Internet per tutti Via Tasso scommette sulla banda larga
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Internet per tutti Via Tasso scommette sulla banda larga
CITTÀ L’ECO DI BERGAMO Internet per tutti Via Tasso scommette sulla banda larga Clusone e um Fi Sorisole Almè Albino Paladina Ponteranica Sotto il Monte Valbrembo Presezzo Torre Boldone Ranica Ponte Bonate S.Pietro Sopra Curno Bonate Sotto Treviolo Calusco d'Adda Terno Solza d'Isola Chignolo d'Isola Medolago Mozzo Alzano Lombardo Nembro Bottanuco Trescore B. Slezzano Carobbio degli Angeli Costa Mezzate Bagnatica Chiuduno Grassobbio Zanica Levate Osio Sotto Gorlago Orio al Serio Azzano San Paolo Osio Sopra Grumello del Monte Cavernago Comun Nuovo Bolgare Verdellino Verdello Urgnano Boltiere Calcinate Ghisalba Pognano Ciserano Spirano Canonica d'Adda Cologno al Serio Mornico al Serio Fi u m e Castel Rozzone Brignano Gera d'Adda Morengo Pagazzano Bariano Fornovo San Giovanni Caravaggio Cortenuova Romano di Lombardia Treviglio Casirate d'Adda Martinengo Telgate Og lio Arcene Lurano Pontirolo Nuovo Fara Gera d'Adda S.Paolo d'Argon Montello Brusaporto Lallio Filago Brembate Cenate Sotto Seriate Dalmine Capriate Cene Pradalunga Albano S.A. BERGAMO Suisio Madone Se Gazzaniga Villa d'Adda Carvico rio Fiorano al Serio Fiume Adda LA SFIDA DELLA MODERNIZZAZIONE A fare le veci del presidente ci ha pensato Roberto Chiorazzi, assessore agli Affari generali che ha sottolineato come «questo della banda larga fosse uno degli obiettivi che ci eravamo posti all’inizio del mandato». Ovvero dotare tutto il sarà completato. territorio di un sistema di comunicazioLa gestione sarà LA RETE AD ALTA VELOCITÀ ne telematica all’avanguardia. Di più: «Una rete tra le più complete a livello Per dirla alla Bettoni: «Bergamo sta diaffidata alla europeo e la più estesa in Italia», spiega ventando una delle province italiane più neonata BiG Tlc Laura Capodicasa, direttore generale di infrastrutturate in tutti i settori che deAbmIct, società di Via Tasso per le tefiniscono la competitività del tessuto lecomunicazioni che lunedì conoscerà il suo nuo- economico e sociale». Una sfida iniziata «nel 2006, vo presidente, dopo le (fragorose) dimissioni di Lu- quando abbiamo iniziato ad affrontare un progetto ciano Bertoncello. Un progetto all’insegna del «cre- che contemplava sfide di natura tecnologica e di tiscere comunicando», slogan vincente del concorso po economico-finanziario». Archiviate le carte soindetto nei mesi scorsi dalla società. no iniziati i cantieri, con Sirti che si occuperà della realizzazione della rete, Bt Italia dell’installaUN PACCHETTO DI 90 COMUNI zione degli apparati attivi e le postazioni wireless Il progetto prevede la creazione di 4 anelli di dor- ancora in cerca di autore. Ma ormai la strada è tracsale in fibra ottica che si diramano dal centro opera- ciata, e pure ad alta velocità: «In fibra fino a 1 giga, tivo di Bergamo seguendo altrettante direttrici geo- ma siamo già pronti da oggi per arrivare a 10 e con grafiche: la zona ovest con 25 Comuni, la sud con sviluppi da 40 a 100 giga», assicura Mazzoleni. Ora 42, la est con 19 e la ovest ancora con 19. I primi a non resta che farsi catturare dalla rete. partire sono stati quello della Bassa e quello dell’alD. N. ta Valle Seriana: entro fine 2008 tutto il disegno sarà completato, anche se già a primavera saranno operativi i servizi nelle prime zone raggiunte. Non tutti i Comuni hanno accettato il progetto «ma le nostre porte restano aperte, perché l’obiettivo è raggiungerli tutti e 244», rileva Chiorazzi. Anche se «in qualche rifiuto hanno avuto un certo peso valutazioni di tipo politico», sottolinea l’assessore. Per la cronaca la lista di chi ha detto «no» finora comprende Albino, Alzano Lombardo, Arcene, Capriate San