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Regione Piemonte ASL NO (Novara) Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO Ottobre, Novembre 2008 In forma Pagina 12 IN FORMA Anno 7 - Numero 4 DICONO DI NOI, IN PILLOLE “... QUALCOSA IN PIU…” BORGOMANERO – La sig.a E.V. ringrazia il Reparto di Ostetricia Ginecologia dell’Ospedale di Borgomanero ed in particolare i medici Cervelli, Folghera e Macchi, la Capo Sala ed il personale infermieristico ed il personale di assistenza perché “accanto alla professionalità c’è stato un qualcosa in più che si è tradotto in cure amorevoli, in sorrisi, in premure ed attenzione anche ai segnali minimali di sofferenza: segni importanti in un reparto dove occorre interpretare il pianto dei neonati, le paure e le IN FORMA Periodico di informazione e formazione sanitaria dell’ASL NO (Novara) Sommario Arriva la Risonanza Magnetica all’Ospedale S.S. Trinità di Borgomanero pag. 2 - 3 Augusto Cavagnino: Primario Emerito pag. 4 Direttore Editoriale Mario Minola Sergio Bertone Arabella Fontana Gravidanza, neonati e fumo: come si comportano i genitori pag. 5 Tanti “amici” contro il morbo del secolo pag. 6 Direttore Responsabile Elena Vallana Ho ancora voglia di mettermi sotto esame pag. 7 Il punto sulla famigerata ambrosia pag. 8 Okkio alla tua salute.Vaccinati contro l’influenza. La vaccinazione antinfluenzale 2008/9 pronti e via pag. 9 Dipendenze patologiche e nuove droghe: prevenzione e trattamento pag. 10 - 11 Dicono di noi pag. 12 Brevi pag. 12 aspettative delle neomamme e delle pazienti e comprendere i bisogni di aiuto delle donne di altre culture ed etnie”. UROLOGIA DI CUORE S.PIETRO MOSEZZO – La sig.a G.D. ringrazia di cuore l’Urologia dell’Ospedale di Borgomanero ed il Dr. Carlo Martinengo per “il trattamento, la sensibilità e la professionalità dimostrata da tutto il personale medico ed infermieristico nel periodo da me trascorso come degente nel Reparto stesso.” APPREZZATA LA CHIRURGIA ARONA – Il sig. L.C. di Arona ringrazia la Chirurgia del presidio locale ed in particolare i medici Santino Forzani, Angelo Campiotti e Luciano Pistocchini ed tutto il personale infermieristico. In occasione del mio intervento chirurgico ero molto in apprensione, ma loro mi sono stati di grande aiuto.” GRAZIE DR. CAVAGNINO ARONA – I pazienti della Dialisi di Arona ringraziano il dott. Augusto Cavagnino per l’attività svolta con spirito di dedizione in tutti questi anni al servizio dei Presidi Ospedalieri di Borgomanero e Arona. PREMIO PER SIGNOROTTI 1° PREMIO – Primo premio per la CPSE della Direzione Medica Laura Signorotti, in collaborazione con Stuani Nadia. E’stato conferito dal Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI della Provincia di Brescia nell’ambito di un concorso nazionale di ricerca infermieristica. L’argomento per cui la dipendente ASL è stata premiata è “Case Management quale modalità organizzativa per la presa in carico e l’integrazione professionale.” BREVI: PRELIEVI EMATICI A FARA Dal 2 ottobre ogni giovedi’ è possibile effettuare prelievi ematici presso la Farmacia del paese di Fara Novarese. Per informazioni rivolgersi al Comune. DAL DISTRETTO DI TRECATE a cura di Raffaella D’Andretta, Collaboratrice Distretto di Galliate Ci sono alcuni cambiamenti nell’organico della sede di Trecate, in Via Rugiada 20. Dal 1° aprile, nell’ambulatorio di Oculistica, il dott. D’Ambrosio non è più presente. E’ stato sostituito, dal 5 maggio scorso, dal dott. Paronzini che visita - su prenotazione – dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.30. Nell’ambulatorio di Cardiologia, invece, dal 1° gennaio è presente un secondo cardiologo, il dott. Giuseppe Sauro, che visita – su prenotazione – il lunedì dalle 8.00 alle 12.00 ed il mercoledì dalle 8.00 alle 14.00 Vi ricordiamo che il dott. Elio Percio, oltre ad effettuare visite specialistiche ed ecocardiogrammi, su prenotazione, effettua ECG dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 8.45 senza prenotazione, con accesso diretto. Comitato Redazione Anna Rita Audone Andrea Basetti Davide Bordonaro Raffaella D’Andretta Edoardo Dell’Acqua Lorenza Fontana Mirella Frattini Carmen Gatti Alessandra Mondini Alberta Paggi Paola Pontiroli Claudio Teruggi Maurizio Robberto Redazione Ufficio Stampa ASL NO Via Dei Mille, 2 - 28100 Novara Tel. 0321.374530 Fax 0321.374546 e-mail: [email protected] Grafica e Stampa Tipografia la Nuova Operaia Via Paolo Desana, 13 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142.452559 Pubblicità EM STUDIO Via Viberti, 1 - 10141 Torino Tel. 011.19502529 - 011. 