Ferragosto al femminile tra sacro e profano Ferragosto al femminile

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Ferragosto al femminile tra sacro e profano Ferragosto al femminile
UN GIORNO DA RICORDARE
A cura di Feldia Loperfido
Ferragosto al femminile
tra sacro e profano
empre di rapimenti e
di sparizioni si tratta!
Che si parli del
Ferragosto in senso
popolare o in senso liturgico,
comunque ci si riferisce a qualcuno
che esce di scena. Che poi questo
qualcuno lo faccia perché viene catturato
dalla gloria romana o da quella celeste,
è relativo. Però, questo 15 Agosto, da molti
atteso e da tanti altri odiato, sembra un po’ monotono:
qualunque sia la storia che lo origina, sempre di donne si
parla! Ma andiamo per ordine.
Fino al 18 A.C. (per alcuni storici fino al 21 A.C.), il
mese di Agosto costituiva per i Romani un periodo di
feste sfrenate e continue, senza contare che, già dalla fine
di Luglio, il grande popolo celebrava i Neptunalia, feste
rivolte al dio Nettuno, e i Furrinalia, feste rivolte alla dea
Furrina. E poi era la volta di Agosto. Il primo giorno del
mese era dedicato a Mars Ultor, poiché si celebrava
l’anniversario del tempio dedicato al dio Marte Vendicatore,
oltre l’anniversario della dedicazione del tempio della
Speranza. Il 5 Agosto ricorreva, invece, l’anniversario
della dedicazione del tempio a Salus, dea della salute e il
9 quello del tempio dedicato al dio Sole Antenato (Sol
Indiges). E fra Hercules Invictus (Ercole Invitto) e la festa
dell’accensione delle lampade (Lychnapsia) del 12 Agosto,
Hercules Victor (Ettore Vittorioso), Diana, Flora, Castore
e Polluce e le Vertumnalia (feste in onore di Vertumno)
del 13 Agosto, era semplice giungere, di festa in festa,
all’ultimo giorno del mese. E le cose andarono avanti in
questo modo fino a quel 18 A.C., quando Augusto decise
pugliasalute
di riunire
tutte le feste alle
Calende di Agosto
(il 15, appunto). Il
termine Ferragosto,
dunque, deriva dal
latino Feriae Augusti,
che vuol dire “riposo
di Agosto”. Che
attinenza abbia questo
giorno di scampagnate e
di svago con un
rapimento e con delle
donne è presto detto! Pare
che questa festa romana
fosse legata anche ai Consualia, periodo dedicato al dio
Conso, protettore dell’agricoltura, i cui riti si svolgevano
davanti ad un altare del Circo Massimo, solitamente
sotterraneo, ma portato in superficie per la festa. Ed ecco
il dunque: Tito Livio afferma che i Consualia fossero
stati introdotti da Romolo in persona quando organizzò
il Ratto delle Sabine. Fondata Roma, infatti, il giovane
intraprendente si rivolse alle genti vicine per costituire
alleanze e per accaparrarsi delle donne con cui popolare
la nuova città. All’opposizione dei confinanti, Romolo
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organizzò un grande spettacolo per attirare i vicini, i quali,
colpiti ed entusiasmati dalla originalità dei festeggiamenti
anche dalla singolarità dei Consualia, appunto, accorsero
e si videro le proprie donne rapite.
Risolto il primo mistero, vi è un altro dogma da svelare.
A proposito di Ferragosto, infatti, va ricordata un’altra
vicenda che parla di donne, sparizioni e glorie, ma
relativamente più recente rispetto a quella della città
eterna. Fin dai primi secoli del Cristianesimo, infatti, i
fedeli cominciarono a credere che Maria, madre di
Gesù, si fosse levata al cielo. L’anima e il corpo della
Madonna, cioè, sarebbero ascesi dal momento della
sua morte. E, testimonianze alla mano, il fatto
sarebbe provato dai racconti dei santi, dalla
devozione e da numerose immagini artistiche.
Dalla incoronazione della Vergine alla dormitio
Mariae, dai racconti orali ai riti più o meno
diffusi, infatti, le prove dell’assunzione di Maria
al cielo si sarebbero diffuse tra i fedeli, fino a
costituire e mantenere un culto che
si è trasmesso per secoli e millenni
di generazione in generazione.
Ad ufficializzare il dogma fu
papa Pio XII, che, soltanto il 1
Novembre dell’anno giubilare
1950, proclamò quella verità
che fino ad allora era stata
trattata come semplice
credenza. Con la costituzione
apostolica Munificentissimus
Deus, dunque, cinquantasette
anni fa venne proclamato il
dogma
cattolico
dell’Assunzione di Maria
in Cielo. Cosa abbia a che
fare la Madonna con
Ferragosto è cosa poi ben
conosciuta. C’è chi,
infatti, la fa arrivare dal
mare, chi la custodisce
in qualche grotta
sperduta, chi la glorifica
in templi sontuosi e chi la
venera in chiesette discrete. C’è anche chi
ritiene che, in quel giorno, non si debba andare al mare e
chi, invece, si trastulla in qualche bosco o su qualche
spiaggia godendosi un caotico pic–nic o improvvisando
una partita di beach–volley o una passeggiata fra impervi
sentieri. Ad ogni modo, tutti sanno (o quasi tutti) che il 15
Agosto, oltre ad essere festa dal lavoro, è anche festa fra
le schiere celesti. In quel giorno, infatti, si celebra quel
famoso dogma, che, inoltre, rispetta pienamente i tre criteri:
c’è una sparizione, riguarda una donna, avviene il giorno
di Ferragosto.
E allora, buone ferie di Agosto a tutti… e non temete!
Certamente (speriamo!) nessuno (o meglio, nessuna) farà
la fine di una Sabina o si ritroverà fra le stelle del firmamento!
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