Il Caso Trafigura Beheer

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Il Caso Trafigura Beheer
IL CASO TRAFIGURA BEHEER IN COSTA D'AVORIO
A cura di Francesco CIONI
A. A. 2009/2010
La notte tra i 19 ed il 20 agosto del 2006, nella città di Abidjan, in
Costa d'Avorio, (figg 1 e 2) la ditta ivoriana Tommy, appena fondata,
scaricava rifiuti tossici provenienti da alcune lavorazioni effettuate dalla
Trafigura Beheer a bordo di una nave cargo.
fig. 1 Cartina dell'Africa
fig. 2 Cartina della Costa d'Avorio
La Trafigura Beheer (fig. 3) società specializzata nel commercio di
materie prime, con sede legale a Londra, aveva precedentemente acquistato
un quantitativo di greggio pesante da una ditta Messicana con lo scopo di
ripulire il greggio e rivenderlo alleggerito come nafta.
Per effettuare queste azioni, la
Trafigura necessitava dell'uso di una
nave cargo, quale la Probo Koala (fig
4). Nelle cisterne di questa nave, gestita
dall'agenzia di navigazione greca Prime
Marine, avvenne con tutta certezza il
processo chimico di pulizia.
Fig 3 Stemma della Trafigura Beheer
Tale processo è assimilabile alla
procedura MEROX, una procedura per alleggerire i combustibili sporchi che,
mediante l’uso di soda caustica, idrossido di sodio, un opportuno catalizzatore
e ammoniaca, consente di liberare il greggio della sua parte pesante, cioè i
mercaptani e altri composti dello zolfo.
Completata tale operazione, la Probo Koala poté scaricare e rivendere in
Spagna, per conto di Trafigura Beheer il greggio ricavato.
1
La nave tuttavia, rimasta piena
delle scorie del trattamento (circa
500 tonnellate di rifiuti, di cui il 2diidrogeno
solforato,
come
certificato successivamente dalle
autorità olandesi) fece sbarco ad
Amsterdam, affidando la pulizia
della cisterne ad una ditta
olandese, la Amsterdam Port Fig. 4: Nave cargo Probo Koala
Service, spacciando i rifiuti come
acqua sporca e maleodorante.
In breve però gli operai della APS, allarmati dal cattivo odore,
bloccarono il processo di scarico dei rifiuti chiedendone le analisi alle
autorità.
Queste stabilirono che si trattava di rifiuti pericolosi che dovevano essere
trattati secondo le norme europee, con un costo nettamente più alto.
Allora Trafigura, dalla sua sede centrale, comunicò alla Probo Koala di
ricaricare i rifiuti scaricati e trasportare tutto il carico in Nigeria e
successivamente in Costa d’Avorio, essendo la ditta rimasta insoddisfatta
delle procedure di sicurezza nel porto di Lagos.
Ad Abidjan, una delle più grandi città ivoriane e con la zona portuale meglio
organizzata, ma comunque non adatta alla lavorazione dei rifiuti pericolosi, la
ditta Tommy, specializzata nella pulizia e manutenzione delle navi, ottenne in
tempi di record (e sospetti) tutte le autorizzazioni per ripulire e gestire i rifiuti
delle cisterne delle navi, come l'olio e i residui di idrocarburi.
Il 17 agosto, la società Trafigura invia una e-mail ad una sua filiale in
Costa d'Avorio la Puma Energy informandola sulla tossicità e potenziale
pericolosità del carico della Probo Koala raccomandando cautela nella
gestione dei rifiuti.
Trafigura affermava, in questa e-mail, di aver contrattato per le corrette
procedure di smaltimento dei rifiuti, ma ciò era impossibile nel porto di
Abidjan poiché questo porto si mostrava incapace nel trattamento di tali rifiuti
e mancante delle strutture necessarie.