19502736 Fax 011.3853923 Registrazione Tribunale di Novara: Aut. n. 31/97 del 26/07/1997 Sito Internet: www.asl.novara.it Messaggi pubblicitari a pagamento: Ad esclusione di ogni altro soggetto e quindi dell’ASL NO e della EM STUDIO il solo inserzionista è responsabile dei messaggi. Si ringrazia Mauro Borzini per la fotografia in copertina Piazza Martiri di Borgomanero e OMA per le vignette IN FORMA Pagina 2 Anno 7 - Numero 4 Arriva la Risonanza Magnetica all’Ospedale SS Trinità di Borgomanero a cura di Elena Vallana L’innovazione tecnologica è stata determinante per il progresso della sanità negli ultimi trent’anni. Questa constatazione di carattere generale assume una valenza specifica, richiamando profili di particolare attenzione, quando si tratta di situazioni ricollegate a determinate strutture che, rispetto ad un determinato ambito di competenza, si pongono come riferimento per le risposte che il sistema deve garantire ai bisogni espressi dalla popolazione. Il ruolo svolto dall’Azienda Sanitaria Locale NO (Novara) con i suoi 1794 dipendenti e con i due Presidi Ospedalieri di Arona e di Borgomanero, dotati delle specialità mediche e chirurgiche di base e distribuiti su 342 posti letto, è attestato, nel corso del 2007, da 12.179 ricoveri ordinari annui, dai 6.490 ricoveri in day hospital, da oltre 3.868.813 prestazioni ambulatoriali per esterni e dai 49.181 accessi al DEA/Pronto Soccorso. La risonanza magnetica La Risonanza Magnetica (RM) si può definire come una metodica usata nella diagnostica per immagini che consente di studiare il corpo umano su più piani nello spazio; non è invasiva e utilizza un campo magnetico e delle onde di radiofrequenza senza l’impiego di radiazioni ionizzanti. La RM è entrata ufficialmente nella pratica clinica nel 1984. In quegli anni era comunque convinzione che essa sarebbe stata utilizzata esclusivamen- Anno 7 - Numero 4 Cammarata illustra le attività: “Operiamo interventi di informazione sugli effetti e sui rischi legati all’uso, di promozione della salute per agire su quei fattori che possono favorire nel tempo l’adozione di comportamenti a rischio, tra cui l’uso di sostanze psicoattive e attività educative e formative per accrescere nei destinatari le competenze utili per affrontare le difficoltà e le ansie quotidiane. Nel 2007 gli interventi formativi e/o informativi/educativi realizzati dal DPD sono stati oltre 200 effettuati nelle scuole medie inferiori e superiori del territorio.” Esistono poi progetti finanziati dalla regione Piemonte per la prevenzione di tossico-alcol-dipendenze e tabagismo. Cammarata ne descrive le finalità : “Chiocciola 2000 prevede la gestione di un sito internet dedicato all’informazione in tema di droghe, alcool, dipendenze patologiche, promozione dei progetti in corso, e prevede la realizzazione di interventi rivolti alla popolazione generale. Sono stati realizzati interventi presso parrocchie, quartieri, scuole professionali, dopolavoro ferroviario, caserma dell’ aeronautica, mentre il progetto Channels effettua informazione e formazione sulle skills, su alcool e cannabis, nonché lavora per accrescere l’autostima nei destinatari, ed effettua anche formazione dei docenti, IN FORMA mediante l’utilizzo della FAD (formazione a distanza). Invece laboratorio salute è un progetto realizzato in modo trasversale da diversi servizi dell’ASL “NO” che lavorano in ambito preventivo - DPD, NPI (Neuropsichiatria Infantile), DMI (Dipartimento Materno Infantile), Dipartimento di Prevenzione (tramite: SIAN, Medicina Sportiva), ecc. - su richiesta del comune di Vespolate, capofila dei comuni della bassa, con il patrocinio della Provincia di Novara, e realizza con continuità negli anni, dalle materne alla terza media inferiore, interventi a valenza preventiva per problematiche legate a comportamenti a rischio. Importante è anche Lasciateci Puliti: realizza interventi di prevenzione al tabagismo. Lo nomino qui perché è provato che il tabagismo può precedere la sperimentazione di alcol e nuove droghe e favorisce un atteggiamento positivo nei confronti della possibilità di sperimentare ed utilizzare sostanze psicoattive. Nel 2006 infine si è concluso Eccoci, un progetto di prevenzione alle tossicodipendenze conclusosi nel 2006, che ci ha offerto interessantissime informazioni sulle conoscenze degli studenti delle scuole medie inferiori e superiori in tema di droghe. Dai risultati dell’elaborazione dei dati si evince come l’interesse degli studenti sia fortemente sbilanciato verso gli Pagina 11 aspetti trasgressivi, legati all’uso di psicoattivi ed alla sessualità. Questi temi, che ricorrono spesso nell’immaginario e nei vissuti degli adolescenti, difettano però di contenuti valoriali e sentimentali e vengono fruiti come oggetti di consumo. Anche l’uso di un preciso gergo “da strada” da parte della quasi totalità dei partecipanti richiama l’ipotesi di una superficializzazione delle condotte a rischio: il brainstorming ed i gruppi di discussione hanno evidenziato la presenza di un processo di negazione del “pericolo” e di esaltazione del rischio, verosimilmente veicolati dai modelli offerti dal contesto sociale, dai media e da internet.” La prevenzione dei comportamenti a rischio, tra cui l’abuso di sostanze psicoattive è una delle sfide che stiamo affrontando oggi.. Andrebbe inserita in un più ampio contesto di promozione della salute che veda il coinvolgimento attivo di tutte le parti sociali, sanitarie e politiche. Uno stile di vita sano si costruisce fin dalla prima infanzia, presuppone la consapevolezza delle conseguenze delle proprie scelte e del proprio stile di vita, l’accesso alle risorse per la salute e la capacità di servirsene, la consapevolezza delle proprie risorse, personali e collettive e la capacità di utilizzarle. IN FORMA Pagina 10 Anno 7 - Numero 4 DIPENDENZE PATOLOGICHE E NUOVE DROGHE: PREVENZIONE E TRATTAMENTO a cura di Maurizio Robberto, Colla- Lo spiega il dott. Liborio Cammaraboratore Direzione Medica dei Presidi ta, Direttore del Dipartimento delOspedalieri