rivista della famiglia salesiana -fondata da san giovanni bosco nel 877
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BOLLETTINO ANNO 3 N 4 • QUINDICINA • SETTEMBRE SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE GRUPPO 2° 979 7 SALESIANO RIVISTA DELLA FAMIGLIA SALESIANA -FONDATA DA SAN GIOVANNI BOSCO NEL 877 Sommarlo I SALESIANO ANNO 3 - NUMERO SETTEMBRE 979 4 RIVISTA DELLA FAMIGLIA SALESIANA fondata da san Giovanni Bosco nel 877 Quindicinale d informazione e cultura religiosa DIRETTORE RESPONSABILE DON ENZO BIANCO Collaboratori Giuliana Accornero - Pietro Ambrosio - Marco Bongioanni - Teresio Bosco - Elia Ferrante - Adolfo L Arco Foto José Luis Mena Servizio di copertina: pag 3-8 Fotografia Antonio Gottardt Archivio salesiano : Guido Cantoni Archivio Audiovisivi LDC Diffusione Arnaldo Montecchio Fotocomposizione e impaginazione Scuola Grafica Salesiana Pio XI - Roma Stampa Officine Grafiche SEI - Torino Autorizzazione Tribunale di Torino n 4 3 del 6 2 LE IDEE Anno del Fanciullo Il difficile mestiere di "bambino oggi", 3-8 Raccogliete le loro confidenze, 22 949 L EDIZIONE DI META MESE del BS è particolarmente destinata ai Cooperatori Salesiani Redattore don Armando Buttarelli, Viale dei Salesiani 9, 6 74 8 433 ma Tel LE FORZE Famiglia Salesiana Fare gruppo col ciclostile, 8-2 Casa Generalizia Il servizio ecclesiale del Salesianum, 3 Cooperatori Visita alle missioni dell India, 29 L AZIONE Argentina La mia parrocchia di 68 mila kmq, 9- 2 Una casa salesiana sulla banconota, 3 Brasile La semplice storia di Fior di Cotone, 3 Cina Dispersi i resti di mons Versiglia? 29 Ecuador E missionario il primo aereo fatto nel paese, 28 Exallievo diventa Presidente della Repubblica, 3 India Il centro catechistico di Poona, 28 Italia L Ausiliatrice era in incognito, 2- 3 Oscar Don Bosco, 2 L associazione amici di Nino Petyx, 29 Korea Qui si vede la Chiesa in marcia, 4- 6 Polonia I salesiani per la visita del Papa, 29 Sono 536 i sacerdoti salesiani polacchi, 3 Samoa Occidentali Un salesiano per cominciare, 28 Zaire Vogliamo essere Chiesa di servizio, 6- 7 IL PASSATO Padre Juan Del Rizzo e la sua opera Pane, cioccolata e Bambino Gesù, 23-27 Educhiamo come Don Bosco, 22- Caro BS, 27Brevi da tutto il mondo, 28- Libreria, 3 - Ringraziano i nostri santi, 32 - Preghiamo per i nostri morti, 34 - Solidarietà missionaria, 35 LA VIGNETTA «DIECI E LODE» 75 Ro- IL BOLLETTINO SALESIANO NEL MONDO li BS esce nel mondo in 39 edizioni nazionali e 2 lingue diverse tiratura annua oltre milioni di copie in : Antille a Santo Domingo - Argentina - Australia - Austria - Belgio in fiammingo - Bolivia - Brasile - Centro America a San Salvador Cile - BS Cinese a Hong Kong - Colombia - Ecuador - Filippine Francia per i paesi di lingua francofona - Germania - Giappone Gran Bretagna - India in inglese e lingue locali malayalam, tamil e telugù - Irlanda - Italia - Jugoslavia in croato e in sloveno - Korea del Sud - BS Lituano edito a Roma - Malta - Messico due edizioni - Olanda - Perù - Polonia - Portogallo - Repubblica Sudafricana Spagna - Stati Uniti - Thailandia - Uruguay - Venezuela DIREZIONE DEL BS ITALIANO Via della Pisana - Casella Postale 9 92 Roma-Aurelio Tel 6 69 3 34 Collaborazione La Redazione invita a mandare notizie e foto riguardanti la Famiglia Salesiana, e s impegna a pubblicarle secondo le possibilità del BS DIFFUSIONE Per le seguenti operazioni rivolgersi a : Ufficio Propaganda Torino Tel Via Maria Ausiliatrice 32 - 48 29 24 Abbonamenti Il BS è gratuito ma si sostiene con il contributo libero dei lettori E per tutti il dono di Don Bosco ai componenti la Famiglia Salesiana, agli amici e sostenitori delle sue Opere Copie arretrate o di propaganda, a richiesta, nei limiti dei possibile Cambio di indirizzo Comunicare l indirizzo vecchio insieme col nuovo I LIBRI PRESENTATI SUL BS vanno richiesti alle Editrici - o contrassegno spese di spedizione a carico del richiedente ; - o con versamento anticipato su conto corrente postale spedizione a carico dell Editrice : LAS: Libreria Ateneo Salesiano - Piazza Ateneo Salesiano , 39 Roma Ccp 57 49 2 96 Leumann Torino Ccp LDC : Libreria Dottrina Cristiana 2/27 96 SEI : Società Editrice Internazionale - Corso Regina Margherita 7652 Torino Ccp 2 4 7 AMMINISTRAZIONE Indirizzo : Via della Pisana Roma-Aurelio Tel - Casella Postale 9 926 69 3 34 Conto corrente postale numero 462 2 intestato a : Direzione Generale Opere Don Bosco, Roma Jacques Faizant 2 IL GRAZIE CORDIALE DI DON BOSCO ai lettori che - contribuiscono a sostenere le spese per il BS, - aiutano le Opere Salesiane nel mondo, e soprattutto - le Missioni attraverso la Solidarietà missionaria o altre forme CONDENSATO DA « I DIRITTI DEL MIO BAMBINO» DI D VOLPI «A Napoli è difficile essere bambini» L ha dichiarato un medico durante la recente epidemia da virus, che ha falciato decine di bambini in Campania Ma - chi non se n è accorto? - essere bambini è difficile anche altrove L Anno del Fanciullo indetto dall Onu è un invito a riflettere sulla situazione del bambino nel mondo Il libro dell exallievo Domenico Volpi, qui condensato, commenta i dieci princìpi della « Dichiarazione dei diritti del fanciullo», e propone alla Famiglia Salesiana dati e motivi di impegno concreto Preambolo Dare al fanciullo il meglio Nel preambolo alla Dichiarazione sui diritti del fanciullo, tra l altro si legge : Considerato che l umanità ha il dovere di dare al fanciullo il meglio di se stessa, l assemblea generale dell Onu invita i genitori, gli uomini e le donne, le organizzazioni e le autorità a riconoscere questi diritti, e ad assicurarne il rispetto per mezzo di provvedimenti legislativi e altre misure I diritti sono uguali per tutti i bambini Primo principio I diritti devono essere riconosciuti a tutti i fanciulli senza eccezione alcuna, senza distinzione o discriminazione fondata sulla razza, il colore, il sesso, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altro genere Un esempio : il razzismo Onestamente, se ci si guarda attorno nel quartiere, nella città, nel mondo, non ci sentiamo di sostenere che tutti i bambini oggi sono uguali I figli dei poveri, dei baraccati, dei disoccupati, non riescono a godere degli stessi diritti degli altri : sono meno nutriti, peggio vestiti e alloggiati, meno provvisti di un linguaggio appropriato, di libri e strumenti culturali Nel corso della storia l uomo ha fatto discriminazioni sulla base della razza, spesso per trovare un alibi allo sfruttamento di altri popoli Gli europei praticarono la tratta degli schiavi negri, discussero se gli indios dell America avessero o no un anima Nel civilissimo secolo ventesimo la persecuzione razziale ha raggiunto vertici di delirio : 6 milioni di persone « inferiori » sono morte nei campi di sterminio nazisti Oggi ancora in Sudafrica la vita sociale è organizzata col sistema dell apartheid separazione : bianchi e neri hanno case, scuole, trasporti, luoghi pubblici, rigidamente separati In Israele un ragazzo arabo non gode gli stessi diritti di un ragazzo israeliano ; così un ragazzo cattolico nell Irlanda del Nord, nei confronti di un ragazzo protestante E in Italia? Nel nord c è discriminazione verso i figli degli emigrati dal meridione, dappertutto verso i bambini di quel popolo che noi chiamiamo zingari ma essi si chiamano rom, che nella loro lingua vuol dire uomini Uguali nella Chiesa Il cristianesimo ha portato del nuovo nella storia del bambino nel mondo : quando l imperatore Giustiniano riordinò le leggi romane, vi introdusse alcuni « diritti dei bambini » emersi alla luce della nuova dignità che il cristianesimo riconosceva loro Vennero modificate le leggi della successione, vietati i maltrattamenti ai piccoli, facilitate le adozioni Per i cristiani - ai quali Gesù ha detto : «Se non diventate come bambini non entrerete nel regno dei cieli » - ogni bambino che nasce ha diritto al battesimo, all istruzione nella fede, al buon esempio degli adulti Tutti i diritti Tutti i diritti devono essere riconosciuti a ciascun bambino : occorre il pane o il riso ma anche istruzione, occorrono gli alloggi ma anche i giochi, i servizi medici ma anche l amore di una famiglia e l apertura al mondo dei valori 2 Diritto a crescere sano e normale Secondo principio Il fanciullo deve essere in grado di crescere in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale, in condizioni di libertà e dignità La libertà dal bisogno Nella maggioranza delle nazioni non sono tanto 3 le leggi che mancano, quanto la loro applicazione concreta O la possibilità di applicarle In pratica a troppi bambini non si può assicurare la libertà dal bisogno Nel mondo nascono 6 bambini ogni ora : quasi un terzo muoiono di fame o di malattie derivate da scarsa alimentazione ; un terzo vivono stentatamente e arrivano a una vita media di 35 anni ; un terzo soltanto vivranno in modo decente Nel recente « Convegno ecclesiale sui mali di Roma » si è ricordato che i baraccati nelle borgate romane di periferia sono centomila, le scuole ma- hanno bisogno di tecnologia, abbondanza di materie sintetiche, macchinari, omogeneizzati e pannolini, ma di un ricco rapporto con le persone e con il mondo della natura Il bambino ha bisogno di sperimentare il suo corpo in azione, mentre esplora l ambiente, lo conquista, e si scopre efficiente e abile nell incontro con le cose In realtà la nostra società troppo tecnicizzata e troppo consumistica ha messo tra il fanciullo e le cose genuine della natura, tra lui e le persone, una caterva di oggetti non necessari Il bambino ha bisogno anche di libertà dalle inutili sovrastrutture « Un bambino è la verità con la faccia sporca, la saggezza con il ciuffo spettinato, la speranza del futuro con una rana in tasca» B Wheeler terne sono scarse, quelle elementari hanno in gran parte doppi turni, e molti ragazzi in età scolare smettono troppo presto di frequentare Anche nel sottoproletariato d Italia cioè fra i gruppi più emarginati dove manca il lavoro, l istruzione, un alloggio decente il bambino, concepito a volte nell ubriachezza o nella violenza, nasce in un ambiente dove tutto è insicuro La mamma si occupa di lui come può ma non ha né la serenità né la preparazione per stabilire quel dialogo di sorrisi e di parole che è fondamentale per lo sviluppo dell intelligenza Quando quel bambino arriva a scuola, si confronta con i compagni e avverte la sua inferiorità nei confronti degli altri ; se la scuola non riesce ad accoglierlo, si chiude nell isolamento, interrompe gli studi, e magari trova la famiglia ben contenta di avviarlo al più presto al lavoro Libertà dalle sovrastrutture I bambini, per crescere normali, non 4 3 Diritto a un nome e a una cittadinanza Terzo principio Il fanciullo ha diritto, fin dalla nascita, a un nome e a una nazionalità Cicci, Pucci Per quanto tempo i bambini nati fuori del matrimonio hanno dovuto indicare le proprie generalità con un umiliante « figlio di NN » non nominato ? E i figli di madre ignota non hanno ricevuto spesso cognomi che indicavano chiaramente la loro origine? Il diritto al nome riguarda anche i ragazzi ai quali i genitori, per vezzeggiarli, affibbiano epiteti da cagnolini : Cicci, Pucci, Cocco, Fuffi che magari rimangono per tutta la vita Per i cristiani il nome ha un valore più pieno perché è stato ricevuto nel battesimo e ci distingue davanti a Dio ; il santo di cui si porta il nome è protettore e ispiratore Un tragico destino A volte il cognome rinchiude in sé un tragico destino In 2 paesi e cittadine della Calabria Cittanova, Ciminà, Seminara ci sono bambini che vivono sapendo che diventati un po più grandi moriranno quasi certamente o faranno morire altri Non sono malati, il male che consuma le loro famiglie è l odio, un odio antico che divide per ogni contrata due gruppi familiari Sono faide che si trascinano da decenni le vittime finora, nelle località sopra indicate, sono 6 Un episodio? Michele e Domenico 9 e 2 anni , che hanno il torto di chiamarsi Facchineri, sono stati mandati a pascolare nella campagna ; un gruppo di uomini mascherati intanto assaltano la loro casa, uccidono o feriscono tre persone, e sulla via del ritorno si imbattono nei due ragazzi Quegli innocenti si inginocchiano, chiedono pietà, ma sono falciati a raffiche di mitra La via dell esilio Tutti nascono in un paese ma non tutti hanno una patria E il caso dei profughi fuggiti dalla Palestina nel 948 e 967 : gran parte di loro e dei loro figli non hanno conosciuto una casa normale, ma solo l universo dei campi per profughi E il caso dei vietnamiti che scelgono la via dell esilio e si vedono respinti dalle popolazioni rivierasche : una crudele guerra fra poveri, e i primi a soccombere sovente sono i bambini E poi i figli degli emigrati, che perdono le proprie radici culturali I bambini italiani in questa situazione sono quasi un milione : 6 sparsi in America, per l Europa, 3 5 in Africa, in Asia Altri bambini sfortunati rimangono in patria, ma il loro padre è al lavoro lontano, e diventa perfino difficile riconoscerlo come padre « Se tu fossi mio padre - diceva il figlio di un emigrato - non andresti a Zurigo : gli altri bambini hanno il papà in casa » 4 Diritto del fanciullo alla sicurezza sociale Quarto principio Il fanciullo deve beneficiare della sicurezza Devono essere assicurate a lui e alla madre cure mediche e protezione adeguata Il fanciullo ha diritto ad alimentazione, casa, svaghi Difficile nascere Durante l epidemia da virus che ha ucciso in Campania decine di bambini, il prof De Angelis nel gennaio 979 osservò : « A Napoli è difficile essere bambini » Ma un po dappertutto è difficile esserlo oggi Anzitutto è difficile nascere : la mi- naccia dell aborto grava su esserini assolutamente indifesi L umorista Clerichetti ha scritto : «Non fate la guerra, fate l amore : con l aborto libero si ottiene lo stesso numero di morti » Un problema che interessa molto i paesi dei Terzo Mondo, ma anche l Italia, è quello della mortalità perinatale le morti che avvengono nel periodo Su quasi 9 attorno alla nascita bambini che nascono in Italia ogni anno, 2 sono già morti nel grembo materno e altrettanti muoiono entro i primi 7 giorni di vita Un buon numero di queste vittime potrebbe essere salvato con più controlli medici, più igiene, più informazione In Italia c è un ostetrico ogni abitanti il doppio della Germania, il quadruplo della Francia , ma sono mal distribuiti : sono concentrati nelle città, molto meno numerosi nelle campagne, scarsi nell Italia meridionale e