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Election Monitoring è un osservatorio mondiale sulle urne elettorali. Una guida che, volta per volta, porterà a conoscenza dei risultati e delle strategie elettorali di Paesi ai quali i media occidentali non fanno da cassa di risonanza. Il tutto corredato da un quadro di sintesi sulle condizioni socio-economiche, oltre che politiche, dei Paesi presi in esame a cura di Marco Montanari Grazia Neri_AFP ELECTION MONITORING GIAPPONE ■ Il Paese alla vigilia del voto Uscito dalla Seconda guerra mondiale in rovina, il Giappone si vide imporre dagli Stati Uniti lo smantellamento dei 4 grandi zaibatsu (conglomerate verticali) che ne controllavano la vita economica: Mitsubishi, Sumitono, Mitsui e Yasuda. Le grandi famiglie giapponesi, tuttavia, aggirarono tale divieto dando vita a 6 grandi conglomerate orizzontali, i keiretsu: Mitsubishi, Sumitomo, Mitsui, Fuyo, Dai-Ichi Kangyo, Sanwa. Questi gruppi, peraltro, si associarono verticalmente, rendendo del tutto inefficaci i divieti statunitensi. La peculiare organizzazione economica, il valore artificialmente basso dello yen, la chiusura del mercato interno e una forte etica del lavoro contribuirono a creare il “miracolo giapponese”, concretizzatosi in tassi medi di crescita spettacolari: +10% negli anni ’60, +5% negli anni ’70 e +4% negli anni ’80. Negli anni ’90, tuttavia, la media è scesa all'1,5%, cedendo il passo alla recessione nel 2000-2002. Dal 2003 il Paese ha ripreso a crescere del 2% l’anno. Attualmente il Giappone ha il terzo Prodotto interno lordo al mondo dopo Usa e Cina, e la seconde riserve valutarie dopo quelle di Pechino. L'invecchiamento della popolazione, il rifiuto di aprire le porte all'immigrazione e la presenza dello Stato in molti settori economici sono i punti più controversi. La politica giapponese è stata dominata ininterrottamente dal 1955 dal Partito liberal democratico (Ldp), con una 220 _Le elezioni giapponesi del settembre 2006 hanno portato al potere Shinzo Abe, fautore di una piattaforma politica marcata da un rigido conservatorismo parentesi nel 1993-96. Il primo ministro liberaldemocratico Koizumi, giunto al potere nel 2001, aveva avviato una serie di riforme, fallendo tuttavia nel progetto di privatizzare le poste. Nel settembre del 2006 Koizumi è stato rimpiazzato da Shinzo Abe, il più giovane premier nella storia del Paese, fautore di una piattaforma politica marcata da un rigido conservatorismo. Il rinnovo della camera alta nel luglio 2007 è stato il primo test politico per Abe e l'Ldp. Al neo-nazionalismo del primo ministro si oppone in primo luogo il Partito democratico del Giappone (Dpj), una formazione social-liberale guidata da Ichirÿ Ozawa, avversa alle privatizzazioni e ai tagli a pensioni e sanità. ■ Per che cosa e come si vota Il 29 luglio 2007 i cittadini giapponesi maggiori di 20 anni hanno rinnovato la metà dei 242 membri della Camera dei consiglieri (Sangiin), secondo ramo della Dieta nazionale (Kokkai). 73 mandati sono assegnati con sistema maggioritario semplice in 43 collegi; i vincitori devono ottenere almeno un sesto del quoziente elettorale, calcolato per ciascun collegio dividendo i voti validi per il numero di seggi da assegnare. I 48 parlamentari restanti sono eletti in un collegio unico nazio- IL GIAPPONE IN CIFRE ELECTION MONITORING superficie 377.835 kmq capitale Tokyo (12.570.000 ab.) popolazione, 2006 127.433.494 gruppi nazionali giapponesi 98,5%, coreani 0,5%, cinesi 0,4%, altri 0,7% religioni shintoismo e buddismo 84%, altre 16% lingue giapponese valuta 1 yen = 0,005989 euro (11/10/2007) prefisso telefonico