ESTRATTonumeroUnoduemilaundici LE infEzioni RESpiRAToRiE
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ESTRATTonumeroUnoduemilaundici LE infEzioni RESpiRAToRiE
ESTRATTOnumeroUNOduemilaundici Le Infezioni Respiratorie Ricorrenti - Parte 2° Terapia e prevenzione M. Fiore1, D. Careddu2, E. Napoleone3, P. Meglio4, Pediatra di Famiglia, Genova, Coordinatore Progetto IRR Pediatra di Famiglia, Novara, Responsabile Nazionale Rete Fitoterapia 3 Pediatra di Famiglia, Campobasso, Responsabile Nazionale Rete Ricerca Clinica & Sperimentazione Faraci 4 Pediatra di Famiglia, Roma, Responsabile Nazionale Rete Allergologia 1 2 © Copyright by Federazione Italiana Medici Pediatri Via Carlo Bartolomeo Piazza, 30 00161 Roma Edizione Pacini Editore SpA Via Gherardesca, 1 · 56121 Pisa www.pacinimedicina.it A.N.E.S. ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. 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Gherardesca 1 - 56121 Ospedaletto (Pisa) numeroTREduemiladieci 1 clinica e management Le Infezioni Respiratorie Ricorrenti - Parte 2° Terapia e prevenzione Terapia 5 Prevenzione 5 Integratori alimentari contenenti sostanze con proprietà immunostimolanti 7 Resveratrolo 7 Lattoferrina 9 Zinco 10 Glucano 11 Considerazioni… 11 Altri prodotti in commercio. Ruolo della Fitoterapia nel trattamento/prevenzione delle IRR 14 Echinacea 14 Astragalo 16 Eleuterococco 18 Propoli 19 Uncaria 20 Omeopatia ed IRR 21 . clinica e management Le infezioni respiratorie ricorrenti Parte 2° Terapia e prevenzione Michele Fiore1, Domenico Careddu2, Ettore Napoleone3, Paolo Meglio4 Pediatri di Famiglia, 1Genova, 2Novara, 3Campobasso, 4Roma Terapia Relativamente alla terapia delle IRR, a nostro giudizio, sono più le cose da non fare che quelle da fare. Le IRR hanno, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi una etiologia virale, come ampiamente dimostrato in letteratura. Da questo si deduce che è assolutamente 2 3 bing. Prescribing of antibiotics for self-limiting respiratory tract infections in adults and children in primary care. NICE clinical guideline 69 (Developed by the Centre for Clinical Practice at NICE; NHS-National Institute f Health and clinical Excellence); 2008. ISS_SNLG. http://www.snlg-iss.it/pubblico_tonsillectomia_adenoidectomia Blakley BW, Magit AE. The role of tonsillectomy in reducing recurrent pharyngitis: A systematic review. Otolaryngol Head Neck Surg 2009;140:291-7. Uno dei principali problemi che il Pediatra deve affrontare è l’eccesso di protezione da parte dei genitori verso il figlio e una delle prime “azioni preventive” è certamente quella di parlare con i genitori al fine di tranquillizzarli. Un efficace argomento è quello di comparare il numero di IRR del loro figlio con il numero medio degli stessi episodi nei da evitare la prevenzione con cicli di antibiotici (pratica, fortunatamente, meno Prevenzione bambini della stessa età e con gli stessi diffusa rispetto a molti anni fa) mentre Il tema della prevenzione delle IRR è mol- fattori di rischio (frequenza in comu- l’indicazione a una terapia antibiotica to dibattuto 1-5 e una revisione sistematica nità, numero dei fratelli, esposizione al va valutata ed esaminata attentamente dell’argomento va oltre gli scopi di que- fumo passivo, ecc.). Questo approccio dal Pediatra che si dovrebbe attenere sto articolo. Possiamo però dire che uno consente, in genere, di ridimensionare alle linee guida pubblicate sul tema . dei principali motivi per cui è difficile ana- la sovrastima che molte famiglie hanno Oltre alla terapia farmacologica, nelle lizzarne la letteratura, è la non esistenza delle IRR. Più difficile da far mettere in faringiti recidivanti, seppur meno spes- di una definizione condivisa poiché sono atto, invece, specialmente se entrambi i so rispetto al passato, viene ancora spesso adottati criteri diversi per definire genitori lavorano, è il consiglio di far in- il bambino che si ammala frequentemen- terrompere al bambino la frequenza in te di infezioni respiratorie. comunità, anche se in molti casi si pos- La prevenzione delle IRR, inoltre, non sono trovare ragionevoli compromessi. può essere riassunta in una prescrizio- Si potrà proporre, ad esempio, di tenere ne farmacologica poiché essa è la ri- il figlio temporaneamente lontano dalla sultante della coesistenza di fattori co- comunità per alcune settimane di segui- stituzionali e ambientali. Ne consegue to nella speranza che egli possa miglio- che, per avere efficacia nell’intervento, rare, oppure si potrà raccomandare di occorrerebbe intervenire su ciascuno re-immettere il figlio in comunità solo dei fattori eziologici e/o scatenanti. dopo una guarigione completa. Questo 1 proposto l’intervento di tonsillectomia (talora associato all’adenoidectomia). La pubblicazione di recenti Linee Guida, ma anche una recente revisione sistematica, indicano che questo tipo di intervento è scarsamente efficace nella riduzione della ricorrenza delle IRR 2 3. Bibliografia 1 Respiratory tract infections – antibiotic prescri- 5 clinica e management Tabella I. Principali critiche mosse nei confronti degli studi sui prodotti immunostimolanti/immunomodulanti. Vari prodotti immunostimolanti valutati contemporaneamente nello stesso studio stata valutata l’efficacia degli immunostimolanti nella prevenzione delle infezioni respiratorie dell’infanzia. In una prima metanalisi 6 quattro dei cinque Mancata esplicitazione dei criteri diagnostici adottati per le singole patologie, sia prima dell’arruolamento, sia durante i periodi di studio trial randomizzati e controllati con Numerosità delle patologie la cui prevenzione viene contemporaneamente studiata, senza aver predeterminato la numerosità dei campioni ratezza di una ricerca 7) mostravano Jadad’s score > 3 (parametro di accu- Rilevazione di importanti difetti metodologici nella conduzione degli studi (molti obiettivi senza adeguato supporto statistico; brevità dei follow-up, ecc.) una significativa riduzione delle IRR nel Diversità degli schemi di trattamento dei vari prodotti studiati nostimolanti. La riduzione di frequenza Risultati degli studi sempre positivi gruppo dei bambini trattati con immudelle IRR era del 60% nel gruppo trat- Lavori pubblicati su riviste a basso impact factor tato rispetto ai gruppi placebo. In pra- Conflitti di interesse (spesso palesi) tica, rispetto ai bambini non trattati, gli (Fiore M. Congresso SIOMI, Torino 11 ottobre 2008; modificata da Bergamini M.) episodi respiratori diminuivano circa della metà. È da sottolineare che gli au- al fine di fare affrontare al bambino una ora effettuati presentano esiti positivi, tori concludono, anche dopo aver dato nuova infezione in condizioni di minore ma sono gravati da errori metodologici questo risultato positivo, che servono debolezza immunologica. Questi periodi (bias) che hanno comportato critiche nuovi trial randomizzati e controllati di sospensione dalla frequenza di comu- da parte di vari Autori (Tab. I). per valutare l’efficacia, in particolare, di nità e di conseguente benessere (“IRR- Uno dei principali argomenti discus- ogni specifico immunostimolante. Nel free”) sono utili anche per dimostrare si riguarda il numero degli episodi di 2006, la Cochrane Library ha pubblica- ai genitori che la suscettibilità del figlio flogosi respiratorie e il dubbio che si to una ulteriore metanalisi, elaborata alle IRR non è legata tanto a patologie pone è se esso possa ridursi sponta- Berber e Del-Rio-Navarro, che analiz- sottostanti quanto ai fattori di rischio. È neamente, anno dopo anno, anche in zando un totale di 34 studi (effettuati utile anche evidenziare (se sussistono) virtù della produzione di anticorpi in- contro placebo e includendo nell’ana- eventuali cause locali di patologia come dotta dalle infezioni respiratorie pre- lisi 3877 bambini) ribadisce le conclu- un’ipertrofia adenoidea o una sinusite gresse. Una risposta a questa ipotesi è sioni precedenti 8. Infatti, anche in que- cronica.Tali patologie, oltre essere causa stata offerta dalle metanalisi che hanno sta revisione se da un lato si afferma di disturbo diretto, possono facilitare la considerato solo i lavori randomizzati che gli immunostimolanti in generale persistenza dei sintomi catarrali e alcu- e controllati contro placebo dove era possono ridurre il numero e la pre- ne complicanze, come, ad esempio, l’otianche un’eventuale componente allergi- Tabella II. Tipi di immunostimolanti presi in considerazione da Berber et al. 6 e da Del-Rio-Navarro et al. 8 ca. In tal caso, il bambino sensibilizzato, Estratti batterici te media. È importante escludere, infine, per esempio all’acaro della polvere, po- • LW 50020 (Paspat) trà giovarsi di un programma di bonifica • OM-85 BV (Bronchovaxom, Brnchomunal) ambientale. • D53 (Immucytal, Biomunil) Per quanto concerne gli interventi tera- • RU 41740 Lipoproteine e glicoproteine della membrana cellulare della Klebsiella pneumoniae (Biostim) peutici più specifici che possono essere proposti, i cosiddetti farmaci immunostimolanti sono stati oggetto, negli ultimi anni, di numerose sperimentazioni controllate. Molti degli studi sino ad 6 Estratti da piante • Echinacea Composti di sintesi chimica • Pidotimod clinica e management valenza delle IRR (39.68%), dall’altro e propria inondazione di dati scientifici viene sottolineato che, “a causa della sulle potenzialità benefiche di alcune importante eterogeneità e della scarsa sostanze, di non sempre facile defini- qualità metodologica, i risultati positivi zione, che in genere sono ascritte alla di questa meta-analisi devono essere classe degli integratori alimentari e che interpretati con cautela” 8. vantano, fra le altre, proprietà immuno- Gli immunostimolanti analizzati da stimolanti. Solo per fare alcuni esempi, Berber e Del-Rio-Navarro 6 e Del- possiamo citare alcune vitamine (Vit. A, Rio-Navarro et al. C, E ed anche la Vit. D oggetto, recen- 8 possono essere suddivisi come mostrato in Tabella II. Bibliografia 1 2 3 4 5 6 7 8 Boyle P, Bellanti JA, Robertson C. 