Ophelia,Waste Africa,Valentine,The man who managed to get pussy

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Ophelia,Waste Africa,Valentine,The man who managed to get pussy
Ophelia
È estate. Due ragazzini percorrono in bici un sentiero
che passa tra i tronchi di una pineta litoranea, li
seguiamo con un lungo carrello laterale che lascia i
corpi semicoperti dalle fronde. Poi la macchia verde
termina e possiamo vedere in volto i due
protagonisti: uno ha dodici anni e guida la fila, l’altro
ne ha nove e segue pedissequamente il più grande
ricopiando le sue mosse nei dettagli. Stanno andando a trovare una ragazza che prende sempre il
sole sulla spiaggia, la trovano mezza sepolta nella risacca, il reggipetto le si è slacciato lasciando
liberi i seni piccoli. La decomposizione non l’ha ancora intaccata e quindi il gioco ingenuo dei due
ragazzini può proseguire. La sollevano unendo le forze e la trascinano su per la duna, verso la
pineta.
Ophelia è un corto laconico, i due ragazzi sono grandi amici e non hanno bisogno di comunicare
verbalmente per capirsi, se non quando necessario. Recitano in maniera naturale e giocano davanti
alla macchina da presa. Hanno scoperto il cadavere prima che la storia abbia inizio, il momento della
sorpresa è così sorvolato con eleganza. Li vediamo mentre svolgono meccanicamente delle
azioni che hanno concordato prima del tempo della narrazione, niente dialoghi articolati,
niente spiegazioni, solamente la bizzarria della situazione.
I ragazzini portano “Ophelia” all’ombra di un albero
mentre la tensione sessuale aumenta. I due sono
abbastanza grandi da conoscere l’attrazione per
l’altro sesso ma, inaspettatamente, rivestono la
ragazza e cominciano a costruirle una sorta di
capanna coi rami. È difficile dire se quello di
Annarita Zambrano sia un eccesso di ingenuità o
un tentativo di stupire, ma il tutto funziona. D’altronde non si può spartire una ragazza e cedere agli
istinti significherebbe litigare per il possesso di Ophelia, i due ragazzi lo capiscono subito. Più per
continuare il gioco che per rispetto, mettono da parte quelle fantasie che ancora non comprendono e
scelgono di rimanere bambini ancora per un po’.
Waste Africa
Crudele favola moderna quella del mediometraggio di Matteo
Lena, vincitore del secondo premio del Festival Visioni Italiane:
Waste Africa.
Girato in soli 12 giorni in Ghana nell’agosto 2012, il film narra la cruda storia di Samsung: giovane
principe apparentemente rimasto orfano di padre e abbandonato dalla madre, egli ha il difficilissimo
compito di riscattare la sua terra, diventata ormai meta preferita per lo scarico dei rifiuti tecnologici
della maggior parte dell’Europa e degli Usa.
Matteo Lena, classe ’78, noto per il documentario su Cosa Nostra Le mani su Palermo, vincitore del
prestigioso Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, sembra voler perseguire con questo ultimo
lavoro la strada del documentario di inchiesta. Tuttavia, malgrado il forte impatto visivo ed emotivo,
Waste Africa si ammorbidisce (sempre che si possa ammorbidire un dramma di tale portata)
abbracciando lo stile del mokumentary: solo al termine del percorso ci verrà chiarito qual’è la vera
storia di Samsung e cosa sta accadendo.
Il problema dei rifiuti tecnologici, gravemente dannosi per la salute, si inasprisce a causa della
combustione degli stessi per il recupero di materiale di seconda mano, venduto a pochi spiccioli.
Lena decide di rappresentarlo attraverso un ribaltamento volutamente provocatorio della situazione:
Samsung vuole offrire una opportunità alla sua gente
attraverso appunto la spazzatura, dopotutto di
immondizia ce n’è per tutti. Al nostro occhio è dato
di vedere solo sporcizia nel seguire il cammino di
Samsung, non è praticamente nemmeno distinguibile
la terra sottostante il cumulo di oggetti attraverso i
quali, arrancante, si addentra il ragazzo. Numeri
agghiaccianti ed immagini che spereremo
appartenere alla parte di finzione di questo
mokumentary, ci aiutano a capire come la situazione, in Africa, sia veramente critica; poco trattata,
se non addirittura volutamente nascosta.