Riuniti dell’ASL NO le Patologie delle Dipendenze dell’ASL di Novara: “Sono tre aspetti Qual è la realtà del consumo di del consumo di nuove droghe: nuove droghe dall’osservatorio rap- tossicodipendenti (eroinomani presentato da un servizio pubblico o altro) che già sono seguiti e specificatamente creato per occu- che oltre alla droga primaria parsi di dipendenze patologiche? consumano, saltuariamente o Sostanze abuso primario Allucinogeni Amfetamine Ecstasy Barbiturici Benzodiazepine Cannabinoidi Cocaina Crack Eroina Metadone (escl. Ter. sost.) Morfina Altri oppiacei Inalanti Altro 2007 0 4 4 0 2 97 124 1 488 2 0 4 0 0 TOTALE 726 Fasce di età 2007 <15 Sostanze abuso secondario Allucinogeni Amfetamine Ecstasy Barbiturici Benzodiazepine Cannabinoidi Cocaina Crack Eroina Metadone (escl.ter.sost.) Morfina Altri oppiacei Inalanti Alcool Altro TOTALE 15-19 0 Quali sono gli aspetti che maggiormente caratterizzano questa tipologia di pazienti, molti dei quali giovani ? “Purtroppo non si considerano tossicodipendenti, oppure, se presentano dipendenza da eroina, non considerano tossicodi- 46 20-24 141 2007 2 4 7 0 12 82 275 3 21 0 1 0 0 61 0 472 25-29 120 pendenza il consumo di nuove droghe; non chiedono di smettere, ma di riprendere il controllo; non hanno reale consapevolezza della pericolosità di queste droghe, pur essendo adeguatamente informati. Si spaventano quando sono colpiti dai danni dovuti al consumo e non perce- frequentemente, nuove droghe i consumatori/dipendenti, che si rivolgono al Ser.T. (Servizio per le Tossicodipendenze) per essere aiutati volontariamente o su invio della prefettura e i consumatori che non si rivolgono al Ser.T., ma con cui si entra in contatto durante gli interventi di prevenzione.”. Quante sono queste persone, che età anno cosa consumano? Nell’ambito dell’abuso primario su 726 soggetti seguiti, 488 assumono eroina, 124 cocaina, 97 cannabinoidi, 4 amfetamine e ecstasy. Tra le sostanze di abuso secondario (472 casi), 275 assumono cocaina, 82 cannabinoidi, 7 ectasy. Tra i giovani il rischio è diffuso il consumo di ketamina, ansiolitici, alcool (birra e superalcolici). I più giovani, che frequentano i rave party possono essere definiti policonsumatori. 30-34 120 35-39 130 >39 169 piscono la pericolosità sociale di tali consumi.” E tutti quelli che non si rivolgono ai Ser.T., che usano ma non ritengono di avere un problema, quelli che sperimentano, quelli che ancora non usano ma vorrebbero provare. Che si fa per loro? Anno 7 - Numero 4 te per lo studio del sistema nervoso centrale. L’evoluzione tecnologica ha sfatato questa convinzione, permettendo di costruire macchine RM che hanno superato ogni aspettativa, con possibilità di eseguire esami in tempi e con potenzialità illimitata: la Risonanza Magnetica è sempre più entrata nella pratica clinica e, al contrario di quanto si pensasse agli inizi degli anni ottanta, attualmente è una metodica di imaging che coinvolge tutti i distretti corporei. Oltre alla neuroradiologia, primo campo di applicazione della Risonanza Magnetica, anche il distretto vascolare, muscolo scheletrico, i parenchimi addominali e la ghiandola mammaria sono attualmente oggetto di studio con Risonanza. La tecnologia attuale consente di eseguire esami RM di tutti i distretti corporei, con elevata accuratezza diagnostica. E’ intuibile che il demandare ad una metodica di imaging non invasiva, che non utilizza radiazioni ionizzanti e mezzi di contrasto iodati, il destino della diagnostica per immagini determina un notevole punto a favore nel rapporto costo/benefici. Ma la possibilità di ottenere studi RM di elevata accuratezza diagnostica è condizionata dalle prestazioni delle IN FORMA Pagina 3 macchine a disposizione: l’evoluzione della moderna diagnostica per immagini impone professionalità e attrezzature idonee, in particolare si impone l’acqusizione di magneti superconduttivi. mici che statici e soprattutto consentirà l’esecuzione di studi encefalici di perfusione e diffusione, studi cardiaci, studi morfo-funzionali di tutti i distretti corporei. La scelta di disporre di una RM in grado di assicurare efficacia ed efficienza diagnostica ha come obiettivo il miLa risonanza magnetica nell’ASL NO glioramento qualitativo dell’attività L’ASL NO non era dotata di servizio diagnostica, in termini di riduzione di Risonanza Magnetica, pertanto la del disagio per i residenti dell’ASL popolazione di riferimento era co- NO che attualmente devono rivolstretta a recarsi presso altre strutture gersi a strutture esterne al territorio pubbliche o private accreditate, sia in dell’ASL, di completezza dell’offerta ambito regionale o extraregionale. diagnostica sul territorio dell’area Venerdì 31 ottobre, è stata inaugu- nord dell’ASL NO e zone limitrofe rata, all’Ospedale di Borgomanero e, per i pazienti ricoverati nei Presidi l’attivazione del servizio di Risonanza Ospedalieri dell’ASL, di accelerazione Magnetica, a testimonianza dell’atten- del percorso diagnostico terapeutico. zione che l’Azienda Sanitaria dimostra Il Servizio di Risonanza Magnetica in nell’interpretare i bisogni di salute funzione è l’esternalizzazione di una della persona e a dare risposte ap- specifica attività della Radiodiagnostipropriate. ca ed è stato attivato con la forma del Il sistema RM utilizzato rappresenta