«Un sogno che si avvera: la lettura in autonomia»
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«Un sogno che si avvera: la lettura in autonomia»
6 Primo Piano domenica 8 novembre 2015 L’INIZIATIVA l'Adige l'Adige Primo Piano IL TESTIMONE Il giornalista Giuliano Beltrami racconta le innovazioni: LA SCHEDA «I quotidiani si possono consultare on-line ma le foto e gli spazi bianchi erano elementi di disturbo: ora non è più così» Winlucy, il sistema che abbatte le barriere Un programma speciale permette il piacere del quotidiano a chi ha problemi di vista: articoli a «voce» Cos’è il sistema Winlucy? Si tratta di un software in grado di consentire a ipovedenti e ciechi l’accesso semplificato alle principali funzioni del pc, come la lettura di libri e giornali. Il programma ora rende possibile anche la lettura dell’Adige, che ogni mattina viene «trasformato» nella versione compatibile con il sistema. Chi può accedere al programma? I ciechi e gli ipovedenti possono scaricare il programma, in forma gratuita, dal sito www.winlucy.it. È necessaria la registrazione. La consultazione gratuita dell’Adige sarà possibile per tre mesi. Come funziona il programma e come è possibile leggere l’Adige? Il programma è molto semplice: dopo l’avvio compare un menu che si percorre con freccia giù: «editor», «organizer», «media», «posta elettronica», «internet». Qui si entra e si legge «L’Adige». A questo punto si può leggere la copia del giorno, oppure, con freccia giù, si può tornare indietro alle copie dei giorni precedenti. Una volta scelta la data, altro invio per arrivare alla prima pagina. Da qui, con freccia giù, si passa all’interno. Di seguito: attualità, cultura e spettacoli, Trento, Rovereto, Riva, valli, sport e lettere. In ogni sezione si entra e si trovano i titoli dei pezzi. Si clicca invio e l’articolo compare. L’Adige è il primo giornale locale in Italia ad offrire questo servizio. «Un sogno che si avvera: la lettura in autonomia» La prova sul campo: «Un enorme passo in avanti» GIULIANO BELTRAMI Se chiedete ad un cieco quale sia il rapporto con il giornale vi risponderà: «Un tempo (fino all’arrivo delle nuove tecnologie come Internet) eravamo costretti a farcelo leggere da persone animate da buona volontà. Oggi qualsiasi giornale si può consultare online, ma in fondo non è cambiato granché: infatti in un quotidiano o in una rivista accanto agli articoli ci sono le pubblicità, le fotografie e gli spazi bianchi, tutti elementi che disturbano (per non dire che impediscono) la lettura, perché con il display Braille non si riesce a districarsi nelle pagine, così come con la sintesi vocale». E allora, avanti alla vecchia, con la moglie, il marito, i figli o la persona di buona volontà che ti legge il quotidiano. Ti leggeva. Sì, perché ogni tanto arrivano anche per i privi di vista le innovazioni che assicurano l’autonomia. L’ultima si chiama Winlucy ed è stata inventata dalla Fondazione Lucia Guderzo, che ha sede nel Padovano, ma è dedicata a una donna trentina scomparsa prematuramente, donna che aveva dato gran parte della vita per rispondere alle esigenze dei non vedenti. Cos’è Winlucy? Un programma, appunto, che consente ad un cieco e a un ipovedente (persona con minimo residuo visivo) di leggere il giornale. Prima di entrare nei dettagli, diremo che tre sono le possibilità di Con l’Adige le notizie le leggono anche i ciechi PAOLO MICHELETTO L’ Adige è sempre più un giornale «per tutti». Anche per i ciechi e per le persone con difficoltà visive e di lettura. Bastano infatti pochi clic e il giornale diventa accessibile: chi non lo può leggere con gli occhi lo può ascoltare attraverso la sintesi vocale oppure avere accesso alle ultime notizie con il sistema Braille. È questa la novità che l’Adige offre ai suoi lettori non vedenti, con la possibilità di «leggere» gratuitamente il giornale fino al 31 gennaio prossimo, e poi abbonarsi. Chi ha provato la novità parla di «rivoluzione»: un programma scaricato al computer offre una totale autonomia alle persone che dovevano dipendere da tecnologie non sempre adatte oppure dalla lettura di altre persone. Ogni mattina l’Adige viene codificato e diffuso nella forma più adatta, con una scansione delle pagine e delle notizie uguale a quella del giornale cartaceo. Insomma, con la versione in edicola, quella digitale e la «copia» per i ciechi l’Adige abbatte sia le distanze fisiche che le barriere. Il progetto editoriale, coordinato da Danilo Curti, responsabile dell’Ufficio marketing, è stato reso possibile grazie all’intesa con la Fondazione Lucia Guderzo, la