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Immunostimulants for preventing respiratory tract infection in children. Cochrane Database Syst Rev 2006 Oct 18;(4):CD004974. Integratori alimentari contenti sostanze con proprietà immunostimolanti La possibilità di modulare alcune delle temente, di numerosissimi lavori scien(PUFA), o alcuni micronutrienti quali ultimi anni, stiamo assistendo a una vera 6 7 8 9 10 zinco e selenio e, per finire, le non ancora chiarite proprietà dei probiotici. Non è scopo di questo articolo prendere in 11 considerazione tutti i prodotti presenti in commercio 1-7, ma ci proponiamo di passare in rassegna solo quei principi attivi che sono fra i più usati dai Pediatri 12 Calder PC, Kew S. The immune system: a target for functional foods? Br J Nutr 2002;88(Suppl):S165-76. López-Varela S, González-Gross M, Marcos A. Functional foods and the immune system: a review. Eur J Clin Nutr 2002;56(Suppl 3):S29-33. Hoyles L, Vulevic J. Diet, immunity and functional foods. Adv Exp Med Biol 2008;635:79-92. 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Resveratrolo Anche in considerazione del ruolo Il Resveratrolo (3,4,5-tri-idrossi-trans- dell’ossidazione nella genesi dell’asma stilbene) è un composto polifenolico; e delle malattie respiratorie, sostanze si trova in varie specie vegetali, alcu- antiossidanti sono state proposte per ne delle quali fanno parte della dieta la prevenzione delle IRR e delle affe- umana: more di gelso, arachidi e, prin- zioni respiratorie in genere. Sul ruolo cipalmente uva/vino. Questa molecola di qualcuna di esse abbiamo lettera- viene classificata come fitoalexina e tura sufficiente da permettere revi- la sorgente principale risulta essere sioni sistematiche 8-11, tutte di segno la Vitis vinifera, la vite comune, che ne negativo. Tuttavia la ricerca è vivace e, può contenere (nella buccia) da 50 a alla luce delle attività che tali moleco- 100 μg/g. È una sostanza conosciuta le svolgono in altri campi della salute per il cosiddetto “paradosso france- umana , possiamo attenderci studi se” 1. Il paradosso francese si riferisce con risultati più promettenti. ad un fenomeno osservato in una re- 12 Bibliografia 1 2 dello sviluppo commerciale dei cosiddetti alimenti “funzionali”. Inoltre, negli 5 tifici) oppure gli acidi grassi polinsaturi funzioni del sistema immunitario rappresenta uno dei principali obbiettivi 4 3 Calder PC. Immunonutrition in surgical and critically ill patients. Br J Nutr 2007;98(Suppl 1):S133-9. Fernandes G. Progress in nutritional immunology. Immunol Res 2008;40:244-61. Harbige LS. Nutrition and imunity with emphasis on infection and autoimmune disease. Nutr Health 1996;10:285-312. gione Francese, la Borgogna, i cui abitanti seguono una dieta molto ricca di grassi; in queste persone, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, è stata notata una bassa incidenza di patologie cardio-vascolari. Una delle risposte a questo fenomeno sarebbe emersa mediante indagini statistiche ed epide7 clinica e management Tabella III. Principali attività svolte dal Resveratrolo. 2 Blocca la replicazione di virus Inibisce una serie di mediatori dell’infiammazione 3 Stimola la funzione immunitaria 4 è un potente antiossidante miologiche che avrebbero dimostrato che il fattore limitante in positivo era il consumo di vino rosso e di questo, la componente attiva, il resveratrolo. Le funzioni attribuite al resveratrolo sono molteplici e fra esse ricordiamo quella di attività anti-aggregante piastrinica e quella di protezione verso la patologia coronarica che si esplica agendo sulla sintesi dei lipidi 2 3. Inoltre, ad esso vengono attribuite anche attività anti-tumorali. Quest’ultima attività del resveratrolo si esplicherebbe attraverso la sua interazione con geni che controllano alcuni meccanismi di soppressione tumorale o che inibiscono la neo-angiogenesi 4-6. Infine, sono state ascritte al resveratrolo anche varie attività di tipo anti-infiammatorio 7-9. Una delle funzioni più studiate del resveratrolo è, probabilmente, quella anti-ossidante, che ha portato molti autori a studiarne anche le proprietà anti-infettive, soprattutto nei confronti dei virus respiratori. Queste proprietà del resveratrolo sono state dimostrate – soprattutto in vitro – nei confronti di alcuni batteri 10-12, e di alcuni virus quali Citomegalovirus, l’HerpesVirus ed il virus della Varicella zoster 13-15. Inoltre, particolare attenzione degli studi è stata posta all’azione esplicata sui virus respiratori e sul virus dell’Influenza A 16-18. Il resveratrolo esplica la sua azione 8 antinfiammatoria mediante l’inibizione dell’attività del fattore nucleare NFκB, responsabile della sintesi di alcune proteine pro-infiammatorie, riducendo la biosintesi di prostaglandine e inibendo la produzione di TNF-α 19 20. Inoltre, esplica la sua attività anti-virale inibendo l’attività della proteinchinasi C (PkC), e bloccando la traslocazione nucleo-citoplasma del complesso ribonucleo-proteico virale 21 22. Quello che però è più interessante, ai fini della nostra trattazione, è l’azione diretta sul sistema immunitario svolta da resveratrolo. Le azioni, descritte in letteratura, vanno dall’induzione della proliferazione linfocitaria, ai meccanismi di regolazione dell’apoptosi 23. Alcune delle molte funzioni attribuite al resveratrolo sono descritte nella Tabella III. È, infine, importante sottolineare che il resveratrolo è stato classificato come sostanza “GRAS” (Generaly Recognised As Safe) dalla FDA Americana come si può rilevare nel sito Internet: http://www. accessdata.fda.gov/scripts/fcn/gras_ notices/710120A.PDF. Bibliografia 1 Renaud S, De Lorgeril M. Wine, alcohol, platelets, and the French paradox for coronary heart disease. 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È una proteina multifunzionale di circa 80 kDa con capacità ferro-leganti. Le sue principali attività sono mostrate in Tabella IV. La LF svolge un ruolo importante nella regolazione immunitaria e nei meccanismi di difesa contro i batteri, funghi e virus 2. Essa è anche un indicatore di infiammazione poiché viene liberata dopo stimolazione dei linfociti polimorfo nucleati 3 4. La LF esplica, inoltre, molte funzioni biologiche relative ai sistemi di difesa non classicamente ascrivibili al sistema immunitario 5 6. La prima funzione ad essere stata descritta è stata la sua attività antibatterica derivante dalla sua funzione chelante il ferro e ad altri meccanismi batteriostatici e battericidi 7-11. Le molte attività della LF su singoli batteri e altri microorganismi sono state ben descritte in due review 12 13. Nell’ambito delle varie funzioni della LF, molto basso (VLBWN), nonché nelle è stata dimostrata (soprattutto in vitro secrezioni dei pazienti affetti da fibrosi e con LF bovina) anche una attività di- cistica/bronchiti croniche 12 23-25. retta sul sistema immunitario, soprattutto intestinale, attraverso un effetto Bibliografia immuno-modulante derivante dalla in- 1 duzione della secrezione di citochine e chemochine 14. Inoltre, sono stati ripor- 2 tati altri effetti sul sistema immunitario quali l’inibizione dell’infiammazione, la 3 stimolazione sia del sistema immunitario innato sia di quello adattativo 15-18. La LF bovina e quella umana hanno 4 elevate omologie aminoacidiche (77%) ed ancor più elevata affinità di azione in vitro. Entrambe possono resistere all’azione proteolitica dello stomaco e 5 6 si legano a specifici recettori sugli enterociti 19 20. Alla LF bovina è stato con- 7 cesso, dalla FDA americana, lo status di “sicurezza di uso” (GRAS, Generally 8 Recognized As Safe) . 