Per - Zai.Net

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Per - Zai.Net
OTTOBRE 2002
melting pot
VENGO DA LONTANO,
STUDIO QUI
tattoo mania
astrocasting
IL “BELLO”
DELL’OROSCOPO
E TU SEI
“MARCHIATO”?
musica
S-TRAVOLTI DAI
BEHOLDER
Ragazzi, si
RICOMINCIA
Spedizione in a.p. - 45% -Art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale Genova € 0,50
1 2
3 4
5 6
7 8
9 10
11 12
13 14
15 16
17 18
19 20
21 22
23 24
Fotosondaggio
4
ZAINO O AGENDA:
dove ti esprimi?
Marcello Ferraris,
18 anni:
Lo zaino deve
essere un’estensione
del proprio corpo; è
la mia essenza, è il
mio modo di
esprimere l’arte. Lo
zaino sono io.
Valentina Errigo
15 anni:
La scuola non é
libertà, ma il mio
zaino si perché sono
presenti tutti i miei
ricordi più belli
“
”
“
”
“
Alice Moretti,
5
16 anni:
“Banchi, T-shirt, diari,
zaini, portapenne. Di
solito questi sono i
mezzi che uso per
comunicare ciò che
penso
6
3 4
Simone Zito
15 anni:
Per comunicare in
classe, si scrive sui
bigliettini; inoltre,
sugli zaini, il diario, il
portapenne e i
vestiti
Fulvio Di Sciullo,
7
17 anni:
Sinceramente non
ho l’abitudine di
scrivere sullo zaino,
non so peché ma
l’ho fatto solo una
volta
Enrico Girardi,
16 anni:
Io non scrivo nè su
diari, nè sulla
cartella, ma faccio
scrivere dai
compagni in tutti i
posti possibili
Demis Sacco,
20 anni:
Adoro scriver su
diari, cartelle e
astucci perché
ritengo che sia un
modo per
comunicare molto
alternativo e fuori
dal comune
“
”
”
“
“
”
”
Luca Castronovo, 13
19 anni:
Il diario è,
secondo me,
pressoché inutile;
meglio “schifezzare”
lo zaino con
qualunque cosa ti
venga in mente
“
”
“
”
”
11 12
Agnese Musolino,
18 anni:
Solitamente si
scrive su diari e libri
per socializzare e per
distrarsi
dall’ambiente
scolastico piuttosto
grigio
”
Erika Quaglia,
21 22 Deborah Genta,
15 anni :
17 anni:
Secondo me il
Il mio diario é un
miglior mezzo di
po’ caotico perché
comunicazione é il
oltre a scriverci varie
diario che ci
cose, come canzoni
passiamo di
e dediche, ci
nascosto nelle ore di
appiccico foto,
lezione!
cartoline, etichette
“
”
”
“
”
“
”
Lucia Pellerej,
17 anni:
Il diario é
sicuramente un
mezzo di
comunicazione. Di
solito faccio scrivere
dalle mie amiche
per poi rivederlo a
distanza di tempo
16
“
”
Leoncino Eleonora,
15 anni:
Io sul diario non
scrivo niente, a parte
che è piccolissimo,
poi non scrivo
neanche i compiti
perchè me li
ricordo
“
” 19 20
17 18
“
“
Michela Di Riso,
16 anni:
Soprattutto a inizio
anno si scrivono
dediche sul diario o
sopra lo zaino nuovo,
è un modo per
personalizarlo
“
”
“
Alessandro
15
De Simone,
16 anni:
Per me il miglior
mezzo per
comunicare è
scrivere sullo zaino,
perché rispecchia la
propria personalità e
le proprie idee
“
”
8 Roberta Modena,
18 anni:
“Una volta trovavo
molto divertente
scarabocchiare sullo
zaino, ma ora mi
limito a pasticciare
le mie fidate scarpe
da ginnastica
Simone Pennazio,
16 anni:
Io non scrivo nè
su diari nè su
cartelle
Alfonso Albani,
19 anni:
Il miglior mezzo
di comunicazione tra
noi studenti, è il
diario, con il quale ci
si può esprimere
senza tener conto
della correzione
della prof.
14
”
Eleonora Sillano,
16 anni :
Solitamente scrivo
sul diario e faccio
scrivere dagli altri,
basta che lascino il
posto per i compiti
“
”
9 10
Laura Rietto,
18 anni:
E’ molto più facile
scrivere sul diario o
sul portapenne,
mandando
messaggi su amore,
pace, anarchia,
fumo, non
violenza
“
”
1 2
Claudio Napoli,
19 anni:
Esprimere le
proprie idee é
fondamentale! Il
mezzo con cui lo si
fa non ha alcuna
importanza
Zaino
e agenda, due
amici che ci accompagnano ogni giorno e
che diventano per alcuni
un’estensione della personalità, una coperta di
Linus, uno strumento
di comunicazione…
Deborah Novara
16 anni:
Lo zaino come
mezzo di
comunicazione é
una pagina per
raccontare la vita
”
Ilaria Zucca,
23 24 Paola Del Mastro,
16 anni:
18 anni:
Sul mio diario ci
Io solitamente non
sono scritte un sacco
scrivo, faccio scrivere
di cose da testi di
dagli altri.
canzoni a poesie…
Poi dipende dalle
Più si scrive, meglio
cose che scrivono,
è, così non rimane
alcune sono piuttosto
vuoto
trasgressive, poi
insomma, fa figo
“
“
”
”
INCHIESTA
10
VENGO DA LONTANO… STUDIO QUI
I compagni di classe
stranieri sono sempre
più numerosi. Come ci
rapportiamo a loro? E
se ci innamoriamo?
SCUOLA
39
2030 ULTIMA
FRONTIERA
Le fantascientifiche previsioni dopo le novità
morattiane
40
CELO, CELO, MANCA
I mercatini dei libri: una
salvezza!
TREND
TATTOO
MANIA
16
Significati, simboli e fotosondaggi per
un fenomeno che non accenna a
diminuire
TEST
SEI MARCHIATO?
22
REPORTAGE
NEL TEMPO LIBERO?
FACCIO L’ALTERNATIVO
34
SPORT
LE RAGAZZE
NEL PALLONE
28
La pallavolo spopola nei licei:
perché?
VIVAIO
CREATIVO
55
INTERNET
NUOVE IDEE DA
CLICKARE
PER TE
24
MODA
STILISTA CON ZAI.NET
MUSICA
TRAVOLTI DAI
BEHOLDER
GIOVANI CRITICI
46-47
CINEMA
LIBRI
CONCORSI
52
ECOKIDS 2002
Anche tu critico
cinematografico
SEX
36
CACCIA AL PUNTO G
30
48
Così hard, così travolgenti
James Mollison
OROSCOPO
ASTRO CASTING
GIOVANI REPORTER:
al via in tutta Italia!
a scuola è ricominciata e anche Zai.net torna – per il quinto anno
consecutivo- a raggiungervi sui banchi. Le novità? Moltissime a
cominciare dalla rivista: sessantaquattro pagine con i migliori contributi
provenienti dalle redazioni di tutta Italia raccolti in un’unica edizione nazionale
e sottoposti a una platea di 600.000 lettori! Una bella soddisfazione per
dei giovani reporter agli esordi!
Ma non è tutto. Anche la pagina su La Stampa sarà un appuntamento
fisso, il primo e il terzo lunedì di ogni mese, visibile in tutta la penisola. E,
ancora, quattro supplementi speciali nel corso dell’anno 2002-2003 realizzati
insieme al quotidiano daranno voce alle idee, alle foto, agli articoli, alle
interviste prodotti dalle redazioni di Torino, Milano, Savona,
Livorno, Roma, e Bari e dalla comunità di “giornalisti virtuali”
che si sta allargando a macchia d’olio. Per i patiti del web, Zai.net sta
preparando il nuovo sito, che debutterà a dicembre, con un’area dedicata ai
collaboratori ricca di suggerimenti e opportunità di interagire. Per i curiosi
delle news, sul Televideo regionale di RAI TRE in tutta Italia
Zai.net realizza una rubrica sulla scuola.
Intanto, godetevi questo numero di
ottobre: tra reportage nostalgici
o ironici delle vacanze ormai
lontane – ci avete inondato di email, foto e racconti
sull’argomento – musica,
intercultura, tendenze,
tatuaggi, sport,
attualità, sesso avrete un
gran da fare: ma potete
sempre leggere la
vostra copia
imboscandola fra i
libri di mate…
L
60
Si apre la caccia ai volti
“simbolo” di ogni segno.
Intanto, beccatevi le
previsioni del mese della
nostra Cassandra.
Ti piace scrivere o fotografare? Vuoi diventare un giovane reporter?
Con Zai.net hai la possibilità di entrare a far parte dell’unico circuito
di informazione realizzato dagli studenti per gli studenti. Scrivi a
[email protected] o telefona al numero 011 7072647 chiedendo di
Sonia, la nostra segretaria di redazione. A presto!
Intercultura
10
Vengo da lontano…
STUDIO QUI
uella degli extra-comunitari è ormai una realtà forte e consolidata, non più un fenomeno
in espansione. Sia nella vita scolastica che
in quella lavorativa, gli immigrati non sono più una
minoranza, ma parte attiva della società. Una
società culturale multietnica, la cui educazione
interculturale comporta la disponibilità a conoscere e a farsi conoscere, in un clima di dialogo e di
solidarietà.
Del resto, i dati forniti dal Sistema Informativo del
Ministero parlano chiaro: nell'anno scolastico
1999/2000, circa 120.000 alunni con cittadinanza straniera hanno frequentato le scuole, sia statali che private, del nostro paese e la previsione per i prossimi
anni è di oltre 140.000. La percentuale di alunni stranieri è del 2,03% nella scuola elementare e solo dello
0,58% nella scuola secondaria di secondo grado. Il
90% di loro frequenta scuole del centro-nord e circa
la metà (48,64%) si concentra in tre sole regioni:
Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Per quanto
riguarda il successo scolastico, si registrano tra gli
studenti stranieri valori più bassi rispetto a quelli
conseguiti dai coetanei italiani, mettendo in evidenza
come siano ormai indispensabili progetti scolastici
sviluppati appositamente per agevolarli.
Q
DA QUESTO NUMERO
PARTE UNA NUOVA
RUBRICA CHE
RACCOGLIERÀ I
VOSTRI CONTRIBUTI
SUL FENOMENO
ORMAI CONSOLIDATO
DELLA PRESENZA
DEGLI ALUNNI
STRANIERI NELLE
SCUOLE ITALIANE.
“
Intercultura?: Un modo
per entrare in contatto con
altre usanze e altre
modalità di pensiero. Per
quanto riguarda la
presenza di compagni
stranieri nella scuola, penso
che vadano integrati,
senza pregiudizi
Riccardo P.
16 anni
“
L’incontro tra culture
diverse e diversi modi di
pensare e di vivere può
sfociare in un fidanzamento.
Non trovo niente di strano
nel fatto che studenti
stranieri frequentino la
mia stessa scuola!
Irene Z.
”
17 anni
“
L’incontro di più
persone provenienti da
realtà culturali e sociali
diverse è stimolante. La
loro presenza nella
scuola? Sono studenti
come tutti gli altri e non
c’è nulla di strano nella
nostra convivenza
Barbara M.
Foto D’Ottavio
”
”
17 anni
Intercultura
12
Le previsioni
“Oltre ad entrare in
contatto con un’altra
società, studiare con
ragazzi stranieri apre al
confronto con mondi e
stili diversi”. Fidanzarmi?
Perché no, non sono
razzista
”
Nell'ipotesi di ingresso in Italia di 50.000 stranieri
ogni anno, nell'anno scolastico 2015/2016 gli alunni
con cittadinanza non italiana potrebbero risultare
300.000 (con un'incidenza pari al 3,85%). Numero
che salirebbe ad oltre 500.000 studenti extracomunitari (6,52%) nel caso gli immigrati annuali fossero
150.000. È evidente come nell’immediato futuro sia
necessario un sempre maggior impegno del sistema
scolastico anche nel campo dell'integrazione tra alunni di varie etnie.
Eppure, nel nostro piccolo, anche noi possiamo fare
la nostra parte: coinvolgendoli maggiormente nelle
attività scolastiche ed extrascolastiche e nell’apprendimento della nostra lingua e della nostra cultura.
A questo proposito, abbiamo intervistato alcuni
ragazzi italiani, per scoprire cosa pensano della
parola intercultura, della presenza degli studenti
stranieri nella scuola e quale sia la loro disponibilità a fidanzarsi con un ragazzo o una ragazza di
diversa etnia… Dalle loro parole emerge il desiderio
di integrazione, cocktail e scambi di idee.
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEGLI ALUNNI CON
CITTADINANZA NON ITALIANA PER ORDINE SCUOLA
Materna
17,55 %
Elementare
32,21 %
Media
21,18 %
Superiore
29,06 %
Totale
100,00 %
“
Definirei l’intercultura
l’unione di diverse culture
in una società.
L’opportunità di vivere
quotidianamente a
contatto con diverse
etnie può creare una
mentalità più aperta e
tollerante. Nel rapporto a
due non è il colore che
definisce la persona!
Silvia C.
18 anni
”
Alessandra C. 16 anni
“
E’ un modo per
arricchirmi. Ormai è
normale essere circondati
da diverse culture e
quindi sono abituato a
trattare qualunque
straniero nello stesso
modo in cui tratterei i miei
connazionali. Certo, che
mi fidanzerei.
Ovviamente!
ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA IN
RAPPORTO CON L’AREA GEOGRAFICA
studenti
AREE
GEOGRAFICHE
VALORE
ASSOLUTO
DISTRIBUZIONE
%
PER 100
FREQUENTANTI
Nord-Ovest
43.677
36,50
2,41
“
Intercultura è vedere i
miei figli a scuola con un
marocchino, un
cambogiano, un
venezuelano, lavorare
fianco a fianco sei giorni
a settimana. Le scuole
“miste” contribuiscono a
educare ad una
maggiore tolleranza
culturale, è come se tutti
appartenessimo ad un
unico paese
”
Andrea M.
Marco B.