insulare Non dappertutto ci si preoccupa della salute dei bambini Ci sono paesi in cui i bambini vaccinati non raggiungono il % ; eppure difterite, morbillo e altre malattie infantili, che sovente risultano mortali, da tempo potrebbero essere prevenute Bambini in ospedale Poca importanza si dà ancora alle condizioni di ospedalizzazione del bambino L ospedale ai suoi occhi è un luogo sconosciuto e pieno di agguati, che lo priva del contatto con i genitori e gli impone un ritmo di vita che non è il suo Il bambino finisce per pensare di essere abbandonato o castigato, e a lungo andare sviluppa una serie di disturbi del comportamento che danneggiano la sua crescita futura Occorre ottenere per i genitori il li- UN DOCUMENTI UN ANNO, UN L La dichiarazione dei diritti del fanciullo II testo è stato approvato dall Onu il 2 959 nella 6 sezione dell Assemblea generale Sono occorsi anni perché il testo fosse preparato e approvato Esso sostituisce un analoga dichiarazione dei «diritti del fanciullo » approvata a Ginevra nel 923 : la arricchisce e la completa Il nuovo documento è stato votato all unanimità dai 78 delegati degli stati allora aderenti all Onu, e in seguito accettata da tutti gli stati che si sono aggiunti Consta di un ampio preambolo e di princìpi, che a un attento esame lasciano trasparire ripetizioni e lacune Ha valore morale, non ha forza di legge o di convenzione che obblighi gli stati ad applicarne i princìpi Alla sua apparizione è stato definito « uno dei documenti più rivoluzionari della nostra epoca » ; in realtà ha la sua carica rivoluzionaria non in sé ma nelle mani di quanti devono applicarlo L Anno internazionale del fanciullo E stato indetto dall Onu vent anni dopo l approvazione dei « diritti del fanciullo,>, come occasione per fare il punto sul cammino percorso nella loro applicazione Mira a sensibilizzare l opinione pubblica, e a spingere i gover- bero ingresso nell ospedale a qualsiasi ora del giorno e della notte, offrire al bambino possibilità di gioco e di attività creative, e la scuola ai lungo-degenti Questo clima, dove è stato realizzato, ha aiutato i bambini a guarire prima e meglio Il bambino ha anche diritto all alimentazione, diritto disatteso in tante aree del mondo Ai milioni di bambini che ogni anno muoiono di fame vanno aggiunti i milioni di sottoalimentati, facili prede di malattie, incapaci in futuro di inserirsi in modo utile nella società 5 Diritti speciali per i minorati Quinto principio Il fanciullo che si trova in una situazione di minorazione fisica, mentale, o sociale, ha diritto a ricevere il trattamento speciale di cui abbisogna per la sua condizione « Chi è più sciocco : il bambino che ha paura dei buio, o l uomo che ha paura della luce? » M Freehill Quanti sono Una ricerca condotta in Europa ha rilevato che su bambini, 46 sono handicappati o disadattati : cieco 2 semiciechi 6 sordi 5 parzialmente sordi 6 handicappati fisici ni verso nuove opere e nuove leggi a favore dell infanzia II libro qui condensato Il volume « I diritti del mio bambino », dell exallievo Domenico Volpi, è pubblicato dalle edizioni Paoline e si trova nelle librerie E un persuasivo al prezzo di lire 3 commento ai princìpi della dichiarazione Ricco di spunti e di dati, si raccomanda a genitori ed educatori per la limpida esposizione e per il chiaro orientamento cristiano 6 handicappati mentali gravi e medi 2 handicappati mentali leggeri 5 affetti da turbe del linguaggio 35 disadattati, ritardati nell apprendimento scolastico 25 caratteriali o giovani delinquenti La città di Roma, in base a questa circa classificazione, conterebbe 3 ragazzi minorati E l elenco è incompleto, non comprendendo altri bambini ugualmente in difficoltà come orfani, figli di divorziati, baraccati, immessi precocemente nel lavoro Questi bambini hanno diritto a una speciale protezione, perché la società - che gioca il suo sviluppo secondo norme sempre più esigenti di efficenza - tende a tagliare fuori inesorabilmente quanti non sono in grado di reggere al suo ritmo Far loro posto Tanto per cominciare, i minorati hanno bisogno di non venir considerati dei mostri, di non essere emarginati, di non venire rinchiusi Hanno bisogno di trovarsi accanto agli altri, di vivere nella comunità, con la comunità II loro inserimento nella scuola, nei gruppi parrocchiali, nella vita comunitaria, li aiuta a superare la menomazione, a sentirsi capaci e utili Purtroppo la società stenta a far lo5 ro posto Ci sono paesi in cui i bambini mutilati sono destinati alla mendicità Ma anche altrove, quante barriere trovano gli handicappati a muoversi, a entrare negli edifici pubblici, sui mezzi di trasporto ecc pensare a chi deve spostarsi con carrozzelle, a chi è cieco, sordo Non basta che si riconoscano i diritti degli speciali, è molto educativo riconoscere anche i loro doveri : i minorati vanno responsabilizzati e valorizzati per quel che possono compiere Genitori iper-protettivi, che evitano ai figli minorati ogni contatto rude con la realtà, ogni rischio, finiscono col bloccare le poche possibilità di sviluppo e di maturazione umana che quei figli hanno Paolo VI parlando nel 977 a un gruppo di educatori, ha ricordato « il mistero degli handicappati, segno di una presenza divina ferita », ha ricordato che la vera « comunità cristiana parte dalla presenza degli handicappati per una continua conversione sulla strada dell oblazione di se stessa, per la contemplazione di Dio, nella pienezza dell amore » Italia, i mai hanno raggiunto il 48% Il genitore italiano non si abbassa a giocare con i suoi ragazzi Invece da loro viene una preghiera implicita : « Non darmi delle cose, papà : dammi te stesso, regalami un po del tuo tempo, raccontami una storia » L accettazione dei ragazzi sta anche nell evitare certe risposte per loro frustranti : «Sono cose che non ti riguardano », « Tu sei piccolo, non puoi capire», «Doveva nascere maschio, non femmina», «Non dire le solite sciocchezze » Sono risposte che escludono i ragazzi dalla vita di famiglia Nella civiltà dell amore I bambini hanno poi diritto a ricevere un istruzione religiosa, a conoscer Dio, a essere orientati dal clima familiare nel- 7 Diritto all istruzione e al gioco Settimo principio Il fanciullo ha diritto a un educazione che, almeno a livello elementare, dev essere gratuita e libera Deve avere tutte le possibilità di dedicarsi ai giochi e ad attività ricreative orientate a fini educativi La piaga dell analfabetismo Quaranta nazioni nel mondo, per mancanza di mezzi economici, non hanno ancora potuto dichiarare obbligatorio l insegnamento primario Un terzo dei bambini nei paesi in via di sviluppo non sanno leggere né scrivere Conseguenza : un miliardo di analfabeti adulti non trovano lavoro, o devono accontentarsi di un lavoro non quali- 6 Diritto all amore e alla comprensione Sesto principio Il fanciullo, per lo sviluppo armonioso della sua personalità, ha bisogno di amore e comprensione Le risposte che escludono Una barzelletta o una storia vera? Raccontano di una « preghiera del bambino che dice : « Signore, fammi diventare un televisore, così i miei genitori mi guarderanno di più » Il fatto è che il bambino ha bisogno come l aria di sentirsi amato, desiderato, accolto E invece non sempre è desiderato Quando una nuova nascita pesa sulla famiglia, il bambino non trova un ambiente caldo di affetto, una disponibilità al dialogo che si manifesta dal primo sorriso dei genitori Ai genitori poi si richiede un equilibrio dei sentimenti, che essi non sempre sanno trovare A volte vanno da un eccessivo coccolamento e vezzeggiamento dei figli, trattati più come cuccioli o come giocattoli che come persone, a un protezionismo autoritario che blocca ogni libera scelta e ogni maturazione alla responsabilità Vanno da un paternalismo patetico alle dimissioni dal ruolo di genitori, magari con la scusa che hanno tanto da fare Alla domanda «Giochi qualche volta con i tuoi figli? », solo il 7% dei padri danesi hanno dovuto rispondere con un malinconico mai; alla stessa domanda, in un inchiesta svolta in 6 « Un bambino è l opinione di Dio che il mondo deve continuare» l amore verso Dio e i fratelli L infanzia - spiega il Catechismo dei bambini - « è un mondo in cui si assimila più per sentimento che per ragione, con immediatezza A volte basta un sorriso, una voce, un canto, per iniziare uno scambio di messaggi» In queste prospettive i genitori hanno il compito di « spianare la strada perché il cammino dei bambini verso Gesù sia sicuro e gioioso » Il ragazzo ha il diritto di essere considerato cristiano a pieno titolo, e perciò i genitori devono aiutarlo a partecipare alla liturgia, alla vita parrocchiale, a una catechesi viva, ad associarsi con altri per vivere insieme l esperienza della fede Il bambino che si sente amato, acquisisce il senso di sicurezza di cui ha bisogno per crescere Deve poter vivere in quella « civiltà dell amore » di cui tanto spesso ha parlato Paolo VI - che è frutto della vita cristiana pienamente vissuta C Sandburg ficato L analfabetismo tocca il 92% in Sierra Leone, il 9 % in Liberia, il 7 % in India Molti bambini smettono la scuola dopo un anno o due, perché sono troppo affamati o malati per imparare qualcosa O perché devono lavorare per sopravvivere L analfabetismo nel mondo scende in percentuale, ma per via del rapido aumento della popolazione cresce in numero assoluto di persone Nel 97 il Terzo Mondo contava 72 milioni di analfabeti, oggi ne conta 8 milioni, e la cifra continua a salire E in Italia? Gli analfabeti sono due milioni e mezzo, e 2 milioni i semi-analfabeti La scuola d obbligo è fissata ai 4 anni, ma sono numerosi i ragazzi che la abbandonano prima Nel mondo si vanno compiendo sforzi ingenti nel tentativo di debellare l analfabetismo L Unesco, i governi, le organizzazioni culturali, la Chiesa soprattutto con le sue missioni, lottano fianco a fianco contro la piaga dell analfabetismo, ma al momento non sembrano ancora in grado di farlo regredire Bisogna impegnarsi di più, per esempio i giovani italiani specie quelli in possesso di una lingua straniera - potrebbero utilmente sostituire il servizio militare con un servizio civile all estero nel campo dell educazione Sacrificare il salotto « E necessario aver giocato da bambini per poter diventare un adulto completo » : l ha detto un grande pedagogista, Claparède ; e Montaigne ha precisato : « I giochi dei ragazzi devono essere considerati come le loro azioni più serie » E un fatto che il bambino cresce giocando Ma è pure un fatto che la vita moderna tende a frenare e limitare le sue possibilità di gioco a ricevere protezione e soccorso Invece degli armamenti In molti paesi del mondo qualcuno con amara ironia li ha chiamati « paesi in via di sotto-sviluppo» le condizioni di vita peggiorano invece di migliorare E poi arrivano d improvviso carestie dovute a siccità o piogge improvvise, che devastano intere regioni : il Sahel, il Bangla Desh, il Pakistan Guerre improvvise travolgono popolazioni inermi, cambiamenti di governi costringono - come ora in Vietnam - masse ingenti di dissidenti a emigrare E le prime vittime sono i bambini, i più deboli, magari già malnutriti, in tutto dipendenti dalle decisioni o dall impotenza degli adulti, senza neppure poter riuscire a capire ciò che avviene II bambino è un bellissimo punto di partenza per l uomo I bambini di città sono isolati in case piccole e ingombre, senza uno spazio a loro destinato, dov è proibito fare chiasso Gli spazi all aperto riservati ai giardini sono in tantissime città del tutto insufficienti Ecco altri problemi enormi, che la comunità deve impegnarsi a risolvere C è da cambiare una mentalità In casa, per esempio, occorrerebbe il coraggio di sacrificare il salotto buono per farne la cameretta dei bambini ; c è almeno da ritagliare un angolo di casa - con pareti lavabili, moquette di plastica morbida e un vecchio tavolino - in cui i ragazzi possano dipingere, scarabocchiare, fare capriole, piantare chiodi, costruire, modellare 8 Diritto a ricevere per primi protezione e soccorso Ottavo principio In tutte le circostanze il fanciullo dev essere tra i primi D Herold Sono come i piccoli innocenti sterminati da Erode, vittime dell odio e degli errori degli adulti Ogni tanto i governi dei paesi ricchi ricevono l invito a ridurre gli armamenti per destinare le somme risparmiate al benessere dei bambini Un invito che non viene raccolto Ma intanto si nota che proprio i paesi più poveri sono quelli che investono proporzionalmente di più nelle armi Le cronache raccontano Il diritto dei bambini a ricevere protezione è disatteso tante volte anche a livello della vita privata : invece del soccorso, i bambini sovente sono minacciati dalla violenza più cruda Le cronache dei giornali italiani hanno raccontato di Desirée, cinque anni, morta di denutrizione e percosse a opera dei suoi genitori, che la vollero « purificare secondo i riti di una setta di fanatici » Le cronache hanno parlato di un ragazzo di nome Lavorini, di Milena Sutter 3 anni uccisa dai suoi rapitori E come dimenticare Mauro Carassale di anni? Si era offerto ai rapitori in cambio del fratello più grande ma ammalato, e subì la prigionia sulle montagne della Sardegna : « Ho pregato sempre tanto, la notte, come mi ha insegnato la mamma E pensavo a lei, al papà, ai fratellini » Ma i rapitori, insensibili alla lezione che impartiva loro questo ragazzo, l hanno tenuto prigioniero all addiaccio per 72 giorni, fino al pagamento dell ultimo spicciolo di riscatto Negli Stati Uniti si parla di 6 casi di bambini maltrattati o sottoposti a sevizie ogni anno In Germania una statistica dice 4 E tempo di fare statistiche anche in Italia 9 Diritto a essere difeso dallo sfruttamento Nono principio Il fanciullo dev essere protetto contro ogni forma di sfruttamento, non dev essere inserito nell attività produttiva prima di aver raggiunto l età adatta, non dev essere costretto ad assumere un occupazione che nuoce alla sua salute e al suo sviluppo Il lavoro nero Michele Colonna, un ragazzo pugliese, nel 976 si è tolta la vita perché non ce la faceva più Dall età di anni suo padre ogni anno lo affittava in cambio di olio e formaggio a qualche allevatore della zona, che lo mandava a pascolare sui monti tutto solo Mesi di isolamento, finché Michele non resse più In Italia una legge vieta l assunzione al lavoro dei minori fino a 5 anni di età, un altra legge elenca le attività vietate ai minori di anni 6 o 8 Ma in pratica è difficile