La Tommy, la notte del 19 agosto, invia i suoi camion cisterna a caricare i
rifiuti dalla Probo Koala per sbarazzarsene in 19 località limitrofe alla città tra
cui villaggi vicini e discariche destinate ai normali rifiuti civili.
I camionisti non erano al corrente di ciò che trasportavano poiché la Tommy
aveva dichiarato loro che il carico trasportato era di sola acqua sporca.
Ma così come Trafigura, anche Tommy era informata sulla pericolosità dei
rifiuti. Infatti la Tommy aveva chiesto un parere ad un chimico per
comprendere la natura chimica dei rifiuti e le modalità meno pericolose per
disfarsene.
2
Il chimico aveva risposto che i rifiuti erano molto pericolosi e che, per evitare
grandi danni, la cosa migliore era scaricare i rifiuti lontano dalla città,
evitando il contatto con la popolazione, indicando una località vicina ad
Abidjan: la discarica di Aquedo.
Quando nella notte tra il 19 ed il 20 agosto cominciarono a scaricare i
rifiuti a terra nella discarica di Aquedo, il forte odore di uova marce
(caratteristico odore emanato dai composti contenenti zolfo) allarmò i
residenti che si mobilitarono e bloccarono ulteriori scarichi di materiale.
Così la carovana dei camion della Tommy dovette trovare in quella stessa
notte in tutta fretta altri 18 siti per sbarazzarsi dei rifiuti.
In breve, tra la popolazione cominciarono a manifestarsi i primi malanni. Gli
ospedali vennero presi d'assalto alimentando il caos e la paura sia nelle
autorità che nella popolazione. Si stima che dal 19 di agosto a fine settembre
oltre 30'000 persone abbiano richiesto cure mediche, che ben 17 persone
siano morte tra cui 4 bambini e che si siano verificati svariati aborti a causa
dell'esposizione intensa e prolungata della popolazione locale a questi rifiuti
tossici.
Il 21 agosto vennero effettuati dei test sui rifiuti dal “Centro Anti
inquinamento della Costa d'Avorio” la CIAPOL; i risultati di questi test
mostrano che i rifiuti prima di essere scaricati non hanno subito alcuna
bonifica mirata ad ridurne o azzerarne la tossicità.
Gli atti ufficiali dell'organizzazione governativa descrivono così i rifiuti:
“il campione è simile a un prodotto (a base d'olio...) molto simile alla benzina
con un alto contenuto di idrogeno solforato, sostanza tossica che a dosi
elevate può causare la morte immediata in caso di inalazione”.
Nel villaggio di Djibi, anch'esso scelto dalla Tommy come località per
sbarazzarsi illegalmente dei rifiuti, oltre che la terra e l'aria la contaminazione
interessò anche la rete idrica portando alla morte di tutti i pesci, da sempre
fonte di guadagno e di risorse alimentari per la popolazione locale. Solo in
questo villaggio si ammalarono circa 2'000 persone e si verificarono ben tre
decessi.
Gli eventi dell'agosto 2006 sono stati trattati da poche testate
giornalistiche in Europa. Infatti, dopo la pubblicazione di alcuni articoli di
giornale e televisivi sul network della BBC e sul quotidiano the Guardian, la
Trafigura, attraverso i suoi avvocati, attuò una tattica intimidatoria basata su
querele e minacce di querela nei confronti di tutti coloro che volessero portare
all'attenzione pubblica le effettive responsabilità della ditta Trafigura sugli
eventi del 19 agosto ad Abidjan.
Negli anni però sono state accertate tutte le responsabilità a Trafigura
per i danni provocati sia all’ambiente che alla popolazione Ivoriana.
Trafigura aveva scelto la modalità più semplice, meno legale e meno costosa
per trattare i suoi rifiuti, cioè se ne sbarazzava illegalmente pagando 18.500
euro alla ditta Tommy, invece che smaltire le 500 tonnellate dei rifiuti
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pericolosi ad Amsterdam secondo le norme vigenti in Europa per il costo di
500.000 euro come preventivate dalla ditta APS.
