per il borgo
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ISTITUTO NAZIONALE PER LO SVILUPPO MUSICALE NEL MEZZOGIORNO - ONLUS Via Pietro Cossa 41 • 00193 Roma Tel. 06 3242440 / 32501316 Fax 06 3244318 CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI CULTURALI E DELLO SPETTACOLO Sede regionale in Calabria Via Gladioli 1 87030 Campora S. G. Amantea (CS) Tel. 0982 48607 Fax 0982 48591 Z E M S I L’ Sito web: www.ismez.org E-mail: [email protected] L’ISMEZ ha realizzato ad Amantea, da Novembre 2003 Progetto e supervisione Marina Carloni Responsabile amministrativo Settimio Gagliardi Amministrazione Giuseppina Leonardi Maria Vespasiano Coordinamento e organizzazione generale Sonia Teramo, Roberta Travaglini Segreteria Sonia Settingiano Immagine Marco Sauro a Marzo 2004, un articolato Corso di Formazione per O D N A I G PASSEG BORGO PER ILTETTURA 04 LUGLIO 20 4 2 • 3 2 A E AMANT I MUSICSTAROANROMCIHA ARTIGIANALE ENOGA Progetto dei Corsisti del Corso di Formazione per Operatori Culturali e dello Spettacolo realizzato dall’ISMEZ dell’attività didattica, hanno elaborato, con la supervisione dell’ISMEZ, il progetto PASSEGGIANDO PER IL BORGO… manifestazione incentrata sulla valorizzazione del centro storico di Amantea, sulla cultura e la tradizione calabrese. Il pubblico potrà ripercorrere l’evoluzione storica e ambientale del Borgo di Amantea camminando per le Corsisti che hanno collaborato: Assunta Pizza, Roberto Trunzo allestimento mostra Operatori Culturali e dello Spettacolo i cui corsisti, nell’ambito Ministero per i Beni e le Attività Culturali strade e stradine guidato dall’interessante mostra di pannelli Dipartimento dello Spettacolo dal vivo Maria Francesca De Luca Maurizio Pizzo, Paola Scialis allestimento spettacoli musicali Eliade Maria Grasso, Claudia Sola organizzazione e ufficio stampa Maria Stella Fabiani relazioni esterne Si ringrazia per la preziosa collaborazione l’Associazione Centro Storico e l’Associazione Amici del Presepe Gregorio Ligato Agente della Toro Assicurazione di Falerna (CZ) e studi realizzata da tre giovani architetti calabresi Myriam Istituto Nazionale per lo Sviluppo Musicale nel Mezzogiorno ONLUS Comune di Amantea Provincia di Cosenza con il patrocinio Regione Calabria Argentino, Angela Astorino e Aida Roseto. Potrà sostare in due piazzette per ascoltare la musica della tradizione mediterranea e calabrese e in alcuni punti del Borgo per scoprire sapori e aromi dell’enogastronomia artigianale calabrese. O D N A I G PASSEG BORGO PER IL Venerdì 23 e sabato 24 luglio ore 21 Centro storico GO R O B L U S A R MOST A E T N A M A I D O STORIC a cura degli architetti Myriam Argentino e Aida Roseto Tavole e planimetrie elaborate da tre giovani architetti calabresi che con passione e professionalità, attraverso uno studio complesso e approfondito, hanno ricostruito la storia del Borgo di Amantea. I U S I C I M O N O TR S A G O N E ESI R I B T A N L PU A C I C I P PRODOTTI TI La storia di un popolo si può scoprire anche attraverso i sapori, gli aromi e le specialità enogastronomiche in particolare i pomodori dell’Associazione Pomodori Belmonte, l’olio dell’Olearia Manfredi, la liquirizia di Amarelli, i liquori della Fabbrica Santa Maria di Battista Aulicino, espressione di una antica tradizione calabrese. A C I S U M I D I CONCERITONE POPOLARE TRADIZ Venerdì 23 luglio Il concerto Memorie mediterranee e chimere d’Argentina è un viaggio nella storia della nostra terra dalle invasioni turche del 1500 fino all’epopea della nostra diaspora in America. Il concerto riassume le musiche di due