Documento di Registrazione 2007 - Banca CR Firenze
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Documento di Registrazione 2007 - Banca CR Firenze
Sede Legale e Amministrativa: Via Bufalini, 6 – 50122 Firenze Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5120 e Capogruppo del “Gruppo Banca CR Firenze” iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari n.6160.6 Capitale sociale: Euro 828.649.568,00 i.v. Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Firenze: 04385190485 DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE Documento di Registrazione depositato presso la Consob in data 2 ottobre 2007 [a seguito di approvazione comunicata con nota del 26 settembre 2007, protocollo n. 7086398]. L’adempimento di pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della Consob sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il Documento di Registrazione è disponibile presso la sede dell’Emittente in Firenze, Via M. Bufalini, n. 6, nonché sul sito Internet dell’Emittente www.bancacrfirenze.it. Il presente documento, unitamente agli allegati, costituisce un documento di registrazione (il “Documento di Registrazione”) ai fini della Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”) ed è redatto in conformità al Regolamento adottato dalla Consob con Delibera n. 11971/1999 ed all’articolo 14 del Regolamento 2004/809/CE (il “Regolamento”). Il presente Documento di Registrazione contiene informazioni su Banca CR Firenze S.p.A. (l’”Emittente” o “CR Firenze” o la “Banca”), in qualità di emittente di volta in volta di una o più serie di strumenti finanziari (gli “Strumenti Finanziari”). In occasione dell’emissione di ciascuna serie di Strumenti Finanziari, il presente Documento di Registrazione deve essere letto congiuntamente alla nota informativa sugli strumenti finanziari (la “Nota Informativa”) relativa a tale serie di Strumenti Finanziari ed alla nota di sintesi (la “Nota di Sintesi”), nonché ad ogni eventuale successivo supplemento, entrambi redatti ai fini della Direttiva Prospetto. La Nota Informativa conterrà le informazioni relative agli Strumenti Finanziari, nonché i rischi associati agli stessi. La Nota di Sintesi riassumerà le caratteristiche dell’Emittente e degli Strumenti Finanziari e i rischi associati agli stessi. In occasione di ciascuna emissione obbligazionaria la Banca CR Firenze S.p.A. predispone le relative condizioni definitive (le “Condizioni Definitive”). Il Documento di Registrazione, la Nota Informativa, la Nota di Sintesi e le Condizioni Definitive costituiscono il Prospetto di Base (il “Prospetto di Base”) per una serie di Strumenti Finanziari ai fini della Direttiva Prospetto. Il presente Documento di Registrazione è stato approvato dalla Consob in data 26 settembre 2007 con provvedimento n. 7086398 e fornisce informazioni relative a Banca CR Firenze in quanto emittente di titoli di debito per i dodici mesi successivi a tale data. L’investimento negli Strumenti Finanziari comporta dei rischi. L’investitore è invitato a leggere la sezione “Fattori di Rischio”. 2 INDICE 1. PERSONE RESPONSABILI 1.1 Persone responsabili del Documento di Registrazione 1.2 Dichiarazione di responsabilità 4 4 4 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1 Revisori legali 5 5 3. FATTORI DI RISCHIO 6 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 4.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente 10 10 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ 5.1 Principali attività 5.2 Principali mercati 14 14 15 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 6.1 Descrizione del Gruppo CR Firenze 6.2 Società Controllate 6.3 Altre partecipazioni rilevanti 16 16 16 18 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 7.1 Tendenze significative recenti 7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente e del Gruppo almeno per l’esercizio in corso 20 20 8. 9. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI 20 20 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA 9.1 Informazioni sugli organi di amministrazione e controllo e sul direttore generale Consiglio di Amministrazione 9.2 Conflitti di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza e del Direttore Generale 20 20 20 26 10. PRINCIPALI AZIONISTI 10.1 Azionisti che detengono partecipazioni superiori al 2% del capitale sociale dell’Emittente 10.2 Accordi che possono determinare una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente 26 26 27 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 11.1 Informazioni finanziarie selezionate relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005 e 2006 11.2 Bilanci 11.3 Revisione delle informazioni annuali relative agli esercizi passati. 11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie 11.6 Procedimenti giudiziari ed arbitrali 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente 29 29 29 29 29 29 32 35 12. 35 CONTRATTI IMPORTANTI 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 13.1 Informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi 13.2 Attestazione in merito alle informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi 35 35 35 14. 35 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO 3 1. PERSONE RESPONSABILI 1.1 Persone responsabili del Documento di Registrazione Banca CR Firenze S.p.A., con sede legale in Firenze, Via Bufalini n. 6, rappresentata legalmente dal Presidente Dott. Aureliano Benedetti, munito dei necessari poteri, si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle informazioni contenute nel Documento di Registrazione. 1.2 Dichiarazione di responsabilità Banca CR Firenze S.p.A., con sede legale in Firenze, Via Bufalini n. 6, come rappresentata al punto 1.1., dichiara che il Documento di Registrazione è conforme al modello depositato presso Consob in data 2 ottobre 2007 a seguito di approvazione comunicata con nota numero 7086398 del 26 settembre 2007 e che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. ______________________________________ Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Aureliano Benedetti ________________________________ Il Presidente del Collegio Sindacale Domenico Muratori 4 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1 Revisori legali In data 27 aprile 2006, l’assemblea ordinaria dei soci dell’Emittente ha conferito a PricewaterhouseCoopers S.p.A., con sede legale in Milano, via Monterosa, 91, iscritta all’Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla Consob (la “Società di Revisione”), ai sensi dell’articolo 159 del TUF, l’incarico per la revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato e la revisione contabile limitata delle relazioni semestrali consolidate per gli esercizi 2006-2011, nonché, per il medesimo periodo, la verifica della regolare tenuta della contabilità sociale e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili. La Società di Revisione ha svolto l’attività di revisione contabile del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005 e 2006 di Banca CR Firenze S.p.A. ai sensi dell’articolo 155 del Testo Unico della Finanza. La Società di Revisione ha espresso per ciascun esercizio un giudizio senza rilievi con apposite relazioni. Inoltre, sono state assoggettate a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione le relazioni semestrali consolidate al 30 giugno 2006 e 2007. Le relazioni di revisione di tali bilanci sono contenute all’interno dei bilanci stessi, messi a disposizioni del pubblico come indicato nel successivo Capitolo 14 “Documentazione a disposizione del pubblico”, cui si fa rinvio. La Società di Revisione ha altresì svolto la verifica della regolare tenuta della contabilità sociale e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili nei periodi in analisi. 5 3. FATTORI DI RISCHIO CI SONO FATTORI CHE POSSONO INFLUIRE SULLA CAPACITÀ DELL’EMITTENTE DI ADEMPIERE ALLE OBBLIGAZIONI. L’EVENTUALITÀ CHE L’EMITTENTE, PER EFFETTO DI UN DETERIORAMENTO DELLA SUA SOLIDITÀ PATRIMONIALE, NON SIA IN GRADO DI PAGARE LE CEDOLE E GLI INTERESSI E/O DI RIMBORSARE IL CAPITALE È CONNESSA AI RISCHI CUI L’EMITTENTE VA INCONTRO NELLA SUA ATTIVITÀ. LA BANCA ED IL GRUPPO SONO ESPOSTI AI RISCHI TIPICAMENTE CONNESSI CON L’ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE QUALI IL RISCHIO DI CREDITO E IL RISCHIO DI MERCATO, E AI RISCHI LEGATI AD UNA QUALSIASI ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE. IL RISCHIO DI CREDITO (SOLIDITA’ PATRIMONIALE E PROSPETTIVE ECONOMICHE DELLA SOCIETA’ EMITTENTE) È CONNESSO ALL’EVENTUALITA’ CHE L’EMITTENTE, PER EFFETTO DI UN DETERIORAMENTO DELLA SUA SOLIDITA’ PATRMONIALE, NON SIA IN GRADO DI PAGARE LE CEDOLE E GLI INTERESSI E/O DI RIMBORSARE IL CAPITALE. IL RISCHIO DI MERCATO È IL RISCHIO DERIVANTE DALLA VARIAZIONE DEL VALORE DI MERCATO PER EFFETTO DI MOVIMENTI DEI TASSI DI INTERESSE E DELLE VALUTE A CUI È ESPOSTA LA BANCA PER I SUOI STRUMENTI FINANZIARI. IL RISCHIO DI MERCATO SI DISTINGUE IN: • RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE; • RISCHIO DI PREZZO; • RISCHIO DI LIQUIDITÀ; • RISCHIO DI CAMBIO. IL RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE SUL PORTAFOGLIO BANCARIO DERIVA DALLE ASIMMETRIE NELLE SCADENZE, NELLE TIPOLOGIE E NEI TEMPI DI RIDEFINIZIONE DEL TASSO DI INTERESSE DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ DELLA BANCA E SI ESTRINSECA NELLA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO CHE VARIAZIONI INATTESE NEI TASSI DI INTERESSE DETERMINANO SUI PROFITTI CORRENTI E SUL VALORE DEL PATRIMONIO NETTO DELLA BANCA. LE VARIAZIONI NEI TASSI D’INTERESSE POTREBBERO INFLUENZARE IL DIFFERENZIALE TRA I TASSI D’INTERESSE INCASSATI DA ATTIVITÀ FRUTTIFERE E I TASSI D’INTERESSE PAGATI SU PASSIVITÀ ONEROSE. I TASSI D’INTERESSE SONO SENSIBILI A NUMEROSI FATTORI INDIPENDENTI DAL CONTROLLO DEL GRUPPO, COME PER ESEMPIO LE POLITICHE MONETARIE PERSEGUITE DA BANCHE CENTRALI E GOVERNI NAZIONALI, LA LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI FINANZIARI E LA CRESCENTE CONCORRENZA NEI MERCATI IN CUI OPERA IL GRUPPO, LE CONDIZIONI ECONOMICHE E POLITICHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI NONCHÉ ALTRI FATTORI. IL RISCHIO DI PREZZO RAPPRESENTA IL RISCHIO DI PERDITE IN CONTO CAPITALE SU ATTIVITÀ DI NATURA FINANZIARIA QUOTATE O COMUNQUE ASSIMILATE A STRUMENTI QUOTATI A SEGUITO DI OSCILLAZIONI DEL CORSO DEI VALORI MOBILIARI O PER FATTORI RISALENTI ALLA SPECIFICA SITUAZIONE DELL’EMITTENTE. LE CONDIZIONI NEI MERCATI FINANZIARI IN ITALIA E ALTROVE INFLUENZANO IN MODO SIGNIFICATIVO LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO. FLESSIONI DI MERCATO E AUMENTI DI VOLATILITÀ POTREBBERO INFLUENZARE SFAVOREVOLMENTE LA QUALITÀ DI CREDITO DELLE ATTIVITÀ DEL GRUPPO E ACCRESCERE IL RISCHIO DI UN POTENZIALE AUMENTO DI INADEMPIMENTI DEI CLIENTI DEL GRUPPO RISPETTO AI PRESTITI CONTRATTI OD ALTRI OBBLIGHI. UN ARRETRAMENTO COMPLESSIVO DEI MERCATI O UN AUMENTO DELLA VOLATILITÀ NELLE CONDIZIONI DI MERCATO PUÒ INFLUENZARE SFAVOREVOLMENTE LE ATTIVITÀ, I RISULTATI OPERATIVI E LA CONDIZIONE FINANZIARIA DEL GRUPPO. IL RISCHIO DI LIQUIDITÀ SI RIFERISCE AGLI EFFETTI NEGATIVI DERIVANTI DA SFASAMENTI TRA ENTRATE E USCITE MONETARIE. I RISULTATI DEL GRUPPO SONO CONDIZIONATI DALLA CAPACITÀ DELLO STESSO DI CONTINUARE A FINANZIARE I PROPRI IMPIEGHI ATTRAVERSO LA RACCOLTA DIRETTA DALLA CLIENTELA. IN CASO DI RIDUZIONE DI TALE FORMA DI FINANZIAMENTO IL GRUPPO POTREBBE ESSERE COSTRETTO A RICORRERE AD 6 UN INCREMENTO NELLA RACCOLTA A MEZZO DI FONTI MAGGIORMENTE ONEROSE QUALI, TRA LE ALTRE, IL MERCATO INTERBANCARIO, CON POSSIBILI EFFETTI PREGIUDIZIEVOLI SULLA SITUAZIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E/O FINANZIARIA DEL GRUPPO. IL RISCHIO DI CAMBIO È IL RISCHIO CHE OSCILLAZIONI DEI TASSI DI CAMBIO GENERINO DIFFERENZE TRA IL VALORE DI UNA ATTIVITÀ/PASSIVITÀ RISPETTO A QUANTO TEMPO PER TEMPO RIPORTATO NELLE SCRITTURE CONTABILI. IL GRUPPO CR FIRENZE ATTRIBUISCE UNA NOTEVOLE IMPORTANZA ALLA GESTIONE E AL CONTROLLO DELLE VARIE TIPOLOGIE DI RISCHIO. LE POLITICHE RELATIVE ALL’ASSUNZIONE DEI RISCHI SONO DEFINITE DAGLI ORGANI STATUTARI DELLA CAPOGRUPPO (CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, COMITATO ESECUTIVO E DIREZIONE GENERALE) CHE SI AVVALGONO DEL SUPPORTO DEL COMITATO RISCHI, STRUTTURA COLLEGIALE PRESIEDUTA DA UN CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE, APPOSITAMENTE DELEGATO, E COSTITUITA ANCHE DAI DIRETTORI GENERALI DELLE ALTRE BANCHE DEL GRUPPO E DAI RESPONSABILI DELLE PRINCIPALI FUNZIONI INTERESSATE. AL COMITATO RISCHI È ATTRIBUITO IL MONITORAGGIO PERIODICO DEI LIVELLI DI RISCHIO ASSUNTI E, SOPRATTUTTO, LA VIGILANZA SUL RISPETTO DEI LIMITI STABILITI DAI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE, MENTRE I DIRETTORI