I medici che prestarono le cure mediche alla popolazione ivoriana
ebbero a che fare con aborti, ustioni alla pelle ed ai polmoni, mal di testa,
nausea, vomito e glicemia causata dai rifiuti tossici.
Trafigura cercò di accordarsi con lo stato ivoriano per non essere perseguita a
termini di legge per una cifra di 198'000'000 di euro; le due parti trovano un
accordo ma la trattativa segreta venne resa pubblica, portando a mobilitazioni
civili di protesta. Scoppiata l'indignazione della popolazione il governo
ivoriano non poté far altro che dimettersi.
Nel 2007 Ericde Turkhein uno dei fondatori di Trafigura rilasciò un
comunicato stampa affermando che i rifiuti erano sgradevoli per l'odore ma
affatto pericolosi per la salute umana.
Intanto in Olanda si aprì un procedimento contro la società Trafigura per il
reato di violazione della convenzione di Basilea, convenzione che regola
l'esportazione e l'importazione dall'Europa e per l'Europa di materiale tossico.
Uno studio legale londinese intanto organizzava una class-action, ovvero
un’azione legale collettiva che vedeva schierate contro la società Trafigura
Beheer circa 30.000 vittime ivoriane
Il 20 settembre 2009 l'ONU dimostrò un collegamento univoco tra le
lesioni, i vari disturbi e malanni comprese le morti, e i rifiuti pericolosi
scaricati illegalmente in Costa d'Avorio il 19 agosto 2006.
La Trafigura, dopo queste dichiarazioni dell'ONU, promette di donare alle
31'000 vittime circa 1'546 dollari a testa in totale circa 46'000'000 di dollari,
ma accettando tale indennizzo, le vittime devono far cadere tutti i
procedimenti legali in atto contro la Trafigura.
Ad oggi molti ivoriani hanno accettato i soldi della Trafigura abbandonando
la speranza di giustizia mentre gli altri proseguono nella ricerca di giustizia
con la class action inglese.
Sostanze scaricate illecitamente la notte tra il 19 e il 20 agosto ad
Abidjan.
Tra le sostanze scaricate illecitamente ad Abidjan si possono
annoverare: residui di nafta e idrocarburi e soda caustica; poi vi sono anche
sostanze contenenti zolfo quali, idrogeno solforato e solfato di nichel
idrogeno solforato, disolfuro di nickel.
I residui di NAFTA sono i resti NAFTA
della distillazione raffinata del
Frasi R: R10- 23petrolio
greggio.
Questa
25-51- 54- 55
Frasi S: S9- 16- 23sostanza è infiammabile tossica
24- 33- 45-53- 61e pericolosa per l'ambiente
62.
(vedi tabella)
Ricordiamo che le frasi R o
4
frasi di rischio descrivono il grado di pericolosità del prodotto. Le frasi S,
invece, rappresentano i consigli di prudenza. In appendice è riportata una
tabella di classificazione delle sostanze chimiche secondo la normativa CE,
che riassume sia le frasi di rischio che i consigli di prudenza.
La SODA CAUSTICA è una SODA CAUSTICA
base minerale forte. È un forte
corrosivo. Per i simboli e le
frasi e di rischio associati ad
esso vedi tabella.
