Rassegna Stampa News 8 Ottobre 2013

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Rassegna Stampa News 8 Ottobre 2013
RASSEGNA STAMPA & NEWS
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Andolina.
SOMMARIO
DAI QUOTIDIANI: CRONACA
IL GAZZETTINO 8 OTTOBRE 2013 PAG VIII
DENUNCE CONTRO RINO D’ESTE ARRIVATE ANCHE DA SPINEA
IL GAZZETTINO 8 OTTOBRE 2013 PAG. V (ED. PORDENONE)
LADRI FOTOGRAFATI DAL COMPUTER-SPIA
IL GAZZETTINO 8 OTTOBRE 2013 PAG. XXII (ED. TREVISO)
DERUBATA DI SOLDI E PREZIOSI: IMPRENDITRICE VUOLE GIUSTIZIA
LA NUOVA VENEZIA 8 OTTOBRE 2013 PAG. 34
DUE MOLDAVI DI SPINEA A PROCESSO PER FURTO
DAI QUOTIDIANI: SPORT
IL GAZZETTINO 8 OTTOBRE 2013 PAG. XXII
LA SALESE È SEMPRE SCATENATA
DAI PERIODICI
LA VITA DEL POPOLO 6 OTTOBRE 2013, PAG. 35
LA FEDE ILLUSTRATA
DAL COMUNE
VILLA FIORITA: NUOVO ACCORDO SUL COMPLETAMENTO DELLE OPERE
PUNTI INTERNET CONNESSI: COME ADOPERARE LE NUOVE TECNOCOLOGIE IN
MODO DOLCE E AMICHEVOLE
MOSTRA SU ZAMPIRONI ALL’EX MOBILIFICIO CORÒ
METEO
FARMACIE
DAI QUOTIDIANI: CRONACA
IL GAZZETTINO 8 OTTOBRE 2013 PAG VIII
DENUNCE CONTRO RINO D’ESTE ARRIVATE ANCHE DA SPINEA
Aumentano le denunce a carico dell’altro amministratore di condominio sotto accusa in questi
giorni. Dopo le due querele presentate dall’avvocatessa Elisa Silvestrini che tutela gli interessi
di due condomini, uno in viale San Marco e l’altro in via Millosevich a Mestre, l’amministratore
Rino D’Este, 59 anni, residente a Marcon, sarebbe già stato denunciato anche dall'avvocato
Lara Lazzarin nel 2012, su mandato del "supercondominio" Magnolia/Quadrifoglio di Spinea,
per emissione di assegno a vuoto ed appropriazione indebita. I problemi sarebbero dunque gli
stessi di quelli rilevati dai condomini mestrini.
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IL GAZZETTINO 8 OTTOBRE 2013 PAG. V (ED. PORDENONE)
LADRI FOTOGRAFATI DAL COMPUTER-SPIA
Il computer rubato alla Mosaici Moruzzi di Travesio lo scorso dicembre aveva un programma
di sicurezza eccezionale. Oltre al Gps, che ha consentito ai carabinieri di localizzarlo nella zona
di Mestre, fotografava attraverso la web-cam chiunque si collegasse a internet. Marcel Cotet,
23 anni, moldavo, è un ladro seriale su cui pende un mandato di arresto emesso in Svizzera,
dove deve scontare 10 anni di reclusione per aver commesso più di cento furti. Dopo il colpo
da 15 mila euro nell’azienda friulana, ha utilizzato il computer. Ed è stato immortalato
assieme alla fidanzata Mihaela Stoica, 27 anni. Ieri, all’apertura del processo per 13 furti
commessi tra il novembre 2012 e il gennaio 2013, il pm Monica Carraturo ha depositato nuovi
atti, relativi proprio alla perizia sul computer. Una mossa che ha costretto le difese a rivedere
le strategie. Per Nina Cheptene, 62 anni, accusata di aver ricettato un orologio e un diamante
da 2 carati, è già stata presentata istanza di patteggiamento per una pena di 15 mesi. Il quarto
imputato è Mihail Cheptene, 23 anni, di Spinea, arrivato in aula in manette assieme a Cotet.
