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DALLE CORDE DI UN ARCO A QUELLE DI UNA CHITARRA: MARCO PINNA - GUITAR
PLAYER, COMPOSER –
Prima fila da sx: Marcello Brenna, Roberto
Puggioni, Sergio Segneri, Andrea Cadoni,
Marco Piras, marco pinna, Angelino Cingolani
Accosciati: Carlo Macis, Antonello Agus,
Giampaolo Mura, Roberto Pala,Antonello
Pinna,Vincenzo Ziulu
E’ la 5B del Liceo Scientifico .Febbraio 1975
Quando raggiungi la soglia dei 60
anni sono rare le amicizie che ti
ricordi di quando di anni ne avevi
circa dieci, una di queste è
certamente un bambino che
aveva una passione per arco e frecce, che costruiva lui stesso e con esse ci si divertiva a
centrare vari bersagli in una casa abbandonata nella via dove abitavamo entrambi: via
Bosa. Quella passione per le corde tese si è trasformata proprio in quegli anni, come lui
stesso ama ricordare, verso le corde di una chitarra, la sua passione e la sua tenacia
l’hanno portato oggi a diventare una vera e propria star negli States. In questi giorni ad
Oristano, avevo avuto difficoltà a rintracciarlo, avevo perso il suo n. di cellulare lui il mio.
Poi questa mattina, nella mia mattutina passeggiata col cane, in Piazza Mariano,
all’ingresso della via bosa vedo una chioma, non più bionda (all’epoca per noi era “LA
BIONDA”) tendente al grigio ma inconfondibile, un richiamo “LA BIONDA” e la risposta, me
la sono proprio cercata, “CAVALLETTA” e giù un abbraccio e una risata. < ti ho lasciato
che suonavi a Milano, facevi concerti in tutta Europa con trasferte a Tokio ora leggo che
sei diventata una star americana> <sai ho avuto una proposta americana e l’ho colta al
volo> < ma come vivi in America, cosa fai ?>< alle sei del mattino, dopo un caffè e
qualche lettura, mi esercito seguendo una tabella piuttosto lunga e impegnativa, poi lavoro
nel mio studio quindi mi dedico alle pubbliche relazioni. Spesso mi esibisco anche in altre
parti del Paese, viaggio moltissimo. ><ma sei seguito da qualcuno, hai un manager ?>
<Negli Usa – mi spiega – fare il musicista equivale ad avere un’azienda che ha bisogno
per andare avanti di più figure: manager, avvocato, commercialista e agenzia di booking.
Insomma, sei come un uomo d’affari con una struttura solida alle spalle che sia capace di
sostenerti; il talento e l’unicità non bastano, devi essere serio e affidabile. Pensa che in
questi giorni sto dormendo poco perché devo relazionare al mio staff quello che sto
facendo qui>< ma ti trovi bene in America?>< Dal mio punto di vista gli Stati Uniti sono
meravigliosi, lo Stato funziona benissimo ed è leale col cittadino, le regole sono poche e
chiare. La libertà qui è sacra. Se vali, ti apprezzano e ti aiutano. Le persone in media sono
molto cordiali e alla mano, darsi arie non è concepito. Per quanto ho potuto vedere sinora,
il difetto è di non possedere un’identità culturale forte, anche perché stiamo parlando di
una nazione giovane; per il resto ci saranno anche altri lati negativi, tuttavia io non li ho
ancora notati. Naturalmente lunedì ci vediamo all’Ospitalis?>< certo ci mancherebbe, ho
visto che ti consegnano una pergamena sindaco e assessore, Oristano non si è scordata
di te> <lasciamo stare. Io amo Oristano, la tanto vituperata Oristano, è una cittadina che
ha un fascino unico, una bellezza tutta sua. Ogni tanto torno per brevi periodi e mi
commuovo quando passeggio nel centro storico. Penso che sia giusto mantenerci stretto
ciò che è nostra tradizione. Nel resto del mondo fanno così, solo noi Italiani pensiamo che
moderno sia bello, infatti siamo additati come “poco furbi. Eppure nonostante io stia
facendo bene negli Stati Uniti, ci sono individui, della mia città, carichi di rabbia e invidia,
che in alcuni blog, non mi hanno certo riservato stima e considerazione, in un recente
passato > <Be in compenso questo riconoscimento dimostra che ci sono persone che ti
apprezzano e non conoscono la parola invidia> < si questo mi consola, perché io questa
città l’ho sempre nel cuore, come certi amici carissimi> poi chiacchierando del più e del
meno gli racconto un progetto che da un pò mi frulla per la testa e di cui farebbe parte
anche un violinista oristanese a lui caro, si dice interessato, ma questo fa parte del
domani, vedremo.
Ci vediamo lunedì sera, alle 19, nel giardino dell’Hospitalis Sancti Antoni
Marco Pinna è inserito, tra i 19 talenti sardi emigrati, nel sito della Regione
Sardegna. All’età di 22 anni ha lasciato l’isola e poi si è trasferito negli Stati Uniti, da
3 anni vive a Nashville, la capitale della country music americana, ed è diventato un
apprezzato chitarrista che ha collaborato con i grandi nomi della musica mondiale.