noleggio dal Raggruppamento Aggiula massima evoluzione tecnologica dicatario costituito dalla Alliance Meattualmente a disposizione: è un ma- dical srl di Milano e all’Ingegneria Biognete superconduttivo da 1, 5 Tesla medica Santa Lucia di Gragnano Trebdotato della massima rapidità dei gra- biense: si stima un numero di 8.000 dienti. esami annui. Al di là di questi aspetti tecnici la nuo- I lavori sono stati diretti dal Diretva RM consente l’esecuzione di tutti tore del Servizio Tecnico Patrimoniale gli esami realizzabili con la metodica. dell’ASL NO, nella persona dell’arch. In particolare sarà possibile effettuare Silvano Bonelli. studi di risonanza magnetica sia dina- Come si prenota: Per prenotare la risonanza magnetica occorre rivolgersi direttamente allo sportello della segreteria del Servizio RM (Risonanza Magnetica), situato presso la radiologia dell’ospedale di Borgomanero, nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 17.00 oppure, telefonando allo 0322 848626, o via fax al numero 0322 848627 oppure inviando una email all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] La segreteria è a disposizione degli utenti al numero 0322 848626 per tutti i chiarimenti necessari all’esecuzione dell’indagine RM, per eventuale modulistica ed ulteriori avvertenze. Gli esiti della RM sono ritirabili presso la segreteria della RM e sono consegnati entro 3 giorni. Pagina 4 IN FORMA Anno 7 - Numero 4 Augusto Cavagnino: Primario Emerito Medaglia d’oro per aver dato lustro alla sanità Non hanno voluto mancare alla cerimonia il professr Regis Triolo che fu Primario a Borgomanero negli anni ’50 e ’60, il prof. Giuseppe Verzetti e molti altri luminari della medicina. Il 14 agosto u.s. Cavagnino è andato in pensione dopo essere stato per oltre trent’anni il simbolo della nefrologia e dialisi a Borgomanero; quarantasei anni di attività medica, di cui trent’otto prestati nello stesso Ospedale e a cura di Elena Vallana ventuno trascorsi come Primario di Nefrologia e Dialisi. Venerdì 24 ottobre è stata la festa del Originario della Valsesia, dopo la laudottor Augusto Cavagnino. rea in Medicina e Chirurgia all’UniverDurante il convegno “Nefrologia, Dia- sità di Pavia ha conseguito tre specialisi e Trapianto di Rene in Piemonte” lizzazioni: in malattie infettive, in carin cui Cavagnino ha tenuto la lectio diologia ed in nefrologia. magistralis, nell’Aula Magna dell’Ospe- In servizio a Borgomanero dal 1970, dale S.S.Trinità di Borgomanero, è sta- ha iniziato subito ad occuparsi di dialito insignito (nella foto) dal Direttore si e nefrologia, prima come assistente Generale dell’ASL NO Mario Minola, del professor Linari e poi come aiuto dell’onorificenza di Primario Emerito e del professor Verzetti che, quando si della medaglia d’oro per aver dedicato trasferì all’Azienda Ospedaliera Magla sua carriera professionale alla scienza giore della Carità di Novara, lasciò a medica, dimostrando di essere una perso- Cavagnino la gestione della Divisione na che ha fatto della completa dedizione di Nefrologia e Dialisi. agli altri l’argomento principale del suo Nel corso della sua attività di nefrolovivere quotidiano. L’altissima professiona- go ha attivato, inoltre, la sala dialisi ed lità e la capacità di ascoltare, comunicare il Centro di Assistenza Limintata ad e rispondere ai pazienti hanno reso il suo Arona, Oleggio, Domodossola, Verbaoperato un esempio unico, che ha arreca- nia, Borgosesia ed Omegna per offrire to lustro all’Ospedale di Borgomanero e assistenza e cure alle persone che si all’ASL di Novara. trovano in villeggiatura e hanno bisoAccolto dalla band musicale Deipetos gno di dialisi. dixie disaster (nella foto) - in onore Oltre ad una carriera medica di grandell’amore per la musica sin dai tempi de rilievo, che l’ha portato ad essere giovanili del festeggiato -, sono accorsi Direttore Medico del Presidio Ospea salutarlo, oltre al Vertice Direziona- daliero di Borgomanero e Direttore le e il personale medico e sanitario del Dipartimento Medico dell’ASL dell’ASL NO, il Sindaco di Borgoma- NO, Cavagnino si è attivamente impenero e collega dottoressa Anna Ti- gnato nel mondo del Volontariato. nivella, l’Assessore al Turismo della Ha fondato l’Associazione Pro NefroRegione Piemonte Giuliana Manica, patici “ F. Alliata” a Borgomanero, di cui i Consiglieri Regionali Sergio Caval- è Presidente; è stato tra i soci fonlaio e Graziella Valloggia, l’ex ministro datori della Cooperativa Il Sorriso e, Franco Nicolazzi e numerosi pazienti, attualmente, è Presidente della Cooparenti e volontari. perativa Il lavoro malgrado tutto che garantisce l’inserimento lavorativo di persone portatrici di handicap e di disagio psichico. E’ Vicepresidente del Coordinamento delle Associazioni di Volontariato dell’area nord della Provincia di Novara e Consigliere del Centro Servizi per il Volontariato di Novara. Nel 1999 ha ricevuto il premio della bontà nella Chiesa di San Gottardo di Borgomanero. Anche il Comune di Borgomanero ha voluto esprimere il suo riconoscimento attraverso un dono; così come il Collegio di Direzione dell’ASL di Novara che ha voluto ringraziarlo regalandogli un binocolo a simboleggiare la sua lungimiranza e la sua abitudine a guardare avanti ed un cadeau personale per accompagnarlo nelle gite in montagna. Sono molto contento