GENERALI DELLE BANCHE DEL GRUPPO ED I RESPONSABILI DELLE DIREZIONI DELLA CAPOGRUPPO HANNO LA RESPONSABILITÀ DI INFORMARE I RISPETTIVI ORGANI DELIBERANTI SUI RISCHI ASSUNTI. NELLA SUA ATTIVITÀ IL COMITATO RISCHI È ASSISTITO DAL SERVIZIO RISK MANAGEMENT, CHE ILLUSTRA LE VARIE METODOLOGIE POSTE IN ESSERE PER LA MISURAZIONE DEI RISCHI ASSUNTI. IL SERVIZIO RISK MANAGEMENT ASSICURA L’INDIVIDUAZIONE, LA RILEVAZIONE, LA MISURAZIONE E IL CONTROLLO DELLE VARIE CATEGORIE DI RISCHIO NEI LORO ASPETTI QUANTITATIVI ESSENZIALI, NELLE IMPLICAZIONI CON L’AUTORITÀ DI VIGILANZA E NEL RAFFRONTO CON EVENTUALI BENCHMARK ESTERNI RITENUTI OPPORTUNI. TALI FUNZIONI SI SOSTANZIANO NELLE SEGUENTI ATTIVITÀ: - SOSTEGNO INFORMATIVO ALLA PIANIFICAZIONE AZIENDALE E AL TOP MANAGEMENT DEL GRUPPO AFFINCHÉ L’OPERATIVITÀ DEL GRUPPO SI SVOLGA IN UN CONTESTO DI RISCHIO CONTROLLATO ATTRAVERSO UNA MISURAZIONE DELLA PERDITA ATTESA E DEL CAPITALE A RISCHIO; - STRETTA COLLABORAZIONE CON LE UNITÀ OPERATIVE PER ESTENDERE LE METODOLOGIE DI MISURAZIONE DEL RISCHIO AI SERVIZI OFFERTI ALLA CLIENTELA; - SUPPORTO ALLA COMUNICAZIONE PER PERSEGUIRE GLI OBIETTIVI DI TRASPARENZA VERSO LA CLIENTELA E IL MERCATO; - INTERAZIONE CON LE AUTORITÀ DI VIGILANZA PER LA VALIDAZIONE E IL MANTENIMENTO DEI MODELLI INTERNI E PER LE VERIFICHE DI ADEGUATEZZA RISPETTO ALLA NUOVA NORMATIVA SUI COEFFICIENTI PATRIMONIALI (BASILEA 2). AD OGGI I RISCHI SOTTOPOSTI A CONTROLLO SONO I RISCHI NORMATIVI, FINANZIARI, OPERATIVI E I RISCHI DI CREDITO. LE INFORMAZIONI DERIVANTI DAL MONITORAGGIO DEI RISCHI VENGONO COMUNICATE DAL SERVIZIO RISK MANAGEMENT AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E ALLE FUNZIONI AZIENDALI SECONDO MODALITÀ E TEMPI PRESTABILITI. PER MAGGIORI DETTAGLI SI RINVIA ALLA PARTE “E” DELLA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO 2006 DENOMINATA “INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA” 7 Posizione finanziaria dell’Emittente Alla data del 31/12/2006 si rilevano i seguenti dati relativi alla posizione finanziaria dell’Emittente. Il coefficiente di solvibilità consolidato (rapporto tra patrimonio di vigilanza e attività di rischio ponderate in relazione al rischio di credito) del Gruppo Banca CR Firenze al 31/12/2006 è risultato pari al 9,45%, a fronte di un coefficiente di solvibilità minimo richiesto dall’Accordo sul Capitale introdotto dal Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria, pari all’8%. Il coefficiente di solvibilità individuale alla stessa data è pari al 15,62%, a fronte di un coefficiente di solvibilità minimo richiesto pari al 7%. Il free capital a livello consolidato, vale a dire il patrimonio di base e supplementare al netto delle passività subordinate, degli strumenti ibridi di patrimonializzazione, degli investimenti in immobili e partecipazioni e delle sofferenze nette, è pari a 207,2 milioni di euro. Si riporta di seguito una sintesi degli indicatori patrimoniali dell’emittente. Per maggiori dettagli in merito alle informazioni finanziarie dell’emittente si rinvia al paragrafo 11 “Informazioni finanziarie riguardanti le attività e le passività, la situazione finanziaria e i profitti e le perdite dell’emittente”. Dati di stato patrimoniale individuali Patrimonio di Vigilanza (Total capital ratio) Patrimonio di vigilanza di Base (Tier 1 capital ratio) Bilancio 2005 Bilancio 2006 Semestrale 30/06/2006 Semestrale 30/06/2007 15,86% 15,11% 15,68% 13,67% 9,48% 10,15% 10,07% 9,76% Sofferenze lorde su impieghi lordi 2,36% 2,21% 2,10% 2,23% Sofferenze nette su impieghi netti 1,24% 1,03% 0,93% 0,99% Partite anomale lorde (*) su impieghi lordi 4,81% 4,09% 4,01% 3,88% Dati di stato patrimoniale consolidati Bilancio 2005 Bilancio 2006 Semestrale 30/06/2006 Semestrale 30/06/2007 Patrimonio di Vigilanza (Total capital ratio) 8,55% 9,34% 9,31% 9,08% Patrimonio di vigilanza di Base (Tier 1 capital ratio) 4,83% 6,22% 5,72% 6,32% Sofferenze lorde su impieghi lordi 2,33% 2,11% 2,27% 2,10% Sofferenze nette su impieghi netti 1,12% 1,03% 1,06% 0,99% Partite anomale lorde (*) su impieghi lordi 4,80% 3,94% 4,21% 3,80% (*) Le “partite anomale” comprendono le sofferenze, gli incagli, i crediti ristrutturati, i crediti scaduti e sconfinati oltre 180 giorni ed il rischio paese. 8 Di seguito si riporta una sintesi degli indicatori patrimoniali significativi dell’Emittente alla data del 31 dicembre 2006 e del 31 dicembre 2005 (dati consolidati): 31 DICEMBRE 2006 31 DICEMBRE 2005 PATRIMONIO DI VIGILANZA 2.066 (EURO/MIL) 1.680 (EURO/MIL) ATTIVITA’ DI RISCHIO PONDERATE: 22.485 (EURO/MIL) 19.991 (EURO/MIL) RACCOLTA DIRETTA (CLIENTELA) : 17.009 (EURO/MIL) 15.521 (EURO/MIL) IMPIEGHI (CLIENTELA) : 14.628 (EURO/MIL) 13.147 (EURO/MIL) PATRIMONIO NETTO: 1.621 (EURO/MIL) 1.326 (EURO/MIL) Di seguito si riporta una sintesi degli indicatori economici consolidati significativi dell’Emittente alla data del 31 dicembre 2006 e del 31 dicembre 2005: 31 DICEMBRE 2006 31 DICEMBRE 2005 ROE: 20,1 % 12,7% COST/INCOME: 59,1% 66,6% MARGINE D’INTERESSE : 570 (EURO/MIL) 503 (EURO/MIL) MARGINE D’INTERMEDIAZIONE: 1.004 (EURO/MIL) 960 (EURO/MIL) RISULTATO NETTO GESTIONE FINANZIARIA: 909 (EURO/MIL) 775 (EURO/MIL) UTILE NETTO: 271 (EURO/MIL) 149 (EURO/MIL) Si precisa che la Società di Revisione ha espresso giudizio positivo senza rilievi sui bilanci dell’emittente al 31 dicembre 2006 e 2005. Si informa infine che successivamente alla data di chiusura dell’esercizio 2006, non si sono verificati deterioramenti della situazione patrimoniale finanziaria ed economica dell’azienda e del Gruppo. Dai dati sovraesposti si evidenzia che la posizione finanziaria dell’Emittente è tale da garantire l’adempimento nei confronti degli investitori degli obblighi derivanti dall’emissione degli strumenti finanziari oggetto del Programma. Alla Data del Documento di Registrazione, i Rating attribuiti alla Banca sono i seguenti: Agenzia di Rating Debito a breve termine Debito a lungo termine Outlook Moody’s (1) Fitch (2) P1 F2 A1 A- Stabile Stabile (1) Il rating a lungo termine assegnato a Banca CR Firenze S.p.A. è "A1": indica obbligazioni di qualità medio-alta. Gli elementi che garantiscono il capitale e gli interessi sono adeguati, ma sussistono dei fattori che rendono scettici sulla capacità degli stessi di rimanere tali anche in futuro. Il rating a breve termine assegnato a Banca CR Firenze S.p.A. è "P1": indica che l'emittente ha una capacità superiore di pagamento delle obbligazioni nel breve periodo. (2) Il rating a lungo termine assegnato a Banca CR Firenze S.p.A. è "A-": indica una bassa aspettativa di rischio di credito. La capacità di rispettare puntualmente gli impegni finanziari è considerata forte. Tale capacità può tuttavia essere più vulnerabile a cambiamenti di circostanze o condizioni economiche generali, rispetto a rating superiori. Il rating a breve termine assegnato a Banca CR Firenze S.p.A. è "F2": denota una soddisfacente capacità di rispettare puntualmente gli impegni finanziari, ma il margine di sicurezza non è così grande come nel caso di rating superiori. A seguito dell’annuncio di Intesa Sanpaolo dell’avvio di trattative con l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze per l’acquisto di una quota di controllo di Banca CR Firenze, Fitch ha posto il rating della banca sotto osservazione per un suo eventuale miglioramento (Rating Watch Positive). 9 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 4.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente Descrizione generale La Cassa di Risparmio di Firenze Società per Azioni, per brevità denominata anche “Banca CR Firenze”, di seguito indicata anche ”Emittente” o “CR Firenze” o la “Banca”, è una società per azioni costituita, in data 10 aprile 1992, con atto a rogito Notaio dott. Francesco Feri, repertorio n. 32922 del 10 aprile 1992, atto depositato ed iscritto presso il Tribunale di Firenze in data 21 aprile 1992 al n. 2809 d’ordine. Banca CR Firenze è iscritta all’Albo delle Banche, di cui all’articolo 13 del Testo Unico Bancario, al numero 5120, nonché in qualità di società facente parte del “Gruppo Banca CR Firenze” all’Albo dei Gruppi Bancari, tenuto dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 64 del Testo Unico Bancario, al n. 6160.6. L’Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese di Firenze al numero 04385190485, la sede legale e amministrativa si trova in Firenze, Via M. Bufalini n. 6, il telefono è 055-2612.1, il sito Internet è www.bancacrfirenze.it. La durata dell’Emittente è stabilita sino al 31 dicembre 2100 e può essere prorogata con delibera dell’assemblea straordinaria degli azionisti. Storia La Cassa di Risparmio di Firenze nasce nel 1829 su iniziativa di alcuni fra i più illustri personaggi dell’economia e della società civile fiorentina, che si propongono di fondare una banca che contribuisca alla promozione del valore del risparmio. Da quel momento la Cassa di Risparmio di Firenze ricopre un ruolo importante nello sviluppo del territorio fiorentino e toscano sostenendolo finanziariamente anche attraverso la realizzazione di grandi opere pubbliche. Durante il secondo dopoguerra la Banca partecipa attivamente alla ricostruzione del Paese e si dedica al sostegno dell’economia e del tessuto sociale, in particolare finanziando le piccole e medie imprese che costituiscono, ancora oggi, l’asse portante dell’attività dei territori di riferimento. Nel 1992 Cassa di Risparmio di Firenze si trasforma in società per azioni. Nel 1998 viene costituito il Gruppo Banca CR Firenze. Nel luglio 2000 le azioni della Capogruppo Banca CR Firenze vengono quotate alla Borsa di Milano. Fatti importanti recenti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente Di seguito si evidenziano le iniziative più rilevanti avvenute nell’esercizio 2007. a) In data 12 aprile 2007, il Consiglio di Amministrazione di Banca CR Firenze, con riferimento all’opzione di acquisto dell’1% di Findomestic Banca Spa esercitata da Cetelem S.A. in data 19 marzo 2007, ha ribadito il convincimento che non esistono i presupposti contrattuali e legali per il valido esercizio di tale opzione da parte del Gruppo BNP Paribas. Su tali premesse, Banca CR Firenze ha comunicato a Cetelem S.A. la nomina di un arbitro per l’attivazione di un procedimento arbitrale finalizzato all’accertamento, tra l’altro, dell’invalidità della clausola contrattuale relativa all’opzione call, della nullità e/o inefficacia della stessa e comunque dell’inadempimento agli obblighi della Convenzione di Consolidamento da parte di Cetelem S.A., la quale a sua volta ha provveduto a nominare un altro arbitro componente il Collegio. Tuttavia, nella denegata ipotesi che Cetelem possa avere diritto ad esercitare tale opzione d’acquisto, il Consiglio - ai sensi della Convenzione di Consolidamento - ha deliberato di esercitare l’opzione di vendita per l’intero 50% del capitale posseduto in Findomestic Banca Spa dal Gruppo Banca CR Firenze notificando tale esercizio all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che ha esercitato il diritto di prelazione in suo favore previsto dalla Convenzione stessa su detta partecipazione del Gruppo Banca CR Firenze. L’esercizio dell’opzione di vendita verrà meno e sarà privo di effetto alcuno ove, per qualsivoglia motivo o ragione, l’opzione call esercitata da Cetelem S.A. venga ritenuta nulla e/o inefficace e/o annullata. b) In data 13 aprile 2007 è stato firmato con BNP Paribas Lease Group Sa un contratto per acquisire ulteriori 13.618.175 azioni ordinarie Centro Leasing Banca Spa corrispondenti al 43,54% del capitale. Con l’acquisto delle azioni da parte della Capogruppo Banca CR Firenze Spa ed il successivo aumento di capitale avvenuto nel luglio scorso, il Gruppo Banca CR Firenze è salito all’87,112% di Centro Leasing Banca Spa. Per effetto della suddetta operazione il Gruppo Banca CR Firenze ha assunto anche il 10 controllo di Centro Factoring Spa. Infatti, alla percentuale del 47,693% già detenuta dal Gruppo Banca CR Firenze in quest’ultima società, si aggiunge la quota del 14,946% posseduta da Centro Leasing Banca Spa nel capitale di Centro Factoring Spa. c) In data 23 maggio 2007 Banca CR Firenze S.p.A. ha acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia n. 17.443.000 azioni ordinarie Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., rappresentative di circa l’11,91% del capitale sociale, secondo gli accordi stipulati il 2 marzo 2007, diventando così titolare del 79,99% del capitale sociale di Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A.. Contestualmente al trasferimento delle azioni, la Fondazione ha perso il diritto di cedere a Banca CR Firenze S.p.A. le residue azioni Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. di cui rimarrà