Nord est
33.609
28,08
2,64
Centro
31.285
26,14
2,11
Sud
7.965
6,66
0,33
Isole
3.143
2,63
0,28
”
18 anni
ero di
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udenti italia
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an
et
interviste a co
21 anni
Foto D’Ottavio
Zai.mobile
Hai visto chi c’è in copertina?
Alessio, Federica e Luca fotografati insieme alla professoressa Elena Cottino davanti al Boselli di Torino. Per
loro la libertà e “il dono più prezioso che abbiamo; lo
spazio infinito; fare quello in cui si crede davvero senza
mai dimenticare chi soffre perché non è libero…”
LIBERTA’ DI…
COMUNICARE
LA REDAZIONE MOBILE HA
RIPRESO IL SUO TOUR
INSIEME A FREE 18-30, IL
CONTO CRT RISERVATO AI
GIOVANI, TOCCANDO
ALTRE TRENTA SCUOLE
SUPERIORI DEL PIEMONTE.
I GIOVANI REPORTER A
cominciato l’anno scolastico e, anche
per chi ha cambiato scuola e amici,
restano immutati due fedeli compagni: lo zaino e, soprattutto l’agenda che, a
quanto pare, serve poco per annotare i compiti e tanto per esprimersi liberamente. La
foto del ragazzo o della ragazza, i disegni
fatti per ingannare la noia, le citazioni, i ritagli, gli idoli musicali, i punti del fantacalcio, i
simboli politici… chi più ne ha ne metta. Ecco
alcune dichiarazioni raccolte dai noi giovani
reporter fra gli studenti di mezzo Piemonte:
le altre le trovate sul sito: www.free18-30.it
E’
BORDO DEL CAMPER
OPINIONI SUL TEMA DELLA
“Penso che lo zaino, il diario e il portapenne siano strumenti di comunicazione.
Ognuno di noi tende a scegliere lo zaino di
marca piuttosto che quello anonimo, il diario più pubblicizzato e, in un secondo
tempo, a personalizzarlo. Forse per sentirsi
parte del gruppo e acquisire più sicurezza”.
LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E
Alessandro, 15 anni
SUI MEZZI CHE PIÙ SPESSO
LANCIARE MESSAGGI.
“Secondo me il miglior mezzo di comunicazione è il diario che ci passiamo di
nascosto nelle ore di lezione! E’ un bel
modo per esprimere le proprie idee con
disegni, scritte, ecc… ”.
ECCONE ALCUNE, LE
Erika, 15 anni
ALTRE LE TROVATE SUL
“La scuola non è libertà di espressione,
ma il mio zaino sì perché è pieno dei miei
ricordi più belli”
ATTREZZATO DI SET
FOTOGRAFICO HANNO
RACCOLTO LE VOSTRE
UTILIZZIAMO PER
SITO WWW.FREE18-30.IT
Valentina, 15 anni
FREE18-30 CONTO
SULLA LIBERTÀ!
Libertà di comunicare, vivere,
scegliere, esprimersi…
comunque e sempre libertà.
Anche questo è Free 18-30: il
conto corrente dedicato ai
ragazzi under 30. Oltre a tanti
servizi e vantaggi, tra cui la
carta Bancomat,
finanziamento a tasso zero
per l’acquisto del tuo nuovo
PC, un mese di musica gratis
con Vitaminic e 25 euro di
traffico telefonico nazionale in
omaggio, Free 18-30 ti offre la
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community virtuale di
internet: clicca www.free 1830.it e scopri tutte le novità e
la bellezza di essere un Free
Member.
“Libertà di espressione è anche comprare il diario e poi riempirlo di foto, disegni,
scritte, canzoni… così qualche anno dopo si
riesce a tornare indietro nel tempo e ai propri ideali perché crescendo, purtroppo, si
cambia”.
Francesca, 16 anni
“Il diario secondo me è pressoché inutile. Meglio “schifezzare” lo zaino con qualunque cosa ti venga in mente, in modo che
chiunque legga le frasi capisca ciò che
voglio comunicare”.
Luca, 19 anni
Trend
C’È CHI SOSTIENE DI ESSERSI TATUATO
DOPO UN PERIODO PARTICOLARE
DELLA PROPRIA VITA, PER MANTENERE
VIVO IL RICORDO. MA C’E’ CHI LO FA
PER PASSIONE; PERCHÈ IL TATUAGGIO
È UNA VERA E PROPRIA ARTE.
TATTOO ad
ognun
MANIA:
o il su
o TAT
TOO
atuaggi, piercing e... chi più ne ha
più ne metta. La parola d'ordine?
"Stupire con ogni mezzo" modificando sia in modo permanente, che
temporaneo il proprio corpo per attirare
gli sguardi. Le spiagge sono naturalmente i luoghi dove i tatuaggi escono
allo scoperto e ogni anno se ne vedono
sempre di più, segno che la febbre dei
disegni sulla pelle non accenna a diminuire. Se negli anni passati rappresentavano un vero e proprio culto del
corpo, ricco di significati che si tramandavano da secoli, oggi sembra che i
cosiddetti "tattoo" siano l'incontro tra
rito e gioco, la mescolanza di tradizioni
con le tendenze moderne proposte da
star e stilisti. Ed ecco che qui si può
anche osare parlare di "moda", un
complesso e stupefacente mondo dove
ogni desiderio può avverarsi. Non vi è
mai capitato di chiedere a una persona
quale motivo l'abbia spinta a tatuarsi o
cosa significhi il suo tatuaggio? Noi lo
abbiamo fatto per voi!
T
17anni
Francesca O.
“Non ho tatuaggi ma mi piacerebbe averne uno per ricordare
un momento importante della
mia vita. Mi ha colpito una ragazza che mi ha detto di essersi
tatuata un cavallino sulla gamba
perché era morto il suo cavallo:
da quel momento mi è venuta
voglia di averne uno”.
19anni
Stefania D.
Non l’ho fatto per moda
né per altri motivi… ho la
mia iniziale in cinese tatuata sulla spalla, mi
piace tanto, è come se
avessi qualche cosa in
più, mi ricorda un periodo felice della vita.
17anni
Francesca P.
“Penso sia una scelta molto personale, lo vorrei, magari in un
punto non visibile perché non va
fatto per mostrarlo, ma per il
proprio piacere”
19anni
Alex C.
L’ho fatto in un periodo
della mia vita in cui ero
felice. Ho scelto una decorazione del popolo
Maori. I rischi? Mi sono
accertato sul luogo in cui
l’ho fatto: igiene, tatuatrice.
Pentito? No, anzi, sicuro di volerne un altro.
Foto Istituto “Albe Steiner”
17anni
Stefania P.
“Ho scelto di tatuarmi perché mi
è sempre piaciuta avere l’idea di
un disegno tribale che avesse un
significato; quello del mio tatuaggio è la libertà: perché sono
stata libera di farlo senza problemi da parte dei miei genitori”.
19anni
Gianluca G.
“Ho scelto un tatuaggio per ricordare un momento particolare della mia vita. I disegni rappresentati sono:
un grifone e un drago.
Sono al corrente dei rischi che ho corso, ma sarei pronto a rifarlo.”
costare all'incirca un
tatuaggio? Il prezzo è
"direttamente"
proporzionale alle
dimensioni, ovvero con la
Ma quanto costa?
21anni
Alba C.
Mi piaceva l’idea di avere sulla
pelle un disegno che mi facesse
sentire “più graziosa”. E’ un disegno tribale che non ha un preciso
significato ma che trovo “sfizioso”. Prima di farlo mi sono assicurata che il centro fosse un luogo pulito e, soprattutto, che il tatuatore usasse ogni precauzione.
Quanto può venire a
Ma quanto costa?
18anni
Marco C.
“Non posseggo tatuaggi, né
li vorrei. Non per questioni di igiene, visto che ormai esistono studi e laboratori all’altezza e igienicamente all’avanguardia, ma per il semplice
motivo di vederlo tenere
per la vita intera… all’inizio ne
sarei entusiasta, poi sicuramente
dopo qualche anno me ne pentirei. Nulla in contrario verso chi li
ha, anzi, esteticamente come disegni sono apprezzabilissimi e
stimo i disegnatori.”
Ma quanto costa?
Trend
dimensione cresce anche il
prezzo. Poi si passa al
colore e se il tatuaggio è
variopinto, il costo aumenta
di nuovo, fino a
raggiungere delle somme
sostanziose. E se il
tatuaggio passasse di
moda oppure "stancasse"?
Qui nasce un problema,
perché purtroppo i metodi per eliminarlo sono ancora
"arcaici" e non si riesce a toglierlo del tutto e forse è questo
uno dei tanti motivi che dovrebbe far riflettere prima di agire.
L'alternativa ai tattoo indelebili, più impegnativi, sono le
decalcomanie o i grafismi all'henné. Le prime si
fissano sulla pelle con il getto dell'acqua o con un
batuffolo inumidito. L'henné, invece, è un colorante
naturale usato da secoli dalle donne barbare per
disegnarsi il corpo, rimane sulla pelle diversi giorni,
poi sbiadisce piano piano. Ma la maggior parte delle
volte che si parla di modificazioni del corpo si tende
a pensare solo al lato positivo e bello di avere un
tatuaggio, e quello negativo? Quello è il più
importante. Per questo, ragazzi, vi esortiamo a
pensarci bene prima di sfrecciare a tatuarvi o fare
piercing, perchè come si dice... "Potrebbe rimanervi
l'amaro in bocca". La decisione spetta a voi e può
anche essere un si, che male c'è? Sempre, però, che
ne siate veramente convinti!
Elisa Pozzoli
Cristina Lazzarini
Annalisa Lanzo
Trend
20
Il tatuaggio è una tecnica di decorazione
venivano martellati leggermente per far
dei punk si fanno tatuare, spesso per esprimere
corporea, nella quale vengono applicate al
penetrare le punte intrise di colore nella pelle.
la loro ribellione nei confronti delle norme
corpo segni, disegni, lettere, simboli o altri
Il rumore prodotto sulla pelle ha dato origine
sociali correnti. Anche se messo fuori legge in
motivi attraverso l’impuntura dello strato
all’onomatopeia polinesiana "tau tau" e in
alcune società, è oggi diventato una pratica
superiore della pelle e la successiva iniezione
seguito all’inglese "tattoo" (da cui l’italiano
piuttosto comune e le persone tatuate
di pigmenti colorati. Un tempo la tecnica di
tatuaggio). Molto praticato in tutto il mondo sin
appartengono a tutti gli strati sociali anche se
tatuaggio richiedeva l’uso di un bastoncino al
dai tempi più antichi, negli anni ’60 e ’80
in alcuni stati degli Usa è ancora illegale o
quale erano fissati uno o più aghi, i quali
numerose subculture come quella degli hippy o
permessa ai soli individui maggiorenni.
Tattoo e dintorni
19anni
Valentina G.
“Un tatuaggio va scelto
con la testa e deve avere un significato per non
pentirsene con gli anni. I
rischi sono ridotti se è
fatto in uno studio attrezzato che segue le norme
igieniche. Il disegno deve essere
personale e unico e per questo
non vi dirò com’è il mio!”
16anni
Alessandro G.
I tatuaggi rappresentano la propria personalità, il proprio carattere, il proprio modo di vivere e
le proprie idee.
Dimmi come ti tatui…
18anni
Secondo una nuova disciplina, i tatuaggi
denota concretezza e capacità decisionali,
sono un modo per comunicare e rivelano
se la scelta cade sulle braccia, significa che
gli aspetti più profondi del carattere. La
l’individuo sta attraversando una fase di
scelta del disegno e della zona da tatuare
maturazione, mentre le persone poco
rimanda al mondo dei simboli e fa
riflessive preferiranno le gambe. La caviglia
emergere quello che è nascosto all’interno
invece sembra sia la zona preferita dalle
dell’individuo, il suo “vero carattere”.
donne sospettose e gelose e dagli uomini
Provare per credere…
competitivi e battaglieri; timidi e un po’
Siete tatuati sulla parte sinistra del corpo?
insicuri quelli che scelgono l’ombelico o le
Bene, è quella che per la psicoanalisi
parti anatomiche nascoste. Gli esperti
rappresenta il passato, e ci sono buone
suggeriscono di diffidare di possibili
probabilità che siate un tantino sfiduciati e
partner con tatuaggi di cuori circondati da
pessimisti; la parte destra invece è quella
fiamme: sembra siano individui gelosissimi
legata al futuro e un tatuaggio potrebbe
e aggressivi, mentre se vi siete fatti tatuare
indicare un carattere solare e aperto ai
un veliero in pieno petto… allora non ci
cambiamenti. Tatuarsi il tronco invece
sono dubbi, avete bisogno di affetto!
Lara G.
“Farò un tatuaggio fra 15
giorni. Adoro i tatuaggi,
e vorrei farne 3 a breve:
un delfino sulla spalla
perché esprime libertà e
voglia di vivere; una rosa
sulla caviglia, simbolo di
dolcezza e romanticismo e poi,
il mio nome in cinese sul fianco
sinistro. Sono a conoscenza dei
rischi ma adoro avere un disegno indelebile sul corpo, con un
significato importante. E’ una
forma d’arte, un modo per
esprimere la propria personalità.
18anni
Enrica M.
Poiché il tatuaggio deve
rappresentare un pensiero, uno stato d’animo,
io ho personalmente disegnato il mio: riuscire
a trovare il tatuaggio
giusto è come riuscire a
rappresentare me stessa.
Test
22
Sei
MARCHIATO?