sorvegliare l applicazione di queste leggi : mancano ispettori, e sulle trasgressioni si estende sovente un fitto velo di omertà Accade che un piccolo muratore muoia cadendo da un impalcatura, e tutti concordi dicono che si trovava lì per caso o per giocare Secondo un calcolo dei sindacati, in Italia ci sarebbero almeno 5 bambini delle elementari impiegati in attività lavorative, e da 2 a 3 mila ragazzi fra gli e i 4 anni A volte il lavoro nero è una scelta imposta dalle circostanze : padre disoccupato, madre malata, numerosi fratelli piccoli Allora i figli più grandicelli mettono da parte i libri di scuola e si sacrificano per la famiglia Orgogliosi di questo ruolo di « capi famiglia in calzoni corti », accettano una situazione che spesso li blocca poi per tutta la vita in condizioni di semi-analfabetismo e in un lavoro poco qualificato e scarsamente rimunerativo Droga, pornografia, pubblicità Al7 tra forma di sfruttamento dei ragazzi è la droga Secondo una recentissima inchiesta del Ministero della Pubblica Istruzione, in più di mille scuole italiane ci sono studenti che fanno uso della droga, e a volte sono ragazzini delle medie inferiori, addirittura delle elementari Nella sola provincia di Roma i presidi e direttori didattici hanno segnalato 326 scuole nelle cui vicinanze sospettano la presenza di spacciatori Delinquenti unicamente preoccupati di smerciare, senza badare a chi Lo stesso accade nel settore della stampa pornografica Di « riviste per soli uomini », come eufemisticamente sono chiamate, ne affluiscono in edicola ogni settimana un milione di copie Prezzo di copertina sulle lire , di cui 2 vanno all edicolante, 4 al distributore e 4 all editore Queste pubblicazioni, quando non sono vendute direttamente ai minori, finiscono ugualmente nelle loro mani per la malsana indulgenza di qualche adulto E il falso mito del sesso che sbandierano, finisce per corrompere nei ragazzi il senso autentico dell amore umano volta pericolosi, i ragazzi imparano presto la lezione del consumismo : si convincono che ciò che conta è possedere le cose, non già arricchirsi interiormente e diventare qualcuno Diritto a crescere nella pace e nell amicizia Decimo principio Il fanciullo dev essere educato in uno spirito di comprensione, tolleranza, amicizia tra i popoli, di pace e fratellanza universale Il disarmo dei cuori « In ogni città - ha scritto un bambino a proposito delle vittime della guerra - c è un monumento ai caduti lo non ho nulla contro chi ha combattuto e è morto, però invece di fare il monumento ai caduti, io lo farei ai bambini uccisi Così la gente ci penserebbe due volte » Intanto, forse per questa mancanza di monumenti ai bambini morti in guerra, continuano a morire Paolo VI nel suo discorso all ONU diceva : «Noi continueremo a proclamare ben alto, senza stancarci, il dovere della pace Continueremo a cooperare per educare rigorosamente riflettere sugli ideali della pace, della fratellanza, dell amicizia Nel 973 le associazioni di Azione Cattolica di tutto il mondo hanno condotto un inchiesta fra i ragazzi chiedendo loro : « Che cos è per te la pace? » Le risposte sono state le più diverse, ma molti interessanti Qualche ragazzo si è fermato a una descrizione della pace come assenza di conflitti, altri aggiungevano una vita tranquilla in silenzio, la calma : « Penso al silenzio della natura », « La pace è quando si sentono cantare gli uccelli » l più coglievano il senso della fratellanza : «Ci sarà pace quando tutti gli uomini saranno imiti», « quando si ameranno » Da paesi poveri giunsero risposte come questa : « La pace è quando si mangia tutti i giorni », oppure : « Un buon cittadino fa la pace », o ancora : « La pace si impara a scuola, perché chi si istruisce serve il proprio paese » Altri ragazzi si sono aperti a un contesto internazionale : « La pace per me è anche quando ameremo gli stranieri che abitano e lavorano qui », « Se tutti dessero un po di denaro ai paesi che hanno farne, tutti sarebbero felici e ci sarebbe la pace » Pace nelle azioni quotidiane La pace di domani è dunque nelle mani dei genitori e educatori di oggi A essi si è rivolto Giovanni Paolo Il nel suo primo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace : «Aiutate i fanciulli e i giovani a fare l esperienza della pace nelle mille azioni quotidiane, nella famiglia, nella scuola, nel gioco, nel cameratismo, nel lavoro di gruppo, nelle competizioni sportive » Dunque, in concreto, la pace nascerà anche da come ci trattiamo reciprocamente in famiglia, nella scuola, nella vita civile « Il mio figlioletto dev essere molto potente, se comanda a sua madre che comanda a me che comando a tutti gli ateniesi Alcibiade, nobile generale di Atene, 45 -4 4 a C Anche la pubblicità punta sui ragazzi, utilizzandoli ai lini delle vendite e del fare cassetta Il bambino, capace di opporre fragili resistenze alle suggestioni della pubblicità, viene strumentalizzato in almeno tre modi : anzitutto è adescato all acquisto di prodotti fabbricati appositamente per lui, ma è anche sfruttato come strumento di pressione sui genitori perché facciano acquisti per suo conto, e è pure presentato come un capitale in cui i genitori devono investire il loro denaro Riempiti in un modo o nell altro di tanti oggetti sovente inutili e qualche 8 la nuova umanità alla pace, per ricordare che non ci potrà essere disarmo delle armi se non ci sarà disarmo dei cuori » Ecco : bisogna educare le nuove generazioni alla pace A partire dal dicembre 979, i giocattoli di guerra saranno proibiti in Svezia Fabbricanti e venditori di giocattoli si sono accordati : più nessun giocattolo che rappresenti armi, equipaggiamenti o divise militari, sarà immesso nel mercato svedese Quando si sentono cantare gli uccelli Occorre poi portare i ragazzi a L Anno del Fanciullo non finisce il 3 dicembre 979, ma dura sempre E tutti gli anni devono essere per noi l Anno del Fanciullo ARGENTINA INTERVISTA A PADRE SERGIO MICHELI Ecco l esperienza di un missionario e dei suoi 6 compagni in un territorio enorme, con meno di un abitante per chilometro, sui contrafforti delle Ande patagoniche Ecco gli inquietanti problemi religiosi e sociali che devono affrontare, ma anche la loro intatta speranza La mia parrocchia di 68 mila kmq etti insieme la mia Lombardia, il Piemonte, la Liguria, il Trentino-Alto Adige : la mia parrocchia è vasta così Una sola parrocchia, un terzo dell intera provincia del Chubut, 68 mila kmq In compenso, gli abitanti sono pochini : non arrivano a 6 mila, neppure uno per kmq E ventimila si trovano concentrati a Esquel, il capoluogo ; il resto è sparpagliato in tutta la regione e bisogna andarli a cercare col lanternino Padre Sergio Micheli, 38 anni, sacerdote da 8, è tornato per qualche giorno in Italia E un bergamasco solido e dinamico, al quale il vento pungente delle Ande fa evidentemente bene Senza sosta, nove mesi all anno, questo vento soffia da ovest a est : prima scarica l umidità e la pioggia sul versante cileno che è ricco di boschi, poi giunge a noi arido e freddo Fa decisamente freddo Giocando sul doppio significato della parola estación - che indica sia la stagione metereologica che la stazione ferroviaria - da noi si dice che in Chubut ci sono appena due estaciones all anno : quella dell inverno, e quella del treno Ma a parte il freddo, per il paesaggio la zona di Esquel è un incanto, col suo verde e i suoi laghi fa parte di quella zona che a ragione viene detta la Svizzera del Sud America Il compito di padre Sergio laggiù nella Patagonia è di visitare le scuole e le comunità sparse, per organizzarvi la catechesi Deve viaggiare moltissimo Negli ultimi due anni - dice - con la mia Chevrolet ho percorso più di 28 M mila km Tre volte il giro del mondo, e un pezzettino Ma l esperienza di uomini e di evangelizzazione che sta immagazzinando nella Patagonia dei sogni di Don Bosco è ricca e singolare : vi si dissoda una terra dai forti contrasti, ricca di minerali ancora sigillati nel sottosuolo, contesa in superficie fra bianchi, meticci e indigeni dagli interessi in conflitto, però aperta al futuro e piena di promesse Padre Sergio ne parla volentieri, anzi con entusiasmo, e le domande fluiscono Com è Esquel? Ci sono quattro o cinquemila abitanti di origine europea che vivono nelle quadras, le strade tracciate secondo il progetto urbanistico E poi tutto intorno i 6 mila abitanti dei barrios : gente emarginata che vive in case di fortuna ; qualche volta belle, ma sovente tuguri E le famiglie sono molto numerose Un mosaico Chi abita il Chubut? Nella zona costiera Trelew, Comodoro Rivadavia, Rawson la popolazione è di origine chiaramente europea La mano d opera invece, los paisanos, è di origine meticcia : nell interno, dalle nostre parti, man mano che ci si avvicina alle Ande, aumentano i paisanos Sono un mosaico di razze, di tipo Neuquino, Mapuche ossia Araucani, il popolo di Zeffirino Namuncurà ; Teuhelche O di provenienza cilena : i cosiddetti Chilotes, che nel secolo scorso dal Cile meridionale si erano spinti al di qua delle Ande Perché sono così pochi gli abitanti? Anzitutto per il clima Poi perché l at- tività principale è costituita dall allevamento del bestiame, che come si sa richiede spazi molto vasti Dopo la conquista del deserto 879 , ampi territori erano stati assegnati dal governo centrale ai civilizados che li avevano recintati con filo spinato ; da allora gli indios hanno avuto a disposizione non certo i terreni più adatti al lavoro A render loro difficile la vita, in un secondo tempo ci furono anche los turcos, come venivano chiamati, cioè i piccoli mercanti Essi aprivano modeste botteghe, davano agli indios le loro merci purtroppo vino e liquore soprattutto , e le davano a credito : molti indios indebitati hanno dovuto cedere a basso prezzo le loro terre Una storie triste, che in parte continua ancora oggi Due mondi Come vivono bianchi e indigeni? Discendenti degli europei e indigeni sono due mondi completamente diversi I primi in genere hanno una casa bella e confortevole, l automobile, magari la radio ricetrasmittente per comunicare dalla fattoria con la città Per lo più sono allevatori di bestiame : allevano bovini, ma soprattutto ovini La pecora, animale timido, rispetta il filo di recinzione che delimita i terreni, e non dà molto lavoro Invece le capre, che di preferenza sono allevate dagli indigeni, risultano molto più irrequiete e richiedono continua vigilanza : una vigilanza sovente affidata alle donne e ai bambini, che marinano la scuola C è ancora una differenza tra i bianchi e gli indi : i primi vanno a vendere personalmente sulla costa la loro lana con i loro autocarri ; i secondi la vendono sul posto, e se la vedono pagare a metà prezzo Quando poi gli indios per qualsiasi motivo abbandonano i campi e si riversano nei centri dei bianchi, i guai non diminuiscono ma se mai aumentano Hanno una mentalità completa9 mente diversa, che non si salda con quella dei bianchi Non capiscono la civiltà con cui vengono a contatto Nomadi per natura, non sentono il bisogno di lavorare, non vedono l utilità del lavoro, vivono alla giornata Guadagnato quanto basta per un bicchiere di vino o di alcol, si ritengono soddisfatti Nei centri si sentono fuori posto, si riversano nei barrios, si auto-emarginano, accettano rassegnati delle condizioni infime di vita E tutto questo a volte scoraggia noi salesiani che vorremmo fare qualcosa per loro Due monete sugli occhi Quindi rapporti difficili tra indios e bianchi? Rapporti un po tesi Non c è confidenza reciproca I bianchi li chiamano negros, gli indigeni li ricambiano con le forme spregiative di huinca o di gringo E in quanto parrocchiani, gli indios come sono? Sono molto religiosi, ma di una religiosità naturale, magica, posso dire parallela al cristianesimo La religione indigena coesiste col cristianesimo Soprattutto l indigeno che vive ancora nella campagna conserva le antiche tradizioni religiose, le sue superstizioni Parlando con loro ho ricavato l impressione che secondo loro ogni persona ha dentro di sé una persona più piccola, come un ragazzino, che sarebbe una specie di anima Quando termina la vita, essa si aggira non lontana dal corpo, proprio come un ragazzino E bisogna ingannarla, dando al morto le sue cose, seppellendolo con quanto gli apparteneva Sugli occhi dei morti mettono due monete, perché non possa guardare in dietro Credono che se il morto per caso si volta, prende come suo conipagno chi riesce a scorgere In questa prospettiva riesce molto difficile presentare la visione cristiana della vita eterna : l idea della risurrezione, semplicemente li terrorizza Il camarujo Praticano i riti della loro antica religione? Sì, il più caratteristico è il camarujo, a cui ho potuto assistere più volte e merita di essere raccontato Impegna la tribù per vari giorni, come i riti della settimana santa E una riunione nel tempo stesso di carattere religioso, sociale e politico E anticamente era anche di iniziazione dei giovani Dunque il cacico, ispirato dal machí o saggio della tribù, una volta all anno ordina il camarujo per la luna piena di febbraio o marzo Le famiglie preparano i loro carri, e partono al gran completo Di solito si radunano presso la casa del cacico ; il primo giorno è destinato agli arrivi, ai saluti, allo scambio dei doni Si verifica anche che esistano in tutti le condizioni necessarie per par- tecipare ai riti Una è che nessuno sia in lotta o inimicizia con qualcuno dei presenti ; un mediatore ha l incarico di comporre le eventuali vertenze Se non ci riesce, uno degli antagonisti dovrà allontanarsi Altra condizione è la rinuncia, per tutta la durata del camarujo, alle bevande alcoliche e ai rapporti coniugali Infine occorre un adesione convinta e seria alle cerimonie per questo gli indios non vogliono la presenza dei bianchi, che non prenderebbero i riti sul serio Il mattino seguente molto per tempo viene suonata la trutruka un corno molto lungo, ricavato da una canna, con suono basso e un tantino lugubre : è la sveglia per tutti Ci si raduna attorno alla casa del cacico, per una specie di confessione pubblica dei peccati Il cacico ricorda uno dopo l altro i misfatti compiuti durante l anno dalla tribù, e ogni peccato viene segnato sul dorso di due cavalli sacri Intanto la luna tramonta e il sole sorge Allora si compiono vari giri intorno Zona Mirasol : la maestra e catechista con i suoi allievi, presso la croce piantata dal missionario alla casa del cacico, mentre le donne intonano le cantilene