Valentine
E’ una bellissima giornata di sole, Valentine,
ragazzina pel di carota, un po’ racchietta, è felice e
sorride. Si tuffa in mare e insegue un pesciolino,
costruisce una casetta di sassi, un granchio ci si
infila dentro, la costruzione crolla e il granchio viene
schiacciato, fa una collana con delle conchiglie e
guarda il tramonto…il suo tramonto. Il tutto si
svolge nell’arco di una giornata, metafora della
vita, con il titolo Valentine che appare di giorno e
riappare di notte ad aprire e chiudere il sipario.
Corto di animazione di gusto francese, prodotto e distribuito da Cartobaleno e Audiofficina
sample, che in 5 minuti scarsi ma esaurienti, con delicatezza e a cuor leggero, ci racconta il disagio
degli anziani; può sembrare paradossale o quantomeno ardito accostare questi due termini (disagio,
a cuor leggero) ma è proprio questa la ricetta vincente di questo cortometraggio.
Non è mai facile infatti, riuscire a trattare temi sociali, spesso usati, a volte abusati, senza voler
prendere una posizione o dare giudizi in merito, senza cadere e scadere nel moralismo e nella
retorica.
In questo felice caso, Mattia Francesco Laviosa, regista, animatore e character design fiorentino,
ci riesce, con la sua Valentine, tanto vivace quanto imbranata, unita al linguaggio dell’animazione
che sdrammatizza ed emoziona.
Non si intravede in alcun modo la volontà o la
pretesa di voler dare una lezione o di puntare il dito:
semplicemente il regista offre un suo spunto di
riflessione su quello che può essere il malessere
degli anziani, senza dargli voce o un nome, e di
rimbalzo dà allo spettatore carta bianca per
costruirsi, in modo autonomo e del tutto personale,
un proprio pensiero a riguardo. D’altronde
guardando lavori anche più giovanili, come la
burletta d’amore universale Si tu n’étais pas (2004), si nota un’intelligenza e una raffinatezza di
contenuti e linguaggi espressivi proprie del regista.
Vincitore della quinta edizione del “Raccorti sociali. Piccoli film per grandi idee” davanti ad una
concorrenza nutrita e valida; premiata anche la musica di Victor Hugo Fumagalli come miglior
colonna sonora, una dolce nenia che accompagna i titoli di coda.
Valentine, pillola all’inizio dolce ma dal retrogusto amaro, da buttare giù tutta di un fiato.
The man who managed to get pussy off his
mind
The man who managed to get pussy off his mind si può tradurre in italiano come “l’uomo che è
riuscito a togliersi dalla testa la fica”, un titolo telegrafico che il corto di Daniele Galliano
interpreta in maniera assolutamente letterale. Il nostro protagonista è un omuncolo dai tratti
anonimi che, appunto, estrae fisicamente delle donnine nude dalla propria testa. Nel tentativo di
liberarsi della libido, la sua fantasia le partorisce e il suo corpo cerca di allontanarle.
Il corto animato di Daniele Galliano ha il sapore
dell’avanguardia: il carboncino lascia tratti
(volutamente) sporchi e imprecisi, la mancanza
di commento musicale rende la narrazione
opprimente e bizzarra. Siamo in un universo
surreale, di sogno, dove la perversione prende forma
liberamente. Le donnine tentano il povero omuncolo
nudo con sussurri e carezze, i loro lamenti svegliano
i vicini di casa provocandone l’ira, ma lui continua a
purificarsi dando vita ai suoi pensieri più bassi.
The man who managed to get pussy off his mind è un corto brevissimo (due minuti e mezzo) ma
intenso per stile e tematiche. Ci ricorda che l’animazione, alle sue origini, era un genere
adulto, sperimentale e fortemente surreale. Daniele Galliano ha compreso la lezione di Bunuel:
il surrealismo è sempre legato alla fantasia sessuale e allo sfogo degli istinti repressi. Neutralizzare
la libido è un’impresa impossibile, più si tenta di controllarla e più la mente continua a creare
figure femminili dal nulla.
L’arte di Simone Massi e Julia Gromskaya
I festival cinematografici hanno un debole per
l’animazione classica su carta. Sarà l’espressività del
segno a mano o l’estetica ormai vintage e scattosa
che i lavori artigianali si portano dietro. Sta di fatto
che a Visioni Italiane è stato selezionato un gran
numero di corti d’animazione, tutti disegnati a
mano e meritevoli.
