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Traduzione interna a cura dell’Unità Affari Internazionali. 14.06.2012
Nazioni Unite
Rivisto E/CN.7/2012/L.8/Rev.1
Consiglio Economico e Sociale
Distribuzione Limitata
15 marzo 2012
Commissione stupefacenti
55ª sessione
Vienna, 12-16 marzo 2012
Punto 6 (a) dell’agenda
Attuazione della Dichiarazione Politica e del Piano
d’Azione sulla Cooperazione Internazionale verso
una Strategia Integrata e Bilanciata per Contrastare
il Problema Mondiale della Droga: Riduzione della
domanda e misure collegate
Albania, Croazia, Danimarca, * El Salvador, Israele, Perù, Filippine, Tailandia,
Ucraina e Stati Uniti: bozza di risoluzione revisionata
Promuovere strategie e misure orientate ai bisogni specifici delle donne
nel quadro di programmi e strategie completi e integrati per la riduzione
della domanda
La Commissione stupefacenti,
Sottolineando gli impegni contenuti nella Dichiarazione Politica e nel Piano d’Azione
sulla Cooperazione Internazionale verso una strategia integrata e bilanciata per combattere il
problema della droga nel mondo1, adottati nel segmento di alto livello della cinquantaduesima
sessione della Commissione e dall’Assemblea Generale nella sua risoluzione 64/182 del 18
dicembre 2009, in cui si afferma che gli Stati Membri dovrebbero garantire una grande varietà
di servizi per la riduzione della domanda in grado di fornire approcci che prendano in
considerazione le differenze di genere e soddisfino le esigenze dei gruppi vulnerabili,
Richiamando la Dichiarazione sui principi guida della riduzione della domanda di
droga , in cui si afferma che i programmi sulla riduzione della domanda dovrebbero essere
efficaci, pertinenti e accessibili ai gruppi più a rischio, prendendo in considerazione le
differenze di genere, le differenze culturali e quelle in materia di istruzione,
2
Richiamando altresì, la Dichiarazione sull’eliminazione delle violenze contro le
donne3, in cui si ribadisce che queste ultime hanno diritto di usufruire dei più alti standard
accessibili in materia di salute fisica e mentale,
Richiamando inoltre l’impegno che deve essere profuso nell’improntare tutte le attività
del sistema delle Nazioni Unite al rispetto dei diritti delle donne, come espresso dalla
*A nome degli Stati Membri delle Nazioni Unite che fanno parte dell’Unione europea.
1
Registrazioni Ufficiali del Consiglio Economico e sociale, 2009, Supplemento N. 8 (E/2009/28), cap. I, sez.C.
2
Risoluzione dell’Assemblea Generale S-20/3, allegato
3
Risoluzione dell’Assemblea Generale 48/104.
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Dichiarazione di Vienna e dal Programma d’Azione adottato nella seconda Conferenza
Mondiale sui diritti umani4,
Riaffermando l’impegno a porre fine a tutte le discriminazioni di genere espresso nella
Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne5, e nello
specifico l’impegno a raggiungere un uguale trattamento nell’accesso ai servizi sanitari,
Richiamando l’impegno profuso nella Dichiarazione del Millennio6, per promuovere la
parità di genere,
Richiamando anche il rapporto del 2010 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio7 in
cui si afferma che l’accesso alle cure per le donne è ancora piuttosto difficile in diverse regioni,
Richiamando inoltre la sua risoluzione 54/5 del 25 marzo 2011, in cui si è riconosciuto
che la tossicodipendenza è un disturbo multifattoriale cronico della salute ma prevenibile e
trattabile, e sottolineando il bisogno di fornire un continuum nelle politiche e nei programmi
che promuovono la prevenzione, la diagnosi precoce e l’intervento, il trattamento, la cura e i
servizi di sostegno correlati alla riabilitazione, al reinserimento sociale e al recupero,
Richiamando la Dichiarazione di Pechino e la Piattaforma d’Azione adottate nella
quarta Conferenza Mondiale sulle donne8, in cui si sottolinea che queste ultime hanno diritto di
usufruire dei più alti standard accessibili in materia di salute fisica e mentale, e nella
convinzione che donne e ragazze debbano godere di servizi sanitari sviluppati specificatamente
per le loro esigenze,
Richiamando inoltre la risoluzione 65/228 del 21 dicembre 2010 dell’Assemblea
Generale, in cui quest’ultima ha adottato le strategie modello e le misure pratiche per
l’eliminazione della violenza nei confronti delle donne nel campo della prevenzione del
crimine e della giustizia penale, e la risoluzione 65/229 del 21 dicembre 2010 dell’Assemblea
Generale, in cui quest’ultima ha adottato i regolamenti delle Nazioni Unite sul trattamento
delle donne in carcere e sulle misure alternative ad esso (“Norme di Bangkok”),
Riconoscendo la necessità di maggiori informazioni basate sull’evidenza in relazione a
tutti gli aspetti legati alla tossicodipendenza, in particolare a quelli specifici che riguardano le
donne, gli effetti fisiologici e psicosociali, le caratteristiche di coloro che fanno uso di sostanze
e le esperienze di trattamento, nonché la necessità di utilizzare queste informazioni nello
sviluppo e nella realizzazione di programmi e strategie,
Preoccupata del fatto che le donne con problemi di tossicodipendenza non hanno
accesso o non usufruiscono di trattamenti efficaci che prendano in considerazione i loro
specifici bisogni e le circostanze in cui si trovano,
Consapevole che migliori opportunità nel campo formativo e lavorativo diminuiscano
nelle donne il rischio di tossicodipendenza e il loro coinvolgimento in crimini correlati alla
droga,
4
A/CONF.157/24 (Parte I), cap.III.
