St Nicholas News 22 - Centro Studi Nicolaiani

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St Nicholas News 22 - Centro Studi Nicolaiani
St Nicholas News
22
Un canale per entrare in contatto con tutti gli amici di S. Nicola sparsi nel mondo
Da Fr. Gerardo Cioffari, o.p. direttore del Centro Studi Nicolaiani
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June 10, 2011
CENTRO STUDI NICOLAIANI / BARI
Antichi Testi orientali su S. Nicola
La Vita Etiopica
Sinassario Etiopico, mese di Tahschasch, tradotto in francese da Sylvain Grébaut. IV. Patrologia Orientalis, XV, Paris 1927
Ecco la traduzione in italiano della
“Vita di San Nicola” come è contenuta
nel Sinassario (Raccolta di Vite di
Santi secondo l’ordine del Calendario)
della Chiesa etiopica.
La Chiesa di Etiopia è parte della
Chiesa copta ortodossa di Egitto, nata
dal rifiuto di accogliere la dottrina del
Concilio di Calcedonia (451 dC). E’
dunque una Chiesa monofisita (una
natura nel Cristo divino-umana),
mentre la Chiesa ortodossa e la
cattolica professano nel Cristo due
nature (la divina e la umana). Viva è la
devozione per i martiri della chiesa
antica.
Papa Giovanni Paolo II con il papa copto
Shenuda III (Egitto, Febbraio 2000).
C’è anche questa recensione breve del
suddetto sinassario (XII-XIV secolo):
1-In questo giorno morì il santo e
giusto padre Nicola (Niqolāos) vescovo.
Il suo nome significa “popolo
vincitore”. 2- Questo giusto e santo
padre era della città di Mira. Suo padre
si chiamava Epifanio, sua madre Yona.
Questi erano ricchi cittadini di Mira
che vivevano nel timor di Dio.
Non avevano figli, per cui erano molto
tristi. Pregavano spesso il Signore
chiedendo di mandare loro il dono di
un figlio che li allietasse e al quale
lasciare i loro beni. Fino ad età
avanzata rimasero senza figli ed
avendo superato l’età di averli,
1
avevano perduto ogni speranza. 3Diocleziano mise San Nicola in carcere.
Ma il Signore vegliava su di lui per fare di
lui un ramo rigoglioso dell’albero della
fede. Restò in carcere fino a che Dio non
liberò il mondo da Diocleziano,
sostituendolo con Costantino, l’imperatore giusto. Costantino liberò dalle
prigioni tutti i confessori. Anche Nicola,
uno di loro, uscì.
Egli tornò nella sua terra e cominciò ad
insegnare al suo popolo di tenersi fedele
alla fede ortodossa, finché non fu
convocato al concilio di Nicea dei 318
Padri. Egli era uno di loro. Confutò Ario,
lo maledisse e lo espulse. 4. Quando
quest’uomo finì la sua battaglia in difesa
del suo popolo tornò al Signore, dopo
aver occupato la sede vescovile per oltre
40 anni. Visse 80 anni. Che il Signore per
le sue preghiere sia misericordioso anche
con noi. Amen. Amen.
Il patriarca Greco ortodosso di Alessandria
Teodoro II con l’arcivescovo di Canterbury
Rowan Williams (febbraio 2009).
Questo il testo della RECENSIONE
ESTESA:
Quando i genitori di San Nicola si
accorsero di essere sterili e che l’età di
avere figli era passata non pregarono più
a questo scopo. Ma Dio dall’alto volle loro
mostrare la sua generosità e così fece loro
il dono del piccolo San Nicola
(Niqolâwos). Il Signore lo rese santo,
beato e perfetto, rivelando la sua santità
sin dall’infanzia.
Era appena nato che si mise in piedi
ed il popolo meravigliato lo vide così per
due ore. Era il segno che avrebbe
praticato la virtù della giustizia. Quando
succhiava il latte dal petto della madre, lo
prendeva solo dal seno destro, rivelando
in ciò che per tutta la vita si sarebbe
abbeverato solo dalla sorgente delle
buone azioni. Sin dai primi anni egli si
ispirò alle norme degli Apostoli. Ecco
perché il mercoledì ed il venerdì egli
prendeva il latte dal petto della madre
dopo la nona ora del giorno.
Quando era ormai giovane i genitori
gli assegnarono un maestro. Ma mentre
apprendeva da questo maestro, egli
veniva anche istruito dallo Spirito Santo.
In pochi giorni apprese tutta la dottrina e
le norme della Santa Chiesa. Ordinato
diacono progredì negli esercizi spirituali.
Poi entrò in un monastero il cui superiore
era il figlio del fratello di suo padre. Nel
monastero questo santo praticò una
intensa vita ascetica poco usuale per gli
uomini comuni. Grazie a questa santa
vita, quando ebbe 19 anni fu ordinato
sacerdote.
Il Signore gli donò la speciale grazia
di operare miracoli, prodigi e guarigioni
di malati. Chi potrebbe descrivere i suoi
miracoli e prodigi che si moltiplicavano
giorno dopo giorno e di luogo in luogo, sia
durante la vita che dopo ? E’ qui
opportuno ricordarne qualcuno operato
in vita.