Una coppia (di corti e di autori) che si distingue è quella costituita da Simone Massi e Julia
Gromskaya, che hanno presentato ben due lavori: Inverno e ramarro e Animo resistente. I due
animatori lavorano insieme alternandosi nei ruoli di autore e di direttore della fotografia e non sono
nuovi dell’ambiente di Visioni Italiane (il precedente lavoro della Gromskaya, Fiumana, aveva già
convinto il Festival nel 2012). Lo stile dei due corti è molto simile ma cambiano i temi: Julia
Gromskaya, nel suo Inverno e ramarro, sceglie di raccontare le suggestioni lasciate su una bambina
dai racconti del nonno, mentre Simone Massi opta per una storia di partigiani. Il primo corto è più
colorato e sceglie uno stile naif che ben riproduce i ricordi di una bambina; il secondo fa uso di un
bianco e nero severo e pieno di particolari, anch’esso coerente col tema trattato.
Entrambi rinunciano alla narrazione forte in favore
delle impressioni fuggevoli. Non c’è uno sviluppo
drammatico ma, per la breve durata, non ne
sentiremo la mancanza. Bastano la bellezza dei
disegni e il potere evocativo dell’animazione che
ci mostra una serie di trasformazioni sinuose e
continue. Queste trasformazioni sono il tratto più
vistoso che accomuna i due lavori, entrambi
culminanti in una vertiginosa “carrellata” in avanti
che entra nei disegni mutandoli sempre in qualcosa di nuovo: la schiena del ramarro diventa una
campagna coltivata, la campagna diventa una città che a sua volta si trasforma in un violinista che
suona per la luna.
La memoria è un altro punto in comune dei due lavori: c’è quella intima di Inverno e ramarro e
quella collettiva di Animo resistente. In entrambi i casi, il passato è qualcosa di fluido e amorfo.
Dargli un senso preciso è compito dei biografi o dei libri di storia, il cinema di Simone Massi e Julia
Gromskaya preferisce tracciare un processo mentale o dare vita a una serie di stupendi paesaggi
interiori.
Segreti
Giulia ha nove anni. E’ spensierata, sorridente e innocente com’è
giusto che sia, a quell’età. I suoi occhi grandi guardano da vicino
la vita proprio come l’obiettivo si avvicina, stretto stretto, al suo
mondo di giochi e di angoli nascosti. Giulia va a scuola e si diverte
con gli amici a bordo del lago. Quando incontra Yuri, anche questo
adulto dalla barba corvina viene trascinato nel suo mondo di
candida sicurezza.
Ma l’ossimoro di colori che contrappone la bionda bimba con il cupo adulto sconosciuto, non lascia
presagire nulla di buono: eppure, Margerita Spampinato, la regista, non affonda mai il colpo. La
realtà rappresentata non è quella cruda, vista dall’adulto, quella del male che minaccia l’infanzia; la
realtà è quella del gioco, della risata, delle meraviglie da esplorare. Magicamente, lo sconosciuto è
parte di quelle fantasie, e sta solo allo spettatore colmare lo spazio che appositamente la narrazione
lascia dietro di sé: le immagini sono iniettate dei soli pensieri positivi di Giulia, tutto quello
che è aspro e pericoloso è lasciato al nostro completamento, così come la tutela dell’universo
infantile tutto spetta all’adulto.
Con focali lunghe e colori saturi, luci che brillano
dritte nella lente e negli occhi della bimba, l’opera
seconda della Spampinato, Segreti, ha già
conquistato una finale al RIFF 2013 e il Grand Prix al
Festival del Documentario e del Cortometraggio di
Belgrado. Dalla sua lunga esperienza di segreteria di
edizione con registi di alta levatura italiani, è
evidente che abbia attinto a piene mani per creare
un perfetto connubio tra solidità dell’immagine
e storia accattivante, seppure brutalmente tagliente. Da menzionare il contributo dolcissimo della
protagonista Elena Pelliccioni, che con quegli occhi grandi e i riccioli d’oro, sa rendere assoluta
l’innocenza in difesa della quale la regista rivolge il suo assolato omaggio.
