Un veglione con gli ultimi della città

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Un veglione con gli ultimi della città
Un veglione
con gli ultimi
della città
Ultima notte dell'anno insieme agli
«ultimi». È trascorsa così la serata di
mercoledì per il gruppo di sessanta
volontari tra i 18 ed i 28 anni che ha
aderito all'iniziativa «Capodanno insieme», giunta alla sua quarta edizione. La Caritas diocesana di Trento insieme alla Pastorale giovanile, alla
Pastorale universitaria ed alla Fondazione Comunità solidale - ha organizzato una «notte diversa» dedicata alle persone che vivono in situazioni di disagio ed indigenza, per i
senza tetto.
Per la conclusione del 2014 e l'inizio
del 2015 è aumentato il numero delle strutture coinvolte e quindi anche
degli «ospiti» cui hanno fatto compagnia i giovani volontari: gli emarginati che hanno cercato rifugio al Seminario di corso 3 Novembre e alla casa «Il Sentiero» di via della Saluga, a
Casa Bonomelli in Lung'Adige San Nicolò e a Casa Briamasco in via Roberto da Sanseverino (festa comune
con gli ospiti di Casa Orlando), a Casa Padre Angelo di viale Bolognini,
Casa Lamar di Gardolo e Casa Fiordaliso di Rovereto hanno avuto modo di essere accolti e di festeggiare
l'arrivo del nuovo anno. E non si è
trattato solamente di brindare (con
bevande rigorosamente analcoliche)
Rovereto per partecipare all'iniziativa dedicata ai «senza dimora»: «Sono attivo nel mondo del volontariato per i disabili e per offrire aiuto nel-
o di consumare panettone ed altre
leccornie preparate per l'occasione.
Ragazzi e ragazze si sono occupati
di «rallegrare» la serata con animazione a base di musica, tombola, balli da sala. Senza scordare di trovare
i giusti spazi per la socializzazione
con gli indigenti.
Riccardo Pedrotti ha 33 anni e a giugno sarà ordinato prete. «Sono seminarista e neodiacono. - racconta - Ho
scelto di essere qui per regalare un
bel momento a persone che vivono
nella sofferenza. Da sempre mi ha affascinato il Vangelo con il suo invito
a donarsi agli altri. Tanto che ho deciso di dedicare la mia vita al prossimo».
Per Daniel Dalcason, infermiere di 23
anni, la decisione di partecipare al
«Capodanno insieme» è maturata con
il desiderio di trascorrere una serata diversa dai soliti festeggiamenti
con gli amici: «In questa notte voglio
dedicarmi ai bisognosi».
Come lui anche i fratelli di Pergine
Valsugana Cecilia e Dimitri Berrà.
«Studio medicina. - afferma lei - Ho
deciso di trascorrere l'ultimo giorno
dell'anno con chi è meno fortunato
e mio fratello ha deciso di aggregarsi».
Omar Consolini è salito a Trento da
lo svolgimento dei compiti scolastici ai figli degli immigrati. - spiega - Ho
pensato che il Capodanno trascorso
in questo modo potesse essere in linea con il mio operato a sostegno del
prossimo».
F.Sar.