Il riconoscimento automatico delle targhe, un`arma a doppio

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Il riconoscimento automatico delle targhe, un`arma a doppio
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FURTO DI AUTOMOBILI
antifurto febbraio 2009
Il riconoscimento
automatico delle targhe,
un’arma a doppio taglio
Claudia Giannotti
Le nuove tecnologie hanno portato ad una rivoluzione nel settore della prevenzione
del furto d’auto, perché la probabilità di essere catturati è elevata. Vediamo come…
R
settore della prevenzione del furto di auto,
perché la probabilità di essere catturati è
estremamente elevata.
Ad esempio, l'Arizona è lo stato che si trova
tra i primi cinque negli Stati Uniti, per auto
rubate. Questi dispositivi automatici hanno
visionato più di un milione e mezzo di targhe, da quando sono state installate le prime telecamere nel 2006. Questo ha portato
all'arresto di 122 criminali.
Oggi 25 lettori di targhe sono in grado di
esplorare circa ottomila targhe al giorno.
Questi dispositivi hanno anche evidenziato
veicoli rubati che venivano utilizzati per traffici illeciti, come ad esempio il trasporto di
immigrati clandestini, il traffico di droga...
Queste telecamere, installate anche a New
York, hanno permesso di condannare
un’omicida della propria famiglia, in quanto le telecamere hanno potuto dimostrare
che l'alibi, che era stato presentato dal killer,
non rispondeva a verità.
L'influenza di questi dispositivi ha portato
ad una sensibile riduzione dei furti di auto
ed i poliziotti ne sono assolutamente entusiasti.
ecentemente negli Stati Uniti è stata condotta un'indagine sulle modalità con cui la polizia utilizza i sistemi di riconoscimento automatico delle targhe.
Un ispettore di polizia , intervistato dall'ente che ha realizzato lo studio, ha dichiarato
che in passato era in grado di chiedere alla
postazione centrale di comando e controllo
di verificare non più di una dozzina di targhe al giorno. Oggi la situazione è completamente cambiata.
Un dispositivo montato sul tetto dell'autovettura, con tanto di illuminatore ad infrarossi, è in grado di catturare le targhe delle
autovetture che attraversano il campo visivo. Ogni targa è fotografata, contrassegnata
da un'etichetta temporale, contraddistinta
dalla posizione su una mappa GPS ed inviata automaticamente all'archivio delle auto
rubate o sospette dell'Arizona.
Una voce elettronica avvisa il poliziotto se la
targa in questione potrebbe appartenere ad
un veicolo rubato.
Negli ultimi due anni queste tecnologie hanno portato ad un'autentica rivoluzione nel
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Qualche perplessità
Ad esempio, Phoenix riferisce di una riduzione del 26% dei furti d'auto, da quando sono stati installati questi impianti.
Le Autorità governative allo stato della California stanno fornendo dei contributi in
danaro alle polizie locali, che desiderano installare questi impianti.
Un cittadino, cui era stata rubata l'automobile, ha dichiarato di essere rimasto senza
parole nel vedere che la sua automobile era
stata rubata attorno alle ore 10.00 e che alle ore 15.00 del pomeriggio era stata già ritrovata.
Un'altra applicazione diversa, ma che ha incontrato grande entusiasmo, riguarda la registrazione delle targhe di soggetti sospetti.
In questo modo è possibile avere a disposizione un quadro dei movimenti di questi
soggetti, per tenerli sotto controllo e per
correlare i loro movimenti ad eventuali attività criminose.
Anche se gli investigatori sono entusiasti di
questi dispositivi, gli enti di tutela della privacy sono perplessi, per la differenza esistente
fra il numero di targhe lette tutti i giorni e
quelle che portano ad individuare attività criminose. Gli investigatori contrastano questa
tesi, affermando che la cattura delle targhe
rappresenta un gigantesco database, cui però
si attinge solo quando esistono fondati motivi, come ad esempio individuare le targhe di
autovetture che si trovano nelle vicinanze di
un luogo, dove si è verificato un atto criminoso. Al momento, le parti coinvolte stanno
discutendo la realizzazione di un protocollo di
utilizzo, che possa da un lato mantenere in essere la straordinaria validità di questo dispositivo tecnologico e, dall'altra, tranquillizzare
i difensori delle libertà civile, circa un uso appropriato.
Privacy ed ispezioni:
requisiti, modalità, esempi
Responsabili tà e doveri d i ti tolari e responsabi li del tra ttamento di dati personal i. Con una a ppendic e del generale Gennaro Vec chione già c omandante
del Nuc l eo p ri va c y e pub bl ic a a mm in ist ra zi on e del la Gu a rdi a di Fina n za
A. Biasiotti
Edizione novembre 2008 - Pagine 224 - Formato 150x210 mm
Prezzo € 19,00 - ISBN 978-88-6310-084-6
Il libro contiene numerosissimi esempi, che mettono in evidenza situazioni peculiari
di violazioni di legge, in contesti talvolta sorprendenti. Nella seconda parte del volume vengono illustrati in dettaglio i requisiti e le modalità con cui l’attività ispettiva
può essere svolta, sia dagli ispettori del Garante, sia dal nucleo specializzato della
Guardia di Finanza, cui tali compiti possono essere devoluti.
Un prezioso strumento operativo per titolari e responsabili del trattamento di dati personali che possono trovarsi a fronteggiare le attività ispettive e devono inquadrare
correttamente le proprie responsabilità ed i propri doveri.
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