Mathcad - Tubi in pressione - calcolo perdite di carico
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Mathcad - Tubi in pressione - calcolo perdite di carico
MECCANICA DEI FLUIDI Moto uniforme nelle correnti in pressione Venerdi 14/07/2000 CALCOLO DELLE PERDITE DI CARICO Vedi manuale ingegneria civile vol. 2 pag 207 e seguenti. Calcolo della perdita di carico in una tubazione usata di acciaio saldato con altezza equivalente di sabbia e lunga L, con differenza di quota z e diametro interno D, percorsa da una portata Q d'acqua alla temperatura T . ε = 0.15 mm Dati: L = 560 m D = 300 mm T=15°C h = perdita di carico p = perdita di pressione Nr = potenza richiesta per l'eventuale pompaggio Incognite: 6 m ν = 1.14 10 s ρ = 999.13 z1 + ∆z + γ + ∆p γ v1 2 2g = z2 + ∆h = 0 ⇒ h 2 v 2.g piezometrica p1/ 3 z1 Dal teorema di Bernoulli p1 ∆z = 2 m s h1 kg m 3 Carico totale Per l'acqua a 15°C assumiamo la viscosità cinematica pari a 2 Q = 0.120 m p2 γ + v2 2 2g + ∆h ∆p = γ ( ∆h posto p = p1-p2 e z = z1-z2 ed essendo v=cost si ha: ∆z) ora non rimane che calcolare la perdita di carico h Calcoliamo ora: εr = ε D 4 ⇒ εr = 5 × 10 ⇒ Ω = 706.858 cm ⇒ U = 1.698 2 Ω = U = π D 4 Q Ω scabrezza relativa 2 m s area della sezione velocità media Re = UD ν Re = 446751 ⇒ numero di REYNOLDS Dato che è maggiore di 2500 la corrente è turbolenta e quindi valore di implicita di COLEBROOK 1 = 2 log λ 2.51 Re + λ εr 3.71 è fornito dalla formula (1) La (1) è risolubile solo numericamente per tentativi e quindi è di difficile utilizzazione. Per questo alcuni autori (Citrini, Supino) hanno esplicitato in l la (1) con espressioni che sono equivalenti ai fini progettuali. Utilizziamo l'espressione ottenuta da Di Ricco valida per moto puramente turbolento: Di Ricco λ = 0.25 log 4.52 Re Re log 7 + 2 εr ⇒ 3.71 λ = 17.905 10 3 (2) Utilizziamo il risultato (2) come valore di primo tentativo per risolvere numericamente la (1). λ = root 1 + 2 log λ 2.51 Re + λ εr ,λ 3.71 ⇒ λ = 17.757 10 ⇒ J = 0.87 % ⇒ ∆h = 4.871 m 3 Come previsto il risultato è praticamente esatto. Calcoliamo ora la perdita di carico piezometrico h=h1-h 2 =i L 2 pendenza della piezometrica perdita di carico piezometrico ed infine la potenza richiesta è J = λ U 2Dg ∆h = J L ∆p = ρ g ( ∆h ∆z) ⇒ Nr = ∆p Q ⇒ ∆p = 0.281 bar Nr = 3.375 kW E' apena il caso di osservare che non occorrerebbe la pompa se Dh=Dz, cioè se la perdita di carico fosse compensata da una adeguata pendenza geometrica, o in altri termini la piezometrica fosse parallela al tubo. Se invece fosse Dh<Dp la pendeza sarebbe eccessiva ed occorrerebbe un rubinetto (strozzatore) per introdurre una perdita di carico adeguata.. Calcoliamo inoltre qualche altra utile grandezza. τ0 = J ρ g Tensione tangenziale al contorno D τ0 = 6.391 × 10 4 5 bar la forza che tende a trascinare il tubo vale F = π D L τ0 3 F = 3.373 × 10 N ⇒ Velocità d'attrito τ0 va = va = 0.08 ⇒ ρ F = 343.984 kgf ⇒ m s Il moto è puramente turbolento se (convenzionalmente) Re*>70 nel nostro caso si ha: Re*= va ε ν = 10.524 quindi siamo in regime di transizione Spessore convenzionale dello strato limite ζ = 11.6 ν va ⇒ ζ = 0.165 mm Note di teoria Nel moto uniforme la pendenza piezomerica (che nel moto uniforme è uguale alle perdite di carico) vale: 2 U (1) J=λ 2Dg dove l è dato in modo generale per qualsiasi fluido (cioè anche gas, purchè possa essere considerato incomprimibile) dalla equazione di Colebrook. La (1) può essere riscritta in una forma diversa che deriva dalla: U=χ Chèzy (1775) dove R è il raggio idraulico e RJ (2) è il fattore d'attrito di origine sperimentale valido solo per l'acqua. 2 La (2) può essere riscritta come J= U (3) 2 χ R Eguagliando la (1) e la (3) si ha χ= 8g (4) λ La (4) collega i parametri l e c . Può risultatre utile per calcolarne uno noto l'altro. Per il calcolo delle reti può essere più comodo esprimere la (1) o la (3) in modo da mettere in evidenza Q. 2 Riprendendo la (1) e riscrivendola in termini di Q si ha: U J= λ 2 Q λ = 2Dg 2gD 2 2 = π D 4 2 λ 8 Qλ 8 β= 2 5 2 gπ gπ D e quindi ponendo (5) 2 J=β si ha Q (6) 5 D Ricavando l dalla (5) e sostituendo nella (4) si ottiene la (7) che a sua volta collega b e c χ= 8 (7) βπ Formule antiche valide solo per l'acqua Darcy (1854) E' del tipo (6) nella quale viene posto = a + 4 b. I valori dei coefficienti di scabrezza valgono per tubi metallici nuovi a=0.00164 e b=0.000042. Per tubi usati aumentano fino a raddoppiare. Essi si riferiscono a tubi in ghisa con diametro compreso tra 3.6 cm e 50 cm ed a tubi in ferro o piombo con diametro compreso tra 1.2 cm e 28.5 cm. Nel nostro caso otteniamo: 2 β = ( 0.00164 + 4 0.000042) s m 1 β = 1.808 × 10 ⇒ 3 m 1 s 2 2 J = β Q J = 1.071 % ⇒ 5 e quindi h = J L = 6 m D β = Se è noto l (come in questo caso) si ha direttamente: β = 1.468 × 10 3 2 s m 1 gπ 2 ⇒ J= β Q 5 λ 8 2 cioè = 0.87 % D Bazin (1897) E' del tipo (3). Il raggio idraulico vale R = χ = 87 1+ γ m 0.5 s 1 ⇒ D 4 γ = 0.08 m e si sceglie χ = 67.331 m 0.5 s 1 R χ = Se è noto l (come in questo caso) si ha direttamente: χ = 66.469 m 0.5 s 1 e quindi h = J L = 4.871 m 8g λ 2 ⇒ J = U 2 χ R ⇒ J = 0.87 % 0.5