1
2
3
4
5
1 INVIDI CHI HA GIA’ UN TATUAGGIO?:
a) Figurati, lo trovo così volgare, vado a
farmi un piercing alle labbra…
b) Dipende, se è Willy il Coyote…
c) Si, così tanto che se avessi tanti nei
come Vespa unirei i puntini per vedere
cosa viene fuori
2 PERCHE’ TATUARSI?
a) perché è un rito che risale alle nostre
radici tribali, un richiamo alla nostra
natura magica…
b) la moda è moda, il trend idem
c) è bello avere qualcosa di immutabile
3 PER TATUARSI CI VUOLE:
a) coraggio, fa un male cane
b) il permesso di papà, lui si che fa un
male cane
c) incoscienza, dopo anni il rimorso fa
star male
4 PRIMA DI FARLO TI SPAVENTA:
a) il dolore
b) la “condanna” sociale che comporta, o
meglio comportava
c) tra cinque anni il tatuaggio sarà lo
stesso ma forse tu no
5 A) MEGLIO TATUARSI (PER SOLI
MASCHI):
a) la intramontabile “ancora” da marinaio
b) un una bellona scollacciata, tipo XENA,
ma sexy…
c) il testo integrale del “patto con gli
Italiani”
5 B) MEGLIO TATUARSI (PER SOLE
FEMMINE):
a) la tipica rosa sulla spalla
RISPONDETE ALLE SEGUENTI
DOMANDE, CALCOLATE LA SOMMA
DEI VOSTRI PUNTI E AFFRONTATE LA
VOSTRA SITUAZIONE.
b) un metro da sarta intorno alla vita che
segni: 60!
c) Il tribale come la Hunzinker, nel senso ti
tatui TUTTA la sagoma della Hunziker
addosso…
6 IN ESTATE:
a) sei tu ad inseguire il pakistano che fa i
tatuaggi con l’henne….
b) punzecchi amici e amiche con china,
inchiostro, nero di seppia…
c) cammini armato di trielina per cancellarli
a chi li ha e bruciare chi li fa
6
Marco Bazzica, 20 anni
Genova
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ATUATO
TU
TATUATO?:
TU T
suona male in italiano ma soprattutto alle tue
orecchie, difficile scegliere un disegno o
comunque un simbolo che va tenuto per
tutta la vita. Paura e pigrizia ti limitano al
massimo all’henne e ai piercing… magnetici.
TATOO:
QUASI
QUASI TATOO:
“perché no, me lo faccio, mi tatuo, mi tatuo…”. Scegliere la figura per
cui ne valga la pena di farlo è il tuo solo problema. Quando la troverai saprai essere così previdente che ti tatuerai un tribale a convessità verso l’alto, così quando il bicipite inesorabilmente s’affloscerà il tatuaggio diventerà dritto.
UTTO:
TATUATUTTO:
TATUAT
da piccolo eri sempre ad attaccarti
decalcomanie addosso, chiedevi alla
mamma di aiutarti col ferro da stiro. Gli
anni passano, il sottile sadismo resta,
dopo il braccio ti tatui anche la testa!
Moda
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che nasce da ODA
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voi!
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Il punto
moda
Protagonista della moda di
Zai.net è una giovane stilista che
ci manda i suoi originali
disegni ispirati ai fumetti. E
perché no? Facciamo nostro un
look che combina elementi
della pop art con disegni presi
dai manga. E, se volete
esagerare, adottate le calze
scese: in giapponese vengono
dette “ru-zu-sokkusu” e sono
indispensabili per ogni ragazza
alla
moda.
James Mollison
Benetton
24
Moda
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27
Trucco per l'autunno
Via libera al
colore!
Contrastiamo le brutte giornate con
ventata di colore. Con lo
stile pop tornano le tinte forti e i
giochi di contrasti: bianco, rosso,
una
nero, azzurro, tanto giallo ma anche il
effetto inaspettato.
E, finché c’è il colore, c’è l’allegria!
rosa per un
Ragazze se non
volete sembrare
pallide pallide, fate
così. Dopo aver
pulito bene il viso
con latte e tonico
passate un velo di
cipria trasparente e
poi una spennellata
di terra in polvere
non troppo scura.
Eviterete così
macchie inestetiche
e avrete ancora un
bel colorito. Per non
creare "stacchi", non
dimenticate una
spolverata anche sul
collo.
Eliana Profeta, 18
anni
Giovani
stilisti in erba, raccogliete i vostri disegni e
inviateli
in
redazione
via
e-mail ([email protected]) o,
colore!
più tradizionalmente, in busta
chiusa a: Redazione Zai.net,
corso Allamano, 131 -
Benetton
10095 Grugliasco (To)
James Mollison
Sport
28
Ragazze,
anche
voi nel
“PALLONE”
LA PALLAVOLO È UNO SPORT
IN CRESCITA, E LE RAGIONI DI
TANTO SUCCESSO SONO
SEMPLICI: FAVORISCE LA
SOCIALIZZAZIONE, FA SENTIRE
IMPORTANTI ALL’INTERNO DEL
GRUPPO: INSOMMA INSEGNA A “FARE SEMPRE E
COMUNQUE SQUADRA”.
LA PALLAVOLO SPOPOLA
FRA LE RAGAZZE DEI LICEI
inalmente sul podio! Dopo un anno vissuto aspettando i mondiali di calcio, per
altro deludenti, le azzurre della pallavolo ci hanno regalato una vittoria inaspettata.
Contro ogni pronostico le ragazze della
Nazionale hanno conquistato un mondiale
spazzando letteralmente via tutte le loro
avversarie. Le attuali campionesse del
mondo erano state giudicate delle belle
ragazze non in grado, però, di esprimere un
gioco vincente ai mondiali: a tutti gli scettici, le azzurre hanno dimostrato di valere
dieci volte quello che erano state giudicate.
Le azzurre ci hanno dimostrato che se ci credi
veramente tutto è possibile, anche vincere un
mondiale.
F
Ma non sono le uniche ad amare la pallavolo: oggi sono pochi i ragazzi che non sappiano giocare a livello dilettantistico; solo
nella città di Torino sono note oltre 100
società sportive che mettono in campo
squadre di volley.
Ma ecco cosa ne pensano i miei coetanei.
Maria, gioca a livello dilettantistico in una
piccola squadra: sostiene che per lei non è
importante vincere, ma riuscire a giocare in
modo da favorire le sue compagne.
Lo stesso per Giulia, capitano di una squadra che gioca a livello regionale, che pone
l’accento sulla possibilità di creare amicizie
che non rimangano vincolate al solo campo
da gioco. La sua è una squadra di “amiche”.
Il Liceo che frequento, il D’Azeglio di Torino,
può vantare sia un’ottima squadra di pallavolo femminile sia una squadra maschile
assai più competitiva nei tornei scolastici
ed ognuno di noi le segue con orgoglio.
Si può quindi concludere dicendo che la
diffusione della pallavolo è dovuta a vari
motivi: è uno sport divertente, coinvolge
in egual modo tutti i componenti, ed è giocato e seguito con passione a tutti i livelli, da un torneo di Istituto ad una finale
mondiale.
Proprio come il calcio, ma la finale mondiale… è tutta un’altra storia!
Benedetta, 16 anni
Torino
Internet
30
Nuove idee
da CLICKARE
NUOVI MEZZI
PER NUOVI STUDI
Non è mai troppo presto per pensare alle scelte future. Studiare a
distanza sta diventando una realtà anche in Italia, grazie a
Internet. Ed è naturale e giusto
che, a fianco dei corsi di laurea
tradizionali, le nuove tecnologie
lascino il posto a nuovi corsi che
dovranno formare figure professionali del tutto inedite. È il caso
del “Corso di laurea in Teconologo della Comunicazione Audiovisiva e Multimediale”, proposto dall’Università agli studi di
Ferrara (www.unife.it). Basato
essenzialmente sulla didattica a
distanza, prevede anche alcune sedute di
laboratorio con presenza diretta dell’alunno.
Interessantissime le materie, che vanno da
“Psicologia della Comunicazione” alla realizzazione di un prodotto audiovisivo in laboratorio, da “Discografia e Videografia
Musicale” a “Teoria e tecnica dei nuovi
media”. Insomma, un metodo didattico futuristico per una laurea futuribile. È importante, che la didattica a distanza possa diventare un ottimo mezzo perché l’istruzione raggiunga bambini e ragazzi che abitano in
zone dove sarebbe disagevole offrire il servizio scolastico tradizionale. E’ quel che
accadrà, già a partire da quest’anno, per
alcune isole minori italiane.
HACKER
VOLETE DIVENTARE
TECNOLOGO DELLA
COMUNICAZIONE O
CONOSCERE
L’UNIVERSO DEGLI
HACKER, ECCO I SITI
CHE FANNO PER VOI
I LINGUAGGI
DI INTERNET
Se avete fatto nuove conoscenze, magari in città o
paesi diversi, internet
resta il mezzo più economico e pratico per mantenere i contatti. Via e-mail,
ma anche attraverso le
chat o i più diffusi programmi di instant messaging (MSN, ICQ, C6 ecc…).
Quale che sia il vostro
mezzo telematico preferito, in ogni caso, il must
delle comunicazioni via
internet restano gli “emoticons”, ovvero le faccine,
che conferiscono a quello
che si scrive un “colore
espressivo” particolare.
Ma chi ha utilizzato per
primo la celebre faccina :) ? Da un lavoro di ricerca
e tracciamenti informatici
pare che il primo messaggio contenente lo smiley
sia questo:
L’universo hacker (l’abbiamo ricordato più
volte, su queste pagine), è popolato da
individui curiosi, abili smanettoni, spesso
veri e propri geni del computer. Nulla a che
vedere con chi cerca di penetrare nel pc del
misero utente che chatta beato su irc (quelli, in gergo, vengono definiti “lamer”).
Ebbene, oggi questo variopinto universo
può vantare una rivista ufficiale. Si tratta di
“Hacker Journal”, in edicola ogni
due settimane, senza pubblicità
alcuna, al costo di 2 euro. E ha
ovviamente un suo sito:
(www.hackerjournal.it) Fra tutta
una serie di cose degne di nota:
il fatto che acquistando la rivista
si ottengono username e password per avere accesso all’archivio online, e un gioco per
mettere alla prova la vostra abilità nell’arte dell’hacking. Si
chiama Try 2Hack: 10 livelli di
differenti pagine internet, ciascuno dei quali costituito da un
diverso “sistema di sicurezza”
da violare. L’obiettivo? Mettere
in guardia gli utenti dai potenziali attacchi.
Alberto Puliafito, 23 anni
Genova
19-SEP-82 11:44 SCOTT E
FAHLMAN :-)
FROM: SCOTT E FAHLMAN
I PROPOSE THAT THE
FOLLOWING CHARACTER
SEQUENCE FOR JOKE
MARKERS: :-)
READ IT SIDEWAYS.
ACTUALLY, IT IS
PROBABLY MORE
ECONOMICAL TO MARK
THINGS THAT ARE NOT
JOKES, GIVEN CURRENT
TRENDS. FOR THIS, USE :-(
LO SMILEY PERÒ ALTRO
NON È CHE L’IMITAZIONE
IN CODICE ASCII DELLA
CELEBRE FACCINA GIALLA
E SORRIDENTE
INVENTATA NEL 1963 DA
HARVEY R. BALL.
Reportage
globetrotter
in giro per il
mondo
Gatti, conigli &…
Austria
ich liebe
Quando tutto sembra
accanirsi contro italiani
sprovveduti
go di ristoro e di svago. Passino quindi le alluvioni, le giornate di inedia e nullafacenza
rannicchiate sotto un ombrello tricolore. Passino. Ma l’inflessibilità indigena ha provocato
i danni peggiori, al portafoglio e al morale,
dopo essersi scatenata implacabile in un remoto parcheggio pubblico dell’Otztal.
I nostri sfortunati amici, che hanno il torto di
possedere un’auto ingombrante, hanno provocato un piccolo graffio su una portiera rigorosamente targata Deutschland. Sono scesi a controllare che il danno non fosse eccessivo e hanno appurato l’assoluta irrilevanza
del graffio, da buoni “terronish”. Peccato che
un passante pieno di zelo abbia denunciato
l’accaduto alla polizia locale e abbia così provocato l’arresto di uno di questi nostri amici
italiani, costretto a prendere atto di una legge austriaca che inesorabilmente punisce chi
anche solo sfiora un’automobile altrui e poi
–cielo!- non corre a costituirsi.
Due le domande che sono sorte spontanee in
noi. Uno: perché le associazioni turistiche non
informano adeguatamente riguardo alcune leggi
estere così puntigliose e inflessibili (anche con i
turisti)? E ancora: è lecito sanzionare pesantemente una persona che non conosce la lingua in
cui lo si accusa e che, peggio, non è consapevole di aver violato una così importante (a quanto pare!) legge d'Oltralpe? Ad ogni modo, l’anno
prossimo le ferie saranno rigorosamente italiche,
nella casa friulana della nonna…
La Redazione di Milano
ffr
enti so
gli stud
Anche
Il modo migliore per non
trascorrere una vacanza rilassante e all’insegna
dell’ozio: un mese con
due gatti (dei quali uno
non ancora svezzato e con
fastidiosi disturbi intestinali)
che litigano continuamente, un coniglio
con una malformazione alla zampina
destra in affido, che si è anche smarrito, e unica che non dava preoccupazioni, la tartaruga che, per umana negligenza,
ha trascorso due settimane a mangiare pesche sciroppate e bucce di anguria. A ciò si
aggiungono gli ospiti della casa: 10 tra francesi e belgi, che non hanno mai lavato un
piatto, apparecchiato la tavola, fatto la spesa, catalizzando tutti l’attenzione solamente
sul frigorifero… quando era pieno. Risultato:
pile infinite di piatti da lavare, ore trascorse
al supermercato e scopa e straccio come
compagni d’avventura. Anche se faticosa l’esperienza è stata tutto sommato spassosa e
di grande insegnamento, una vacanza… alternativa. L’unico che non si è mai divertito è
stato il coniglio, tutt’ora disperso. Il veterinario del paese si è addirittura offerto di stilare un certificato di morte per malattia da
dare al padrone.
Riccione, Milano Marittima, Rimini, sono le mete più ambite dai giovani per le loro vacanze,
dove, sia per i maschietti che per le femminucce, il mare e la spiaggia spesso non sono
tra i principali interessi… Ed anche Malta, offre
le stesse opportunità di passare la vacanza dei
sogni oltre ai bellissimi paesaggi. La giornata
“lavorativa” comincia la sera, verso le dieci,
quando la sbobba maltese (erede annacquata
dei pochi buoni spunti della cucina d’Albione,
ricchissima di fritti) perde i suoi pesantissimi
effetti indesiderati (eppure dovrebbe essere
cucina mediterranea, no?). Per prima cosa si
prende “un” drink con gli amici al disco-pub
per scaldarsi un po’, ma soprattutto si cerca di
allacciare conoscenze da sfruttare durante il
resto della serata. Si passano le ore successive in discoteca (quasi sempre gratuita) dove le
persone, in pochissimo tempo, si spogliano
delle loro scontrosità e difficoltà a socializzare.