spettacoli di teatro e musica: Laura e il sultano, che Perri ha portato in molti teatri italiani e tedeschi e le cui musiche sono state utilizzate dalla Rai per la sonorizzazione di varie trasmissioni televisive ed attualmente vengono distribuite su cd dal titolo di Rotte Saracene (edizioni Rai Trade) e Bastimenti, il più grande affresco della nostra epopea migratoria. Cataldo Perri, nato a Cariati (CS), dove lavora come medico di medicina generale, coltiva dagli anni universitari una grande passione per la musica. Dopo varie esperienze con gruppi di musica leggera s’interessa soprattutto di quella popolare del sud Italia. Suona in maniera preponderante la chitarra battente, tipico strumento della tradizione musicale agro-pastorale dell’Italia meridionale. La battente, costruita dal liutaio De Bonis di Bisignano, è suonata da Perri con una tecnica particolarissima che evidenzia soprattutto la natura armonico - percussiva di questo tipico strumento mediterraneo. Nel 1992 Perri ha tenuto lezioni-concerto sulla chitarra battente alla York University di Toronto (Canada); si è esibito in concerti a Roma, alla presenza del maestro Ennio Morricone, in vari teatri calabresi ma anche in quelli di Norinberga, Liverpool, Copenaghen, Waiblingen, Buenos Aires e Singapore. Collabora con Peppe Barra, Eugenio Bennato, con il gruppo di musica etnica calabrese AGORÀ con cui ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero. Le tarantelle, le nenie, la storia, le leggende della terra bruzia, in particolare, hanno da sempre ispirato le musiche di Cataldo Perri che affonda le radici nella cultura popolare del sud Italia. Cataldo Perri Memorie mediterranee e chimere d’Argentina CATALDO PERRI chitarra battente, buzuki, chitarra classica e voce PAOLO INNARELLA fiati etnici e sax PIERO GALLINA violino ENZO NACCARATO fisarmonica CHECCO PALLONE percussioni del Pettoruto, luogo importante della religiosità popolare della regione, e si viaggia inoltre tra le influenze musicali provenienti dalle altre aree del Mediterraneo. I suonatori di tamburo e grancassa di Sant’Ippolito ed i fisarmonicisti di Rossano prima del concerto animeranno le vie cittadine con una performance musicale. Phaleg (Errante) è un progetto artistico nato dall'incontro tra musicisti di diversa formazione (folk, jazz, classica) e l'insegnamento dei maestri della tradizione. In un’antica lingua di origine semitica il termine Phaleg stava ad indicare più cose contemporaneamente: la terra (Phaleg-khalebCalabria), il carattere dei suoi abitanti, cioè l’essere erranti e, infine, una condizione sociale ed essenziale, la dispersione. A questi elementi ancestrali attinge il gruppo per ridare vita ad una musica che ha parentele e legami con quelle suonate in altre parti del mondo ma che in Calabria affonda le sue radici. La base della musica dei Phaleg è il patrimonio etnico musicale calabrese, che riemerge tanto nei suoi suoni originali (la lira, la chitarra battente, la zampogna) quanto negli arrangiamenti e nelle soluzioni compositive più sperimentali del gruppo. Neilos, dal nome greco del santo calabrese San Nilo, è un gruppo musicale che si occupa di ricercare e divulgare le tradizioni popolari del sud Italia, con particolare riferimento alla Calabria. Il fondatore Antonio Bevacqua, studioso di etnomusicologia e musicista, già collaboratore del Centro di Documentazione Demo-Antropologica dell’Università degli Studi della Calabria, insieme agli altri musicisti che fanno parte del gruppo, partecipa ad eventi e manifestazioni che hanno come oggetto di attenzione la musica e le tradizioni