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ASL NO n4 ott-nov08.indd
Regione Piemonte
ASL NO (Novara)
Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO
Ottobre, Novembre 2008
In
forma
Pagina 12
IN FORMA
Anno 7 - Numero 4
DICONO DI NOI, IN PILLOLE
“... QUALCOSA IN PIU…”
BORGOMANERO – La sig.a E.V. ringrazia il Reparto di Ostetricia Ginecologia dell’Ospedale di
Borgomanero ed in particolare i medici Cervelli, Folghera e Macchi, la Capo Sala ed il personale
infermieristico ed il personale di assistenza perché “accanto alla professionalità c’è stato un qualcosa
in più che si è tradotto in cure amorevoli, in sorrisi, in premure ed attenzione anche ai segnali minimali di
sofferenza: segni importanti in un reparto dove occorre interpretare il pianto dei neonati, le paure e le
IN FORMA
Periodico di informazione
e formazione sanitaria
dell’ASL NO (Novara)
Sommario
Arriva la Risonanza Magnetica all’Ospedale S.S. Trinità di Borgomanero
pag. 2 - 3
Augusto Cavagnino: Primario Emerito
pag. 4
Direttore Editoriale
Mario Minola
Sergio Bertone
Arabella Fontana
Gravidanza, neonati e fumo: come si comportano i genitori
pag. 5
Tanti “amici” contro il morbo del secolo
pag. 6
Direttore Responsabile
Elena Vallana
Ho ancora voglia di mettermi sotto esame
pag. 7
Il punto sulla famigerata ambrosia
pag. 8
Okkio alla tua salute.Vaccinati contro l’influenza.
La vaccinazione antinfluenzale 2008/9 pronti e via
pag. 9
Dipendenze patologiche e nuove droghe: prevenzione e trattamento
pag. 10 - 11
Dicono di noi
pag. 12
Brevi
pag. 12
aspettative delle neomamme e delle pazienti e comprendere i bisogni di aiuto delle donne di altre culture
ed etnie”.
UROLOGIA DI CUORE
S.PIETRO MOSEZZO – La sig.a G.D. ringrazia di cuore l’Urologia dell’Ospedale di Borgomanero
ed il Dr. Carlo Martinengo per “il trattamento, la sensibilità e la professionalità dimostrata da tutto il
personale medico ed infermieristico nel periodo da me trascorso come degente nel Reparto stesso.”
APPREZZATA LA CHIRURGIA
ARONA – Il sig. L.C. di Arona ringrazia la Chirurgia del presidio locale ed in particolare i medici
Santino Forzani, Angelo Campiotti e Luciano Pistocchini ed tutto il personale infermieristico. In
occasione del mio intervento chirurgico ero molto in apprensione, ma loro mi sono stati di grande aiuto.”
GRAZIE DR. CAVAGNINO
ARONA – I pazienti della Dialisi di Arona ringraziano il dott. Augusto Cavagnino per l’attività svolta
con spirito di dedizione in tutti questi anni al servizio dei Presidi Ospedalieri di Borgomanero e
Arona.
PREMIO PER SIGNOROTTI
1° PREMIO – Primo premio per la CPSE della Direzione Medica Laura Signorotti, in collaborazione
con Stuani Nadia. E’stato conferito dal Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI della Provincia di
Brescia nell’ambito di un concorso nazionale di ricerca infermieristica. L’argomento per cui la
dipendente ASL è stata premiata è “Case Management quale modalità organizzativa per la presa in
carico e l’integrazione professionale.”
BREVI:
PRELIEVI EMATICI A FARA
Dal 2 ottobre ogni giovedi’ è possibile effettuare prelievi ematici presso la Farmacia del paese di Fara
Novarese. Per informazioni rivolgersi al Comune.
DAL DISTRETTO DI TRECATE
a cura di Raffaella D’Andretta, Collaboratrice Distretto di Galliate
Ci sono alcuni cambiamenti nell’organico della sede di Trecate, in Via Rugiada 20.
Dal 1° aprile, nell’ambulatorio di Oculistica, il dott. D’Ambrosio non è più presente. E’ stato sostituito, dal 5 maggio
scorso, dal dott. Paronzini che visita - su prenotazione – dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.30.
Nell’ambulatorio di Cardiologia, invece, dal 1° gennaio è presente un secondo cardiologo, il dott. Giuseppe Sauro, che
visita – su prenotazione – il lunedì dalle 8.00 alle 12.00 ed il mercoledì dalle 8.00 alle 14.00
Vi ricordiamo che il dott. Elio Percio, oltre ad effettuare visite specialistiche ed ecocardiogrammi, su prenotazione,
effettua ECG dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 8.45 senza prenotazione, con accesso diretto.
Comitato Redazione
Anna Rita Audone
Andrea Basetti
Davide Bordonaro
Raffaella D’Andretta
Edoardo Dell’Acqua
Lorenza Fontana
Mirella Frattini
Carmen Gatti
Alessandra Mondini
Alberta Paggi
Paola Pontiroli
Claudio Teruggi
Maurizio Robberto
Redazione
Ufficio Stampa ASL NO
Via Dei Mille, 2 - 28100 Novara
Tel. 0321.374530
Fax 0321.374546
e-mail: [email protected]
Grafica e Stampa
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Via Paolo Desana, 13
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Pubblicità
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di Novara:
Aut. n. 31/97 del 26/07/1997
Sito Internet:
www.asl.novara.it
Messaggi pubblicitari a
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Ad esclusione di ogni altro soggetto
e quindi dell’ASL NO e della EM
STUDIO il solo inserzionista è
responsabile dei messaggi.
Si ringrazia Mauro Borzini per la fotografia in copertina Piazza Martiri di Borgomanero
e OMA per le vignette
IN FORMA
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Anno 7 - Numero 4
Arriva la Risonanza Magnetica
all’Ospedale SS Trinità di Borgomanero
a cura di Elena Vallana
L’innovazione tecnologica è stata determinante per il progresso della sanità negli ultimi trent’anni.