Il pomeriggio successivo, quando ci si sveglia,
un caffè è d’obbligo. Cercando di ricordarsi
quello che è successo la notte precedente (la
reciproca collaborazione fra amici è indispensabile), ci si avvia verso la spiaggia dove già si
comincia a definire i progetti per la serata. Ciò
che comunque stupisce di più è la quantità di
bellissime ragazze, provenienti da tutta l’Europa, che ti circondano (si sa per certo che non
sono venute a Malta per studiare l’inglese).
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Dai nostri
EBBENE SI’. GUARDARE FUORI
DALLA FINESTRA DELLA
SCUOLA LE BRUNE AUTUNNALI
SERVE A POCO. LE VACANZE
SONO ORMAI UN RICORDO.
L’IMPORTANTE PERÒ
CONSERVARE LE TRACCE;
MAGARI UNA NUOVA
AMICIZIA. ECCO I NOSTRI
RESOCONTI PIÙ DIVERTENTI E
LE FOTO CON LE QUALI AVETE
INONDATO LA REDAZIONE.
CORAGGIO! UN ANNO È
LUNGO, MA SI PUO’
COMINCIARE A SOGNARE…
33
Scatenati a Malta
Molte sono le vicissitudini che possono
inquinare lo spirito e la predisposizione
al divertimento di turisti stressati e
sprovveduti. Passino le maledizioni di
un’estate che non è mai iniziata per
davvero e che ci ha ampiamente vessati con fulmini e saette. Passi che l’occhio del ciclone di maltempo quest’anno sia stato proprio la tranquilla e impassibile Austria, malaugurata prescelta
di un folto gruppo di italiani come luo-
Da un’indagine svolta dall'osservatorio sui DIRITTI DEI MINORI fra
duecento ragazzi di età compresa tra
i 14 e i 17 anni è risultato che il 50%
è molto nervoso all'idea di tornare sui
libri. Non solo quindi gli adulti
rimpiangono le spiagge assolate e i
mari del Sud, visto anche il maltempo
che ci ha travolti, e soffrono di crisi
d'ansia da rientro sul lavoro, ma
anche i giovani ripensano ai giorni
trascorsi allietati magari da un flirt e
da regole meno ferree.
da rie
i stress
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32
Reportage
34
Nel tempo
Faccio
libero?
Come partecipare
l’alternativo!
Esistono diversi tipi di campo:
- a breve termine o a lungo termine;
- under 18, in Italia o all’estero;
- nazionali o internazionali.
Esiste anche l’opportunità di partecipare al
Servizio Volontario Europeo, (tra i 18 e i 26
anni) per un periodo minimo di 6 mesi e
massimo di un anno. Il programma viene
finanziato dalla Commissione europea e prevede il riconoscimento di una piccola indennità mensile.
Info: www.legambiente.it / www.yap.it/
Servizio Volontario Europeo: www.sosforevs.org
l fenomeno è in espansione. Le opportunità che offre, in termini di crescita personale e di relazione con gli altri, sono
uniche.
Quale opportunità migliore dei campi di
volontariato per sperimentare una prima
attività lavorativa, magari all’estero? Inoltre
la partecipazione permette di ricevere, su
richiesta, un attestato valido come credito
scolastico per l’esame di maturità.
Da uno studio di Legambiente condotto nell’anno 2001 sui propri iscritti, è emerso che
il 55,55% dei 3.000 volontari sono studenti
e che il 65,17% ha un’età compresa tra i 14
e i 25 anni.
Le attività che si possono svolgere sono
varie: pulizia dei sentieri, censimento delle
tartarughe, bonifica dei fondali marini, protezione dei sistemi dunali, sorveglianza del
patrimonio forestale, recupero del patrimonio artistico, interventi di solidarietà sociale,
sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei
confronti di queste tematiche.
I
ETA’
Meno di 14
Tra 14 e 17
Tra 18 e 20
0,99 %
9,49 %
16,96 %
Tra 21 e 25
Tra 26 e 30
Tra 31 e 35
Tra 36 e 40
Oltre 40
37,73 %
12,88 %
9,45 %
3,90 %
8,55 %
Diamo la parola a loro, i volontari, che quest’estate hanno deciso di “regalare” un po'
del proprio tempo: LUCIA, 16 anni di Sciolze
(TO), ha partecipato ad un campo di
Legambiente dedicato ai bambini per l’organizzazione e l’animazione del “Jey Festival”
di Ancona. ALESSANDRO, 35 anni di Torino,
ha lavorato al progetto di manutenzione di
una torre saracena a Nardò.
Perché hai scelto di partecipare ad un
campo di volontariato?
LUCIA: “Mi interessava conoscere gente
nuova”.
Com’era articolata la giornata?
LUCIA: “Dedicavamo parte del pomerig-
gio e della sera alle attività del Festival”.
ALESSANDRO: “Il lavoro ci impegnava fino
alle 13. Il resto della giornata era libero”.
Hai imparato qualcosa da questa
esperienza?
LUCIA: “Ad aiutare il prossimo, a costrui-
re giocattoli con materiali recuperati e ad
organizzare un festival”.
ALESSANDRO: “Sicuramente prima non
sapevo costruire muretti a secco”.
Come hai trovato l’esperienza di
condividere spazi con persone
sconosciute e di organizzare con loro le
attività lavorative e il tempo libero?
LUCIA: “All’inizio eravamo un po’ intimidi-
ti ma, dopo i primi giorni, ci sembrava di
essere a casa”.
ALESSANDRO: “Sono un animale sociale
e mi piace stare con le persone”.
Qual è il ricordo più bello che ti è rimasto?
LUCIA: “Il forte legame che ha unito noi
ALESSANDRO: “Ho seguito un consiglio di
mia sorella e partecipo ai campi estivi da sei
anni!”.
volontari e il bellissimo rapporto con i
responsabili del campo”.
Di che cosa ti sei occupata/o all’interno
del campo?
LUCIA: “Mi occupavo di affiancare i bam-
“I rapporti umani con gente in gamba”.
Simonetta Mitola,
Torino
PROFESSIONI
UN NUMERO SEMPRE
MAGGIORE DI RAGAZZI,
DECIDE DI DEDICARE UN
PO’DEL PROPRIO TEMPO E
DELLE PROPRIE ENERGIE ALLA
SALVAGUARDIA DEL
PATRIMONIO NATURALISTICO
E CULTURALE O AD ATTIVITÀ
DI TIPO UMANITARIO.
bini nella costruzione di giocattoli con materiali riciclati”.
ALESSANDRO: “La mia attività riguardava
la potatura delle piante, il decespugliamento dei sentieri e la costruzione di muretti a
secco all’esterno della torre”.
ALESSANDRO
Studenti
55,55 %
Impiegati
15,32 %
Liberi profess.
7,55 %
Insegnante
6,42 %
Disoccupati
1,58 %
Operai
2,26 %
Operatori sanitari
1,74 %
Pensionati
2,34 %
Artisti e artigiani
0,60 %
Casalinghe
0,60 %
Altro
6,0 %
Sex
36
Emozioni
Caccia al
G
37
ADRENALINA...
PUNTO
E' VERO CHE IL PUNTO G, UNA ZONA SPUGNOSA GRANDE
QUANTO UNA MONETINA, RICCA DI TERMINAZIONI NERVOSE,
POSTA A CIRCA QUATTRO CENTIMETRI DALLA VULVA, ESISTE? E
DOVE SI TROVA? CE L'HANNO TUTTE LE DONNE? COME FUNZIONA?
descriverlo per la
prima volta, è stato
il ginecologo Ernst
Grafenberg (da cui prende il
nome la zona erogena) che
aveva parlato di un’area localizzata sulla parete anteriore
della vagina, che si ingrossa
durante la stimolazione sessuale.
Successivamente le sue teorie vennero
screditate da tre medici americani: “È solo
un mito da sfatare”.
Recentemente, invece, è stato dimostrato
che questa area, ricca di terminazioni nervose, esiste ed è la più esplosiva delle zone
erogene possedute dalla donna. Inoltre, si
sostiene che questo ricercato punto sia il
principale responsabile dell’orgasmo
vaginale che, secondo alcuni, è più profondo e intenso di quello provocato dalla
stimolazione del clitoride. Diversi studi
eseguiti in Italia però dimostrano che non
tutte le donne hanno il punto G. Si stima
che circa il 50% delle donne non abbia mai
provato in vita sua un orgasmo vaginale, ma
la colpa del mancato piacere potrebbe essere una questione strettamente anatomica.
Quindi donne non crediate che sia sempre
colpa dell’inesperienza del vostro partner!
Potrebbe essere semplicemente una mancanza della struttura predisposta! Ma come
dice il proverbio: “Chi cerca trova” e quindi…
Bè buona caccia!!!
Kristian Correnti, 16 anni
Torino
A
che
passione!!!
CI SONO SPORT PER CUI BISOGNA
a perché sfidasport estremi? È proAVERE CORAGGIO, SFIDARE LA
re la morte in
prio questo il punto:
questo modo? MORTE SENZA AVERE LA CERTEZZA
è un’esperienza che
Molti pensano che sia CHE SI SOPRAVVIVERA’. E FORSE È
anche se praticata
stupido e troppo perisolo una volta in
PROPRIO QUESTO CHE ATTIRA
coloso; è vero, i rischi
tutta la vita, si ricorsono molti: basta una TUTTI COLORO CHE LI PRATICANO:
derà per sempre;
piccola disattenzione,
quella scarica di
LA SCARICA DI ADRENALINA CHE
un gancio messo
adrenalina che si
SI PROVA, UN BRIVIDO CHE SALE
male, un paracadute
scatena quando si
PER TUTTA LA SCHIENA…
che non si apre, che si
gioca con la propria
perde la vita. Come è
vita,
diventa una
successo ad una coppia che stava praticando il
sfida alla natura e alle sue leggi (la legge di graBunjee-Jumping in Lombardia, dove a causa di
vità e il desiderio di volare che ha sempre affaun errore dell’istruttore i due giovani si sono
scinato l’uomo fin dall’alba dei tempi) solo con
schiantati al suolo; o come Patrìck de Gallardon
le proprie forze. Naturalmente è d’obbligo farlo
che è morto qualche anno fa perché il suo paracon un’adeguata preparazione e soprattutto
cadute non si è aperto. Ma perché non dedicon persone esperte al proprio fianco che si
carsi a qualche attività più sicura come il nuoto,
assicurino che le attrezzature siano montate
il tennis, il basket e tutti quegli sport in cui per
correttamente. Seguendo queste due importangiocare basta un pallone o una racchetta, e in
tissime regole non si corre alcun rischio, quindi
cui l’unico rischio che si corre è quello di sbucperché privarsi di tali emozioni?
ciarsi un ginocchio o rompersi un braccio? In
Elisa Aranci, 18 anni
fondo che divertimento c’è nel praticare questi
Asti
M
Scuola
ELETTRODATA 10 S.R.L. presenta:
2030
39
ULTIMA FRONTIERA del
sistema scolastico ITALIANO
La scuola è sempre più presente nei dibattiti sulle prime pagine dei
quotidiani: si parla di esami-quiz che colpiscono l’immaginazione di
ogni studente. Un nostro redattore di Milano ha previsto che…
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sita campana di vetro con le pareti offuscate.
er prima cosa i professori saranno sostiOgni studente avrà a disposizione una sola
tuiti da ripetitori elettronici programmabipenna e fogli protocollo contati, nonché un
li a distanza, grazie ai quali potrà garanvecchio pallottoliere da usarsi solo in situatire un’istruzione globale e universale a tutti gli
zioni di estrema difficoltà di calcolo. In occastudenti della nostra penisola. Le interrogaziosione della prima prova, inoltre, ogni studenni, inoltre, consisteranno nella ripetizione mnete riceverà un dado con il quale poter scemonica di alcuni paragrafi di un libro casualgliere la traccia del tema da seguire. Per la
mente scelto, di volta in volta, da una lista di
seconda prova, un compito di matematica
testi non necessariamente del corso frequentauguale per tutte le scuole, il dado verrà sostito. L’interrogazione risulterà positiva soltanto
tuito da un elaboratore elettronico che selese il candidato sbaglierà meno di quattro volte
zionerà e ridistribuirà i pronel corso dell’intera sessioblemi. E ancora grandi novine di controllo.
I FANTASCIENTIFICI INCUBI tà per quanto concerne la
Ma le maggiori novità di
quest’anno riguardano la DI UN NOSTRO REDATTORE terza prova: sarà uguale in
tanto attesa “matura”. Per
NOVELLO ASIMOV, SULLA tutta Italia e in ogni istituto.