21 Questa evenienza ha aperto la strada all’aggiunta della LF nelle formule per 9 lattanti e a una conseguente sperimentazione degli effetti. In uno studio 10 pilota condotto in doppio cieco placebo vs controllo è stata dimostrata una 11 minore incidenza delle infezioni delle basse vie respiratorie in neonati prematuri 22. Le attività riguardanti aspetti 12 specifici della LF nell’ambito delle difese immunitarie sono state studiate 13 anche nelle rino-sinusiti croniche e, del tutto recentemente, nella prevenzione della sepsi nei neonati di peso Tabella IV. Attività principali della Lattoferrina. 14 15 Attività antivirale Attività antibatterica Attività immunomodulante Attività anti-infiammatoria 16 Masson PL, Heremans JF, Dive CH. An ironbinding protein common to many external secretions. Clin Chim Acta 1966;14:735-9. Shau H, Kim A, Golub SH. 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Le principali attività sono mostrate in tabella 5. Lo Zn++ è uno dei micronutrienti studiati da più lungo tempo in campo im- munologico ed è oramai noto che esso influenza lo sviluppo e l’integrità del sistema immunitario, oltre ad avere un forte impatto sui mediatori immunitari (enzimi, citochine), sulla regolazione dell’attivazione delle cellule linfoidi, sulla loro proliferazione e sull’apoptosi 1. È stato dimostrato, sia in studi animali sia sull’uomo, che il deficit di Zn++ può portare a svariate disfunzioni del sistema immunitario 2-5. È stata ben dimostrata la compromissione della risposta immune, prodotta dalla riduzione della risposta T-dipendente e anche dalla diminuzione della chemiotassi dei neutrofili 6-8. Lo zinco è attivo, inoltre, in una varietà di funzioni cellulari, tra cui la trasduzione del segnale, la trascrizione e la replicazione e influenza fortemente sia il sistema immunitario “aspecifico”, sia l’immunità acquisita. Sebbene la maggior parte degli studi relativi allo Zn++ e alle sue interrelazioni con il sistema immunitario siano stati svolti negli anziani, esistono in letteratura anche studi nei bambini che hanno dimostrato come la supplementazione di Zn++ migliori l’immunità cellulo-mediata 8-14. Una carenza marginale di Zn++ è stata osservata in diversi gruppi di popolazione “a rischio”, come gli anziani; da ciò si può supporre che la supplementazione di Zn++, in alcuni soggetti vulnerabili po- Tabella V. Principali funzioni dello Zinco. Essenziale per il funzionamento di molti enzimi trebbe impedire la compromissione del sistema immunitario e migliorare sostanzialmente la resistenza alle infezioni in questi soggetti 1. Alcuni studi effettuati su popolazioni del terzo mondo hanno infine dimostrato una certa efficacia nella terapia e nella prevenzione delle infezioni intestinali e respiratorie in soggetti in età pediatrica 15 16. Bibliografia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Necessario per il funzionamento di alcuni mediatori cellulari Contribuisce alla stabilizzazione della membrana cellulare Regola l’apoptosi da parte dei linfociti in vitro e in vivo Coinvolto in molti meccanismi immunitari 10 14 Dardenne M. Zinc and immune function. Eur J Clinical Nutr 2002;56(Suppl 3):S20-3. Fraker PJ, Gershwin ME, Good RA, et al. Interelationship between zinc and immune function. Fed Proc 1986;45:1474-9. Oleske JM, Westphal ML, Shore S, et. Al. Zinc therapy of depressed cellular immunity in acrodermatitis enteropathica. Am J Dis Child 1979;133:915-8. Allen JI, Kay NE, McClain CJ. Severe zin deficiency in humans: association with a reversible T-lymphocyte dysfunction. Ann Inter Med 1981;95:154-7. Good RA, Fernandes G, Garofalo JA, et al. Zinc and immunity. In: Prasad AS, ed. Clinical, Biochemical and Nutritional aspect of trace elements. New York: Liss 1982, pp. 189-202. Wagner PA, Jernigan JA, Bailey LB, et al. 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Bibliografia 1 2 3 Glucano I β-glucani sono un gruppo eterogeneo di polimeri del glucosio che si 4 trovano diffusamente in natura (funghi, piante, ecc.) ed anche ad essi è 5 attribuita la definizione di “biological response modifiers” (modificatori 6 della risposta biologica) 1. Il ruolo del glucano come immunomodulatore biologicamente attivo è documentato 7 da circa 50 anni 1. Gli effetti maggiormente noti del glu- Vetvicka V, Vancikova Z. Synergistic effects of glucan and resveratrol. African Journal of Biochemistry Research 2010;4:105-10. Chihara G, Maeda YY, Hamuro J. Current status and perspectives of immunomodulators of microbial origin. Int J Tissue React 1982;4:207-225. Vetvicka V, Thornton BP, Ross GD. Soluble β-glucan polysaccharide binding to the lectin site of neutrophil or natural killer cell complement receptor type 3 (CD11b/CD18) generates a primed state of the receptor capable of mediating cytotoxicity of iC3b-opsonized target cells. J Clin. Invest 1996;98:50-61. 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Recentemente, le revisioni sistematiche effettuate secondo i criteri della Evidence Based Medicine hanno fatto rivedere molti dei convincimenti riguardanti il possibile ruolo preventivo dei cosiddetti biological response modifiers, meglio noti come “immunomodulanti”. In questa sede è stato affrontato questo tema, con lo scopo di fornire al Pediatra di Famiglia sia un’ampia panoramica sull’argomento, sia corrette informazioni utili per impostare una terapia e una prevenzione il più possibile efficaci. Dalla lettura dei paragrafi precedenti e dalla letteratura citata, ci sembra di poter affermare che gli integratori alimentari, possono svolgere un importante ruolo nell’omeostasi immunitaria. Occorre però precisare che la ricerca su questo possibile ruolo sta muovendo i suoi primi passi (per di fagocitosi e dell’attività delle cellule Le IRR vengono tuttora annoverate quanto suggestivi di una certa effica- natural-killer 2 3. È stato descritto, nei tra le principali cause di morbilità in cia). Una delle principali critiche è rap- topi, anche l’aumento della produzione età pediatrica e, costituiscono uno dei presentata dalla mancanza di marcato- di ossido nitrico nei macrofagi 4. Essi più frequenti motivi di prescrizione di ri “biologici” che possano essere usati sono riconosciuti lungo la via di “pat- terapie farmacologiche (anche anti- per la comprensione dei meccanismi tern recognition” da parte del recetto- biotiche); nelle forme più gravi, sono e delle risposte legate a questo tipo di re Dectin-1, una lectina di tipo C che spesso causa di ricovero. Tutto ciò ha integratori. È probabile che in un pros- ha alti livelli di espressione su fagociti, importanti ripercussioni sui costi sani- simo futuro sarà possibile dimostrare comprese le cellule dendritiche, i ma- tari sia diretti e sia indiretti. l’efficacia, legata al miglioramento di crofagi ed i neutrofili 5 6. L’interazione Gran parte della letteratura scientifica una specifica funzione biologica (nel fra dectin-1 e β-glucano modula la riguardante le IRR è stata prodotta tra caso specifico l’immunomodulazione) produzione di alcune citochine qua- gli anni ’70 e ’80, con particolare ri- di nutrienti specifici per singoli indivi- li il TNF-α e IL12, e sembra attivare guardo all’identificazione dei fattori di dui o per gruppi di individui 1 2. i processi in cui è coinvolto NFκB 7. rischio e all’approccio diagnostico da Un’ultima Un’ampia revisione sulle interazioni fra tenere. In quegli anni, inoltre, sono sta- ai prodotti presenti nel commercio, β-glucano e sistema immune è riporta- te gettate le basi per una definizione è quella che si potrebbe ipotizzare ta da Akramienė et al. 2007 . dei principali aspetti eziopatogenetici un’azione sinergica dei singoli com- Anche il β-glucano è riconosciuto come delle IRR e per una corretta gestione ponenti contenuti nei vari preparati sostanza GRAS dalla FDA americana. terapeutica dei singoli episodi infetti- sebbene, trattandosi di “integratori” 7 considerazione, relativa 11 clinica e management alimentari e per la mancanza di letteratura specifica a supporto, non siamo attualmente in grado di dire quali debbano esserne i criteri di assunzione. Qualche considerazione personale… di Ettore Napoleone Dai dati a disposizione dalla lettera- […] i trial clinici di riferimento dovrebbero basarsi su end point precisi, quali per esempio la differenziazione delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie e delle fasce di età prescolare e scolare, la somministrazione di cicli di terapia antibiotica, l’incidenza di ricoveri in ospedale, il riscontro di anomalie immunologiche e la definizione dei fattori di rischio quali il fumo, l’inquinamento, l’affollamento domestico, la frequenza di una comunità e così via 3. Questo è