Direttamente dal sito MARCO PINNA si racconta
The King of Nashville
MARCO PINNA - Guitar player, composer – (Nashville - TN,Usa)
Amigus – new release on CD
Tutto è iniziato nel 1965, all'età di 10 anni…..
Rientrando dal mare, in un caldo pomeriggio estivo mio padre come di solito accese la
tv…erano in programma quattro ragazzi armati di chitarre elettriche e batteria. Era la
prima volta che vedevo e ascoltavo i Beatles. Da quel preciso momento decisi di
imparare a suonare la chitarra. Ero stato contagiato dalla Beatlemania nel giro di due
secondi.
Gli inizi furono difficili, non potevo permettermi una chitarra e mi arrangiavo
prendendone una in prestito di tanto in tanto.
Questo non è bastato a fermarmi e nonostante non avessi uno strumento mio, un
maestro e men che meno un metodo mi ingegnavo a capire da solo come funzionava la
chitarra ascoltando i 33 giri a velocità ridotta e cercando di articolare le note..a 20 anni
infine iniziai a suonare da professionista in gruppi regionali per poi a 22 fare il salto
direttamente in Europa bypassando l'Italia. Dopo aver girovagato in lungo e in largo nel
1980 presi residenza fissa a Vienna (Austria) e da li mi spostavo per suonare nelle altre
Nazioni.
Nel 1986 mi sono trasferito a Milano dove ho iniziato a suonare con qualche gruppo di
discreta fama, ma l'ingaggio più importante lo ottenni nel 1998 dal prestigioso Piccolo
Teatro di Milano. Ho quindi lavorato con il leggendario regista Giorgio Strehler
nell'allestimento e nelle rappresentazioni dell'opera "Faust".
Nel 1991 ho iniziato a dedicarmi all'insegnamento nel mentre, insoddisfatto delle
potenzialità della chitarra elettrica ho iniziato ad interessarmi allo strumento con le
corde in nylon, molto più dinamico e anche più difficile da "domare".. È stata la sfida
della mia vita, mi sono dovuto reinventare affrontando un lavoro durissimo ma ricco di
soddisfazioni.
Nel 1999 ho inciso il mio primo cd acustico e ho iniziato a suonare in giro col "Marco
Pinna Guitar Quartet".. nel 2000 a Oristano all'interno del festival "Dromos".
Negli anni ho continuato ad affinare un mio stile personale, riflettendo su ciò che sono
profondamente e cioè un uomo Mediterraneo. A quel punto omesso insieme tutte le
musiche che ascoltavo in radio da ragazzo mentre abitavo in Sardegna, musiche del Nord
Africa, della Spagna, Grecia e Sardegna ovviamente ecc.. Questo lavoro che ha
richiamato all'attenzione di un manager americano il quale mi ha contattato
proponendomi un contratto e il trasferimento negli States. Ovviamente non mi sono
fatto sfuggire l'occasione e dopo aver ottenuto un primo visto per tre anni ho preso
l'aereo e mi sono trasferito a Nashville, la città della musica per eccellenza !!!
Il fatto che non suono come gli Americani si è rivelato vincente e rapidamente si è
iniziato a parlare di me come di un musicista diverso rispetto alla scena comune di
Nashville.
Le mie esibizioni hanno fatto crescere l'interesse intorno a me e perfino un personaggio
come Chester Thompson, leggendario batterista di Zappa, Weather Report, Genesis,
conosceva il mio nome.. Da qui a programmare l'uscita del mio primo cd Americano il
passo è stato breve.
Ho affidato la produzione artistica a Sean O'Brian Smith, il grande bassista-produttore e
abbiamo messo su un team di musicisti di prim'ordine. Chester Thompson dopo aver
ascoltato i provini ha accettato con entusiasmo di partecipare alle registrazioni del mio
cd "AMIGUS" e ha addirittura rilasciato una video intervista che pubblicherò a breve nella
quale si esprime in termini lusinghieri nei miei confronti; non lo avrei mai nemmeno
sognato !!!
Sean O'Bryan Smith al basso non ha bisogno di presentazioni. Anche Glenn Williams ha
suonato la batteria con grande maestria, il giovanissimo Kyle Nachtigal ha sostenuto il
lavoro in maniera impeccabile con la sua chitarra acustica così come Lee Hines alle
percussioni, Kenny Zarider, Shannon Wicklane e Peter Gallinari hanno impreziosito il
tutto con le loro tastiere.
Il release-party di AMIGUS si è svolto il 20 giugno 2014 al Douglas Corner-Nashville dove
ho suonato i pezzi del cd in apertura dell'esibizione del grande chitarrista Neil Zaza; un
successo che è andato oltre le mie più rosee aspettative, la stampa ha parlato
dell'evento come uno dei migliori show dell'anno. Fra il pubblico Victor Wooten e i
Nelson.
La mia storia continua…
MARCO PINNA – Amigus
01) - Summer nights
02) - La Salsera
03)
04)
05)
05)
07)
08)
09)
10)
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