onlus di Loreggia (Padova) che prende il nome dalla dottoressa, nativa di Borgo Valsugana, che ha esercitato fino al 1995 nella conca del Tesino organizzando corsi di formazione per i ciechi. La stessa Fondazione collabora con TifloSystem spa, società che opera nel campo delle soluzioni tecnologiche per l’indipendenza e l’autonomia delle persone cieche, ipovedenti e con handicap motori. È stata questa società ad aver sviluppato un software, Winlucy, in grado di consentire a ipovedenti e ciechi l’accesso semplificato alle principali funzioni del computer, come la lettura di libri e giornali, dando sia un riscontro vocale che domenica 8 novembre 2015 Il giornale per i non vedenti Gli articoli sono «parlati» gestendo un display braille collegato al pc. Per quanto riguarda il nostro giornale, il programma si fa particolarmente apprezzare per la sua semplicità. Per entrare nelle pagine dell’Adige bastano tre tasti: freccia giù, invio e esc. Una volta avviato il programma, compare un menu che si percorre con freccia giù: «editor», «organizer», «media», «posta elettronica», «internet». Qui si entra e si legge l’Adige. A questo punto si può leggere la copia del giorno, oppure, con freccia giù, si può tornare indietro alle copie dei giorni precedenti. Una volta scelta la data, altro invio per arrivare alla prima pagina. Poi si passa all’interno. Di seguito: attualità, cultura e spettacoli, Trento, Rovereto, Riva, cronaca delle valli, sport e lettere. In ogni sezione si entra e si trovano i titoli dei pezzi. Si clicca invio e l’articolo compare. Il vantaggio del programma sta nella eliminazione degli spazi bianchi (che fanno perdere l’orientamento a chi naviga in Internet con il Braille) e delle foto. E poi, come detto, altro vantaggio impagabile: la semplicità nell’utilizzo, che rende fruibile lo strumento anche a chi non ha alcuna dimestichezza con i tasti del computer. Spiega Davide Cervellin, presidente della Fondazione Lucia Guderzo: «L’esigenza di poter leggere un quotidiano locale è da sempre molto sentita, soprattutto perché rappresenta l’identità di tutti noi, dei nostri paesi e delle nostre valli e perché offre un’informazione non sufficientemente “coperta” dalla televisione. Le nuove tecnologie hanno concesso molte nuove opportunità, ma il giornale resta un sistema complesso anche per i più recenti screen reader». Teniamo conto che l’80% di chi soffre di problemi di vista ha un’età superiore ai 65 anni: di qui l’esigenza di creare un programma più semplice possibile, che con pochi tasti «apra» tutto il giornale. Con una prova in «diretta» possiamo dire che leggere l’Adige con il sistema Winlucy è poco più impegnativo che sfogliare a mano il quotidiano appena acquistato in edicola. Ma non si tratta solo di un programma «amico» di chi al mattino ama concedersi il gusto della lettura delle notizie del giorno. Winlucy offre infatti la lettura dell’Almanacco, le previsioni meteo e la consultazione dell’elenco telefonico: da poco è possibile anche la lettura della Bibbia e del vocabolario della Treccani. Insomma, un programma che ha migliorato di molto la qualità della vita dei non vedenti. Del resto, è proprio questo il «lavoro» della Fondazione Lucia Guderzo, che per statuto ha proprio l’obiettivo di dare sempre nuovi impulsi alla ricerca scientifica in favore delle persone con disabilità. L’ente non riceve fondi pubblici ma si basa su contributi volontari (nell’elenco dei benefattori e sostenitori ci sono i nomi di Giorgio Fossa, Cesare Romiti, Luigi Abete, Carlo Callieri e Marco Tronchetti Provera) ed è stato fondato nel 2012, in modo da raccogliere la meravigliosa eredità di Lucia Guderzo, morta l’anno prima. La dottoressa Guderzo, nata a Borgo e vissuta per molti anni a Ospedaletto, fin da giovanissima si appassionò alla ricerca delle soluzioni per l’autonomia delle persone non vedenti e con pluridisabilità. È grazie a lei, e a chi ha raccolto il suo patrimonio di conoscenze e relazioni, che le notizie dell’Adige diventano accessibili a tutti, senza barriere e senza confini. Il progetto Winlucy sarà presentato in occasione della Giornata dell’accompagnatore, sabato 14 novembre alla sede della Cooperativa sociale Irifor del Trentino, al piano terra di via della Malvasia 15, a Trento. A fare gli onori di casa l’Unione ciechi del presidente Dario Trentini, che ha accolto con molto interesse il progetto. IL DIRETTORE Giuliano Beltrami: non ha più problemi a leggere l’Adige fruire di questo strumento: la sintesi vocale, il display Braille e l’ingrandimento dei caratteri. Quest’ultimo, in