quanto riferisco alle mamme lasciando poi a loro la libertà di scegliere. Sono tranquillo sulla scelta che faranno i genitori poiché, in ogni caso, il profilo di sicurezza di questi prodotti sembra essere alto e sono rare le situazioni legate alla comparsa di effetti collaterali. Nel complesso, i soggetti con IRR hanno caratteristiche biologiche mol- tura emerge la mancanza di studi me- to diverse tra loro e l’identificazione todologicamente rigorosi e di qualità di un target più appropriato di bam- Qualche sulla reale efficacia e sicurezza di que- considerazione ste sostanze per cui i risultati dovreb- personale… di Paolo Meglio bero essere interpretati con cautela. bini potrebbe, con studi futuri, meglio identificare coloro in cui questi prodotti possono risultare efficaci in una Molti studi testimoniano la loro utili- Tra le affezioni che più preoccupano maggiore percentuale di casi. tà ma la maggior parte dei trial clinici le mamme, le IRR occupano senz’altro Non ho competenze omeopatiche, ma pubblicati evidenzia bias legati al cal- un posto importante. Infatti, il pen- ritengo che tali prodotti dovrebbero colo della dimensione del campione e siero più frequente che esse hanno è essere prescritti da omeopati esper- della numerosità campionaria, al cat- che il loro figlio possa essere affetto ti. Non vedo, quindi, di buon occhio tivo uso della statistica, alla mancanza da una malattia di fondo che comporti l’acquisto di prodotti omeopatici da di informazioni sulla randomizzazione, il rischio di patologie future, più im- banco, dove è il genitore o il farmaci- alla mancanza di garanzia sulla cecità portanti di quella che presenta in quel sta (e non il medico omeopata, in se- sia da parte dei partecipanti che da momento. Spesso, quindi, il principale guito a una visita medica) a scegliere. parte dei ricercatori. È poco conside- compito del Pediatra è di fugare i dub- Lo stesso rigore andrebbe applicato, rata una corretta analisi dei confon- bi circa l’esistenza di malattie più gravi a mio parere, anche per tutte le altre denti e si evidenzia un elevato numero e poi di gestire al meglio gli episodi ri- categorie para-farmacologiche. dei drop-out. Inoltre sono mal ripor- correnti facendo un uso parco, molto Aspetto con vero interesse la pubbli- tati gli eventi avversi con dei follow-up parco, dell’antibioticoterapia. cazione di studi clinici randomizzati molto variabili, da poche settimane a Riguardo alla somministrazione dei sui bambini con IRR riguardanti quegli molti mesi. cosiddetti immunostimolanti (che se- integratori alimentari che fungono da A questo proposito diventa importan- condo la Classificazione Anatomica antiossidanti e le cui molteplici pro- te il ruolo della FIMP che, attraverso la Terapeutica Chimica – ATC – sono prietà benefiche sembrano essere ben sua rete di Ricerca e Sperimentazione spesso definiti vaccini batterici) la mia documentate a livello di studi di labo- (FIMP-MCRN), in collaborazione con personale posizione è legata a quanto ratorio. gli altri settori speciali, potrebbe ela- attualmente, nonostante la non eleva- borare trial clinici ben condotti, con tissima qualità degli studi a supporto, nalizzati alla corretta valutazione del Qualche è espresso in letteratura e cioè che, considerazione nel singolo individuo, essi possiedono personale… di un’efficacia nel prevenire le IRR che si Domenico Careddu bilancio rischio/beneficio di queste aggira fra il 15 e il 20%. In altre pa- L’utilizzo di integratori alimentari sostanze. role si devono trattare 5 o 6 bambini a base di piante medicinali è molto per osservare reali benefici su di uno. diffuso tra la popolazione infantile, in precisi end points, con rigore metodologico secondo le norme di GCP fi- 12 clinica e management particolare nella fascia di età di fre- Qualche considerazione terna (dati ISTAT 2007). Le motiva- personale… di zioni sono molteplici ma, per lo più, Michele Fiore episodio infettivo risparmiato è incre- quenza del nido e della scuola ma- dibilmente maggiore rispetto a quello afferiscono alla supposta assenza di Molte delle discussioni che facciamo scuola perse, farmaci). effetti avversi e/o controindicazioni fra noi Pediatri circa l’uso di biological La nostra funzione di Pediatri (e so- ed al desiderio, da parte dei genito- response modifiers/”immunostimolanti” prattutto di Pediatri di Famiglia) deve ri dei bambini, di utilizzare prodotti (IS) si scontrano con l’EBM.Certamente sempre tenere presente la necessità non farmacologici. Premesso che an- nell’atto prescrittivo (in generale e che abbiamo di coniugare le evidenze che le piante medicinali, soprattutto non solo nel caso degli IS) tutti noi con le esigenze, perché ci rendiamo se utilizzate in modo non corretto dobbiamo tenere conto di quelle che (rispetto di posologie, indicazioni/ conto che i bambini ed i loro genitori sono le migliori e più recenti eviden- controindicazioni, controindicazioni), ci chiedono aiuto prima che vengano ze. Gli IS sono un campo minato; sulla possono causare effetti avversi, ana- concepiti-realizzati-pubblicati loro azione e sui loro effetti c’è scritto lizziamo i dati di letteratura dispo- “EBM corretti” . Dobbiamo coniuga- tutto ed il contrario di tutto, se ne è nibili. A fronte di molte piante con re le evidenze con le esigenze per- interessata perfino la Cochrane con effetti immunomodulanti (Tab. VI), una revisione sistematica. Mi sembra ché nonostante l’esistenza e l’entità sono relativamente poche quelle che addirittura ovvio sottolineare che hanno studi controllati di buona qua- nell’affrontare le IRR il Pediatra deve lità o schede presenti su Monografie innanzitutto parlare con i genitori (ed ufficiali (OMS, ESCOP). Senza entra- infatti lo fa! cfr questionario ref. 4), ed re nel merito (le piante di cui sopra allontanare – per quanto possibile – i sono trattate nell’articolo), deside- fattori di rischio in quel determinato riamo raccomandare che, laddove si bambino (facciamo anche questo! cfr ritenga di dover utilizzare fitoterapici questionario ref. 4); insomma, i com- per il trattamento e/o la prevenzione portamenti dei PdF sono ben descritti di patologie, in particolar modo nel e sono manifesti quando si tratta di bambino, si faccia ricorso esclusiva- prescrivere un IS 4. Io, personalmente mente a prodotti titolati e standar- (e non credo di essere l’unico), credo dizzati, che non abbiano limitazioni che una prescrizione terapeutica in d’uso relative all’età e soprattutto, “medicina del territorio” (in questo che abbiano evidenze di sicurezza ed caso in Pediatra di famiglia) non è sem- efficacia. In tale contesto, l’uso tra- plicemente l’applicazione rigida delle dizionale secolare di alcune di esse migliori conoscenze (o delle migliori (Echinacea e Propoli in primis), unito evidenze), ma la compartecipazione molto contenuto e con un ottimo ai lavori scientifici ed alle metanalisi della decisione terapeutica (proprio profilo di sicurezza. Segue, dunque, presenti in letteratura, rappresen- alla luce delle evidenze) con/insieme le indicazioni generiche di una buona tano un supporto sufficiente al loro alla famiglia. Inoltre (ma è un mio palli- pratica clinica” 7. utilizzo, in ossequio ai criteri di EBM, no personale, lo ammetto) non credo Infine ci tengo a precisare che la mia alla scelta ponderata ed oculata di che sia importante mettere nel conto non è una resa alla “prescrizione” di un trattamento ad personam e non della “convenienza” (se prescrivere o un rimedio in favore del dialogo con i ultimo, al principio sempre valido ed meno un IS) il costo della terapia, te- genitori, ma solo un appoggio in quei imperativo primum non nocere. nendo conto che il costo di un singolo casi di più difficile gestione. di un ciclo terapeutico (giornate di lavoro perse, giornate di asilo/materna/ studi 5 del beneficio non siano totalmente note, il non far nulla è percepito (dal Pediatra e dalla Famiglia) in senso negativo rispetto ad un intervento, quale la prescrizione di un prodotto immunostimolante 5 6. Parafrasando due esperti quali il prof. Panizon ed il prof. Stefano Miceli Sopo, potremmo dire che “…un pediatra che decida di utilizzare un IS, di fronte a una condizione di alta ricorrenza di IRR, non commette una sciocchezza ma semplicemente utilizza, allo stato delle conoscenze, e in assenza di regole migliori, un tipo di intervento largamente sperimentato sul bambino, probabilmente efficace, di costo 13 clinica e management Bibliografia 1 2 3 4 5 6 7 Wichers H. Immunomodulation by food: promising concept for mitigating allergic disease? Anal Bioanal Chem 2009;395:37-45. Baur GA, Sinclair DA. Therapeutic potential of resveratrol: the in vivo evidence. Nat Rev Drug Discovery 2006;5:493-506. Fiocchi A. Infezioni respiratorie ricorrenti: dall’epidemiologia alla ricerca di una definizione. Il Medico Pediatra 2009;18:128-30. Fiore M, Napoleone E, Careddu D. Le Infezioni Respiratorie Ricorrenti, I Parte. Il Medico Pediatra 2010;3:9-19. Miceli Sopo S. Focus 2007. Roma. 