adrian tranquilli all is violent, all is bright

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adrian tranquilli all is violent, all is bright
ADRIAN TRANQUILLI
ALL IS VIOLENT, ALL IS BRIGHT
MACRO
Via Nizza, 138
Terrazza e tetto sala conferenze
25 Giugno – 30 Ottobre 2011
Conferenza stampa: 24 Giugno, ore 11
Inaugurazione: 24 Giugno, ore 19
A cura di Gianluca Marziani
Adrian Tranquilli, All is violent, all Is bright, 2009,
dettaglio. Courtesy l’artista
Adrian Tranquilli, Progetto per All is bright, all is
violent, MACRO, 2011. Courtesy l’artista
MACRO presenta “All is violent, all is bright”, il nuovo progetto di Adrian Tranquilli pensato
appositamente per il Museo d’Arte Contemporanea Roma. Una narrazione espositiva composta da
due momenti nodali, due grandi installazioni, una all’esterno e una all’interno del museo, in cui il
pubblico potrà confrontarsi attivamente e dinamicamente con le opere e con gli spazi.
Adrian Tranquilli (Melbourne, Australia, 1966) trasforma il MACRO in uno stage a più livelli per la
presentazione di due installazioni monumentali che sintetizzano la visione filosofica del suo universo
iconografico. Lo spazio architettonico diviene teatro di una lotta dinamica tra ambivalenze estetiche e morali,
qui rappresentate da Batman e Joker, personaggi archetipici che occupano due aree caratterizzanti del
Museo – rispettivamente la grande terrazza e il tetto della sala conferenze – e invitano il pubblico ad una
scoperta avvincente, ricca di sorprese e spiazzamenti.
La figura di Batman, visibile già dall’esterno del Museo perché collocata nel punto più alto dalla terrazza,
sopra il nuovo ingresso di via Nizza, si staglia sulle superfici sinuose e discontinue dell’architettura di Odile
Decq, mostrandosi come una presenza misteriosa nell’anfiteatro dei palazzi circostanti. Figura eroica e
superumana, legata agli ideali etici di giustizia e salvezza, Batman diventa il fulcro di un viaggio rivelatorio in
cui ciascun visitatore si scoprirà protagonista inconsapevole. Il percorso per raggiungere e avvicinarsi
all’opera è infatti punteggiato da insidie e sorprese, caratterizzato da continui rovesciamenti di prospettiva in
cui i ruoli definiti di osservatore e osservato si confondono inaspettatamente. Paradossalmente, le difficoltà
del percorso percettivo diventano funzionali all’effettiva esperienza dell’opera, che assume in questo
contesto nuovi valori comunicativi e potenzialità espressive. “Gli eroi - afferma l’artista - rappresentano le
proiezioni del nostro essere uomini, le immagini con le quali gran parte degli individui tendono a conformarsi
e a confrontarsi. Il senso del mito e, più in particolare, le diverse mitologie che hanno accompagnato la storia
delle civiltà, trovano proprio in tali proiezioni i loro elementi fondanti e generativi. Non ultime le generazioni
contemporanee, per le quali, a ben vedere, i supereroi rappresentano la perfetta trasposizione di una delle
strutture fondanti del nostro modello: quella, appunto, del maschio Salvatore e detentore del Bene”.
L’opera di Tranquilli continua e riemerge in maniera inattesa in un altro luogo cardine dell’architettura: il tetto
della sala conferenze, cuore rosso del foyer. In questo spazio, allo stesso tempo raccolto e aperto, si trova
l’altro momento della “narrazione” espositiva: una struttura architettonica, edificio nell’edificio, realizzata con
migliaia di carte da gioco raffiguranti un’immagine carica di valori simbolici: diverse “facce” del Joker, scelte
tra le sue molteplici rappresentazioni nel corso dei secoli, ripetute e alternate fino all’ossessione per creare
un effetto quasi ipnotico. Ulteriore elemento di spiazzamento è rappresentato dalla forma di questo castello
di carte, che simula le proporzioni e gli andamenti monumentali della Basilica di San Pietro. Simbolo della
città di Roma e non solo, cardine della cultura occidentale, l’edificio della cristianità si trasforma in qualcosa
di differente e definitivo. L’abbraccio del colonnato berniniano, l’equilibrio armonico del corpo della basilica e
della cupola mostrano un aspetto inedito, insieme delicato e minaccioso. La figura del giullare, sospesa per
definizione tra certezza e dubbio, tra “violenza” e “luminosità”, è capace così di stravolgere le percezioni e le
sicurezze, spingendo ancora una volta l’osservatore a una riflessione critica e dialettica sui modelli culturali e
le convinzioni consolidate.