Frasi R: R35
Frasi S: S26-37/39-45
L'esposizione al NICHEL metallico ed ai suoi Sali NICHEL METALLICO
solubili non dovrebbe superare gli 0,05 mg/cm3
Frasi
R:
per 40 ore a settimana; fumi e polveri del Solfuro
R45, R40
Frasi S: S2di Nichel sono considerati cancerogeni; molti altri
22-36
composti del nichel sono sospetti cancerogeni. Per
i simboli e le frasi e di rischio associati ad esso vedi tabella
L'IDROGENO SOLFORATO o ACIDO SOLFIDRICO è un gas acido ed
incolore a temperatura ambiente contraddistinto da uno sgradevole odore
assimilabile a quello di uova marce. Per i simboli e le frasi e di rischio
associati ad esso vedi tabella
ACIDO SOLFIDRICO
Frasi R: R12-26-50
Frasi S: S1/2-9-16-28-36/37-45-61
L'acido solfidrico è estremamente pericoloso poiché velenoso. Una prolungata
esposizione può risultare mortale. In natura l'acido solfidrico si forma per
decomposizione delle proteine contenenti zolfo da parte dei batteri, si può
trovare pertanto nei gas di palude, nel petrolio greggio e nel gas naturale. Per
questo si ritrova tra i rifiuti dei trattamenti di ripulitura del greggio.
L'acido solfidrico è considerato un veleno ad ampio spettro, ossia un veleno
che può danneggiare diversi sistemi del corpo.
Ad alte concentrazioni paralizza il nervo olfattivo rendendo impossibile la
percezione del suo sgradevole odore. Può causare incoscienza nell'arco di
pochi minuti.
Agisce inibendo la respirazione mitocondriale legandosi ai citocromi presenti
nelle sue membrane.
Un'esposizione a bassi livelli produce irritazione agli occhi ed alla gola, tosse,
accelerazione del respiro e formazione di fluido nelle vie respiratorie.
A lungo termine può comportare affaticamento, perdita dell'appetito, mal di
testa, disturbi della memoria e confusione.
5
Qui viene riportata la scala degli effetti sul corpo umano del solfuro di
idrogeno espressa in parti per milione (una molecola di H2S tra 999.999 altre
molecole=1 ppm).
ESPOSIZIONE ALL’ACIDO SOLFIDRICO
Effetti sull’uomo
Parti
per
milione
0,0047 ppm:
è la soglia di riconoscimento, la concentrazione a cui il 50% degli
esseri umani può percepire il caratteristico odore del solfuro di
idrogeno, normalmente descritto come odore di uova marce
< 10 ppm
è il limite di esposizione senza danni 8 ore al giorno
10–20 ppm
è il limite oltre il quale gli occhi vengono irritati dal gas.
50–100 ppm
causano a un danno oculare
100-150 ppm
paralizzano il nervo olfattivo dopo poche inalazioni, impedendo di
sentire l'odore e quindi di riconoscere il pericolo.
320-530 ppm
causano edema polmonare con elevato rischio di morte.
530-1000 ppm
stimolano fortemente il sistema nervoso centrale e accelerano la
respirazione, facendo inalare ancora più gas e provocando
iperventilazione
800 ppm
è la concentrazione mortale per il 50% degli esseri umani per 5
minuti di esposizione S(LD50).
Questo è senza dubbio il composto più pericoloso che era presente nei rifiuti
scaricati dalla Probo Koala e quello che nell'immediatezza ha creato più
pericoli e danni alla salute ambientale ed alla salute umana.
Come stanno le cose ora
Abidjan anche a causa di questo disastro ecologico è stata una delle
città più inquinate della Costa d'Avorio.
Già nel 2007 però una ditta francese specializzata nella bonifica dei terreni
contaminati da sostanze tossiche aveva ripulito le 18 aree inquinate
bonificando anche da altri rifiuti alcune discariche. La situazione quindi ora
risulta essere sotto controllo, ma purtroppo pare che il pericolo dell'uso dei
territori Africani come discariche a basso prezzo è sempre molto alto.
6
Scoperta di una delle zone usate come
discariche dai Trasportatori della
Tommy
Fasi precedenti alla bonifica di uno dei siti
contaminati.
Prime analisi in Costa d'Avorio
Uno dei tanti ivoriani che nei giorni
successivi agli scarichi tossici attende
soccorso.