internazionale +81 dominio web .jp ■ Il voto Fonte: Cia, Wb, Ecb IL GIAPPONE E LE LIBERTÀ pena di morte mantenitore indice dei diritti politici 1 indice delle libertà civili 2 status Paese libero valutazione del voto da parte degli osservatori internazionali n. d. Nota: i punteggi variano da 1 (massima libertà) a 7 (assenza di libertà) Fonte: Amnesty International, Freedom House ECONOMIA E QUALITÀ DELLA VITA Pil a parità di potere d’acquisto, 2006 2.970 miliardi € crescita del Pil, 2006 +2,2% Pil pro capite a parità di potere d’acquisto (su 232 Paesi), 2006 23.309 € (23) indice di competitività su 125 Paesi, 2006 7 indice di corruzione su 179 Paesi, 2007 17 indice di sviluppo umano su 177 paesi, 2006 7 indice di partecipazione femminile al potere su 75 paesi, 2006 42 introduzione del diritto di voto attivo e passivo per le donne 1945 aspettativa di vita, 2006 82,2 anni tasso di scolarità combinato elementari-medie-superiori 85,5% Fonte: Undp, Wb, Wef nale con sistema proporzionale D'Hondt: i voti ottenuti da ciascuna lista sono divisi per 1, 2, 3 ecc. sino a 48. I risultati così ottenuti sono ordinati per grandezza. Ai 48 maggiori corrispondono altrettanti eletti. Il mandato parlamentare è di 6 anni. La Camera dei consiglieri condivide il potere legislativo con la Camera dei rappresentanti. In tema di bilancio, trattati internazionali e nomina del primo ministro, il disaccordo della Camera dei consiglieri può essere superato con maggioranza GIAPPONE: ELEZIONI POLITICHE DEL 29 LUGLIO 2007 partiti Partito democratico del Giappone Partito liberal democratico Nuovo Komeito Partito comunista giapponese Partito social democratico Nuovo partito popolare Nuovo Nippon altri totale donne seggi 2007 (totale complessivo) 60 (109) 37 (83) 9 (20) 3 (7) 2 (5) 2 (4) 1 (1) 7 (13) 121 (242) 26 (42) semplice, in tutte le altre materie servono invece i due terzi. Negli ultimi anni l'introduzione del sistema proporzionale nell'elezione della Camera dei rappresentanti ha considerevolmente aumentato il potere della Camera dei consiglieri. totale 49 46 11 4 3 2 / 6 121 16 Le elezioni per il rinnovo della Camera dei consiglieri si sono risolte in un trionfo dell'opposizione, aiutata anche da una serie di scandali che hanno coinvolto il gabinetto Abe nelle settimane precedenti il voto. Il Dpj è riuscito a sopravanzare l'Ldp, ottenendo la rielezione di Marutei Tsurunen, il primo e unico parlamentare non giapponese della storia, di origini finlandesi. La vittoria del Partito democratico su di una piattaforma decisamente anti-conservatrice ha comportato una profonda crisi interna all'Ldp, costringendo Abe alle dimissioni il 12 settembre 2007. Il 26 dello stesso mese Yasuo Fukuda, esponente dell'ala moderata dell'Lpd, è diventato il 91esimo premier giapponese. TURCHIA ■ Il Paese alla vigilia del voto La repubblica turca è stata fondata dal generale Mustafa Kemal “Atatürk” (padre dei turchi) nel 1923. Kemal, fautore della modernizzazione e laicizzazione dello Stato, ha lasciato in eredità alla Turchia un sistema che assegna agli alti vertici militari un importante ruolo politico, esercitato attraverso il Consiglio di sicurezza nazionale (Mgk). Sino a tempi recenti, i generali avevano la maggioranza assoluta dell'Mgk, posizione che aveva favorito i colpi di Stato militari del 1960, 1971, 1980 e 1997. La Turchia ha svolto un importantissimo ruolo nella Guerra fredda come pilastro dell'Alleanza atlantica in funzione anti-sovietica. Questa posizione ha consentito ad Ankara ampi margini di manovra, di cui i militari hanno approfittato adottando politiche molto aggressive nell'affrontare i principali problemi