VISIONI ITALIANE: programma di
domenica 2 marzo
Visioni Italiane, programma di domenica 2 marzo
ORE 15.00
PREMIAZIONI LUCA DE NIGRIS
a seguire proiezione dei film vincitori
Ingresso libero
ORE 16.30
Visioni Ambientali
WASTE AFRICA
(Italia/2013) di Matteo Lena (33’)
RIFLESSI
(Italia/2012) di Camillo Valle (1’)
CERANO… UNA VOLTA L’ACQUA
(Italia/2012) di Gianni Delle Gemme, Bruno Luca Perrone (11’)
’NA SPERANZA C’É, IL RAP DI DENUNCIA NELLA TERRA DEI FUOCHI
(Italia/2013) di Gaetano Massa, Annalisa Perla (4’)
PAROLE SOSTENIBILI
(Italia/2012) di Marco Dazzi (20’)
HAPPY FARM
(Italia/2013) di Alessandro Lucca, Erica Kraft (4’)
ALLE CORDE
(Italia/2013) di Andrea Simonetti (24’)
ORE 18.30
PREMIAZIONI VISIONI ITALIANE
a seguire proiezione dei film vincitori di Visioni Italiane e Visioni Doc
Visioni Acquatiche – I vincitori
VALENTINE
(Italia/2013) di Mattia Francesco Laviosa (5’)
LEA
(Italia/2012) di Dario Gorini (21’)
STRUZZO!
(Italia/2013) di Alessandro de Cristofaro (26’)
Ingresso libero
ORE 21.30
Evento speciale
A SCUOLA
(Italia/2003) di Leonardo di Costanzo (60’)
Presentazione del Dvd L’ETÀ DI MEZZO, Edizioni Cineteca di Bologna, 2014, con Leonardo Di
Costanzo, Alice Rohrwacher e Gian Luca Farinelli 10 posti gratuiti Amici e Sostenitori della Cineteca
Prenotazioni: [email protected]
VISIONI ITALIANE: programma di sabato
1° marzo
Visioni Italiane, programma del 1° marzo.
ORE 10.00 – 13.00
Lo sguardo degli autori.
A cura di D.E-R., in collaborazione con Assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna
I PERCORSI DISTRIBUTIVI DEL DOCUMENTARIO: DALLA SALA AL WEB
Ospiti: Andrea Paco Mariani (Distribuzioni dal basso), Matteo Scanni (Il web doc), Stefano Mutolo
(Berta film), Lisa Tormena (Onlinefilm.org) – Moderatore: Raffaele Aspide
ORE 14.30 – 17.30
Laboratori Cimes
Project work: gli ospiti dello Sguardo degli autori incontrano i giovani autori per un confronto sui
loro progetti in corso.
Ingresso libero
ORE 14.30
Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna
IL MERCATO RITROVATO
(Italia/2013) a cura di Kilowatt e Mercato della Terra di Slow Food Bologna (8’)
ORE 15.00
Visioni Ambientali – Schermi e Lavagne
MISSIONE NATURA
(Italia/2013) di Guglielmo Bianchi, Luana Mastria (5’)
BANDA RICICLANTE
(Italia/2013) di Davide Rizzo (52’)
ORE 16.30
Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna
L’ESPOSIZIONE DEL LENZUOLO
di Maria Angela Capossela e Liviana Davì (11’)
VOX POPULI
(Italia/2013) di Gian Marco Pezzoli (7’)
Visioni Doc
POMODORO NERO
(Italia/2013) di Antonio Laforgia, Rossella Anitori, Raffaele Petralla (7’)
LA VERA STORIA DELL’UOMO PLASMON
(Italia/2012) di Simone Del Grosso (48’)
ORE 18.00
Scambi tra Regioni
Omaggio al Lichter Filmfest Frankfurt International – Hesse
MISGUIDED
(Germania/2012) di Lukas Rinker (5’)
GHETTO LOVE GRIEF
(Germania/2011) di Florian Dietrich (22’)
WILDWECHSEL
(Germania/2012) di Gunter Deller (15’)
WOHNUNG 2, ERSTER STOCK LINKS
(Germania/2011) di Malte Sänger (2’)
Scambi tra Regioni
Omaggio al Festival de Contis – Aquitania
OGRES NIAIS
(Francia/2012) di Bernard Blancan (15’)
THE DEVIL
(Francia/2012) di Jean-Gabriel Périot (8’)
LE MOND À L’ENVERS
(Francia/2012) di Sylvain Desclous (37’)
