranza – come è scritto nel Compendio della Dottrina Sociale della chiesa – le nuove “responsabilità”, cui ci chiama lo scenario di un mondo che ha bisogno di un profondo rinnovamento culturale e della riscoperta dei valori di fondo, su cui costruire un'esistenza migliore. Sono i valori della persona, centro e motore di ogni relazione umana, dell'appartenenza al comune sentire cristiano, della sofferta attiva partecipazione contro il piacevole isolamento, della solidarietà contro l'indifferenza, della condivisione tribolata contro un egoismo comodo, utile, della speranza attiva, dell'ascolto coinvolgente, “della democrazia economica”, come ha recentemente ribadito anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Perciò, anche in quest'ultimo anno, abbiamo ascoltato, abbiamo condiviso, abbiamo dato risposte, per quello che era il massimo delle nostre capacità e competenze. Non è stato facile. Ma siamo stati premiati. Oggi, nell'Anno Internazionale delle Cooperative, chiudiamo con un bilancio largamente in attivo, sul piano dei numeri ma soprattutto della costruzione di una società, centrata sulla “visione di un'economia al servizio dell'uomo”, “dell'interdipendenza tra famiglie e lavoro”, “della interdipendenza che lega tra loro gli uomini del lavoro“, “della complementarità tra la dimensione economica locale e quella globale”. Ognuno di Voi, cari Soci, è stato la causa e il protagonista di questo Successo. Col suo impegno, col suo stare vicino alla Sua Banca, alla BCC di Scafati e Cetara, ognuno di Voi ha dimostrato che la cooperazione è “un fenomeno di emancipazione sociale e di giustizia commutativa”. Essa limita “le disuguaglianze e rende meno ingiusti i mercati” perchè tutela il risparmio, che viene raccolto e impiegato nello stesso territorio sul quale la Banca opera. E contribuisce, in questo modo, a costruire un Futuro migliore per i nostri figli. Scafati 27 aprile 2012 Il Presidente Massimo Cavallaro Organi sociali eletti il 30 aprile 2011 3 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Bilancio Sociale e di Missione La Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara è una banca diversa dalle altre. “È l’unica banca a mutualità prevalente del mercato” perché non deve produrre solo utili. La sua finalità non è semplicemente ricavare profitti o accumulare ricchezza. Essa deve contribuire al miglioramento della qualità della vita e allo sviluppo economico e sostenibile delle nostre Comunità. Questa è la sua Missione. Diversamente dalle altre banche, le Banche di Credito Cooperativo, che si ispirano al Magistero Sociale della Chiesa, reinvestono il danaro raccolto nel territorio sul quale operano. Non rastrellano, non accumulano per portare via. Sono tenute, per legge, a reinvestire dove hanno sede, a dare dove hanno preso. Il Bilancio Sociale e di Missione racconta quanto ogni Banca di Credito Cooperativo ha fatto per il “bene comune”: quanto ha raccolto, quanto ha reinvestito, quali benefici, non solo economici, ha arrecato ai Soci (mutualità interna). Il Bilancio Sociale e di Missione enumera quanto la Banca ha dato alle persone, alla comunità locale, in termini di aiuto alle famiglie, ai piccoli imprenditori, agli agricoltori, agli artigiani, ai commercianti, quanta mutua fiducia “ ha fabbricato”, quanto mutuo, reciproco, sviluppo ha prodotto (mutualità esterna). Perché, come recita l’enciclica Populorum Progressio, la crescita, “lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica, a soddisfare le necessità materiali. Per essere sviluppo autentico, dev’essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo”, attento a lenire, per la sua parte, le pene e le sofferenze. Un’immagine della statua della “Madonna dei Muroli” restaurata con il contributo della BCC di Scafati e Cetara L’identità L’ Identità della Banca di Credito Cooperativo è data da Tre caratteri peculiari. 1) Partecipazione democratica “I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa promuovendone lo spirito e 4 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 l’adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale”. Ogni Socio in quanto Persona viene considerata per quello che è, non per il denaro che possiede. Egli è il Valore perché portatore e diffusore dei principi di cooperazione ed autonomia. Nomina gli Amministratori e stabilisce l’indirizzo strategico; 2) La Territorialità che consiste nella Proprietà e nella Operatività. Proprietà : I soci sono i proprietari della Banca di Credito Cooperativo; costituiscono il principale patrimonio dell’impresa, perché sono i primi Clienti Operatività : Il socio deve risiedere, o avere sede o operare con carattere di continuità nell’ambito territoriale della banca, che può operare solo all’interno del proprio territorio di competenza. 