Questa constatazione di carattere
generale assume una valenza specifica, richiamando profili di particolare
attenzione, quando si tratta di situazioni ricollegate a determinate strutture che, rispetto ad un determinato
ambito di competenza, si pongono
come riferimento per le risposte che
il sistema deve garantire ai bisogni
espressi dalla popolazione.
Il ruolo svolto dall’Azienda Sanitaria
Locale NO (Novara) con i suoi 1794
dipendenti e con i due Presidi Ospedalieri di Arona e di Borgomanero, dotati delle specialità mediche e chirurgiche di base e distribuiti su 342 posti
letto, è attestato, nel corso del 2007,
da 12.179 ricoveri ordinari annui, dai
6.490 ricoveri in day hospital, da oltre 3.868.813 prestazioni ambulatoriali per esterni e dai 49.181 accessi
al DEA/Pronto Soccorso.
La risonanza magnetica
La Risonanza Magnetica (RM) si può
definire come una metodica usata nella diagnostica per immagini che consente di studiare il corpo umano su
più piani nello spazio; non è invasiva e
utilizza un campo magnetico e delle
onde di radiofrequenza senza l’impiego di radiazioni ionizzanti.
La RM è entrata ufficialmente nella
pratica clinica nel 1984. In quegli anni
era comunque convinzione che essa
sarebbe stata utilizzata esclusivamen-
Anno 7 - Numero 4
Cammarata illustra le attività:
“Operiamo interventi di informazione sugli effetti e sui rischi
legati all’uso, di promozione della salute per agire su quei fattori
che possono favorire nel tempo
l’adozione di comportamenti a
rischio, tra cui l’uso di sostanze
psicoattive e attività educative
e formative per accrescere nei
destinatari le competenze utili
per affrontare le difficoltà e le
ansie quotidiane. Nel 2007 gli
interventi formativi e/o informativi/educativi realizzati dal
DPD sono stati oltre 200 effettuati nelle scuole medie inferiori
e superiori del territorio.”
Esistono poi progetti finanziati
dalla regione Piemonte per la prevenzione di tossico-alcol-dipendenze e tabagismo. Cammarata ne
descrive le finalità : “Chiocciola
2000 prevede la gestione di un
sito internet dedicato all’informazione in tema di droghe, alcool, dipendenze patologiche,
promozione dei progetti in corso, e prevede la realizzazione di
interventi rivolti alla popolazione generale. Sono stati realizzati interventi presso parrocchie,
quartieri, scuole professionali,
dopolavoro ferroviario, caserma
dell’ aeronautica, mentre il progetto Channels effettua informazione e formazione sulle skills, su alcool e cannabis, nonché
lavora per accrescere l’autostima nei destinatari, ed effettua
anche formazione dei docenti,
IN FORMA
mediante l’utilizzo della FAD
(formazione a distanza). Invece
laboratorio salute è un progetto
realizzato in modo trasversale
da diversi servizi dell’ASL “NO”
che lavorano in ambito preventivo - DPD, NPI (Neuropsichiatria
Infantile), DMI (Dipartimento
Materno Infantile), Dipartimento di Prevenzione (tramite: SIAN,
Medicina Sportiva), ecc. - su richiesta del comune di Vespolate,
capofila dei comuni della bassa,
con il patrocinio della Provincia
di Novara, e realizza con continuità negli anni, dalle materne
alla terza media inferiore, interventi a valenza preventiva per
problematiche legate a comportamenti a rischio. Importante è
anche Lasciateci Puliti: realizza
interventi di prevenzione al tabagismo. Lo nomino qui perché
è provato che il tabagismo può
precedere la sperimentazione di
alcol e nuove droghe e favorisce
un atteggiamento positivo nei
confronti della possibilità di sperimentare ed utilizzare sostanze
psicoattive. Nel 2006 infine si è
concluso Eccoci, un progetto di
prevenzione alle tossicodipendenze conclusosi nel 2006, che
ci ha offerto interessantissime
informazioni sulle conoscenze
degli studenti delle scuole medie
inferiori e superiori in tema di
droghe. Dai risultati dell’elaborazione dei dati si evince come
l’interesse degli studenti sia fortemente sbilanciato verso gli
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aspetti trasgressivi, legati all’uso
di psicoattivi ed alla sessualità.
Questi temi, che ricorrono spesso nell’immaginario e nei vissuti
degli adolescenti, difettano però
di contenuti valoriali e sentimentali e vengono fruiti come
oggetti di consumo. Anche l’uso
di un preciso gergo “da strada”
da parte della quasi totalità dei
partecipanti richiama l’ipotesi
di una superficializzazione delle
condotte a rischio: il brainstorming ed i gruppi di discussione
hanno evidenziato la presenza
di un processo di negazione del
“pericolo” e di esaltazione del
rischio, verosimilmente veicolati
dai modelli offerti dal contesto
sociale, dai media e da internet.”
La prevenzione dei comportamenti a rischio, tra cui l’abuso
di sostanze psicoattive è una
delle sfide che stiamo affrontando oggi.. Andrebbe inserita in
un più ampio contesto di promozione della salute che veda
il coinvolgimento attivo di tutte
le parti sociali, sanitarie e politiche. Uno stile di vita sano si costruisce fin dalla prima infanzia,
presuppone la consapevolezza
delle conseguenze delle proprie
scelte e del proprio stile di vita,
l’accesso alle risorse per la salute e la capacità di servirsene,
la consapevolezza delle proprie
risorse, personali e collettive e
la capacità di utilizzarle.
