COPIONE LaboRat Liceo Classico G. Pico

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COPIONE LaboRat Liceo Classico G. Pico
UNO PER TUTTI O TUTTI PER UNO? /MIA MADRE E’ UNA GUERRA
La situazione è quella di un programma televisivo. Il pubblico reagisce alzando dei vistosi cartelli.
Ragazza Pubblico: Salve. Tutto ciò che vedrete adesso è frutto di un complessa rievocazione
storiografica volta ad indagare quali aspetti della (fa il segno delle virgolette) “cultura europea”
sono rintracciabili nel grande e complesso tema de “Le grandi guerre”. I fatti e i personaggi che
vedrete sono il risultato dell'incontro, forse non troppo felice, della storia con la nostra fantasia.
Grazie e buona visione.
PRESENTATORE: Presentatore: buonasera a tutti e bentornati .Questa sera abbiamo
pensato di dare una svolta al nostro programma. Vogliamo lasciare da parte i meccanismi
contorti dell’economia e le strategie dei vari partiti politici per dedicarci a qualcosa di
diverso, di originale. Qualcosa che parli di ognuno di noi. E così abbiamo scelto di
parlare di Europa, il “pezzo di mondo” che ci troviamo ad abitare, che è sempre stato al
centro delle serate trascorse in nostra compagnia, ma mai analizzato fino in fondo. Noi
oggi vogliamo saperne di più, vogliamo capire “perché l’Europa”, ma soprattutto “da
dove” l’Europa. Da qui, amici telespettatori, il titolo della nostra trasmissione: “Mia
madre è Troia” (silenzio in aula e sguardi perplessi)… la Guerra di Troia.. cosa avete
capito? Certo, perché in fondo cos’è l’Europa se non una storia di guerre e conflitti di cui
quella tra Achei e Troiani ne rappresenta l’origine? Per questo abbiamo oggi qui con
noi…
Come Ospite è già seduto Achille. Ma non fa in tempo ad essere presentato che Napoleone entra
senza essere presentato e con fare da sbruffone e con accento francese esclama...
Napoleone: "bonjour à tous, merci merci, basta troppo gentili! ho sentito che parlavate di guerre
importanti e non mi sono sentito nominare, quindi vi ho preceduti! sono così carismatico che
sicuramente mi conoscete già.."
Presentatore: ma veramente...
Agamennone: "abbellooo, ma chi te credi di essere?"
Napoleone.:"Garçon, rivolgiti a me come Vostra ALTEZZA! Je suis Napoleone Bonaparte! E tu chi
saresti con quell'aria da sbruffon'?
Agamennone: Io so' il grande Agamennone!
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Presentatore: Agamennone? Mi scusi la domanda, ma da dove nasce questo suo smaccato accento
romano?
Ragazza pubblico: Ecco, questo è uno degli aspetti irrisolti della nostra commedia. Sappiamo
benissimo che Agamennone è un rappresentante della grande Grecia, ma abbiamo deciso di
connotarlo con questo simpatico accento romano. Se qualcuno non è d'accordo con la nostra scelta
puo' sempre uscire fuori...
Agamennone: (Grasse risate di Agamennone che rivolgendosi al pubblico) : ma che, s'è guardato
quello? Pare na ciambella!"
Napoleone.: "moi, sono colui che ha modestamente fatto di tutti i popoli un unico e universale
interesse... il mio... ma contribuendo anche alla fusione di quelli de...com'è che la chiamate voi?!
Europa?! bhè, proprio quella, ecco, io l'ho creata!
Achille: Agamennone? Ma cos'è che hai creato se quella Europa esisteva già quando ero piccolo io!
Mia madre mi raccontava sempre del “ratto d'Europa” ad opera di Zeus...
Presentatore: Signori non divaghiamo! Rispondete alle domande! Toglietemi una curiosità, quali
sono stati i motivi che vi hanno portato a uccidere milioni di persone?
Silenzio tra il pubblico. Sale la tensione e i due sembrano in difficoltà.
Napoleone: be, ma...
Agamennone: Be, ecco...
Napoleone: si, certo...
Agamennone: esatto.. direi...
Ragazza pubblico: Credo che questo sia un momento di imbarazzo... è strano che non riescano a
rispondere ad una domanda così elementare...
Napoleone: ma certo! Ci sono! Le mie azioni belligeranti sono state sempre giustificate dalla mia
superiorità.. non potevo certo permettere che le nazioni a me vicine restassero prive della luce della
mia amata Francia... la mia madrepatria è la migliore guida che l'Europa possa avere! Io d'altronde
sono un esempio di potenza..
Agamennone: E' arrivato il salvatore! Ma mi faccia il piacere! È della grande Grecia che er monno
ha bisogno! Per questo mi sono battuto per permettere alla mia patria di guidare gli altri popoli... Io
ho combattuto pe' la curtura...
Risate tra il pubblico
Presentatore: e per questo ha sacrificato sua figlia...
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Stupore tra il pubblico...
Presentatore: ma comunque.. andiamo avanti... e chiamiamo il nostro terzo ospite della serata...
entra, con passo militaresco, Hitler. Saluta e si siede.
Presentatore: Signor Hitler. Lei, a differenza dei suoi illustri colleghi, cosa ne pensa di tutta questa
situazione? Cos’è per lei la guerra? Perché ha combattuto e perché in quel modo?