di questo riconoscimento che dà valore al lavoro svolto durante i miei quarant’anni di carriera. Voglio condividerlo, però, con tutto il gruppo che ha lavorato e si è impegnato insieme a me in questi anni – afferma Cavagnino - con i pazienti, i famigliari dei dializzati, i medici, gli infermieri, gli amministratori e tutte quelle persone che hanno contribuito allo sviluppo del reparto e a migliorare la qualità della vita dei malati. Anno 7 - Numero 4 IN FORMA Pagina 9 OKKIO ALLA TUA SALUTE ! VACCINATI CONTRO L’INFLUENZA! LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2008/9 PRONTI E VIA! a cura di Elena Vallana Con la stagione invernale, come ogni anno, si ripresentano alcuni rischi per la nostra salute legati alla circolazione di molti microbi. Tra questi, i virus influenzali rappresentano un serio problema, in grado di provocare gravi complicanze, soprattutto nelle persone più deboli. Nel corso di epidemie, l’influenza può fare ammalare dal 5 al 30% della popolazione, causando importanti conseguenze negative sulle attività lavorative e sull’offerta di Servizi di Pubblica utilità, provocando inoltre un aumento della mortalità nelle categorie di soggetti maggiormente a rischio (anziani o pazienti affetti da malattie croniche debilitanti). La vaccinazione antinfluenzale, è ormai riconosciuta come il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la diffusione dell’influenza e le sue complicazioni ed è garantita ai soggetti appartenenti alle categorie a rischio: • soggetti di età pari o superiore a 65 anni • soggetti di tutte le età: con malattie croniche dell’apparato circolatorio, respiratorio con malattie metaboliche ( es. diabetici, persone affette da malattie renali e di tipo immunologico ecc) con malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da HIV con malattie infiammatorie croniche a livello intestinale con malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici • donne che sono nel secondo terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica di influenza • personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio • persone addette ad attività lavorative di particolare interesse collettivo (vigili del fuoco, polizia, insegnanti ecc.). La vaccinazione deve essere ripetuta tutti gli anni, in quanto i virus dell’influenza cambiano le loro caratteristiche antigeniche molto velocemente e, quindi, ogni anno cambia la composizione del vaccino che conferisce una protezione. L’ASL NO promuove la campagna di vaccinazione antinfluenzale che è iniziata il 15 ottobre 2008 e continuerà fino alla fine del mese di dicembre, garantendo, come sempre attraverso l’impegno dei Medici di Medicina Generale (medici curanti) e dei propri Servizi Territoriali, la somministrazione gratuita del vaccino ai soggetti a rischio. E’ importante osservare anche uno stile di vita corretto per combattere l’influenza e il raffreddore, ecco alcuni suggerimenti: • indossare abiti che permettono di trattenere il calore del corpo (cotone e la seta e, sopra, la lana); • fuori casa proteggersi, nelle giornate fredde e ventose, con sciarpe di lana o anche di seta, • vestirsi “a cipolla” (a strati), per liberarsi eventualmente di una parte degli abiti entrando in un luogo riscaldato; • meglio un bagno caldo piuttosto che una doccia. Infatti il bagno riscalda e rilassa di più; • umidificare gli ambienti; • durante l’influenza occorre seguire una dieta liquida con spremute, succhi di frutta e verdura; • lavarsi molto frequentemente le mani con acqua e sapone; La salute è un bene prezioso, la vaccinazione aiuta a difenderla, sino al 31 dicembre rivolgiti al Medico curante o alle sedi dell’ASL NO. Pagina 8 IN FORMA Anno 7 - Numero 4 IL PUNTO SULLA FAMIGERATA AMBROSIA a cura di Renato Cantone, Dirigente Medico Responsabile Allergologia ASL NO Originaria del subcontinente Nord-americano, l’ambrosia è immigrata nella regione padana nell’ultimo dopoguerra, stabilendovisi tra gli anni ‘60 e ‘70. È presente in Europa centrale (Ungheria, Cecoslovacchia, Austria, Slovenia), in Francia (area di Lione) e nel Nord Italia Oggi la pianta è parte integrante dell’ambiente vegetale dell’area padana e il suo polline è un componente stabile nell’aria di parecchie zone del Nord d’Italia, diventando la causa primaria di disturbi di allergia stagionale della tarda estate. Il periodo di fioritura va dalla fine di luglio alla fine di ottobre: la pollinazione più intensa è da metà agosto a metà settembre. Viene segnalato un progressivo aumento di diffusione della pianta nelle brughiere e ai margini delle arterie autostradali. Necessita, per il suo sviluppo, di clima caldo, suolo secco e sufficienti precipitazioni durante l’estate. Soffre la competizione con altre colture fitte, come la semina a trifoglio, che può essere utilizzata per impedirne la diffusione. Un altro sistema studiato ed apprezzato è quello di arare i campi incolti o non soggetti a cultura nel periodo estivo. Da molti studi condotti ed in particolare quelli del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America, è risultato che una pianta di Ambrosia può produrre da 100 milioni ad un miliardo di granuli di polline e fino a 60.000 semi che possono conservare la loro capacità germinativa per oltre 15/20 anni dalla loro caduta al suolo. L’abbondante produzione di