Entrambi, infatti, sono tuttora sottoposti a misura cautelare. Per loro gli avvocati Laura
Ferretti, Giuseppe Brollo e Luca Fonte stanno valutando eventuali riti alternativi. La banda
moldava nell’arco di due mesi aveva fatto disastri tra le province di Pordenone, Udine e
Treviso. Ieri in Tribunale c’erano oltre una decina di parti offese. Non sono mancati momenti
di tensione e mugugni, quando per un disguido il processo non è stato annunciato all’esterno
dell’aula e le vittime non si sono accorte che il procedimento era iniziato. «La legge non è
uguale per tutti», ha protestato qualcuno. Ma il giudice Rodolfo Piccin ha messo tutti in riga.
L’unica a costituirsi parte civile con l’avvocato Gino Zambianco è stata un’imprenditrice di
Castelcucco (Treviso). La sera di Santo Stefano di un anno fa rientrò alle 23.30 e trovò la casa
devastata. «Quanti danni! - ha ricordato scuotendo la testa - La cassaforte era stata rovesciata
e aperta: è sparito tutto». Oltre a 15 mila euro in contanti, la banda aveva rubato un orologio
d’oro, un anello Damiani con diamante, bracciali e penne stilografiche per un valore stimato
50/70mila euro. A Castelcucco aveva colpito in altre due case spostandosi poi a Ponte di
Piave. A Caneva i moldavi avevano portato via soprattutto biciclette di marca. A Farra
Vicentina una macchina fotografica e una carabina ad aria compressa. Infine, a Tarcento, un pc
portatile, un televisore 3D e un’auto.
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IL GAZZETTINO 8 OTTOBRE 2013 PAG. XXII (ED. TREVISO)
DERUBATA DI SOLDI E PREZIOSI: IMPRENDITRICE VUOLE GIUSTIZIA
CASTELCUCCO - A processo per tredici furti commessi tra novembre 2012 e lo scorso gennaio
tra le province di Udine, Pordenone e Treviso. Una raffica che ha mietuto decine di vittime, tra
le quali un’imprenditrice di Castelcucco, l’unica a costituirsi, ieri, parte civile (con l’avvocato
Gino Zambianco) in tribunalea Udine. Tra gli imputati, Marcel Cotet, 23 anni, moldavo, ladro
seriale su cui pende un mandato di arresto emesso in Svizzera dove deve scontare 10 anni di
reclusione per aver commesso più di cento furti. Ad incastrarlo, un computer rubato in
un’azienda friulana che aveva predisposto un programma disicurezza eccezionale: oltre al
Gps, che ha consentito ai carabinieri di localizzarlo nella zona di Mestre, fotografava
attraverso la web-cam chiunque si collegasse a internet. Cotet, dopo il colpo da 15 mila euro
nell’azienda, ha utilizzato il computer. Ed è stato immortalato assieme alla fidanzata Mihaela
Stoica, 27 anni. E avrebbe colpito anche a Castelcucco. La sera di Santo Stefano di un anno fa
l’imprenditrice rientrò alle 23.30 e trovò la casa devastata. «Quanti danni! - ha ricordato ieri in
aula scuotendo la testa - La cassaforte era stata rovesciata e aperta: è sparito tutto». Oltre a 15
mila euro in contanti, la banda aveva rubato un orologio d’oro, un anello Damiani con
diamante, bracciali e penne stilografiche per un valore stimato 50/70mila euro. A Castelcucco
aveva colpito in altre due case spostandosi poi a Ponte di Piave. Tra gli imputati, Nina
Cheptene, 62 anni, accusata di aver ricettato un orologio e un diamante da 2 carati, che
patteggerà 15 mesi. Il quarto imputato è Mihail Cheptene, 23 anni, di Spinea, arrivato in aula
in manette assieme a Cotet.