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Aloe vera Hedyotis diffusa Astragalus membranaceus Ligustrum lucidum Azadirachta indica Lycium barbarum Baptisia tinctoria Ocimum sanctum Brionia dioica Panax ginseng Bupleurum chinense Phytolacca americana Cetraria islandica Polygonatum multiflorum Chamomilla recutita Polyporus umbellata Codonopsis pilosula Rehmannia glutinosa Echinacea angustifolia Schisandra chinensis Echinacea pallida Tabebuia barbata Echinacea purpurea Tinospora cordifolia Eleuterococcus senticosus Tremellia fuciformis Emblica officinalis Ulva lactuca Eupatorium cannabinum Uncaria tomentosa Ganoderma lucidum Zingiber officinale Grifiola frondosa Withania somnifera Gynostemma pentqphyllum specie presenti in natura, vengono (European Scientific Cooperativee utilizzate, a scopo medicinale, l’E. pur- On Phytotherapy) In quest’ultima 1, in Numerose sono le piante medicinali purea, l’E. pallida e l’E. angustifolia. Le particolare viene riportata la seguente che vantano effetti immunomodu- proprietà terapeutiche della droga indicazione clinica: “terapia adiuvante lanti e/o immunostimolanti (Tab. VI) sono attribuite ad alcuni componen- e profilassi delle infezioni ricorrenti e l’uso di alcune di esse nell’ambito ti del fitocomplesso e, in particolare, delle vie aeree superiori (common del trattamento e/o della prevenzio- all’echinacoside (composto fenolico cold)” ed è consigliata una posologia ne delle IRR inizia ad essere soste- derivato dall’acido caffeico) e ad alcuni di 900 mg/die di droga secca o dosi nuto da una valida documentazione polisaccaridi . Peraltro sono proprio equivalenti; per quanto riguarda l’età scientifica. questi principi attivi a essere utilizzati pediatrica è raccomandata, invece, una Nella trattazione che segue verranno per la titolazione che, in conformità dose ridotta, proporzionalmente al trattate le piante il cui uso è suppor- con quanto indicato nelle Monografie peso o alla superficie corporea. tato da una maggiore quantità di stu- ESCOP, è espressa in echinacoside Il fitocomplesso della pianta è do- di con particolare rilievo al possibile 0.5-1% ed in polisaccaridi 16% (titolo tato di una importante attività im- utilizzo in età pediatrica. minimo). Non vanno comunque trala- munomodulante 8-11 fondata in gran sciati, ai fini dell’azione “terapeutica”, parte su un’azione di stimolo sull’at- Echinacea numerosi altri componenti, quali olio tività fagocitaria. Inoltre, va ricordata L’Echinacea è una pianta peren- essenziale, alkilamidi e flavonoidi 1 2 5-7. l’azione stimolante sulla produzione ne appartenente alla famiglia delle L’Echinacea nelle di alcune interleukine (IL-1, IL-6 e IL- Asteracee, originaria del continen- Farmacopee europea e tedesca e nel- 10) 12-14 nonché l’aumento del numero te Nord americano; delle numerose le Monografie dell’OMS ed ESCOP e dell’attività dei macrofagi e la diffe- (si ringrazia per la particolare cura di questo capitolo il dottor Domenico Careddu) 14 1-4 è inserita clinica e management renziazione dei granulociti immaturi to lo studio) si è osservata, nel corso so l’Echinacea soprattutto in soggetti verso forme più differenziate 9 15. A delle 12 settimane di trattamento, una con ipersensibilità verso le Composite ciò vanno aggiunti l’attività antivirale, significativa riduzione del numero to- o le Asteracee 42 43. A tale proposito, le mediata dall’aumento dell’espressione tale e della durata degli episodi infet- già citate Monografie ESCOP, riporta- e l’aumento del tivi a carico delle alte vie respiratorie, no tra le controindicazioni, la sommini- numero e dell’attività delle cellule NK nonché dei giorni di febbre, dei sinto- strazione a soggetti con ipersensibilità nonché dall’incremento dei livelli di mi associati (tosse e rinite), della du- nota alle Composite, nonché a soggetti TNF . Recentemente, inoltre, è stata rata dell’assunzione dell’antipiretico e affetti da patologie sistemiche progres- identificata una fitomelanina che, at- dell’utilizzo di un antibiotico. Lo studio sive o autoimmuni, quali le malattie del traverso una interazione con i Toll-like concludeva evidenziando un effetto collagene, la sclerosi multipla, la tuber- receptors, parrebbe modulare l’azione preventivo del preparato oggetto della colosi, l’AIDS o le patologie HIV cor- immunostimolante aspecifica verso sperimentazione, nei confronti dell’in- relate. Viene altresì raccomandata una . Mentre le azioni cidenza di infezioni delle vie respirato- somministrazione che non ecceda le 8 biologiche dell’Echinacea precedente- rie . Un altro studio randomizzato in settimane consecutive 1. Relativamente mente illustrate sono state dimostrate doppio cieco, controllato contro pla- all’utilizzo in età pediatrica non sono in studi di laboratorio effettuati sia in cebo ha coinvolto 524 bambini di età riportate limitazioni legate all’età, ma vitro e sia in vivo, non tutti gli studi compresa tra i 2 gli 11 anni. Il proto- viene raccomandato solo l’uso di po- clinici sino ad oggi realizzati sono con- collo prevedeva di trattare rispettiva- sologie proporzionalmente adeguate cordi e/o conclusivi circa la reale effi- mente con Echinacea purpurea o con sia all’età sia al peso corporeo 1 18 39. cacia preventiva e/o terapeutica 19-31. La placebo i bambini che sarebbero stati Concludendo, si può affermare che causa di questo è spesso da attribuire affetti da flogosi acuta delle vie aeree l’Echinacea sta cercando di trovare alla scarsa qualità metodologica degli superiori e di valutare l’insorgenza ed uno spazio come possibile opzione studi stessi, alla scarsa numerosità del il tempo di latenza di un eventuale se- terapeutica nei confronti del bambino campione, all’utilizzo di differenti for- condo episodio di flogosi acuta. Tra i con flogosi, acute o recidivanti, delle mulazioni, spesso fra loro non compa- 401 bambini che avevano presentato alte vie aeree, sia come trattamento rabili. Ciò nonostante, alcune recenti un primo episodio acuto, quelli tratta- unico e sia in associazione ad eventua- metanalisi hanno comunque eviden- ti con Echinacea hanno sviluppato un li altre terapie, in ossequio al concetto ziato che alcuni preparati a base di secondo episodio flogistico con una di complementarietà legato alle tera- Echinacea, sono statisticamente efficaci incidenza inferiore del 28% rispetto al pie con piante medicinali. È comunque nel ridurre l’incidenza e la durata del gruppo placebo . D’altro canto, altri da sottolineare che mentre l’azione raffreddore comune 32-34. Per quanto ri- studi condotti sul trattamento della sul raffreddore comune appare più do- guarda l’età pediatrica, vale la pena ci- rinite e delle flogosi delle alte vie cumentata 20-24 26 27 32, l’azione specifica tare lo studio randomizzato in doppio respiratorie 38 nel bambino, non han- sulle IRR ha ancora necessità di trial cieco, controllato contro placebo, nel no, invece, evidenziato una azione te- clinici più robusti e di risultati meno quale sono stati arruolati 430 bambi- rapeutica dell’Echinacea. Tutti gli studi, contraddittori. Dobbiamo aggiungere ni, senza patologia in atto, di età com- nel loro complesso, hanno evidenziato che uno studio di recentissima pub- presa tra 1 e 5 anni e suddivisi in due un buon livello di sicurezza, conferma- blicazione sembra non confermare gruppi, trattati rispettivamente con un to peraltro dalle limitate segnalazioni l’azione sul raffreddore comune (in preparato a base di Echinacea, Propoli di effetti avversi, per lo più di natura acuto, somministrata per 4 giorni, in e Vit. C o con placebo per un periodo allergica 1 2 18 25 39-41, soprattutto se para- soggetti di età compresa fra 12 e 80 di 12 settimane, durante la stagione gonate all’enorme quantità di prodotto anni, sembra avere effetto simile al pla- invernale . Nel gruppo attivo (160 consumato nel mondo. In letteratura cebo) 43. L’uso in acuto e’ peraltro una bambini dei 328 che hanno completa- sono riportate reazioni allergiche ver- prerogativa degli anglosassoni mentre genica di INF-α2 16 17 15 numerosi patogeni 1 18 35 35 36 37 15 clinica e management negli altri paesi l’utilizzo e’ volto più 13 alla prevenzione 43. Per quanto attiene la posologia, è necessario che essa venga adeguata al 14 peso del bambino e, soprattutto, che vengano utilizzati unicamente prodotti 15 titolati e standardizzati (in caso contrario non è possibile valutare la dose in modo corretto) e muniti di etichetta. 