La semplicità di smaltire i rifiuti in Africa in modo illegale deriva della
mancanza di controllo del territorio, terrestre e marittimo, che caratterizza i
paesi poveri e dalla diffusa corruzione che rende tali operazioni difficili da
arginare. Infatti all'atto operativo, cioè allo scarico dei rifiuti tossici
nell'ambiente, hanno operato come protagonisti cittadini ivoriani.
Sitografia:
http://www.trafigura.com
http://wikileaks.org/wiki/Minton_report:_Trafigura_toxic_dumping_along_the_Ivory_Coa
st_broke_EU_regulations,_14_Sep_2006
http://en.wikipedia.org/wiki/Trafigura
http://en.wikipedia.org
http://it.peacereporter.net/articolo/10196/Scandalo+rifiuti+tossici+in+Costa+d'Avorio,+l
a+societ%E0+Trafigura+sar%E0+processata+in+Olanda
http://it.peacereporter.net/articolo/17869/Costa+d%27Avorio
%2C+responsabili+disastro+ambientale+sapevano+tutto
http://it.peacereporter.net/articolo/15814/Costa+d%27Avorio
%2C+nuove+rivelazioni+sulla+nave+dei+veleni
http://it.peacereporter.net/articolo/12375/La+Costa+d%27Avorio+non+dimentica
http://www.bbc.co.uk/
7
http://www.guardian.co.uk/world/2006/oct/20/outlook.development
http://www.legambiente.it
http://www.nenasili.cz/it/1991_la-costa-davorio-non-dimentica
http://www.nrc.nl/international/Features/article2391118.ece/Trafiguras_Ivory_Coast_disa
ster_-_not_so_toxic_after_all
Articolo del quotidiano liberazione del 15/05/2009
8
Appendice
Simbologia della sostanze pericolose
ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE
LORO RELATIVE COMBINAZIONI
ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R
R1
R2
R3
R4
R5
R6
R7
R8
R9
R10
R11
R12
R14
R15
R16
R17
R18
R19
R20
R21
Esplosivo allo stato secco.
Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione.
Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti
d'ignizione.
Forma composti metallici esplosivi molto sensibili.
Pericolo di esplosione per riscaldamento
Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria.
Può provocare un incendio.
Può provocare l'accensione di materie combustibili.
Esplosivo in miscela con materie combustibili.
Infiammabile
Facilmente infiammabile.
Estremamente infiammabile.
Reagisce violentemente con l'acqua.
A contatto con l'acqua libera gas estremamente infiammabili.
Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti.
Spontaneamente infiammabile all'aria.
Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili.
Può formare perossidi esplosivi
Nocivo per inalazione
Nocivo a contatto con la pelle.
9
R22
R23
R24
R25
R26
R27
R28
R29
R30
R31
R32
R33
R34
R35
R36
R37
R38
R39
R40
R41
R42
R43
R44
R45
R46
R48
R49
R50
R51
R52
R53
R54
R55
R56
R57
R58
R59
R60
R61
R62
R63
R64
R65
R66
R67
R68
Nocivo per ingestione.
Tossico per inalazione.
Tossico a contatto con la pelle
Tossico per ingestione
Molto tossico per inalazione.
Molto tossico a contatto con la pelle.
Molto tossico per ingestione.
A contatto con l'acqua libera gas tossici.
Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso.
A contatto con acidi libera gas tossico.
A contatto con acidi libera gas altamente tossico.
Pericolo di effetti cumulativi.
Provoca ustioni.
Provoca gravi ustioni.
Irritante per gli occhi.
Irritante per le vie respiratorie.
Irritante per la pelle.
Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.
Possibilità di effetti cancerogeni - Prove insufficienti.
Rischio di gravi lesioni oculari.
Può provocare sensibilizzazione per inalazione.
Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle.
Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.
Può provocare il cancro.
Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.
Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata.
Può provocare il cancro per inalazione.
Altamente tossico per gli organismi acquatici.
Tossico per gli organismi acquatici.
Nocivo per gli organismi acquatici.
Può provocare a lungo termine effettivi negativi per l'ambiente acquatico.
Tossico per la flora.