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LA NUOVA VENEZIA 8 OTTOBRE 2013 PAG. 34
DUE MOLDAVI DI SPINEA A PROCESSO PER FURTO
Ci sono anche due moldavi residenti a Spinea – Mihail Cheptene, 23 anni, già in carcere, e
Nina Cheptene, 63 – tra gli imputati del processo iniziato ieri a Pordenone per una serie di
furti nelle abitazioni fatte con il metodo del foro vicino alla maniglia tra Pordenone, Treviso e
Venezia. Mihail Cheptene ha nove imputazioni: furti di auto, biciclette, vestiti, scarpe e trolley
e un tentato furto di gioielli. È accusato anche del furto di una Renault Chenic, di
abbigliamento ai danni delle squadre di calcio Ac Eagles diPedemontana del Grappa e Bassano
Calcio, altre auto, un furgone, abiti, liquori e bibite. Nina Cheptene è accusata di ricettazione
per aver acquistato o ricevuto da Mihail Cheptene un orologio e un diamante rubati in
un’abitazione di Castelcucco, che avrebbe tentato di rivendere a un gioielliere. Una vittima – a
cui era stata rubata la cassaforte con i diamanti – si è costituita parte civile. Le altre vittime
non potranno essere risarcite perché non si sono costituite parte lesa. Ieri al processo davanti
al giudice monocratico Rodolfo Piccin sono entrate in aula troppo tardi e hanno inscenato una
protesta.
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DAI QUOTIDIANI: SPORT
IL GAZZETTINO 8 OTTOBRE 2013 PAG. XXII
LA SALESE È SEMPRE SCATENATA
Non si ferma la Salese che batte 3-1 la Pro Staranzano centrando la quarta vittoria in
altrettante giornate. A segno Mora, Maddalena e la solita Verona, per un successo che
consente di restare in vetta al girone D della serie C col Pasiano a quota 12. Ancora disco
rosso, invece, per il Real Spinea sconfitto per 2-1 in casa del Montebello Don Bosco: le
gialloblù restano ultime ancora a secco di punti.
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DAI PERIODICI
LA VITA DEL POPOLO 6 OTTOBRE 2013, PAG. 35
LA FEDE ILLUSTRATA
Questo è l’anno della fede, perché allora non concluderlo portando la Cappella degli Scrovegni
a Spinea? Così si sono detti un giorno nella parrocchia di Orgnano e con l’aiuto del prof.
Roberto Filippetti, già ospite in parrocchia in più occasioni, è nato un progetto che dopo mesi
di preparazione ora è pronto per essere vissuto non solo dai fedeli ma da tutti i cittadini del
territorio. Dal 12 al 27 ottobre nella chiesetta di San Leonardo ad Orgnano, sarà infatti aperta
la mostra “Il Vangelo secondo Giotto. Trasmettere la fede raccontando il Vangelo”, proposta
dalla collaborazione pastorale tra le parrocchie cittadine. La mostra consiste in una
fedelissima riproduzione fotografica, in scala 1:4, dell’intero ciclo di affreschi della Cappella
degli Scrovegni di Padova, affrescata da Giotto tra il 1303 e il 1305. La mostra sarà inaugurata
venerdì 11 ottobre alle 20.45 in Sala Barbazza con la presenza del prof. Filippetti. Resterà
aperta dal 12 al 27 ottobre; sabato e domenica dalle 9 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18. Dal
lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18 e su prenotazione per le scolaresche e associazioni dalle 9
alle 12. Presenza di guide in tutti gli orari d’apertura. Conclusione domenica 27 ottobre in sala
Barbazza alle ore 16 con lo spettacolo teatrale “Lazzaro, vieni dentro!” con Marta Martinelli e
Carlo Pastori, regia di Carlo Rossi.