Gervasio, Ciserano, Cologno al Serio, Curno, Mozzo, Orio al Serio, Seriate e Stezzano. Alcuni sono già serviti da operatori come Bas.Com, altri semplicemente non interessati alla proposta di Via Tasso. «Una cosa è comunque certa e va sottolineata: PIANETA WI-FI AbmIct non persegue fini di lucro, ma intende offrire un servizio di qualità», garantisce Chiorazzi, che a sostegno della tesi evidenzia come i paesi serviti IL SISTEMA - Wi-Fi (Wireless Fidelity) è un sistema che pernon siano solo quelli – come dire – redditizi per premette di accedere a Internet senza fili,grazie alla realizzaziosenza di residenti e aziende, ma anche quelli valne via radio, senza l’impiego di cavi, di una rete locale (Wilari. Una sorta di necessario mix per salvaguardare reless Lan). Questa rete offre una copertura grazie alla quagli obiettivi sociali e una certa qual redditività. le più utenti possono collegarsi senza interferire tra loro. Vertova Villa d'Almè banche capeggiato da Unicredit. UNA NUOVA SOCIETÀ PER LA GESTIONE Insomma, per usare una frase di Marco Mazzoleni, direttore tecnico della società, «l’unico limite è la fantasia». Stabilito questo, se dal punto di vista patrimoniale la rete è della Provincia tramite AbmIct (società riacquistata nei mesi scorsi dalla holding Abm, alla pari della mitica Abm2 che si occupa di infrastrutture), la parte gestionale sarà appannaggio di BiG Tlc, una nuova società ad hoc a capitale pubblico. La maggioranza è saldamente in mano ad AbmIct, mentre le restanti quote verranno suddivise tra le società di servizi sul territorio che hanno messo a disposizione le proprie infrastrutture per la posa della fibra. NelGià partiti i le intenzioni, la neonata società, intende diventare un operatore alternativo lolavori in Valle cale di telecomunicazioni capace di opeSeriana e nella rare su tutti i mercati, da quello dell’uBassa: per fine tenza residenziale a quella aziendale (piccola, media e grande) fino alla pub2008 il progetto blica amministrazione e agli enti locali. Colzate Brembo ■ Quattrocento chilometri di fibra ottica,100 apparati attivi e dispositivi wireless, più di 90 comuni serviti, un mercato potenziale di 290 mila famiglie e 43 mila imprese per un investimento da 15 milioni di euro: grandi numeri per un grande progetto, quello della più estesa rete cablata d’Italia, targata AbmIct, società della Provincia. Una «determinante autostrada del sapere e dell’economia che concorre in maniera decisiva a rompere rischi d’isolamento sulle dimensioni internazionali e a ridare slancio innovativo all’intero sistema territoriale», per usare le parole di Valerio Bettoni, presidente della Provincia, assente ieri alla presentazione, ma indirettamente presente via comunicato stampa. 15 Ponte Nossa Fiume Dalla Provincia via ai lavori per collegare oltre 90 Comuni 15 milioni di euro per il sistema più esteso d’Italia SABATO 24 NOVEMBRE 2007 Fara Olivana Covo Antegnate Calvenzano Isso Arzago d'Adda Misano Gera d'Adda Mozzanica Barbata Fontanella L’assessore Guerini: «Un’operazione troppo dispendiosa, ma intendiamo realizzare servizi all’avanguardia» E Palafrizzoni rinuncia al riacquisto di Bas.Com ■ Palafrizzoni interrompe le comunicazioni. La Giunta ha ufficialmente comunicato ad Asm la rinuncia ad esercitare l’opzione di riacquisto del 50 per cento delle quote di Bas.Com, società per le telecomunicazioni. la scheda I CONFINI FISICI DELL’OPERAZIONE E I COSTI Cartina alla mano, balza all’occhio come raggiunto Clusone la rete si fermi. Ma niente paura, per 62 Comuni delle Valli Brembana, Seriana, Scalve e Imagna, il progetto di banda larga è già in itinere e la copertura sarà assicurata con la tecnologia wireless, ovvero la trasmissione dati tramite antenne senza fili: un progetto da 1,3 milioni finanziato all’80 per cento