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Anno 7 - Numero 4
DIPENDENZE PATOLOGICHE E
NUOVE DROGHE:
PREVENZIONE E TRATTAMENTO
a cura di Maurizio Robberto, Colla- Lo spiega il dott. Liborio Cammaraboratore Direzione Medica dei Presidi ta, Direttore del Dipartimento delOspedalieri Riuniti dell’ASL NO
le Patologie delle Dipendenze dell’ASL di Novara: “Sono tre aspetti
Qual è la realtà del consumo di del consumo di nuove droghe:
nuove droghe dall’osservatorio rap- tossicodipendenti (eroinomani
presentato da un servizio pubblico o altro) che già sono seguiti e
specificatamente creato per occu- che oltre alla droga primaria
parsi di dipendenze patologiche?
consumano, saltuariamente o
Sostanze abuso primario
Allucinogeni
Amfetamine
Ecstasy
Barbiturici
Benzodiazepine
Cannabinoidi
Cocaina
Crack
Eroina
Metadone (escl. Ter. sost.)
Morfina
Altri oppiacei
Inalanti
Altro
2007
0
4
4
0
2
97
124
1
488
2
0
4
0
0
TOTALE
726
Fasce di età
2007
<15
Sostanze abuso secondario
Allucinogeni
Amfetamine
Ecstasy
Barbiturici
Benzodiazepine
Cannabinoidi
Cocaina
Crack
Eroina
Metadone (escl.ter.sost.)
Morfina
Altri oppiacei
Inalanti
Alcool
Altro
TOTALE
15-19
0
Quali sono gli aspetti che maggiormente caratterizzano questa
tipologia di pazienti, molti dei quali
giovani ?
“Purtroppo non si considerano
tossicodipendenti, oppure, se
presentano dipendenza da eroina, non considerano tossicodi-
46
20-24
141
2007
2
4
7
0
12
82
275
3
21
0
1
0
0
61
0
472
25-29
120
pendenza il consumo di nuove
droghe; non chiedono di smettere, ma di riprendere il controllo;
non hanno reale consapevolezza della pericolosità di queste
droghe, pur essendo adeguatamente informati. Si spaventano
quando sono colpiti dai danni
dovuti al consumo e non perce-
frequentemente, nuove droghe
i consumatori/dipendenti, che si
rivolgono al Ser.T. (Servizio per
le Tossicodipendenze) per essere aiutati volontariamente o su
invio della prefettura e i consumatori che non si rivolgono
al Ser.T., ma con cui si entra in
contatto durante gli interventi
di prevenzione.”. Quante sono
queste persone, che età anno cosa
consumano?
Nell’ambito dell’abuso primario
su 726 soggetti seguiti, 488 assumono eroina, 124 cocaina, 97
cannabinoidi, 4 amfetamine e
ecstasy. Tra le sostanze di abuso
secondario (472 casi), 275 assumono cocaina, 82 cannabinoidi,
7 ectasy. Tra i giovani il rischio è
diffuso il consumo di ketamina,
ansiolitici, alcool (birra e superalcolici). I più giovani, che frequentano i rave party possono
essere definiti policonsumatori.
30-34
120
35-39
130
>39
169
piscono la pericolosità sociale
di tali consumi.”
E tutti quelli che non si rivolgono
ai Ser.T., che usano ma non ritengono di avere un problema, quelli
che sperimentano, quelli che ancora non usano ma vorrebbero provare. Che si fa per loro?
Anno 7 - Numero 4
te per lo studio del sistema nervoso
centrale. L’evoluzione tecnologica ha
sfatato questa convinzione, permettendo di costruire macchine RM che
hanno superato ogni aspettativa, con
possibilità di eseguire esami in tempi
e con potenzialità illimitata: la Risonanza Magnetica è sempre più entrata
nella pratica clinica e, al contrario di
quanto si pensasse agli inizi degli anni
ottanta, attualmente è una metodica
di imaging che coinvolge tutti i distretti corporei.
Oltre alla neuroradiologia, primo
campo di applicazione della Risonanza
Magnetica, anche il distretto vascolare, muscolo scheletrico, i parenchimi
addominali e la ghiandola mammaria
sono attualmente oggetto di studio
con Risonanza.
La tecnologia attuale consente di
eseguire esami RM di tutti i distretti
corporei, con elevata accuratezza diagnostica.
E’ intuibile che il demandare ad una
metodica di imaging non invasiva, che
non utilizza radiazioni ionizzanti e
mezzi di contrasto iodati, il destino
della diagnostica per immagini determina un notevole punto a favore nel
rapporto costo/benefici.
Ma la possibilità di ottenere studi RM
di elevata accuratezza diagnostica è
condizionata dalle prestazioni delle
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macchine a disposizione: l’evoluzione
della moderna diagnostica per immagini impone professionalità e attrezzature idonee, in particolare si impone l’acqusizione di magneti superconduttivi.
mici che statici e soprattutto consentirà l’esecuzione di studi encefalici di
perfusione e diffusione, studi cardiaci,
studi morfo-funzionali di tutti i distretti corporei.
La scelta di disporre di una RM in grado di assicurare efficacia ed efficienza
diagnostica ha come obiettivo il miLa risonanza magnetica
nell’ASL NO
glioramento qualitativo dell’attività
L’ASL NO non era dotata di servizio diagnostica, in termini di riduzione
di Risonanza Magnetica, pertanto la del disagio per i residenti dell’ASL
popolazione di riferimento era co- NO che attualmente devono rivolstretta a recarsi presso altre strutture gersi a strutture esterne al territorio
pubbliche o private accreditate, sia in dell’ASL, di completezza dell’offerta
ambito regionale o extraregionale.
diagnostica sul territorio dell’area
Venerdì 31 ottobre, è stata inaugu- nord dell’ASL NO e zone limitrofe
rata, all’Ospedale di Borgomanero e, per i pazienti ricoverati nei Presidi
l’attivazione del servizio di Risonanza Ospedalieri dell’ASL, di accelerazione
Magnetica, a testimonianza dell’atten- del percorso diagnostico terapeutico.
zione che l’Azienda Sanitaria dimostra Il Servizio di Risonanza Magnetica in
nell’interpretare i bisogni di salute funzione è l’esternalizzazione di una
della persona e a dare risposte ap- specifica attività della Radiodiagnostipropriate.
ca ed è stato attivato con la forma del
Il sistema RM utilizzato rappresenta noleggio dal Raggruppamento Aggiula massima evoluzione tecnologica dicatario costituito dalla Alliance Meattualmente a disposizione: è un ma- dical srl di Milano e all’Ingegneria Biognete superconduttivo da 1, 5 Tesla medica Santa Lucia di Gragnano Trebdotato della massima rapidità dei gra- biense: si stima un numero di 8.000
dienti.
esami annui.
