Intervista a Silvio Garattini

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Intervista a Silvio Garattini
CASANA 08-09
5-08-2010
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Intervista a Silvio Garattini
di Paola Cavallero
Silvio Garattini ha la forza e la tenacia di
chi è nato a Bergamo. Perito Chimico. Dottore in Medicina. Libero Docente in Chemioterapia e Farmacologia. Assistente ed
Aiuto presso l’Istituto di Farmacologia
dell´Università di Milano che lascia nel
1963 per fondare l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, di cui è Direttore da oltre quarant’anni. Da quel giorno, le sedi della prima fondazione privata
di Ricerca sono diventate quattro: Milano,
Bergamo, Ranica, in provincia di Bergamo, S. Maria Imbaro, vicino a Chieti, con
oltre 950 persone che vi lavorano.Dal 2003
fa parte del Gruppo 2003, formato da ricercatori italiani, e che è citato dalle più
autorevoli pubblicazioni scientifiche internazionali. Garattini è anche fondatore dell’European Organization for Research on
Treatment of Cancer. Negli ultimi decenni é stato membro di vari organismi fra cui:
Comitato di Biologia e Medicina del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR); Consiglio Sanitario Nazionale e Commissione
della Presidenza del Consiglio dei Ministri
per la politica della ricerca in Italia; Commissione Unica del Farmaco (CUF) del Ministero della Salute. Ancora: presidente del
Comitato di Chemioterapia Antitumorale
dell’Unione Internazionale contro il Cancro; presidente dell’Organizzazione Europea di Ricerche sul Cancro (EORTC).
È consulente dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS) e membro del Consi-
Silvio Garattini
glio di Amministrazione dell’Istituto Superiore di Sanità. Presidente della European
Society of Biochemical Pharmacology.
Membro del Committee for Proprietary Medicinal Products (CPMP), dell’European
Agency for the Evaluation of Medicinal Products (EMEA). Membro del Comitato esecutivo per la Politica della Ricerca (CEPR)
del Ministero dell’Università e della Ricerca
Illustre Professore Silvio Garattini, qual è l’approccio eticamente giusto nei confronti dei sofferenti? Cure intensive o farmaci che addolciscono la sensazione di dolore ma non combattono il male?
“I pazienti devono essere curati. Quando è possibile si devono mettere in atto terapie che siano in grado di rimuovere le
cause della malattia, ma in ogni caso occorre lenire il dolore.
Esistono oggi molti farmaci con vari gradi di efficacia e perciò
non vi sono scuse per non tentare di ridurre le sofferenze. Devono fra l’altro essere rimossi tabù circa il valore purificatore
del dolore, sempre che questo non sia una insindacabile volontà del paziente.”
La domanda precedente merita un’appendice: la popolazione è
sempre più anziana, ma negli ospedali vige il protocollo di fun-
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Scientifica e Tecnologica. Presiede lo
Steering Advisory Group Current Controlled Trials; componente del Comitato Scientifico della Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori; vice-presidente del Consiglio
Superiore di Sanità e presidente Commissione Ricerca e Sviluppo dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Attualmente il Professore Silvio Garattini è anche impegnato come presidente dell’Associazione “Via di Natale” e della Fondazione Angelo e Angela Valenti; presidente della Commissione Tecnica per l’Assistenza Farmaceutica, Regione Autonoma
della Sardegna. Componente Comitato
Strategico per il Welfare, Regione Lombardia; componente del Consiglio Superiore
di Sanità e membro del Comitato Nazionale di Bioetica; membro Comitato Scientifico (AISLA); membro Comitato Scientifico Internazionale, Centro di Riferimento
Oncologico, Aviano; membro del Comitato Scientifico del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del
Consiglio dei Ministri; membro del Consiglio Direttivo Associazione ADAMO Onlus,
Milano. E continua a donare la propria conoscenza ad organismi internazionali, tra
cui la Commissione “Recommendation for
the Call”, Wemos Foundation, Amsterdam,
ed è membro del Development Advisory
Board of the International Center for Biomedical Sciences (ICBMS), Luxu Town,
Wujiang City, China.
zionalità del reparto, sulla cui base l’Amministrazione dell’Azienda Ospedaliera decide la ripartizione di fondi, tagli di posti letto. In poche crude parole: per un anziano ultraottantenne è difficile incontrare un professionista che sfidi le regole burocratiche e metta al servizio di quella vita tutte le conoscenze terapeutiche. La mistica suggerisce di lasciare che sia il Destino a decidere per noi. Professore Garattini: Lei che si è formato negli studi di farmacopea ritiene che la chimica possa aiutare l’uomo a vivere davvero sino a 120 anni come da alcuni
sentiamo ripetere?