dalla Regione e per la rimanente quota da Provincia (due terzi) e Comunità montane. La rete è opera di Infracom, tranne la Valle Imagna, appannaggio di Linkem. I costi dell’operazione banda larga sono invece ben più imponenti, stimati in circa 15 milioni di euro: Via Tasso ci ha messo 3,2 milioni di euro, mentre la restante quota (l’80 per cento) sarà coperta in una sorta di project financing da un pool di COME FUNZIONA - Wi-Fi assicura la connessione a Internet con banda larga attraverso computer portatili, palmari e telefoni cellulari di nuova generazione, senza apportare alcuna modifica al proprio dispositivo o installare software particolari. Permette infatti la connessione a Internet ad alta velocità, senza utilizzare cavi. GLI OBIETTIVI - Grazie a un sistema del genere, un’amministrazione può raggiungere l’annullamento o comunque la riduzione del digital divide (il divario digitale tra chi può accedere alle nuove tecnologie e chi no) geografico, facilitare la diffusione di servizi a residenti e visitatori che devono usare Internet in mobilità e promuovere l’accesso in mobilità ai servizi informativi di e-government del Comune e di altri enti pubblici. Esempio di lavoro in rete LA FUSIONE CON ASM Un passo indietro: a fine 2004, nel primo Natale della Giunta Bruni, probabilmente il più burrascoso (ma non l’unico, visto che l’anno dopo fu la volta dell’Accademia della Guardia di Finanza con seguito di estenuanti verifiche in serie) del centrosinistra a Palafrizzoni, si compie la fusione per incorporazione della multiutility nostrana Bas con la bresciana Asm. La Giunta lascia sul campo il vicesindaco Giovanni Sanga – contrario all’operazione – e porta a casa il 5 per cento della società post fusione oltre che una serie di opzioni per il riacquisto delle quote delle controllate. Nel dettaglio, il 50 per cento di Bas.Com, Baspower (energia) e Omniservizi (metano) da esercitare entro il 31 dicembre del 2006, percentuale che sale al 100 per 100 nel caso di Sii (Servizio idrico in- ➔ l’esempio Reggio Emilia, dove la rete è nell’aria. E pure gratis Fino al 2010 basta registrarsi per poter navigare a costo zero. Un servizio aperto anche a chi viene da fuori dall’inviato Dino Nikpalj REGGIO EMILIA Che dire? Funziona. Per chi crede davvero alla libertà di comunicare, l’invito è quello di venire qui, nella rossa Reggio Emilia, con portatile o palmare al seguito. Già, perché l’amministrazione (centrosinistra, ovvio) della città emiliana ha confezionato un bel pacchetto per tutti i navigatori della rete, nostrani e non. UN MODELLO VINCENTE CONOSCIUTO IN RETE Un’esperienza ben nota a chi usa Internet non solo per lavoro ma come strumento di democrazia e diffusione del sapere: i frequentatori di BergamoBlog (noto sito nostrano d’informazione interattiva) ne hanno fatto una bandiera, un esempio da seguire anche a Palafrizzoni. Difficile dare loro torto: nel frattempo un sentito ringraziamento per averci messo (in senso non metaforico) sulle giuste tracce alla scoperta del progetto «Reggio wi-fi», ovvero la rete di Internet senza fili in città. Uno arriva, accende il Pc con connessione wi-fi e naviga, naviga, naviga... Nota bene, gra-tis. Per- persone hanno usufruito di questo servizio. La copertura riguarda tutto il centro, fino alla zona dei teatri e dei parchi pubblici, dove è normale (un po’ meno in questa stagione) vedere gente seduPRIMO CLICK NEL 2006: UN SUCCESSO ANNUNCIATO Un progetto avviato nel luglio 2006 e via via esteso in altri spa- ta sulle panchine a navigare con Pc. zi pubblici cittadini: attualmente sono 16 i punti (tecnicamente hot-spot) per la connessione, l’anno prossimo diventeranno 30. E MA CHI PAGA? IL COMUNE E LO SPONSOR Un viaggio che si chiude con il capitolo costi: l’operazione vese in un primo tempo si pensava