ORE 20.15
Visioni Doc
CORPI IN BILICO
(Italia/2013) di Rossella Anitori, Edoardo Botto, Ernesta Caviola, Darel Di Gregorio, Andrea Fantino,
Laura Fazzini, Antonio Laforgia, Vanina Lappa, Valentina Lovato, Maria Eleonora Mesiano, Davide
Merizzi, Francesco Palmero, Raf- faele Petralla, Elisa Piria, Nicola Roda, Alessandro Zanoli. Da
un’idea di Giorgio Diritti e Fredo Valla (80’)
ORE 22.15
Visioni Italiane
A PASSO D’UOMO
(Italia/2013) di Giovanni Aloi (14’)
ANIMO RESISTENTE
(Italia/2013) di Simone Massi (5’)
MARCELLO
(Italia/2013) di Francesca Coticoni (15’)
OPHELIA
(Francia/2013) di Annarita Zambrano (15’)
IL CINEMA LO FACCIO IO
(Italia/2012) di Alessandro Valori (13’)
OF YOUR WOUNDS
(Italia/2012) di Nicola Piovesan (11’)
UN UCCELLO MOLTO SERIO
(Italia/2013) di Lorenza Indovina (14’)
THE MAN WHO MANAGED TO GET PUSSY OFF HIS MIND
(Italia/2012) di Daniele Galliano (3’)
ORE 00.00
20 ANNI DI VISIONI
Proiezioni di corti premiati durante le 20 edizioni di Visioni Italiane e Vintage Party
QUASI NIENTE (Italia/1997) di Ursula Ferrara (2’20”)
INCANTESIMO NAPOLETANO (Italia/1998) di Paolo Genovese e Luca Miniero (7’)
MIGUEL (Italia/1999) di Salvatore Mereu (30’)
AL BUIO (Italia/2004) di Fabio Mollo (11’)
TANA LIBERA TUTTI (Italia/2006) di Vito Palmieri (15’)
L’ARBITRO (Italia/2008) di Paolo Zucca (15′)
IL PIANETA PERFETTO (Italia/2010) di Astutillo Smeriglia (8′)
L’INTRUSO (Italia/2012) di Filippo Meneghetti (19′)
VISIONI ITALIANE: programma di venerdì
28 febbraio
Visioni Italiane, programma di venerdì 28 febbraio.
ORE 9.15
Premio Luca De Nigris / Scuole Secondarie di Secondo Grado
ATLANTIDE DEI PESCATORI
Istituto Tecnico per il Settore Economico Rino Molari di San- tarcangelo di Romagna (Rn) 12’ 46’’
ENTRIAMO IN GIOCO
Istituto Sant’Umiltà Liceo Linguistico e Liceo delle Scienze Umane di Faenza (Ra) 8’ 09’’
IO NON ME NE FREGO – LIBERI DALLE MAFIE
Liceo Scienze Umane, Linguistico, Economico sociale, Musicale Laura Bassi di Bologna 20’
IL NODO DI ARIANNA
Liceo Scienze Umane, Linguistico, Economico sociale, Musicale Laura Bassi di Bologna 20’
OMERTÀ E SICUREZZA
Liceo Classico – Psicopedagogico G. Cesare – M. Valgimi- gli di Rimini 12’ 16’’
ORE 14.30 – 17.30
Lo sguardo degli autori
A cura di D.E-R., in collaborazione con Assessorato alla cultura della Regione Emilia-Romagna
I PERCORSI DISTRIBUTIVI DEL DOCUMENTARIO: DALLA SALA AL WEB
Ospiti: Paolo Pallavidino, Mario Balsamo – Moderatore: Filippo Vendemmiati
FOCUS SULLE ESPERIENZE DI RETI DISTRIBUTIVE NATE IN EMILIA-ROMAGNA: DOC IN TOUR,
ESTATE DOC, BIOGRAFILM COLLECTION, CINETECA DI BOLOGNA
Ospiti: Lucrezia Le Moli, Germano Maccioni, Roberto Minervini – Moderatore: Adam Selo
ORE 18.30
Visioni Doc
UN BUCO NEL CIELO
(Italia/2013) di Antonio Tibaldi, Alex Lora (10’)
SIAMO TORNATI
(Italia/2013) di Yasmin Fedda (8’)
THE AMERICAN WALL
(Italia/2012) di Francesco Conversano, Nene Grignaffini (47’)
ORE 20.00
Visioni Doc
VACANZE AL MARE
(Italia/2013) di Ermanno Cavazzoni (55’)
Incontro con Ermanno Cavazzoni
ORE 21.45
Visioni Italiane
INVERNO E RAMARRO
(Italia/2013) di Julia Gromskaya (4’)
TRAVELING
(Italia/2013) di Andrea Cairoli (12’)
SECCHI
(Italia/2013) di Edo Natoli (12’)
EHI MUSO GIALLO!