La chiesetta di Orgnano risulta essere uno dei primi luoghi di culto sia del popolo che delle
famiglie aristocratiche che si succedettero nel territorio di Spinea, in concessione al Castello
degli Orgnano, già dal IX secolo d.C. Il ciclo di affreschi della cappella degli Scrovegni è una
vera e propria Biblia pauperum (bibbia dei poveri) che aveva la funzione di ammaestrare il
popolo su tre eventi fondamentali per la fede cristiana. Giotto mette in scena, infatti,
l’avvenimento dell’Incarnazione e della Redenzione, dall’Annunciazione a Maria alla morte e
resurrezione di Cristo, fino all’ascensione e infine alla Pentecoste. La sequenza narrativa degli
affreschi si sviluppa su tre registri sovrapposti, entro fasce dipinte con medaglioni di santi e
profeti, mentre inferiormente corre uno zoccolo con quadri di finto marmo alternati a figure
allegoriche di Vizi e Virtù. Sulla facciata domina la scena del Giudizio Universale, dove
compare anche il ritratto del committente che offre il modellino della chiesa alla Vergine.
Giotto, con la sua produzione pittorica, interrompe bruscamente il lineare percorso della
tradizione del suo tempo, proponendo una ricerca delle sue radici proprio nel mondo latino,
esprimendo così i contenuti della sua contemporaneità. Rinuncia a qualsiasi residuo simbolico
ed astratto, mettendo in scena azioni concrete ambientate all’interno di spazi reali, delimitati
da architetture del suo tempo. “È difficile non rimanere affascinati dalle appassionate
presentazioni di Filippetti – afferma il parroco di Orgnano don Marcello Miele – e non lasciarsi
trasportare dal suo entusiasmo. Così abbiamo costituito un gruppo di volontari che ha iniziato
a lavorare a questa idea. Bisognava scrivere un progetto da presentare a Comune, Provincia e
Regione. Ci volevano i patrocini e magari anche le sponsorizzazioni. Ma soprattutto ci
volevano il luogo e i volontari per tenere aperta la mostra e possibilmente svolgere il ruolo di
guide. Quale posto migliore della nostra chiesa di San Leonardo, restaurata e tenuta aperta
grazie all’impegno dell’Associazione Commercianti e Artigiani Orgnano che tutti gli anni
organizza la festa a ottobre? E per i volontari? È stato sufficiente chiedere la disponibilità al
termine delle messe e la sera del 7 giugno ci siamo trovati in molti. La mostra inoltre è una
preziosa occasione per ammirare da vicino i dipinti di Giotto e scoprire particolari
sorprendenti che facilmente possono sfuggire nei brevi 15 minuti concessi alla visita nella
Cappella di Padova. E poi sarà una meravigliosa opportunità per i catechisti che potranno
accompagnare i loro gruppi”.
Info e prenotazioni visite: [email protected], cell. 328 1377543.
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DAL COMUNE
VILLA FIORITA: NUOVO ACCORDO SUL COMPLETAMENTO DELLE OPERE
Foto di repertorio: l’Assessore all’Urbanistica Riccardo Da Lio con il Sindaco e il Presidente del Consiglio
Comunale Emanuele Ditadi
Il Consiglio comunale, lunedì 7 ottobre 2013, ha approvato alcune modifiche alla Convenzione
n° 2640 sottoscritta tra Comune di Spinea e Welfare Italia nel 2011 per la costruzione di due
nuovi edifici nel lotto 2 del complesso sanitario di Villa Fiorita.
La firma della nuova Convenzione consente alla ditta costruttrice di poter riprendere i lavori
interrottisi alcuni mesi fa a seguito di sopraggiunte difficoltà di carattere finanziario e di
ridefinire, sia a vantaggio del Comune che della stessa Ditta, le modalità di intervento e le
destinazioni d’uso dei locali della struttura.
Con questo intervento di completamento della struttura residenziale assistita per anziani
(RSA), approvato nel 2011, l’amministrazione si proponeva di offrire nuovi servizi alle
persone anziane, quali la costruzione di 28 alloggi in affitto per persone autosufficienti o
parzialmente autosufficienti, il trasferimento del distretto sanitario di via Pisacane in
ambienti più adeguati, l’insediamento di una nuova farmacia comunale, di una unità
territoriale di assistenza primaria (UTAP) condotta da un gruppo di medici di base in servizio
nella 24 ore, una attività di medicina generale convenzionata di tipo riabilitativo.
