L`acqua, nell`antichità considerata elemento, è il

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L`acqua, nell`antichità considerata elemento, è il
Carlo Lavalle
Dicembre 2005
(6 pagine 5 figure)
PRECIOUS WATER
L'acqua, nell'antichità considerata elemento, è il composto (Cavendish, Lavoisier)
più comune sulla superficie terrestre. Secondo la teoria dell'origine abiotica della
vita sul globo terrestre è biomolecola paradigmatica. L'acqua, fonte di vita, è un
bene comune dell'umanità alla cui difesa siamo chiamati per impedirne spreco,
cattiva gestione e iniquità nella sua distribuzione.
L’acqua scorre, penetra, si rigenera, evapora, si accumula, s’infiltra, fluisce, percola,
precipita, traspira. Tutte queste evoluzioni compiute dall’H2O (formula chimica
dell’acqua) fanno parte del ciclo idrologico, la circolazione dell’acqua all’interno
dell’idrosfera terrestre.
Figura 1. Il ciclo idrologico
Fonte : (www.tes.mi.it)
Processo che si traduce in un continuo interscambio di massa idrica mediante
movimenti ascendenti, sub-orizzontali e discendenti. Atmosfera, terra, organismi ne
vengono interessati intanto che l’acqua si trasforma, muta stato fisico in un
incessante passaggio, o cambiamento di fase. Ora è vapore acqueo in stato
gassoso, ascesa dal mare per effetto del calore solare, ora appare sotto specie di
cirri oppure di nubi cumuliformi che rovesciano improvvisi scrosci d’acqua (acqua
meteorica). Di qui compare in forma solida come ghiaccio, o criosfera, che ricopre
la superficie terrestre, di là è soffice neve che discioglie nella stagione primaverile.
Figura 2. Molecola dell’acqua allo stato liquido (a) e allo stato solido (b)
Fonte (www.vialattea.net)
Essere e agire multiforme dell’acqua dipendono dalle sue doti intrinseche. Le
particolarità trasformistiche vanno ricondotte alla natura molecolare. La molecola
dell’acqua è un composto dato dalla combinazione dei due elementi tra i più
comuni nell’universo, idrogeno e ossigeno. Due atomi di idrogeno e uno di
ossigeno si uniscono, legano, per disegnare una struttura tetraedrica imperfetta
con due dei quattro vertici occupati da coppie di elettroni, dette coppie solitarie.
Dal momento che l’ossigeno attrae a sé gli elettroni assume una carica negativa,
viceversa l’idrogeno rimane carico positivamente cosicché ogni molecola assume le
caratteristiche un dipolo elettrico. Ma l’atomo di idrogeno congiunto in legame
covalente polare con l’atomo di ossigeno nella singola molecola di acqua cerca gli
atomi di ossigeno delle altre molecole d’acqua istituendo un’interazione nota col
nome di ponte idrogeno.
Figura 3. Struttura dell'acqua
I ponti idrogeno forniscono coesione strutturale e hanno influenza su proprietà
fisiche come la densità, la capacità termica, la conduzione del calore. Parimenti
determinano il potere solvente. Così si giustifica la suscettibilità dell’acqua a
dilatarsi in condizione e di riscaldamento e di raffreddamento : in maniera anomala
essa raggiunge il massimo di densità a quattro gradi C. L'acqua inoltre presenta il
valore della tensione di vapore, del calore specifico, del calore di fusione e di quello
di evaporazione a livelli alquanto elevati. Nella funzione di solvente possiede
capacità straordinarie rispetto a qualsiasi altra sostanza ed è di gran lunga la più
diffusa.
Nel contempo, l’acqua rappresenta il costituente inorganico più abbondante negli
organismi viventi. Il citoplasma delle cellule è formato principalmente da acqua.
Nell’uomo adulto, ripartita nei tessuti, in media specifica il 60-75% del peso
corporeo. Nello spazio l’acqua è racchiusa nelle “nubi molecolari” di alcune regioni
della nostra galassia, nei meteoriti, o condriti carbonacee (20% di acqua sotto
forma di ghiaccio) e nelle comete in grande quantità.