Al di là di questi aspetti tecnici la nuo- I lavori sono stati diretti dal Diretva RM consente l’esecuzione di tutti tore del Servizio Tecnico Patrimoniale
gli esami realizzabili con la metodica. dell’ASL NO, nella persona dell’arch.
In particolare sarà possibile effettuare Silvano Bonelli.
studi di risonanza magnetica sia dina-
Come si prenota:
Per prenotare la risonanza magnetica occorre rivolgersi direttamente allo sportello della segreteria del Servizio RM (Risonanza
Magnetica), situato presso la radiologia dell’ospedale di Borgomanero, nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle
17.00 oppure, telefonando allo 0322 848626, o via fax al numero 0322 848627 oppure inviando una email all’indirizzo di
posta elettronica: [email protected]
La segreteria è a disposizione degli utenti al numero 0322 848626 per tutti i chiarimenti necessari all’esecuzione dell’indagine
RM, per eventuale modulistica ed ulteriori avvertenze.
Gli esiti della RM sono ritirabili presso la segreteria della RM e sono consegnati entro 3 giorni.
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Anno 7 - Numero 4
Augusto Cavagnino: Primario Emerito
Medaglia d’oro per aver dato lustro alla sanità
Non hanno voluto mancare alla cerimonia il professr Regis Triolo che fu
Primario a Borgomanero negli anni
’50 e ’60, il prof. Giuseppe Verzetti e
molti altri luminari della medicina.
Il 14 agosto u.s. Cavagnino è andato in
pensione dopo essere stato per oltre
trent’anni il simbolo della nefrologia
e dialisi a Borgomanero; quarantasei
anni di attività medica, di cui trent’otto prestati nello stesso Ospedale e
a cura di Elena Vallana
ventuno trascorsi come Primario di
Nefrologia e Dialisi.
Venerdì 24 ottobre è stata la festa del Originario della Valsesia, dopo la laudottor Augusto Cavagnino.
rea in Medicina e Chirurgia all’UniverDurante il convegno “Nefrologia, Dia- sità di Pavia ha conseguito tre specialisi e Trapianto di Rene in Piemonte” lizzazioni: in malattie infettive, in carin cui Cavagnino ha tenuto la lectio diologia ed in nefrologia.
magistralis, nell’Aula Magna dell’Ospe- In servizio a Borgomanero dal 1970,
dale S.S.Trinità di Borgomanero, è sta- ha iniziato subito ad occuparsi di dialito insignito (nella foto) dal Direttore si e nefrologia, prima come assistente
Generale dell’ASL NO Mario Minola, del professor Linari e poi come aiuto
dell’onorificenza di Primario Emerito e del professor Verzetti che, quando si
della medaglia d’oro per aver dedicato trasferì all’Azienda Ospedaliera Magla sua carriera professionale alla scienza giore della Carità di Novara, lasciò a
medica, dimostrando di essere una perso- Cavagnino la gestione della Divisione
na che ha fatto della completa dedizione di Nefrologia e Dialisi.
agli altri l’argomento principale del suo Nel corso della sua attività di nefrolovivere quotidiano. L’altissima professiona- go ha attivato, inoltre, la sala dialisi ed
lità e la capacità di ascoltare, comunicare il Centro di Assistenza Limintata ad
e rispondere ai pazienti hanno reso il suo Arona, Oleggio, Domodossola, Verbaoperato un esempio unico, che ha arreca- nia, Borgosesia ed Omegna per offrire
to lustro all’Ospedale di Borgomanero e assistenza e cure alle persone che si
all’ASL di Novara.
trovano in villeggiatura e hanno bisoAccolto dalla band musicale Deipetos gno di dialisi.
dixie disaster (nella foto) - in onore Oltre ad una carriera medica di grandell’amore per la musica sin dai tempi de rilievo, che l’ha portato ad essere
giovanili del festeggiato -, sono accorsi Direttore Medico del Presidio Ospea salutarlo, oltre al Vertice Direziona- daliero di Borgomanero e Direttore
le e il personale medico e sanitario del Dipartimento Medico dell’ASL
dell’ASL NO, il Sindaco di Borgoma- NO, Cavagnino si è attivamente impenero e collega dottoressa Anna Ti- gnato nel mondo del Volontariato.
nivella, l’Assessore al Turismo della Ha fondato l’Associazione Pro NefroRegione Piemonte Giuliana Manica, patici “ F. Alliata” a Borgomanero, di cui
i Consiglieri Regionali Sergio Caval- è Presidente; è stato tra i soci fonlaio e Graziella Valloggia, l’ex ministro datori della Cooperativa Il Sorriso e,
Franco Nicolazzi e numerosi pazienti, attualmente, è Presidente della Cooparenti e volontari.
perativa Il lavoro malgrado tutto che
garantisce l’inserimento lavorativo
di persone portatrici di handicap e
di disagio psichico. E’ Vicepresidente
del Coordinamento delle Associazioni di Volontariato dell’area nord della
Provincia di Novara e Consigliere del
Centro Servizi per il Volontariato di
Novara.
