Il fiume si ribella – Parafrasi

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Il fiume si ribella – Parafrasi
Omero
Il fiume si ribella - Parafrasi
(Iliade, libro XXI, vv. 233-250)
TESTO ORIGINALE
PARAFRASI
Mentre così diceva, Achille gli saltò in mezzo, /
gettandosi dalla riva:
Mentre diceva queste parole, Achille entrò nelle
acque del fiume, gettandosi dalla riva:
si gonfiò il fiume furioso, / sconvolse tutte le
acque e spinse i cadaveri / che stavano lì a
mucchi, uccisi da Achille;
il fiume divenne grosso e impetuoso, con le sue
acque travolse i mucchi dei cadaveri di quanti
erano stati uccisi da Achille
li gettò fuori, mugghiando come un toro, alla
riva, / però salvò i vivi in mezzo alle acque, e li
nascose nelle profondità dei suoi vortici.
e li gettò fuori, muggendo come un toro
infuriato, depositandoli sulla riva; allo stesso
tempo, però, salvò quanti erano ancora vivi,
nascondendoli tra le sue acque, nei vortici più
profondi.
Attorno ad Achille s’innalzò un’onda in
tempesta, / e la corrente premeva addosso allo
scudo;
Attorno ad Achille si alzò una tempesta
d’acqua, e la corrente premeva sul suo scudo;
non riusciva più a reggersi in piedi; / allora
afferrò con le mani / un olmo grande,
strappandolo dalle radici:
egli non riusciva più a reggersi in piedi, allora
afferrò un grande olmo, sradicandolo da terra:
esso travolse la riva, intasò coi rami fitti / le
acque, e fece argine al fiume piombandovi /
interamente.
l’olmo crollò sulla riva, i suoi fitti rami finirono
in mezzo all’acqua, e cadendo interamente
dentro al fiume l’albero rallentò la corrente.
Achille uscì dal vortice / e si gettò veloce a
volare per la pianura, / atterrito
Achille allora uscì dall’acqua e si mise a correre
per la pianura, in preda al terrore,
ma il grande dio non smise, e gli fu addosso /
con le onde alte e nere,
ma il grande dio del fiume non smise [di
attaccarlo], e iniziò a inseguirlo con le sue onde,
alte e scure,
per fare smettere l’opera / dell’illustre Achille e
allontanare dai Troiani il danno.
per costringere Achille a smettere di combattere
e allontanare il pericolo dai Troiani.
Parafrasi completa
Mentre diceva queste parole, Achille entrò nelle acque del fiume, gettandosi dalla riva: il fiume divenne
grosso e impetuoso, con le sue acque travolse i mucchi dei cadaveri di quanti erano stati uccisi da Achille e li
gettò fuori, muggendo come un toro infuriato, depositandoli sulla riva; allo stesso tempo, però, salvò quanti
erano ancora vivi, nascondendoli tra le sue acque, nei vortici più profondi.
Attorno ad Achille si alzò una tempesta d’acqua, e la corrente premeva sul suo scudo; egli non riusciva più a
reggersi in piedi, allora afferrò un grande olmo, sradicandolo da terra: l’olmo crollò sulla riva, i suoi fitti
rami finirono in mezzo all’acqua, e cadendo interamente dentro al fiume l’albero rallentò la corrente.
Achille allora uscì dall’acqua e si mise a correre per la pianura, in preda al terrore, ma il grande dio del fiume
non smise [di attaccarlo], e iniziò a inseguirlo con le sue onde, alte e scure, per costringere Achille a smettere
di combattere e allontanare il pericolo dai Troiani.
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