dello Stato, dalla repressione del dissenso politico interno, alla questione di Cipro, alla repressione della minoranza curda. Le riforme economiche avviate negli anni '80, all'insegna delle privatizzazioni e dell'apertura ai capitali esteri, hanno dato vita a un andamento altalenante dell'economia nazionale, senza risolvere i problemi della disoccupazione e del basso livello di vita della popolazione, ulteriormente aggravato da una inflazione fuori controllo. La crisi economica e la corruzione della classe politica tradizionale hanno rafforzato il Partito del benessere (Rp), la prima formazione di stampo islamico a giungere alla guida del governo turco, nel 1996. Nonostante gli islamici avessero una piattaforma moderata sono stati estromessi dai militari e l'Rp è stato bandito nel 1998. Il movimento islamico, tuttavia, è poi rinato come Partito per la giustizia e lo svi- Fonte: Ipu, Nhk 221 LA TURCHIA IN CIFRE superficie 780.580 kmq capitale Ankara (5.019.167 ab.) popolazione, 2006 71.158.647 gruppi nazionali turchi 80%, curdi 20% religioni musulmani 99,8%, altre 0,2% lingue turco, curdo, dimli, azero, kabardino valuta 1 nuova lira = 0,59 euro (11/10/2007) prefisso telefonico internazionale +90 dominio web .tr TURCHIA: ELEZIONI POLITICHE DEL 22 LUGLIO 2007 candidato Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp) Partito popolare repubblicano (Chp) Partito di azione nazionalista (Mhp) altri e indipendenti totale (donne) seggi 2007 341 112 71 26 550 (50) Fonte: Ipu Fonte: Cia, Wb, Ecb sono eletti in 79 collegi plurinominali su base provinciale. Il sistema elettorale è proporzionale con metodo LA TURCHIA E LE LIBERTÀ D'Hondt, preferenze ristrette e sbarramento plurimo. In pena di morte abolizionista pratica, ottengono seggi solo i partiti che: a) siano preindice dei diritti politici 3 senti in almeno metà delle province e in un terzo dei indice delle libertà civili 3 distretti di tali province; b) abbiano nominato 2 candistatus Paese parzialmente libero dati per ciascun seggio in almeno metà delle province; valutazione del voto da parte degli osservatori internazionali in linea c) abbiano ottenuto almeno il 10% dei voti validi a livelcon gli standard internazionali* lo nazionale; e d) abbiano ricevuto, in ogni singolo colNota: i punteggi variano da 1 (massima libertà) a 7 (assenza di libertà) legio in cui aspirano a ottenere seggi, un numero di voti * Osce/Odihr Fonte: Amnesty International, Freedom House validi almeno pari al quoziente elettorale di tale collegio. I candidati indipendenti sono tenuti a superare uno ECONOMIA E QUALITÀ DELLA VITA sbarramento del 10% nel collegio provinciale in cui si Pil a parità di potere d’acquisto, 2006 451 miliardi € candidano. Il mandato parlamentare è di 5 anni e il voto crescita del Pil, 2005 +6,1% è obbligatorio. Il parlamento monocamerale turco eserPil pro capite a parità di potere d’acquisto (su 232 Paesi), 2006 6.338 € (93) cita il potere legislativo, elegge il presidente della repubindice di competitività su 125 Paesi, 2006 59 blica, nomina e revoca il primo ministro. indice di corruzione su 179 paesi, 2007 64 indice di sviluppo umano su 177 Paesi, 2006 92 indice di partecipazione femminile al potere su 75 paesi, 2006 72 introduzione del diritto di voto attivo e passivo per le donne 1934 aspettativa di vita, 2006 72,88 tasso di scolarità combinato elementari-medie-superiori 69,1% Fonte: Ti, Undp, Wb, Wef luppo (Akp), imponendosi nelle elezioni del 2002 con oltre un terzo dei suffragi e la maggioranza assoluta dei seggi. Il nuovo governo dell'Akp, guidato da Recep Tayyip Erdogan, ha ottenuto brillanti risultati economici, ha