“Non esistono dati scientifici per ritenere che il limite dell’età
dell’uomo sia fissato a 120 anni. Solo il tempo e lo sviluppo
delle conoscenze potranno dare una risposta. Allo stato attuale
più che dalla chimica la longevità dipende dalla genetica (su
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cui non possiamo avere una influenza diretta) e dalle abitudini di vita, sui cui invece possiamo concretamente agire. Fumo, eccesso di alcool, obesità, diete incongrue, sedentarietà,
sono i principali freni al raggiungimento della vecchiaia in buone condizioni fisiche e psichiche.”
tà da infarto cardiaco. Il livello elevato di colesterolo è solo uno
dei fattori di rischio.
In oltre 40 anni di attività, l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” ha prodotto più di 11.000 pubblicazioni scientifiche e circa 250 volumi, in cancerologia, chemioterapia e immunologia dei tumori, in neuropsicofarmacologia, in farmacologia cardiovascolare e renale. Oltre 4000 sono i giovani laureati e tecnici che si sono specializzati in questo periodo presso l’Istituto. Il problema dei fondi per la ricerca di nuovi farmaci: quanto incide la crisi attuale sul comportamento non solo del governo ma anche delle multinazionali farmaceutiche che
sovvenzionano ricerche in questo campo?
“L’Istituto Mario Negri non scopre nuovi farmaci perchè la sua
missione è quella di capire come funzionano in termini di benefici e di rischi valutandone l’impatto sugli individui e sulle
popolazioni.”
“Esiste oggi una grande carenza di fondi per la ricerca sia pubblici che privati. L’Italia è uno dei fanalini di coda. La mancanza
di fondi si ripercuote sul numero di ricercatori che nel nostro
Paese è circa la metà della media europea. Purtroppo i politici di ogni colore ignorano che il motore del progresso e della innovazione è la ricerca.”
Dopo tanti anni di ricerca, immaginiamo combattuto tra le aspettative ed i risultati, Professore Garattini si sente di affermare
che la Scienza non avrà limiti in futuro?
Negli anni recenti le donazioni a favore della ricerca farmacologica - ricordo Telethon, il 5 per mille della Dichiarazione dei redditi, la munificenza dei privati - Vi hanno aiutato o, al contrario,
sono via via diminuite le risorse su cui in passato potevate contare, indipendenemente dalle manovre di governo?
“Il 5 per mille ha rappresentato un piccolo aiuto, ma l’erogazione da parte dello Stato è in ritardo di due anni. La munificenza dei privati è diminuita data la crisi in corso.”
Al punto in cui è la Ricerca, per quali gravi patologie si ha ragionevole motivo di pensare che la conoscenza di nuovi farmaci consentiranno davvero al cuore di un malato di battere
ancora? Non mi riferisco solo ai gravi malati cardiovascolari di recente la pubblicità commerciale sollecita il controllo del
colesterolo - ma proprio a tutte le persone che necessitano di
farmaci per vivere.
“I farmaci in campo cardiovascolare rappresentano indubbiamente un progresso. L’Istituto Mario Negri ha contribuito
significativamente con le sue ricerche a diminuire la mortali-
Incontri
L’Istituto Mario Negri di Milano ha in previsione l’annuncio di
nuove molecole molto più efficaci di farmaci esistenti?
In un futuro non lontano si potranno sintetizzare molecole chimiche
per farmaci che non gravino sulla funzionalità epatica e renale?
“Non è così importante, ciò che è fondamentale per un farmaco è anzitutto la valutazione dei benefici.”
“La creatività e l’immaginazione dell’uomo sono senza limiti, ma
la possibilità di raggiungere risultati concreti dipende da molti fattori fra cui anche le tecnologie e le risorse disponibili. Era impossibile prevedere i progressi raggiunti dalla medicina nell’ultimo secolo, tuttavia vi è ancora molto da fare perchè molte malattie gravi sono ben lontane dall’essere debellate.”
I farmaci a cui Lei e la Sua equipe lavorate, così come avviene nei laboratori delle Università di tutto il mondo, “sconfiggeranno” il destino amaro per molti essere umani, nati loro malgrado già con patologie e di coloro che vogliono affrontare una
vecchiaia dignitosa?
“È difficile leggere nella sfera di cristallo. Serve molta più collaborazione fra le istituzioni scientifiche non-profit. Vedo un pericolo nella tendenza attuale a sviluppare piccole imprese e brevetti da parte dell’accademia confondendo in questo modo l’interesse per la conoscenza con l’attività imprenditoriale.”
Per chi volesse aiutare a mantenere indipendente la ricerca
scientifica dell’Istituto Mario Negri, questi sono i riferimenti:
Istituto Mario Negri, Via La Masa 19 - 20156 Milano
Tel: +39 02 390141
Fax: +39 02 3546277 +39 02 39001918
www.marionegri.it [email protected]
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