FERALPISALÒ,
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Credits Foto: Agenzia Fotolive | di Tania Esposito FERALPISALÒ, MISSION...POSSIBLE! A poche giornate dalla chiusura dei giochi la FeralpiSalò si gioca la permanenza in Lega Pro, dove due anni fa è approdata e dove oggi vuole rimanere costi quel che costi... S e sarà salvezza piena o playout solo il campo potrà dirlo, di sicuro la FeralpiSalò avrà fatto tutto per centrare un obiettivo che solo qualche mese fa sembrava impossibile. Approdato tra i professionisti solo due anni fa, il club nato dalla fusione tra l’A.C. Feralpi Lonato e l’A.C. Salò Valsabbia, a inizio stagione non navigava neppure, annaspava in acque torbide convinta che il proprio destino fosse il ritorno a testa bassa in Lega Pro 2. E invece l’arrivo di Remondina ha cambiato l’inerzia dell’annata. Il sergente di ferro, così come ama definirlo 36 giugno 2012 il Presidente Giuseppe Pasini, ha ribaltato la squadra come un calzino, ridato fiducia a un ambiente depresso e infilato un filotto di 15 punti in 6 partite. Ora che lo spettro della retrocessione è più lontano qualche timido sorriso torna ad affiorare sui volti di staff e giocatori. “Fino a poche giornate fa ci arrabattavamo con prospettive non proprio esaltanti. Poi la partita contro il Piacenza è stata la chiave di svolta, da lì abbiamo inanellato una serie positiva di risultati. Ora non bisogna mollare nemmeno un secondo, ogni passo falso costa caro in questa categoria”, queste le parole di Mar- co Leali, direttore generale della società bresciana. Gli fa eco coach Remondina: “Quando sono arrivato ho trovato un ambiente depresso, ai giocatori non mancava nulla solo un po’ di autostima, abbiamo lavorato molto su quello e gradualmente siamo migliorati. So che il Presidente mi definisce sergente di ferro ma vi garantisco che non ho avuto bisogno di usare le maniere forti, nè di stravolgere alcun chè. In una società complessa come quella calcistica l’unica vera cosa importante è che tutti sappiano che ci sono delle regole che vanno rispettate da tutti, dal magazzinie- re alla dirigenza. Non serve molto altro”. E hai detto niente! Del resto Remondina è uomo assai abile nel compiere imprese impossibili, vedi la splendida stagione con il Sassuolo nel 2007. “Siamo in questa categoria da poco tempo – continua l’allenatore bresciano – e forse abbiamo pagato un po’ d’inesperienza, poi c’è anche da dire che siamo capitati nel girone peggiore. Analizzando i due raggruppamenti, quello B è decisamente di un altro livello con molte squadre attrezzate alla vittoria vedi Spezia ma anche Portogruaro, Cremonese, SudTirol”. La pensa così anche Emiliano Tarana, classe ’79 proveniente dalle giovanili del Parma ed esploso con il Mantova, squadra dove ha militato per ben 5 anni segnando 18 gol. Quest’anno, alla sua prima stagione con la maglia della FeralpiSalò, ha già messo a referto 8 reti che sono anche il suo record personale: “A livello realizzativo ho battuto il mio record – conferma infatti entusiasta Emiliano - ho tirato anche molti rigori che mi hanno aiutato ad aumentare il mio bottino. La nostra è stata una stagione alquanto travagliata sin dall’inizio, poi con Remondina ci siamo ripresi. Siamo stati bravi a non mollare. Non abbiamo avuto molta fortuna nel capitare proprio nel girone B, di sicuro il più difficile dei due, basta considerare che tutte e 4 le squadre retrocesse dalla B sono nel nostro girone! Ma non vogliamo sfigurare e sappiamo che la salvezza è un obiettivo che possiamo centrare senza problemi”. UNA PICCOLA ISOLA CHIAMATA LEGAPRO Giocare in un campionato combattuto come la LegaPro regala emozioni