abolito la pena di morte e avvicinato di molto il Paese allo storico traguardo dell'ingresso nell'Unione europea. Nondimeno, la Seconda guerra del Golfo ha creato enormi tensioni all'interno della Turchia. I militari non tollerano alcuna autonomia istituzionale dei curdi iracheni, e si stanno preparando a compiere incursioni oltreconfine, mentre la guerriglia del Pkk, attiva nel Kurdistan turco, ha ripreso vigore dopo anni di crisi. L'Akp, comunque, si presenta alle elezioni forte di buoni risultati politici e economici, e aspira a eleggere un proprio esponente alla presidenza della repubblica, ultimo traguardo che manca agli islamici per completare l'accesso alle massime leve del potere. ■ Il voto Il partito del premier Erdogan ha ottenuto una limpida vittoria, conquistando oltre il 46% dei consensi. L'Akp ha tuttavia perso 20 seggi per l'ingresso in parlamento di una terza forza, il Movimento di aziona nazionalista (Mhp). Lo storico Partito popolare repubblicano (Chp), erede del kemalismo, ha ottenuto un modesto incremento dei suffragi, sebbene il suo distacco dagli islamici sia arrivato a ben 9 milioni di voti. Il 28 agosto l'Akp ha raggiunto lo storico traguardo della conquista della presidenza della repubblica, con l'elezione di Abdullah Gül al posto del laico Ahmet Necdet Sezer. KAZAKISTAN ■ Il paese alla vigilia del voto Il Kazakistan ha dichiarato la propria indipendenza dall'Unione Sovietica il 16 dicembre 1991, sulla scia di quanto deciso dai presidenti di Russia, Bielorussia e Ucraina. Il Paese è guidato dal settembre 1989 da Nursultan Nazarbaev, dapprima come segretario del Partito comunista kazako, quindi come presidente della repubblica. Nazarbaev dovrebbe abbandonare il potere nel 2012, al termine del terzo mandato presidenziale vinto nel 2005. Il presidente dal Kazakistan, con il ■ Per che cosa e come si vota Il 22 luglio i cittadini turchi maggiori di 18 anni hanno collega uzbeko Karimov, è l'ultimo leader emerso all'eeletto i 550 membri della Grande assemblea nazionale poca della perestrojka tuttora al potere. Nazarbaev ha di Turchia (Türkiye Büyük Millet Meclisi). I deputati impostato il governo del Paese seguendo direttrici che 222 seggi 2004 361 179 0 10 550 (24) IL KAZAKISTAN IN CIFRE ELECTION MONITORING superficie 2.717.300 kmq capitale Astana (577.300 ab.) popolazione, 2006 15.284.929 gruppi nazionali kazachi 53,4%, russi 30%, ucraini 3,7%, uzbeki interdipendente da quello russo. L'economia kazaka ha ottenuto traguardi incontestabili: tassi di crescita tra i 2,5%, tedeschi 2,4%, tatari 1,7%, uiguri 1,4%, altri 4,9% più alti al mondo, il ripiano della porzione di debito estereligioni musulmani 47%, ortodossi 44%, protestanti 2%, altri 7% ro ereditata dall'ex Urss, il riconoscimento dello status lingue kazacho (lingua di stato), russo (lingua ufficiale) di economia di mercato e dell'ambito investment grade valuta 1 tenge = 0,00549 euro (12/10/2007) da parte delle agenzie di rating, la prospettiva di tripliprefisso telefonico internazionale +7 care il Pil nell'arco di 15 anni, il salvataggio del Piccolo dominio web .kz Aral, la porzione settentrionale del Mare d'Aral. Nazarbaev ha già iniziato a preparare la propria sucFonte: Cia, Wb, Ecb cessione, con il passaggio da un sistema presidenziale IL KAZAKISTAN E LE LIBERTÀ puro a uno semi-presidenziale. Questa decisione sempena di morte mantenitore bra indicare la volontà del presidente di mantenere un indice dei diritti politici 6 certo grado di controllo anche dopo il 2012. Per conindice delle libertà civili 5 seguire un simile obiettivo, comunque, sarà necessario status Paese non libero garantire