proprietaria (poco più del 20% del capitale). Si ritiene necessario dare anche menzione delle trattative condotte fra alcuni dei principali azionisti della Banca, trattative aventi ad oggetto un’ipotesi di cessione di quote detenute dai soci Ente Cassa di Risparmio di Firenze (attualmente detentore del 41,938% del capitale sociale), Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia (3,911% del capitale sociale) e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (3,682% del capitale sociale) al socio Intesa Sanpaolo S.p.A. (attualmente detentore del 18,576% del capitale sociale) e di conseguente unione della Banca al Gruppo Intesa Sanpaolo. Si dà conto in particolare di quanto ufficialmente comunicato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze sull’argomento. In data 20 aprile 2007 “Il Comitato di Indirizzo, preso atto della discussione e del parere dell’Assemblea dei Soci (art. 12 cpv. 3 con riferimento punto 6) tenutasi l’11 aprile scorso, dopo approfondito esame delle questioni connesse alla partecipazione dell’Ente nel capitale della Banca Carifi, ha valutato positivamente il progetto d’integrazione della Banca nella realtà sostanzialmente federativa esistente in Banca Intesa/SanPaolo, con la prospettiva di un accordo fra le principali fondazioni azioniste, e con una presenza significativa nell’azionariato che offrirebbe all’Ente, continuatore della tradizione dell’antica Cassa di Risparmio, notevoli e sicure possibilità di un più ampio impegno sul territorio. Il progetto deve essere trattato e soprattutto deve prevedere che la ipotizzata permanenza dell’Ente anche direttamente nel capitale di Carifirenze assicuri, tramite disposizioni statutarie e accordi, una importante funzione di più attento ed efficace supporto alle piccole e medie imprese agricole, commerciali e industriali del territorio e la continuità del ruolo della Banca fiorentina, compreso il coordinamento di dodici banche Casse di Risparmio dell’Italia Centrale che le sarebbe dato con tale operazione e tutelando il personale che tanto ha contribuito alla vita della Banca. I Soci sono stati convocati per una assemblea di ampia informazione sull’operazione in corso.” In data 4 maggio 2007 “L'Assemblea dei Soci dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze riunita il 4 maggio 2007 esprime il parere che il Comitato di Indirizzo nell’ambito della sua discrezionale competenza e secondo leggi, disposizioni e Statuto deliberi per un indirizzo di gestione del patrimonio che: 1. consenta il mantenimento di una partecipazione dell’Ente nella Banca C.R. Firenze che serve, previo accordi e norme statutarie, ad assicurare la denominazione, la direzione a Firenze, il Presidente e la composizione del Consiglio, la governance, il ruolo sul territorio di riferimento della banca e ciò tenuto conto dell’art. 26 dello Statuto, quale autorizzato dal Ministero vigilante; 2. valorizzi il patrimonio dell’Ente per i suoi importanti fini istituzionali, assicurando più adeguate risorse annuali per Firenze e tutto il territorio di riferimento; 3. impieghi parte consistente del patrimonio per garantire, previa significativa partecipazione azionaria conseguente ad accordi con il consocio, in C.R. Firenze, Intesa – SanPaolo, che la banca fiorentina sia potenziata partecipando alla vita del citato grande gruppo nazionale con la sua integrazione, e assumendo una funzione di coordinamento nell’Italia centrale di numerose banche del gruppo; 4. non prenda in considerazione la proposta del socio BNP-Paribas circa l’assetto della banca C.R. Firenze che ripeterebbe l’esperienza negativa del decaduto patto di sindacato e condizionerebbe la vita della banca a un socio industriale di grande peso ed “essenziale” per assicurare il controllo della società; motivando tali orientamenti con le esigenze dell’Ente, continuatore secondo legge dell’originaria Cassa di Risparmio, e 11 con la necessità di avere sul territorio un operatore bancario di eccellenza nel mercato competitivo che si sta aprendo, conservando l’importante tradizione di supporto alla imprenditoria locale, industriale, agricola, commerciale e salvaguardando il personale.” In relazione a notizie di stampa diffuse nello stesso giorno, il 9 maggio 2007 l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze ha confermato “(…) la prosecuzione delle trattative con Intesa San Paolo in ordine alla permuta di parte delle azioni detenute dallo stesso Ente in Banca CR Firenze SpA. Ove tali trattative abbiano esito favorevole, le relative modalità di regolamento e l’eventuale delisting della Banca, sono elementi oggetto di negoziazione, non ancora definiti fra le parti e che verranno discussi nel più attento rispetto del contesto normativo e della tutela del mercato. L’Ente conferma peraltro la sua intenzione di stabilire con la controparte accordi tali da garantire nel contempo l’identità e la crescita dell’attuale Gruppo Banca CR Firenze e, premessa la significativa presenza dell’Ente nell’azionariato del Gruppo Intesa San Paolo, con un ruolo di rilievo della Banca fiorentina, il presidio del mercato ed il sostegno dell’economia, in particolare delle imprese diffuse nei territori di riferimento dell’Italia Centrale.” In data 14 maggio 2007 “(…) si è riunito il Comitato di Indirizzo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che, dopo ampia discussione, ha approvato all’unanimità la delibera favorevole al progetto di partecipazione dell’Ente all’azionariato del Gruppo Intesa San Paolo, con un ruolo significativo, e al mantenimento di una funzionale presenza azionaria nella Banca Cassa di Risparmio di Firenze con garanzie statutarie sulla salvaguardia delle sue tradizioni e del suo rapporto con il territorio, avendo approvato il progetto di una subholding dell’Italia centrale che intorno alla storica banca fiorentina veda riunite dodici casse di risparmio locali. Il Comitato di Indirizzo ha altresì preso atto con soddisfazione del lodo arbitrale favorevole all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in ordine al diritto di call del 10,78% del capitale di Carifirenze S.p.A. Il Comitato ha inoltre preso conoscenza dell’esercizio del diritto di prelazione da parte dell’Ente sul 50% del capitale di Findomestic Banca alle condizioni previste. Successivamente si è riunito il Consiglio di Amministrazione dell’Ente che è stato informato della delibera del Comitato di Indirizzo approvata all’unanimità, previo parere favorevole dell’Assemblea dei Soci, in ordine al progetto Carifirenze-Intesa-San Paolo. Dopo vari suggerimenti e specifiche indicazioni in ordine alle trattative il Consiglio di Amministrazione ha dato unanime mandato al Presidente Edoardo Speranza di concludere con l’ausilio dell’avv. Francesco Gianni, assistito dai consulenti, le trattative e di sottoporre gli eventuali accordi definitivi al Consiglio stesso. Anche il Comitato di Indirizzo si riunirà dopo tali accordi.” In data 25 luglio 2007 “ (…) Gli organi deliberanti dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, della Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e di So.Fi.Ba.r. S.p.A. hanno approvato un’operazione che contempla la permuta di una quota azionaria di Cassa di Risparmio di Firenze che consentirà a Intesa Sanpaolo l’acquisizione del controllo della Banca ed il contestuale ingresso delle Fondazioni e di So.Fi.Ba.r. S.p.A. nel capitale della stessa Intesa Sanpaolo. L’operazione prevede che Intesa Sanpaolo acquisisca il 40,3% del capitale sociale di Carifirenze – pari a 334 milioni di azioni - detenuto da Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione Cassa di Risparmio di La Spezia (le “Fondazioni”) e So.Fi.Ba.r. S.p.A. tramite permuta con 399 milioni di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo - azioni proprie che verranno acquistate sul mercato successivamente alla relativa autorizzazione assembleare – sulla base di un rapporto di scambio pari a 1,194 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo per ciascuna azione Carifirenze, che consentirà alle Fondazioni di acquisire una partecipazione nel capitale ordinario di Intesa Sanpaolo pari a circa il 3,4% (raggiungendo il 4,1% circa, considerando lo 0,7% già detenuto da Ente Cassa di Risparmio di Firenze). Il rapporto di scambio è stato calcolato con riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi di 12 riferimento di Borsa delle azioni ordinarie di Carifirenze e di Intesa Sanpaolo registrati nei tre mesi compresi tra il 6 dicembre 2006 e il 5 marzo 2007 (ultimo giorno di Borsa antecedente la diffusione sulla stampa dei primi rumors riguardanti l’operazione in oggetto), pari rispettivamente a 4,49 euro e a 5,64 euro. Ai fini del calcolo del Rapporto di Scambio, il prezzo di Borsa del titolo Carifirenze (4,49 euro) è stato incrementato di un premio - associabile al passaggio del controllo di Carifirenze dagli attuali azionisti di maggioranza a Intesa Sanpaolo - fino a 6,73 euro, da cui è disceso il rapporto di 1,194 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo per ciascuna azione Carifirenze. Intesa Sanpaolo - per effetto della quota già detenuta (18,6% circa) e della predetta permuta – verrà a detenere il 58,9% del capitale di Carifirenze e lancerà quindi un’OPA Obbligatoria, ai sensi dell’art. 106 del TUF, sul capitale di Carifirenze non detenuto e a cui Ente Cassa di Risparmio di Firenze non aderirà, mantenendo una quota del 10,3% in Carifirenze. Successivamente all’OPA Obbligatoria verrà comunque perseguito l’obiettivo del delisting di Carifirenze con le modalità più opportune che saranno state individuate. Il Gruppo Carifirenze, con 547 sportelli in Italia (oltre ai 19 esistenti in Romania) operanti in Toscana,Umbria, Lazio, Liguria, Emilia Romagna e Lombardia, al 31 dicembre 2006 aveva un totale attivo di 23.813 milioni di euro, crediti a clientela per 14.628 milioni di euro, raccolta diretta da clientela in depositi ed obbligazioni per 17.009 milioni di euro, raccolta indiretta da clientela per 21.910 milioni di euro e un patrimonio netto di 1.621 milioni di euro. Nel 2006 il Gruppo Carifirenze ha registrato un risultato netto di 271 milioni di euro (173 milioni di euro se si escludessero le componenti non ricorrenti). L’aggregazione consente al Gruppo Intesa Sanpaolo un significativo rafforzamento del posizionamento competitivo nelle 5 regioni del Centro-Nord Italia in cui è concentrata la rete di sportelli del Gruppo Carifirenze – soprattutto in Toscana dove con l’aggregazione la quota di mercato di sportelli cresce dal 4,5% al 18,6% - e in particolar modo in 15 province dell’Italia Centrale. In 10 di queste ultime il Gruppo postaggregazione si posiziona al primo posto (in 6 province) e al secondo posto (in 4 province) in termini di sportelli, in 7 province raggiunge una quota di mercato superiore al 20% e in 13 province registra una quota di mercato di sportelli superiore al 20% rispetto alla più elevata in precedenza registrata da Intesa Sanpaolo o dal Gruppo Carifirenze separatamente. Il Gruppo Carifirenze confluirà nel Gruppo Intesa Sanpaolo beneficiando delle opportunità di sviluppo e di efficienze operative derivanti dall’inserimento in uno dei maggiori gruppi bancari europei e valorizzando la propria presenza sul territorio di riferimento dell’Italia Centrale. Il Gruppo Carifirenze avrà il presidio in esclusiva di Toscana e Umbria, cui si aggiungeranno la Liguria orientale (provincia di La Spezia), la provincia di Viterbo, la provincia di Ascoli e l’area di Fano. Verranno trasferiti al Gruppo Carifirenze, a valori di mercato e con modalità da definire, lapartecipazione di Intesa Sanpaolo in Intesa Casse del Centro nonché le filiali e i centri imprese del Gruppo presenti nel territorio di pertinenza. Il Gruppo Carifirenze manterrà inoltre l’attuale presenza in Emilia Romagna e a Roma e provincia. Il Gruppo Carifirenze, post integrazione di Intesa Casse del Centro, sarà leader nel centro Italia e all’ottavo posto in Italia con circa 900 sportelli (ante eventuali interventi antitrust). Carifirenze avrà la direzione e il coordinamento - per conto della Capogruppo e nell’ambito delle sue politiche generali - delle banche commerciali presenti nel territorio di riferimento. Il Gruppo Carifirenze manterrà, nell’ambito delle politiche generali del Gruppo Intesa Sanpaolo, i propri marchi e autonomie commerciali e creditizie allineate al modello del Gruppo. Verranno utilizzate le strutture specialistiche del Gruppo per le attività di corporate finance, investment banking, public finance, asset management e private banking. Sarà creato in Toscana un centro di eccellenza al servizio del Gruppo. Dopo la permuta delle azioni e il successivo previsto delisting, Ente Cassa di Risparmio di Firenze,fino al mantenimento del possesso di quantitativi prestabiliti di azioni della Cassa, godrà di particolari tutele statutarie e parasociali che, senza limitare l’operatività gestionale anche di tipo straordinario della Cassa, consentiranno all’Ente stesso di esprimere parere vincolante su tematiche di varia natura tra cui il mantenimento dell’autonomia giuridica della Cassa, della denominazione, dell’oggetto e della sede sociale ed operativa, nonché la nomina di propri rappresentanti in CDA, tra i quali il Presidente, ed il godimento di diritti di prelazione e recesso in circostanze prestabilite. A seguito di tale operazione l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, attraverso il Gruppo Carifirenze notevolmente ampliato, continuerà quindi a garantire il mantenimento del tradizionale ancoraggio della banca con la realtà sociale ed economica locale. Le parti provvederanno a richiedere le autorizzazioni di legge per il perfezionamento dell’operazione. 