Hitler: Il mio motto è distruggere tutto. Il nazional-socialismo distruggerà il mondo, perché in
fondo La forza non sta nella difesa, ma nell’attacco!
P: credo che lei sia un po' nervoso... ma mi dica, lei per quale motivo … attaccava?!
H: Perché? per il bene del mondo, sì sembrerà strano a dirsi, ma è per il bene del mondo che la
razza ariana andava eliminata. Se gli ebrei avessero dominato, sarebbe stata la morte per l'umanità e
il mondo sarebbe rimasto in balia di quegli esseri!. Perciò io credo di aver agito nel nome del
Creatore onnipotente; combattendo contro l'ebreo, io mi batto per l'opera del Signore.
Ragazza pubblico: Questo è il momento in cui tutti noi dovremmo riflettere seriamente su cosa
abbiamo permesso che avvenisse sulle nostre teste.
Presentatore: e in che modo avrebbe agito?
Hitler: Prontezza di decisione e ferma fiducia sono necessarie al soldato tedesco. Non vi sono crisi,
se i nervi del fuhrer resistono.
Presentatore: e tutta la gente che è morta?
Hitler: Annientare una vita senza valore non comporta alcuna colpa, il debole deve essere distrutto.
Il più forte ha ragione.
Agamennone: Ao' ma questo fa sur serio!
Napoleone: Credo proprio di si.. cherie...
Hitler: Io ho creato l'Europa!
Ragazza pubblico: Questa affermazione che ai più potrebbe sembrare azzardata, nasconde in realtà
una profonda verità. Solo a ridosso della seconda guerra mondiale i paesi europei iniziarono a
sentire la necessità di un'unità politica che potesse “sorvegliare e placare” le pretese dei singoli stati.
A proposito vi consiglio di leggere il Manifesto di Ventotene...
Presentatore: Bene... adesso che abbiamo gli ospiti al completo, faccio l'ultima domanda a tutti...
cosa rimane del vostro operato nell'idea che oggi abbiamo dell'Europa?
Agamennone: ammazza.. questa è difficile...
Napoleone: rimane l'importanza della cultura francese e la necessità di trasferirla a tutti i popoli del
mondo... (viene interrotto)
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Hitler: Mi sembra ovvio che è l'idea di una grande Germania, una Germania forte e stabile, che
possa guidare i popoli oggi!
Agamennone: ma che stai a dì... ho combattutto una vita pe' affermare la supremazia della Grecia e
mò arrivi tu...
I tre iniziano a litigare ad alta voce
Ragazza pubblico: di sicuro questo è un atteggiamento che non è affatto passato di moda.
La lite viene interrotta dal nuovo entrato...ovvero Schuman
S: calmez vous! Qui bisogna fare un po' di ordine!
A: ma chi sei? Che sei venuto a fa? Ma chi te vole?
S: ma sta zitto troiano dai chitoni di bronzo?!
A: oh, io sono acheo! Porta rispetto! E poi dicci cosa sei venuto a fare, hai interrotto una
discussione molto accesa!
S: era questa la mia intenzione: farvi capire che tutto quello che avete fatto fino ad ora non ha fatto
altro che allontanare i popoli.
H: ma cosa stai dicendo?! Francese dei miei stivali!
S: sto dicendo che avete messo i popoli uno contro l'altro!
P: signori, un po' di rispetto per il padre fondatore dell'Europa! Signor Schumann a cosa dobbiamo
l'onore?
S: sono venuto nella sua trasmissione, signor Schulz , direttamente dallo studio della prova del
cuoco, perché anche le pareti che dividono gli studi non ne potevano più di ascoltare tutte le fesserie
che state dicendo!
H: allora si muova, ci dica come intende risolvere le cose!
S: come ho già riportato nella mia dichiarazione, l'unica soluzione possibile sarebbe stata una
collaborazione tra Francia e Germania sul piano delle risorse. Ovvero tutto ciò che voi non avete
fatto.
Presentatore: esatto.. bella parola “collaborazione”... credo che sia ciò che è sempre mancato alla
nostra cara Europa...
Schuman: già.. sia io che il mio grande collega, Jan Monet, abbiamo cercato di conciliare le
diversità di tutti gli stati in favore di un idea politica e culturale univoca. Per questo il 9 maggio del
1950 a Parigi abbiamo tenuto il primo discorso ufficiale in cui per la prima volta comparve il
concetto di Europa, come unione economica e politica...
Hitler: unione? Ma quale unione?
Agamennone: Io non ce sto mica con questo qua!
Napoleone: Ma questa mi sembra un'idea bislacca!
Presentatore: ecco.. credo che il problema sia proprio questo... è possibile parlare oggi, di un'Europa
unita politicamente, economicamente e culturalmente?
Coro: Credo che questo possa essere l'interrogativo per la prossima puntata...anche se crediamo, che
tutto il nostro passato, tutta la nostra storia, tutti gli eventi che ci hanno preceduto, tutti quei
personaggi come questi, che oggi abbiamo preso un po' in giro, hanno contribuito, come noi
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contribuiremo, ad una certa idea di Europa...
Ma per oggi è tutto, grazie per l'attenzione e arrivederci! Dimenticavo... se non vi è piaciuto lo
spettacolo potete sempre chiedere il rimborso del biglietto...
Ragazza Coro: vedi che l'entrata è gratuita!
Coro:... ah... allora siete fregati!
Fine
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