Vienna: splendore asburgico

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Vienna: splendore asburgico
Vienna: splendore asburgico
Vienna è una città con un’atmosfera unica. Maestosa capitale
imperiale, per anni è stata il riferimento della cultura
mitteleuropea. Nel volto di oggi si riflette infatti il suo
passato glorioso. Non si può fare a meno di percorrere i viali
ottocenteschi della Ringstrasse, l’anello stradale di ben 4 km
che circonda il centro storico della città. Palazzi pubblici e
privati con un magico insieme di neostili – dal neogotico al
rinascimentale, dal barocco al neoclassico – rendono questa
strada tra le più eleganti al mondo. Per contemplare in pieno
lo splendore asburgico, niente di meglio che concedersi una
sosta culturale nel Kunsthistorisches Museum. Il Museo della
Storia dell’Arte – inaugurato alla presenza dell’imperatore
Francesco I d’Asburgo il 17 ottobre del 1891 – festeggerà tra
l’altro
quest’anno
il
suo
125
anniversario.
Oltre ai capolavori della collezione permanente – come
dimenticare la Saliera di Francesco I di Benvenuto Cellini, un
vero capolavoro dell’arte orafa italiana? – si terrà dal 8
marzo al 18 settembre 2016 una mostra a tema sulla cultura
delle feste, sviluppatesi nelle corti europee. Banchetti
di cibi e bevande, corredati da danze e musiche – con
particolare attenzione al contesto asburgico – saranno il
cuore della kermesse. Tra gli oggetti esposti, una splendida
tovaglia ordinata da Carlo V nel 1527 e una ‘seggiola per
bere’ del XVI secolo: si tratta di una vera e propria sedia
dove gli ospiti venivano ‘bloccati’ finchè non avessero bevuto
una coppa di benvenuto.
Le rappresentazioni figurative includono le ‘feste contadine’
di Bruegel sino alla Fete Galante, genere pittorico del XVIII
secolo, nel quale le figure si muovono in modo informale in un
ampio paesaggio naturale. Abbandonati i fasti di corte, una
interessante tappa può essere il MAK, Museo austriaco di Arte
Contemporanea e Arti Applicate, regno del design. Dopo aver
ammirato i preziosi oggetti d’artigianato della Wiener
Werkstätte, con i capolavori dello stile Liberty – tra cui il
modello rivestito in lamine d’oro di G. Klimt per il fregio
del Palazzo Stoclet a Bruxelles – e una rassegna dedicata
all’arte asiatica, il visitatore potrà recarsi al Salon
Plafond.
Il ristorante del museo – l’ex MAK Cafè del 1993, riadattato
in un moderno Gasthaus nel 2006, è stato in ultimo
ristrutturato dall’architetto e designer viennese Michael
Embacher. Un ambiente accogliente orientato al tipico stile
della Wiener Wirtshaus con mobili storici di Oswald Haerdtl e
stoffe di Josef Frank. Il concetto gastronomico è dello chef
stellato Tim Mälzer di Amburgo, con una cucina pura e
naturale orientata al prodotto e agli alimenti
artigianali. Una sosta per il piacere del palato dopo un
affascinante giro per i più bei musei di una città che brulica
di novità culturali e culinarie.
Un punto di partenza perfetto per tutte le attrazioni è
l’Hotel Beethoven Wien. La sua proprietaria Barbara Ludwig,
spinta dall’amore e dalla passione per la sua
Vienna, lo
ha trasformato da casa di tolleranza in un gioiellino di
charme. Completamente ristrutturato nel 2010,
l’Hotel
Beethoven Wien è un incantevole hotel a 4 stelle ubicato nel
pieno centro di Vienna, affacciato al famoso “Theater an der
Wien”, in un edificio storico del 1902 che ha attraversato il
XX secolo indenne, ospitando appunto anche una casa
d’appuntamenti. Varcando la soglia
dell’Hotel
Beethoven
Wien
si
percepisce
immediatamente
la
filosofia di accoglienza firmata
dalla spumeggiante proprietaria, che
con il suo fascino discreto e la
seducente
vivacità
delle
ambientazioni avvolge e coccola gli
ospiti durante ogni momento del
soggiorno. Dal mezzanino vetrato si
può ammirare il “Papagenotor” ovvero
la porta di Papageno.
I prezzi sono modici e comprendono sempre una
ricchissima prima colazione e i bimbi da 0 a 6 anni
soggiornano gratis. Prezzi
www.hotel–beethoven.at
e
prenotazioni
sul
sito