Non è casuale che le due installazioni vivano tra esterno e interno, tra la luce solare della terrazza e il buio
notturno dei nuovi spazi: il mondo dei supereroi americani (provenienti dalle scuole Marvel e DC Comics), da
anni il principale spunto antropologico dell’artista, assume al MACRO la valenza del gigantismo urbano su
polarità opposte. Ecco quindi il nero che vibra negli spazi esterni, un moloch scultoreo che si staglia tra luci
zenitali e camminamenti inquieti; ecco il bianco delle carte da gioco che, invece, elettrizza l’aria sospesa del
tetto sopra la sala conferenze, secondo traiettorie spaziali che innalzano la basilica verso il cielo, verso le
trasparenze del tetto che lascia entrare le luci naturali. Esterno e interno si appartengono in una
sospensione temporale che ricrea sensazioni ataviche, ritualità misteriose, rivelazioni e sconfinamenti. Una
visione scultorea attorno ai temi del Sacro e dei valori universali che caratterizzano la natura umana. Un
viaggio plastico che guarda ai codici morali con attitudine laica e profonda spiritualità, cercando quell’impatto
iconografico che evoca il dubbio attraverso il misticismo del simbolo.
Adrian Tranquilli è nato a Melbourne nel 1966, vive e lavora e Roma. Tra le sue principali esposizioni personali: Don’t
forget the Joker (Palazzo Reale, Milano 2010), All is violent, all is bright (Mimmo Scogmamiglio arte contemporanea,
Milano 2009), Don’t’ forget the Joker, Evidence, Future imperfect (Studio Stefania Miscetti, Roma 2006, 2001,1998),The
Age of Chance (Mimmo Scognamiglio arte contemporanea, Napoli 2005),These imaginary boys, (Parkhouse,
Düsseldorf, Marella Arte Contemporanea, Milano 2004), Believe (Palazzo delle Esposizioni, Roma 2001). Ha preso parte
a importanti esposizioni collettive presso istituzioni artistiche di rilevanza internazionale tra le quali: La Maison Rouge,
Fondation Antoine de Galbert, Parigi 2009, Sala de Exposiciones, Madrid 2008, PAN – Palazzo delle Arti Napoli, Napoli
2007, Botkyrka Konsthall, Stoccolma 2007, Kunsthalle, Vienna 2006, ARCOS – Museo d’Arte Contemporanea di Sannio,
Benevento 2006, GNAM - Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma 2005, MACRO - Museo d’Arte Contemporanea
Roma , Roma 2003, Palazzo delle Papesse – Centro Arte Contemporanea, Siena 2003, Castel dell’Ovo, Napoli 2002,
IASPIS - The Swedish Arts Grants Committee's International Programme for Visual Artists, Stoccolma 2002, Dalì
Museum, St. Petersburg (Florida) 2001.
La mostra “Adrian Tranquilli. All is violent, all Is bright” è promossa da Roma Capitale, Assessorato
alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali.
Si ringrazia il British Institute of Rome per la collaborazione alla traduzione in inglese dei testi
MACRO
Via Nizza 138, Roma
Orari: martedì - domenica 11-22 (la biglietteria chiude alle 21) Chiuso il lunedì
Biglietto:MACROTICKET: MACRO + MACROTestaccio, Intero: € 11,00; Ridotto: € 9,00. Valido 7 giorni
(acquistando il biglietto al MACRO si ha la possibilità di visitare anche il MACRO TESTACCIO nell'arco di 7 giorni)
Per i cittadini residenti nel Comune di Roma: Intero € 10,00; Ridotto € 8,00
Ufficio Comunicazione MACRO
Massimiliano Moschetta - Nicolò Scialanga
T +39 06 671070443
[email protected]
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Patrizia Morici
[email protected]