e una vecchia le accompagna al suono del kultrum un tamburo Terminati così i preparativi, tutti vanno sul luogo del camarujo : un anfiteatro naturale a forma di occhio, con un cerchio al centro Seguono tre giorni interi di scongiuri, danze, canti ; vengono portati come in processione bandiere, canne infiocchettate, cavalli che messi in libertà - scegliendo un itinerario oppure un altro - portano bene o sventura Sarebbe lungo descrivere tutto Del resto in parte il camarujo è ancora un rito segreto ma nella misura in cui acquistiamo confidenza con gli indigeni, ci viene spiegato I giovani Quali sono le vostre preoccupazioni come pastori della Chiesa? Ci occupiamo soprattutto dei giovani e dei bambini, che sono l elemento plasmabile E la nostra parrocchia è piena di bambini Sono moltissimi, e non hanno famiglia In tutti questi anni avrò amministrato tremila battesimi, forse più, ma fra gli indigeni solo tre o quattro matrimoni Questa gente, una volta strappata dall antica vita tribale, smarrisce il senso dell unità familiare La donna viene caricata del peso della famiglia, e manca una vera figura paterna Quando parlo di Dio ai ragazzi, devo star attento a non chiamarlo « Dio Padre» così semplicemente La parola padre richiama loro un uomo sovente alcolizzato, che magari li ha abbandonati, che forse neppure conoscono Devo dire : « Dio Padre buono », ed essi, pensando a qualche raro buon papà che forse hanno conosciuto, cominciano a farsi un idea positiva di Dio Quanto alla gioventù, si trova in situazione morale scadente Sul piano sociale, al momento non si può ancora dire che sia una gioventù arrabbiata o bruciata, però si vede che cresce con una carica di violenza sempre maggiore E se un giorno la violenza giovanile sarà canalizzata e sfruttata? E facile prevedere che questa gioventù diventerà carne da cannone Noi salesiani ci preoccupiamo molto per questi ragazzi, soprattutto per quelli che crescono nei barrios C è infatti da domandarsi a che cosa porterà fra venti o trent anni l attuale esplosione demografica Intanto ci prodighiamo per assicurare ai ragazzi un minimo di istruzione religiosa : anzitutto col catechismo E poi corresponsabilizziamo i giovani Gli adulti quasi non ci seguono, ma i giovani sentono e vivono la Chiesa con impegno, anzi con entusiasmo Abbiamo lanciato l associazionismo giovanile, che fino a qualche anno fa non esisteva, ed è stato accolto molto bene sia a Esquel come nelle altre parti del Chubut Abbiamo lanciato la Pascua Joven Pasqua giovane che è diventata presto un fenomeno di massa e spontaneo Abbiamo perfino affidato delle chiese alla gioventù La mamma pregò Don Bosco C i parli dei salesiani della sua parrocchia Siamo in sette : quattro a Esquel, e tre a Gobernador Costa A capo di tutti, direttore e parroco, è don Marcello Melani Si occupa dei ventimila di Esquel, dirige la locale scuola elementare e media, ha affidato a due brave cooperatrici la scuola secondaria, è assistente spirituale dello squadrone della Gendarmeria nazionale Da lui dipendono anche i sei centri comunitari già realizzati nella periferia e nei dintorni In essi si tiene la messa domenicale e il catechismo ai bambini ; in alcuni si svolge pure una preziosa attività sociale alfabetizzazione, elevazione della donna, ecc Don Marcello ha 4 anni, è di Firenze Quand era piccolo, cadde malato e c erano tutti i sintomi della poliomielite La mamma prese un immaginetta di Don Bosco, gliela mise sotto il cuscino, e pregò Don Bosco di salvare il suo ragazzo Pare che lui abbia ascoltato la preghiera l indomani il ragazzo stava bene , ma che lo abbia voluto per sé Era diventato avvocato, ma un giorno decise di farsi salesiano e di partire missionario Ora per la sua parrocchia si fa in quattro, e la gente gli vuole molto bene Lo aiuta un sacerdote argentino, padre Uribe, che ha la responsabilità diretta della scuola e dei centri comunitari, e è cappellano delle Truppe Andine una specie di alpini Una bella promessa per la parrocchia è poi il diacono Perronc, che in questi mesi sarà rdinatu sacerdote e diventerà con generosità il dono della fede, ora è capace di evangelizzare gli altri E mi accadono vicende curiose A volte per esempio sono stato costretto - se volevo avere i ragazzi a messa a celebrarla senza camice, con la stola soltanto I bambini, vedendomi indossare il camice bianco, mi scambiavano per gli infermieri che tempo prima erano passati a distribuire con una certa ruvidezza le loro temibili iniezioni e vaccinazioni Perciò, appena vedevano il mio camice, fuggivano lontano In qualche caso i padri - da provetti gauchos - montavano a cavallo e andavano a catturare i figlioli col lazo; ma perché quei piccoli non rimanessero terrorizzati dal sacramento dell amore, preferii rinunciare al camice Il gemellaggio Curiosa la situazione dei tre salesiani distaccati a Gobernador Costa : provengono tutti dall Ispettoria Adriatica, che ha stretto un gemellaggio con Esquel e si è impegnata a sostituire i tre quando Zona di Nahuel-Pan : gli indios danzano in cerchio nella festa del Camarujo l animatore spirituale della gioventù A messa col lazo E poi a Esquel ci sono io, il galoppino, che scorrazzo con l auto per l immenso territorio, e mi preoccupo soprattutto delle scuole Le scuole sono del governo, alcune sono piccoli collegi con internato è una necessità, date le distanze e la popolazione rarefatta Per legge la catechesi non è possibile durante la scuola, ma altre occasioni non mancano Mio compito è organizzare i catechisti Per facilitare la loro opera abbiamo preparato un catechismo su misura per i nostri ragazzi, con immagini bibliche tratte dal loro mondo Oltre ai catechisti, mi preoccupo perché i vari centri abbiano un « agente di evangelizzazione », una persona cioè che dopo aver ricevuto volessero rientrare in patria C è don Mei che risiede nel piccolo centro, don Pacieroni che va in giro un po come me, e don Albasini che si occupa della località Río Pico e delle scuole Pagano cento lire Quali sono le vostre attività? Garantisco che il lavoro non ci manca I bisogni della popolazione sono enormi La nostra presenza nella scuola - cioè con scuole nostre - è ancora valida La zona per esempio avrebbe assoluto bisogno di una scuola professionale, per preparare i ragazzi a un mestiere Ho già accennato al lavoro di catechesi e all organizzazione dell associazionismo giovanile : i gruppi sono numerosi e attivi Svolgiamo anche opera caritativa, distribuendo nei barrios alimenti a centinaia di bambini ci aiuta la Caritas Continuamente gente povera bussa alla parrocchia chiedendo cibo e vestiti Da Buenos Aires dei benefattori ci mandano abiti usati - arrivano addirittura con l autocarro -, e noi con l aiuto dei nostri cooperatori distribuiamo tutto Per la gente povera organizziamo vendite a bassissimo costo, che sono molto meglio dei semplici regali : il povero paga cento o duecento lire oggetti che costano enormemente di più, ma non se ne intende di prezzi e torna a casa contento, senza aver subìto l umiliazione dell elemosina D estate, cioè a gennaio Chi vi aiuta nel vostro lavoro? Ho già accennato ai Cooperatori, ai gruppi di impegno giovanile Ma abbiamo in parrocchia anche sei Francescane Missionarie di Maria, che danno una collaborazione preziosissima : erano suore di clausura e all inizio è costato loro molto adattarsi, ma il loro meraviglioso spirito di fraternità francescana le ha aiutate a superare le difficoltà Poi, durante la bella stagione la nostra estate è a gennaio vengono da Buenos Aires in molti a darci una mano Sono iniziative organizzate d accordo col vescovo, e mandate avanti da « gruppi missionari » Arrivano laici, laiche, suore, religiosi, tra cui anche le nostre FMA e i Cooperatori L ultima estate questi gruppi - misti, e disponibili per le attività pastorali più varie - erano sei, al lavoro in mezzo alla gente in sei località diverse Le difficoltà Da quanto tempo i salesiani sono a Esquel? In modo stabile dall ottobre 94 : si cominciò il collegio con otto alunni e ora sono diventati 8 Il primo salesiano a metter piede da queste parti fu padre Bernardo Vacchina, figura leggendaria di pioniere Che fatica per lui mettere un po di pace tra le truppe regolari e i cacichi delle tribù! Meritava un libro, e è stato scritto : la sua storia è anche la storia dei primi passi del Chubut moderno Quali sono le vostre attuali difficoltà? Anzitutto la mancanza di personale Nei miei giri vedo situazioni irricuperabili senza la presenza di persone qualificate C è una zona, con un centro comunitario e una quindicina di piccole scuole, in cui un paio di veri cooperatori salesiani, per esempio due sposi, capaci di fare catechismo e di assumersi la responsabilità dell assistenza spirituale, potrebbero fare miracoli Ho in mente un altro posto, Paso de Indios, che abbiamo affidato a una cooperatrice, la signora Amalia De Criado Il vescovo l ha autorizzata a gestire la chiesetta, e lei ogni sabato e domenica raduna la gente, fa la celebrazione della parola con omelia , e ITALIA * CURIOSA STORIA DI UN TEMPIETTO MARIANO distribuisce la comunione Abbiamo aperto in un altra località un piccolo «centro di spiritualità», ma non sappiamo come mandarlo avanti per mancanza di personale ; e dire che avrebbe delle splendide possibilità di lavoro Altre chiesette sono già costruite, altre stanno sorgendo, tutte bisognose di qualcuno a cui affidarle Non parliamo poi delle difficoltà economiche La nostra gente, l ho Le Figlie di Maria Ausiliatrice di Macomer Nuoro avevano un piccolo detto, è molto povera Ma in tutti i santuario della loro Madonna poco lontano da casa, ma non lo sapesensi Una difficoltà a lavorare con vano Ben lo conoscevano invece gli abitanti di Ghilarza, che da loro nasce dal fatto che a molti manca decenni sono soliti pellegrinare a Trempu per rendere onore alla quella dignità consapevole che viene « Divina Senora Ausilíadora » dall istruzione, da una fede cristiana fondata su solide convinzioni Dobbiamo prima di tutto costruire la loro l tempietto-santuario di Maria Audialetto nuorese, si rievocano le sue dignità di persone Per questo occorI siliatrice sorge presso Trempu, in vicende, si commemorano i diversi tirono tante opere, occorrono gli amuna regione ricca di memorie archeotoli con cui in passato la Madonna è bienti e le situazioni in cui possano i logiche, storiche e religiose, nel cuore stata invocata nel tempio, si ravviva la ritrovarsi e scoprirsi « persone » E ocdella Sardegna 24 maggio di ogni legittima convinzione che Maria, con corre denaro per costruire anno i pellegrini vi si recano in prola sua intercessione, è pronta a preQuel denaro che in Italia abbonda cessione col parroco da Ghilarza stare soccorso a quanti la invocano anche se tutti continuano a lamentarprovincia di Oristano , per 34 chiloCosì il minuscolo villaggio di casette si Sono tornato per qualche giorno in metri Poi ci tornano a settembre per i riprende vita, ogni anno, per nove Italia, e vedo che tutti protestano e novendiali in preparazione alla festa giorni Non mancano le ore di svago, e vorrebbero di più Che cosa dirò? della natività anche il sollievo dei trattenimenti in Quelli che si lamentano dovrebbero al 9 settembre di I novendiali Dall comune è vegliato dalla piccola Maconoscere certi angoli della Patagoogni anno intere famiglie si trasferidonna del tempietto Al termine della nia, certe altre parti del mondo Credo scono col parroco nelle tipiche casette novena si svolgono solenni festeggiache il guardarsi un po di più attorno che sorgono intorno al santuario e somenti alla Madre di Dio, poi le casette servirebbe anche ai salesiani d Italia no adibite esclusivamente ad abitasi richiudono in attesa delle prossime Ne uscirebbero tutti più consapevoli, zione dei pellegrini Vi trascorrono i « vacanze con la Madonna » forse più generosi «novendiali di settembre », le vacanze Così ormai da tanto tempo Il futuro Ma lei guarda al f uturo con mariane per la gente di Ghilarza In Sulle rovine del tempio pagano La pessimismo? No, al contrario Io sono quei giorni ogni mattina partecipano storia di questo tempietto è lunga e convinto che il Chubut in cui lavoro è alla messa ; più tardi si radunano per interessante : esso trova le sue prime tutto futuro A partire dal sottosuolo : onorare la « Divina Senora Ausiliadoorigini in epoca romana Lo lascia caa quanto si dice, dovrebbe rinchiudera » come la chiamano nel loro diapire la denominazione tradizionale re ricchezze minerarie favolose Si letto spagnoleggiante ; nel tardo poancora in uso nella regione : « Santa parla di minerali che conterrebbero il meriggio poi, quando il lago Omodeo Maria de Trempu » cioè ad ternplurn , 6 % di ossido di uranio, come dire l urinfresca la valle con la sua brezza, i che ricorda la presenza di luoghi di ranio più puro del mondo Qualche cori della gente echeggiano devoti atculto pagano Essi non sono molto disettimana fa un ingegnere minerario traverso le radure dei boschi stanti : sulla strada Giulia ci sono mi agitava sotto il naso una pagina Sembra di partecipare a un raduno tracce di culto a Janus Phanes ; resti di fotocopiata : vidi con mia sorpresa che di famiglia patriarcale : si leggono le terme romane si sono scoperte nel seera un testo delle « Memorie Biogral fi- c storie tradizionali del santuario in colo scorso poco lontane dal tempietche » di Don Bosco, e conteneva una descrizione delle ricchezze del sottosuolo patagonico L ingegnere non riusciva a darsi pace del fatto che Don Bosco nel secolo scorso avesse previsto il petrolio trovato a Comodoro Rivadavia, e tutte le altre ricchezze minerarie che lui - uomo del mestiere - andava verificando giorno per giorno Il Chubut è ricco - per ora solo di prospettive - anche per l agricoltura Con alcune dighe è possibile imbrigliare le acque del Río Chubut e rendere coltivabile con alto rendimento tutta la regione Occorre però investire grandi capitali, e anche trovare mano d opera preparata Insomma c è tanto da fare, le possibilità sono immense, il futuro è dietro l angolo L Ausiliatrice era in incognito FERRUCCIO VOGLINO 2 Maria Ausiliatrice era come in incognito nel piccolo tempio di Trempu io ; e la località di Foiotraiano abbonda di ruderi significativi Le stesse cavità scavate nella roccia a modo di vasche, a poca distanza dal tempietto, sembrano risalire al tempo in cui i soldati romani sostavano per le abluzioni presso un tempietto pagano Poi, intorno al secolo XI, sulle rovine lei tempio fu eretto tiri