(Italia/2013) di Pierluca Di Pasquale (14’)
STOLEN LIGHT
(Italia/2013) di Riccardo Sai (15’)
ANNA
(Italia/2013) di Diego Scano, Luca Zambolin (16’)
SASSIWOOD
(Italia/2013) di Antonio Andrisani, Vito Cea (15’)
SEGRETI
(Italia/2012) di Margherita Spampinato (15’)
LA TESTA TRA LE NUVOLE
(Italia/2013) di Roberto Catani (8’)
VISIONI ITALIANE: programma di giovedì
27 febbraio
Visioni Italiane, programma di giovedì 27 febbraio
ORE 09.00
Premio Luca De Nigris / Scuole Secondarie di Primo Grado
CIÒ CHE CONTA
Scuola Italo Calvino (Pc) 16’30’’
THE NEW BOYBAND
Scuola A. Oriani, Istituto Comprensivo Corso Matteotti di Alfonsine (Ra) 12’08’’
SPIRITI IN CATTEDRA
Scuola A. Oriani, Istituto Comprensivo Corso Matteotti di Alfonsine (Ra) 15’45’’
SEI PICCOLI INGANNI
Scuola L.C. Farini, Istituto Comprensivo Statale 12 (Bo) 7’ 43’’
L’ALTRA METÀ DEL CUORE
Istituto Comprensivo di Castello di Serravalle – Savigno (Bo) 3’ 56’’
ORE 18.30
Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna
IO SONO QUI
(Italia/2010) di Mario Piredda (21’)
Visioni Sarde
SOGNO DI MEZZA ESTATE
(Italia/2013) di Nunzio Caponio (1’)
JOVID
(Italia/2012) di Silvia Perra (15’)
UN ATTO DI DOLORE
(Italia/2013) di Joe Bastardi (18’)
070
(Italia/2013) di Ugo D’Eramo, Alessandro Stabilini (16’)
LA VITA ADESSO
(Italia/2013) di Salvatore Mereu (17’)
ORE 20.15
Visioni Sarde
BELLA DI NOTTE
(Italia/2013) di Paolo Zucca (10’)
BUIO
(Italia/2012) di Jacopo Cullin, Joe Bastardi (12’)
DAL PROFONDO
(Italia/2013) di Valentina Pedicini (73’)
ORE 22.15
Visioni Italiane
TRANSUMANZA
(Italia/2013) di Salvatore Mereu (6’)
NON È SUCCESSO NIENTE
(Italia/2013) di Chantal Toesca (12’)
PRETI
(Italia/2012) di Astutillo Smeriglia (15’)
37°4S
(Francia/2013) di Adriano Valerio (12’)
Visioni Doc
BRING THE SUN HOME
(Italia/2013) di Chiara Andrich, Giovanni Pellegrini (54’)
VISIONI ITALIANE: programma di
mercoledì 26 febbraio
Visioni Italiane, programma di Mercoledì 26 Febbraio
ORE 9.00
Premio Luca De Nigris / Scuole Primarie
LEZIONI DI VOLO
Scuola Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco (Bo) 11’
EVOLUZIONI
Scuola Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco (Bo) 14’
NOI E L’EUROPA… PENSIERI IN VIAGGIO
Scuola Madre Teresa di Calcutta I.C. Galileo Galilei (Re) 13’
PROVE PROVATE
Scuola Rita Bonfiglioli, Istituto Comprensivo di
Minerbio (Bo) 10’
ORE 18.30
Fare cinema a Bologna e in Emilia-Romagna
FATE COME A CASA VOSTRA
(Italia/2013) di Henry Fanfan Latulyp (16’)
UNA SEMPLICE STORIA D’AMORE
(Italia/2013) di Stefano Valentini (12’)
Visioni Italiane
DREAMING APECAR
(Italia/2013) di Dario Samuele Leone (16’)
IL BRUCO E LA GALLINA
(Italia/2013) di Michela Donini, Katya Rinaldi (10’)
SOTTO IL CELLOPHANE
(Italia/2012) di Marisa Vallone (11’)
ORE 20.00
Evento Speciale
TUTTE LE STORIE DI PIERA
(Italia/2013) di Peter Marcias (80’)
Al termine incontro con Piera Degli Esposti e Peter Marcias
10 posti gratuiti Amici e Sostenitori della
[email protected]
Cineteca
–
Prenotazioni:
ORE 22.15
Visioni Doc
THE HUMAN HORSES
(Italia/2013) di Rosario Simanella, Marco Landini (53’)
LA STRADA DI RAFFAEL
(Italia/2013) di Alessandro Falco (25’)
Venti anni di Visioni: IDC al Festival