3) La Mutualità che esprime le modalità dell’attività di intermediazione. Essa è interna, perché prevalentemente orientata a favore dei soci; esterna perché non trascura di favorire la comunità locale; di sistema perché parte attiva di un sistema “a rete”. Tutte queste componenti, essere Banca, essere Cooperativa, essere Partecipata, affondare le Radici nel territorio, essere parte di una Rete, costituiscono l’essenza della sua Identità. La missione La missione della nostra Banca è scritta nell’articolo 2 dello Statuto tipo delle Banche di Credito Cooperativo. Essa si sostanzia nell’assicurare vantaggi ai soci e alle comunità locali, promuovere l’educazione al risparmio, la partecipazione, la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio. L’assetto istituzionale e organizzativo Il modello organizzativo del Credito Cooperativo è fondato sul principio della sussidiarietà e della solidarietà. Sussidiarietà, perché la Banca di Credito Cooperativo, come è scritto nel Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, si pone in “in atteggiamento di aiuto («subsidium») – quindi di sostegno, promozione, sviluppo – “alle persone in difficoltà economica”. Solidarietà perché la Banca di Credito Cooperativo è parte di un sistema legato da meccanismi di corresponsabilità e di cooperazione. Il Credito Cooperativo è un sistema “a rete”, ovvero un sistema coordinato di autonomie, basato su strutture che operano a vari livelli con funzioni distinte. In particolare, esso è una rete di valori (la base valoriale alla quale fanno riferimento le BCC è la Carta dei Valori del CreditoCooperativo e la Carta della Coesione); In Europa, il Credito Cooperativo conta 181 milioni di clienti che si servono di 66.000 sportelli. La quota di mercato è del 21% con punte del 35% in alcune nazioni.I SOCI sono 50 milioni. Il 27 gennaio 2011 è stata costituita a Roma dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, un soggetto che unisce le coop rosse della Lega, quelle bianche della Confcooperative e quelle verdi (ex repubblicane) dell’ Agci. 5 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 L’Alleanza è formata da 43 mila imprese, con oltre 12 milioni di soci, con un milione centomila persone, e un fatturato di 127 miliardi di euro”. Il 2012 è l’anno che l’Onu ha dedicato al milione e 400 mila cooperative diffuse in oltre cento Paesi del mondo, e agli 800 milioni di cooperatori. L’Anno Internazionale delle Cooperative, afferma l’ONU, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al prezioso contributo e al ruolo svolto dalle imprese cooperative per la riduzione della povertà, per la creazione di occupazione, per l’integrazione e l’inclusione sociale. “Le cooperative costruiscono un mondo migliore”. È questo lo slogan ufficiale dell’Anno Internazionale delle Cooperative. La norma Una Banca di Credito Cooperativo è una banca differente dalla altre. Il Testo Unico Bancario del 1993 e le Disposizioni di Vigilanza, emanate dalla Banca d’Italia, affermano che la Banca di Credito Cooperativo è l’unica banca mutualistica del mercato ed è tra le poche banche completamente locali. In particolare, le specifiche delle BCC riguardano: la compagine sociale, l’attività creditizia, il territorio di competenza La compagine sociale è composta dai soli soci. Il socio deve risiedere, o avere sede o operare con carattere di continuità nell’ambito territoriale di attività della banca; Il numero minimo dei soci di una BCC non può essere inferiore a duecento; Il valore nominale di ciascuna azione non può essere inferiore a venticinque euro e superiore a cinquanta euro; 6 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 “Ciascun socio può esprimere un solo voto. Una testa un voto”. Il socio non è un azionista; egli conta per ciò che è indipendentemente dall’entità della partecipazione al capitale sociale. Il Socio partecipa in maniera attiva alle decisioni della banca, grazie al diritto di voto. L’obiettivo primario del Socio non è il danaro, ma la partecipazione allo sviluppo economico sostenibile della comunità. Il socio ha la possibilità di usufruire di esclusive agevolazioni e particolari servizi. La Banca ha l’obbligo di realizzare almeno il 50% dell’attività creditizia con i soci; Il 95% del totale del credito deve essere obbligatoriamente erogato nel territorio; Una