piccolo santuario per diffondere il culto mariano Vi si celebrò soprattutto la Natività di Maria, che divenne la festa patronale del tempio e di Trempu Per alcuni secoli l attività missionaria dei monaci benedettini rimase legata alle vicende del tempio stesso Decretarono la demolizione Documenti storici del secolo XVI attestano la continuità del culto alla Madonna sotto diversi titoli : Nostra Signora delle Grazie, del Monserrato, del Tempio Il culto a Maria già allora risultava caratterizzato dall ospitalità offerta ai pellegrini durante la novena : era stato costruito il «dormitorio», che dapprima «essendo piccolo, costringeva i iestaiuoli a ricoverarsi sotto secolari olivastri, i quali non sono ancora scomparsi » Chiesa e culto erano sostenuti da oll erte spontanee dei pastori, e dal cosiddetto Barrancellato : la gente d arme dei pastori si autotassava, per mettere insieme contributi in denaro e in natura Ma ci tu un tempo in cui la « piccola e lincia chiesuola di campagna », come la deliniscono le cronache, venne condannata a sparire Un complesso di circostanze --- in primo luogo gravi carestie nella seconda metà del secolo XVIII - impedirono per diversi anni la novena Veniva così a mancare la possibilità di curare la manutenzione degli ambienti per gli ospiti, di raccogliere i mezzi per i restauri al tempietto Ma la gente era affezionata alla sua Madonna, e appena poté riprese le consuetudini tradizionali Ancora nel 8 2 e nel 8 6 si ebbero nella regione « terribili anni di fame », e tuttavia si tentò con vari mezzi di rimettere « in lodevole stato la chiesa e i monasteri » Poi per la scarsità di clero non si poté continuare a officiare la chiesina, che venne chiusa e abbandonata intorno al 827 Venti anni più tardi se ne decretò addirittura la demolizione, e tutti ne erano rattristati Furono mandati uomini a eseguire la demolizione, ma - racconta la storia - si levò un turbine di vento talmente impetuoso e terrificante da scuotere gli olmi e aprire crepacci nel terreno intorno alle loro radici C era da temere per l incolumità delle persone E il fatto singolare - mai accaduto prima, a memoria d uomo venne da tutti interpretato come « segno di celeste corruccio, perché con l abolizione del santuario di Trempu si chiudeva una porta alla grazia, e si toglieva un culto alla Madre di Dio » Così il tempio rimase in piedi, sia pure chiuso e in disuso Un immaginetta per terra Nel 9 9 una signorina di Ghilarza si sentì ispirata a riattare il tempio Mandò avanti i lavori, e quando ormai erano a buon punto si domandava ancora quale titolo avrebbe avuto la Madonna nella chiesina rinnovata Come orientare la devozione della gente, che avrebbe rinnovato le sue suppliche piene di fiducia in quei difficili anni del dopoguerra? Andando un giorno verso Trempu, vide in terra un immaginetta della Madonna : era Maria Ausiliatrice Un appellativo che lei non aveva mai sentito prima Ma non poteva essere la risposta ai suoi interrogativi? Andò dal parroco della vicina Abbasanta e volle il suo consiglio ; il parroco la confermò nella sua scelta Le tipiche casette attorno al santuario, dove la gente trascorre i novendiali di settembre Ricostruito il tempietto, si fece giungere da Torino Valdocco una statua e un quadro della « Madonna di Don Bosco », e la sua immagine venne ricamata anche sui nuovi paramenti sacri II 24 maggio tutta la popolazione partecipò alla processione che da Ghilarza portò fino al tempietto la statua dell Ausiliatrice Un altra statua, più piccola, fu invece collocata in parrocchia durante l anno Per caso, un operaio Tutto questo accadeva 6 anni fa, e da allora l Ausiliatrice ha sostenuto e appoggiato l opera delle sue figlie in Sardegna, rimanendo in incognito accanto a loro E stato poi un operaio a fare le presentazioni alle suore di Macomer La direttrice per caso donò a quell operaio un immaginetta dell Ausiliatrice ; egli la guardò con sorpresa, e disse illuminandosi in volto : « E la mia Madonna, la Madonna de Trempu! » E descrisse il tempietto, le storie della tradizione, la consuetudine dei novendiali, ecc Le suore, che dal 966 hanno a Macomer una grossa opera con scuole di vario tipo, oratorio e centro giovanile, chiesero a quell operaio di portarle a visitare il piccolo santuario L incontro fra la Madre e le fighe, nel tempietto lindo e raccolto, fu festoso Ora le suore e le allieve sapevano di avere, a due passi dalla porta di casa loro, una piccola succursale della basilica di Torino Le visite al santuario non possono ormai limitarsi al tempo dei novendiali o alla festa dell Ausiliatrice La Madonna è lì e chiama Chiama non solo gli abitanti di Ghilarza, di Trempu, di Abbasanta, eredi della devozione dei padri : chiama anche la numerosa famiglia che vive e opera nelle case delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Sardegna Alunni dai piccoli della scuola materna alle giovani che si preparano al lavoro , genitori, insegnanti, cooperatori, tutti quelli che collaborano con le suore 3 KOREA DEL SUD * DALLA PARROCCHIA DI KURO DONG BMW M~ Qui si vede la Chiesa in marcia Nelle sue lettere agli amici che ha in Italia, padre Rinaldo Facchinelli racconta giorno dopo giorno il suo lavoro in un misero quartiere della periferia di Seul Un lavoro benedetto dal Signore con la risposta generosa della gente koreana, dall animo profondamente religioso e dal cuore disposto alla carità I ci vuol bene, lo Spirito si lfaSignore sentire forte, qui veramente si vede la Chiesa in marcia, la Chiesa che avanza a gran forza Dopo un anno di lavoro tra questa gente semplice, buona, tanto sacrificata, posso dire che mi trovo bene e sono sempre più contento della mia vocazione Ne sia ringraziato il Signore! Così padre Rinaldo Facchinelli, missionario in Korea, in una lettera ai suoi amici italiani Trentino, di 59 anni, ordinato sacerdote nel 95 e subito partito per l Estremo Oriente, dopo alcuni annidi lavoro in Giappone era passato in Korea La parrocchia dove lavora dalla fine del 976 sorge alla periferia di Seul, l enorme capitale con più di 7 milioni di abitanti Il suo quartiere, Kuro Dong, conta 35 abitanti; di essi 5 sono cristiani, ma suddivisi in un infinità di sette La parrocchia salesiana, aperta nel 963, conta 8 cattolici, e il loro numero continua ad aumentare Il loro quartiere è poverissimo, è il più miserevole di Seul La missione cattolica comprende, oltre alla parrocchia con 28 associazioni, l oratorio quotidiano, un ospedale, il ritrovo per gli operai, il dopo scuola diurno e la scuola media serale, il laboratorio di maglieria, i corsi per i catecumeni Al lavoro sono tre salesiani oltre a padre Facchinelli, il parroco padre Taddeo Pak e il signor Pietro Ro, koreani , e alcune suore anch esse koreane e perciò molto in sintonia con la gente Ma è meglio lasciare la parola a padre Facchinelli La massoneria bianca I cristiani più attivi, che riempiono la nostra chiesa anche nei giorni feriali, sono raggruppati in 28 associazioni religiose ciascuna delle quali con una propria attività specifica : alcune si occupano dei « lontani », dei catecumeni, malati, poveri, anziani, bambini ; altre preparano il canto abbiamo cinque cori con 25 cantori e la liturgia nelle funzioni, tengono pulita la chiesa e non le lasciano mancare i fiori, assistono durante le funzioni e assicurano 4 la distribuzione della comunione I presidenti delle associazioni, insieme con i capi rione, i cinque capicoro, e i catechisti, formano il consiglio parrocchiale Sono agli ordini del ciong-hwegiang o capo dei capi, e tutti insieme gestiscono l amministrazione della parrocchia, organizzano feste e passeggiate, aiutano il sacerdote in tutto, e quando è necessario lo spingono a fare L associazione più attiva è quella degli anziani Sono veramente impegnati, e consacrano il tempo alle attività più svariate : visitano i malati, cercano di sistemare i matrimoni, insegnano il catechismo, rintracciano i « lontani », incoraggiano i catecumeni, in casi urgenti amministrano il battesimo, organizzano i funerali, cercano aiuti per le tante spese della missione Scherzosamente li chiamiamo la « massoneria bianca » Ogni mattina Nei giorni feriali offriamo due volte il divino sacrificio, al mattino e alla sera, insieme con i nostri fedeli che sono due o trecento ogni volta Io ho la gioia di salire all altare ogni mattina alle 6,3 , scortato da una dozzina di chierichetti I fedeli arrivano anche mezz ora prima, tutti con il loro libro di preghiere, con quello dei canti, e la Bibbia Nelle prime file affluiscono i hwegiang cioè i capi dei rioni &ie sono una decina , e i pangiang i responsabili dei caseggiati, che sono 5 o 6 E sono fieri di poter fare la prima lettura Le suore provvedono alla musica e ai canti Partecipano tutti con molto impegno, cantano e pregano a voce alta ; la comunione è pressoché generale solo i catecumeni aspettano e pazientano Dopo la messa ci scambiamo un saluto cordiale, e teniamo con i capi un breve incontro per programmare l attività della giornata Poi, buon lavoro a tutti! Ogni domenica Tutti i giorni c è molto lavoro, ma alla domenica ce n è di più Ogni giorno festivo celebriamo 6 messe, e abbiamo una frequenza che si aggira sul 65-7 % dei fedeli I chierichetti per ogni celebrazione sono venti o trenta Alla messa degli studenti, i liceisti e gli universitari rivendicano a sé l onore di servire all altare La chiesa è sempre gremita, in certe messe si arriva a 5 fedeli E occorrono ore e ore di confessionale Poi si riuniscono le associazioni, e bisogna passare da ciascuna per dire almeno una parola Poi anche i matrimoni, e purtroppo i funerali, e alla prima domenica di ogni mese almeno una decina di battesimi di neonati I catecumeni Lo splendido frutto dell impegno di tutti sono i catecumeni Suddivisi in gruppi di 5 , vengono due volte alla settimana per lo studio della parola di Dio L istruzione è fatta dalle suore e da insegnanti che hanno frequentato l apposito corso due an- Padre Rinaldo Facchinelli con gli allegri ragazzini del suo popoloso oratorio ni presso il Centro catechistico della diocesi I catecumeni partecipano, come ho detto, anche alla messa domenicale, cominciando così a fare comunità di fede con gli altri L istruzione dura sei mesi, mai di meno, qualche volta di più Il missionario, prima di accordare il battesimo al catecumeno, si intrattiene con lui durante tre cialgo o esami : sulle verità della fede, sulla morale, sulla vita sacramentale Intanto i catecumeni devono anche dar prova, attraverso la preghiera e la carità vissuta, di avere acquisito una mentalità da veri discepoli di Gesù Cristo Molti catecumeni sono adulti, ma abbiamo anche giovani e ragazzi Per questi ultimi, se non hanno genitori cristiani, siamo molto prudenti a concedere il battesimo, almeno finché non abbiano compiuto i 8 anni Quando sono più giovani, di fronte al nostro rifiuto insistono e perfino piangono, e qualcuno riesce a trovare la soluzione radicale : se l ostacolo sono i loro genitori pagani, li portano con sé all istruzione religiosa e fanno in modo che tutta la famiglia diventi cristiana Può sembrare duro il nostro atteggiamento, ma è necessario per costruire su solide basi una comunità cristiana incipiente E poi questi bravissimi koreani, più si esige e più danno Ogni anno sono 5 e più i catecumeni della parrocchia che giungono a ricevere il battesimo Quaresima e Pasqua Vogliamo trascorrere insieme un anno alla parrocchia di Kuro Dong? L anno scolastico è interrotto da due mesi di vacanze : uno nella piena estate, e un altro nel pieno inverno Perciò comincia con le vacanze Allora la nostra missione è invasa tutti i giorni da centinaia di ragazzini ; vengono a giocare, a leggere libri e fumetti, a vedere la TV, imparare il disegno, la musica, la danza, il ricamo Prima fanno i compiti, poi prendono parte a lezioni di inglese, matematica, caratteri cinesi Hanno sempre anche un po di catechismo e di preghiera Lavorano con i ragazzi dei giovani universitari anche non cattolici , degli impiegati e impiegate che hanno tempo libero nel pomeriggio, perfino dei professori universitari E fanno tutto gratis Poi viene la quaresima, che i nostri cristiani prendono sul serio e vivono all antica Rigorosi digiuni un pasto al giorno , e tutti i giorni la Via Crucis La quaresima porta anche a noi missionari un supplemento di lavoro C è da preparare i catecumeni al battesimo e i bambini alla prima comunione Pasqua poi è una grande festa che vede al centro i neofiti e i bambini Battesimo a Kuro Dong : ogni anno sono almeno 5 della prima comunione : si organizza un party con canti, danze, giochi e doni L anno scorso ogni bambino se n è tornato a casa con un uovo dipinto e un pulcino vivo Ed ecco, è il tempo di fare la visita alle case Cosa difficile, dato il forte senso di ospitalità proprio dei koreani e la loro grande calma : se ci si affidasse a loro, ci vorrebbero tre anni Ogni pomeriggio si parte con le suore, il catechista, il capo del rione e il capo dei caseggiati Le famiglie, avvisate in tempo, ci aspettano e ci accolgono al completo, con gioia, come un dono di Dio Il capo-famiglia presenta i componenti uno per uno, poi ci fa entrare in casa Si entra scalzi, e anzitutto ci si inginocchia davanti al crocifisso Ogni famiglia cristiana ha un bel crocifisso sulla parete, in mezzo ad altri quadri, al ramo d ulivo, al cero del battesimo che per l occasione viene acceso Poi accoccolati per terra si sorseggia un po di tè E si affrontano gli eventuali problemi familiari Poi ancora si prega insieme, e infine benedico la casa Maggio, le inondazioni, l Assunta II mese di maggio è un fiorire di iniziative mariane Nel cortile della missione abbiamo una bella grotta di Lourdes e le nostre 28 associazioni si alternano - una per sera - nel rendere onore alla Madonna Canti, danze, poesie, gare di declamazione, gare di pittura, rosario E alla fine una lettera alla Madonna In quell occasione i soci di ciascuna associazione rinnovano la promessa annuale di apostolato e di servizio tra i fratelli Nel mese di maggio si celebra la festa dei bambini : sagra tutto il giorno, con gare e premiazioni, e patate dolci per tutti Segue a ruota la festa delle mamme : le mamme sono invitate all oratorio, e ricevono dai loro figli un bel garofano rosso Ma i ragazzi donano garofani anche agli assistenti dell oratorio, al missionario, a tutti A sera si fa una passeggiata sui monti vicini, e si gioca sotto gli alberi i nuovi cristiani, tra piccoli e grandi A luglio arrivano puntuali