In virtù delle descritte poliedriche qualità e del suo carattere ubiquitario l’acqua è
assurta a realtà e principio simbolico e fondativo. Secondo Paracelso è “matrice del
mondo e di tutte le sue creature”, per Talete è “l’elemento generatore di tutte le
cose”. Nel Rig Veda in origine “tutto era, senza distinzione, Acqua”, nella religione
ebraica diventa M madre e matrice di ogni cosa, nella tradizione cinese il Wu-chi, il
senza culmine. Nei riti cattolici l’acqua, versata nell’acquasantiera, è benedetta, e in
teologia si ricomprende tra i sacramentali. Nelle diverse culture l’acqua è
purificatrice, lavacro dell’anima, fattore di guarigione.
Fonte : www.artinvest2000.com
Figura 4. Guido Reni “Battesimo di Cristo”
Questo bene, così celebrato, così pervasivo, è infine tanto indispensabile da dover
essere adottato. In quanto fonte di vita, risorsa di base insostituibile, si pensa sia
patrimonio dell’umanità e come tale degna di protezione. Prioritaria chiaramente è
la difesa dell’acqua dolce.
Fonte : www.unesco.org
Figura 5. Logo del Decennio Internazionale “Water for Life” inaugurato dall'ONU
In natura l’acqua dolce è presente nel nostro pianeta in una proporzione pari al
3,5% del totale, la restante quota essendo inutilizzabile dall’uomo giacché corrosiva
e tossica anche per scopi industriali. D’altro canto l’acqua dolce è in massima parte
contenuta nelle calotte polari e nei ghiacciai, in minor misura raccolta nelle falde
acquifere (acque sotterranee), fiumi, laghi e corsi d’acqua (acque di superficie).
Vero è che l’acqua essendo risorsa rinnovabile viene di continuo reintegrata nel
ciclo idrologico. Ma i 2/3 dell’acqua ricostituita transita dalla terra al mare senza
poter venire utilizzata, ed un'altra porzione rimane drenata in zone irraggiungibili e
disabitate. In complesso perciò l’acqua dolce disponibile ed accessibile all’essere
umano è pari all’incirca al 25% dell’acqua dolce riciclata.
Quantunque ristretta a queste dimensioni appaia attualmente sufficiente all’uomo
per appagare i suoi bisogni alcuni esperti prospettano una “incombente crisi
mondiale”.
In prospettiva forte incremento della popolazione, impiego crescente dell’acqua,
inquinamento, nonostante la propensione a rigenerarsi ed autodepurarsi,
minerebbero la fruibilità e la godibilità dell’acqua avvicinandoci pericolosamente
all’emergenza della scarsità.
E’ noto che nel settore agricolo, dove si convoglia fra il 70 e l’80%
attinta, lo sfruttamento intensivo dei terreni ha comportato un balzo in
consumo. Pratiche improprie di irrigazione sono oltre tutto la
dell’aumento del fenomeno della salinizzazione. Come se non bastasse,
dell’acqua
avanti del
concausa
nelle aree
densamente popolate e in quelle sviluppate i liquami domestici e gli scarichi
industriali minacciano acque superficiali e sotterranee.
D’altronde, giova ricordare che in tanti paesi la fornitura naturale dell’acqua è
tuttora discontinua e insufficiente e che il 65% delle risorse idriche naturali del
pianeta è concentrato in sole dieci nazioni. In Italia, le regioni del Meridione
specialmente soffrono di “malessere idrico”.
Potabilità ed equa distribuzione sono allora comprensibilmente obbiettivi perseguiti
dall’ONU, la cui Assemblea Generale nel 1993 ha proclamato il 22 marzo di ogni
anno giornata mondiale dell’acqua. Ma altrettanto vigorosamente le istituzioni
internazionali denunciano il nesso stretto che l’acqua ha con la salute dell’uomo.
Nelle nazioni in via di sviluppo l’80% delle malattie e un terzo dei decessi sono
indotti da acque contaminate. Una buona metà della popolazione mondiale alloggia
in luoghi sforniti di servizi fognari ed una fetta ragguardevole non gode di servizi di
acqua pulita.
Ai nostri tempi, riprendendo le osservazioni dello storico Brian Bailey, quando
l’acqua arriva in ogni abitazione delle nostre città tramite tubature o in bottiglia, è
facile scordare l’altissima considerazione di cui in passato era oggetto in qualunque
borgo o villaggio.
Carlo Lavalle