Nazioni Unite, Treaty Series, vol.1249, N.20378
6
Risoluzione dell’Assemblea Generale 55/2
7
Pubblicazione delle Nazioni Unite, N. E. 10.I.7.
8
Rapporto della quarta Conferenza mondiale sulle donne, Pechino, 4-15 settembre 1995 (pubblicazione delle Nazioni
Unite, Vendite N. E.96.IV.13), Cap.I, risoluzione 1, allegato 1.
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Prendendo in considerazione la necessità di sviluppare e attuare delle misure per la
riduzione della domanda che soddisfino al meglio i bisogni specifici delle donne
tossicodipendenti, includendo servizi ad esse specificatamente dedicati,
Notando con grande preoccupazione le avverse conseguenze della tossicodipendenza
per gli individui e per la società in generale, riafferma il suo impegno ad affrontare questi
problemi nel quadro di strategie globali, complementari e multisettoriali sulla riduzione della
domanda di droga, in particolare attraverso strategie rivolte ai giovani; notando inoltre con
grande preoccupazione l’allarmante aumento nell’incidenza di HIV/AIDS e di altri disturbi
trasmessi per via ematica tra i tossicodipendenti che fanno uso di droghe iniettive; riafferma il
suo impegno a promuovere l’accesso universale a programmi completi di prevenzione,
trattamento e cura, e ai servizi di sostegno correlati, in piena conformità con le convenzioni
internazionali sul controllo della droga e con la legislazione nazionale, prendendo in
considerazione le rispettive risoluzioni dell’Assemblea Generale e, ove applicabile, la guida
tecnica dell’OMS, UNODC, UNAIDS al fine di stabilire l’accesso universale a programmi di
prevenzione, trattamento e cura di coloro che fanno uso di droghe iniettive9, e richiede
all’UNODC di adempiere al suo mandato in stretta collaborazione con le rispettive
organizzazioni e programmi del sistema delle Nazioni Unite come l’Organizzazione Mondiale
della Sanità, il Programma di Sviluppo nelle Nazioni Unite e il Programma Congiunto delle
Nazioni Unite su HIV/AIDS,
1. Sollecita gli Stati Membri a inserire nelle loro politiche e strategie sulla droga
programmi orientati al genere femminile;
2. Incoraggia gli Stati Membri a inserire, ove richiesto, servizi specifici per le donne
nella progettazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione di politiche e programmi relativi
all’uso di droga e alla tossicodipendenza,
3. Raccomanda agli Stati Membri di prendere in considerazione e soddisfare i bisogni
specifici dei genitori tossicodipendenti, tra i quali la cura del bambino e la formazione dei
genitori;
4. Raccomanda inoltre agli Stati Membri di delineare, attuare e valutare programmi
integrati per la prevenzione della droga, il trattamento e la prevenzione dell’HIV prendendo in
considerazione i bisogni delle donne che hanno subito traumi sessuali e altri tipi di traumi
violenti correlati alla tossicodipendenza;
5. Incoraggia gli Stati Membri a prendere in considerazione i bisogni specifici delle
donne nella prevenzione, diagnosi precoce, intervento, trattamento e cura della
tossicodipendenza e dei disturbi correlati alla droga, quali malattie infettive, disturbi psichici,
così come nei servizi di sostegno, quali quelli per la riabilitazione, il reinserimento, il recupero
e incoraggia a realizzare questi servizi nei loro sistemi sanitari, allo scopo di inserire misure
specifiche orientate alle donne, promuovendo efficaci progetti quali la creazione di gruppi
speciali per le donne in degenza e in ambulatorio, trattamenti familiari e formazione extraoccupazionale per le donne come parte delle attività di recupero,
6. Invita gli Stati Membri a mettere in atto nelle loro politiche sulla droga, lì ove
opportuno, delle linee guida e degli standard qualitativi orientati alle donne al fine di
9
Ginevra, Organizzazione mondiale della sanità, 2009.