quota degli utili netti annuali, il 3%, deve essere corrisposto ai fondi mutualistici per la promozione ,lo sviluppo e la cooperazione L’operatività di ogni BCC è limitata al Territorio di competenza. Essa è circoscritta nei comuni dove ha la sede legale e le succursali, ed alle aree limitrofe. L’area di operatività della nostra Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara comprende i COMUNI di: Angri, Boscoreale, Castellammare di Stabia, Cava dè Tirreni, Cetara, Gragnano, Maiori, Mercato San Severino, Pagani, Poggiomarino, Pompei, Salerno, San Marzano Sul Sarno, San Valentino Torio, Santa Maria La Carità, San Antonio Abate, Sant’Egido del Monte Albino, Scafati, Torre Annunziata, Vietri Sul Mare, Lettere, Corbara, Tramonti, Nocera Superiore, Roccapiemonte, Mercato S. Severino, Baronissi, Pellezzano. La revisione cooperativa Altrettanto rilevante nella riaffermazione dell’identità mutualistica delle BCC-CR è la normativa sulla revisione cooperativa. Il Decreto ministeriale che disciplina la vigilanza cooperativa sulle BCC-CR, prevista dall’art. 18 del decreto legislativo n. 220/2002, è stato firmato dal Ministro delle Attività Produttive (ora Ministero dello Sviluppo Economico) il 22.12.2005. È importante sottolineare, riguardo a questo provvedimento, che: la vigilanza cooperativa, svolta per la verifica della corretta applicazione dei requisiti mutualistici nella BCC-CR, assume un ruolo autonomo rispetto alla vigilanza bancaria svolta dalla Banca d’Italia per il presidio della sana e prudente gestione; Le finalità della revisione cooperativa sono quelle di fornire agli organi di direzione e di amministrazione della BCC-CR suggerimenti e consigli per migliorare la gestione e il livello di democrazia interna, al fine di promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale, e di accertare la natura mutualistica dell’ente verificandone la legittimazione a beneficiare del trattamento peculiare previsto dalla legge; I soggetti abilitati a svolgere la revisione cooperativa sulla BCC-CR sono le associazioni di categoria specializzate (nel nostro caso Confcooperative, la Federazione italiana delle BCC-CR e la Federazione territoriale…), individuate dal Ministero d’intesa con la Banca d’Italia, sulla base dei requisiti di idoneità e rappresentatività. La Storia Le BCC nacquero con l’obiettivo di liberarsi dalla povertà, dallo sfruttamento e talvolta dalla piaga dell’usura che opprimevano anche la dignità delle persone. Il progetto scritto negli statuti era quello di “migliorare la condizione morale e mate- 7 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 8 riale dei soci fornendo il denaro a ciò necessario”. Furono subito giudicate imprese “impossibili”: un autorevole studioso le definì “un assurdo economico” e ne profetizzò la rapida scomparsa dal mercato (“l’egoismo e l’opportunismo vi seppelliranno”). Invece, nell’arco di neppure 15 anni dalla nascita della prima Cassa Rurale, anche per impulso dell’Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII, le Casse avevano raggiunto il numero di 904. Nel 1905 erano diventate 1.386 e alla fine del 1920 il numero era salito a 3.347. Riassumiamo, ore, brevemente i più significativi avvenimenti che hanno segnato la storia ultracentenaria del Credito Cooperativo: 1917 Nasce a Roma, la Federazione Italiana delle Casse Rurali per valorizzare, tutelare e rappresentare il Gruppo, delle banche associate, con una struttura di supporto alle Casse di tipo sindacale, tecnico e finanziario. 1919 La grande scissione. Le cooperative cattoliche si staccano dalla Lega delle cooperative e formano la Confederazione Cooperative Italiane, alla quale aderisce la Federazione Italiana delle Casse Rurali. 1922 Le Casse Rurali Agrarie sono 3.540 1936 Viene varata la Legge Bancaria. Il regime fascista non promuove le Casse che diminuiscono. 1946 Viene ricostituita dai cattolici la Confederazione Cooperative Italiane e dai cooperatori di altra ispirazione la Lega nazionale delle Cooperative e Mutue. 1947 Le Casse Rurali ed Artigiane sono diventate 804. 1950 Viene ricostituita la Federazione Italiana delle Cassa Rurali e Artigiane. 1963 Costituzione dell’Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane (Iccrea). La Federazione Italiana è tra i membri fondatori dell’Associazione delle Banche Cooperative della Cee, il Groupment des Cooperatives d’Epargne et de Crédit, che ha lo scopo di promuovere e di tutelare gli interessi della categoria in sede comunitaria. Federazione e Iccrea aderiscono inoltre all’Unione Internazionale Raiffeisen, IRU. 1981 Adesione della Federazione Italiana e di buona parte delle Casse Rurali all’Associazione Bancaria Italiana – Abi. 1993 Entra in vigore il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia che consente alle Banche di Credito di offrire tutti i servizi e i prodotti finanziari al pari delle altre banche. 