Nel 1999 ha ricevuto il premio della
bontà nella Chiesa di San Gottardo di
Borgomanero.
Anche il Comune di Borgomanero ha
voluto esprimere il suo riconoscimento attraverso un dono; così come il
Collegio di Direzione dell’ASL di Novara che ha voluto ringraziarlo regalandogli un binocolo a simboleggiare
la sua lungimiranza e la sua abitudine
a guardare avanti ed un cadeau personale per accompagnarlo nelle gite in
montagna.
Sono molto contento di questo riconoscimento che dà valore al lavoro svolto
durante i miei quarant’anni di carriera.
Voglio condividerlo, però, con tutto il gruppo che ha lavorato e si è impegnato insieme a me in questi anni – afferma
Cavagnino - con i pazienti, i famigliari
dei dializzati, i medici, gli infermieri, gli
amministratori e tutte quelle persone
che hanno contribuito allo sviluppo del
reparto e a migliorare la qualità della
vita dei malati.
Anno 7 - Numero 4
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OKKIO ALLA TUA SALUTE !
VACCINATI CONTRO L’INFLUENZA!
LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2008/9 PRONTI E VIA!
a cura di Elena Vallana
Con la stagione invernale, come ogni anno, si ripresentano
alcuni rischi per la nostra salute legati alla circolazione di molti
microbi.
Tra
questi,
i
virus
influenzali rappresentano
un serio problema, in
grado di provocare gravi
complicanze,
soprattutto
nelle persone più deboli.
Nel corso di epidemie,
l’influenza
può
fare
ammalare dal 5 al
30% della popolazione,
causando
importanti
conseguenze negative sulle
attività lavorative e sull’offerta di Servizi di Pubblica utilità,
provocando inoltre un aumento della mortalità nelle categorie
di soggetti maggiormente a rischio (anziani o pazienti affetti da
malattie croniche debilitanti).
La vaccinazione antinfluenzale, è ormai riconosciuta
come il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la
diffusione dell’influenza e le sue complicazioni ed è
garantita ai soggetti appartenenti alle categorie a rischio:
• soggetti di età pari o superiore a 65 anni
• soggetti di tutte le età:
con malattie croniche dell’apparato circolatorio,
respiratorio
con malattie metaboliche ( es. diabetici, persone
affette da malattie renali e di tipo immunologico ecc)
con malattie congenite o acquisite che comportino
carente produzione di anticorpi, immunosoppressione
indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da HIV
con malattie infiammatorie croniche a livello
intestinale
con malattie per le quali sono programmati importanti
interventi chirurgici
• donne che sono nel secondo terzo trimestre di gravidanza
durante la stagione epidemica di influenza
• personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad
alto rischio
• persone addette ad attività lavorative di particolare interesse
collettivo (vigili del fuoco, polizia, insegnanti ecc.).
La vaccinazione deve essere ripetuta tutti gli anni, in quanto
i virus dell’influenza cambiano le loro caratteristiche antigeniche
molto velocemente e, quindi, ogni anno cambia la composizione
del vaccino che conferisce una protezione.
L’ASL NO promuove la campagna di vaccinazione antinfluenzale
che è iniziata il 15 ottobre 2008 e continuerà fino alla
fine del mese di dicembre, garantendo, come sempre
attraverso l’impegno dei Medici di Medicina Generale (medici
curanti) e dei propri Servizi Territoriali, la somministrazione
gratuita del vaccino ai soggetti a rischio.
E’ importante osservare anche uno stile di vita corretto
per combattere l’influenza e il raffreddore, ecco alcuni
suggerimenti:
• indossare abiti che permettono di trattenere il calore
del corpo (cotone e la seta e, sopra, la lana);
• fuori casa proteggersi, nelle giornate fredde e ventose,
con sciarpe di lana o anche di seta,
• vestirsi “a cipolla” (a strati), per liberarsi eventualmente
di una parte degli abiti entrando in un luogo
riscaldato;
• meglio un bagno caldo piuttosto che una doccia. Infatti
il bagno riscalda e rilassa di più;
• umidificare gli ambienti;
• durante l’influenza occorre seguire una dieta liquida
con spremute, succhi di frutta e verdura;
• lavarsi molto frequentemente le mani con acqua e
sapone;
La salute è un bene prezioso, la vaccinazione aiuta a
difenderla, sino al 31 dicembre rivolgiti al Medico
curante o alle sedi dell’ASL NO.
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IN FORMA
Anno 7 - Numero 4
IL PUNTO SULLA FAMIGERATA AMBROSIA
a cura di Renato Cantone, Dirigente Medico
Responsabile Allergologia ASL NO
Originaria del subcontinente Nord-americano,
l’ambrosia è immigrata nella regione padana
nell’ultimo dopoguerra, stabilendovisi tra gli
anni ‘60 e ‘70. È presente in Europa centrale
(Ungheria, Cecoslovacchia, Austria, Slovenia),
in Francia (area di Lione) e nel Nord Italia
Oggi la pianta è parte integrante dell’ambiente
vegetale dell’area padana e il suo polline è un
componente stabile nell’aria di parecchie zone
del Nord d’Italia, diventando la causa primaria di disturbi di allergia stagionale della
tarda estate.
Il periodo di fioritura va dalla fine di luglio alla
fine di ottobre: la pollinazione più intensa
è da metà agosto a metà settembre.
Viene segnalato un progressivo aumento di diffusione della pianta nelle brughiere e ai margini
delle arterie autostradali.
Necessita, per il suo sviluppo, di clima caldo,
suolo secco e sufficienti precipitazioni durante l’estate.
Soffre la competizione con altre colture fitte, come la semina a trifoglio, che può essere
utilizzata per impedirne la diffusione. Un altro
sistema studiato ed apprezzato è quello di arare i campi incolti o non soggetti a cultura nel
periodo estivo.