Tossico per la fauna.
Tossico per gli organismi del terreno.
Tossico per le api.
Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente.
Pericoloso per lo strato di ozono
Può ridurre la fertilità.
Può danneggiare i bambini non ancora nati.
Possibile rischio di ridotta fertilità
Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati.
Possibile rischio per i bambini allattati al seno.
Può causare danni polmonari se ingerito
L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura della pelle
L’inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini
Possibilità di effetti irreversibili
10
COMBINAZIONI DELLE FRASI DI RISCHIO R
R14/15
Reagisce violentemente con l'acqua liberando gas estremamente
infiammabili
R15/21
A contatto con l'acqua libera gas tossici estremamente infiammabili
R20/21
Nocivo per inalazione e contatto con la pelle.
R20/22
Nocivo per inalazione e ingestione.
R20/21/22 Nocivo per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R21/22
Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione.
R23/24
Tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R23/25
Tossico per inalazione e ingestione.
R23/24/25 Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R24/25
Tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
R26/27
Molto tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R26/28
Molto tossico per inalazione e per ingestione.
R26/27/28 Molto tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R27/28
Molto tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
R36/37
Irritante per gli occhi e le vie respiratorie.
R36/38
Irritante per gli occhi e la pelle.
R36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle.
R37/38
Irritante per le vie respiratorie e la pelle.
R39/23
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione.
R39/24
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle.
R39/25
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R39/23/24 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a
contatto con la pelle.
R39/23/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed
ingestione.
R39/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e
per ingestione.
R39/23/24/ Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto
25
con la pelle e per ingestione.
R39/26
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione.
R39/27
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per a contatto con
la pelle.
R39/28
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R39/26/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a
contatto con la pelle.
R39/26/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed
ingestione.
R39/27/28 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la
pelle e per ingestione.
R39/26/27 Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a
/28
contatto con la pelle e per ingestione.
R40/20
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione.
R40/21
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle.
R40/22
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione.
R40/20/21 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la
pelle.
R40/20/22 Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione ed ingestione.
11
R40/21/22
R40/20/21/
22
R42/43
R48/20
R48/21
R48/22
R48/20/21
R48/20/22
R48/21/22
R48/20/21/
22
R48/23
R48/24
R48/25
R48/23/24
R48/23/25
R48/24/25
R48/23/24/
25
R50/53
R51/53
R52/53
R68/20
R68/21
R68/22
R68/20/21
R68/20/22
R68/21/22
R68/20/21/
22
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per
ingestione.
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la
pelle e per ingestione.
Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione
prolungata per inalazione.
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
contatto con la pelle.
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
per ingestione.
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
per inalazione e a contatto con la pelle.
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
per inalazione e ingestione.
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
a contatto con la pelle e per ingestione.
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
per inalazione.
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
a contatto con la pelle.
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
per ingestione.
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
per inalazione e a contatto con la pelle.
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
per inalazione ed ingestione.
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
a contatto con la pelle e per ingestione.
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata
per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine
effetti negativi per l'ambiente acquatico.
Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti
negativi per l'ambiente acquatico.
Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti
negativi per l'ambiente acquatico.
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle.
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione.
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la
pelle.
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e ingestione.
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per
ingestione.
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la
pelle e per ingestione.
12
S1
S2
S3
S4
S5
S6
S7
S8
S9
S 12
S 13
S 14
S 15
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S 26
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S 28
S 29
S 30
S 33
S 35
S 36
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S 38
S 39
S40
S41
S42
S43
S45
ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S
Conservare sotto chiave.
Conservare fuori della portata dei bambini.
Conservare in luogo fresco.
Conservare lontano da locali di abitazione.
Conservare sotto (liquido appropriato da indicarsi da parte del fabbricante).
Conservare sotto (gas inerte da indicarsi da parte del fabbricante).
Conservare il recipiente ben chiuso.
Conservare al riparo dall'umidità.