1999 Nell’ambito del XII Convegno Nazionale di Riva del Garda si approva la definizione del sistema a rete e si pubblica la Carta dei Valori del Credito Cooperativo. 2003 La riforma del diritto societario riconosce e conferma alle BCC-CR la loro natura di cooperative a mutualità prevalente. 2004 Nasce il Fondo Garanzia degli Obbligazionisti (FGO), strumento volontario esclusivo delle Banche di Credito Cooperativo che tutela i portatori di obbligazioni clienti delle BCC. 2005 Nell’ambito del XIII Convegno Nazionale tenutosi a Parma, si registra l’approvazione del Progetto di qualificazione del “sistema a rete” delle BCC che prevede la creazione di una forma di garanzia incrociata a protezione della clientela delle BCC e l’approvazione della Carta della Coesione. 2008 Il 25 luglio viene costituito il Fondo di Garanzia Istituzionale per tutelare la clientela delle BCC/CR. 2009 L’Enciclica Caritas in Veritate di Papa Benedetto XI fa riferimento al Credito Cooperativo. BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 2011 XIV Congresso Nazionale delle BCC tenutosi a Roma, dal titolo “Futuro da Scrivere” ha visto il Credito Cooperativo impegnato su sguardi, strategie e strumenti delle BCC per accompagnare l’Italia. La nostra storia L’anno scorso ci siamo lasciati alla fine del 1991, con l’istituzione da parte della Banca della “Struttura Separata” ai sensi della legge 01/1991 per lo svolgimento dei servizi finanziari. Gli anni che seguono sono caratterizzati da cambiamenti legislativi che stravolgono il mondo del Credito Cooperativo. Il 10/07/1994 viene aperta la filiale di San Marzano Sul Sarno, con una breve cerimonia a cui partecipano le autorità civili e religiose del Comune. A seguito dell’apertura della nuova filiale il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 25/07/1994 delibera di allargare la propria zona di competenza nei comuni limitrofi a San Marzano Sul Sarno e, precisamente nel Comune di San Valentino Torio e Pagani. Pertanto la nuova zone di competenza della Banca viene individuata nei Comuni: Provincia di Salerno Provincia di Napoli Scafati Pompei Angri Santa Maria La Carità Pagani Boscoreale San Marzano Sul Sarno Castellammare di Stabia Sant’Egidio del Monte Albino Gragnano San Valentino Torio Poggiomarino Sant’Antonio Abate Torre Annunziata L'8 dicembre 1994 vengono festeggiati gli 80 anni di fondazione della Banca di Credito Cooperativo di Scafati. La Banca pubblica il libro "Scafati e la sua Banca". La celebrazione viene svolta nel cine teatro ODEON con la partecipazione dell. avv. Alessandro Azzi, presidente della Federazione Italiana CRA/BCC, del comm. Vittorio 80° di fondazione: il Presidente Alessandro Azzi e l’avv. Donato Nastri 9 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Ghezzi, presidente I.C.C.R.E.A., del Direttore della Banca d'Italia di Salerno. In data 10.10.1996 con nota n. 7657, la Banca d'Italia rilascia le previste autorizzazioni di cui agli artt. 56 e 57 del Dlgs 385/93 per la fusione con la Bcc di Cetara Il 20.11.1996 viene emesso il primo prestito obbligazionario della Banca. In data 23.11.1996 l'Assemblea Straordinaria dei soci della BCC di Scafati delibera la proposta di fusione con la BCC di Cetara e la modifica degli art. 1, assumendo la nuova denominazione di Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara, e l'art. 32 dello statuto sociale, aumentando il numero dei consiglieri da 9 a 10. Gli sportelli di Vietri sul Mare e di Cetara divengono Filiali. In data 28.04.1998 il Consiglio di Amministrazione delibera l'acquisizione della Banca di Credito Cooperativo di Bracigliano, previo approfondito esame della situazione aziendale della stessa. Il 26.10.1998 il Consiglio di Amministrazione delibera l’aumento di capitale I.C.C.R.E.A. Holding Spa mediante la sottoscrizione di n.168 pacchetti di 15 azioni ciascuno per un totale di Lit. 252.251.895. In data 22.11.1999 il Consiglio di Amministrazione nomina Direttore Generale della Banca il rag. Domenico Giordano con decorrenza 01/12/1999. In data 20.12.1999 viene aperta la Filiale a San Pietro di scafati 11.09.2000 La Banca d’Italia di Salerno autorizza la Banca al trasferimento dello sportello da Bracigliano al Comune di Cava de Tirreni. Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all'attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano – costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori – per valorizzarlo stabilmente. I valori I valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce sono delineati: – nell'articolo 2 dello Statuto; – nella Carta dei Valori; – nella Carta della Coesione. Carta dei Valori del Credito Cooperativo La Carta dei Valori è il “patto” che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori. L'impegno L'impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia. 10 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA L'articolo 2 del nuovo Statuto tipo (2011) della BCC-CR afferma: Nell'esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E' altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economicofinanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci, nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale. BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. I soci sono il valore I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca…Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull'onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l'altruismo. (Carta dei Valori delle BCC). I collaboratori sono il valore "Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. (art. 8) Un momento della gita sociale del luglio 2011 a Scanzano Jonio 11 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Il presidente Cavallaro e il colonnello De Marco alla manifestazione “Premia la legalità”, 13 maggio 2011 I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano". (Carta dei Valori delle BCC, art. 11). I clienti sono il valore Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. (art. 2) Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l'accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. (Carta dei Valori delle BCC, art. 4). Gli amministratori sono il valore Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. (Carta dei Valori delle BCC, art.10). La BCC impresa a responsabilità sociale La Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara oltre a svolgere la tipica attività bancaria svolge un'azione di promozione sociale e culturale rivolta in primo luogo alle comunità locali dei propri territori, attraverso l'erogazione di contributi economici per sostenere iniziative di natura sociale, sportiva e culturale realizzate da organizzazioni del territorio sia attraverso una propria azione diretta. 12 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA Nel corso del 2011, al fine di promuovere lo sviluppo della cooperazione e della coesione sociale sono state effettuate spese per euro 268.000,00, ed erogati contributi per euro 70.000,00; nel dettaglio: Interventi nel settore sanità ed assistenza – contributo a favore Trame Africane Associazione Onlus per la ricostruzione del S. Therse Mission Hospital di Kiirua in Kenia Interventi nel settore scuola, educazione, cultura ed arte – Premio Scafati 27° trofeo Nazionale della Poesia e Narrativa Del ragazzo – 2° Trofeo di poesia della Campania il 05 novembre 2011 nel teatro “S. Francesco di Paola”, che ha coinvolto gli studenti delle scuola elementari, medie e superiori di tutte le regioni d'Italia: BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 I contributi erogati dalla Banca assumono due forme: – erogazioni liberali; – sponsorizzazioni sociali. Interventi nel settore sport e ricreazione – contributo al 29° torneo internazionale del calcio giovanile Città di Scafati del 20 aprile 2011 – contributo per spettacoli teatrali e musicali – contributi al Comune di Scafati Interventi nel parrocchie ed enti religiosi – contributi alle feste patronali di Cetara, Scafati, San Pietro, San Vincenzo. Nel corso dell'anno 2010, la Bcc è stata sottoposta alla revisione cooperativa, di cui al Decreto Legislativo n. 220/2002, ricevendo la relativa “Attestazione di Revisione” che ha accertato l'esistenza dei requisiti previsti dalla normativa per l'iscrizione nella sezione dell'albo delle società cooperative a “Mutualità prevalente”. “Una città a misura di bambini... verso un futuro sostenibile ” a San Marzano sul Sarno, 14 maggio 2011 13 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Sintesi dei principali valori del Bilancio 2011 Indicatori Patrimoniali al 31.12.2011 (dati espressi in migliaia di euro) La raccolta diretta è stata pari a 196.288 mila euro. 2002 177.937 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 198.788 187.266 198.812 194.852 198.385 194.677 