le inondazioni La stagione delle piogge comincia ai primi del mese, e a volte è rovinosa Nel 77 è stata terribile : 2 mm di acqua al giorno La pioggia torrenziale ha portato il disastro nel nostro rione Molte casette, fatte di legno e fango, si sono sfasciate, alcune sono state portate via dalla corrente Si sono contati 296 morti e 6 senza tetto Molti sinistrati si sono riversati nella nostra missione : lunghe file di mamme con un bambino sulla schiena, un fagottino di masserizie sulla testa, e tirandosi dietro gli altri figli inzuppati, affamati, piangenti Abbiamo dato fondo a tutte le nostre riserve E i nostri bravi cristiani hanno compiuto atti di eroismo per aiutare, privandosi anche del necessario Yun Torna, il presidente della San Vincenzo, è morto nel tentativo di salvare una famiglia dalle acque In quei giorni terribili abbiamo esposto in chiesa il Santissimo, e la nostra gente si è succeduta senza sosta per chiedere al Signore forza e coraggio nella sventura Tra gli alluvionati c erano anche dei nostri cristiani, e ci ha commosso il vedere che tra le poche cose che avevano messo in salvo c era il loro libro delle preghiere e la Bibbia I ragazzini si tenevano stretto il loro catechismo Quell anno è stata una baraonda indicibile, ma anche una meravigliosa gara di generosità e carità cristiana Poi con grandi sacrifici gli alluvionati si sono rifatta la casetta un cucinino, e una stanza comune per tutta la famiglia E hanno composto nella pace i loro 3 morti Poi viene la festa dell Assunta, con il battesimo dei catecumeni, altre prime comunioni, tanta festa e i bambini portati al giardino zoologico per vedere la tigre e il leone Natale con la coscienza pulita L autunno qui è la più bella stagione dell anno : asciutta, fresca, limpida Ci 5 ZAIRE si rifugia sotto il fruscio degli alberi, che lasciano cadere le foglie e invitano a meditare sulla caducità del tempo che passa A novembre viene il vescovo per amministrare le cresime e trova sempre diverse centinaia di giovani e adulti Il loro corso di preparazione dura tre mesi, con due lezioni settimanali, e si conclude con l esame ; chi non dimostra sufficiente maturità cristiana viene rimandato Gli altri escono dal rito con la fierezza di sapersi cristiani completi ; e sono più impegnati di prima Naturalmente in quel giorno si fa festa Poi l avvento, che è davvero tempo di attesa del Signore : istruzione intensiva per 2 o 3 catecumeni, e confessioni a non finire Arrivano le famiglie al completo, il padre in testa, e attendono pazienti per ore Mi tocca fare da 5 a 8 ore di confessioni al giorno Ma la gente vuole arrivare alla grotta di Betlemme con la coscienza ben pulita, e così noi missionari abbiamo in quei giorni il lieto compito di accogliere anche 5 fedeli, umili, pentiti davanti a Dio e riconoscenti da commuovere Così trascorre l anno nella parrocchia di Kuro Dong, alla periferia di Seul Per rifarsi le sopracciglia E a trapuntare di sorprese la vita normale, ogni tanto spuntano le iniziative nuove Una sera d autunno 977, fredda e noiosa, me ne stavo in ufficio e sento lungo il corridoio uno strisciare di piedi Poi colpi di tosse, poi un leggero « toc toc » alla porta Apro e vedo un povero giovane tutto tremante Lo faccio entrare e mi racconta una storia triste, come ci voleva poco a prevedere E figlio di lebbrosi, e tutti lo fuggono come un appestato « Padre, ho fame - dice piangendo - Non voglio rubare, non voglio fare il bandito, voglio lavorare » E una situazione abbastanza frequente, che colpisce i figli sani dei genitori lebbrosi, e anche più i guariti dalla lebbra Bisogna fare qualcosa per questi ragazzi Don Bosco che cosa farebbe al nostro posto? Se ne discute a livello di Ispettoria e si cerca di provvedere Viene acquistato un terreno a Shinwon poco lontano da Seul, e lo si spiana per bene In una casa vicina si sistemano subito una trentina di giovanotti sui 8 anni, e intanto si progetta una costruzione per ospitarne almeno un centinaio Sono ragazzi che se lo meritano : sono seri, bravi, tutti tesi a prepararsi un avvenire Al mattino presto escono in cerca di lavoro come garzoni, lustrascarpe, raccoglitori di carta straccia Al pomeriggio invece frequentano il « Centro giovanile Don Bosco », dove imparano un vero mestiere Nel giro 6 di qualche anno trovano modo di inserirsi dignitosamente nella società ; e lasciano il posto ad altri ragazzi Un altra iniziativa sempre in questo campo? Le impiegate bancarie della parrocchia, anche non cristiane, hanno dato vita alla Lily Association, in cui si impegnano a versare ogni mese won circa due mila lire della loro paga, perché ragazze guarite dalla lebbra possano rifarsi le sopracciglia! Elogio della mia gente Padre Facchinelli non può trattenersi dal fare di tanto in tanto, nelle sue lettere agli amici che ha in Italia, l elogio della sua gente I koreani sono profondamente religiosi, e nell unione con il Signore trovano l origine della loro gioia Pregano sempre, anche per prendere un bicchiere d acqua Camminando o viaggiando in autobus, sgranano il rosario In casa è d abitudine il rosario per tutti, anche per i bambini Per loro le funzioni di chiesa non sono mai lunghe ; arrivano molto prima che comincino, e se ne vanno molto dopo che sono finite Anche i bambini sentono il bisogno di intrattenersi con Dio, e lo fanno con tutta serietà Sulla fine del 978 è stata pubblicata una nuova edizione della Bibbia in un grosso volume, e tantissime famiglie hanno fatto seri sacrifici per acquistarla Alla sera il padre, prima di intonare con la famiglia la preghiera, ne legge e commenta un brano I ragazzi cristiani sono piccoli apostoli Quelli della nostra scuola portano i loro compagni pagani a trovare la Madonna, a farle un bell inchino Li accompagnano in chiesa, e spiegano come sanno Li portano a frequentare l oratorio Ringrazio il buon Dio Posso dire : non solo sono attivi, ma anche molto generosi : col Signore anzitutto, e tra loro In parrocchia si possono mandare avanti tante iniziative in favore dei più poveri, proprio perché i fedeli contribuiscono tassandosi con coraggio Alla domenica anche i bambini di famiglie povere arrivano alla messa col loro soldino stretto in mano e sono fieri di poterlo deporre nel cestino delle elemosine Sono cordiali, qui non si conosce la solitudine né la malinconia In mezzo a questi bravi koreani si sta allegri e felici Scrive ancora padre Facchinelli : Con profonda riconoscenza ringrazio ogni giorno il buon Dio, che mi ha dato la singolare grazia di spendere la mia per questi miei fratelli Questi buoni koreani mi danno la possibilità di realizzarmi nella gioia e nell entusiasmo, come uomo, come cristiano e sacerdote a P 5 adre Sabbe Sulle riviste europee vedo qualche volta resoconti di iniziative e festeggiamenti riguardanti i salesiani Da noi in Zaire sarebbe impossibile : le circostanze sono ben differenti, la stampa locale tace sul nostro lavoro La filosofia statale ufficiale, evidentemente, non combacia più con la nostra Ma abbiamo ugualmente tanti amici africani che ci appoggiano e difendono Anzi l attuale situazione ci aiuta essere « piccoli » in mezzo alla gente sentiamo meno legati ai « grandi », quelli che non si curano degli interessi dei piccoli Siamo diventati così una chiesa di servizio aperta ai piccoli, a coloro cioè che cercano chi difenda i loro diritti, la loro libertà compresa quella interiore , una chiesa aperta a quanti aspirano alla salvezza promessa dal Vangelo Domanda In questi anni la Congregazione di Don Bosco si è trasformata secondo gli orientamenti del Concilio, per aderire meglio alla situazione dei tempi nostri Che cosa ha significato tutto ciò per i salesiani che lavorano nello Zaire? Padre Sabbe E un fatto che il continente africano ha polarizzato l attenzione della Congregazione La nostra presenza in Africa ancora oggi purtroppo non è molto consistente, anche se Don Bosco nei suoi « sogni » aveva visto in questo continente numerose case di formazione, e quindi un prospero sviluppo In pratica la nostra Ispettoria dell Africa Centrale è per il momento l unica autonoma in Africa ; fuori di essa le altre case salesiane dipendono da Ispettorie europee o del Medio Oriente In Africa i figli di Don Bosco sono presenti in molti paesi : in Algeria, Congo Brazzaville, Egitto, Etiopia, Gabon, Marocco, Mozambico, Sud Africa, Swaziland ; e presto anche in Angola Ma in tutti questi paesi con poche opere e pochi confratelli ; solo la nostra Ispettoria, dicevo, ha una certa consistenza di case e uomini Domanda Quanti sono i suoi confratelli? Dove lavorano? Quali attività svolgono? Padre Sabbe Sono in tutto 85, contando anche i giovani in formazione e gli anziani a riposo E provengono da 4 paesi diversi Dall Europa abbiamo belgi, cecoslovacchi, franchesi, italiani, jugoslavi, olandesi, polacchi, spagnoli, tedeschi, lussemburghesi Ne abbiamo dal Brasile E naturalmente salesiani africani nati in Zaire, Rwanda e Burundi Mi pare significativa questa varietà di provenienze e di contributi Le case dell I- INTERVISTA ALL ISPETTORE PADRE SABBE Vogliamo essere Chiesa di servizio I missionari in Zaire incontrarono sempre nuove difficoltà, e sono chiamati a compiti sproporzionati alle loro forze Ma - spiega l Ispettore salesiano padre Alberto Sabbe - ciò li aiuta a farsi piccoli con i piccoli, e li stimola a dare vita a una famiglia salesiana che sia veramente africana spettoria sono 3 : 22 nello Zaire, 5 e 2 in Ruanda e Burundi In più la Procura Missionaria in Belgio I centri missionari hanno come scopo di aiutare la popolazione con servizi ospedalieri, distribuzione di viveri, attività educativa e di pastorale Per questo i missionari gestiscono dispensari, scuole elementari in qualche posto anche medie , mulini, magazzini, chiese Nella maggioranza delle parrocchie c è anche un orfanotrofio Questo in generale, ma abbiamo opere caratteristiche : a Lubumbashi la Casa ispettoriale e la Procura, a Butare la casa di formazione dei giovani salesiani, a Kansebula la casa per i ritiri, a Sambwa vengono formati i catechisti I Salesiani sono al fianco del Vescovo a La Kafulu, a Lubumbashi hanno una grossa scuola tecnica e una provvidenziale Città dei ragazzi per la rieducazione della gioventù sbandata A Ruashi diamo ospitalità a 25 giovani provenienti dal carcere minorile Sono attività molto diverse tra loro Domanda E quindi anche difficili da coordinare Padre Sabbe Certo Per di più sono sparse in tre nazioni diverse, in 7 diocesi diverse, e alcune anche molto lontane e scomode da raggiungere Domanda Sembra siano molti i Salesiani impegnati nelle parrocchie Padre Sabbe Sì, e si tratta di parrocchie molto grandi Dalle mie parti nelle Fiandre la parrocchia più vasta conta 4 fedeli, e ha 4 sacerdoti Nella mia Ispettoria invece abbiamo parrocchie con più di 25 mila fedeli, e 8 di esse hanno un solo sacerdote Chiaro che i missionari si trovano di fronte a compiti impossibili Una parrocchia dovrebbe essere una grande famiglia, i sacerdoti dovrebbero poter avvicinare i fedeli singolarmente e non soltanto in gruppo Ci sono in tutte queste parrocchie dei catechisti e dei responsabili laici, ma i sacerdoti si trovano ugualmente nell impossibilità di arrivare a tutti, e sono costretti ad affrontare in gran fretta solo i compiti più urgenti Sono troppi i poveri, i malati, i bambini, i giovani da raggiungere Gli ultimi orientamenti della Congregazione insistevano perché si lavori solo in parrocchie giovanili e con ceto popolare Al riguardo non abbiamo problemi : il 7 °o della nostra popolazione è al di sotto dei 23 anni, solo due parrocchie si possono considerare in zona non proprio popolare, e tutte le parrocchie hanno la « casa per la gioventù » Domanda I salesiani non si sono caricati di un lavoro superiore alle loro forze? Padre Sabbe Certo, ma non c è possibilità di scelta E poi il tanto lavoro attira nuove forze, fa sì che anche i salesiani della terza età si mantengano giovani Del resto, nostro malgrado, abbiamo dovuto rifiutare tante altre attività offerteci, sebbene le insistenze venissero dall alto Solo nel 978, ci hanno chiesto di erigere una scuola media per la gioventù povera e una scuola tecnica a Kolwezi, un altra scuola a Kigali, un centro giovanile a Bujumbura, tiri seminario a Kisangani Per mancanza di braccia abbiamo dovuto rifiutare tutto E vediamo con tristezza che in molti centri urbani nessuno si occupa della gioventù Domanda Non ricevete rinforzi? Non avete vocazioni? Padre Sabbe Sì, grazie al Signore Dall Europa ogni anno arrivano rinforzi E in tre anni 4 africani sono entrati nel nostro noviziato E di questi ultimi rinforzi che si ha bisogno Se vogliamo giungere a una pastorale familiare che sia veramente africana, dobbiamo prima creare una genuina famiglia salesiana « africana » Salesiani certo, ma anche suore, exallievi, cooperatori Solo così questa chiesa locale potrà crescere e maturare in Cristo Il missionario con i lebbrosi, il missionario in visita ai villaggi : una chiesa in servizio Dal BS del Belgio 7 FAMIGLIA SALESIANA Fare gruppo col ciclostile Si dovrebbe dire un bel grazie al semplice e modesto ciclostile : se lo merita Nella Famiglia Salesiana rende un impagabile servizio di informazione, collegamento e animazione dei gruppi Alcune « storie di ciclostili » sono significative Perché usare il ciclostile, e come a Famiglia Salesiana dovrebbe diL re un bel grazie al semplice e modesto ciclostile, perché se lo merita Questo strumento minore di comunicazione rende un impagabile servizio di informazione, di collegamento e di animazione dei gruppi, che è stato ben capito dai giovani Cooperatori di Sicilia : essi hanno chiamato il loro ciclostilato con un nome un po orripilante ma da prendersi sul serio in senso figurato : «II ragno» E hanno disegnato in copertina una complicata ragnatela che raggiunge tutta la Sicilia e tiene tutti uniti Don Bosco sarebbe stato sicuramente entusiasta dei comodi duplicatori di oggi : risulta che capì il problema, e che usò i modelli che si trovavano allora sul mercato Una lettera in tre copie Il 24 maggio 867 Don Bosco si sedette a tavolino e si mise a scrivere Non per la grande stampa, che certo stimava e utilizzava al massimo a quell epoca aveva già pubblicato decine di libri, dato vita a collane di mensili, e perfino tentato la stampa di un quotidiano Quel giorno Don Bosco voleva scrivere in piccolo, a gruppi ristretti Cominciò così : « La nostra Società salesiana sarà tra non molto approvata definitivamente dalla