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massimizzare il livello di coerenza con attività svolte, efficace allocazione delle risorse e
risultati positivi riscontrati tra le donne tossicodipendenti e i figli di queste ultime;
7. Incoraggia gli Stati Membri a promuovere l’attuazione della versione aggiornata
delle Strategie Modello e misure concrete sull’eliminazione della violenza contro le donne nel
campo della prevenzione del crimine e della giustizia penale, nonché dei regolamenti delle
Nazioni Unite sul trattamento delle donne in carcere e sulle misure alternative ad esso (“Norme
di Bangkok”) e delle disposizioni correlate ai programmi di trattamento pensati per donne
tossicodipendenti, incluse quelle in carcere, che tengano in considerazione gli episodi di
violenza contro le donne, le loro precedenti esperienze, le particolari esigenze delle madri e
delle donne incinte, nonché il loro diverso background culturale;
8. Sollecita gli Stati Membri a identificare e contrastare fermamente le discriminazioni,
così come i trattamenti degradanti e indegni nei confronti di donne tossicodipendenti, offrendo
loro opportuno accesso all’assistenza, che include supporto e test volontari per l’HIV,
trattamento, servizi di sostegno per la riabilitazione e per l’integrazione sociale che tengano in
considerazione i bisogni specifici delle donne, le responsabilità dei genitori e il recupero da
traumi correlati all’uso di droghe di cui si è sofferto in seguito a violenze sessuali o ad altre
forme di violenza;
9. Incoraggia gli Stati Membri a fornire una vasta gamma di misure che incontrino i
bisogni specifici delle donne tossicodipendenti, tra cui le donne incinte, le madri o coloro a cui
è affidata la custodia di bambini;
10. Richiede agli Stati Membri di prestare attenzione ai bisogni specifici delle donne
applicando i relativi obiettivi come stabilito nella Dichiarazione Politica su HIV e AIDS
adottata dall’Assemblea Generale nella sua risoluzione 65/277 del 10 giugno 2011 e inserendo
tali obiettivi nelle rispettive strategie e misure a livello nazionale come stabilito
precedentemente nella Dichiarazione Politica e nel Piano d’Azione Internazionale verso una
strategia integrata e bilanciata per contrastare il problema della droga nel mondo10;
11. Invita l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la
Giustizia a condividere con essa e con l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il
Crimine le informazioni sulle esperienze relative ai rispettivi programmi e misure rivolti alle
specifiche esigenze delle donne e le relative misure,
12. Incoraggia l’UNODC ad accrescere la consapevolezza tra le agenzie delle Nazioni
Unite sul bisogno di delineare modelli relativi alla formazione e all’occupazione che possono
essere usati in programmi e strategie per prevenire la tossicodipendenza e il coinvolgimento
delle donne nei crimini correlati alla droga;
13. Invita l’UNODC a lavorare con le rispettive agenzie delle Nazioni Unite, tra cui
l’UNICRI, per assistere e sostenere gli Stati Membri nello sviluppo e nell’adattamento di
misure e strategie, a livello nazionale, regionale e internazionale, rivolte ai bisogni specifici
delle donne, elementi quest’ ultimi essenziali per politiche più efficaci, appropriate e basate sui
diritti umani;
14. Richiede all’UNODC di facilitare la raccolta e la diffusione delle informazioni
fornite dagli Stati Membri in relazione agli sforzi per l’attuazione della risoluzione in oggetto;
10
Registrazioni ufficiali del Consiglio economico e sociale, 2009, supplemento N. 8 (E/2009/28), cap.I, sez. C.
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15. Richiede inoltre all’UNODC di inserire nelle sue future campagne di
sensibilizzazione quelle informazioni che sottolineano l’importanza di un approccio integrato
nei confronti dei bisogni specifici delle donne;
16. Invita l’UNODC a coordinarsi, ove richiesto, con la società civile e con il settore
privato nel trattare i bisogni specifici delle donne in relazione alla riduzione della domanda,
espandendo i programmi sulla tossicodipendenza femminile e la loro copertura, in conformità
con la legislazione nazionale e in pieno accordo con le convenzioni internazionali sul controllo
della droga;
17. Invita gli Stati Membri e gli altri finanziatori a fornire ulteriori aiuti economici a
questi scopi in conformità con i regolamenti e le procedure delle Nazioni Unite.
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