popolari. G E L PHA ore 23 Largo “Chianura” Phaleg I suoni della tradizione O D L A T A C I ERR ore 22 “a Chiazzetta” I brani proposti ricalcano sia i diversi stili calabresi, sia la sensibilità artistica dei Phaleg, che intervengono con arrangiamenti e composizioni indirizzate ad una originale interpretazione artistica. Un accattivante viaggio tra le parole e i suoni di una musica ancora poco conosciuta, ma ricca di emozioni. SALVATORE MEGNA voce e chitarra battente DANILO GATTO voce, organetto, fisarmonica, zampogna a chiave ANTONIO CRITELLI lira, pipita, tamburello, zampogne FILIPPO SCICCHITANO contrabbasso I suoni della tradizione è un concerto acustico, con solo gli strumenti tradizionali, del repertorio popolare calabrese, appreso nei lunghi anni della ricerca sul campo e nel solido rapporto con i maestri della tradizione. Sabato 24 luglio ore 22 “a Chiazzetta” Neilos Viaggio nella Calabria settentrionale A L L E T N A R A T B U L C L A I C SO ore 23 Largo “Chianura” Tarantella Social Club MAURIZIO CUZZOCREA chitarra battente e voce MARIO ARTESE chitarra battente e voce RAFFAELE INSERRA tammorra e tamburello MARIO SALVI organetto diatonico e voce SERGIO DI GIORGIO ceramedde e lira Tarantella Social Club è una produzione del Consorzio Musicisti Calabresi che riunisce in un unico progetto musicisti provenienti da gruppi calabresi e meridionali uniti dal desiderio di restituire dignità e valore artistico ad una forma musicale, la tarantella, centrale nel patrimonio culturale dell’Italia del sud. Il repertorio è costituito da brani strumentali e cantati calabresi e dell’Italia meridionale, serenate, canti di sdegno, canti di festa e di lavoro, da tarantelle provenienti da repertori del XVII e XVIII secolo e da composizioni di autori contemporanei. Fondamentale nel modo di porre la tarantella al centro dello spettacolo è la capacità d’improvvisazione dei musicisti, metodo sperimentato da secoli nella musica di tradizione orale. Nonostante i musicisti coinvolti svolgano, con diverse formazioni, la loro attività nel campo della musica tradizionale da circa trent’anni, Tarantella Social Club ha esordito nel 2002 a CAMPUSINFESTA organizzato dall’Università di Salerno, manifestazione che rappresenta a pieno lo spirito festaiolo dei membri del gruppo. Un modo comune di vivere la tarantella è quello che accomuna i suonatori di Tarantella Social Club. La festa ed il piacere di “condividere” vincono sulla formalizzazione dei repertori e degli spettacoli. Ai fondatori del gruppo si uniscono di volta in volta gli amici e i compagni di musica che incontrano sparsi per l’Italia. S O L I E N ANTONIO BEVACQUA zampogna, organetto, chitarra classica e chitarra battente, tamburello, ciaramella, lira greca, violino popolare ANTONIO CURCIO mandolino e chitarra PAOLO CORTESE contrabbasso GIANLUCA SPADAFORA voce ALESSANDRO MALLAMACI percussioni CESARE TENUTA chitarra ALESSANDRO CASTRIOTA SKANDERBERG voce recitante Il concerto prevede l’esecuzione e la rivisitazione di musiche e canti della tradizione calabrese, con particolare riferimento all’area settentrionale; si ispira in gran parte alla interessante “letteratura di viaggio”, ovvero al periodo in cui, negli ultimi due secoli, viaggiatori stranieri visitavano la Calabria, descrivendone tradizioni, cultura e aspetti musicali. Alternando alla musica brevi letture, si ripercorrono le stesse vie dei viaggiatori, incontrando nuovamente i suonatori di zampogna a chiave calabrese, i suonatori di tamburo militare e grancassa dei Casali Cosentini, si visita ancora il santuario della Madonna