Le materie su cui verterà
prima cosa gli esami non
SCUOLA DEL FUTURO.
verranno scelte tra la globaavranno più luogo a giulità dei programmi ministegno, a conclusione dell’anriali di tutte le scuole statali o legalmente ricono scolastico, bensì verranno svolti a partire
nosciute. L’orale invece si svolgerà all’insapudai primi giorni di marzo. Gli istituti interessata dello stesso studente grazie alla tecnologia
ti da tali esami verranno estratti giornalmente
innovativa di un computer capace di selezioe la comunicazione agli studenti verrà data, la
nare, tagliare e ricomporre stralci di interrogamattina stessa, mediante una campanella
zioni risalenti all’intera
speciale, alla quale seguirà l’incursione di una
carriera scolastica del
quadra di bidelli anti-bigino atta a controllare
maturando.
zaini e indumenti. Ogni banco verrà, poi, isoMattia Placanica,
lato dal resto della classe mediante un’appo18 anni - Milano
Scuola
40
Celo,
MERCATINI, BACHECHE FAI
DA TE E PROVVIDENZIALI
PASSAPAROLA: GENITORI E
STUDENTI “RISCOPRONO” IL
MERCATO DEI LIBRI USATI.
celo
MANCA
ll’inizio di ogni anno scolastico si scatena puntuale un feroce quanto inutile
dibattito sul caro prezzi dei libri di
testo, che ormai hanno raggiunto cifre da
capogiro: le associazioni dei consumatori
denunciano aumenti indiscriminati, gli editori difendono le proprie posizioni, e, tra una
polemica e l’altra, studenti e famiglie per evitare un vero e proprio salasso corrono ai
ripari arrangiandosi come possono. C’è chi
come Valerio, 14 anni, quarto ginnasio
all’Orazio di Roma, è ricorso ad una professoressa amica di famiglia, che ha diritto al 28
% di sconto sui libri scolastici. "Io sono contro il copyright, – spiega Valerio - le scuole
dovrebbero escogitare un sistema, come succede in altri paesi, per fornire in prestito i
libri agli studenti…". Non sembra però che al
momento il sistema scolastico italiano sia
indirizzato verso soluzioni del genere, e,
infatti, sono sempre di più quelli che,
esasperati dai prezzi, si affidano alla
soluzione dei libri usati. Ci sono scuole in cui gli studenti organizzano
improvvisati mercatini tramite
affollatissime bacheche o semplicemente con un frenetico
passaparola. Giulia, 17 anni,
terzo liceo scientifico al
Nomentano di Roma, racconta: "Quest’anno con il
passaparola sono riuscita a
recuperare tutti i libri che
mi servivano. Non tutti
erano dell’ultima edizione,
ma me sono fregata…".
"Sì, perché la fregatura è
proprio quella delle edizioni
A
che cambiano ogni tre anni, spiazzando chi,
come me, si accontenterebbe dell’usato. –
spiega Giuseppe, 14 anni, IV ginnasio
all’Aristofane - Io ho potuto comprare usati
solo i libri di italiano e latino, non di greco
e matematica, che erano nuove edizioni".
Quando le bacheche e il passaparola non
bastano a soddisfare la richiesta, genitori e
studenti si rivolgono sempre più numerosi a
veri e propri mercatini dei libri usati.
A Roma
A Roma ce ne sono due, che si attivano nei
mesi di settembre e ottobre: quello più piccolo in Via dei Colli Albani, e quello più
grande e famoso del lungotevere Oberdan,
ormai frequentatissimo punto di riferimento
per gli studenti della capitale. Tra le bancarelle si aggirano ragazzi e genitori con
foglietti svolazzanti contenenti le fatidiche
liste, alla disperata ricerca dei testi mancanti. Le regole dei due mercati sono pressappoco le stesse di tutta Italia: chi si vuole
disfare dei libri può ottenere (a seconda
delle condizioni) il 30 % del prezzo di copertina, chi compra invece spende di solito il
60 %, con un notevole risparmio rispetto al
nuovo. Poco importa se c’è qualche orecchione o sottolineatura, evidentemente il
gioco vale la candela.
La domanda
A tutti quelli che abbiamo incontrato in questo viaggio nella galassia dei libri scolastici
usati abbiamo rivolto una domanda che ha
lasciato tutti (genitori, studenti, rivenditori)
senza risposta: "Perché alle superiori non
ha mai attecchito il sistema delle fotocopie,
che tanto successo ha sempre avuto invece
tra i più grandi all’università?". Tutti sono
rimasti perplessi e ci hanno risposto "Già,
perché…?"
A Salerno
A Salerno l’associazione “social lab diana”
ha allestito nei suoi spazi la 7° edizione del
mercatone del libro scolastico usato, all’interno di una serie di iniziative contro il caro
scuola. Il mercatone negli anni si è dimostrato un valido strumento di autoriduzione
dei costi per l’istruzione per le famiglie di
Salerno e provincia perché permette loro da
un lato di acquistare i testi scolastici a metà
prezzo e dall’altro di poter vendere i testi
usati. Vi hanno già preso parte centinaia di
famiglie salernitane ed è accompagnato da
feste di autofinanziamento, cineforum, spettacoli teatrali, assemblee con studenti, professori e lavoratori… sulle nuove forme di
resistenza, difesa ed esigibilità del diritto
allo studio nell’era della globalizzazione
capitalista.
Nelle altre città…
L’unione degli studenti organizza da qualche
anno a questa parte mercatini dei libri scolastici usati a Torino, Treviso, Bari, Lecce,
Palermo, Siracusa e Siena. Uno dei più grandi, forniti e frequentati è quello di Torino,
allestito con il contributo del Comune. Tale
il successo tra le famiglie degli studenti, che
due anni fa quando per problemi organizzativi il mercatino non fu realizzato, i genitori
infuriati protestarono vivacemente presso gli
uffici comunali.
Marco Occhipinti, Roma
Effetto Musica
42
43
La mia prima
CHITARRA
PARTE DA
QUESTO
NUMERO LA
COLLABORAZIONE
CON L’ASSOCIAZIONE
SUPERVIX DI BRESCIA.
ANDREA E FABIO CI
RACCONTANO COME
HANNO COMINCIATO A
SUONARE LA CHITARRA E
A FONDARE UNA BAND.
Entro in un negozio di strumenti musicali e ne esco con
la mia prima chitarra ed un
libro di accordi! Voglio imparare a suonare e formare un
gruppo Rock! Torno a casa e
comincio…
Passa una settimana e ancora non ho capito cosa fare,
forse dovrei andare a lezione…
ma ho speso tutti i miei soldi per la chitarra… peccato, sembrava facile e divertente!
"Fabio, ho sentito di Supervix… una associazione che insegna a suonare e non costa
niente (è gratuita)… Perché non provare?
Andiamo a vedere…"
E' così che conosciamo Michele e cominciamo con le lezioni. E' passato un anno,
vediamo di cosa abbiamo parlato in tutto
questo tempo:
Parliamo di chitarre
Quasi tutti noi, ragazzi e ragazze, iniziamo
con la chitarra classica: il più delle volte ne
abbiamo già una in casa da anni, spesso ce
la presenta un amico, oppure la compriamo
con pochi soldi.
Per cominciare va più che bene… l'importante è spendere poco o
niente! Quando impareremo a suonare bene,
compreremo una chitarra, "una bella chitarra",
probabilmente quella
per tutta la vita… io
ho cominciato con
quella di mio
padre!
Io sto imparando
a suonare le tastiere, certo è che,
se suonassi la chitarra, la vorrei acustica,
amplificata, magari con
spalla mancante per fare
gli assoli, con quel suono
squillante come quella di
Bon Jovi, sai una chitarra
Rock!!!
"Questa chitarra invece, è perfetta per suonare la musica brasiliana, anche questa
amplificata, spalla mancante, con un suono
caldo, che bella chitarra!!!
Alla fine io l'ho comprata elettrica!!! In negozio ce n'erano una marea, di tutti i tipi. Ogni
chitarra si adatta meglio ad un genere di
musica, cambia il suono, il manico. Questa è
meglio per il Funk, quella per il Jazz, quell'altra per il Rock!!!
Quale comprare?
Dipende anche da quanti soldi puoi investire… Sono andato con Michele e le
abbiamo provate quasi tutte. Ho
preso la chitarra di una buona marca,
adatta al rock, m che va bene anche
per altri tipi di musica, si sa mai…
sono contento da matti…
Dopo la chitarra servirà un
amplificatore, poi gli effetti e tante altre cose…
però la prossima volta
parleremo di bassi acustici, elettrici e contrabbassi!!! E ci sembra giusto, stiamo cercando un
bassista per il nostro gruppo… Magari una ragazza… per
ora un saluto a tutti.
I dj sono diventati sempre
più importanti, spesso trovi
musicisti in discoteca che
suonano con i dj… e quindi
meglio capire chi sono e cosa
fanno… è meglio imparare a
suonare con loro, anche perché è
molto ma molto divertente…
Giovani Critici
News
44
Regione
Lombardia al
SALONE dello
STUDENTE
A CREMONA UNA
INIZIATIVA PENSATA
PER RISPONDERE
ALLE ESIGENZE DI
ORIENTAMENTO
SCOLASTICO
Informati,
attenti,
spietati,
ironici,
estasiati…
critici
45
Da questo numero Zai.net inaugura una nuova iniziativa: “i giovani critici”,
studenti reporter appassionati di cinema, musica, letteratura, arte, moda,
grafica, immagine che avranno a disposizione uno spazio riservato all’interno
di tutti i mezzi di comunicazione del nostro network: la rivista, il sito internet
e le pagine del quotidiano La Stampa.
In ogni redazione, ma anche sul web, nasceranno dei gruppi specializzati che
potranno dire la loro anche attraverso la partecipazione a giurie di eventi,
festival, concorsi.
egione Lombardia - Direzione Generale
Giovani, Sport e Pari Opportunità partecipa alla manifestazione fieristica
"VII Edizione Salone dello Studente Formazione, Lavoro e Tempo Libero" che si
terrà a Cremona il 14, 15 e 16 novembre
2002. L'iniziativa è nata e congegnata per
rispondere alle esigenze di orientamento
scolastico e professionale per studenti,
oltre che per giovani disoccupati o in cerca
di occupazione, ed è ormai giunta alla settima edizione. La manifestazione prevede
R
spazi espositivi caratterizzati dalla presenza
di enti pubblici e privati, scuole, associazioni, esercizi pubblici e commerciali, aziende,
riferiti ai tre settori di informazione: formazione, lavoro e tempo libero. Saranno inoltre presenti spazi interattivi quali postazioni
informatiche, corsi, simulazioni, colloqui ed
altro. Verranno organizzate e proposte conferenze rivolte ai giovani, agli addetti ai
lavori, specifici per i tre settori e corsi di
aggiornamento e/o approfondimento per
insegnanti e operatori del settore.
Che cosa vi chiediamo? Le recensioni e gli articoli su film, libri, cd, fumetti,
mostre che vi sono piaciuti o che avete detestato. Potete stroncare, esaltare,
consigliare i vostri coetanei di tutta Italia su quanto c’è in giro di
interessante. Ma anche ripescare capolavori del passato che sanno ancora
parlare alla nostra generazione.
Tutto quello che dovete fare è inviarci le vostre e-mail a
[email protected].
Intanto, leggetevi le proposte di questo mese: un paio di
film consigliati, qualche libro da far girare fra gli amici,
un po’ di fumetti e tanta, tanta musica.
Velocità Massima
Italia 2002 Regia D. Vicari
Cast V. Mastandrea, C. Morroni, A. Barela
Stefano tenta di guadagnarsi da vivere gestendo un’officina meccanica, ma gli affari non vanno bene. Di notte cerca di riscattarsi
con le corse clandestine, ma viene puntualmente spennato. Qualcosa sembrerebbe poter cambiare con l’arrivo in officina di Claudio, un ragazzo introverso che si dimostra però un vero genio nel
truccare i motori. I due rimettono in sesto una vecchia carretta, e
si preparano ad affrontare la gara più importante dell’anno; in palio c’è una bella somma che può significare la momentanea fine di
molte difficoltà economiche. Tutto sembra procedere bene, ma quando tra i due amici si intromette una donna, le cose cominciano a complicarsi…
Un motivo per vederlo: Il tema trattato è lo stesso di Fast & Furious, ma con piglio decisamente più realistico, offrendo un amaro spaccato dei problemi, degli amori e delle amicizie all’ interno della borgata, dove i giovani vivono nella continua ricerca di riscatto sociale. Mastandrea si conferma ancora una volta uno tra i migliori giovani interpreti italiani.
Un motivo per non vederlo: vederlo se non amate questo genere di gare, e acrobazie
circensi che si spingono aldilà dei confini della legalità.
Fulvio Nebbia, 23 anni
Genova
Memorie dal sottosuolo
Autore Dostoevskij
Un libro per lettori coraggiosi. Già perché come tutti i classici fa paura, impolverato su uno scaffale ma appena aperto sa rivelare tutta la
sua energia. In uno spazio e in un tempo appena accennati prende forma la vicenda interiore di un uomo strano, che afferma di essersi costruito un sottosuolo, una “nicchia sociale” dove vivere da cattivo, maligno e scostante i suoi rutilanti e noiosissimi giorni. Egli, solo con se
stesso si perde nel delirio e parla, racconta, spaventa e inveisce contro tutti, anche contro i suoi stessi lettori. Poi, in una notte di neve bagnata, mentre nei
sobborghi della città l’uomo del sottosuolo si dedica alle sue “depravazioncine” succede
qualcosa che potrebbe cambiare la sua vita, illuminata dall’imprevista luce della prostituta
Liza, bella e taciturna…
Un motivo per leggerlo: ecco un miracolo della letteratura, il capostipite dei romanzi creativi alla “Baricco”: il libro giusto per chi apprezza le situazioni in cui non accade quasi nulla
ma viene detto di tutto.
Un motivo per non leggerlo: se solo il pensiero di un libro scritto il secolo scorso vi fa
star male…
Romano Gemma, 18 anni
Milano
GIOVANI CRITICI
Men in black II
USA 2002 Regia Barry Sonnenfeld
Cast Will Smith, Tommy Lee Jones
L’organizzazione dei Mib continua il suo lavoro di tramite tra la Terra e
l’Universo e per quanto riguarda il presente non sono stati commessi
errori. Ma una debolezza del passato, mette in pericolo il nostro pianeta costringendo l’agente J a far tornare la memoria al suo “maestro”
K, dopo che nel primo episodio si era fatto “sparaflesciare”.
Una curiosità: il cane (un carlino) usato in questo film è lo stesso
del precedente, ma (incredibile, ma vero) gli hanno dovuto tingere
i peli del muso che nel frattempo erano diventati bianchi (ora ha sei
anni). E, ancora, gli occupanti della casa di "K" sono il regista Barry
Sonnefeld e la figlia di Tom Lee Jones.
Un motivo per vederlo: Un seguito divertente per un film che aveva riscosso un buon
successo di pubblico
Ancora una volta, uscendo dalla sala, la domanda è la stessa: siamo soli nell’Universo?