13 Ente Cassa di Risparmio di Firenze è stata assistita da Poli e Associati e Mediobanca in qualità di advisor finanziari e dallo studio Gianni, Origoni, Grippo & Partners per gli aspetti legali. Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e laFondazione Cassa di Risparmio della Spezia sono stati assistiti congiuntamente da Goldman Sachs quale advisor finanziario, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e la Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia sono state assistite congiuntamente dallo Studio Freshfields per gli aspetti legali.” In data 27 luglio “(…)L’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, la Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e So.Fi.Ba.r. S.p.A. informano che ieri è stato firmato l’accordo per la permuta di una quota azionaria di Cassa di Risparmio di Firenze che consentirà a Intesa Sanpaolo l’acquisizione del controllo della Banca ed il contestuale ingresso delle Fondazioni e di So.Fi.Ba.r. S.p.A. nel capitale della stessa Intesa Sanpaolo, i cui termini sono stati resi noti al mercato nel comunicato stampa diffuso ieri.” 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ 5.1 Principali attività Il Gruppo CR Firenze è nato su iniziativa della Banca con l’obiettivo di creare un polo bancario di riferimento delle principali casse di riferimento del centro-nord Italia. Dall’inizio degli anni ’90 la Banca ha intrapreso un programma di espansione territoriale nelle contigue regioni dell’Italia centrale, che si è concretizzato nell’acquisizione, a partire dal 1997, della partecipazione di maggioranza in CR Civitavecchia, CR Orvieto, CR Pistoia, CR Mirandola (incorporata da CR Firenze nell’esercizio 2006), CR Spezia e recentemente in Banca CRF Romania. Il Gruppo CR Firenze offre, sia alla clientela retail che a quella corporate un’ampia gamma di prodotti e servizi tra i quali la raccolta ed il credito a breve, medio e lungo termine, i servizi di incasso e pagamento (incluso l’home banking via Internet ed il telephone banking), servizi di investimento quali la gestione del risparmio, il collocamento e la negoziazione di strumenti finanziari (anche mediante il trading on line) e l’amministrazione di titoli in custodia, nonché la Bancassicurazione, la finanza d’impresa, il leasing e il factoring. Al fine di attuare il processo di riattribuzione degli elementi reddituali e patrimoniali Banca Cr Firenze ha proceduto innanzitutto all’individuazione dei seguenti settori di attività: ¾ Retail, che include i seguenti sottosettori: • retail; • promotori finanziari; • altre reti bancarie (reti delle banche controllate che al momento non dispongono di canali distributivi differenziati per segmento di clientela servito); ¾ Imprese e Private; ¾ Finanza (struttura preposta alla gestione del portafoglio di proprietà e della tesoreria a livello di Gruppo); ¾ Wealth Management (società che sviluppano prodotti per la gestione del risparmio); ¾ Corporate center, ovvero la struttura in cui sono concentrate le funzioni di governo, controllo e gestione delle partecipazioni (incluse quelle consolidate con il metodo del patrimonio netto, fra le quali Findomestic Banca S.p.A.). Le tabelle che seguono illustrano l’andamento del margine di interesse e del margine di intermediazione con riferimento ai suddetti segmenti di attività del Gruppo: Retail Valori in milioni di Euro Imprese e Private 14 Finanza Wealth management Corporate center Totale Gruppo Margine di interesse - esercizio 2006 441,0 100,8 6,6 35,0 -10,4 573,1 Margine di interesse - esercizio 2005 proforma 384,4 90,0 4,1 35,4 -4,7 509,2 Variazione % +14,7 +12,0 +61,0 -1,1 +121,3 +12,5 Retail Valori in milioni di Euro Imprese e Private Wealth management Finanza Corporate center Totale Gruppo Margine di intermediazione - esercizio 2006 702,3 165,2 32,8 61,1 42,7 1.004,1 Margine di intermediazione - esercizio 2005 proforma 642,9 144,0 29,5 58,1 58,6 933,1 +9,2 +14,7 +11,2 +5,1 -27,1 +7,6 Variazione % 5.2 Principali mercati Il Gruppo opera nell’ambito dell’intermediazione creditizia e finanziaria su tutti i segmenti di clientela anche se la maggior parte dell’attività è concentrata sui Clienti Retail. Il Gruppo ha una presenza significativa, oltre che in Toscana, anche in Umbria, Lazio e Liguria mentre copre solo marginalmente i territori di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. In Toscana il Gruppo evidenzia un miglior posizionamento in termini di quote di mercato nel comparto della raccolta rispetto a quello degli impieghi nel quale ritiene di avere margini di miglioramento. I clienti del Gruppo possiedono mediamente un numero di prodotti superiore, a riprova di una maggiore fidelizzazione, rispetto alla media del sistema bancario italiano evidenziando quindi una buona capacità di sviluppo della relazione da parte del Gruppo. Al 31 dicembre 2006 l’organico del Gruppo CR Firenze si attesta a 5.754 risorse a ruolo (dati puntuali di fine periodo), con un incremento complessivo su base annua di 66 risorse. Per quanto riguarda le Banche del Gruppo con sede in Italia, le 5.165 risorse sono distribuite in 2.484 donne e 2.681 uomini (il personale femminile è pari al 48,1% del totale organico a ruolo). Al 31 dicembre 2006 il numero delle filiali delle banche italiane del Gruppo ammonta a 542 unità, dislocate in 22 Province (7 Regioni); ad esse vanno aggiunte le 11 filiali di Banca C.R. Firenze Romania. In questo contesto sono inoltre operativi 30 Centri imprese e private e 31 Spazi finanziari. Regione TOSCANA LIGURIA UMBRIA LAZIO EMILIA ROMAGNA LOMBARDIA VENETO TOTALE N° filiali 336 55 42 59 42 7 1 542 La Toscana rappresenta il mercato geografico di riferimento del Gruppo; infatti, al 31 dicembre 2006, in tale regione si trovava circa il 62% degli sportelli totali. Al 31 dicembre 2006, la quota del Gruppo in Toscana era pari a circa il 14,03% del totale degli sportelli, rispetto ad una quota pari al 14,54% circa al 31 dicembre 2005 e al 14,67% circa al 31 dicembre 2004. 15 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 6.1 Descrizione del Gruppo CR Firenze Il Gruppo CR Firenze è nato su iniziativa della Banca con l’obiettivo di creare un polo bancario di riferimento formato da Casse di Risparmio appartenenti all’area geografica del centro-nord Italia. Il Gruppo è costituito dall’Emittente, in qualità di capogruppo, dalle società bancarie, e dalle società “prodotto” nel prosieguo elencate. Ognuna delle banche del Gruppo è profondamente radicata nel proprio territorio di riferimento, alla cui crescita economica e sociale contribuisce. Le società prodotto, specializzate nella prestazione di determinate tipologie di servizi con un forte orientamento verso una strategia di distribuzione multi-canale, permettono al Gruppo di offrire alla propria clientela una vasta gamma di soluzioni personalizzate di natura bancaria, finanziaria, assicurativa e di credito al consumo. CR Firenze nella sua posizione di capogruppo esercita nei confronti delle controllate attività di direzione e coordinamento trovando così applicazione le norme di cui al Testo Unico Bancario e relative Istruzioni di Vigilanza nonché le norme di cui al Capo IX, Libro V, del codice civile. Alla data del presente documento di registrazione compongono il Gruppo Bancario, ai sensi degli artt. 60-64 del Testo Unico Bancario, le seguenti società: • Banca CR Firenze S.p.A. – Banca Capogruppo con sede in Firenze; • Cassa di Risparmio di Civitavecchia S.p.A. – Banca con sede in Civitavecchia (Roma); • Cassa di Risparmio di Orvieto S.p.A. – Banca con sede in Orvieto (TR); • Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia S.p.A. – Banca con sede in Pistoia; • Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. – Banca con sede in La Spezia; • Banca CR Firenze Romania S.A. – Banca con sede in Bucarest (Romania); • Centro Leasing Banca SpA – Banca con sede in Firenze; • CR Firenze Gestion Internationale S.A. – Società di gestione di fondi comuni di investimento con sede in Lussemburgo; • Centro Factoring SpA - Società finanziaria con sede in Firenze; • Centro Leasing Rete SpA – Società finanziaria con sede in Firenze; • Immobiliare Nuova Sede S.r.l. – Società strumentale con sede in Firenze; • Infogroup S.p.A. – Società strumentale con sede in Firenze; • Citylife S.p.A.– Società strumentale con sede in Firenze; • Tebe Tours S.p.A. – Società strumentale con sede in Mirandola (MO); • GE.FI.L S.p.A. Gestione Fiscalità Locale – Società finanziaria di riscossione tributi locali. La società Centrovita Assicurazioni S.p.A., pur se controllata da CR Firenze, non fa parte del Gruppo Bancario secondo la disciplina di settore sopra richiamata, in quanto l’attività assicurativa che essa esercita non rientra fra quelle bancaria, finanziaria e strumentale. 6.2 Società Controllate Società bancarie Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia S.p.A. Con sede in Pistoia, Via Roma n. 3. E’ controllata da CRF con una partecipazione pari al 60% del capitale sociale ordinario. Alla data del Documento di Registrazione, CR Pistoia opera attraverso 78 sportelli, distribuiti su cinque province in due regioni. Cassa di Risparmio di Orvieto S.p.A. Con sede in Orvieto (TR) in Piazza della Repubblica n. 21. E’ controllata da CRF con una partecipazione pari al 73,57% del capitale sociale. Alla data del Documento di Registrazione, CR Orvieto conta complessivamente 40 sportelli un Centro Imprese ed un Centro Private. 16 Cassa di Risparmio di Civitavecchia S.p.A. Con sede in Civitavecchia (RM) in Corso Centocelle n. 44. La Banca detiene una partecipazione di controllo in CR Civitavecchia pari al 51% del capitale sociale. Alla data del Documento di Registrazione, l’area di operatività di CR Civitavecchia, con complessivi 32 sportelli, un Centro Imprese ed un Centro Private, si estende nelle province di Roma (28 sportelli) e Viterbo (4 sportelli). Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. Con sede in La Spezia, in Corso Cavour n. 86. E’ controllata da CRF con una partecipazione pari a poco meno dell’80% del capitale sociale. Alla data del Documento di Registrazione, CR Spezia è attiva in tre regioni (Liguria, Toscana ed Emilia Romagna) ed in sei province attraverso una rete di 77 sportelli, due Centri Imprese ed un Centro Private. Banca C.R. Firenze Romania S.A. E’ una società di diritto rumeno esercente l’attività bancaria, con sede in Bdul, Unirii 55, Sector 3, Bucarest. CR Firenze controlla la Banca romena attraverso la titolarità di una partecipazione del 56,23% al capitale. Alla data del Documento di Registrazione, la banca rumena conta su di una rete di 19 sportelli. Centro Leasing Banca S.p.A. Centro Leasing Banca SpA rappresenta uno dei principali operatori dell’attività di leasing in Italia. Il Gruppo CRF commercializza tutta la gamma dei prodotti Centro Leasing Banca, che comprende le forme classiche di locazione finanziaria strumentale ed immobiliare, attraverso la propria rete di vendita. Gli obiettivi per i prossimi anni sono l’espansione delle attività nell’ambito nazionale attraverso il consolidamento della rete distributiva, l’integrazione dei prodotti e l’ampliamento della gamma dei servizi nel settore asset finance. Società “prodotto” Centrovita Assicurazioni S.p.A. Con sede in Firenze, in Via Ricasoli n. 9. E’ stata costituita nel 1996 su iniziativa della Banca e di Cardif (società del Gruppo BNP Paribas) e oggi il Gruppo CRF la controlla con una partecipazione pari al 51% del capitale sociale. E’ la compagnia assicurativa del Gruppo e offre prodotti innovativi caratterizzati da un elevato contenuto finanziario. La società distribuisce i suoi prodotti attraverso gli sportelli del Gruppo, con cui opera in stretta collaborazione per realizzare servizi sempre più rispondenti alle esigenze della clientela. Centro Factoring S.p.A. L’offerta del Gruppo CRF comprende anche i servizi di factoring attraverso la controllata Centro Factoring, la quale opera soprattutto con la propria rete di vendita diretta, supportata dall’azione commerciale degli sportelli del Gruppo che individuano e segnalano la clientela potenzialmente interessata alle operazioni di factoring. Infogroup S.p.A. Con sede in Firenze, in Via delle Panche n. 140. Infogroup è interamente controllata dal Gruppo CRF. Opera essenzialmente nel settore dell’informatica per le banche e si è sviluppata costantemente negli anni fino a raggiungere una dimensione significativa nel panorama nazionale. Fornisce servizi e consulenza in tema di Application Management, nonché servizi relativi alle attività di monetica, banca virtuale e commercio elettronico. Particolare attenzione è rivolta al settore delle tecnologie multimediali e a quello dei servizi nell’area della formazione. CityLife S.p.A. Con sede in Firenze, in Via delle Panche n. 140. Citylife è interamente controllata dal Gruppo CRF. Opera nel settore della consulenza, sviluppo e gestione di servizi su Internet e per la comunicazione in generale. Ha maturato una pluriennale esperienza nella gestione di contenuti di qualità sul Web e più in generale nella 17 comunicazione on line, settori nei quali la società è in grado di fornire consulenza completa in particolare nel web marketing. Immobiliare Nuova Sede S.r.l. Con sede in Firenze, Via Bufalini n. 6, è controllata interamente da CRF. La società cura la realizzazione del complesso immobiliare che ospiterà la nuova sede dell’Emittente, essendo titolare dell’area d’insediamento e dei contratti d’appalto per i lavori, giunti ad un significativo grado d’avanzamento. Tebe Tours S.p.A. Con sede in Mirandola (MO), Via Felice Cavallotti n. 26. E’ una società controllata CR Firenze S.p.A. che svolge attività di organizzazione e vendita di soggiorni, viaggi e crociere. CR Firenze Gestion Internationale S.A. Società con sede in L-1930 Luxembourg 9-11 Rue Goethe, costituita il 25 ottobre 2000 in partnership tra CRF (80%) e Intesa Sanpaolo (20%) per la gestione di Giotto Lux Fund, fondo di diritto lussemburghese armonizzato UE. Ge.Fi.L. – Gestione Fiscalità Locale S.p.A. Società con sede in La Spezia, interamente controllata da Cassa di Risparmio della Spezia S.p,A. La sua attività, recentemente iniziata consiste nella riscossione di tributi locali nella provincia de La Spezia. 6.3 Altre partecipazioni rilevanti Findomestic Banca S.p.A. Il Gruppo CRF detiene attualmente il 50% del capitale sociale di Findomestic mentre il restante 50% appartiene a Cetelem S.A., società del gruppo BNP Paribas. Sin dalla sua costituzione Findomestic ha beneficiato dell’apporto strategico di CRF sotto il profilo economico/finanziario e logistico nonché della convergenza di business con Cetelem S.A., anch’essa attiva nel settore del credito al consumo. Costituita nel 1984 come società finanziaria, Findomestic esercita l’attività bancaria dal 1999, beneficiando delle opportunità derivanti dall’ampliamento dell’attività pur continuando a dedicarsi, come attività principale, al credito al consumo. E’ il leader italiano del comparto. In altre parti del presente Documento di Registrazione sono trattate le recenti vicende riguardanti l’assetto societario. Soprarno SGR S.p.A. In data 3 agosto 2006 è stata costituita, previa autorizzazione della Banca d’Italia, su iniziativa di Banca CR Firenze e di Banca Ifigest S.p.A. la società Soprarno SGR S.p.A., avente ad oggetto la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio sotto varie forme. La società ha un capitale sociale di Euro 2.000.000 che inizialmente era suddiviso al 50% tra i due soci bancari. In data 15 gennaio 2007 la società è stata autorizzata dalla Banca d’Italia alla prestazione dei servizi di gestione del risparmio con iscrizione all’Albo delle Sgr al n. 236 e la compagine sociale è stata allargata a due soggetti privati. Infatti, come previsto negli accordi sottoscritti in fase di costituzione della società, Banca CR Firenze S.p.A. e Banca Ifigest S.p.A. hanno ceduto, nel mese di marzo 2007, una quota pari al 2,5% ciascuna, a scopo di fidelizzazione e incentivazione a due gestori della società. L’interessenza del Gruppo si è ridotta pertanto dal 50% al 47,5%. La società ha avviato la sua operatività a metà luglio 2007. Banca CR Firenze S.p.A. è attualmente in attesa dell’autorizzazione ad operare come banca depositaria per la società in questione. 18 La composizione del Gruppo al 31/8/2007 Partecip. Diretta B.CRF CR Pistoia e Pescia CR CR Civitavecchia Orvieto CR La Spezia Ge.FI.L Infogroup Citylife Centro Leasing Banca Centro Leasing Rete Totale SOCIETA’ DEL GRUPPO BANCARIO Cassa di Risparmio della Spezia SpA Cassa di Risparmio di Orvieto SpA Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia SpA Banca C.R. Firenze Romania S.A. Cassa di Risparmio di Civitavecchia SpA CR Firenze Gestion Internationale S.A. Infogroup SpA Citylife SpA Tebe Tours SpA Ge.FI.L SpA (Gestione Fiscalità locale) Immobiliare Nuova Sede Srl Centro Leasing Banca SpA* Centro Factoring SpA* Centro Leasing Rete SpA* 79,999% 73,570% 60,000% 79,999% 73,570% 60,000% 56,229% 51,000% 56,229% 51,000% 80,000% 94,000% 60,000% 100,000% 4,000% 1,000% 14,946% 100,000% 80,000% 100,000% 100,000% 100,000% 100,000% 100,000% 87,112% 62,639% 100,000% 100,000% 51,000% 100,000% 1,000% 40,000% 100,000% 100,000% 77,491% 41,767% 7,087% 5,729% 43,000% 8,000% 0,561% 1,182% 0,033% 0,790% 0,164% Altre società controllate Centrovita Assicurazioni SpA Centro Leasing Gmbh Società bancarie e finanziarie partecipate almeno al 20% Soprarno Sgr SpA Findomestic Banca SpA Sviluppo Industriale SpA Equitalia Spezia SpA Spezia Risorse Spa Aci Leasing Spa 47,500% 47,170% 47,500% 50,000% 29,187% 25,000% 20,000% 25,070% 2,830% 29,187% 25,000% 20,000% 25,070% Altre società partecipate almeno al 20% Immobiliare Novoli SpA Ce.Spe.Vi. Srl e.T- Group Srl Euroasset Italia Srl Safi Srl 25,000% 20,000% 42,723% 49,000% 20,000% *l’ingresso nel Gruppo bancario è ancora in fase di ufficializzazione da parte di Banca d’Italia 19 25,000% 20,000% 42,723% 49,000% 20,000% 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 7.1 Tendenze significative recenti Non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato (31/12/2006). 7.2 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente e del Gruppo almeno per l’esercizio in corso La Banca non è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente e del Gruppo. 8. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI L’Emittente non esprime alcuna previsione o stima degli utili nel Documento di Registrazione. 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA 9.1 Informazioni sugli organi di amministrazione e controllo e sul direttore generale Consiglio di Amministrazione Ai sensi dell’art. 9 dello statuto sociale (di seguito lo “Statuto”), la Banca è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero pari di membri, determinato dall’Assemblea dei soci, variabile fra dieci e diciotto, ivi compresi il Presidente e il Vice Presidente. Gli Amministratori, salvo diversa disposizione della delibera assembleare, durano in carica tre esercizi, e comunque fino all’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio del terzo esercizio e sono rieleggibili. Qualora per rinuncia o per qualsiasi causa, venga a cessare la maggioranza degli Amministratori, l’intero Consiglio viene considerato dimissionario. Gli Amministratori sono nominati sulla base di liste presentate da soci che, da soli o insieme ad altri soci, siano complessivamente titolari di azioni rappresentative di almeno il 2,5%, del capitale sociale avente diritto di voto nell’Assemblea ordinaria ovvero, se inferiore, della diversa percentuale determinata sulla base delle disposizioni Consob di attuazione dell’art. 147-ter del T.U.I.F. L’elezione avviene in base al sistema dei quozienti, secondo il meccanismo previsto dettagliatamente dall’art. 9 dello Statuto. Alla data del Documento di Registrazione, il Consiglio di Amministrazione è composto da 13 membri nominati dall’Assemblea dei soci del 27 aprile 2006, con l’eccezione del Dott. Federico Vecchioni, nominato, il 2 ottobre 2006, per cooptazione di un Consigliere nominato dalla citata Assemblea e successivamente defunto. L’Assemblea ordinaria del 26 aprile 2007 ha confermato nella carica il Dr. Vecchioni. Uno dei 14 componenti nominati nell’assemblea del 27 aprile 2006, l’Avv. Matteo Melley, ha rassegnato, il 1° agosto 2007, le proprie dimissioni dalla carica ed il Consiglio non ha ancora provveduto alla sua cooptazione. Il Consiglio, chiamato a rimanere in carica fino all’assemblea dei soci di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2008, è quindi così composto: 20 Carica Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere * Consigliere Italiana S.p.A. Nome e Cognome Aureliano Benedetti Piero Antinori* Pio Bussolotto Sergio Ceccuzzi Jean Clamon Luogo e data di nascita Firenze – 15 novembre1935 Pelago (FI) – 15 luglio1938 Vicenza - 7 gennaio 1936 Siena – 15 febbraio1941 Sète (Francia) - 10 settembre 1952 Alessio Colomeiciuc* Serravalle Pistoiese (PT) – 25 giugno1956 Massimo Mattera Roma - 29 settembre 1944 Giuseppe Morbidelli Arezzo – 16 novembre 1944 Antonio Patuelli* Bologna – 10 febbraio1951 Giuseppe Spadafora Palermo - 7 settembre 1954 Francesco Taranto* Genova - 13 maggio 1940 Riccardo Varaldo* Savona – 17 giugno 1935 Federico Vecchioni Padova – 23 maggio 1967 indipendente ai sensi dell’art. 148 del T.U.I.F. e del Codice di Autodisciplina promosso da Borsa I membri del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede della Banca, in via Bufalini n. 6, Firenze. La seguente tabella indica le principali attività svolte dai componenti del Consiglio di Amministrazione al di fuori di CR Firenze, le partecipazioni di controllo da essi detenute in società di capitali e le società di persone di cui gli stessi siano soci alla data del Documento di Registrazione. NOME ATTIVITÀ SVOLTE AL DI FUORI DI CR FIRENZE Aureliano Benedetti Presidente del Consiglio di Amministrazione di Centrovita Assicurazioni S.p.A.; Componente del Consiglio di Amministrazione di Società Finanziaria di Compartecipazioni S.p.A. e Scala Group S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale di Sanpaolo IMI Internazionale S.p.A.; Sindaco Effettivo di: i) Banca d’Intermediazione Mobiliare IMI S.p.A.ii) Marchi industriale S.p.A., iii) Mas Italia S.r.l. - Piero Antinori Presidente e Amministratore Delegato di Marchesi Antinori S.r.l.; Presidente del Consiglio di Amministrazione di: i) Antinori Agricola S.r.l.; ii) P.Antinori S.r.l.; iii) Tormaresca S.r.l.; iv) Argentiera S.r.l.; v) Palazzo Antinori S.r.l.; vi) Antinori International S.A.; vii) Antinori California S.A.; ix) Società valorizzazione dei vini toscani S.r.l.. Componente del Consiglio di Amministrazione di: i) Aeroporto di Firenze S.p.A.; ii) Antinori Matte S.A.; iii) Campo di Sasso S.r.l.; iv) Prunotto S.r.l., v) Colsolare, Meridiana wine Estate Marchesi Antinori S.r.l. Antinori Agricola S.r.l. Argentiera S.r.l. Società Agricola, Procacci, Interland CIE, European Coopers, European Wine Producers, Le Mortelle Soc. Agricola di Alessia Antinori e C., Castagneto Carducci, Toscana Jet, La Braccesca di S. Berlincioni e C., Poggio Franco, Cucina Toscana, Romitorio, Tombolo Beach 21 PARTECIPAZIONI Pio Bussolotto Sergio Ceccuzzi Jean Clamon Alessio Colomeiciuc Massimo Mattera Giuseppe Morbidelli Antonio Patuelli Giuseppe Spadafora Francesco Taranto Riccardo Varaldo Componente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo S.p.A. Componente del Consiglio di Amministrazione di Banca delle Marche S.p.A. Presidente di i) Centro Leasing Banca S.p.A., ii) Centro Leasing Rete S.p.A., iii) Gualfonda S.p.A., iv) Firenze industria finance S.p.A. Amministratore Unico di SeFra S.r.l. Direttore Generale Delegato di BNP Paribas S.A.; Componente del Consiglio di Amministrazione di: i) Compagnie Nationale à Portefeuille S.A.; ii) BNP Paribas Lease Group S.A.; iv) Cetelem S.A.; v) Arval Service Lease S.A.; vi) UCB S.A.; vii) ERBE S.A.; vii) Euro Securities Partners; viii) Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., x) Partecis Sas Componente del Consiglio di Sorveglianza Galeries Lafayette S.A.. nulla da segnalare Presidente del Consiglio di Amministrazione di IMI Investimenti S.p.A.; Componente del Consiglio di Amministrazione di Banca IMI S.p.A.; Componente del Consiglio di Amministrazione di Synesis S.p.A.. Componente del Consiglio di Amministrazione di: i) Fondiaria SAI S.p.A.; ii) A.C. Fiorentina S.p.A. Presidente