Recentemente la sentenza del Tar Veneto n. 40/2013 e la successiva ordinanza del Consiglio
di Stato n. 1190/2013 hanno decretato l’impossibilità per l’amministrazione comunale di
poter esercitare il diritto di prelazione sulla settima farmacia che invece andrà a libero
concorso.
Inoltre, la Regione Veneto, nella propria programmazione sanitaria, ha ridotto le risorse a
disposizione in campo sanitario-assistenziale. Questa decisione regionale determina una
situazione di forte incertezza per l’avvio della Medicina di Gruppo Integrata, costituita da
medici di base, prevista nell’edificio in costruzione. L’Amministrazione Comunale è comunque
impegnata perché anche a Spinea si possa realizzare una Aggregazione Funzionale
Territoriale con un passaggio appunto intermedio mediante la costituzione di una Medicina di
Gruppo Integrata.
Sono così venute improvvisamente meno alcune condizioni fondamentali che reggevano
l’accordo economico tra il Comune e la Welfare e quindi è divenuto essenziale per entrambi
ridefinire le caratteristiche sociali dell’intervento, pur mantenendo inalterato l’interesse
pubblico dell’opera.
Con questo nuovo accordo il Comune si svincola dall’obbligo di prendere in locazione il locale
previsto per l’insediamento della nuova farmacia comunale, non più possibile. Il Comune
potrà beneficiare dell’uso gratuito per i primi 7 anni, di un locale di circa 670 mq, che
diventerà la sede del Distretto sanitario di Spinea. Il canone di locazione successivo viene
ridotto dal 6% al 5% sul valore dell’immobile.
Gli alloggi per anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti vengono ridotti da 28
a 10, ma è tuttavia prevista la realizzazione di una nuova Residenza per anziani non
autosufficienti per ulteriori 68 posti letto. A Spinea avremo in questo modo 2 RSA che
potranno ospitare fino a 188 persone non autosufficienti.
Saranno creati inoltre delle sale polivalenti per ampliare gli spazi fruibili dagli anziani non
autosufficienti ospitati nella RSA e istituito un Centro Diurno per anziani di 15 posti.
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PUNTI INTERNET CONNESSI: COME ADOPERARE LE NUOVE TECNOCOLOGIE IN
MODO DOLCE E AMICHEVOLE
A sinistra: l’Assessore ai Servizi Sociali Buiatti con alcuni rappresentanti delle associazioni di
volontariato impegnate nel sociale. A destra: Buiatti con il C.I.S.M.
Viene inaugurato oggi alle 16 il progetto Punti internet connessi (PIC) che ha lo scopo di
creare punti Internet rivolti agli anziani e alle persone immigrate accompagnando l'offerta
tecnologica in modo amichevole e graduale. L'obiettivo è di realizzare punti internet mediante
tecnologie "dolci", programmi semplici di interfaccia, e una buona assistenza del personale. Il
progetto è realizzato dall’Assessorato ai Servizi Sociali grazie al contributo della Regione
Veneto
in
collaborazione
con
associazioni
di
volontariato
locale
come
C.IS.M.
L’alfabetizzazione informatica e telematica è lo scopo di PIC. Mediante questo progetto, si
spiegherà come ottenere velocemente da internet informazioni chiare e aggiornate su
argomenti come medicina-salute, fisco, condominio, cittadinanza consapevole e molto altro.
Attraverso PIC saranno formati poi docenti volontari per divulgare le informazioni. In tutto il
progetto c’è una particolare attenzione nei riguardi dei cittadini senior, immigrati, soprattutto
donne immigrate e anziani portatori di handicap. PIC vuole così sfatare il concetto che solo i
giovani e la cultura giovanile e/o adulta possono usare con successo le nuove tecnologie.
L’Assessorato ai servizi Sociali ha scelto proprio il Centro Aggregativo Anziani Insieme come
luogo dove insegnare in modo amichevole, semplice e chiaro tutte le potenzialità di internet a
quei segmenti di utenza altrimenti esclusi. Un altro campo di intervento in cui agirà P.I.C. sarà
quello che riguarda i portatori di handicap visivi. Qui le nuove tecnologie, offrono la possibilità
di rimontare almeno parzialmente l'handicap e di mettere queste persone in condizioni di
"leggere" attraverso la conversione elettronica dei testi e degli apparati di sintesi vocale. Per
tutte le info: 041 5071107.