Un motivo per non vederlo: Non ce ne sono, a meno che proprio non sopportiate i film di fantascienza.
Francesca Tuccillo, 18 anni
Milano
Z a i . n e t è p e r i l d i r i t t o d i c r i t i c a … v o t a , c o n s i g l i a , s t ro n c a
Dimenticare lui
Autore Kate Cann Editore Edizioni EL
Prezzo 9.30 euro Dati 192 pag.
L'inglese Colette adesso ha 17 anni e sta preparandosi per l'esame di
maturità, mentre Art, il suo ex ragazzo, si trova in Nuova Zelanda da sei
mesi; ma poi Art torna e lei non ce la fa proprio a considerarlo solo un
amico. E’ impossibile dimenticare tutto ciò che è stato. L’intensità. L’ebbrezza. La passione. Dimenticare l’intesa perfetta di due corpi giovani
e innamorati. Dimenticare Art. È ciò che tutti si aspettano da Colette
ora che lui se ne andato. Ciò che la ragione le suggerisce. E ciò che
non è capace di fare. E allora fingere, fingere e fingere. E mentire agli altri e a se stessa. Perché quando Art ricompare, non c’è ragione che tenga. Incontrarlo è inevitabile e il confronto
è necessario. E quell’assurda esperienza le si riaccende dentro... Ma è davvero possibile ricominciare?
Un motivo per leggerlo: se siete reduci da una storia d’amore finita male, per crogiolarvi ancora un po’ prima di passare oltre
Un motivo per non leggerlo: se non vi piacciono le storie sentimentali e preferite l’avventura, lasciate perdere.
Alessandro Milieri, 18 anni
f i l m , l i b r i , m u s i c a e a l t ro s u l s i t o w w w. z a i . n e t
Musica
Travolti
dai
BEHOLDER
QUANDO SI PARLA DI MUSICA
SI INTENDE QUASI SEMPRE
QUALCOSA DI TRAVOLGENTE,
UN MODO PER DISTACCARSI
DA QUELLI CHE SONO GLI
STRESS QUOTIDIANI: LA
SCUOLA, IL LAVORO. MA È
SOLO QUESTO LA MUSICA? È
SOLO UNA “MEDICINA” ANTISTRESS? PROVATE AD
ASCOLTARE I BEHOLDER:
FINCHÈ ESISTERANNO GRUPPI
COSÌ… DISCO, HOUSE, RAP,
METTETEVI IL CUORE IN PACE:
SARETE SEMPRE SECONDI!
er saperlo bisognerebbe chiederlo ai
musicisti, i musicisti veri, quelli che
affidano il cuore alle note. Ed è quello
che abbiamo fatto! Sembra incredibile vedere quanto una canzone, una ballata o una
manciata di suoni ben disposti possano
rapirti. Credo che al giorno d’oggi sia ormai
la musica la vera rivale della TV per il titolo
di passatempo maggiormente esercitato, e
ritengo non ci sia neppure da stupirsi.
Proprio ieri (13-09-’02) mi è capitato di
assistere ad un concerto al PalaTucker di
Milano, e non è stato difficile far caso al
fatto che sempre più, di questi tempi, la
cosa che interessa maggiormente ai giovani è la possibilità di sballare, detto in parole povere, di darsi alla pazza gioia e allo
sbandamento. Ma come deve sentirsi chi
sta dall’altra parte?
Quali sono le aspettative, gli obiettivi, le
P
mete che questi genii artistici si pongono?
“Per me la musica è arte, magia, vita - sono
le parole di Patrick Wire, cantante dei
Beholder, gruppo heavy metal di spicco degli
ultimi anni - ciò che mi dà la carica per svegliarmi al mattino, per affrontare le giornate
pesanti. Per farmi sognare la notte.
Sicuramente l’obiettivo principale che un
musicista si pone è quello di riuscire a far sentire la sua arte a più gente possibile, nella
speranza di suscitare emozioni nel pubblico.
Quando si riesce in questo, non c’è niente che
dia più soddisfazione, a mio avviso.
Naturalmente poi, il fatto di crescere sempre
di più come gruppo, di conseguire una carriera importante, è una meta non trascurabile”.
Ma perché suonate? Cosa ha condotto te e
la band verso questa strada?
“Io canto da quando ero piccolo, perché ho
sempre avuto questa passione. Ho imparato
da autodidatta a suonare chitarra e tastiera
perché amo la musica, e creare un mio
gruppo è sempre stato un sogno della mia
vita. Il fatto di esserci riuscito è stato dunque un traguardo importantissimo che
penso di aver raggiunto con esito positivo”.
Ti chiedi mai quali potrebbero essere le
emozioni che la gente prova ascoltando le
vostre canzoni?
“Si, me lo chiedo spesso, e so che da persona a persona, le emozioni suscitate con
un brano sono differenti. Io stesso a volte
ascolto la nostra musica cercando magari in
questa uno stimolo, o provando un sentimento nei confronti di ciò che ho composto.
Credo che anche l’ascoltatore di metal cerchi
in ogni gruppo quel qualcosa che gli dia la
carica giusta…una cosa che solo la musica
può darti”.
Tutti questi generi, i nuovi artisti, le rivelazioni…non avete paura di poter essere
“spazzati” via?
“Abbiamo puntato tutto su questo nuovo
disco. L’evoluzione del nostro sound ci ha
portati oggi come oggi a suonare un tipo di
metal in una maniera che in Italia non ci
vede “copia” di nessuno; vuoi per le due
voci in power (nel gruppo si contano due
cantanti), vuoi proprio per lo stile. Dunque
credo che , nonostante il mercato sia vastissimo, un posto per i Beholder ci sia, e speriamo di meritarcelo! Dipende poi dal pubblico…se “Wish for destruction” piacerà, la
meta sarà raggiunta!”
Jngo Finkelberg, 16 anni
Milano
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w.beholderofficial.co
m
Musica
CONTINUANO I SUCCESSI PER I
RED HOT CHILI PEPPERS, CON “BY
THE WAY” IN CIMA ALLE
CLASSIFICHE DI MEZZO MONDO.
ANCHE SE LA SVOLTA POP-ROCK
DEL GRUPPO È SEMPRE PIU’
EVIDENTE…
RHCP:
garanzia
ono passati
due mesi dall’
uscita di By
the Way e la band
californiana può già
rilassarsi e contemplare soddisfatta il
proprio disco in
cima alle classifiche di mezzo mondo. Per i
Red Hot è stato un successo annunciato, ma
non tutti sembrano essere rimasti soddisfatti, specie tra i fans di vecchia data. Il nuovo
lavoro, infatti, prosegue sulla scia tracciata
dal suo predecessore Californication,
segnando una svolta pop-rock nel sound
della band. Ma mentre nel multimilionario
disco del ’99 era ancora presente la matrice
funky delle origini, in By the Way spariscono molti tratti caratteristici del gruppo per
lasciare spazio a nuove contaminazioni. Ci
sono infatti diverse citazioni beatlesiane (il
ritornello della struggente “Dosed”, ad
esempio, ricorda spudoratamente “Let it
be”) e in due pezzi i RHCP si avventurano in
generi musicali decisamente insoliti per
loro: “Cabron” è una ballata latin-folk da
pampa argentina, mentre con “On mercury”
si sfocia addirittura nello ska. L’impressione
è che questo sia un disco soprattutto di
Anthony Kiedis; questo perché il cantante,
essendo passato ultimamente per molte tra-
S
versie amorose, ha impregnato testi e melodie di miele e melanconia, rinunciando alle
provocazioni e al rock “muscoloso” del
recente passato. In questo vortice di romanticismo dilagante vengono risucchiati anche
Flea e John Frusciante; il primo, dopo aver
parzialmente sfogato il suo basso nel singolo “By the Way”, per il resto del disco si ritaglia un ruolo da comprimario, lui che è probabilmente il bassista meno “comprimario”
in circolazione. Il chitarrista, invece, sembra essersi lasciato
alle spalle il suono
asciutto ed efficace
che lo caratterizzava,
per far spazio all’ uso
(a volte esagerato) di
wha-wha e a soluzioni decisamente barocche.
C’è da dire, però, che tre quarti del gruppo
sono ormai giunti alla soglia dei quarant’
anni, ed è comprensibile che un’artista, ad un
certo punto della sua carriera, decida di ricercare sonorità più soft rispetto al passato.
By the Way, insomma, rimane un disco di
ottimo livello, espressione di un pop-rock
affatto banale, in cui ognuno dei sedici
pezzi ha le potenzialità per essere un’ hit
spaccaclassifica, con buona pace di chi
amava i Red Hot per il funky di “BloodSugarSexMagik” e che ora li considera dei
rammolliti.
Comunque, tra le canzoni, quelle che si
distinguono particolarmente sono “Universally Speaking”, “Tear”, la già citata
“Dosed” e la più vagamente funkeggiante
“Can’ t Stop”, con la sicurezza che, qualsiasi sia il titolo del prossimo singolo, certamente si rivelerà un successo.
Alfonso Mastrantonio, 18 anni
Milano
di
SUCCESSO
Survival
per i popoli tribali
NOI,
UOMINI
COME
VOI:
Geografia, ecologia
e studi sociali
dialogano tra loro
per scoprire il valore
della diversità e gli
infiniti legami che
uniscono gli uomini
tra loro e
in classe con
Survival e i
popoli indigeni
Come conservano l’acqua
i Boscimani del deserto?
Come nacque il mondo per
gli Aborigeni australiani? E
come trattano la natura i
popoli millenari che vivono
in simbiosi con lei? Ma
anche, che cosa sta
accadendo loro a causa
del nostro modo di
consumare e utilizzare le
risorse ambientali?
In compagnia di Survival,
l’associazione
internazionale che lavora
con i popoli tribali per
difendere il loro diritto al
futuro, è possibile
intraprendere un viaggio
interattivo e multimediale
per conoscere il fascino e
all’ambiente che li
circonda.
P.O.F. 2002-2003
A presidi e insegnanti che vogliano
inserire nel loro piano di offerta
formativa un’iniziativa innovativa
interdisciplinare di educazione alla
mondialità e ai diritti umani.
SURVIVAL
Casella postale 1194
20101 Milano
tel: 02 8900671 – fax: 02 8900674
e-mail: [email protected]
sito: www.survival.it
Fondata nel 1969
Premio Nobel Alternativo 1989
Survival Internazionale (Italia)
È un Ente Morale riconosciuto, iscritto al
registro delle persone giuridiche con il
numero 1470.
l’importanza di altre culture
e imparare ad avere a
cuore il destino di tutti gli
uomini della terra.
L’obiettivo del laboratorio
“Noi, uomini come voi” è
proprio quello di stimolare
la capacità di vedere
questi nessi. Per imparare
ad agire, oltre che a
pensare, in favore di uno
sviluppo umano equo e
sostenibile.
Il laboratorio ha una
struttura modulare flessibile
(da 2 a 5 incontri di due
ore l’uno), e comprende la
proiezione di 100
diapositive e di un
documentario.
Concorsi
2
0
0
2
S
D
ECOKI
Modalità di partecipazione:
53
la recensione deve contenere un commento sul film e alcune riflessioni sul
tema ambientale trattato; a tutte le classi verrà fornita una scheda dettagliata del
film per continuare a scuola la discussione su quanto appreso durante la visione
le recensioni possono essere scritte individualmente o in gruppo; ogni classe
può inviare più di una recensione
il testo non deve superare la lunghezza massima di 1 cartella
i lavori devono pervenire entro il 4 novembre 2002 alla casella di posta:
[email protected] con l’indicazione dei nomi degli autori, i riferimenti della
classe e scuola di appartenenza, la data in cui il film è stato visto, un recapito
per ricontattare l’autore.
Info: Segreteria di redazione Zai.net - Sonia Fiore tel. 011 7072647/7072283
LA FORESTA DI SMERALDO
Tematica: deforestazione
di John Boorman (Usa, 1985, 113’, col) avventura
GIOVANI CRITICI FATEVI AVANTI:
NELL’AMBITO DELLA V EDIZIONE
DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE
CINEMAMBIENTE, CHE SI
SVOLGERÀ A TORINO DAL 18 AL
25 OTTOBRE, C’È POSTO ANCHE
PER LA VOSTRA CRITICA
resso il Cinema Massimo di Torino, le
mattinate da lunedì 21 a venerdì 25
ottobre sono dedicate al pubblico delle
scuole. Le proiezioni, che cominceranno alle
9,30, saranno introdotte e commentate da
ospiti ed esperti che illustreranno ai ragazzi la
scelta del film e le tematiche ambientali trattate. Per venire incontro alle numerose richieste, da quest’anno sono tre le sale cinematografiche in cui è possibile prenotare, dislocate
nel territorio di Torino e cintura: Cinema
Massimo, via Verdi 18 (Torino); Cinema Due
Giardini, via Monfalcone 62 (Torino), Cinema
Gioiello, piazza Principe Eugenio 12 (Rivoli).
P
È necessaria la prenotazione telefonica a partire dal 1 ottobre, alla segreteria del Festival
(possibilmente al mattino): 011- 4379086. Il
costo del biglietto è di 1,5 euro e il programma verrà distribuito nelle scuole.
Info: www.cinemambiente.it, [email protected].
Il concorso
Critica
La novità di quest’anno è il concorso “C
l’ambiente”, in collaborazione con Zai.net:
tutti i ragazzi intervenuti alla manifestazione
potranno recensire il film che hanno visto
scrivendo le proprie riflessioni sul tema sollevato; le migliori verranno pubblicate su
Zai.net e la classe vincerà un premio in
denaro per l’acquisto di materiale didattico,
insieme al “Dizionario dei film” e ad una
targa offerta da Zai.net.
Tommy, figlio di un ingegnere che sta costruendo una diga in
Amazzonia, viene rapito da una tribù di indios chiamata “il
popolo invisibile". Dopo dieci anni di ricerche, il padre lo ritrova ormai inserito nella sua nuova famiglia; ma il prosciugamento del fiume per i lavori della diga rischia di mettere a
repentaglio la sopravvivenza della tribù di Tommy, tanto da
indurre il padre ad un gesto risolutivo per ristabilire l’equilibrio
naturale della foresta.
