1997 fuga da New York - Consiglio regionale della Toscana

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1997 fuga da New York - Consiglio regionale della Toscana
1997: FUGA DA NEW YORK
(Escape from New York)
Escape from New York; Anno: 1981; Regia: John Carpenter; Soggetto: John Carpenter, Nick
Castle; Sceneggiatura: John Carpenter, Nick Castle; Fotografia: Dean Cundey, Jim Lucas;
Scenografia: Joe Alves; Effetti Speciali: Roy Arbogast, New World/Venice, Kevin Pike, Gary Zink ;
Costumi: Stephen Loomis; Montaggio: Todd C. Ramsay; Musiche: John Carpenter, Alan Howard;
Formato: Scope Colore Panavision; Interpreti: Kurt Russell (“Iena” Plissken), Lee Van Cleef (alto
commissario Bob Hauk), Ernest Borgnine (tassista), Donald Pleasence (presidente degli Stati Uniti),
Isaac Hayes (il “Duca” di New York), Season Hubley (ragazza nel ristorante), Harry Dean Staton
(“Mente”), Adrienne Barbeau (Maggie), Tom Atkins (Rehme), Charles Cyphers (segretario di
Stato); Produzione: Larry J. Franco, Debra Hill per Avco Embassy Pictures, City Film, Goldcrest
Internaional, Inernational Film Investors; Distribuzione: Medusa Distr., Domovideo, Ricordi Video,
BMG Video, Cecchi Gori Home Video; Durata: 99’, Origine: Gran Bretagna, USA; Genere:
Avventura – Fantascienza;
Nel 1997 New York, devastata dalla delinquenza, viene trasformata dalle autorità in una enorme
prigione dalla quale nessuno può fuggire, pena la morte. Qui dentro, in un quartiere dove domina il
Duca con la sua banda, cade l'aereo presidenziale dirottato da imprecisati terroristi. Chiuso nella sua
capsula protettiva, c'è il presidente degli USA che dovrebbe raggiungere gli altri "grandi" del
mondo. L'incidente fa si che il presidente venga catturato e tenuto in ostaggio dalla banda del Duca,
allo scopo di ottenere la libertà. Il capo della polizia pensa allora di utilizzare il feroce ma abile Jena
Plissken, un eroe di guerra carico di condanne. Jena ritornerà con la fedina penale pulita se riuscirà
a riportare in salvo il presidente e i documenti segreti, soprattutto un nastro magnetico registrato che
ha con sé. Ha solo ventiquattro ore di tempo e, per sommo ricatto, gli hanno messo nel sangue una
micro-bomba che gli farà esplodere le arterie se non tornerà indietro nel tempo previsto. La lotta
contro i minuti, mentre risuonano i tic tac dei calcolatori elettronici, si svolge in uno scenario
crudele e fatiscente: Jena passa da un ambiente all'altro, ferito, battuto, al limite delle risorse fisiche,
ma alla fine ce la fa. Il presidente, allo scadere fatidico delle ore, compare in TV per trasmettere il
suo messaggio di pace elaborato con il concorso di scienziati, ma dagli altoparlanti si sprigiona una
canzonetta. Jena ha sostituito il nastro.
Tra i numerosi registi americani dell'horror è forse il più dotato anche perché è bravo a dirigere gli
attori, nel modellarne la psicologia e soprattutto nel costruire compatte atmosfere livide e cupe,
tutt'altro che inattendibili. Il film è un’anticipazione in chiave di violenza avventurosa, il film si
appoggia sul fascino notturno, alla forza cupa del fantastico sociale che ricorda il Brecht di L’opera
da tre soldi.
(da Il Morandini, Dizionario dei film 2006, Zanichelli, Bologna, 2006).