particolare, permette la lettura anche ad una persona non necessariamente catalogabile nella categoria dei ciechi o degli ipovedenti, ma semplicemente con qualche difficoltà visiva: una persona anziana, per esempio. Come funziona Winlucy? La semplicità è il suo primo pregio, che rende il programma utilizzabile anche da coloro che non hanno alcuna confidenza con l’informatica. Partendo dal principio, si accende il computer e si va in Winlucy (con un comando agevolato si arriva in un attimo). Poi si useranno solo freccia giù, freccia su, invio ed esc. Con la freccia giù si arriva fino all’indicazione «internet». Premuto invio, si trova la voce «L’Adige», perciò si preme un’altra volta invio. Il primo da consultare è il numero di quel giorno, ma volendo si può tornare indietro di una settimana. A questo punto si apre davanti al video per chi legge ingrandito, sul display Braille per chi legge con il sistema dei puntini e alla sintesi vocale per chi ascolta il panorama del giornale. Per essere precisi, in fila si trovano le varie sezioni del giornale, alle quali si accede sempre premendo invio. In successione si trovano: prima pagina, attualità, economia, Trento, Rovereto, Riva, Regionali, sport, lettere. Davanti ad ogni sezione si preme il solito invio, e si accede alle pagine di quella sezione. Di ogni articolo c’è il titolo, il sommario ed il pezzo. Finito di leggere l’articolo si preme esc e si esce, per continuare con freccia giù a scorrere l’indice dei pezzi della sezione che si è deciso di consultare. La comodità del sistema sta nell’immediatezza: niente fotografie, niente pubblicità, niente spazi liberi nei quali ci si può perdere. Niente di tutto questo. Insomma, innovazione semplice da usare, dunque alla portata di tutti. Con un impagabile vantaggio per chi, essendo privo di vista, ha spesso bisogno degli altri: l’autonomia. E scusate se è poco. Per Giovanetti progetto prioritario, al fine di non escludere nessuno «A tutti la bellezza del giornale» Tra i convinti sostenitori dell’iniziativa c’è il direttore dell’Adige, Pierangelo Giovanetti, che da tempo spingeva per trovare una soluzione possibile al problema di «lettura» dei non vedenti. Direttore Giovanetti, lei ha creduto fin dall’inizio al progetto. Con quali motivazioni? «L’Adige è il giornale dei trentini, il primo quotidiano di lingua italiana della regione. In questi anni abbiamo sempre cercato di migliorare il quotidiano, di renderlo più ricco di notizie e di approfondimenti e di storie da leggere. Ci siamo sforzati, La sede della Fondazione Lucia Guderzo, a Loreggia (Padova). A destra, Lucia Guderzo, nata a Borgo nel 1957 e morta nel 2011: il suo lavoro rappresenta un importante punto di riferimento per le persone con disabilità motoria e della vista A lato, la presentazione del progetto che ha portato i non vedenti a poter «leggere» la Bibbia e il dizionario della Treccani: Davide Cervellin, presidente della Fondazione, è il primo a destra cioè, di allargare il nostro pubblico, per essere sempre più la voce dei trentini. Ci mancava, però, poter soddisfare appieno i nostri lettori non vedenti. E questo è diventato per noi un obiettivo prioritario. Finché ora ci siamo riusciti. Anche i ciechi possono “leggere” l’Adige, in tranquillità e autonomia, per conto loro, senza dipendere da nessuno». Il problema della vista e di poter leggere bene gli articoli è importante per tutti, non solo per i non vedenti, con l’avanzare dell’età di molti lettori. L’opera della studiosa trentina Una fondazione per Lucia Guderzo Il programma Winlucy, che rende possibile la «lettura» dell’Adige ai non vedenti, è stato voluto dalla Fondazione Lucia Guderzo, che ha sede nel Padovano. Con Winlucy è possibile - sempre per chi ha gravi problemi di vista - avere accesso alla Bibbia e al dizionario della Treccani. Una delle ultime iniziative della Fondazione è stata la creazione del Museo delle tecnologie per disabili visivi, ospitata sulla Chiatta del dialogo nel buio allestita dall’Istituto «David Chiossone» di Genova (nel porto vecchio della città). «Noi abbiamo tantissimi lettori anche di una certa età, e ci chiedono di essere chiari e usare caratteri ben leggibili. Per questo il nostro sforzo è sempre più di offrire un’alta qualità di stampa, in modo da leggere bene senza sbavature. Inoltre usiamo caratteri di testo ben leggibili, ed evitiamo come redazione qualsiasi tipo di “compensazione”, cioè di compressione del testo. Proprio per evitare che al lettore risulti un po’ annebbiata o disturbata la lettura. Anche questo è uno sforzo per includere tutti». 7