Il regista John Boorman indaga come spesso nei suoi film, il
comportamento umano e il rapporto con l’ambiente circostante,
allargando il concetto di ambiente al contesto sociale in cui l’uomo è inserito.
I FILM DA RECENSIRE
BABA MANDELA
Tematica: emergenza Africa
di Riccardo Milani (Italia, 2002, 58’, col) film documentario
Kevin, un orfano keniano, che vive in una bidonville ai margini di
Nairobi, intraprende un viaggio di iniziazione e di scoperta attraverso il suo paese: si imbatterà in una serie di emergenze
ambientali, sociali e sanitarie (siccità, deforestazione, inquinamento) … e alla fine del suo itinerario scriverà al leader sudafricano Nelson Mandela una lettera carica di speranza dalla quale
traspare un’Africa che soffre, ma che non si arrende.
Girato da il Riccardo Dilani, il documentario è stato presentato
al vertice mondiale sull’ambiente di Johannesburg, e alla 59°
Mostra del Film di Venezia, raccogliendo consensi dalla critica e
una calorosa accoglienza da parte delle istituzioni.
I FILM DA RECENSIRE
52
Scrittura
55
PRIMA
volta
rano le dieci di
trati dentro il locaLA CREATIVITA’ CHE FILTRA
sera quando
le e ci siamo seduATTRAVERSO
LE
PAROLE
PUO’
l’ho vista per
ti nel bar, abbiamo
ASSUMERE LA FORMA DI UN
la prima volta. Fuori
ordinato qualcosa
da un locale alla
da bere. Siamo riRACCONTO O DI POESIA. SE
periferia della città,
masti li ad aspetANCHE VOI AVETE UN VOSTRO
aspettando che initare fino all’inizio
SCRITTO NEL CASSETTO,
ziasse il concerto.
del concerto.
Io e il gruppo di MANDATELO SUBITO IN REDAZIONE:
A un certo punto la
amici con cui uscivo
musica di sottoPOTREBBE ESSERE PUBBLICATO!
di solito e lei con
fondo è finita, la
un suo gruppo di
gente ha iniziato
amiche. Lei era seduta per terra sul marciaad andare tutta nell’altra sala. Mi sono spopiede vicino all’entrata, probabilmente
stato anch’io, e man mano che mi avvicinaaspettavano qualcuno.
vo era sempre più buio, non c’era nessuna
Non riuscivo a smettere di guardarla però,
luce e non si riusciva a distinguere nessuna
mi soffermavo sui suoi capelli lunghi e sui
faccia. Ho perso di vista gli altri, sicuro di
suoi occhi neri. Provavo un impulso irresistipoterli ritrovare poco dopo. Poi di colpo è
bile di conoscerla, andare li a parlarle anche
iniziata la musica, ad altissimo volume, e si
solo per sentire il suono della sua voce,
sono accese le luci.
chiederle come si chiamava, ma non avevo
Il gruppo era già tutto sul palco che suonamai avuto cosi tanta familiarità con questo
va, la gente ha iniziato ad avvicinarsi tutta
tipo di approcci. Intanto uno di noi ha detinsieme. Io mi sono un po’ allontanato dalto di aspettare qualcuno, e anche se faceva
la confusione, sono andato vicino a una pafreddo ero contento di poter stare li fuori
rete e continuavo a guardare da lì.
ancora un po’. Le guardavo le mani anche,
mi affascinavano i suoi movimenti, mi semA un certo punto mi sono accorto che lei era
brava di non aver mai visto nessuna muoseduta per terra a fianco a me. Non riuscivo
verle in un modo così interessante.
a capire se era arrivata dopo oppure era già
li da un pezzo, se era una coincidenza opPoi si è girata e mi ha osservato, doveva
pure l’aveva fatto apposta a rimanere da soaver notato che la stavo fissando. Io l’ho
la. Mi sono seduto anch’io. Da terra non si
guardata negli occhi per qualche secondo,
poteva seguire molto il concerto, un muro di
prima di accorgermi che stavo facendo una
gente bloccava lo sguardo in ogni direzione,
figura da stupido. Mi sono girato da un’altra
non permettendo di vedere molto oltre alle
parte, un po’ per non sembrarle un idiota un
poche persone che erano davanti.
po’ per imbarazzo.
Cominciava a fare freddo intanto, siamo enSi aveva una sensazione strana però, di
E
Vivaio Creativo
56
57
Non sono riuscito a prendere sonno presto.
Ero piena di ricordi della serata, continuavo
a immaginarmela quando mi aveva guardato negli occhi.
Era una sensazione strana, mi sembrava di
aver appena perso qualcosa di bellissimo, e
che non avrei mai più potuto avere un’altra
occasione. E sapevo che in realtà non la conoscevo e non sapevo neanche come si
chiamava e che tra qualche mese non mi sarei più ricordato di lei, ma anche questo aumentava la mia tristezza. Mi sembrava di essere passato vicinissimo alla felicità e di non
essermi fermato, e il fatto che un giorno mi
sarei dimenticato persino di esserle passato
cosi vicino era solo più deprimente.
estraniazione da tutto quello che succedeva
intorno, come se non si fosse presenti. Sembrava che pochi metri in verticale potessero
formare una barriera invisibile verso il mondo esterno, lasciavano entrare poche sensazioni attutite e filtrate di quello che succedeva intorno. Ed era una sensazione piacevole anche, come se bastasse sedersi per
terra per allontanarsi momentaneamente dal
mondo normale, entrare anche se per poco
in un luogo parallelo.
Lei si è girata e mi ha guardato un attimo,
sembrava che avesse pensato anche lei la
stessa cosa quando si era seduta e ora mi
guardava per vedere se lo avevo avvertito
anch’io. Era una bella sensazione, mi sembrava di essere in sintonia con lei anche se
non la conoscevo neanche e non ci eravamo
mai parlati.
La mattina dopo la sveglia continuava a suonare entrandomi a poco a poco nella mente,
fino a che non l’ho spenta con la mano, ancora pieno di sonno. Facevo fatica ad aprire
gli occhi, avevo dormito troppo poco.
Mi sono alzato e mi sono preparato, anche
se non riuscivo ad essere perfettamente cosciente. Sembrava di essere in una dimensione surreale, le sensazioni esterne mi arrivavano lentamente. Poi a poco a poco mi
sono svegliato del tutto, con un po’ di tristezza per essere scivolato via da quella piacevole sensazione.
Sono passato in cucina e stavano facendo
colazione, e anche se avevo fame non mi
sono fermato, ho salutato e sono subito
uscito. Sono andato a prendere l’autobus.
La luce nell’aria aveva un qualcosa di surreale. Sembrava un pianeta diverso più che
altro, era incredibile come gli stessi palazzi
potessero apparire cosi differenti da quelli
che avevo visto ieri sera tornando a casa,
come la mia inclinazione mentale potesse
vederli in modo cosi diverso.
In strada c’era già gente. Trentenni con in
mano la ventiquattrore, ragazzi alla fermata
ad aspettare l’autobus per andare a scuola,
cinquantenni che facevano uscire da garage
minuscoli auto enormi. Cilindrate grosse da
poter sfoggiare in mezzo al traffico.
Ho continuato a camminare.
L’aria della città iniziava ad entrare dentro di
me. Gas di scarico di macchine appena passate mi entrava dentro a poco a poco, come
veleno. E come veleno la città mi assorbiva
lentamente con i suoi ritmi quotidiani e i
suoi obblighi.
E mi lasciavo assorbire, era un processo lento, più che altro, e mi chiedevo se erano
molti a rendersene conto. Forse in realtà se
ne accorgevano tutti, ma poi se ne dimenticavano, come io avrei dimenticato la ragazza che avrebbe potuto cambiare la mia vita.
Sono arrivato a scuola con la musica che
dalle cuffie continuava a tranquillizzarmi, facendomi da barriera verso il mondo esterno.
L’edificio era come me lo ricordavo, brutto e
grigio e senza fantasia. E’ incredibile come
in tutte le città di questo paese le scuole
siano sempre uguali, con le loro facciate stilizzate e quadrate, come se le curve non fossero mai esistite nella storia dell’architettura. Hanno tutte questo aspetto rigido, quasi
burocratico. Come se dovessero imporre la
propria autorità in base alla forma, mostrarsi severe e senza altre possibili interpretazioni perché è l’unico modo di crearsi un’immagine solida.
E il pensiero di doverci entrare, di dover
passare il tempo dentro un edificio cosi
brutto mi deprimeva, mi sembrava di lasciarmi assorbire senza fare nulla.
Come se il grigiore delle aule si infondesse
dentro le persone che sono dentro, ogni giorno di più, fino a quando sarei stato abituato
e non me ne sarei neanche più accorto.
Mi sono tolto le cuffie, ho passato il cancello aperto e ho osservato la gente che aspettava li davanti, e l’ho vista.
Era incredibile come non l’avessi mai notata
prima, anche se andava nella mia stessa
scuola. E invece era li, con lo stesso atteggiamento della sera prima. Con il suo distacco dal mondo esterno e il suo sembrare
estranea a tutto quello che c’è intorno.
E forse un modo per non lasciarsi assorbire
dalla scuola e dalla città e da tutto ciò che
non mi piaceva esisteva veramente, dovevo
soltanto lasciarmi andare. E sapevo che magari avrei sofferto per questo, ma non potevo fare altro.
Mi sono avvicinato a lei.
Federico Minetti
che nemmeno sanno nuotare)
POESIA
Sono rimasto in questa posizione per qualche
minuto, indeciso se dirle qualcosa o meno. Poi
a un certo punto è arrivata una sua amica, si
è chinata e le ha detto qualcosa, sono andate
via. Ho aspettato qualche secondo, mi sono
alzato e ho cercato di guardare la fine del concerto, non che me ne importasse più molto.
e vecchia gente che s'affolla
come bambini
(a far confusione)
dietro un'onda
fresca
più
del
Che nem
memio
no sghiacciolo
anno nuotal
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e
una
bambina
sola
e vecchia gente che s'affolla
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mi scivola
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che s'affolla
e non posso
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l mio afferrare
ghiacciolol'attimo
al limone
(a far
vivere o morire
dietro
un'onda
e una bvarcare
ambina sola
fresca
che volanessuna soglia
più su un castello di sabbia
che sia di verde emozione.
del mio
menghiacciolo
tre il mondalo limone
o
s
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s
o
S
mibambina
scivola asola
ddosso
e una
non posso
che e
vola
affcastello
errare l'di
attsabbia
imo
su un
viveilremondo
o morire
mentre
varcareaddosso
mi scivola
neposso
ssuna soglia
e non
che sil'attimo
a di verde emozione.
afferrare
vivere o morire
Carlo Bramanti
varcare
nessuna soglia
che sia di verde emozione.
Fumetto
58
Pubblicazioni
Panoramix: il vecchio druido e
stregone del villaggio. È grazie
alla sua pozione magica che il
villaggio dei Galli resiste ancora all’invasore romano. Come
abbiamo gia’ detto, è quello
che, in un villaggio di matti,
ha piu’ la testa a posto.
La storia
Il 29 ottobre 1959 appare in Francia una
nuova rivista di fumetti per ragazzi: “Pilote”.
Su di essa fanno la loro prima apparizione
Asterix e Obelix, iniziando così quella lunghissima storia editoriale che tutti noi conosciamo. Le avventure di Asterix e Obelix si
svolgono all’epoca degli antichi romani,
quando Cesare aveva esteso il dominio di
Roma fino alla Gallia: "Nel 50 a.c. tutta la
Gallia è occupata dai romani... Tutta? No! Un
villaggio dell’Armorica, abitato da irriducibili
Galli, resiste ancora e sempre all’invasore...".
Con queste parole si aprono, dal 1959 ad
oggi, le avventure dei due eroi e del loro villaggio. Aiutati da una pozione magica che li
rende invincibili, inventata da Panoramix il
druido, questi due scoppiettanti galli diventano l’incubo dei “milites” romani, che quasi
sempre finiscono con le ossa rotte. Fa da
cornice uno dei più originali e strampalati
gruppi di personaggi, a cominciare dagli abitanti del villaggio.
Asterix & i personaggi
principali
Asterix: è lui il piccolo, burbero e rissoso
brontolone, sempre pronto a scherzare e
divertirsi. Nonostante le sue dimensioni,
grazie all’intelligenza e all’ormai inseparabile fiaschetta di pozione magica riesce sempre a cavarsela in ogni situazione. Lui e il
vecchio druido Panoramix rappresentano la
coscienza e l’intelligenza del villaggio.
Obelix: nasce come spalla di Asterix con un
ruolo decisamente secondario. Gia’ nella
seconda storia, pero’, Obelix diventa non
piu’ spalla, ma comprimario stesso delle storie: uno è la mente, l'altro è il braccio pronto a sgominare intere falangi di romani ma
anche a coccolare il suo cagnolino Idefix.
Idefix: la storia di questo cagnolino è piuttosto singolare: appare per la prima volta
nella quinta storia di Asterix, ne "Asterix e il
giro di Gallia", e solo nel numero successivo, Asterix e Cleopatra, Obelix decide di
chiamarlo Idefix. Il nome venne all’epoca
scelto facendo un referendum fra i lettori
della rivista Pilote, che pubblicava in Francia
le storie originali del piccolo gallo.
Abraracurcix: È il capo del villaggio, sempre in difficile equilibrio sullo
scudo Il suo piu’ grande difetto
è... la moglie Beniamina, l’unica
che veramente vorrebbe far
esercitare il diritto di capo del
villaggio al marito.
Assurancetourix: Il bardo
stonato del villaggio,
colui che cerca, all’inizio
e alla fine di ogni avventura, di deliziare i nostri eroi
con la sua musica, non
riuscendo pero’ mai a concludere la prima strofa, causa le
provvidenziali martellate di
Automatix.
Automatix: l’uomo
che piu’ di ogni altro
contribuisce alla pace nel villaggio, perquotendo il povero Assurancetourix tutte le
volte che questi accenna ad intonare una
canzone. È il fabbro del villaggio.