Da molti studi condotti ed in particolare quelli
del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati
Uniti d’America, è risultato che una pianta di
Ambrosia può produrre da 100 milioni ad
un miliardo di granuli di polline e fino a
60.000 semi che possono conservare la loro
capacità germinativa per oltre 15/20 anni
dalla loro caduta al suolo. L’abbondante
produzione di polline, raddoppiatasi negli ultimi cento anni, è causata, con tutta probabilità, dall’aumento dell’anidride carbonica
nell’aria.
COSA FARE?
Emigrare? Vivere in un bunker sotterraneo?
Uscire di notte con un lanciafiamme per distruggere la vegetazione? ….
Meglio recarsi presso l’Allergologia dell’ASL
per fare diagnosi ed iniziare le cure!
PREVENZIONE
I consigli qui riportati valgono soprattutto
per il periodo a rischio, che varia a seconda
del tipo di polline cui si è allergici. Inoltre, è
bene ricordare che alle altitudini tra i 600 e
i 1000 metri le stesse piante liberano i pollini
un mese più tardi che in pianura, mentre al
mare la fioritura avviene con circa un mese
di anticipo.
ALL’APERTO
•
Limitare le uscite soprattutto nei
giorni soleggiati, caldi (25-30°C), con
lieve brezza e tempo asciutto
•
Evitare i prati e i giardini dove stanno tagliando l'erba o dove è stata
appena tagliata
•
Evitare di uscire subito dopo un
temporale (la pioggia rompe i granuli di polline in frammenti più piccoli
che raggiungono facilmente le vie
aeree più profonde)
•
Praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi (palestre, piscine coperte)
•
Viaggiare in auto preferibilmente
con i finestrini chiusi. Dotate l'automobile di un sistema di filtri per
pollini, e ricordatevi di cambiarli regolarmente
•
Evitare di posteggiare l'auto sotto
gli alberi, e in prossimità di giardini
e prati
•
Non piantare nel giardino alberi con
pollini trasportati dal vento (come
cipresso, betulla, nocciolo, carpino,
ontano, olivo, faggio); preferite invece piante con impollinazione mediata da insetti (tiglio, ippocastano,
robinia). Estirpare eventuali erbe
infestanti.
IN CASA
•
Fare la doccia e lavate i capelli ogni
sera (poichè i granuli di polline possono rimanere tra i capelli e depositarsi sul cuscino, da dove vengono
inalati durante il sonno)
•
Ricordarsi che gli animali domestici
possono diventare a loro volta trasportatori di pollini tramite il pelo
•
Circa il 15% dei soggetti allergici ai
pollini possono presentare disturbi
immediati alla bocca (bruciore, prurito, gonfiore), o più tardivi in altre
sedi, con l’assunzione di alcuni tipi di
frutta e di verdura, quali, ad esempio,
mela/pera/banana in caso di allergia
a Betullacee, sedano/melone alle
Composite, melone/anguria/pomodoro alle Graminacee. In queste situazioni, quindi, attenzione alla dieta.
TERAPIA
Oltre alla terapia sintomatica con antistaminici
e spray nasali di ultima generazione, molto efficace e da tempo accreditata a livello internazionale è la terapia iposensibilizzante sia iniettiva che sublinguale, sia prestagionale con solo
4 iniezioni prima che inizi la stagione pollinica,
sia continuativa.
Da evitare gli antistaminici associati a vasocostrittori, molto reclamizzati, che possono
essere assunti solo per brevi periodi. Non vi
sono prove dell’efficacia delle terapie alternative, che se possono dare qualche risultato
sul sintomo, certamente non agiscono sulla
progressione in senso peggiorativo della cosiddetta “marcia allergica” che può portare il
paziente rinitico all’asma.
Anno 7 - Numero 4
IN FORMA
Pagina 5
Gravidanza, neonati e fumo:
Come si comportano i genitori
I risultati delle indagini condotte dagli operatori
della ASL NO a cura del Servizio Sovrazonale di
Epidemiologia
Perché occuparsi di fumo, gravidanza e
neonati?
Fumare in gravidanza causa una riduzione degli
scambi di ossigeno tra mamma e bambino e
può provocare conseguenze serie, come
la nascita di un bimbo sottopeso, il parto
prematuro ed una serie di altre complicanze
compreso addirittura l’aborto.
Per questo è importante che la donna in
attesa di un figlio smetta di fumare.
La mamma deve anche stare attenta a non
stare in ambienti “fumosi”. Il fumo passivo
respirato dalla mamma può provocare effetti
dannosi sul bambino. Anche il papà e tutti i
famigliari che vivono con la futura mamma non
fumino in sua presenza.
E dopo la nascita?
Riprendere a fumare dopo la gravidanza, oltre
ad essere un rischio per la salute della donna,
diventa pericoloso per la salute del bambino,
sia perché la nicotina passa nel latte materno,
sia perché si espone il bambino a fumo passivo,
principale inquinante domestico.
I bambini figli di fumatori o che vivono in un
ambiente in cui abitualmente qualcuno fuma,
soffrono più frequentemente di otite cronica
e di gravi malattie polmonari, come bronchiti,
polmoniti e asma. Inoltre, nei bambini esposti
a fumo passivo, è più frequente la cosiddetta
morte in culla. Anche dopo la nascita, quindi, è
importante salvaguardare la salute nel bambino
non fumando in sua presenza.
Cambia l’abitudine al fumo quando si
aspetta un bambino?
Ogni 10 donne che si accorgono di aspettare
un bambino, 3 sono fumatrici. Di queste la
maggior parte (8 ogni 10) fuma meno di 10
sigarette al giorno.
Tra gli uomini, ogni 10 futuri papà, i fumatori
sono 4 e la metà di loro fuma più di 10
sigarette al giorno.