del Consiglio di Amministrazione di: i) Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A.; ii) Società Finanziaria di Banche Romagnole (Sofibar) S.p.A., iii) Consult invest Asset managment Sgr Vice Presidente di: i) Centro Leasing Banca S.p.A. ii) Banca di Imola S.p.A. Componente del Consiglio di Amministrazione di: i) Società Riscossioni Italia S.p.A. ii) Si Holding S.p.A., iii) Società cooperativa libro aperto, iv) Centro Leasing Rete S.p.A. v) Spaira s.s. Componente del Consiglio di Amministrazione di: i) Vittoria Assicurazioni S.p.A.; ii) CARDIF Assicurazioni S.p.A.; Amministratore delegato di Cassa Lombarda S.p.A. Componente del Consiglio di Amministrazione di: i) Enel S.p.A.; ii) Banca CARIGE S.p.A.; iii) Pioneer Global Asset Management S.p.A.; iv) Unicredit Xelion Banca S.p.A. Componente del Consiglio di Amministrazione di: i) Finmeccanica S.p.A.; ii) Piaggio & C. S.p.A. 22 - SeFra S.r.l. - - - - - - Federico Vecchioni Titolare della omonima ditta individuale che gestisce un’azienda agricola Presidente del Consiglio di Amministrazione di Campus Agricola assicurazioni S.r.l., Agricola il ceppo Soc. Sempl. Presidente di Confagricoltura Componente del Consiglio di Amministrazione di: i) CO.AGRI società cooperativa agricola, ii) Mattazione maremmana S.r.l., iii) Polo universitario grossetano S.c.r.l., iv) Agroqualità S.r.l., v) Buonitalia S.p.A. Comitato Esecutivo Ai sensi dell’art. 12 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione nomina fra i suoi componenti un Comitato Esecutivo, determinandone le funzioni e i poteri. Il Comitato Esecutivo è composto da un minimo di cinque a un massimo di otto membri. Fanno parte di diritto del Comitato il Presidente, il Vice Presidente, l’Amministratore Delegato, ove nominato e il Direttore Generale, qualora componente del Consiglio di Amministrazione. Alla data del Documento di Registrazione, il Comitato Esecutivo è composto da 6 membri e dura in carica fino all’Assemblea dei soci di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2008. La seguente tabella evidenzia la composizione del Comitato Esecutivo alla data del Documento di Registrazione: Carica Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Nome e Cognome Aureliano Benedetti Piero Antinori Giuseppe Morbidelli Pio Bussolotto Massimo Mattera Giuseppe Spadafora Collegio Sindacale Ai sensi dell’art. 15 dello Statuto, il Collegio Sindacale è composto da tre Sindaci effettivi e due supplenti. Essi durano in carica per tre esercizi e comunque fino all’Assemblea dei soci convocata per l’approvazione del bilancio del terzo esercizio della loro carica. Le elezioni alla carica di sindaco si svolgono mediante voto di lista in conformità con quanto previsto dell’articolo 16 dello Statuto. L’Assemblea dei soci del 26 aprile 2007 ha provveduto all’elezione dei membri del Collegio Sindacale in carica alla data del Documento di Registrazione, i quali scadranno con l’Assemblea che approverà il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009. La seguente tabella evidenzia la composizione del Collegio Sindacale alla data del Documento di Registrazione: Carica Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente Nome e Cognome Domenico Muratori Vieri Fiori Marco Sacconi Angelo Falbo Francesco Mancini Luogo e Data di nascita Bari, 18 marzo 1961 Firenze, 5 agosto 1942 Firenze, 12 settembre 1952 Roma, 8 ottobre 1966 Firenze, 27 luglio 1960 I membri del Collegio Sindacale sono domiciliati per la carica presso la sede della Banca, in via Bufalini n. 6, Firenze. La seguente tabella indica le principali attività svolte dai componenti del Collegio Sindacale al di fuori di CR Firenze, le partecipazioni di controllo da essi detenute in società di capitali e le società di persone di cui gli stessi siano soci alla data del Documento di Registrazione. 23 Nome Domenico Muratori Vieri Fiori Marco Sacconi Angelo Falbo Attività svolte al di fuori di CR FIRENZE Consigliere di Amministrazione di Sanpaolo Fiduciaria S.p.A.; Sindaco effettivo di Cattleya S.p.A. Direttore Generale di Studi e Ricerche Fiscali del Gruppo Intesa Sanpaolo. Presidente del Collegio Sindacale di: i) CR Orvieto S.p.A.; ii) Equitalia Cerit S.p.A.; iii) E. Pecci & C S.p.A.; iv) Pecci Filati S.p.A.; v) Pontoglio S.p.A.; vi) Gilbarco S.p.A.; vii) Apollo S.p.A.; viii) Botto.r.o. S.r.l., ix) Fidicontrol S.p.A., x) Fiduciaria Toscana S.p.A., xi) Magazzini Generali di Prato Scarl, xii) Mida Milano Srl, xiii) O.I.C. S.r.l., xiv) Equitalia servizi S.p.A., xv) Consorzio il cinquecento fiorentino, xvi) L’orto del forte S.p.A. Componente del Consiglio di Amministrazione di: Sviluppo Imprese Centro Italia S.p.A. Sindaco effettivo di: i) CR Pistoia e Pescia S.p.A.; ii) Findomestic Leasing S.p.A.; iii) Credial S.p.A.; iv) ToscoFIN S.r.l.., v) Tecno tessile società nazionale di ricerca tecnologica S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale di: i) Saponerie Mario Fissi S.p.A, ii) Tenuta la Fuga S.r.l. Sindaco effettivo di: (i) CR Pistoia e Pescia S.p.A., ii) CR Civitavecchia S.p.A., iii) Centro Leasing Rete S.p.A.; iv) Lungarno alberghi S.p.A., v) Centro Leasing Banca S.p.A. vi) Gilbarco S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale di Cassa previdenza dipendenti Centro Leasing Banca e Centro Factoring fondo pensione Sindaco effettivo di: i) Tissuelab S.p.A., ii) Di Zio costruzioni meccaniche S.p.A. 24 Partecipazioni - - - - Francesco Mancini Presidente del Collegio Sindacale di Soprarno sgr S.p.A. Sindaco effettivo di: i) CMK S.r.l., ii) Corpo vigili giurati S.p.A., iii) Gruppo Fondiaria service S.r.l., iv) Mercantile Finance S.r.l., v) Vianse S.p.A., vi) Welcome Italia S.p.A., vii) Centro Leasing Banca S.p.A., viii) Centro Leasing Rete S.p.A., ix) Centrovita assicurazioni S.p.A., x) Infogroup S.p.A. xi) Corpo vigili giurati Pisa S.p.A., xii) CR La Spezia S.p.A., xiii) Ge.fil S.p.A., xiv) Equitalia Cerit S.p.A. - Direttore Generale Ai sensi dell’art. 19 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione nomina un Direttore Generale che è a capo della struttura organizzativa e del personale della Banca ed esercita le proprie attribuzioni nell’ambito di quanto stabilito dallo Statuto e dei poteri attribuitigli dal Consiglio di Amministrazione. In particolare, il Direttore Generale, inter alia (i) gestisce la strategia delle risorse, stabilisce i compiti e formula gli obiettivi qualitativi e quantitativi delle aziende del Gruppo, nell’ambito degli indirizzi e secondo le competenze attribuitegli dal Consiglio; (ii) assume tutti i provvedimenti relativi al personale di ogni ordine e grado non riservati alla competenza del Consiglio, secondo i criteri fissati dallo stesso; (iii) formula, per gli atti e gli affari non riservati alla sua competenza, le proposte debitamente istruite da sottoporre agli organi collegiali deliberanti della Banca; (iv) vigila sul corretto svolgimento delle mansioni attribuite al personale dipendente, anche disponendo ispezioni, indagini ed accertamenti; (v) dispone gli incassi e i pagamenti, con facoltà di delega ad altri dipendenti. Ove non sia membro del Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale partecipa alle riunioni sia del Consiglio stesso che del Comitato Esecutivo, senza diritto di voto, esercitando in quelle sedi le proprie funzioni propositive. Il Direttore Generale è coadiuvato da uno o più Vice Direttori Generali e/o Direttori Centrali, che lo sostituiscono, in caso di sua assenza o impedimento, secondo quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, in data 29 aprile 1999, ha nominato il rag. Lino Moscatelli, nato a Cermenate (Co) il 21.12.1942, quale Direttore Generale dell’Emittente, domiciliato per la carica in Via Bufalini n. 6, Firenze. Sono indicate di seguito le principali attività svolte dal Direttore Generale al di fuori di CR Firenze. Si tratta di cariche ricoperte in altre società, su designazione di CR Firenze. Consigliere di: (i) SI Holding S.p.A.; (ii) Centro Leasing Banca S.p.A.; (iii) CR Pistoia e Pescia S.p.A.; (iv) Findomestic Banca S.p.A. ; (v) Sanpaolo IMI Fondi Chiusi SGR; (vi); (vii) Cardif Assicurazioni S.p.A.; (viii) Centrovita Assicurazioni S.p.A. Vice presidente del Consiglio di Amministrazione di CR Firenze Gestion International S.A. Rapporti di parentela Alla data del Documento di Registrazione non esistono rapporti di parentela tra i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e il Direttore Generale della Banca. 25 9.2 Conflitti di interessi degli organi di amministrazione, di direzione e di vigilanza e del Direttore Generale Come indicato ai paragrafi precedenti, alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale ed il Direttore Generale ricoprono cariche in altre società e/o svolgono altre attività economiche, anche attraverso il possesso di quote in altre società. Da tali circostanze possono derivare i principali potenziali conflitti d’interesse cui gli stessi possono essere soggetti nell’assolvimento delle proprie funzioni presso CR Firenze. Tali situazioni sono sottoposte alla rigorosa normativa contenuta nell’art. 136 del Testo Unico Bancario, la quale impone, nei casi in cui le sopra citate società dovessero trovarsi a contrarre obbligazioni di qualsiasi natura con CR Firenze, la preliminare adozione di un’unanime delibera favorevole del Consiglio d’Amministrazione e l’espressione di un parere favorevole da parte di tutti i componenti del Collegio Sindacale. Alcuni Amministratori e Sindaci, come risulta dalle sopra citate tabelle, sono espressione dei soci Intesa Sanpaolo S.p.A. e BNP Paribas S.A., a loro volta capogruppo di due dei più importanti gruppi bancari europei. Nelle riunioni degli organi amministrativi in cui sono discusse operazioni di affidamento effettuate da CR Firenze, è segnalata, quale situazione di potenziale conflitto d’interesse, la presenza di interventi creditizi da parte degli altri gruppi bancari di cui sono espressione gli Amministratori. Altri, minori, cause di conflitto d’interesse possono essere rappresentate dall’operatività personale degli Amministratori, Sindaci e del Direttore Generale in contropartita con CR Firenze o società del Gruppo. Anche per le operazioni di affidamento nei confronti di tali soggetti si applica la disciplina prevista dall’art. 136 del Testo Unico Bancario. 10. PRINCIPALI AZIONISTI 10.1 Azionisti che detengono partecipazioni superiori al 2% del capitale sociale dell’Emittente Al 24 settembre 2007 gli azionisti che possedevano, direttamente o indirettamente, azioni della Banca, in misura pari o superiore al 2% del capitale sociale con diritto di voto, sono indicati nella tabella che segue: Azionista N° azioni Ente CR Firenze Intesa Sanpaolo S.p.A. BNP Paribas Fondazione CR Spezia Fondazione CR Pistoia e Pescia Gruppo Banca CARIGE Altri / mercato Totale 347.453.965 153.898.664 54.014.280 32.398.176 % del capitale sociale 41,928% 18,571% 6,518% 3,910% 30.500.776 20.739.746 189.677.961 828.683.568 3,681% 2,503% 22,889% 100,00% Sono comprese nella voce Altri (Mercato), in considerazione della loro natura, le partecipazioni detenute dagli investitori istituzionali. Fra queste assume significativo rilievo quella detenuta dalla società di gestione di fondi d’investimento di diritto statunitense Julius Baer Investment Management Llc, la cui quota, sulla base delle comunicazioni fatte pervenire ai sensi dell’art. 120 del Testo Unico dell’Intermediazione Finanziaria, deve ritenersi attualmente compresa fra il 2% ed il 5%. Fonte dei dati: libro soci Banca CR Firenze S.p.A. ed altre comunicazioni a disposizione Indicazione dell’eventuale soggetto controllante ai sensi dell’art. 23 del Testo Unico Bancario Per quanto a conoscenza dell’Emittente, la Banca non è controllata, direttamente e/o indirettamente, da un altro soggetto, ai sensi dell’art. 23 del Testo Unico Bancario. 26 Si segnala che, ai sensi dell’art. 8 dello Statuto, qualora una fondazione bancaria (quale l’Ente CR Firenze) sia in grado di esercitare, in base al capitale presente o rappresentato in Assemblea ordinaria, il voto che esprime la maggioranza delle azioni presenti ed ammesse al voto, saranno escluse dal voto il numero di azioni che rappresentino la differenza, più una azione, fra il numero delle azioni della fondazione bancaria e l’ammontare complessivo delle azioni dei rimanenti azionisti presenti ed ammesse al voto al momento della votazione. Tale disposizione trova applicazione anche nel caso in cui la maggioranza delle azioni presenti ed ammesse al voto appartenga a più soci aderenti ad un patto parasociale nel quale la fondazione bancaria abbia conferito la maggioranza delle azioni costituenti lo stesso; in tale ipotesi la limitazione delle azioni ammesse al voto trova applicazione nei confronti di ciascun socio, in misura proporzionale rispetto al totale delle azioni degli aderenti al patto e presenti in Assemblea. 