Autori
Autori di quella storia furono due giovani
ma già affermati autori, René Goscinny
(testi) e Albert Uderzo (disegni). I due si
conoscevano già prima di realizzare Asterix.
L’immediato e indiscutibile successo di
Asterix prese alla sprovvista i due, che da
quel momento in poi si ritrovarono legati
mani e piedi alle gesta del piccolo gallo
scorbutico e dal nasone. Nel 1977
Goscinny muore, ma Albert Uderzo annuncia al mondo che proseguirà a narrare le
gesta di Asterix, assumendo in prima persona anche il compito di sceneggiatore. Fonda
le Edizioni Albert René.
59
Dal 1961 fino al 1976 "Le avventure di Asterix & co.", uscite prima
a puntate su Pilote, verranno
ripubblicate con cadenza annuale o addirittura semestrale in
albi cartonati che, in un certo
senso, appartengono alla
storia del costume francese. Nel 1967 viene prodotto il primo film di animazione dedicato ad Asterix. Pensato per la TV, viene dirottato sul
grande schermo. Successo travolgente. In
Francia alcuni “druidi” distribuiscono pozioni
magiche ai bambini che attendono di entrare in sala. In Germania addirittura incassa più
dell’attesissimo “Libro della Giungla” di Walt
Disney. Nel 1968 esce il secondo film “Asterix
e Cleopatra”. Nel 1980 Albert Uderzo annuncia al mondo che proseguirà a narrare le
gesta di Asterix, assumendo in prima persona anche il compito di sceneggiatore. Fonda
le Edizioni Albert René e parte con "Asterix e
il Grande fossato", opera forse ancora un po’
incerta, ma che fuga i timori di una fine prematura della saga. Recentemente nella sale
cinematografiche sono uscite due pellicole,
interpretate da Gerard Depardieu, “Asterix e
Obelix contro Cesare” e “Missione
Cleopatra”.
Ale Pozzi,
Torino
Oroscopo
60
ASTROcasting
Ogni mese Cassandra seleziona per voi il volto
più rappresentativo di ciascun segno zodiacale…
a cura di Cassandra
Lorena B.
Alessandra A.
Roberta T.
Carlotta F.
Marco B.
Alberto B.
Michela P.
Nicolò A.
16 anni
16 anni
18 anni
17 anni
19 anni
18 anni
16 anni
18 anni
I.T.C.
GIOBERT
I.T.C.
GIOBERT
LICEO
SCIENTIFICO
VERCELLI
I.P.S.S.T.A.R.
UBERTINI
I.T.
MARCONI
LICEO
SCIENTIFICO
VERCELLI
I.T.C.
GIOBERT
INTERNAZIONALE
61
I.P.O.
ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
21 marzo - 20 aprile
21 aprile - 21 maggio
21 maggio - 21 giugno
22 giugno - 22 luglio
23 luglio - 23 agosto
24 agosto - 23 settembre
24 settembre - 22 ottobre
23 ottobre - 22 novembre
CUORE
CUORE
Attenzione: Mercurio e
Marte vi invitano ad
essere riflessivi e a
non lasciarvi trascinare
dal solito entusiasmo,
che potrebbe farvi fare
dei passi falsi… Inoltre
la gelosia eccessiva
potrebbe farvi
scappare l’oggetto del
vostro batticuore.
Meglio mostrarsi
sempre allegri e cadrà
letteralmente ai vostri
piedi.
CUORE
Se siete già in coppia
tenete a freno la
vostra gelosia,
specialmente quando è
assolutamente gratuita:
potrebbe causarvi un
sacco di guai, come
litigi, battibecchi e
qualche rottura. Per i
single, invece, è ora di
drizzare le antenne:
potrebbero esserci
storie piccanti proprio
dentro l’angolo.
AMICI
AMICI
Giove è con voi e vi
regala tanta energia
positiva. Perché
sprecarla con litigi
inutili? Basta seguire il
corso naturale delle
cose, facendovi
trasportare dalla
corrente. Ed il buon
umore non mancherà.
CONSIGLIO
(non richiesto)
E se proprio l’umore si
tinge di grigio, fate un
salto al cinema e
rinfrancatevi lo spirito
con due sane risate,
magari con MIB 2…
Pensate bene prima di
agire: Venere in
opposizione potrebbe
farvi subire la
tentazione di lanciarvi in
avventure mirabolanti
ma assolutamente
“senza rete”… meglio
chiedere consiglio ad un
“grande saggio”,
piuttosto.
CONSIGLIO
(non richiesto)
La colonna sonora
giusta è di The
Ragpicker’s Dream di
Mark Knopfler…
CUORE
In campo affettivo non
vi sono molte novità.
Per chi è in coppia la
vita scorre come un
lungo fiume tranquillo,
per i single in vista
ancora storie brevi e
senza troppe pretese,
anche se frizzanti e
decisamente
energizzanti.
AMICI
Saturno si sta
allontanando, dopo un
lungo periodo di
permanenza nel vostro
segno. Quindi c’è aria di
novità: preparatevi ad
affrontare nuove sfide,
nuovi amici e le
avventure che non avete
più osato sognare.
CONSIGLIO
(non richiesto)
Per voi il film del mese
è senz’altro M’ama, non
m’ama, con
l’indimenticabile volto di
Amelie…
CUORE
Un autunno caldo, il
vostro, cari cancerini…
Siete circondati da
romanticismo,
passione, amore…
L’unico rischio è quello
di soffocare con le
troppe attenzioni il
vostro partner o di
fargli venire un attacco
di diabete per le
lettere troppo
zuccherose.
AMICI
Il momento è
complesso: da una
parte Giove vi aiuta a
stringere nuove amicizie,
con facilità e savoir
faire. Dall’altra Saturno
può compromettere i
rapporti storici, per
sciocchi battibecchi o
puro spirito battagliero.
Evitate i contrasti
gratuiti ed inutili.
CONSIGLIO
(non richiesto)
Per frenare la vena
romantica, vai a vedere O
come Otello: non
rischierai così di diventare
anche eccessivamente
geloso!
CUORE
Attenzione ai ritorni di
fiamma, che
rischierebbero solo di
bruciarvi… E’ il
momento invece di
drizzare le antenne: è
in arrivo qualche bella
novità, dovete solo
fare attenzione a
coglierla al momento
giusto.
AMICI
Attenzione alle insidie.
Qualcuno potrebbe
cercare di illudervi, o di
prendervi in giro: non
entusiasmatevi per
lanciarvi in avventure di
cui poi potreste anche
pentirvi. D’altra parte
siete abbastanza furbi
per non lasciarvi
abbindolare dai falsi
amici.
CONSIGLIO
(non richiesto)
Per rilassarvi, per voi è
ad hoc in questo
momento Rapporti di
Minoranza di Philip Dick,
ormai un classico
dell’utopia negativa
CUORE
Buone notizie: con
Venere favorevole e
Marte nel segno, il
periodo è perfetto. I
pretendenti che vi
girano attorno saranno
più appassionati che
mai. Potrebbe essere il
momento giusto per
lasciarsi alle spalle
quella storia che ormai
non ha proprio più
nulla da dirvi.
CUORE
Venere è nel vostro
segno: sarete quindi
più passionali,
“calienti” e seduttori
che mai. Decisamente
è il momento di
giocare con la
seduzione, scegliendo,
perché no, anche
prede particolarmente
ambite. Ricordatevi
però che alla lunga ciò
che appaga sono solo
gli affetti sinceri.
E’ il momento di
prendere una decisione.
Venere vi aiuta a
consolidare i rapporti
già esistenti o a dare un
taglio netto con quelli
che da troppo tempo si
dimostrano tentennanti
o trascinati. Per i single
non è ancora in arrivo il
grande amore, ma
qualche incontro
positivo è già dietro
l’angolo.
AMICI
Finalmente Saturno si
allontana, e con lui le
tensioni e la noia.
Sarete finalmente liberi
di seguire il vostro
istinto ed ottenere la
giusta attenzione da chi
vi circonda.
CONSIGLIO
(non richiesto)
Per assecondare la
voglia di sfida che vi
accompagna in questo
periodo, andate a
vedere Le Grand Blue di
Luc Besson
AMICI
AMICI
La vostra vita sociale è
alle stelle, ed alcuni
amici potrebbero anche
aiutarvi a ottenere
risultati brillanti negli
studi o nello sport. Vi
saranno molte occasioni
di socializzare ed
incontrare tipi nuovi.
CONSIGLIO
(non richiesto)
E’ il momento di leggere
La Città delle Bestie,
l’ultima bella favola di
Isabel Allende,
appassionata e
coinvolgente
Giove non può dirsi
vostro alleato, ed anzi
potrebbe cercare di
prepararvi qualche brutto
scherzetto, ponendovi in
netto antagonismo con il
rivale di sempre. A voi
combattere piace, ma
per vincere, questa volta,
occorre più grinta del
solito.
CONSIGLIO
(non richiesto)
Per rilassarvi, tra un
“combattimento” e
l’altro, andate al cine a
vedervi About a Boy: è
leggero e non lascia
traccia
nostro or
nche tu il v
oscopo
olto protagonista del tuo segno nel
Diventa a
Oroscopo
Per essere scelti a rappresentare il proprio segno occorre:
una foto ben riuscita
una autorizzazione alla pubblicazione
una faccia espressiva
un po’ di CUL.*
ASTROcasting
*...tura, naturalmente
Diego G.
Roberto C.
Alessia M.
Laura B.
18 anni
17 anni
16 anni
18 anni
LICEO
SCIENTIFICO
VERCELLI
LICEO
SCIENTIFICO
VERCELLI
I.T.I.S
ALDO MORO
LICEO
SCIENTIFICO
VERCELLI
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
23 novembre - 21 dicembre
22 dicembre - 20 gennaio
21 gennaio - 19 febbraio
20 febbraio - 20 marzo
CUORE
CUORE
Quanto siete polemici!
E’ il momento di
lasciar perdere, invece
di intestardirvi in
discussioni accese e
sterili. Se continuate
così rischiate di
arrivare ai ferri corti
per puro nervosismo.
Siate almeno pronti a
fare la pace: Giove e
Plutone sono nel
vostro segno giusto
per aiutarvi a creare
l’atmosfera più giusta…
AMICI
Siete frizzanti al punto
giusto…. E Giove può
aiutarvi con il suo
transito a risolvere una
questione lasciata in
sospeso da troppo
tempo.
CONSIGLIO
CUORE
Le stelle propiziano i
confronti “chiarificatori”:
Mercurio, infatti, vi aiuta
a comunicare ed a
superare gli equivoci.
Una volta risolti gli
equivoci, però, dovrete
assumervi tutte le
vostre responsabilità: il
vostro partner non è
più disposto ad
accettare scuse…
CUORE
Il mese è iniziato un
po’ sotto tono, ma
verso la fine di ottobre
succederà di tutto e di
più. Un tourbillon di
incontri, avventure e
pretendenti che
faranno la gioia dei
single ma
procureranno un mare
di guai a chi è in
coppia. Fate
attenzione!
AMICI
E’ il grande momento
della riscossa, di farvi
valere: dovrete solo
essere più decisi ed
intraprendenti,
lasciandovi decisamente
alle spalle tutta la vostra
timidezza ed insicurezza.
Siate propositivi e
vedrete che tutto il
gruppo vi seguirà.
AMICI
Non è il momento di
sfidare tutto e tutti: se
vi allargate troppo
correrete il rischio di
strafare e mettervi in
cattiva luce con il
gruppo. Meglio
ragionare di più sulle
mosse da fare e fidarsi
solo dei vecchi amici.
(non richiesto)
Per rilassarvi cercate una
compilation chill-out: è
quel che ci vuole in
questo momento!
CONSIGLIO
(non richiesto)
Se avete bisogno della
giusta carica, sparate
nello stereo a tutto
volume “40 Licks” dei
Rolling Stones… non ve
ne pentirete!
CONSIGLIO
(non richiesto)
Trascorrete il tempo
libero cercando di
riflettere. La colonna
sonora giusta per le
vostre riflessioni è Up di
Peter Gabriel
Venere vi favorisce e
quindi vi fa vivere
nuovi amori avvolgenti
o ve ne fa ritrovare
uno di quelli perduti
ma mai dimenticati. In
questo periodo avete
bisogno d’affetto:
basta chiedere e chi vi
è vicino ve ne donerà
a piene mani.
AMICI
Stare dietro ai vecchi
amici di sempre in
questo momento vi è
così difficile che forse è
meglio a rinunciare a
qualche impegno e a
qualche notte brava per
recuperare le energie.
Concentratevi su di voi
e sul vostro benessere.
CONSIGLIO
(non richiesto)
In questo momento
avete bisogno di leggere
un libro che punta dritto
all’anima, come Senza
Sangue di Alessandro
Baricco
Sul sito www.zai.net le istruzioni per partecipare
Direttore responsabile
Lidia Gattini
Vice direttore
Renato Truce
Coordinamento redazionale
Simonetta Verdi
Segreteria di redazione
Sonia Fiore
Coordinamento redazioni scolastiche
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Redazione nazionale
corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To)
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via XX Settembre, 33 - 16121 Genova
tel 010.5958866 - fax 010.5499582
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Hanno collaborato
Alessandro Milieri, Fulvio Nebbia, Marco Bazzica,
Alberto Puliafito, Carlo Mathis, Benedetta Verdi, Jngo
Finkelberg, Simonetta Mitola, Marco Occhipinti,
Kristian Correnti, Flavia Gotta, Supervix, Federico Minetti,
Gaia Sempreverde, Mattia Placanica, Alfonso Mastrantonio,
Francesca Tuccillo, Leone Fossati, Romano Gemma, Mariella
Scionti, Emila Mangone
Impaginazione
Manuela Pace (progetto grafico)
Illustrazioni
Alessandro Pozzi
Fotografie e fotoservizi
gli studenti fotoreporter dell’Istituto Alber Steiner (To)
gli studenti fotoreporter dell’Istituto Virginia Woolf (Roma)
Michele D’Ottavio, Luigi Bertello, Lucilla Ruffinatti, Guido
Redoano, ANSA
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