La gravidanza è un periodo particolare della
vita della donna, in cui aumenta il livello di
attenzione per la propria salute e per quella
del figlio, per questo la maggior parte delle
fumatrici (6 ogni 10) si astiene dal fumare
in gravidanza. Inoltre alcune (3 ogni 10)
diminuiscono il numero giornaliero di sigarette
fumate. Solo 1 ogni 10 continua a fumare come
prima.
La modifica della propria dipendenza dal fumo
di sigaretta è più difficoltosa tra i padri. Infatti
ogni 10 fumatori, 4 diminuiscono la quantità
di sigarette fumate e solo 1 smette di fumare.
Quindi circa la metà dei futuri padri (5 ogni
10), non modifica la propria dipendenza dal
fumo anche avendo saputo di essere in attesa
di un figlio.
Le informazioni sono state raccolte nell’ambito
del progetto “Nascita senza fumo”, che
ha coinvolto numerose strutture aziendali
(Direzione Medica dei Presidi Ospedalieri
Riuniti, Epidemiologia, Dipartimento Materno
Infantile e Igiene pubblica).
596 mamme nel 2006 e 453 nel 2007 hanno
compilato uno specifico questionario al
termine della prima seduta vaccinale del
bambino; l’adesione all’indagine è stata in
entrambi gli anni di oltre il 98% .
E dopo il parto?
Riuscire a smettere di fumare per una
gravidanza, purtroppo, non sempre è per i
genitori l’occasione per la cessazione definitiva
della dipendenza.
I cambiamenti dell’abitudine dei genitori sono
stati valutati attraverso domande rivolte dagli
operatori degli ambulatori a 453 donne seguite
in occasione delle sedute vaccinali dei figli.
I dati preliminari dell’indagine, organizzata dal
Servizio di Epidemiologia, mostrano che ogni
10 donne che avevano smesso di fumare in
gravidanza 7 continuano a non fumare a tre
mesi dal parto, a quattro mesi “resistono” in 6
e a cinque/sei mesi dal parto rimangono in 5.
In realtà tra coloro che riprendono a fumare
il cambiamento non è sempre definitivo: infatti
nell’anno successivo al parto tra le mamme
che riprendono il consumo di sigarette, alcune
provano ad interromperlo nuovamente,
con esiti vari. Questi dati dimostrano come
il periodo post-partum sia un momento
particolare, in cui è importante che gli
operatori sanitari sostengano la donna a non
riacquisire l’abitudine tabagica abbandonata in
gravidanza.
L’esposizione a fumo passivo di un neonato,
peraltro, non dipende solo dalla madre. I
risultati del progetto “Nascita senza fumo”,
mostrano che il padre rappresenta la più
frequente fonte di esposizione dei bambini a
tre mesi di vita, età in cui 1 bambino ogni 10
ha entrambi i genitori fumatori e quasi la metà
è in qualche modo esposto a fumo passivo tra
le mura domestiche.
Percentuale di bambini esposti a fumo passivo
a tre mesi di vita, per fonte di esposizione
Hanno collaborato al progetto: dott.
ssa Maria Chiara Antoniotti e dott.ssa
Daniela Sarasino (Servizio Sovrazonale di
Epidemiologia), dott.ssa Annalisa Tedesco
(Consulente Esterno), Mirella Frattini, Laura
Signorotti (Caposala ASL NO), dott. Giorgio
Pretti (UVOS Novara), Federica Pritoni
(Psicologa della Lega contro i tumori). Sono
stati coinvolti nel corso le Strutture di
Ostetricia e Ginecologia e di Pediatria, i Servizi
di Vaccinazioni Pediatriche ed i Consultori,
il Dipartimento Patologie delle Dipendenze
dell’ASL NO.
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IN FORMA
Anno 7 - Numero 4
TANTI “AMICI” CONTRO IL MORBO DEL SECOLO
a cura di Maurizio Robberto, Collaboratore Direzione Medica dei Presidi Ospedalieri Riuniti dell’ASL NO
Colazioni offerte dai volontari (nella foto:
una volontaria) due volte al mese ai pazienti
in terapia e ai loro famigliari , una biblioteca,
consulenze medico legali e legali gratuite, distribuzione gratuita di farmaci al bisogno sono
alcune delle iniziative che l’Associazione la
Mimosa svolge in ausilio alla struttura semplice a valenza dipartimentale di Oncologia
dell’Ospedale di Borgomanero.
La Struttura è stata inaugurata nel giugno
2004 facendo seguito alla nascita e allo sviluppo della Rete Oncologica Piemontese, che
aveva come obiettivo quello di individuare in
tutto il Piemonte dei Centri di Riferimento
Oncologici dove poter fornire a tutti i cittadini
piemontesi una assistenza completa, superando la frammentarietà e la disomogeneità delle
prestazioni sanitarie in campo oncologico.
La dott.ssa Incoronata Romaniello ha trasformato il centro rendendolo più accogliente
nonostante in queste stanze si curi” il morbo
del secolo” :” A partire dall’ingresso dove
sono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione trasformandolo in grande acquario
con pesci colorati dipinti sulle pareti (nelle
foto) mentre all’interno della struttura sono
state esposte le fotografie di un concorso
effettuato tra i pazienti dal tema “i colori della serenità.” La novità è rappresentata
anche dalla biblioteca del paziente: “Abbiamo
già 1000 testi a disposizione del paziente
che li puo’ leggere durante le terapie unitamente a riviste, ma anche portare a casa
e restituire successivamente. Di supporto al paziente anche le consulenze legali
gratuite che si svolgono: una volta al mese
un avvocato ed un medico legale vengono
nella nostra struttura e sono a disposizione
dei nostri pazienti per qualsiasi problema
(infortunistica, pensioni di inabilità e invalidità, polizze assicurative), inoltre l’associazione fornisce gratuitamente tutti i
farmaci in fascia C di maggior consumo
come quelli per la preparazione di esami
strumentali.” Ogni quindici giorni i volontari offrono delle colazioni gratuite ai pazienti:” I 30 associati preparano a turno torte,
caffè, biscotti per i malati.” In supporto sono
anche stati istituiti corsi di rilassamento
corporeo per pazienti oncologici, famigliari e volontari. Ulteriori informazioni si trovano sul sito www.associazionemimosa.it”.