a non finire ma i problemi, soprattutto logistici, sono dietro l’angolo: “La Legapro2 assomiglia un po’ alla Serie D con più controlli, nell’aspetto tecnico e nella gestione – racconta Leali - i problemi sono nati quest’anno, pensavamo ad un’annata senza patemi invece la categoria è simile a una piccola Serie B: dalla gestione dei giocatori alle strutture, devi incominciare ad essere come un’azienda, è un aspetto che abbiamo sicu- ramente sottovalutato. Poi se facciamo il confronto con altre piazze, avvantaggiate da budget migliori, tutto sommato non sta andando male, anche dalle sconfitte siamo sempre usciti a testa alta, senza subire mai passivi pesanti. Nessuno ci ha mai “bastonato”. Gli episodi ci hanno condannato. La fiducia e la fortuna hanno fatto la ripresa”. Pensieri positivi anche per il bomber Tarana che confessa: “Il livello si è abbassato in tutte le categorie ma da quest’anno, dopo 10 anni di Serie B, anche la Legapro è un po’ più seguita grazie anche alle dirette di Sport Italia che aiutano ad aumentare la visibilità di un campionato dove si combatte davvero su ogni pallone!”. DEL DOMAN NON V’È CERTEZZA Con i giochi ancora aperti è difficile strappare qualche promessa sul futuro anche se il Dottor Leali sa bene che la crescita della Feralpi passa senz’ombra di dubbio dallo stadio: “Bhè per l’immediato futuro l’obiettivo è certamente la salvezza, per la prossima stagione invece l’ostacolo più grande da superare sono senz’ombra di dubbio le strutture. Non abbiamo uno stadio adeguato, abbiamo un progetto di ampliamento ma stiamo aspettando l’ok dal comune per arrivare a 4000 posti che è il minimo richiesto dalla Lega. Molto dipenderà da quello”. Chi non riesce proprio a fare progetti futuri è coach Remondina: “Tutte le forze sono ora rivolte a questa categoria, se riuscissimo a salvarci sarebbe già incredibile, una grande soddisfazione per tutti. Ora come ora non saprei dire nulla sul nostro futuro”. Chi invece spera con tutte le proprie forze di tornare ad indossare la casacca blu-verde è Tarana: “Io ho un contratto con la Feralpi e lo rispetterò, non voglio allontanarmi da casa e dalla mia famiglia…”. Su questo punto anche Leali ha le idee molto chiare: “Per la prossima stagione ci auguriamo di confermare tutti i contratti e poi vorremmo puntare a valorizzare i giovani e ridisegnare la nostra gestione interna”. BEATA GIOVENTÙ Puntare sulle nuove leve sembra essere diventato, a tutti i livelli, l’unica àncora di salvezza per far quadrare i conti, un discorso valido tanto per la Serie A quanto per le categorie minori, Lega Pro su tutte. Fiore all’occhiello di una generazione di talenti in erba è senza dubbio Nicholas Allievi come confermano le parole di stima di Leali: “Tra i nostri giovani Allievi, in comproprietà con l’Albinoleffe, è quello che ha avuto un impatto maggiore, vincendo anche a Dubai con la nazionale Lega Pro dove ha giocato sempre titolare”; anche Remondina ha parole di stima per il difensore: “È stata una sorpresa, l’ho fatto esordire con la Cremonese e ha avuto un ottimo impatto”. Tra gli altri giocatori attestati di stima piovono anche per Vincenzo Camilleri, classe ’92 con un passato in maglia juventina dove ha esordito da titolare nel match di Europa League contro la squadra polacca del Lech Poznan; e poi Defendi, in comproprietà con il Brescia, classe ’91 che ha ancora ampi margini di miglioramento, come conferma lo stesso Remondina. Un patrimonio che può valere una salvezza tanto meritata quanto desiderata da una società concreta e realista che con orgoglio rivendica un posto in Lega Pro. Il Presidente Pasini e il General Mangaer Leali giugno 2012 37