Clicca qui Manganello e coll3 - Centro per la Salute del Bambino

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Manganello J.A., Taylor C.A. Television exposure as a risk factor for aggressive
behavior among 3-year-old children. Arch Pediatr Adolesc Med. 2009;163
(11):1037-1045
Obiettivi
Valutare l’associazione tra esposizione del bambino alla TV/uso domestico della TV e atteggiamento aggressivo nei bambini di tre anni,
controllando variabili demografiche, fattori di rischio e di protezione
per aggressività.
Tipologia disegno “Famiglie fragili e benessere del bambino” è uno studio di coorte
dello studio/Setting prospettico condotto su circa 5000 familiari (in prevalenza coppie non
sposate) di bambini nati tra il 1998 e il 2000 in 20 grandi città USA;
lo studio è stato effettuato tramite interviste condotte alla nascita dei
bambini e all’età di 1 e 3 anni.
Popolazione
Sono state dichiarate eleggibili 3128 madri che avevano completato lo
studio precedente di 36 mesi; i dati sono stati ricavati da interviste alle
madri. Le variabili misurate: tempo di esposizione diretta del bambino
alla TV, ore di accensione della TV, salute in gravidanza e depressione materna, attitudini genitoriali, esperienze materne con la violenza,
livelli di violenza nel quartiere di residenza, caratteristiche demografiche (sesso, età, razza, titolo di studio, reddito). Da notare che la frequenza di lettura al bambino è stata scelta come indicatore di attitudine positiva materna.
Outcome misurati
L’aggressività del bambino, misurata con la Child Behavior Checklist, adatta a valutare il comportamento dei bambini di 2-3 anni.
L’analisi statistica è stata effettuata con 5 modelli di regressione lineare multivariata, con cui è stata esaminata l’associazione tra esposizione alla TV, fattori di rischio e aggressività del bambino.
Risultati
Il 65% delle madri ha riferito che il suo bambino guardava la TV più
di 2 ore al giorno (media 3,2 [SD 2,3]). Detratte le ore di esposizione
diretta, la TV restava accesa mediamente per altre 5.2 (SD 5.7) ore al
giorno. La correlazione con l’aggressività del bambino era 0.15
(p<0.001) per l’esposizione diretta alla TV e 0.17 (p<0.001) per le ore
di TV accesa in casa. Diverse variabili risultavano pesantemente associate (p<0.001) con i più alti livelli di esposizione diretta e indiretta
alla TV, come la depressione materna, stili educativi (lettura poco frequente, ora della nanna irregolare), esperienze materne con la violenza, livelli di violenza nel quartiere. Tenendo costanti tutti i fattori misurati, lo score di aggressività aumentava in modo misurabile per ogni
ora in più di esposizione diretta e indiretta alla TV.
Malgrado le raccomandazioni dell’AAP, il bambino in età prescolare
ha in America un’esposizione media alla TV di circa 3 ore al giorno.
Questo è il primo studio che abbia preso in considerazione, oltre
all’esposizione diretta, le ore di TV accesa in casa e un così ampio
range di possibili confondenti e covariate, trovando che anche
l’esposizione indiretta (la Tv come rumore di fondo) è associata con
un aumento dell’aggressività nel bambino. La correlazione tra esposizione diretta alla TV e aggressività si è mantenuta anche dopo aver
controllato tutte le variabili prese in esame.
Conclusioni degli
autori
Criticità
Lo studio, per ammissione degli stessi autori, presenta diversi limiti:
primo, i dati sono trasversali, occorrerebbe una analisi longitudinale,
nel tempo; secondo, è stata calcolata solo la quantità dell’esposizione,
non la qualità e il contenuto dei programmi TV; terzo, possono esserci
dei bias, per il fatto che i dati erano auto-riportati dalle madri; quarto,
non è stata valutata l’esposizione ad altri media.
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