bolognese
In partenza l’edizione numero Venti del Festival bolognese che tra tutti più omaggia il cinema
esordiente e indipendente a Bologna, Visioni Italiane. Indipendentidalcinema.it non poteva certo
farsi scappare l’occasione di presenziare alla kermesse di giovani talenti locali offerta dal Festival
diretto da Anna Di Martino, quest’anno dedicato al da poco scomparso Carlo Mazzacurati e
all’attrice Piera Degli Espositi. Grande il contributo di entrambi al territorio bolognese, al cinema e
al teatro italiano, tanto che migliore occasione per poter celebrare la loro carriera non poteva essere
scelta.
Il Festival, ospitato nelle sale del Cinema Lumière (Piazzetta Pasolini, 2/b, Bologna) da mercoledì 26
febbraio a domenica 2 marzo, ospiterà nella sezione in Concorso corti e mediometraggi di fiction;
parallelamente si rinnova l’attenzione della Regione Emilia Romagna e della Cineteca per i
documentari con la sezione Visioni Doc e le due sezioni parallele che aprono una finestra sulla
sensibilità ecologica e i temi ambientali: Visioni Ambientali e Visioni Acquatiche. Le mattine
festivaliere saranno, per il sedicesimo anno di fila, occupate dalla selezione dei lavori pervenuti per il
Premio Luca De Nigris, indetto a favore delle produzioni realizzate dagli studenti delle scuole
dell’Emilia-Romagna.
La novità dell’anno 2014 è rappresentata dalla sezione collaborativa di Visioni Sarde, una
interessante apertura ai talenti dell’isola che offrirà anche produzioni di nomi più noti come Salvatore
Mereu e Paolo Zucca.
“Spazio di libertà e confronto” viene definito dal direttore della Cineteca Gianluca Farinelli,
sottolineando infatti l’accezione di supporto che durante questi anni il Festival ha dato alla
cinematografia locale prima di tutto, e nazionale a seguire. Sarà motivo di riflessione ed
esemplificazione, la serata di sabato 1° marzo dedicata alle produzioni che in questi anni hanno fatto
la storia del Festival stesso, tra cui Vito Palmieri, Astutillo Smeriglia e l’ultimo premiato, L’intruso di
Filippo Meneghetti. Inoltre, parallelamente alle proiezioni, un interessante programma di eventi
informativi, tra cui l’interessante Percorsi distributivi del documentario: dalla sala al web, in
programma venerdì 28 febbraio, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e sabato 1° marzo, dalle ore 10 alle
ore 13.
Indipendentidalcinema.it vi terrà aggiornati quotidianamente sul programma e le novità interessanti
della giornata, ai quali si aggiungeranno ovviamente le recensioni dei lavori visionati in sede dai nostri
redattori. Valentina Maini, Michela Resta, Stefano Lalla, Alessia Giannoni, Giorgio Casa,
Matteo Agamennone, Andrea Epifani e Rita Andreetti al lavoro per offrirvi il report più completo
che avete mai letto sull’imperdibile appuntamento bolognese. Coloro i quali vorranno vivere in prima
persona il Festival, potranno farlo da mercoledì 26 febbraio presso il Cinema Lumière di Piazzetta Pier
Paolo Pasolini 2b, Bologna, al costo giornaliero di 5,00 € (biglietto intero) o 4,00 € con riduzioni (Amici
e Sostenitori della Cineteca, Associazione Kinodromo, Tessera Arci, Studenti dell’Università di
Bologna).