16 Bibliografia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 ESCOP Monographs. The Scientific Foundation for Herbal Medicinal Products” Second edition. Supplement 2009. Thieme. Capasso F, Grandolini G, Izzo A. Fitoterapia. Impiego razionale delle droghe vegetali. Milano: Springer 2006. Bauer R, Khan IA, Wagner H. TLC and HPLC analysis of Echinacea pallida and Echinacea angustifolia roots. Planta Med 1988;54:426-30. 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Essi significativo incremento dei CD4 e so è costituito da alcaloidi indolizidini- ricevevano per via intraperitoneale della ratio CD4/CD8 (p < 0,05) e un ci (soprattutto dalla swainsonina), da l’estratto di astragalo o un placebo altrettanto significativo abbassamento composti isoflavonoidici e da numero- alla dose di 500 mg/kg per 6 giorni. dei livelli del recettore solubile per se saponine, che rappresentano circa Venivano misurati i livelli midollari di l’interleuchina 2, delle IgG e delle IgA. il 6% della droga secca, mentre l’astra- fibroblasti formanti colonie, IL6, bcl-2 Non vi erano invece modificazioni ap- galoside incide per circa lo 0,15%. da parte delle cellule midollari stroma- prezzabili nei livelli di IgM 9. Molto rilevante è la presenza di po- li. Si è visto che l’estratto di astragalo Un altro studio clinico controllato lisaccaridi, contenendone circa il 23%, aumentava la sopravvivenza e l’attività ha indagato l’effetto dell’astragalo sui di cui il 15% solubili. Il titolo è espres- delle cellule stromali midollari, la pro- livelli sierici di citochine Th1 (IL2 e so proprio in polisaccaridi min. 8% 1. duzione di IL6 e l’espressione dell’mR- interferone γ) e Th2 (IL4 e IL10) in L’Astragalo ha una azione immunosti- NA specifico per la bcl-2 in queste pazienti affetti da cheratite da herpes molante, evidenziata da studi in vitro e cellule, promuovendo così la mielopo- simplex. Sono stati arruolati 106 pa- sull’animale. In particolare uno studio iesi e ostacolando l’effetto mielosop- zienti, che ricevevano per os l’estratto in vitro ha dimostrato che l’astragalo- pressivo della ciclofosfamide 7. Infine di astragalo o la ribavirina. I livelli sie- side, un glicoside triterpenico di tipo uno studio indica che un’alterazione rici delle IL2 e IL4 nei pazienti erano cicloartanico, provoca un’attivazione del sistema immunitario può accom- nettamente aumentati, mentre quelli del fattore nucleare NFκB in cellule pagnarsi alla sindrome da affaticamen- di IL2 e interferone γ erano notevol- monocitiche o macrofagiche umane, to cronico (CSF) e che i flavonoidi mente diminuiti. La somministrazio- aumentando anche la loro produzio- dell’astragalo possono essere utili in ne di astragalo riduceva i livelli di IL2 ne di interleuchina 1 β e di tumor ne- questa patologia per la loro capacità e IL4 e aumentava quelli di IL2 e di crosis factor (TNF) α . È stata anche di ripristinare un funzionamento para- IFN-γ, riportandoli a valori prossimi a evidenziata un’azione sulle cellule NK, normale delle difese immunitarie nel quelli normali. Questo non accadeva nonché un potenziamento dell’azione ratto . Analizziamo alcuni studi clinici. nei pazienti del gruppo ribavirina 10. dell’IL-2. Sempre in vitro l’astragalo ha Uno studio clinico controllato ha in- Infine uno studio clinico ha esami- una buona azione inibente sul virus dagato l’effetto dell’astragalo sull’im- nato l’effetto immunostimolante di Herpes simplex tipo 1 . Un ulteriore munità umorale (IgG, IgA e IgM), su Astragalo, Echinacea e Liquirizia. I studio in vitro ha mostrato che una quella cellulare (linfociti T) e sul re- partecipanti assumevano l’estratto di frazione (AI) di radici di astragalo era cettore per l’interleuchina 2 solubile queste droghe per 7 giorni, al termi- la più efficace nel promuovere la mi- in pazienti con scompenso cardiaco ne dei quali si effettuava un prelievo togenicità degli splenociti murini e che congestizio. Sono stati arruolati 62 pa- di sangue venoso per isolare i linfo- era anche attiva sui linfociti umani . zienti, appartenenti alle classi NYHA citi, misurando in essi il marker di Studi nel ratto hanno dimostrato che II, III e IV, che ricevevano per via iniet- attivazione cellulare CD69. Si è visto un estratto di astragalo aumenta la tiva 30 ml di estratto di astragalo che tutte queste droghe stimolavano risposta anticorpale ad un antigene T (equivalenti a 60 g di droga fresca) o l’espressione del CD69 nei linfociti T dipendente e provoca un incremen- 10 mg di nitroglicerina per 20 giorni. tipo CD4 e CD8. Tale incremento si to dell’attività delle cellule Th sia nel La valutazione era fatta prelevando il osservava a partire dalla ventiquattre- ratto normale sia in quello immuno- sangue venoso per la determinazione sima ora dopo l’ingestione dell’estrat- depresso con ciclofosfamide o con dei livelli di IgG, IgA, IgM, linfociti T e to e continuava per tutto lo studio. Un radiazioni. del recettore solubile per l’interleu- effetto immunostimolante significativo Sempre nel ratto, uno studio ha valu- china 2. Tralasciando gli effetti positivi si osservava anche quando le tre dro- tato l’effetto dell’astragalo sulla mie- sulla funzionalità cardiaca, nei soggetti ghe erano somministrate insieme 11. 2-4 5 6 8 17 clinica e management Non sono descritti effetti collaterali o interazioni farmacologiche. L’uso 12 pediatrico, in assenza di studi clinici, deve essere riservato a bambini di età superiore ai 12 anni . La droga ha 12 azione feto tossica nel ratto 13. Come per le altre droghe vegetali analizzate, a fronte di alcuni dati che evidenziano un’azione immunostimolante, sono necessari ulteriori studi clinici, in particolar modo in età pediatrica. Bibliografia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Bruneton J. Pharmacognosie et phytochimie des plantes medicinales. Paris: Ed. Lavoisier 1993. Geng GS. Advances in immuno-pharmacological studies on Astragalus membranaceus. 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J Appl Toxicol 2009;29:381-5. ha dimostrato che un estratto etanolico di Eleuterococco è capace di stimolare la produzione di IL1, IL6 ma non di IL2. Un ulteriore studio in vitro ha evidenziato una inibizione della replicazione di virus ad RNA in colture cellulari 7. Uno studio clinico con- Eleuterococco trollato in doppio cieco, coinvolgente L’Eleutherococcus senticosus, noto an- 1376 soggetti, ha valutato l’effetto di che come Ginseng siberiano, è una un estratto fluido di Eleuterococco pianta appartenente alla famiglia delle contro l’nfezione da virus influenzale Araliacee, originaria dell’Asia subtro- ed altre malattie respiratorie acute. Il picale. La droga è costituita dalle ra- gruppo attivo sebbene non abbia mo- dici. Recentemente introdotta nella strato un tasso di morbilità ridotto monografia delle ESCOP, ha un fito- rispetto al controllo, ha evidenziato complesso composto da saponosidi una riduzione modesta, ma significati- denominati eleuterosidi (A, B, E e altri va (p < 0,05) delle complicanze 8. Un in via di definizione). Contiene, inoltre, ulteriore studio in aperto, coinvolgen- composti fenilpropanici, in particolare te 517 bambini, di età compresa tra alcool sinapilico, aldeide coniferilica, 1 e 7 anni, frequentanti comunità in- acido clorogenico e derivati dell’aci- fantili, ha evidenziato una riduzione di do caffeico, lignani, cumarine, polisac- circa 3 volte dell’incidenza di infezioni caridi, steroli, acido oleanolico, acido virali acute, nel gruppo trattato con 3,4-diidrossibenzoico, beta carotene, e Eleuterococco (estratto fluido, 1 gtt/ zuccheri sia semplici sia complessi. La anno di età per un mese) 9. Infine, un posologia per l’adulto, è di 65-195 mg trial randomizzato, ha valutato l’ef- /die di estratto secco o dosi equiva- ficacia di un preparato fitoterapico lenti di altre preparazioni. Le ESCOP a base di estratti di Andrographis ed non riportano posologia pediatrica, Eleuterococco, su 53 bambini affetti pur essendo presenti in letteratura studi che riguardano il bambino 1-3. Si da infezioni virali acute delle vie respi- presume abbia azione adattogena ed buona tollerabilità 10. Gli esperti consi- immunostimolante di tipo aspecifi- gliano di non assumere la droga nelle co (peraltro non riportata tra le in- ore serali rispettando i dosaggi racco- dicazioni terapeutiche nelle ESCOP) mandati, poiché eventuali sovradosag- poiché alcuni studi, sia in vitro e sia gi possono determinare insonnia, irri- in vivo hanno mostrato che esso può tabilità, eccitazione e fini tremori alle stimolare processi di chemiotassi e fa- mani, tachicardia e tachipnea. gocitosi da parte dei monociti e dei In conclusione, sebbene ci siano delle granulociti . È stato anche notato un suggestioni che l’Eleuterococco pos- moderato aumento dei livelli di inter- sa modificare in vitro e in vivo alcu- ferone. Sempre uno studio in vitro, ef- ne