polline, raddoppiatasi negli ultimi cento anni, è causata, con tutta probabilità, dall’aumento dell’anidride carbonica nell’aria. COSA FARE? Emigrare? Vivere in un bunker sotterraneo? Uscire di notte con un lanciafiamme per distruggere la vegetazione? …. Meglio recarsi presso l’Allergologia dell’ASL per fare diagnosi ed iniziare le cure! PREVENZIONE I consigli qui riportati valgono soprattutto per il periodo a rischio, che varia a seconda del tipo di polline cui si è allergici. Inoltre, è bene ricordare che alle altitudini tra i 600 e i 1000 metri le stesse piante liberano i pollini un mese più tardi che in pianura, mentre al mare la fioritura avviene con circa un mese di anticipo. ALL’APERTO • Limitare le uscite soprattutto nei giorni soleggiati, caldi (25-30°C), con lieve brezza e tempo asciutto • Evitare i prati e i giardini dove stanno tagliando l'erba o dove è stata appena tagliata • Evitare di uscire subito dopo un temporale (la pioggia rompe i granuli di polline in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree più profonde) • Praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi (palestre, piscine coperte) • Viaggiare in auto preferibilmente con i finestrini chiusi. Dotate l'automobile di un sistema di filtri per pollini, e ricordatevi di cambiarli regolarmente • Evitare di posteggiare l'auto sotto gli alberi, e in prossimità di giardini e prati • Non piantare nel giardino alberi con pollini trasportati dal vento (come cipresso, betulla, nocciolo, carpino, ontano, olivo, faggio); preferite invece piante con impollinazione mediata da insetti (tiglio, ippocastano, robinia). Estirpare eventuali erbe infestanti. IN CASA • Fare la doccia e lavate i capelli ogni sera (poichè i granuli di polline possono rimanere tra i capelli e depositarsi sul cuscino, da dove vengono inalati durante il sonno) • Ricordarsi che gli animali domestici possono diventare a loro volta trasportatori di pollini tramite il pelo • Circa il 15% dei soggetti allergici ai pollini possono presentare disturbi immediati alla bocca (bruciore, prurito, gonfiore), o più tardivi in altre sedi, con l’assunzione di alcuni tipi di frutta e di verdura, quali, ad esempio, mela/pera/banana in caso di allergia a Betullacee, sedano/melone alle Composite, melone/anguria/pomodoro alle Graminacee. In queste situazioni, quindi, attenzione alla dieta. TERAPIA Oltre alla terapia sintomatica con antistaminici e spray nasali di ultima generazione, molto efficace e da tempo accreditata a livello internazionale è la terapia iposensibilizzante sia iniettiva che sublinguale, sia prestagionale con solo 4 iniezioni prima che inizi la stagione pollinica, sia continuativa. Da evitare gli antistaminici associati a vasocostrittori, molto reclamizzati, che possono essere assunti solo per brevi periodi. Non vi sono prove dell’efficacia delle terapie alternative, che se possono dare qualche risultato sul sintomo, certamente non agiscono sulla progressione in senso peggiorativo della cosiddetta “marcia allergica” che può portare il paziente rinitico all’asma. Anno 7 - Numero 4 IN FORMA Pagina 5 Gravidanza, neonati e fumo: Come si comportano i genitori I risultati delle indagini condotte dagli operatori della ASL NO a cura del Servizio Sovrazonale di Epidemiologia Perché occuparsi di fumo, gravidanza e neonati? Fumare in gravidanza causa una riduzione degli scambi di ossigeno tra mamma e bambino e può provocare conseguenze serie, come la nascita di un bimbo sottopeso, il parto prematuro ed una serie di altre complicanze compreso addirittura l’aborto. Per questo è importante che la donna in attesa di un figlio smetta di fumare. La mamma deve anche stare attenta a non stare in ambienti “fumosi”. Il fumo passivo respirato dalla mamma può provocare effetti dannosi sul bambino. Anche il papà e tutti i famigliari che vivono con la futura mamma non fumino in sua presenza. E dopo la nascita? Riprendere a fumare dopo la gravidanza, oltre ad essere un rischio per la salute della donna, diventa pericoloso per la salute del bambino, sia perché la nicotina passa nel latte materno, sia perché si espone il bambino a fumo passivo, principale inquinante domestico. I bambini figli di fumatori o che vivono in un ambiente in cui abitualmente qualcuno fuma, soffrono più frequentemente di otite cronica e di gravi malattie polmonari, come bronchiti, polmoniti e asma. Inoltre, nei bambini esposti a fumo passivo, è più frequente la cosiddetta morte in culla. Anche dopo la nascita, quindi, è importante salvaguardare la salute nel bambino non fumando in sua presenza. Cambia l’abitudine al fumo quando si aspetta un bambino? Ogni 10 donne che si accorgono di aspettare un bambino, 3 sono fumatrici. Di queste la maggior parte (8 ogni 10) fuma meno di 10 sigarette al giorno. Tra gli uomini, ogni 10 futuri papà, i fumatori sono 4 e la metà di loro fuma più di 10 sigarette al giorno. La gravidanza è un periodo particolare della vita della donna, in cui aumenta il livello di attenzione per la propria salute e per quella del figlio, per questo la maggior parte delle fumatrici (6 ogni 10) si astiene dal fumare in gravidanza. Inoltre alcune (3 ogni 10) diminuiscono il numero giornaliero di sigarette fumate. Solo 1 ogni 10 continua a fumare come prima. La modifica della propria dipendenza dal fumo di sigaretta è più difficoltosa tra i padri. Infatti ogni 10 fumatori, 4 diminuiscono la quantità di sigarette fumate e solo 1 smette di fumare. Quindi circa la metà dei futuri padri (5 ogni 10), non modifica la propria dipendenza dal fumo anche avendo saputo di essere in attesa di un figlio. Le informazioni sono state raccolte nell’ambito del progetto “Nascita senza fumo”, che ha coinvolto numerose strutture aziendali (Direzione Medica dei Presidi Ospedalieri Riuniti, Epidemiologia, Dipartimento Materno Infantile e Igiene pubblica). 