10.2 Accordi che possono determinare una variazione dell’assetto di controllo dell’Emittente Alcuni dei principali azionisti della Banca, e segnatamente l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e la SO.FI.BA.R. S.p.A. (Gruppo CR Ravenna) quali parti venditrici, da una parte, e Intesa Sanpaolo S.p.A. quale acquirente, dall’altra, hanno stipulato, il 26 luglio 2007, accordi finalizzati all’acquisizione da parte di quest’ultima del controllo della Banca. Tale circostanza è stata resa pubblica attraverso i comunicati obbligatori ai sensi dell’art. 114 del D. Lgs. 58/1998. L’operazione si articolerà in più fasi, per ognuna delle quali sono stati convenuti i termini in cui gli azionisti eserciteranno le loro facoltà nel governo societario di Banca CR Firenze S.p.A. La prima fase ha preso inizio dal momento della stipulazione degli accordi ed è indirizzata all’effettuazione dell’operazione di permuta fra le azioni Intesa Sanpaolo S.p.A. che la stessa società andrà ad acquistare ai sensi dell’art. 2357 c.c. e dell’art. 132 D. Lgs. 58/1998, e le azioni Banca CR Firenze S.p.A. di proprietà delle parti venditrici, operazione che porterà Intesa Sanpaolo S.p.A. nel controllo della Banca. La permuta sarà effettuata dopo il rilascio delle necessarie autorizzazioni e l’acquisto da parte di Intesa Sanpaolo S.p.A. delle proprie azioni. A seguito della Permuta, Intesa Sanpaolo S.p.A. dovrà effettuare un’Offerta Pubblica di Acquisto sulle azioni Banca CR Firenze S.p.A., operazione che sarà finalizzata anche al delisting di Banca CR Firenze S.p.A. Tale prima fase è disciplinata in un apposito Contratto di Permuta di Azioni e Accordo Parasociale stipulato fra tutte le parti. Si prevede in particolare che Intesa Sanpaolo acquisisca il 40,3% del capitale sociale di Carifirenze - pari a 334 milioni di azioni tramite permuta con 399 milioni di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo - azioni proprie che verranno acquistate sul mercato successivamente alla relativa autorizzazione assembleare - sulla base di un rapporto di scambio pari a 1,194 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo per ciascuna azione Carifirenze. Intesa Sanpaolo - per effetto della quota già detenuta (18,6% circa) e della predetta permuta - verrà a detenere il 58,9% del capitale di Carifirenze e lancerà quindi un’OPA Obbligatoria, ai sensi dell’art. 106 del TUF, sul capitale di Carifirenze non detenuto e a cui Ente Cassa di Risparmio di Firenze non aderirà, mantenendo una quota del 10,3% in Carifirenze. Successivamente all’OPA Obbligatoria verrà comunque perseguito l’obiettivo del delisting di Carifirenze con le modalità più opportune che saranno state individuate. All’interno di tale Contratto è altresì previsto che il Patto Parasociale stipulato il 12 aprile 2006 fra l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, la Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia sia risolto con il passaggio delle quote azionarie dei 3 soci a Intesa Sanpaolo nei termini convenuti, e che ad esso non sia comunque data applicazione prima della Permuta. Dopo l’acquisizione del controllo da parte di Intesa Sanpaolo S.p.A., l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze manterrà una quota di minoranza nella Banca, posizione cui sarà garantita, tramite clausole statutarie ed accordi parasociali, una significativa rilevanza nel governo societario della Banca stessa. 27 I due soci in questione hanno disciplinato tale seconda fase, indirizzata verso l’effettuazione di operazioni finalizzate alla revoca della quotazione sui mercati regolamentati delle azioni Banca CR Firenze S.p.A., stipulando l’apposito Contratto Post Permuta, contenente anche le linee d’indirizzo generali dell’appartenenza della Banca al Gruppo Intesa Sanpaolo. All’interno di tale secondo accordo è stata convenuta anche la futura stipulazione di un ulteriore accordo fra gli stessi soci, l’apposito Contratto Post Delisting, che regolerà i reciproci rapporti nella terza fase, cioè dopo che al governo societario della Banca non sarà più applicabile la disciplina delle società con azioni quotate. Il Gruppo Carifirenze confluirà nel Gruppo Intesa Sanpaolo beneficiando delle opportunità di sviluppo e di efficienze operative derivanti dall’inserimento in uno dei maggiori gruppi bancari europei e valorizzando la propria presenza sul territorio di riferimento dell’Italia Centrale. Il Gruppo Carifirenze avrà il presidio in esclusiva di Toscana e Umbria, cui si aggiungeranno la Liguria orientale (provincia di La Spezia), la provincia di Viterbo, la provincia di Ascoli e l’area di Fano. Verranno trasferiti al Gruppo Carifirenze, a valori di mercato e con modalità da definire, la partecipazione di Intesa Sanpaolo in Intesa Casse del Centro nonché le filiali e i centri imprese del Gruppo presenti nel territorio di pertinenza. Il Gruppo Carifirenze manterrà inoltre l’attuale presenza in Emilia Romagna e a Roma e provincia. Il Gruppo Carifirenze, post integrazione di Intesa Casse del Centro, sarà leader nel centro Italia e all’ottavo posto in Italia con circa 900 sportelli (ante eventuali interventi antitrust). Carifirenze avrà la direzione e il coordinamento - per conto della Capogruppo e nell’ambito delle sue politiche generali - delle banche commerciali presenti nel territorio di riferimento. Il Gruppo Carifirenze manterrà, nell’ambito delle politiche generali del Gruppo Intesa Sanpaolo, i propri marchi e autonomie commerciali e creditizie allineate al modello del Gruppo. Verranno utilizzate le strutture specialistiche del Gruppo per le attività di corporate finance, investment banking, public finance, asset management e private banking. Sarà creato in Toscana un centro di eccellenza al servizio del Gruppo. Dopo la permuta delle azioni e il successivo previsto delisting, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, fino al mantenimento del possesso di quantitativi prestabiliti di azioni della Cassa, godrà di particolari tutele statutarie e parasociali che, senza limitare l’operatività gestionale anche di tipo straordinario della Cassa, consentiranno all’Ente stesso di esprimere parere vincolante su tematiche di varia natura tra cui il mantenimento dell’autonomia giuridica della Cassa, della denominazione, dell’oggetto e della sede sociale ed operativa, nonché la nomina di propri rappresentanti in CDA, tra i quali il Presidente, ed il godimento di diritti di prelazione e recesso in circostanze prestabilite. A seguito di tale operazione l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, attraverso il Gruppo Carifirenze notevolmente ampliato, continuerà quindi a garantire il mantenimento del tradizionale ancoraggio della banca con la realtà sociale ed economica locale. Per maggiori dettagli si rinvia agli estratti dei due citati Contratti redatti e pubblicati in conformità alla normativa vigente. 28 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 11.1 Informazioni finanziarie selezionate relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005 e 2006 Gli schemi di stato patrimoniale e conto economico consolidati dell’Emittente relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005 e 2006 (entrambi redatti secondo gli IFRS adottati dall’Unione Europea e, pertanto, utilizzando i nuovi schemi definiti da Banca d’Italia con la circolare n. 262 del 22 dicembre 2005), sono riportati nei rispettivi bilanci consolidati pubblicati. I bilanci a disposizione del pubblico, così come indicato nel capitolo 14, sono da considerasi inclusi mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione. 11.2 Bilanci I dati dell’Emittente sono riferiti ai bilanci consolidati. INFORMAZIONI FINANZIARIE BILANCIO CONSOLIDATO BILANCIO CONSOLIDATO ESERCIZIO 2005 ESERCIZIO 2006 Stato patrimoniale pagg. 282 – 283 pag. 53 Conto economico pag. 284 pag. 54 Rendiconto finanziario pag. 286 pagg. 56 – 57 11.3 Revisione delle informazioni annuali relative agli esercizi passati. I bilanci consolidati dell’Emittente relativi agli esercizi chiusi al dicembre 2005 e 2006 sono stati assoggettati a revisione contabile da parte della Società di Revisione PricewaterhouseCoopers SpA, che ha emesso le rispettive relazioni in data 12 aprile 2006 e 11 aprile 2007. Si precisa che la Società di revisione ha espresso giudizio positivo senza rilievi sui bilanci dell’Emittente al 31 dicembre 2006 e 2005. 11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie Le ultime informazioni finanziarie contenute in questo Capitolo 11 si riferiscono al semestre chiuso al 30 giugno 2007. 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali e altre informazioni finanziarie Di seguito vengono riportati gli schemi di stato patrimoniale e conto economico consolidati riclassificati relativi al semestre chiuso al 30 giugno 2007 e recentemente pubblicati. Si ricorda che i dati semestrali pubblicati sono stati sottoposti a revisione contabile limitata. La relazione semestrale a disposizione del pubblico, così come indicato nel capitolo 14, è da considerasi inclusa mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione. 29 Stato Patrimoniale consolidato riclassificato 30 Conto economico consolidato riclassificato 31 11.6 Procedimenti giudiziari ed arbitrali Nel corso del normale svolgimento della propria attività, Banca CR Firenze è interessata, a vario titolo, in alcuni procedimenti giudiziari in materia civile, penale e amministrativa. Tali procedimenti non inficiano tuttavia la posizione finanziaria dell’Emittente, che è tale da garantire l’adempimento nei confronti degli investitori degli obblighi derivanti dall’emissione degli strumenti finanziari oggetto del Programma. Banca CR Firenze espone nel bilancio al 31 dicembre 2006 un fondo destinato a coprire le potenziali passività che potrebbero derivare dai procedimenti pendenti per complessivi Euro 34 milioni circa. Alla data del 30 giugno 2007, tale fondo era pari complessivamente a circa Euro 35 milioni. Di seguito si riporta una descrizione delle principali categorie di contenzioso che interessano Banca CR Firenze. Procedimenti relativi alla prestazione di servizi di investimenti e strumenti finanziari. Al 30 giugno 2007 risultano pendenti n. 148 cause aventi ad oggetto strumenti finanziari, promosse dai clienti che hanno acquistato, tramite la rete di Banca CR Firenze, titoli obbligazionari che non sono stati rimborsati in quanto gli emittenti sono successivamente in stato di default (vedasi Argentina, Gruppo Cirio, Gruppo Parmalat, Giacomelli). Al momento dell’instaurarsi di tale tipologia di contenzioso, o addirittura nella fase precedente del reclamo, laddove ne ricorrano i presupposti, la Banca effettua un attento esame delle operazioni in contestazione al fine di addivenire o alla composizione bonaria dell’instaurando giudizio o ad una definizione stragiudiziale della causa in corso, proponendo soluzioni transattive. Qualora invece le contestazioni avanzate da controparte risultino prive di fondamento se non addirittura pretestuose, la Banca procede nella difesa giudiziale del proprio operato. Al 30 giugno 2007 sono stati complessivamente accantonati in bilancio circa Euro 7,3 milioni, pari all’80% del valore nominale degli strumenti finanziari oggetto di contenzioso. Procedimenti relativi all’applicazione di interessi anatocistici Fino al 2000, la Banca ha applicato, analogamente a quanto fatto dalle altre banche operanti in Italia, periodicità diverse nella capitalizzazione degli interessi attivi e passivi sui conti correnti. Tale asimmetria è stata ritenuta illegittima, sin dal 1999, da alcune pronunce della Corte di Cassazione, in seguito alle quali sono stati adottati dei correttivi normativi, tra cui, in particolare, la delibera del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio del 9 febbraio 2000. Nel novembre 2004, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, ha sancito la nullità delle clausole di capitalizzazione trimestrale degli interessi in maniera retroattiva, ossia anche per il periodo antecedente l’entrata in vigore dei correttivi normativi di cui sopra. In seguito a tale sentenza, numerosi correntisti di vari Istituti bancari italiani hanno inoltrato alle proprie banche richieste di ricalcolo degli interessi passivi anatocistici. Al fine di limitare i costi connessi all’esito presumibilmente negativo dei giudizi, la Banca ha adottato una strategia transattiva con riferimento a tutte le pretese che, in base ai conteggi effettuati dai servizi interni competenti si rivelino non manifestamente infondate. Con riferimento alle cause di cui sopra, al 30 giugno 