che la navigazione si sarebbe via via trasformata a pagamento (seppure a prezzi contenuti), la part- de come partner Comune (nelle vesti di promotore), Provincia, nership con il Credito Emiliano ha di fatto prorogato il periodo Agactel – l’equivalente di Bas.Com, società di Enia, realtà nata dalfree fino al 31 dicembre 2010. Numeri alla mano, dal 1° luglio al la fusione delle multiutility di Reggio, Piacenza e Parma – e Cre31 ottobre sono state 10.215 le connessioni al sistema, mentre le dito Emiliano, mentre la parte tecnica è curata da Guglielmo Teiscrizioni al servizio di registrazione permanente – rivolto ai resi- lecomunicazioni. L’investimento per tutta l’operazione è di 210 denti, ma non solo, perché vale anche «per chi si trova frequente- mila euro: 120 mila a carico del Comune in tandem con Agactel, 90 mila del Credito Emiliano: cifra, quest’ultima, che copre i comente in città» – 1.327. sti della navigazione gratuita di tutti gli utenti da qui a fine 2010. Nota bene, nel computo sono compresi i 16 hot-spot finora attiE PER I FORESTIERI PORTE APERTE E NAVIGAZIONE GRATIS Per chi viene da fuori, invece, basta andare all’Urp (Ufficio re- vi più i 14 in arrivo il prossimo anno, come quello nella staziolazioni con pubblico) del Comune reggiano, presentare un do- ne ferroviaria o allo Stadio Giglio, quello che vide l’Atalanta stencumento e in cambio viene consegnata una tessera con le password dere 3-0 fuori casa il Brescia in un memorabile derby in campo per navigare gratis per tre ore, a scalare. Da luglio ad ottobre 371 neutro. In attesa del futuro consoliamoci con i ricordi. Click. ché «C’è internet è nell’aria» come recita un efficace slogan tegrato) ma con scadenza posticipata di un anno. L’IDEA DEL RIACQUISTO Passa un anno dalla fusione e Roberto Bruni tira le somme in tandem con Renzo Capra, presidentissimo di Asm, annunciando l’intenzione di «riacquistare il 100 per 100 di Bas.Com, rinunciando alle opzioni sulle altre due società in scadenza a fine 2006». Sii, dal canto suo, finisce nella più ampia e complessa partita di Uniacque, oltre ad avere una scadenza più in là nel tempo. L’obiettivo, dichiarato, è quello di stringere una partnership con AbmIct, società della Provincia. LA MARCIA INDIETRO «All’operazione ci credevamo, al punto da avere chiesto diverse proroghe della scadenza» spiega Dario Guerini, assessore al Bilancio. Nel dettaglio: la prima fino al 21 giugno 2007 «per verificare l’integrazione con AbmIct», la seconda al 31 ottobre «ma a quel punto abbiamo deciso di far cadere l’opzione». Vista da Palafrizzoni i motivi «vanno ricercati nei costi dell’operazione per il riacquisto della società». Di tutta la società «perché ci siamo resi conto che per l’operazione sarebbe stato indispensabile acquistare il 100 per 100 di Bas.Com». Per una spesa che avrebbe superato (pare) i 3,5 milioni di euro, a fronte del milione e 300 mila euro stanziato in bilancio per l’acquisto del 50 per cento. DA FORNITORI A CLIENTI Ma al di là delle questioni economiche «esistono problemi di normative in divenire e soprattutto di grossi investimenti in tecnologie. Spese che un’amministrazione non può permettersi: abbiamo allora deciso che fosse meglio fare i clienti di qualità piuttosto che i fornitori». Morale, Bas.Com rimane tutta in casa Asm – o meglio, nella neonata A2A, frutto della nuova fusione con Aem Milano, che ha visto Palafrizzoni scendere all’1,98 per cento – e il Comune tornerà a sedersi al tavolo per trattare servizi: «Faremo i clienti di qualità (come i Riuniti, il Bolognini, e diverse realtà dell’hinterland - ndr), e intendiamo investire su servizi di connettività wi-fi gratis come quelli di altre città. Ne abbiamo già parlato in Giunta e insieme a Bas.Com cercheremo degli sponsor». Sperando che cadano nella rete.