Aria per organo nello stretto di Corea
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Aria per organo nello stretto di Corea
Aria per organo nello stretto di Corea L’organo più potente al mondo proviene dalla regione del Rhön Alla domanda “Si può alzare il volume?” – come direbbe il famoso personaggio dei fumetti Werner (noto in particolare tra i motociclisti tedeschi …) – riferendosi agli organi destinati alla città coreana di Yeosu per l’Expo 2012, la risposta è decisamente: “No!” Alla fine di ottobre dello scorso anno, la calma di Urspringen, piccolo e tranquillo comune situato nella regione del Rhön, è stata scossa da una musica fragorosa di una forza dirompente. Nella tradizionale fabbrica d’organi Hey l’organo “Vox Maris” era finalmente pronto e anche l’allacciamento dell’aria compressa era completato. Thomas Hey aveva eseguito le ultime regolazioni, rettificando e Tradizione artigianale e tecnologia moderna vanno a braccetto nella bottega organaria Hey 4 Report 1/12 – www.kaeser.com accordando lo strumento ancora un’ultima volta. In realtà non stiamo parlando di un organo qualsiasi: la “Voce del mare” sarà uno dei protagonisti dello “Sky Tower”, una delle principali attrazioni dell’Expo 2012 che all’insegna del motto “The Living Ocean and Coast”, dal 12 maggio al 12 agosto 2012, attirerà a Yeosu, una città di 300.000 abitanti sulla costa meridionale della Corea del sud, circa otto milioni di visitatori. Lo “Sky Tower”, ex silo di cemento a due torri di 55 m di altezza, rappresenta uno dei principali simboli dell’Expo 2012 tanto che, anche dopo l’evento, rimarrà un polo di attrazione turistica. La sua piattaforma d’osservazione, situata sul tetto delle due torri, offre un panorama che abbraccia l’intera area dell’Expo, tutta la città di Yeosu e le isole antistanti la costa. L’organo “Vox Maris”, incorporato in una delle torri, presenta una struttura ornamentale la cui caratteristica forma arcuata ad arpa evoca quella dell’onda marina, e contribuirà attivamente a creare il sottofondo musicale dell’Expo. I visitatori potranno interagire con lo strumento “suonando” l’organo sui loro tablet PC. Organo da record Con “Vox Maris” sembra che l’organo Hey possa annoverarsi tra uno dei più grandi strumenti musicali del mondo: le canne di rame, lunghe fino a 10 m, hanno un’estensione di sei ottave e mezzo. Dalla consolle, dotata di un manuale con 80 tasti e una pedaliera di 30 pedali, l’organista può azionare elettronicamente le canne. I visitatori possono improvvisarsi organisti e scaricando un’applicazione per i propri tablet possono mettere alla prova le loro abilità musicali. Per i costruttori del Rhön la vera sfida non è stata tanto la costruzione dell’organo “Vox Maris” a causa delle sue grandi dimensioni, ma lo studio del suo suono: non è impresa facile sintonizzare in modo ottimale uno strumento senza una vera e propria sala acustica. E’ tutta un’altra musica installare un organo all’aperto, e per giunta in riva al mare dove la brezza marina, con forza e direzione sempre differenti, gioca con le onde sonore. La prima sfida delle canne d’organo era possedere un suono di indescrivibile potenza. La società Expo pubblicizza poi che la “Voce del mare” sarebbe in grado di riprodurre anche la sirena di un transatlantico. A questo proposito, alcuni giorni prima di imbarcare l’organo per la Corea, in occasione di un open day e della prova generale dello strumento, Thomas Hey ha voluto documentare per la redazione del “Guin- ness dei primati” le accurate e minuziose misurazioni della potenza sonora dell’organo. Poco prima della chiusura di quest’edizione del KAESER Report, la redazione del “Guinness dei primati” ha reso noto che nella prossima edizione del libro dei record l’organo “Vox Maris” potrà fregiarsi del titolo di organo a canne più potente del mondo. L’organo è alimentato da un compressore a vite KAESER, modello DSD 202 T. La pressione di 8 bar, utilizzata per dar fiato alle canne, è di gran lunga superio- Report 1/12 – www.kaeser.com 5 re alla pressione utilizzata normalmente negli organi tradizionali che però, generalmente, non devono suonare per una platea “oceanica”. Contrariamente a “Vox Maris”, l’officina di produzione ha un fabbisogno d’aria decisamente più modesto: essa si serve da decenni di un compressore a vite KAESER, modello SM 6 (portata 0,6 m³/min), che oggi come un tempo lavora instancabilmente e sostiene il lavoro artigianale dei tradizionali fabbricanti d’organi. “L’arte organaria è un lavoro di squadra”, lo sa bene Thomas Hey che insieme al fratello Christian ha ereditato dal padre Herbert un mestiere che nella loro famiglia si tramanda da ben 6 generazioni: l’intera maestranza è esperta non solo dei singoli aspetti della costruzione degli organi, ma è custode dell’arte organaria nel senso più ampio del termine. Per realizzare un organo di successo è necessario infatti comprendere a fondo la completa sinergia di tutti i componenti. 