228.180 210.494 2011 196.288 La raccolta allargata è stata pari a 262.683 mila euro. 2002 256.518 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 269.928 262.359 265.618 271.430 279.064 285.073 268.011 266.635 2011 262.683 Il patrimonio netto di vigilanza è pari 38.388 mila euro. 2002 34.378 14 2003 35.497 2004 36.524 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA 2005 39.512 2006 40.098 2007 41.383 2008 42.023 2009 42.330 2010 37.405 2011 38.388 Gli impieghi sono pari a 145.828 mila euro. 2002 75.470 2003 80.978 2004 93.366 2005 2006 2007 2008 2009 2010 111.975 122.752 127.439 135.043 125.494 137.072 2011 145.828 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Indicatori Patrimoniali al 31.12.2011 Il margine di interesse è passato da 6.109 euro del 2010 a 8.286 euro del 2011. Altri indicatori Il numero dei clienti al 31.12.2011 è pari a 14.362. I clienti affidati alla fine del 31.12.2011 sono pari a 2.249 Il numero dei mutui in essere al 31.12.2011 è pari a 1.042 per un valore di capitale di 56.697 euro. Le carte di credito alla fine del 2011 sono pari a n. 5.813 di cui quelle del Credito Cooperativo n. 1.264 I collegamenti con l'Home Banking sono passati da 1.803 del 2010 a 2.017 a fine 2011. 15 BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 La Carta della Coesione La Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta dei Valori in un contesto di “rete”. 1. Principio di autonomia L’autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L’autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell’ambito del “sistema”del Credito Cooperativo. Tutti i soggetti del “sistema” propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell’autonomia della singola cooperativa. L’autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l’interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il “sistema” considera un valore prezioso l’esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività. 2. Principio di cooperazione La cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l’autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il “sistema” del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili. 3. Principio di mutualità La “mutualità” di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo). 4. Principio di solidarietà La solidarietà all’interno delle BCC-CR e fra le BCCCR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l’operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell’intero “sistema” del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l’elaborazione e la partecipazione a proget- 16 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SCAFATI E CETARA ti e iniziative comuni, l’aiuto vicendevole nei casi di necessità. 5. Principio di legame col territorio La BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio). 6. Principio di unità L’unità del “sistema” rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCCCR. La convinta adesione delle BCCCR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte. 7. Principio di democrazia Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCCCR all’interno delle strutture di natura associativa – consortile che nel tempo esse si sono date e si danno. 8. Principio di sussidiarietà Il "sistema" del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari. 9. Principio di efficienza Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L'efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L'efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. 10. Principio di trasparenza e reciprocità Le iniziative e le relazioni all'interno del "sistema" del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l'accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio. Parma, dicembre 2005 M Y CM MY CY CMY K aleliographic C BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE 2011 Sede: SCAFATI (SA) - Via P. Melchiade, 47 Telefono 081 8570111 - Telefax 081 8502428 - www.bccscafati-cetara.it ANGRI (SA) C.so V. Emanuele, 62/64 Telefono 081 5138711 Telefax 081 5138033 CAVA DE' TIRRENI (SA) Piazza Nicotera Telefono 089 4456173 CETARA (SA) Via Federici, 13 Telefono 089 261313 Telefax 089 261192 POMPEI (NA) Viale Mazzini, 40 Telefono 081 8506931 Telefax 081 8506927 S. MARIA LA CARITÀ (NA) Via Scafati, 41 Telefono 081 8742709 Telefax 081 8742987 S. MARZANO S/SARNO (SA) Via S. De Pascale, 72 Telefono 081 5186554 Telefax 081 5186557 S. PIETRO DI SCAFATI (SA) Via A. De Gasperi, 351 Telefono 081 8500912 VIETRI SUL MARE (SA) Corso Umberto I, 116 Telefono 089 761078 Telefax 089 761129 1914-2011