Conservare il recipiente in luogo ben ventilato.
Non chiudere ermeticamente il recipiente.
Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande.
Conservare lontano da (sostanze incompatibili da precisare da parte del
produttore).
Conservare lontano dal calore.
Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare.
Tenere lontano da sostanze combustibili.
Manipolare ed aprire il recipiente con cautela.
Non mangiare nè bere durante l'impiego.
Non fumare durante l'impiego.
Non respirare le polveri.
Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosol [termine(i) appropriato(i) da precisare
da parte del produttore].
Evitare il contatto con la pelle.
Evitare il contatto con gli occhi.
In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente
con acqua e consultare il medico.
Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.
In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente ed abbondantemente
(con prodotti idonei da indicarsi da parte del fabbricante).
Non gettare i residui nelle fognature.
Non versare acqua sul prodotto.
Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche.
Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioni.
Usare indumenti protettivi adatti.
Usare guanti adatti.
In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto.
Proteggersi gli occhi/la faccia.
Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto, usare...
(da precisare da parte del produttore).
In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi.
Durante le fumigazioni/polimerizzazioni usare un apparecchio respiratorio
adatto [termine(i) appropriato(i) da precisare da parte del produttore].
In caso di incendio usare... (mezzi estinguenti idonei da indicarsi da parte del
fabbricante. Se l'acqua aumenta il rischio precisare "Non usare acqua").
In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se
possibile, mostrargli l'etichetta).
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S46
S47
S48
S49
S50
S 51
S 52
S 53
S 56
S 57
S 59
S 60
S 61
S 62
S 63
S 64
In caso d'ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il
contenitore o l'etichetta.
Conservare a temperatura non superiore a... °C (da precisare da parte del
fabbricante).
Mantenere umido con... (mezzo appropriato da precisare da parte del
fabbricante).
Conservare soltanto nel recipiente originale.
Non mescolare con... (da specificare da parte del fabbricante).
Usare soltanto in luogo ben ventilato.
Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati.
Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso.
Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti
pericolosi o speciali autorizzato.
Usare contenitori adeguati per evitare l'inquinamento ambientale.
Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio.
Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti
pericolosi.
Non disperdere nell'ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali schede
informative in materia di sicurezza.
Non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il
contenitore o l'etichetta.
In caso di incidente per inalazione, allontanare l’infortunato dalla zona
contaminata e mantenerlo a riposo
In caso di ingestione sciacquare la bocca con acqua (solamente se l’infortunato
è cosciente).
COMBINAZIONI DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S
S 1/2
Conservare sotto chiave e fuori della portata dei bambini.
S 3/7
Tenere il recipiente ben chiuso in luogo fresco.
S 3/9/14
Conservare in luogo fresco e ben ventilato lontano da... (materiali
incompatibili da precisare da parte del fabbricante).
S 3/9/14
Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato
/49
lontano da... (materiali incompatibili da precisare da parte del fabbricante).
S 3/9/49
Conservare soltanto nel contenitore originale in luogo fresco e ben ventilato.
S 3/14
Conservare in luogo fresco lontano da... (materiali incompatibili da precisare
da parte del fabbricante).
S 7/8
Conservare il recipiente ben chiuso e al riparo dall'umidità.
S 7/9
Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.
S 7/47
Tenere il recipiente ben chiuso e a temperatura non superiore a... °C (da
precisare da parte del fabbricante).
S 20/21
Non mangiare, nè bere, nè fumare durante l'impiego.
S 24/25
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.
S 29/56
Non gettare i residui nelle fognature.
S 36/37
Usare indumenti protettivi e guanti adatti.
S
Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
36/37/39
S 36/39
Usare indumenti protettivi adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
14
S 37/39
S 47/49
S 47/49
Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia.
Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non superiore
a...°C (da precisare da parte del fabbricante).
Conservare soltanto nel contenitore originale a temperatura non superiore
a...°C (da precisare da parte del fabbricante).
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