2
In seguito san Nicola scacciò molti
demoni, i quali, abitando persone e
alberi, terrorizzavano la gente. Guarì
molti malati. Fu capace, benedicendo
pochi pezzi di pane, di nutrire un gran
numero di persone. Essi raccolsero i resti
e poterono notare che ora c’era più pane
di prima.
C’era in quella città un uomo ricco.
Dopo qualche tempo la sua ricchezza
svanì. Divenne povero al punto di non
avere da mangiare. Egli aveva quattro
figlie. Gli anni passavano ed anche l’età
di convogliare a giuste nozze. Né egli
poteva sposarle ad alcuno a motivo della
loro povertà. Allora Satana gli ispirò un
cattivo pensiero: mettere su un luogo di
prostituzione per le sue quattro figlie. Con
la loro fornicazione avrebbero procurato
il cibo a loro e a lui. Ma il Signore rivelò a
san Nicola ciò che il padre intendeva fare.
San Nicola si alzò durante la notte, prese
100 denari e li avvolse in un panno. Prima
dell’alba egli gettò i sacchetti nella casa di
quell’uomo. Al suo risveglio l’uomo trovò
il denaro. Si rallegrò molto e fece sposare
la sua figlia maggiore. Allo stesso modo
San Nicola gettò altri 100 denari e l’uomo
fece sposare la seconda figlia.
Quando fu consacrato vescovo ebbe
una visione. C’era un trono sul quale
erano appoggiati magnifici paramenti
episcopali. Un uomo avvolto da un
cerchio d luce gli disse: Indossa questi
vestiti e siedi su questo trono. Una notte
nostra signora Maria (Mâryâm) gli porse
le vesti sacerdotali, mentre Cristo, nostro
Signore, gli porgeva il Libro dei Vangeli.
Alla morte del vescovo di Mira, un
angelo del Signore apparve al patriarca di
Roma (Romê) rivelandogli chi era san
Nicola, il suo nome come il suo aspetto. Al
suo risveglio il patriarca riferì la sua
visione ai vescovi.
Essi si convinsero che la visione era dal
Signore, chiamarono Nicola e lo
consacrarono vescovo di Mira. Pochi
giorni dopo l’impero veniva governato
dall’empio
imperatore
Diocleziano
(Diyoqleţyânos).
Egli venerava gli idoli e diede ordine
che ognuno dovesse adorarli. Ben presto
molti fedeli furono rinchiusi in prigione.
Per la terza volta Nicola gettò 100 denari,
ma quando egli lo fece l’uomo era sveglio.
Invece di prendere il denaro egli uscì
dalla casa per vedere il benefattore.
Quando vide San Nicola capì che era stato
lui a gettare il denaro per tre volte. Si
buttò ai piedi del Santo e ringraziandolo
disse: Tu avrai grande merito nel regno
dei cieli perché mi hai salvato dal
bisogno di denaro e soprattutto dal
peccato che intendevo commettere. E così
sposò sia la terza che la quarta figlia.
3
Appena seppe di S. Nicola lo fece
prendere e mettere in prigione e per molti
anni lasciò che fosse torturato. Ma nostro
Signore Gesù Cristo lo fortificava, gli dava
coraggio e lo proteggeva durante le
torture, venendone fuori sano e salvo,
incolume. Quando Diocleziano fu stanco
di infliggere torture a San Nicola, lo
chiuse in prigione.
Che San Nicola sia glorificato. La sua
memoria è celebrata a Mira sua città. Il
popolo fu colpito dalle sue opere. I suoi
concittadini videro con meraviglia il fatto
che appena nato stette in piedi per due
ore.
Cairo.
Egitto.
Cattedrale
Grecoortodossa
di San Nicola
del patriarca
di
Alessandria
Il testo etiopico (che ho tradotto dal francese) ci è
pervenuto in cinque manoscritti:
Paris, Abbadie 66, XV sec.
Paris Abbadie 1 XVIII-XIX secolo
Oxford Bodlejan XXIII, XVIII secolo
Paris Ethiopien 126, XVIII secolo
Paris Muséé ethn.Trocadero 5 , XV secolo.
NB.
Pare che oggi in Etiopia non ci siano chiese
di San Nicola. Per quanto riguarda le
chiese di San Nicola in Africa, vedi:
www.stnicholascenter.org/pages/gazetteer
dell’amica signora Carol Myers. Nota la
forte presenza di chiese anglicane di San
Nicola in Sud Africa
Kenya. Riruta (Nairobi) Una liturgia Grecoortodossa nella chiesa di San Nicola.
Un’altra chiesa si trova a Kawangware, ed
in Nairobi vi sono varie istituzioni che
portano il nome di San Nicola.
Intorno alla prima introduzione del culto
di san Nicola in Africa riferisce un testo
Greco del IX secolo:
“Iconia Sancti Nicolai in Africa”
(noto anche come Thauma de Imagine),
solitamente in appendice alle Vite greche o
latine.
Alcuni mss parlano di Vandali (che ivi
regnarono nel 430-534 dC), altri di
Agareni o Saraceni (VII-IX secolo).
Saluti da Bari a tutti i cristiani
Ortodossi, Protestanti, Cattolici,
Monofisiti e Nestoriani
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