6 Report 1/12 – www.kaeser.com Il suono bilanciato di un organo si basa principalmente sulla sapiente lavorazione artigianale di ogni singola canna sia essa di legno o di metallo. Per questo vengono utilizzati solo pregiati legni nazionali come rovere, abete, pino, tiglio e vari legnami ricavati da alberi da frutto. Le canne di metallo sono invece realizzate secondo antiche leghe stagnopiombo e con un preciso spessore. Un organo non è tuttavia formato solo da canne, benché negli strumenti di grandi dimensioni queste possono superare addirittura il migliaio. Le diverse competenze devono fondersi l’una con l’altra e dar vita ad un’unica armonia: ciascun artigiano della bottega Hey è specializzato in un determinato campo: costruzione di canne, ventilabri, somiere, sistema di trasmissione, costruzione e intonazione. Solo però la sinergia di tutti i solisti garantisce la compiutezza dell’opera. Ecco spiegato perché i maestri organari sono considerati dei veri e propri esperti di ingegneria pneumatica: solo considerando i diversi componenti come un sistema integrato, è possibile conseguire sempre le massime prestazioni, rispettivamente in termini di armonia ed efficienza. BLUecoMPETENCE L’associazione tedesca di costruttori di macchine e impianti (VDMA) lancia una vasta iniziativa per una produzione sostenibile e rispettosa delle risorse Quando si parla di nuove soluzioni energetiche, salvaguardia delle risorse o tecnologie verdi, il concetto di ecosostenibilità racchiude in sé aspettative, esigenze e speranze. La discussione sulla sostenibilità è un tema ormai onnipresente: nei media, nel dibattito politico, nell’opinione pubblica, tra i nostri stessi clienti, e anche tra scolari e studenti, i nostri collaboratori del domani. Non c’è dunque da meravigliarsi se la cosiddetta “industria verde” è sulla bocca di tutti, gode di un ampio consenso e raccoglie molte simpatie. Tuttavia, quando si parla di sostenibilità, troppo raramente questa è correlata alla costruzione di macchine e impianti. Forse si ignora che proprio questo settore, grazie a tecnologie innovative, migliora notevolmente la qualità della vita e promuove soluzioni ad alta efficienza. Si tratta di una lacuna che va urgentemente colmata, e proprio questo è l’obiettivo dell’iniziativa BLUecoMPETENCE promossa dalla VDMA. Grazie all’industria meccanica Autore: Klaus Dieter Bätz Contatto: klaus-dieter.baetz @kaeser.com BLUecoMPETENCE è sinonimo di competenza: tecnologia a 360° atta ad uno sviluppo ecosostenibile sotto l’aspetto economico, ambientale e sociale. L’obiettivo è quello di combinare i punti di forza e il know-how dell’industria meccanica al fine di diventare leader tecnologico globale in materia di sostenibilità, e di consolidare questa posizione nel tempo. Per Naemi Denz, responsabile del progetto BLUecoMPETENCE, il messaggio è chiaro: “Quando si tratta di sostenibilità, l’industria meccanica è l’”enabler” (responsabile) per tutto ciò che riguarda la produzione e i prodotti sostenibili. Fai del bene e parlane, questo è il motto del progetto. Per quanto ri- guarda il fare, in molti settori della sostenibilità possiamo già vantare risultati eccellenti. Riguardo invece alla diffusione dei risultati, dobbiamo sicuramente impegnarci di più”. Ad oggi le aziende, le associazioni di categoria e le organizzazioni professionali che hanno aderito al progetto BLUecoMPETENCE sono circa 120 e il loro numero è in costante crescita. Per aderire all’iniziativa, alla quale possono partecipare anche gli istituti di ricerca, è necessario possedere determinati requisiti di sostenibilità. BLUecoMPETENCE intende garantire una maggiore trasparenza e dare sicurezza a tutti coloro che sono alla ricerca di soluzioni ecocompatibili e di imprese che operano secondo i criteri della sostenibilità. Contatto: Judith Herzog-Kuballa, VDMA Dipartimento di Tecnologia e Ambiente Tel.: +49 69 6603 1751 e-mail: [email protected]