596 mamme nel 2006 e 453 nel 2007 hanno compilato uno specifico questionario al termine della prima seduta vaccinale del bambino; l’adesione all’indagine è stata in entrambi gli anni di oltre il 98% . E dopo il parto? Riuscire a smettere di fumare per una gravidanza, purtroppo, non sempre è per i genitori l’occasione per la cessazione definitiva della dipendenza. I cambiamenti dell’abitudine dei genitori sono stati valutati attraverso domande rivolte dagli operatori degli ambulatori a 453 donne seguite in occasione delle sedute vaccinali dei figli. I dati preliminari dell’indagine, organizzata dal Servizio di Epidemiologia, mostrano che ogni 10 donne che avevano smesso di fumare in gravidanza 7 continuano a non fumare a tre mesi dal parto, a quattro mesi “resistono” in 6 e a cinque/sei mesi dal parto rimangono in 5. In realtà tra coloro che riprendono a fumare il cambiamento non è sempre definitivo: infatti nell’anno successivo al parto tra le mamme che riprendono il consumo di sigarette, alcune provano ad interromperlo nuovamente, con esiti vari. Questi dati dimostrano come il periodo post-partum sia un momento particolare, in cui è importante che gli operatori sanitari sostengano la donna a non riacquisire l’abitudine tabagica abbandonata in gravidanza. L’esposizione a fumo passivo di un neonato, peraltro, non dipende solo dalla madre. I risultati del progetto “Nascita senza fumo”, mostrano che il padre rappresenta la più frequente fonte di esposizione dei bambini a tre mesi di vita, età in cui 1 bambino ogni 10 ha entrambi i genitori fumatori e quasi la metà è in qualche modo esposto a fumo passivo tra le mura domestiche. Percentuale di bambini esposti a fumo passivo a tre mesi di vita, per fonte di esposizione Hanno collaborato al progetto: dott. ssa Maria Chiara Antoniotti e dott.ssa Daniela Sarasino (Servizio Sovrazonale di Epidemiologia), dott.ssa Annalisa Tedesco (Consulente Esterno), Mirella Frattini, Laura Signorotti (Caposala ASL NO), dott. Giorgio Pretti (UVOS Novara), Federica Pritoni (Psicologa della Lega contro i tumori). Sono stati coinvolti nel corso le Strutture di Ostetricia e Ginecologia e di Pediatria, i Servizi di Vaccinazioni Pediatriche ed i Consultori, il Dipartimento Patologie delle Dipendenze dell’ASL NO. Pagina 6 IN FORMA Anno 7 - Numero 4 TANTI “AMICI” CONTRO IL MORBO DEL SECOLO a cura di Maurizio Robberto, Collaboratore Direzione Medica dei Presidi Ospedalieri Riuniti dell’ASL NO Colazioni offerte dai volontari (nella foto: una volontaria) due volte al mese ai pazienti in terapia e ai loro famigliari , una biblioteca, consulenze medico legali e legali gratuite, distribuzione gratuita di farmaci al bisogno sono alcune delle iniziative che l’Associazione la Mimosa svolge in ausilio alla struttura semplice a valenza dipartimentale di Oncologia dell’Ospedale di Borgomanero. La Struttura è stata inaugurata nel giugno 2004 facendo seguito alla nascita e allo sviluppo della Rete Oncologica Piemontese, che aveva come obiettivo quello di individuare in tutto il Piemonte dei Centri di Riferimento Oncologici dove poter fornire a tutti i cittadini piemontesi una assistenza completa, superando la frammentarietà e la disomogeneità delle prestazioni sanitarie in campo oncologico. La dott.ssa Incoronata Romaniello ha trasformato il centro rendendolo più accogliente nonostante in queste stanze si curi” il morbo del secolo” :” A partire dall’ingresso dove sono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione trasformandolo in grande acquario con pesci colorati dipinti sulle pareti (nelle foto) mentre all’interno della struttura sono state esposte le fotografie di un concorso effettuato tra i pazienti dal tema “i colori della serenità.” La novità è rappresentata anche dalla biblioteca del paziente: “Abbiamo già 1000 testi a disposizione del paziente che li puo’ leggere durante le terapie unitamente a riviste, ma anche portare a casa e restituire successivamente. Di supporto al paziente anche le consulenze legali gratuite che si svolgono: una volta al mese un avvocato ed un medico legale vengono nella nostra struttura e sono a disposizione dei nostri pazienti per qualsiasi problema (infortunistica, pensioni di inabilità e invalidità, polizze assicurative), inoltre l’associazione fornisce gratuitamente tutti i farmaci in fascia C di maggior consumo come quelli per la preparazione di esami strumentali.” Ogni quindici giorni i volontari offrono delle colazioni gratuite ai pazienti:” I 30 associati preparano a turno torte, caffè, biscotti per i malati.” In supporto sono anche stati istituiti corsi di rilassamento corporeo per pazienti oncologici, famigliari e volontari. Ulteriori informazioni si trovano sul sito www.associazionemimosa.it”. Lo slogan della Rete Oncologica