Lo slogan della Rete Oncologica Piemontese,
che da anni anche la nostra Struttura cerca di
concretizzare ogni giorno, è la presa in carico globale e continua del paziente oncologico.
“Con queste iniziative – prosegue Romaniello – cerchiamo di rispondere a tutte le esigenze. La nascita della nostra Struttura ha
segnato l’unificazione di tutte le attività
oncologiche precedentemente suddivise in
tanti piccoli day hospital centralizzando,
in un luogo solo, le infusioni di chemioterapia grazie alla formazione di una equipe
medico-infermieristica altamente specializzata. Inoltre, grazie al supporto della
Rete Oncologica è stato possibile dotare
il Day Hospital Oncologico di un Centro
Accoglienza e Servizi dove una segretaria
collabora con i medici e le infermiere per
organizzare tutto quanto concerne l’iter
diagnostico e terapeutico dei pazienti seguiti presso il centro fornendo appunta-
Anno 7 - Numero 4
IN FORMA
“Ho ancora voglia di mettermi sotto esame”
a cura di Raffaella D’Andretta, Collaboratrice Distretto di Galliate
estratto dal pieghevole informativo realizzato dal Centro di Riferimento per la Prevenzione Oncologica del Piemonte (CPO) ed i Centri del programma “Prevenzione
Serena” di Torino.
menti, ricette per esami strumentali e visite, ritiro referti, nell’ottica di semplificare
il più possibile l’interazione dei pazienti
oncologici con la struttura ospedaliera.
Presso il Centro è anche attivo un servizio
di Psico-Oncologia che si occupa dei pazienti e dei famigliari che nel corso della
malattia necessitino di un supporto psicologico. Attraverso la costituzione dei GIC
(Gruppi Interdisciplinari e Cure) in questi
anni è stata inoltre possibile una discussione sistematica dei casi clinici con gli altri
specialisti (radiologi, chirurghi, ginecologi,
anatomopatologici, terapisti del dolore,
etc) ottimizzando il percorso diagnosticoterapeutico e disegnando anche dei percorsi facilitati di accesso per alcune patologie (Ambulatorio di Senologia Integrato,
Programmazione automatica delle Prime
visite per i pazienti in dimissione, etc).”
Sono stati inoltre organizzati corsi di aggiornamento in ambito oncologico per i medici
di medicina generale, per gli infermieri e per
i specialisti interni per cercare di creare una
rete di collaborazione gestionale per i pazienti
oncologici.”
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E’ da maggio che vediamo la faccia sorridente di Bruno Gambarotta su manifesti
e depliants, in giro per tutta la Regione Piemonte. Stavolta, non per promuovere
un programma televisivo, ma di prevenzione sanitaria.
Si è messo in gioco, infatti, per il nuovo programma di prevenzione dei tumori
intestinali, tramite la ricerca del sangue occulto nelle feci, organizzato dal Centro di Riferimento per la Prevenzione Oncologica del Piemonte (CPO) ed i
Centri del programma “Prevenzione Serena” di Torino. CPO e “Serena” sono
i responsabili di coordinamento e formazione, per il Piemonte, dei programmi
di screening.
Perché ricercare il sangue occulto nelle feci? Perché è un esame che consente di
scoprire piccolissime perdite di sangue nelle feci, non visibili ad occhio nudo.
Queste perdite possono essere sintomo precoce della presenza di un tumore o
di un polipo intestinale che, altrimenti, possono impiegare parecchi anni per farsi
notare, con la comparsa di altri sintomi. Individuare forme tumorali o pre-tumorali in tempo utile, consente di curarle con un’enorme possibilità di guarirle.
E’ stato provato che, con questo test, la mortalità per carcinoma colon-rettale
è diminuita del 25%.
Basta ripetere questo esame - semplice e indolore - ogni due anni.
Le persone coinvolte nel progetto riceveranno a casa una lettera di invito - a
firma del proprio medico - a presentarsi al distretto ASL di competenza per il
ritiro del materiale per il test.
L’elenco dei vari Distretti, con gli indirizzi ed i relativi orari, in cui presentarsi agli
sportelli indicati, è stampato sul retro della lettera.
Saranno consegnati un volantino con le istruzioni, una provetta, una bustina di
plastica ed una busta, da compilare come sarà indicato dall’operatore.
Nella provetta andrà inserita una piccola quantità di feci.
Inserita la provetta nella bustina di plastica, bisognerà mettere tutto dentro la
busta di carta. Questa busta andrà tenuta in frigorifero, fino al momento in cui
dovrà essere riportata allo stesso sportello dove si era ritirato il materiale, per
il successivo invio al laboratorio.
L’esito dell’esame sarà comunicato direttamente a casa della persona interessata.
Mediamente, più o meno il 4% delle persone che eseguono questo test, risultano
positive. Un test positivo non è, però, obbligatoriamente indicativo di presenza
di polipi o tumori intestinali.
Ci sono diverse cause di sanguinamento, più comuni, dovute magari ad una ragade, oppure alla presenza di emorroidi. A test positivo, quindi, sarà richiesto un
accertamento più approfondito, tramite una colonscopia.
Bisogna sapere - in ogni caso - che il test per la ricerca del sangue occulto
nelle feci, non assicura una protezione totale: non tutti i tumori in fase iniziale
sanguinano, oppure il sanguinamene è troppo limitato da non essere rilevato
dall’esame.
E’ sempre – quindi – importante consultarsi con il proprio medico di famiglia
quando si noti la presenza di sintomi inusuali come, per esempio, fasi di dissenteria/stitichezza persistenti.