2007 sono stati accantonati Euro 867.377 a fronte di un rischio di Euro 1,5 milioni relativo a n. 82 giudizi pendenti. Procedimenti in materia giuslavoristica e previdenziale Al 31 agosto 2007 risultano instaurati, per Banca CR Firenze n. 67 procedimenti in materia giuslavoristica di cui n. 6 procedimenti collettivi in materia previdenziale/retributiva (di cui n. 1 nella fase preliminare dinanzi alla Direzione Provinciale del Lavoro). Il contenzioso giuslavoristico in oggetto riguarda principalmente le seguenti fattispecie: ¾ Demansionamento e mobbing: dal 2001 risultano instaurati 22 procedimenti da parte di dipendenti ed ex dipendenti che rivendicano asseriti danni derivanti da presunti demansionamenti subiti. Attualmente 4 cause hanno avuto esito positivo per la Banca in 1° Grado, mentre 5 – esclusivamente in tema di demansionamento - hanno portato alla soccombenza in 1° grado, di cui 1 con soccombenza della Banca anche in 2° grado. ¾ Dipendenti assunti a termine presso l'ex ramo esattoriale (conferito con effetto a partire dal primo gennaio 2002 a Cerit): tale tipologia di contenzioso, instaurato da parte di 20 ex dipendenti assunti con 32 ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ contratto a termine nel settore della riscossione dei tributi quando tale attività era gestita direttamente dalla Banca, ha ad oggetto la richiesta di costituzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la medesima Banca nel presupposto che l’apposizione del termine sia stata illegittima. Sette procedimenti sono ancora pendenti, mentre gli altri sette, si sono conclusi definitivamente a favore della Banca per effetto di recenti sentenze della Corte di Cassazione. Sei posizioni erano state in precedenza transatte. Rivendicazione di un maggior accantonamento sul Trattamento di Fine Rapporto (“TFR”): tali azioni, analoghe a centinaia di casi simili che hanno riguardato l’intero settore bancario italiano, sono state promosse da 240 ex dipendenti (altri 100 si sono limitati ad interrompere la prescrizione) che hanno rivendicato un maggiore accantonamento sul TFR ritenendo imponibile, al fine del calcolo del TFR, anche i contributi versati dall'Azienda in favore del Fondo Integrativo Pensioni, sul presupposto che tali versamenti non abbiano natura previdenziale bensì “retributiva”. Il Tribunale di Firenze ha respinto tutti i ricorsi e la Corte di Appello ha confermato la sentenza di 1° grado per le prime 53 posizioni esaminate (le altre saranno decise in un periodo che si concluderà con Gennaio 2009). Appalti di natura informatica intercorsi con Data Centro (poi incorporata dal maggio 2005 in CR Firenze): si tratta di procedimenti avviati nel 2000 da 22 lavoratori di Data Centro, i quali rivendicavano l’assunzione a tempo indeterminato sul presupposto che i contratti di service informatici (sottoscritti dal 1993) in realtà simulassero un mero prestito di personale, come tale vietato dalla legge. Alla fine di maggio 2007 sono state transatte 5 vertenze. Dopo la fusione per incorporazione di Data Centro, restano in corso quindici vertenze relative alla corresponsione del solo differenziale retributivo tra le due aziende. Cessione del ramo esattoriale a Cerit; in occasione della cessione del ramo esattoriale a Cerit da parte di CR Firenze sopra menzionata, 61 dipendenti esattoriali avevano rivendicato l’illegittimità del trasferimento del rapporto di lavoro: nella vertenza collettiva instaurata, la Banca ha ottenuto sentenza favorevole sia in primo che in secondo grado. Attualmente il giudizio, relativo a tutte le vertenze sopra menzionate, pende presso la Corte di Cassazione. Contratti di appalto con Produser S.p.A. (società poi acquisita da Gepo S.p.A.): CR Firenze ed altre banche del Gruppo hanno, nel tempo, appaltato lavorazioni di back-office a Produser S.p.A. (la quale applicava il contratto di lavoro del credito, così come la società cessionaria Gepo). Avendo tale società sub-appaltato a sua volta le medesime attività a società che applicavano il contratto di lavoro dei metalmeccanici, quattro dipendenti di tali società hanno richiesto l'equiparazione del trattamento economico rivendicando le conseguenti differenze retributive rispetto al CCNL bancario nonché l’assunzione a tempo indeterminato. La Banca ha ottenuto al momento una vittoria in primo grado (relativamente a un dipendente) ed un provvedimento favorevole in sede d’urgenza (relativamente a tre dipendenti). Fondo Integrativo Pensioni: si tratta di una controversia instaurata da rappresentanti sindacali contro la Banca per presunte irregolarità gestionali relative al patrimonio del FIP, nell’ambito della quale è stato richiesto un risarcimento del danno di circa Euro 10 milioni a favore del Fondo stesso. Tale giudizio ha visto l’esito favorevole alla Banca in primo grado. L’Appello sarà discusso a Giugno 2010. Fondo di Previdenza – Richiesta danni per distrazione somme: undici fra dipendenti e pensionati della Banca iscritti al Fondo di Previdenza hanno proposto ricorso al Tribunale di Firenze sostenendo l’illegittimità dei trattamenti pensionistici anticipati a carico del Fondo di Previdenza previsti dagli accordi del 1998 ai sensi della Legge n. 449 del 23 dicembre 1997. Si sottolinea che, ad avviso della Banca, la normativa in parola ha consentito di derogare al divieto di liquidare prestazioni anticipate attraverso Fondi ex esonerati, come, appunto, il Fondo di Previdenza. La deroga strutturale è stata convenuta sindacalmente con apposito accordo con durata sino al 31 dicembre 2006. La vertenza, che ha importanti riflessi economici al momento non quantificabili, sarà decisa in 1° grado presumibilmente nel febbraio 2008. Richieste economiche e previdenziali di dipendenti in “superbonus” (legge 243/2004): oltre 50 dipendenti che fruiscono dell’agevolazione della Legge Maroni hanno chiesto al Giudice il ripristino di contributi previdenziali e di trattamenti economici ritenuti non più dovuti dall’Azienda. Il 1° grado di giudizio ha visto la soccombenza reciproca, è pendente il termine per proporre appello. Alcuni dipendenti acquisiti da altra Azienda di credito, hanno richiesto il pagamento di quote retributive ritenute non spettanti. In 1° grado il ricorso è stato accolto, la Banca proporrà Appello. Alcuni ex dipendenti 33 assunti con contratto a termine e non passati a ruolo chiedono il pagamento di quote retributive di cui la Banca disconosce il diritto. Vertenza non ancora portata davanti al giudice. Posizioni a “sofferenza” Al 30 giugno 2007, le posizioni “a sofferenza” lorde, di Banca CR Firenze, ammontano ad Euro 261,3 milioni con dubbi esiti per Euro 128,0 milioni (valore civilistico). Il rapporto di copertura si attesta, quindi, al 48,98%. Nell’ambito dei crediti a sofferenza, si segnalano inoltre azioni di risarcimento danni promosse dai debitori della Banca, per le quali al 30 giugno 2007 risultano accantonamenti per circa Euro 2,4 milioni a fronte di un petitum complessivo circa Euro 20,0 milioni. Revocatorie fallimentari Nell’ambito delle varie procedure concorsuali, aperte a carico della clientela di Banca CR Firenze, la stessa è parte convenuta in giudizi di revocatorie fallimentari; al 30 giugno 2007 risultano accantonamenti per complessivi Euro 16 milioni a fronte di domande per Euro 112 milioni. Tali accantonamenti, soggetti comunque a revisione periodica, sono effettuati sulla base dell’analisi di alcuni elementi, quali la possibile conoscenza dello stato di insolvenza da parte della Banca, l’individuazione del c.d. “periodo sospetto” ai fini dell’azione revocatoria, l’attenta verifica sulla fondatezza delle pretese fatte valere dall’organo preposto alla procedura concorsuale. Procedimenti in materia penale Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito prevede che la Banca sia obbligata a rimborsare le spese giudiziali e di difesa sostenute dal dipendente sottoposto a procedimento penale per fatti commessi nell’esercizio delle mansioni di lavoro conferitegli, subordinatamente peraltro a che non vi sia condanna dell’interessato e/o non emergano nell’ambito del procedimento penale medesimo fatti che evidenzino irregolarità del dipendente. I procedimenti penali aperti a carico dei dipendenti ed ex dipendenti di Banca CR Firenze riguardano principalmente imputazioni per reati di usura ed estorsione e, normalmente, conseguono ad apposite querele presentate da clienti con posizioni debitorie. Alla data del Documento di Registrazione risultano pendenti n. 37 procedimenti penali a carico di dipendenti ed ex dipendenti della Banca. Dal 2005 risultano avviati n. 3 procedimenti mentre, dalla stessa data, sono stati chiusi n. 6 procedimenti, dei quali n. 5 sono stati archiviati e n. 1 si è concluso con oblazione. Contenzioso fiscale CR Firenze e Holding Casse Toscane S.p.A. (società successivamente fusa per incorporazione nella Banca) hanno distribuito nel corso del 1993, 1994 e 1995 dividendi all’Ente CR Firenze non assoggettandoli a ritenuta ai sensi dell’art. 10-bis della Legge n. 1745 del 29 dicembre 1962. L’amministrazione finanziaria, non ritenendo applicabile la citata disposizione, ha richiesto alla Banca il pagamento delle ritenute dovute e non versate nonché delle sanzioni ed interessi per un ammontare pari circa a Euro 4 milioni. Alla data del Documento di Registrazione, il contenzioso è pendente in Cassazione a seguito del ricorso dell’Avvocatura dello Stato avverso le sentenze favorevoli a CR Firenze pronunciate dalla Commissione Tributaria Regionale della Toscana; di conseguenza, anche alla luce degli autorevoli pareri ricevuti da professionisti esterni esperti in materia, l’Emittente ritiene che la suddetta passività sia remota e non richieda accantonamenti in bilancio. Procedimenti amministrativi Con provvedimento depositato dalla Corte di Appello di Firenze il 29 marzo 2006, sono state confermate le sanzioni pecuniarie comminate ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di Banca CR Firenze e ad alcuni dipendenti della Banca dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, su proposta della Consob, per presunte irregolarità operative in merito al collocamento dei titoli Cirio negli anni 2000 e 2001. 34 Tra gli attuali membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo di cui al Capitolo 9 del presente Documento di Registrazione, quelli interessati dal citato provvedimento risultano essere: i Consiglieri Benedetti, Antinori, Morbidelli, Mattera, Clamon e Spadafora; i Sindaci Fiori e Sacconi; il Direttore Generale Moscatelli. Il 23 maggio 2007 è stato depositato ricorso in Cassazione per l'annullamento del suddetto decreto della Corte di Appello di Firenze, prevedendosi che il relativo giudizio si concluda nel termine di 2/3 anni. 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente Dalla data di chiusura dell’esercizio 2006 non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale del Gruppo Banca CR Firenze. 12. CONTRATTI IMPORTANTI Al di fuori del normale svolgimento dell’attività, la Banca non ha concluso alcun contratto importante che possa comportare per i membri del Gruppo un’obbligazioni o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle proprie obbligazioni nei confronti dei portatori degli Strumenti Finanziari. 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 13.1 Informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi Il presente Documento di Registrazione non contiene pareri o relazioni provenienti da terzi in qualità di esperti con l’eccezione delle relazioni della società di revisione di cui al capitolo 11, paragrafo11.3. 13.2 Attestazione in merito alle informazioni provenienti da terzi, pareri di esperti e dichiarazioni di interessi Le informazioni provenienti da fonti terze sono state riprodotte fedelmente dall’Emittente. Per quanto a conoscenza dell’Emittente, anche sulla base di informazioni pubblicate dai terzi in questione, non sono stati omessi fatti che potrebbero rendere tali informazioni inesatte o ingannevoli. 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Per la durata di validità del Documento di Registrazione, i documenti di seguito elencati possono essere consultati presso la sede legale della Banca (Firenze - via Bufalini, 6), presso Borsa Italiana SpA (Milano Piazza degli Affari, 6), nonché sul sito Internet www.bancacrfirenze.it: • statuto sociale; • fascicoli di bilancio per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005 e al 31 dicembre 2006, contenenti le relazioni sulla gestione, i bilanci di esercizio e consolidato, le relazioni della Società di Revisione e del Collegio Sindacale; • le relazioni semestrali al 30 giugno 2006 e al 30 giugno 2007 (e le relative relazioni della Società di Revisione). 35