funzioni immuninarie, mancano, ad fettuato su linfociti e monociti umani, oggi, studi controllati che ne consen- 4-6 ratorie, evidenziandone l’efficacia e la clinica e management tano l’uso al di là di considerazioni ba- Essa possiede un fitocomplesso, co- sierici di alcune citochine. Per questo sate su osservazioni personali, aned- stituito da resine e balsami e oli es- sono stati arruolati 10 volontari sani, dotiche e non controllate. senziali (50-55% del peso della droga), di età compresa tra i 18 e i 45 anni, cera (25-35%), flavonoidi di vario tipo, cui sono stati fatti assumere per os tra i quali la galangina (10%), polline 500 mg di estratto secco di propoli e minerali (5%). La posologia varia in al giorno per 2 settimane. Al termine base alla formulazione utilizzata. Con della sperimentazione si è visto che riferimento alla galangina (il cui titolo la propoli causava un significativo au- minimo deve essere dell’8%), la dose mento della produzione leucocitaria ottimale è di 0,8-1,0 mg/kg/die. La di TNF-α (p < 0,05), di IL6 (p < 0,01) propoli vanta attività antivirale, anti- e di IL8 (p < 0,02) basali.Tale aumento batterica, antimicotica, antiossidante, era ancora più marcato se i leucociti antinfiammatoria, analgesica e immu- erano stimolati con il lipopolisacca- nostimolante. Essa pare aumentare ride. Tale aumento della produzione la resistenza dell’organismo contro delle citochine non si accompagnava virus e batteri, forse stimolando la sin- però ad un significativo aumento dei tesi anticorpale e l’attività dei linfociti. loro livelli plasmatici 10. Alcuni pazienti Infatti è stato notato un aumento del riferiscono occasionalmente secchez- numero dei granulociti neutrofili, dei za delle fauci e disturbi epigastrici di macrofagi e della loro attività, sia in modesta entità, talora associati a diar- vitro sia in vivo. Sicuramente rilevanti rea, che peraltro scompaiono pronta- a tal fine sono i bioflavonoidi e la vita- mente con la sospensione del tratta- mina C presenti in questa sostanza, ol- mento. Può anche provocare reazioni tre all’acido caffeico e ai suoi esteri, in allergiche cutanee 11-13. particolare il CAPE 1-3. Numerosi studi Non sono note controindicazioni o sull’animale hanno indagato e confer- interazioni farmacologiche. La propoli mato l’azione immunostimolante . è un prodotto praticamente atossico, Relativamente agli studi clinici, si ri- sia somministrata in un’unica dose porta uno studio in aperto effettuato elevata sia data cronicamente a dosag- su 440 bambini di età compresa tra gli gi elevati. Dosi di 15 g/kg nel cane e 8 e i 10 anni abitanti in regioni con nel ratto non hanno dato luogo a re- forte inquinamento industriale, che azioni collaterali apprezzabili, neppure presentavano un’elevata incidenza di se questa dose era somministrata per malattie infettive delle prime vie ae- un periodo di 30 giorni consecutivi. ree, la cui frequenza è stata ridotta Uno studio in vitro, avrebbe dimostra- Propoli significativamente dopo trattamento to che la propoli non ha alcuna azione La propoli è un prodotto apistico che con soluzione idroalcoolica di propo- genotossica o mutagena 14. ha la proprietà di adiuvare la disin- li 8. Sempre con riferimento all’età pe- Anche per la Propoli, che pur sembra festazione dell’alveare proteggendo diatrica, si ricorda lo studio di Cohen avere azioni immunomodulanti in vi- quindi, indirettamente, la salute delle (per la cui disamina si rimanda al para- tro e in vivo, si avverte, malgrado l’uso colonie delle api. L’uomo la utilizza da grafo “Echinacea”) . consuetudinario, la necessità di studi millenni attribuendole molteplici pro- Uno studio clinico in aperto ha va- controllati che ne dimostrino l’effi- prietà medicamentose. lutato l’effetto della propoli sui livelli cacia clinica. L’utilità della propoli nel Bibliografia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ESCOP Monographs. The Scientific Foundation for Herbal Medicinal Products. Second edition Supplement 2009. Thieme. Sannia A, Careddu D. Il pediatra e la fitoterapia. Il perché di una scelta. Cento (FE): Editeam 2007. Capasso F, Grandolini G, Izzo AA. Fitoterapia. Impiego razionale delle droghe vegetali. Milano: Springer 2006. Bohn B, Nebe CT, Birr C. Flow-cytometric studies with Eleutherococcus senticosus extract as an immunomodulatory. Arzneimittelforschung 1987;37:1193-6. Szołomicki J, Samochowiec L, Wójcicki J, et al. The influence of active components of Eleutherococcus senticosus on cellular defence and physical fitness in man. 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La droga è costituita dalla 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Murgia V, Pagiotti R. Problemi del bambino. Approccio integrato con le Piante Medicinali. Sansepolcro (AR): Aboca Edizioni 2009. Sannia A, Careddu D. Il pediatra e la fitoterapia.Il perché di una scelta. Cento (FE): Editeam 2007. Capasso F, Grandolini G, Izzo AA. Fitoterapia. Impiego razionale delle droghe vegetali. Milano: Springer 2006. Park JH, Lee JK, Kim HS, et al. Immunomodulatory effect of caffeic acid phenethyl ester in Balb/c mice. Int Immunopharmacol 2004;4:429-36. Takagi Y, Choi IS, Yamashita T, et al. Immune activation and radioprotection by propolis. Am J Chin Med 2005;33:231-40. Fischer G, Conceição FR, Leite FP, et al. Immunomodulation produced by a green propolis extract on humoral and cellular responses of mice immunized with SuHV-1. Vaccine 2007;25:1250-6. Ivanovska ND, Dimov VB, Pavlova S, et al. Immunomodulatory action of propolis. Anticomplementary activity of a water-soluble derivative. J. 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Studi in vitro hanno recentemente dimostrato che l’estratto di questa droga aumenta la produzione di IL1 e di IL6 da parte di macrofagi alveolari di piante medicinali, il suo uso continua Uncaria ad essere legato alla tradizione anche paci di trasformare le cellule NK nelle colare nelle foreste di Perù, Colombia corteccia e dalla radice. Essa è ricca di alcaloidi del gruppo dell’oxindolo, tetra e pentaciclici. Nelle radici sono contenute anche la pteropodina e l’isopteropodina. Recentemente sono ratto in modo dose dipendente 1-4. Uno studio sul ratto ha evidenziato la capacità dell’Uncaria di proteggerlo dall’infezione letale da Listeria grazie alla sua azione di stimolo della mielopoiesi con aumento delle IL1 e IL6 nel midollo osseo 5. Altri dati indicano che l’estratto di Uncaria in monociti umani THP1, stimola la produzione di Il-1 β e riduce quella di TNF-α e che questi fenomeni stati identificati anche dei glicosidi possono coinvolgere effetti sulla via di dell’acido quinovico. Altri componen- segnale della MAP chinasi 6. ti di questa droga sono l’epicatechina Uno studio clinico, coinvolgente 20 e altre quattro procianidine dimere, il volontari sani, che avevano ricevuto β-sitosterolo, il campesterolo, lo stig- una dose di estratto secco titolato di masterolo, l’acido oleanolico, l’acido Uncaria di 45 mg. per 8 settimane, ha ursolico e la 5-α-carbossistrictosidina confermato tali azioni. Infatti, nei pa- e quattro triterpeni poliossigenati. zienti trattati con la droga rispetto a All’Uncaria vengono attribuite pro- quelli che ricevevano il placebo, vi era prietà antivirali, antimutagene, antiflo- un aumento della chemiotassi leuco- gistiche, antidolorifiche, cicatrizzanti, citaria, dell’indice di fagocitosi, dell’at- antiallergiche immunostimolanti ed tività killer intracellulare e dell’attività immunomodulanti. Relativamente natural killer (NK) statisticamente a quest’ultima azione, essa sarebbe significativo. Gli alcaloidi pentaciclici in grado di potenziare l’attività delle sembrano essere i componenti più im- cellule NK e dei linfociti T citotossi- portanti del fitocomplesso per il veri- ci, anche se tale effetto richiede, per ficarsi dell’azione immunostimolante 7. manifestarsi appieno, tempi da 2 a 3 La posologia giornaliera consigliata di giorni per le cellule NK e di circa 3 un estratto secco (titolato in alcaloidi settimane per i linfociti T citotossici. ossindolici totali min. 3%) è di 2-4 mg/ Pertanto l’Uncaria tomentosa sembra kg/die., suddivisi in due somministra- avere come bersaglio elettivo le cellu- zioni preferibilmente lontano dai pasti. le ad azione citotossica sia specifiche Una dose eccessiva può dare diarrea, sia aspecifiche, con un effetto simile a che regredisce con la sospensione del- quello di alcuni interferoni umani, ca- la terapia. È controindicata la sommini- clinica e management strazione in pazienti in cui viene provocata un’immunodepressione iatrogena a scopi terapeutici. È sconsigliabile in gravidanza e durante l’allattamento per probabile azione sulla muscolatura uterina e perché attualmente non esistono dati sull’azione sul feto. Non