Santa Sede , e perciò io avrei bisogno di parlare ai miei amati figli con frequenza La qual cosa non potendo fare sempre di persona, procurerò di fare almeno per lettera » Queste semplici parole aprivano la prima « Lettera circolare » di Don Bosco ai salesiani, un iniziativa che si andrà man mano evolvendo e che dura ininterrotta da 2 anni oggi le « Lettere del Rettor Maggiore » ai salesiani sono stampate in 6 lingue e in 8 copie Ma quanti erano allora i salesiani, in quella Società di Don Bosco non ancora approvata? C è da stupire a leggere le cifre : erano 44 appena, in tre 8 comunità E la maggior parte di loro si trovava all Oratorio con Don Bosco Ma lui sentì il bisogno di raggiungerli in modo ufficiale, con quel modestissimo strumento di comunicazione che era la lettera circolare Quella lettera si conserva negli archivi fu copiata in tre esemplari puliti e recapitata ai direttori delle tre case Fu copiata a mano, naturalmente, e in archivio si conservano due copie su tre Ma in seguito Don Bosco scrisse le sue circolari ai salesiani, ai cooperatori, agli amici col ciclostile dell epoca, con un processo di stampa che andava sotto il nome di omotipia E l archivio è pieno di esemplari di quei fogli con cui egli inseguiva e raggiungeva i suoi amici in Italia e anche all estero Ecco, c era già allora - ma c è ancor più oggi - uno spazio di comunicazione riservato allo strumento povero ma prezioso "Datemi un ciclostile " Il ciclostile oggi è l arma di moltissime agenzie stampa : notizie moltiplicate in poche centinaia di esemplari giungono ai giornali, e vengono moltiplicate migliaia e migliaia di volte Il ciclostile collabora anche nelle università : la ricerca scientifica tanto spesso confluisce dapprima nelle disadorne dispense universitarie, per passare poi al libro di cultura, e alla fine nella divulgazione spicciola Il ciclostile è anche strumento di informazione alternativa a servizio di quei gruppi che mandano avanti un loro discorso di approfondimento in campo sociale, religioso, politico ecc Sono gruppi sovente con pochi mezzi, che pagano di persona e di tasca propria, e con un ciclostilato fatto arrivare in punti strategici sovente riescono a far accettare o almeno a far discutere le loro idee E magari a influire sull opinione pubblica In linea con questa persuasione, il noto e discusso «teologo della liberazione» Gustavo Gutiérrez ha rilasciato un affermazione anch essa discutibile, ma con un fondo di verità : « Datemi un ciclostile, e vi solleverò il mondo » Tante idee innovatrici nascono « dalla base » - dal ciclostile - prima di essere accettate e promosse Nelle cosiddette repubbliche democratiche il ciclostile diventa arma di contro-informazione, e alimenta il dissenso E il fenomeno del Samizdat letteralmente : pubblicazione in proprio , termine che si oppone a Cosizdat, che è il marchio delle edizioni di Stato in Urss Il ciclostile ha diffuso in modo clandestino le opere di Solgenitzin, Siniavsky, Amalrik, Sakarov, e questi coraggiosi del dissenso hanno pagato di persona Il ciclostile - questo strumento povero ma prezioso -- rende significativi servizi anche ai salesiani, in alcuni casi limiti che merita conoscere In Polonia e a Cuba I BS chiaNEWSLETTER inati a informare e animare la Famiglia Salesiana nel mondo sono circa 35, e sono tutti a stampa meno uno : 6 quello polacco In Polonia ai salesiani non viene concesso di stampare il BS, ma solo di ciclostilarlo E in un numero molto limitato di copie Un vecchio ciclostile è da anni generosamente al lavoro anche a Cuba il BS ne ha riferito già in gennaio 976, a pag 28 : sforna il settimanale della parrocchia Maria Auxiliadora all Avana Il prodotto finito, e distribuito ogni domenica alla porta della chiesa, è una delusione tipografica, il disonore dell editoria moderna Sono due fogli di carta da formaggio, formato protocollo, piegati a metà in modo da originare otto paginette La tiratura dipende dalla resistenza delle 5 matrici : al massimo raggiunge le copie, quando le matrici non si spiegazzano o spappolano prima La tipografia - si fa per dire - ha in dotazione un Gestetner in età pensionabile dopo 4 anni e più di onorato servizio, è legato col filo di ferro perché non si sfasci e riparato con pezzi di ricambio fatti in legno col temperino Eppure questo disonore dell editoria moderna va a ruba, viene conteso dai fedeli della parrocchia, e c è gente che fa lunga strada per poter ritirare la sua copia La ragnatela Quella ragnatela disegnata dai giovani cooperatori di Sicilia, risponde a una realtà Dalla Casa Generalizia salesiana partono ogni mese migliaia di ciclostilati, spediti in tutta Italia e all estero Un canale ufficioso di informazione e collegamento è l ANS, mensile in 4 lingue con documentazione fotografica, in abbona- I CICLOSTILATI DELLA FAMIGLIA SALESIANA La lista che segue non ha pretese di classificazione o di completezza Compilata col materiale che giunge alla redazione del BS meno abbondante quello dall estero , presenta alcune categorie significative di ciclostilati ANS - Agenzia Notizie Salesiane Mensile, con quattro pagine di foto, in quattro lingue E destinato ai salesiani, ma richiesto anche dalle FMA e da altri gruppi Abbonamento annuo per l Italia lire 4 5 CGS-Notizie; CGS-Schede Fascicoli a periodicità non fissa, per i responsabili dei Cinecircoli giovanili socio-culturali II primo informa sull attualità del settore, il secondo fornisce materiale per cinedibattiti Dossier Bollettini Salesiani Mensile in lingua italiana, contenente articoli e fotografie per le redazioni dei 35 BS sparsi nel mondo Giovani Cooperatori In Italia sono collegati a livello nazionale da Presenza giovani, e a livello regionale da altri 7 Lombardia , ciclostilati : Proposta G G C C Veneto , Ritrovarsi Adriatica , Collegamento Lazio , Camminare insieme Campania , Noie voi Calabria , Il ragno Sicilia Altri ciclostilati dei giovani cooperatori si hanno in Spagna e altrove Nostra E il BS dei polacchi Estampato al ciclostile perché le autorità non consentono la stampa tipografica Ma in altre « repubbliche democratiche » i sale- Sono otto i ciclostilati con cui i Giovani Cooperatori d Italia si tengono collegati fra loro siani non possono neppure usare il ciclostile Notiziari di : - centri culturali L Università Salesiana di Roma ne sforna diversi per esempio Notizie 79 dell Istituto di catechetica , per tenere i contatti con gli antichi alunni o per informare sulle proprie attività ; e così i tanti altri centri ; - centri di animazione Hanno ciclostilati propri i dirigenti degli Amici Domenico Savio e l Ufficio Nazionale missionario ; da Caracas giunge Dialogo y esperiencia, diffuso dal Centro salesiano di pastorale giovanile, ecc ; - singole missioni Nell Ariari Colombia se ne pubblica uno ; in varie diocesi missionarie che non possono scialare in tipografia - è in ciclostile il notiziario diocesano ; - singole opere Per esempio il Parish News di padre Mulligan ad Abadan Iran , e il Carrefour Salésien di una casa per vocazioni del Canada Notiziari Ispettoriali Mensili o bimestrali, collegano i centri delle Ispettorie con le loro case Sono i più numerosi : su 75 Ispettorie salesiane, si contano almeno 64 notiziari Analoghe pubblicazioni hanno le FMA Organo di Collegamento Bimestrale inviato dalla Casa Generalizia ai responsabili delle Federazioni Exallievi nelle varie parti del mondo Gli Exallievi hanno ciclostilati vari anche a livello locale per esempio : Noi Ex di Torre Annunziata, The link nelle Filippine Salesiani Cooperatores Bimestrale in varie lingue, inviato dalla Casa Generalizia ai responsabili dell Associazione cooperatori Volontarie di Don Bosco Diffondono anch esse una circolare interna in lingua italiana, che esce regolarmente da parecchi anni I mento Questo notiziario ha 26 anni di vita, e ha raggiunto le 2 copie di tiratura I BS sparsi nel mondo hanno una propria fonte di informazione, il Dossier Bollettini Salesiani, che li raggiunge ogni mese con articoli e fotografie I responsabili a livello mondiale dei Cooperatori e degli Exallievi inviano un proprio ciclostilato bimestrale ai responsabili a livello locale Anche le strutture a livello intermedio fanno largo uso del ciclostile La Congregazione salesiana si articola in 75 fra ispettorie e delegazioni, e 64 di esse hanno un Notiziario ispettoriale, quasi sempre ciclostilato Praticamente i Notiziari sono sorti ovunque la situazione geografica e politica l ha permesso Il boom dei Notiziari si è avuto all inizio degli anni 7 , dietro espressa raccomandazione del Capitolo Generale Speciale chiamato ad applicare in Congregazione il rinnovamento del Concilio Ma alcuni Notiziari sono molto precedenti, e il loro decano Inter nos, dell Ispettoria Thailandese ha 39 anni di vita : il suo primo fascicolo era uscito nell agosto 94 , i numeri messi in circolazione finora sono più di 5 E ciclostilati hanno pure le singole opere Impossibile evidentemente nominarli tutti A volte arrivano alla redazione del BS anche simpatici ciclostilati dei ragazzi, intitolati per esempio Giornalino della Terza C o magari Mini Times Meritano però un ricordo alcune esperienze singolari Il parroco volante Fino a qualche anno fa, e per molti anni, un missionario italiano in America Latina aveva una base di appoggio in Italia Egli era impegnato con un opera sociale in una situazione drammatica di Terzo Mondo, e i suoi amici in Italia organizzavano le più varie iniziative per aiutarlo Il campo base, per così dire, era la parrocchia di provenienza del missionario : i giovani del posto si erano costituiti in gruppo di animazione, e con un ciclostilato raggiungevano singole persone e gruppi sorti qua e là per la penisola Il missionario per parte sua inviava di continuo informazioni sulla situazione, sul lavoro missionario, e sull utilizzazione degli aiuti Un ciclostilato riportava ogni cosa, riferiva le iniziative condotte dai vari gruppi, teneva i collegamenti Poche risme di carta sporcata d inchiostro hanno permesso per anni una positiva attività Altro ciclostilato singolare è quello di padre Francesco Mulligan, parroco di Abadan Iran Strana parrocchia la sua : comprende soprattutto gli europei cattolici al lavoro nel Golfo Persico Per raggiungere le comunità numerose ma piccole e sparse, padre Mulligan è costretto a servirsi dell aereo, vola di continuo da una località all altra, lo chiamano il parroco volante Le sue visite non possono essere molto frequenti, e padre Mulligan supplisce in parte mandando ai suoi parrocchiani sparsi il suo ciclostilato Lo chiama Parish News notizie della 9 Contestazione studentesca a Milano Mentre si svolge l azione, il ciclostile moltiplica i volantini che la commentano sul posto» parrocchia , e in esso racconta i suoi viaggi e gli avvenimenti più importanti delle varie comunità si tratta di gruppi di lavoro affini, che non di rado si conoscono E compie un efficace animazione religiosa Anche se è impossibile elencare tutti i ciclostilati della Famiglia Salesiana, un tentativo sommario viene fatto nel riquadro di pag 9 E forse sarà anche utile cercar di capire il perché della loro diffusione e del loro - chiamiamolo così - successo Ciclostilato perché Anzitutto i ciclostilati - insieme con la stampa « maggiore » e gli altri strumenti d informazione legati all immagine contribuisce alle finalità generali della comunicazione nei grandi gruppi : l informazione generale su ciò che accade nella Famiglia Salesiana, l informazione operativa su ciò che va fatto da tutti insieme, l informazione di tipo formativo che arricchisce l intelligenza e il cuore Contribuisce non meno a rinforzare il sentimento di appartenenza al gruppo Oggi si è quasi travolti da un diluvio di messaggi d ogni genere e provenienza, che mentre ci informano sulle cose più lontane e più strane, sovente non ci lasciano più avvertire che cosa accade accanto a noi, alle persone con cui viviamo C è il rischio di perdere di vista il proprio gruppo ; quel proverbio popolare che dice « Lontano dagli occhi lontano dal cuore » è vero anche per i membri della Famiglia Salesiana Il ciclostile fa la sua parte anche per nutrire il 2 sentimento di appartenenza In più, ha la sua forma specifica di intervento L economicità ne consente l impiego quando gli alti costi della tipografia proibirebbero di comunicare E anche veloce : in pochi giorni si passa dalla progettazione alla spedizione E più intimo, familiare : permette nei piccoli gruppi il tono dimesso della conversazione E anche più ospitale per le voci non ufficiali, per le idee che si avrebbe paura di esprimere in altra sede Per chi scrive e diffonde, è pure occasione di far gruppo in modo molto forte, di impegnarsi e di responsabilizzarsi E poi perché nasconderlo? Il ciclostile permette di « giocare al giornalismo » E un gioco che piace tanto, soprattutto ai giovani Chi non ha sognato almeno una volta in vita sua di essere giornalista? Ciclostile come I ciclostilati di cui si sta parlando sono un vero e proprio fenomeno di comunicazione di gruppo, a cui è logico applicare in gran parte le conclusioni degli studiosi dei mass media Essi dicono che la comunicazione sociale oggi è una scienza, una tecnica e un arte, che richiede studio e tirocinio per poter essere applicata con efficacia Non è vero come sosteneva il titolo di una commedia - che «giornalisti si nasce» : giornalisti si diventa E una professione seria che richiede lunga preparazione Tutti sanno usare il coltello ma solo il chirurgo sa fare le operazioni ; così tutti sanno usare la penna ma solo il giornalista sa fare l articolo A preparare i ciclostilati salesiani, in genere non ci sono veri giornalisti : si dovrà perciò chiudere bottega? Non è detto ; diffondere ciclostilati nella Famiglia Salesiana è in primo luogo una necessità, e ognuno è chiamato ad affrontarla meglio che sa Ma l importante è non farsi illusioni, non posare alla Indro Montanelli, non giocare al giornalismo Se si prende in mano il ciclostile, è in spirito di servizio Copiare o essere originali? Intanto, per scendere al concreto, c è da aprire bene gli occhi : i modelli sono a portata di tutti, la carta stampata diluvia nel mondo Poi esistono libri, per esempio il «Manuale del linguaggio giornalistico» della Etas Libri lire Chi ha tempo, studi 3 Ma importante è capire che cosa si deve copiare dagli altri, e in che cosa invece occorre essere originali Si deve copiare la tecnica, l impaginazione, i formati, il taglio degli articoli ; tutto questo