Per Prantoni e Lolli il Turismo e lo Sport cardini per la ripresa dell

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Per Prantoni e Lolli il Turismo e lo Sport cardini per la ripresa dell
SASSO MARCONI: Per Prantoni e Lolli il Turismo e lo Sport cardini p...
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Casalecchio di Reno
Alto Reno-Setta

Sasso Marconi
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Marzabotto
Vergato
Porretta
Zola Predosa
SASSO MARCONI: Per Prantoni e Lolli
il Turismo e lo Sport cardini per la
ripresa dell’Appennino
Scritto il 31 marzo 2015 da: Mario Becca in Primo Piano, Sasso Marconi con
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Renonews > Primo Piano > SASSO MARCONI: Per Prantoni e Lolli il
Turismo e lo Sport cardini per la ripresa dell’Appennino
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Prantoni:” Per le Terme è arrivata un’offerta da un gruppo italiano”
di Glauco Guidastri
Turismo e sport in Appennino sono stati i temi al centro del meeting
conviviale organizzato al “ “Ristorante L’Oasi” dal Panathlon Club Valle del
Reno.
A relazionare su queste tematiche e sulle possibilità di sviluppo del
territorio appenninico sono stati Graziano Prantoni, già Vice Presidente e
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Assessore al Turismo della Provincia di Bologna (nonché maratoneta per
passione, al suo attivo anche tre partecipazioni a quella di New York), il
delegato CONI per la provincia di Bologna Rino Lolli, e Matteo Fogacci,
addetto stampa del Coni e caporedattore di Telecentro.
E’ noto come il turismo da sempre rappresenti un importante veicolo di
promozione del territorio ed anche i dati recenti lo confermano. Dopo la
riviera adriatica, Bologna è la piattaforma turistica più gettonata in Regione
con 1.600.000 arrivi e 3.300.000 presenze (di cui il 50% straniere) nel 2014.
“Il turismo ha enormi potenzialità, da solo rappresenta oggi il 10% del Prodotto
Interno Lordo italiano, ma lavorando meglio questa percentuale potrebbe
tranquillamente raddoppiare” ha sottolineato Graziano Prantoni “A impedirlo
è stata finora la mancanza di una seria politica di promozione turistica: negli
ultimi anni si sta cercando di recuperare il terreno perduto, ma non è semplice
perché in questo Paese mancano la cultura dell’accoglienza e soprattutto la
capacità di fare rete”.
L’Emilia-Romagna, e l’Appennino bolognese nello specifico, non fanno
eccezione:
“Penso ad una struttura come le Terme di Porretta, per la cui gestione è arrivata
di recente un’offerta da una persona che rappresenta un importante gruppo
italiano. Come può non avere un collegamento con la più importante stazione
sciistica bolognese, il Corno alle Scale, per intercettare i turisti che – neve
permettendo, naturalmente – salgono in Appennino nel week-end? Dei circa 3
milioni di turisti che ogni anno arrivano a Bologna, quanti visitano l’Appennino?
Pochissimi, e per quale motivo? Perché il ‘nostro’ territorio è penalizzato dalla
mancanza di infrastrutture moderne e dall’approccio sbagliato da parte degli
operatori di settore. Oggi non si può pensare di poter fare promozione turistica
in modo efficace senza un’offerta di servizi competitiva, senza un’adeguata
qualità dell’accoglienza, senza le necessarie competenze e la conoscenza delle
lingue straniere”.
Prantoni ha chiuso il proprio intervento rimarcando l’importanza di
collaborazione fra Istituzioni, Associazioni e cittadini.
“Il movimento turistico è in continua crescita, ci sono mercati esteri in grande
espansione, penso alla Cina, all’India e all’Est europeo. Fare rete è allora
indispensabile, ma non basta più farlo a livello provinciale o regionale, bisogna
fare ragionamenti di più ampio respiro. Solo attivando sinergie a livello
nazionale, oggi il brand Italia può essere accattivante per il turista, soprattutto
straniero, che spesso e volentieri non sa dove siano né l’Emilia-Romagna né
tantomeno Bologna e il suo Appennino”.
Ma lo sport come si inserisce in queste dinamiche? Parlando nello specifico
del nostro territorio, lo sport può contribuire al rilancio dell’Appennino
bolognese, anche in chiave turistica? Lo ha chiesto il presidente del
Panathlon Club Valle del Reno, Mario Becca, e dal dibattito che ne è
seguito, è emerso come il tema dell’impiantistica sia fondamentale per
qualificare lo sport come strumento di promozione turistica. Se Sasso
Marconi rappresenta per certi versi un’isola felice, disponendo di un centro
sportivo di prim’ordine e di una pista d’atletica che ha ospitato anche un
meeting giovanile a livello internazionale, con la presenza di delegazioni
spagnole e polacche.
“L’atletica leggera qui è un’eccellenza e non è un caso - ha fatto notare Matteo
Fogacci – La presenza di impianti funzionali favorisce l’attività delle
associazioni locali e richiama anche società provenienti da altre realtà”.
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“Ci sono molti impianti datati, per non dire obsoleti, che necessitano di
manutenzione e adeguamenti normativi. La situazione del CONI non aiuta. Il
processo di trasformazione avviato un paio d’anni fa con la soppressione dei
Comitati Provinciali e l’introduzione della figura dei delegati (uno per
provincia), ha contribuito a rendere ancor più gravosa l’attività di gestione
amministrativa e a penalizzare il rapporto con il territorio.- ha concluso Lolli –
La sensibilità delle Amministrazioni locali diventa allora una delle chiavi di volta
per avviare comportamenti virtuosi in materia di gestione degli impianti ma
anche in questo caso, senza un lavoro in sinergia e il coinvolgimento di tutti i
soggetti interessati, diventa difficile ottenere risultati concreti. “
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Su Mario Becca
Giornalista pubblicista dal 1984, ha collaborato a Il Resto del
Carlino dal 1973 al 2005
e ad altre testate nazionali: TuttoSport,Messaggero Veneto, Il
Giornale di Vicenza, Il Secolo XIX ,
ai settimanali Basket, Play Basket, Basket e Dintorni,
alle Agenzie RotoPress, Kilometri, ItalPress, al periodico
Mythos.
Ha collaborato anche a numerose pubblicazioni locali: Il
Notiziario dell Sport, Qui Bologna, IL BO-IL FO, Bologna
Incontri, Bologna In, SvelaBologna, CITY e altre.
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