deve essere somministrata al bambino di età inferiore ai 9-10 anni di età. Non sono note interazioni farmacologiche. Nessun estratto della droga manifesta attività mutagena, mentre l’attività antimutagena è evidente sia in vitro sia in vivo 8 9. L’assenza di studi clinici di efficacia sul bambino fanno valere le stesse considerazioni effettuate per le altre droghe. Bibliografia 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Tirillini B. Uncaria tomentosa (Willd) DC. Farmacia naturale 1995;Marzo:78-81. Sannia A, Careddu D. Il pediatra e la fitoterapia. Il perché di una scelta. Cento (FE): Editeam 2007. Capasso F, Grandolini G, Izzo AA. Fitoterapia. Impiego razionale delle droghe vegetali. Milano: Springer 2006. Wagner H, Kreutzkamp B, Jurcic K. The alkaloids of Uncaria tomentosa and their phagocytosisstimulating action. Planta Med 1985;5:419-23. Eberlin S, dos Santos LM, Queiroz ML. Uncaria tomentosa extract increases the number of myeloid progenitor cells in the bone marrow of mice infected with Listeria monocytogenes. Int Immunopharmacol 2005;5:1235-46. Allen-Hall L, Cano P, Arnason JT, et al. Treatment of THP-1 cells with Uncaria tomentosa extracts differentially regulates the expression if IL-1beta and TNF-alpha. J Ethnopharmacol 2007;109:312-7. Allen-Hall L, Cano P, Arnason JT, et al. Treatment of THP-1 cells with Uncaria tomentosa extracts differentially regulates the expression if IL-1beta and TNF-alpha. J Ethnopharmacol 2007127:685-93. Firenzuoli F, et al. Farmacotossicologia e farmacodinamica di Immunox, un estratto titolato di Uncaria tomentosa (Willd.) DC. J Phytothe. 1997;1:1-15. Santa Maria A, Lopez A, Diaz MM, et al. Evaluation of the toxicity of Uncaria tomentosa by bioassays in vitro. J Ethnopharmacol 1997;57:183-7. omeopatia ed IRR presa dai sintomi clinici, sempre senza (si ringrazia per la particolare cura di questo capitolo il dottor Gianfranco Trapani*) riuscire a prevenire l’influenza. Tra i farmaci omeopatici consigliati dell’influenza, Oscillococcinum riesce nella Medicina Integrata per le IRR, il più utilizzato è un preparato a base autolisato di cuore e fegato di anatra selvatica, con il nome commerciale di Oscillococcinum, molto ricco di acidi nucleici DNA ed RNA, sottoposto a diluizione omeopatica Korsakviana (è una metodologia di preparazione far- Per quanto riguarda il trattamento a ridurre la durata della malattia di 0,28 giorni. Ovvero secondo i giudizi dei pazienti si ha una riduzione della durata dei sintomi di 12 ore. Per altri farmaci omeopatici nella prevenzione delle IRR non esistono studi clinici validati, ma solo l’esperienza clinica espressa con lavori di ricerca maceutica), dove in misura non quan- osservazionale 5 6. tificabile e non ripetibile nelle diverse Esistono poi delle osservazioni cli- preparazioni sono presenti molecole niche che conducono a delle scel- biologicamente attive. Questo rime- te terapeutiche tipiche della prassi dio viene proposto per la prevenzione omeopatica classica. Queste non e la cura dei sintomi influenzali e simi- hanno validazione scientifica, ma linfluenzali con una posologia variabile sono applicate con rigore e meto- in base all’esperienza del singolo me- dicità da tutti gli omeopati con una dico. Mediamente si prescrive un tubo formazione scolastica adeguata. Le dose ogni settimana per tutto il perio- seguenti osservazioni definiscono le do invernale, associato ad una sommi- Costituzioni e le Diatesi dei nostri nistrazione giornaliera durante i sinto- piccoli pazienti. mi acuti per tre cinque giorni. Sono Le Costituzioni rappresentano la mor- stati compiuti diversi studi sull’effi- fologia dell’organismo del bambino, il ed alcuni suo aspetto esterno, valutato insieme di questi sono stati sottoposti ad un al comportamento psicologico e alla analisi indipendente dalla Cochrane possibilità di presentare determinate Collaboration 4. I risultati di questa malattie. Le Diatesi, indicano, invece, analisi sono stati che per alcuni studi la storia delle malattie nella famiglia (Mucococcinum, Studio Novellevaux, e nel bambino e le sue caratteristiche che non è lisato di fegato e cuore di evolutive. Anas Barbariae, e Studio Rottey, che Una terapia di terreno adeguata, con- utilizza microorganismi diluiti e dina- sente l’evoluzione delle patologie da mizzati) pur non essendoci una suffi- fenomeni ciente forza nella affermazione che i delle alte e basse vie respiratorie, a farmaci possano prevenire l’influenza una riduzione progressiva nel tempo e le sindromi simili, essi possono mi- di questi episodi attraverso il cam- gliorare i sintomi acuti. Con l’uso di biamento della reazione del bambino Oscillococcinum, in particolare, si riu- verso le malattie. scirebbe a ridurre la durata della ma- Le malattie delle alte vie respiratorie lattia ed a migliorare la rapidità di ri- si riscontrano con più frequenza nel- cacia di questo farmaco 1-3 infiammatori recidivanti 21 clinica e management la costituzione fosforica ed in quella adenoidi, allergie cutanee e respirato- per migliorare e rendere più duratura carbonica. rie, con una tendenza al sovrappeso o la risposta del suo organismo alle cure Il bambino fosforico si presenta longili- addirittura all’obesità, omeopatiche e fitoterapiche. neo, magro, facilmente stancabile, con La Diatesi che presenta più frequente- problemi ossei (facili fratture), e reat- mente malattie alle alte vie respirato- tività psicologica esagerata ai vari av- rie è quella tubercolinica, seguita dalla venimenti, sia in senso positivo sia ne- sicotica, e dalla psorica. gativo. Nella famiglia si riesce a risalire Il bambino tubercolinico è predisposto spesso ad un episodio di tubercolosi. fin da piccolo ai raffreddori, alle tra- Il bambino presenta una grande pre- cheiti ed alle bronchiti. Presenta fre- disposizione alle allergie e l’apparato quentemente ingrossamento dei linfo- respiratorio è la via di eliminazione nodi al collo associato a tonsilliti, otiti, delle tossine prodotte dalle reazioni faringiti e bronchiti frequenti, sia acute di difesa dell’organismo. e sia croniche. L’apparato respiratorio è sempre in- Il bambino sicotico tende ad avere una teressato con episodi di riniti, sinusiti, notevole lentezza nello sviluppo sia fi- otiti, tracheiti, e bronchiti. sico che mentale, con un vero ingorgo Il bambino carbonico non è partico- linfatico e ghiandolare. Si ammala facil- larmente alto, è robusto, lento, poco mente di raffreddore, e spesso queste reattivo. Tende a mangiare molto, in malattie evolvono in bronchiti. particolare molti carboidrati (pane, Il bambino psorico soffrirà di malat- pasta, focacce, torte), e ad essere in tie dermatologiche, e quando queste sovrappeso. Soffre di crosta lattea, e verranno soppresse tenderà ad ave- di disturbi intestinali. Spesso questi re eliminazioni attraverso le mucose disturbi sono accompagnati da elimi- con diarree croniche, bronchiti ca- nazioni catarrali, rinite, tosse. tarrali. Il bambino presenta un linfatismo spic- Individuare la costituzione e la diate- cato, le sue malattie infantili saranno si prevalente nel bambino, serve per classicamente tonsilliti, infezioni alle scegliere il farmaco corrispondente, 22 * Pediatra di Famiglia a San Remo (IM), docente di Omeopatia e Fitoterapia al Corso di perfezionamento in Medicine non Convenzionali e Tecniche complementari, Università di Milano Bibliografia Casanova P, Gerard R. Bilan de 3 annees d’estudes randomisees multicentriques Oscillococcinum/placebo. Milan: Laboratoires Boiron 1992, pp. 11-6. 2 Ferley JP, Zmirou D, D’Adhemar D, et al., A controlled evaluation of a homoeopathic preparation in the treatment of influenza-like syndromes. Br J Clin Pharmacol 1989;27:329-35. 3 Papp R, Schuback G, Beck E, et al. Oscillococcinum in Patients with Influenza-like Syndromes: A Placebo Controlled Double-blind Evaluation. Br Homeopath J 1998;87:69-76. 4 Vickers AJ, Smith C. Homoeopathic Oscillococcinum for preventing and treating influenza and influenza-like syndromes. Cochrane Database Syst Rev. 2000;(2):CD001957. 5 Colombo M, Rigamonti G, Danza ML, et al. Valutazione comparativa di Omeogriphi vs vaccino nella prevenzione della sindrome influenzale in età pediatrica. La medicina Biologica 2007;3:3-10. 6 Trapani G, Legnante G. Immunomodulazione sull’attività del Dolisobios 15. Ricerca clinica. III Convegno Nazionale Da Ippocrate ad Hahnemann, Ruolo ed attualità della Omeopatia e Bioterapia, 21-23, Punta Ala 1112 Giugno 1994. www.pharmacologyweekly.com/content/ pages/oscillococcinum-swine-flu-h1n1-viralinfection-treatment 1 Finito di stampare nel mese di Febbraio 2011 presso le Industrie Grafiche della Pacini Editore S.p.A. Via A. Gherardesca • 56121 Ospedaletto • Pisa Telefono 050 313011 • Telefax 050 3130300 www.pacinimedicina.it