Piemontese, che da anni anche la nostra Struttura cerca di concretizzare ogni giorno, è la presa in carico globale e continua del paziente oncologico. “Con queste iniziative – prosegue Romaniello – cerchiamo di rispondere a tutte le esigenze. La nascita della nostra Struttura ha segnato l’unificazione di tutte le attività oncologiche precedentemente suddivise in tanti piccoli day hospital centralizzando, in un luogo solo, le infusioni di chemioterapia grazie alla formazione di una equipe medico-infermieristica altamente specializzata. Inoltre, grazie al supporto della Rete Oncologica è stato possibile dotare il Day Hospital Oncologico di un Centro Accoglienza e Servizi dove una segretaria collabora con i medici e le infermiere per organizzare tutto quanto concerne l’iter diagnostico e terapeutico dei pazienti seguiti presso il centro fornendo appunta- Anno 7 - Numero 4 IN FORMA “Ho ancora voglia di mettermi sotto esame” a cura di Raffaella D’Andretta, Collaboratrice Distretto di Galliate estratto dal pieghevole informativo realizzato dal Centro di Riferimento per la Prevenzione Oncologica del Piemonte (CPO) ed i Centri del programma “Prevenzione Serena” di Torino. menti, ricette per esami strumentali e visite, ritiro referti, nell’ottica di semplificare il più possibile l’interazione dei pazienti oncologici con la struttura ospedaliera. Presso il Centro è anche attivo un servizio di Psico-Oncologia che si occupa dei pazienti e dei famigliari che nel corso della malattia necessitino di un supporto psicologico. Attraverso la costituzione dei GIC (Gruppi Interdisciplinari e Cure) in questi anni è stata inoltre possibile una discussione sistematica dei casi clinici con gli altri specialisti (radiologi, chirurghi, ginecologi, anatomopatologici, terapisti del dolore, etc) ottimizzando il percorso diagnosticoterapeutico e disegnando anche dei percorsi facilitati di accesso per alcune patologie (Ambulatorio di Senologia Integrato, Programmazione automatica delle Prime visite per i pazienti in dimissione, etc).” Sono stati inoltre organizzati corsi di aggiornamento in ambito oncologico per i medici di medicina generale, per gli infermieri e per i specialisti interni per cercare di creare una rete di collaborazione gestionale per i pazienti oncologici.” Pagina 7 E’ da maggio che vediamo la faccia sorridente di Bruno Gambarotta su manifesti e depliants, in giro per tutta la Regione Piemonte. Stavolta, non per promuovere un programma televisivo, ma di prevenzione sanitaria. Si è messo in gioco, infatti, per il nuovo programma di prevenzione dei tumori intestinali, tramite la ricerca del sangue occulto nelle feci, organizzato dal Centro di Riferimento per la Prevenzione Oncologica del Piemonte (CPO) ed i Centri del programma “Prevenzione Serena” di Torino. CPO e “Serena” sono i responsabili di coordinamento e formazione, per il Piemonte, dei programmi di screening. Perché ricercare il sangue occulto nelle feci? Perché è un esame che consente di scoprire piccolissime perdite di sangue nelle feci, non visibili ad occhio nudo. Queste perdite possono essere sintomo precoce della presenza di un tumore o di un polipo intestinale che, altrimenti, possono impiegare parecchi anni per farsi notare, con la comparsa di altri sintomi. Individuare forme tumorali o pre-tumorali in tempo utile, consente di curarle con un’enorme possibilità di guarirle. E’ stato provato che, con questo test, la mortalità per carcinoma colon-rettale è diminuita del 25%. Basta ripetere questo esame - semplice e indolore - ogni due anni. Le persone coinvolte nel progetto riceveranno a casa una lettera di invito - a firma del proprio medico - a presentarsi al distretto ASL di competenza per il ritiro del materiale per il test. L’elenco dei vari Distretti, con gli indirizzi ed i relativi orari, in cui presentarsi agli sportelli indicati, è stampato sul retro della lettera. Saranno consegnati un volantino con le istruzioni, una provetta, una bustina di plastica ed una busta, da compilare come sarà indicato dall’operatore. Nella provetta andrà inserita una piccola quantità di feci. Inserita la provetta nella bustina di plastica, bisognerà mettere tutto dentro la busta di carta. Questa busta andrà tenuta in frigorifero, fino al momento in cui dovrà essere riportata allo stesso sportello dove si era ritirato il materiale, per il successivo invio al laboratorio. L’esito dell’esame sarà comunicato direttamente a casa della persona interessata. Mediamente, più o meno il 4% delle persone che eseguono questo test, risultano positive. Un test positivo non è, però, obbligatoriamente indicativo di presenza di polipi o tumori intestinali. Ci sono diverse cause di sanguinamento, più comuni, dovute magari ad una ragade, oppure alla presenza di emorroidi. A test positivo, quindi, sarà richiesto un accertamento più approfondito, tramite una colonscopia. Bisogna sapere - in ogni caso - che il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, non assicura una protezione totale: non tutti i tumori in fase iniziale sanguinano, oppure il sanguinamene è troppo limitato da non essere rilevato dall’esame. E’ sempre – quindi – importante consultarsi con il proprio medico di famiglia quando si noti la presenza di sintomi inusuali come, per esempio, fasi di dissenteria/stitichezza persistenti.