Ecco gli orari di apertura:
Giorno
Orario di aperture del
centro
Totale ore giornaliere di apertura
del centro
Lunedì
Dalle 14.00 alle 18.30
4,5
Martedì
Dalle 14.00 alle 18.30
4,5
Mercoledì
Dalle 14.00 alle 18.30
4,5
Giovedì
Dalle 14.00 alle 18.30
4,5
Venerdì
Dalle 16.00 alle 20.00
4
Sabato
Dalle 9.00 alle 13.00
4
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MOSTRA SU ZAMPIRONI ALL’EX MOBILIFICIO CORÒ
Dal 10 al 23 ottobre 2013 sarà possibile visitare la mostra dedicata ad uno straordinario
pioniere dell'industria, Giovanni Battista Zampironi, inventore dell'omonimo insettifugo.
Farmacista a Venezia, industriale a Mestre, questo innovativo imprenditore morì a Spinea nel
1906 nella attuale villa Benfanti Spinato a Orgnano. L'inaugurazione è fissata per il 10 ottobre
prossimo alle 18:00 presso l'ex Mobilificio Corò in via Alfieri. Interverranno il Sindaco Silvano
Checchin, l'Assessora alla Cultura Loredana Mainardi e gli autori Alessandrini, Barizza,
Orlandini, Scalici, Stevanato.
La mostra comprende 35 pannelli che riproducono immagini della fabbrica di Zampironi a
Carpenedo, oltre a fotografie di documenti d’archivio del Comune di Venezia, dell’archivio di
Stato, della Camera di commercio, del Comune di Spinea e di archivi privati. Attraverso
questa ampia documentazione storica e fotografica, è possibile ripercorrere l’evoluzione di
Mestre e del suo hinterland.
Zampironi è una figura di imprenditore che ha molto da dire all’economia contemporanea. Il
suo business ha puntato tutto sull’innovazione e sulla ricerca, creando dal nulla quello che
oggi chiameremmo un “nuovo mercato”. Il 1862 quando inizia la sua storia imprenditoriale
del marchio è un anno nerissimo per l’economia ma Zampironi non desiste ed anzi coglie con
l’importanza di partecipare alle fiere internazionali spingendosi fino a Melbourne e sviluppa
una grande attenzione per quello che oggi chiamiamo marketing e packaging. Con il pericolo
della malaria costantemente presente nell’Italia di fine ‘800, questo illuminato farmacista ha
contribuito a migliorare le condizioni di vita di tanti italiani e ancora oggi, a più di
centocinquanta anni di distanza dalla prima commercializzazione, il suo prodotto è sempre
sugli scaffali. L’assessorato alla Cultura insieme alle scuole ha organizzato anche un’ampia
programmazione didattica per favorire nei ragazzi la conoscenza di questa straordinaria
figura di imprenditore locale.
Proprio in questi giorni è stata predisposta dalla Ditta Zara di Mirano, la rinnovata sepoltura
ove riposa Giovanni Battista Zampironi presso il Cimitero di Via Matteotti.
http://www.youtube.com/watch?v=of3r7zXC5yI&feature=youtu.be
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METEO
OGGI
DOMANI
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FARMACIE
RIVIERA MIRANESE
Fino a venerdì 11 ottobre ore 19.30 In servizio 24 ore su 24
FIESSO Barbariga - Via Barbariga n.23-25
MARTELLAGO Castellana - Piazza Vittoria, 79
Turni di sostegno dalle 8:30 alle 23
CAMPONOGARA Alla Fede - Via Pisa, 22
MIRANO Volpato - Via Cavin di Sala n.29/c-Ang.Via Gramsci, 1
Farmacie in appoggio sabato 5 dalle 16 alle 19:30
BORBIAGO - MIRA Zambon - Via Firenze, 1-3
BRIANA DI NOALE Buso - Via Cimitero, 18
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