un incremento stabile del livello di vita della valutazione del voto da parte degli osservatori internaziona non in linea popolazione, unica condizione capace di prevenire lo con gli standard internazionali* scoppio di crisi politiche come quella attraversata dal Nota: i punteggi variano da 1 (massima libertà) a 7 (assenza di libertà) confinante Kyrgyzstan. Alcuni segnali, tuttavia, lasciano *Osce/Odihr Fonte: Amnesty International, Freedom House presagire un rallentamento della crescita: se tale scenario si dovesse verificare, per il Paese potrebbe aprirECONOMIA E QUALITÀ DELLA VITA si un periodo di forte incertezza. Pil a parità di potere d'acquisto, 2006 101 mld € crescita del Pil, 2006 +10,6% Pil pro capite a parità di potere d'acquisto su 232 paesi, 2006 6.607 € (90) indice di competitività su 125 paesi, 2006 56 indice di corruzione su 179 paesi, 2007 150 indice di sviluppo umano su 177 paesi, 2006 79 indice di partecipazione femminile al potere su 75 paesi, 2006 n. d. introduzione del diritto di voto attivo e passivo per le donne 1924 aspettativa di vita, 2006 67,22 tasso di scolarità combinato elementari-medie-superiori 90,7% fonte: Ti, Undp, Wb, Wef non sono mai mutate: restrizione delle libertà politiche e civili sul piano interno, promozione dell'economia di mercato e apertura agli investimenti stranieri, relazioni internazionali basate su un rapporto privilegiato con Mosca, seppur accompagnato da relazioni cordiali con Pechino e Washington. Sebbene il rigido controllo esercitato dal presidente e dal suo partito Nur Otan (Raggio di sole della patria) abbiano comportato altissimi livelli di corruzione e una aspra repressione del dissenso, nondimeno la stabilità politica ha favorito l'economia, basata essenzialmente sulla produzione di idrocarburi nel mar Caspio, e su un distretto industriale fortemente KAZAKISTAN: ELEZIONI POLITICHE DEL 18 AGOSTO 2007 partiti Patria “Nur Otan” altri e indipendenti nominati dall'Assemblea del popolo totale (donne) Fonte: Ipu seggi 2006 98 0 9 107 (17) seggi 2004 42 35 / 77 (8) ■ Per che cosa e come si vota Il 18 agosto 2007 i cittadini kazaki maggiori di 18 anni, hanno scelto i 98 membri elettivi della Camera dei rappresentanti (Majilis), principale ramo del Parlamento bicamerale. I deputati sono eletti in un collegio unico nazionale, con sbarramento del 7% e sistema proporzionale con i maggiori resti. Nove deputati sono nominati dalla Assemblea del popolo del Kazakistan, che rappresenta le minoranze nazionali. Il mandato parlamentare è di 5 anni. Il Majilis condivide il potere legislativo- con il Senato, e detiene il potere esclusivo di concedere e revocare la fiducia al primo ministro con voto a maggioranza semplice. Le riforme costituzionali del giugno 2007, che hanno concesso al parlamento i nuovi poteri, sono considerate l'inizio di una transizione verso un sistema semi-presidenziale. ■ Il voto La forza di opposizione che più si è avvicinata alla soglia di sbarramento del 7% è stata il Partito nazionale social-democratico di Ulichan Kaisarov, con il 4,62 percento. Di conseguenza, il partito Nur Otan di Nazarbaev, forte dell'88% delle preferenze, si è aggiudicato tutti i seggi in palio. Sebbene le elezioni si siano svolte in un clima pacifico e abbiano mostrato alcuni segnali di miglioramento rispetto al passato, sono nondimeno ben al di sotto degli standard fissati a livello internazionale, come puntualmente rilevato dagli osservatori della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Questo rappresenta un problema notevole per Astana, che ambisce a vedersi riconoscere la presidenza a rotazione della Osce nel 2009. 223