IX EDIZIONE DEL CONCORSO DI POESIA BERTOLETTI 2015/2016
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IX EDIZIONE DEL CONCORSO DI POESIA BERTOLETTI 2015/2016
IX EDIZIONE DEL CONCORSO DI POESIA BERTOLETTI 2015/2016 La poesia sale sul palco. Tre ragazzi della scuola M.G.Vida sono stati premiati alla IX edizione del concorso Bertoletti presso Palazzo Cittanova il 19 aprile. Durante una mattinata di musica e letteratura Giorgia Bottini di IIA si è aggiudicata il primo premio della giuria, Laura Ghezzi di IIIC ha meritato la menzione speciale, mentre il componimento di Luca Viadana di IH è stato scelto come il migliore dai lettori de La Provincia. Tre ottimi risultati che si sono messi in evidenza tra i 37 finalisti provenienti da vari istituti: Anna Frank, Beata Vergine, Campi, Virgilio e Vida. Nel ricordo di Claudio, scomparso il 23 marzo 2005, amante della poesia, la sorella Paola e il marito Paolo Taglietti, i genitori Milena e Amilcare (in collaborazione con il Comune, Cassa Padana e il quotidiano La Provincia) hanno indetto anche quest’anno un concorso rivolto ai studenti della scuola secondaria di primo grado assegnando il tema: “Il buio oltre la siepe. Il coraggio non è la mancanza di paura ma la capacità di superarla”. Tema impegnativo che ha stimolato la fantasia dei ragazzi. “Ho iniziato a pensare a me – ha spiegato Giorgia Bottini -, alle mie paure, a come le vivo e le affronto e quasi di getto è uscita qualche frase... che sì... non aveva rime, ma la diceva tutta su come provo ad affrontare le mie paure”. Versi che hanno convinto i giudici, facendole guadagnare il primo posto. FU HU ( CAVALCARE LA TIGRE ) Di Giorgia Bottini Trasforma la paura in coraggio. Trova la forza, senti l'energia... in bilico, scivola, piano. Osservala, amala, accarezzala, stimala. Fa parte di te. È bella , ti sfida, prendila dolcemente, sentì una grande energia. Il sangue scorre veloce e tu.. Tu ti senti il domatore. IL BUIO OLTRE LA SIEPE Di Laura Ghezzi. Tu sei da solo non hai nulla intorno, vedi buio anche se è giorno. La tua paura mai superata, una soglia non ancora varcata. Ti guardi intorno vorresti scappare ma le tue gambe non vogliono andare. Senti qualcosa che ti spinge a cercare una risposta che ti possa aiutare. La siepe è alta ma tu sei sicuro, più forte di te ora non c’è nessuno. In un secondo mezzo respiro è già finito il tuo lungo cammino. Ora sorridi il cuore è leggero, un pallone vola nel cielo. INQUIETUDINE Di Luca Viadana Oltre la cortina delle mie certezze, c’è una tenebra densa, minacciosa e fitta. Con questo buio non sono in vena di prodezze: il cuore è chiuso da una morsa gelida e stretta. Un brivido corre giù per la mia schiena: torniamo indietro, dove tutto è più sicuro! Eppure vorrei andar avanti, ne vale la pena… Sebbene sia meglio restare, finch’è così scuro. E se tardasse a venire il mattino radioso? Starò sempre qui, senza muovere un passo? Così sento una voce, un pensiero vigoroso: “Non esser pavido: va’, forte come masso! Il buio non è nemico, non nasconde fosche chimere: quando cala la luce, non sorgon mostri o anime inquiete.” Allora che aspetto: ho forse paura di cadere? Certo! E mi rialzerò, per proseguir su strade ignote. Ora accendo una luce che, per piccola che sia, uno squarcio aprirà in queste tenebre oscure. Proseguirò dunque, intrepido, per la mia via, scacciando i fantasmi delle mie paure.