di sicuro A volte invece, più si è alle prime armi e più si vuol essere originali In questo campo occorre mettersi docili alla scuola dei professionisti del giornalismo, cercare le soluzioni più normali, e imparare così i rudimenti del mestiere Titolo, sommario, testo, foto, didascalia : guardando con attenzione come fanno gli esperti, qualcosa si può imparare Originali invece si deve essere nella determinazione dei contenuti : argomento della comunicazione salesiana saranno le notizie della Famiglia di Don Bosco Il resto non interessa, può risultare perdita di tempo, di carta e denaro Può essere un inutile giocare al giornalismo Accade invece che qualche ciclostilato cerchi di imitare anche quanto al contenuto, se non proprio Panorama, almeno le riviste dell informazione religiosa E rifriggono cose già dette da altri Ne escono dei doppioni, realizzati in modo dilettantesco, di cui nessuno sente il bisogno Per i contenuti i ciclostilati salesiani si giustificano unicamente se portano quelle notizie sulla Famiglia Salesiana che non si possono trovare altrove Don Bosco direbbe anzi ha detto : far sapere quel che si fa La favola moderna Ecco le sue precise parole : « Siamo in tempi in cui bisogna operare Il mondo è divenuto materiale, perciò bisogna lavorare e far conoscere il bene che si fa Se uno fa anche miracoli pregando giorno e notte e stando nella sua cella, il mondo non ci bada e non ci crede più Il mondo ha bisogno di vedere e di toccare » A dire il vero, il mondo salesiano non è pieno di avvenimenti clamorosi, non offre molte notizie di interesse per il grande pubblico La principale attività salesiana è di far crescere la gioventù, e come si sa, una foresta che cresce non fa strepito Strepito se mai lo fanno quelli che schiantano e abbattono Ma rimane ugualmente l impegno reciproco di far sapere - anche senza schiamazzi ma in tutta semplicità - quel che si sta facendo, a stimolo comune Lo dice anche la favoletta moderna delle galline e delle anitre La favola comincia col constatare che le galline, dopo aver deposto l uovo, cantano forte e fanno sentire dappertutto il loro coccodé ; che le anitre invece, dopo aver deposto l uovo, stanno zitte E la favola conclude osservando : per questo nessuno mangia uova di anitra, e tutti mangiano uova di gallina Ciò è vero anche quando il coccodé è affidato sommessamente a un modesto ciclostile E B ITALIA Oscar Don Bosco Quest anno l Oscar Don Bosco il 3° finora assegnato è diventato Oscar Domenico Savio : è sempre un Oscar con l aureola, ma nel 25° della sua canonizzazione l allievo prediletto è riuscito a rubare il posto al suo illustre maestro Si tratta di una simpatica iniziativa lanciata nel 966, che impegna ogni anno 4 alunni delle scuole elementari statali e salesiane di Roma in una gara che di solito ha per tema Don Bosco ma invece quest anno il tema era Domenico Savio I ragazzi - come si sa, tutti artisti in erba - sono chiamati a esprimersi al meglio cori una prosa, una poesia, o un disegno, o un modellino in creta o plastilina ; i 2 migliori sono premiati con l Oscar E i tre meglissimi come direbbe certamente qualcuno di loro anche con premi speciali Quest anno i 2 hanno ricevuto l Oscar dalle mani del Rettor Maggiore don Egidio Viganò direttamente presso la Casa Generalizia salesiana, il 3 giugno scorso, in una giornata di festa Vincitore assoluto è risultato Alfonso Tiberti, 5 elementare, della scuola Ada Negri Oltre all Oscar gli hanno dato una coppa, una medaglia d oro offerta dal Banco di Roma, e un presepe artistico che egli a sua volta ha voluto donare alla sua maestra Il secondo classificato ha ricevuto una penna stilografica dono di Andreotti , ecc A tutti poi l Oscar, tanti libri, la cordiale stretta di mano del Rettor Maggiore, e un gelato Organizzatori dell Oscar Don Bosco sono il prof Francesco Maria Rodinò e l insegnante Dina Paolinelli, cooperatori insegnanti, e per parte salesiana il loro delegato don Ilario Spera Foto in alto : i 2 alunni vincitori dell Oscar Don Bosco 979 Qui sopra : il Rettor Maggiore e don Luigi Fiora consegnano i premi il ragazzo con la coppa, Alfonso Tiberti della scuola Ada Negri, è il vincitore del primo premio Sotto, da sinistra : i complimenti del Rettor Maggiore all insegnante Paolinelli, organizzatrice ; poi due momenti della messa che ha preceduto la premiazione ---Educhiamo come Don Bosco Raccogliete le loro confidenze « Don Bosco aveva il volto modellato da Dio come per calamitare le confidenze dei ragazzi Giuseppe Buzzetti, uno dei primi ragazzi da lui raccolti a Valdocco, ha raccontato un singolare episodio accaduto ai primi tempi dell Oratorio, di cui era stato testimone Ecco le sue parole Q uante volte ho visto Don Bosco passare le notti intere ad ascoltare i giovani in confessione, e risvegliarsi al mattino seguente ancora seduto nello stesso confessionale dove si era posto al tramonto! Una sera, vigilia di una grande solennità, erano suonate le e c era ancora un bel numero di penitenti da confessare «Andate a dormire, figlioli - disse loro Don Bosco - E molto tardi! « No, continui a confessarci, abbia pazienza », lo supplicavano i ragazzi 9 Continuò, ma in breve tempo uno dopo l altro tutti i ragazzi si addormentarono Anche Don Bosco si addormentò, poggiando la testa sul braccio di un ragazzo di nome Gariboldi, mentre lo confessava Il fanciullo aveva le mani giunte, e teneva l avambraccio disteso e sporgente sul banco Verso 22 le cinque del mattino Don Bosco si destò, e visti tutti i giovani che dormivano adagiati per terra, si rivolse a Gariboldi che fino allora era rimasto sveglio : « Ormai è tempo che andiamo a riposare » Ma nel dire così gli altri si svegliarono, e Don Bosco dovette riprendere le confessioni L indomani Don Bosco, sceso in cortile verso le due pomeridiane, vide che Gariboldi aveva il braccio destro fasciato e legato al collo Gli domandò : « Che cosa hai fatto, caro Gariboldi, a quel braccio? » E lui : « Oh, niente! », e non voleva dire nulla ; Don Bosco che lo conosceva per un ragazzo piuttosto vivace, non si accontentò e volle assolutamente sapere che cosa avesse combinato « Se proprio lo vuol sapere, glielo dirò », rispose il ragazzo E narrò il fatto singolare Quel braccio era nero e livido da far compassione, perché durante la notte era rimasto a lungo immobilizzato tra l inginocchiatoio e la testa di Don Bosco Il ragazzo, pieno di venerazione per il suo direttore, non aveva osato destarlo, benché quell indolenzimento lo avesse fatto sof- frire parecchio Questo il singolare episodio narrato da Giuseppe Buzzetti Nei secoli scorsi si diceva con un pizzico di umorismo : « Non è martire solamente chi confessa Dio davanti agli uomini, ma anche ci confessa gli uomini davanti a Dio » E in questo senso Don Bosco fu un martire di prima categoria Amministrando però il sacramento del perdono, diventava egli stesso un sacramento di pace Vedere Don Bosco e sentire il bisogno di confessarsi da lui, era tutt uno Ai suoi piedi ci si svuotava delle colpe e ci si colmava di pace Il suo gesto d assoluzione era caldo come il bacio di Gesù Egli comprendeva, incoraggiava, rianimava, e con il calore dell anima sua faceva crescere quella dei ragazzi Nel cuore di Don Bosco i piccoli penitenti sentivano come in eco i battiti del Cuore di Gesù Col perdono di Dio scendeva opportuno ed i efficace anche il consiglio del Santo Sacerdote e educatore si fondevano perfettamente nel sacramento della confessione, dove si svelava a un tempo l anima del piccolo e la misericordia di Dio Don Bosco allora comprendeva e si sentiva compreso, e i piccoli cuori si accendevano al suo come le candele al cero pasquale La confessione era, per il confessore e i penitenti, una festa a cui Don Bosco non avrebbe rinunciato per tutto l oro del mondo Si sarebbe detto che avesse nelle pupille dei «raggi x», mediante i quali eseguiva con perfezione le radiografie dello spirito ; la grazia poi scendeva copiosa a risanare e a somministrare nuovo vigore per rilanciare i ragazzi sulla strada della bontà La Confessione perciò per il Santo era la colonna, il cardine del Sistema Preventivo Nell ultimo anno di vita era tanto mal ridotto che aveva bisogno di essere sorretto dal suo segretario, il quale gli ricordava di continuo che il medico aveva consigliato di non confessare più Don Bosco rispondeva : « Fino a tanto che mi rimarrà un filo di vita, tutta la consacrerò al bene dei giovani» Anche i ragazzi d oggi hanno bisogno di aprirsi e di confidarsi I genitori che li hanno messi al mondo, gli educatori che li istruiscono, i sacerdoti che li formano, hanno altrettanta disponibilità, premura e tempo, per raccogliere le loro confidenze? COLOMBIA L OPERA DI PADRE JUAN CONTINUA Mandato a fare l oratorio in periferia, padre Juan aiutò un quartiere a nascere e a crescere Per anni distribuì ai ragazzini due volte al giorno pane e cioccolata, nel nome del Bambino Gesù Altri ora gli hanno dato il cambio, lavorano in stile moderno, ma con lo stesso cuore Pane, cioccolata e Bambino Gesù Salesiani della parrocchia «Nino Jesús » Bambino Gesù di Bogotà ora parlano il linguaggio del postconcilio, dicono pastorale integrale, presenza di Chiesa, presa di coscienE intanto mandano avanti le za opere sorte un tempo, anzi le hanno moltiplicate e potenziate E - c è da pensare - lo fanno con lo stesso cuore antico di padre Juan Perché le cose sono cominciate appunto con padre Juan, con la sua dedizione senza scappatoie al Nino Jestis, con pane e cioccolata distribuiti a tonnellate ai bambini del quartiere, ai « fratellini del Bambino Gesù » Quando lui morì nel 957, e si tenevano i discorsi solenni nel cimitero davanti a migliaia di persone, arrivò come una saetta uno di questi fratellini, Lino scugnizzo dal muso sporco, che correva agitando un mazzo di garofani ed era inseguito da una fioraia che gridava : « Al ladro! Mascalzone, farabutto, svergognato! Prendetelo che è un ladro! » Il monello riuscì a farsi largo fin davanti alle autorità, evitò con una finta il poliziotto che cercava di abbrancarlo, gettò i garofani sulla cassa aperta di padre Juan, poi lanciando in giro un occhiata di sfida : « Adesso prendetemi pure » La sua parte l aveva fatta Come anche padre Juan, del resto, aveva fatto la sua parte in 22 anni di lavoro nel Barrio Veinte de Julio, nella « zona sud » di Bogotà, quella che negli anni della grande crisi economica ma un poco già prima, e per parecchio tempo dopo si era riempita di I poveri fuggiti dalle montagne e dalle campagne « Sono stato il primo parroco e il primo sindaco di Veinte de Julio », un giorno ammise padre Juan Parroco sì, perché era stato ufficialmente nominato Ma anche sindaco senza investitura ufficiale, però impegnato per la gente del quartiere a Bogotà I ragazzi della parrocchia salesiana sono schierati sulla piazza davanti alla chiesa in una giornata di festa Foto in basso : monumento a padre Juan I bambini accanto a lui hanno in mano un pane e una libbra della famosa cioccolata mettere in piedi scuole e organizzazioni, per provvedere a un infinità di bisogni tutti urgenti Se oggi la zona sud di Bogotà non è travagliata da problemi disastrosi, lo deve a padre Juan E i suoi continuatori seguitano a occuparsene, con il linguaggio e lo stile del post-concilio Doveva avere un cognome Tutto cominciò senza strombazzamenti e alla chetichella Lui era del secolo scorso, veniva dalla lontana Italia ; quel Barrio quartiere nacque sulla carta nel 9 ma solo più tardi cominciò a diventare città Prese come nome una data, il 2 di luglio, perché quel giorno cento anni prima c era stato il levantamiento, l insurrezione della « grande Colombia » contro i dominatori venuti dalla Spagna Quanto a padre Juan, pur supponendo tutti che doveva avere un cognome, ben pochi ne erano a conoscenza : per la storia si chiamava Del Rizzo Ma il cognome serve a chi non è conosciuto, mentre lui era conosciuto da tutti, a Bogotà, e presto in tutta la Colombia Anzi i ragazzini chiamavano indistintamente padre Juan tutte le tonache nere che incontravano : per loro ogni sacerdote era un padre Juan Don Del Rizzo era nato ad Azzano Decimo Pordenone nel 892, in un classico focolare veneto, che alle tradizionali virtù cristiane di laboriosità e affetto verso i figli aggiungeva l educazione spartana del padre militare di carriera Diversamente dai ragazzi che in quei tempi si sarebbero detti predestinati alle generose opere della 23 Provvidenza, lui non era un modello Pregava poco e maluccio, lasciava desiderare quanto ad arrendevolezza, diligenza nella scuola e obbedienza Le missioni salesiane lo attirarono come risposta ideale al suo spirito di avventura, ma quando bussò alla porta di Don Bosco corse in rischio di venire rifiutato A 8 anni infatti era novizio don Rua gli impose la talare , ma risultò un fuori serie nel senso che era difficile da inserire nella vita comune salesiana Le difficoltà non gli venivano da mancanza di doti, ma dalla loro esuberanza Al termine del noviziato non lo lasciarono professare, solo gli consentirono di studiare in prova - come se fosse salesiano La sua quarantena durò tre lunghi anni, poi lo accolsero e lo mandarono in Venezuela Nel 9 era sacerdote Sapeva dominare i ragazzi, ed entusiasmarli Nella sua scuola anche le zucche imparavano e tutti si divertivano Lavorò a Caracas, a Maracaibo vicino alla Colombia, e poi nel 9 4 andò oltre il confine a Barranquilla Qui contribuì alla costruzione del « tempio di San Rocco » nel quartiere povero della gente nera, e cominciò a parlare loro del Bambino Gesù Poi fu a Medellín, Ibagué, e nel 33 arrivò a Bogotà per non uscirne più Intanto nel Barrio Veinte de Julio ne erano già successe di cose Un campo argilloso La gente cominciava a popolare la zona sud, portandosi dietro il fardello dei suoi problemi, sociali, religiosi, morali Mancanza di strutture, di lavoro, di scuole, di igiene Una crescita tumultuosa e disordinata della città, senza pianificazione urbanistica e con inverosimile abbondanza di bambini che sono come si diceva volentieri in quei tempi - l unica ricchezza dei poveri Nel 925 i Salesiani del collegio León XIII, guardando al futuro, acquistarono da quelle parti un appezzamento di terreno : era argilloso, incolto, privo di acqua, e lì per lì ne fecero un campo sportivo, con una tettoia per riparo dalla pioggia Ma presto quella tettoia diventa come quell altra di Don Bosco sul prato di Valdocco Dal 932 vi si celebra ogni domenica la messa, e dal 35 l incarico viene assegnato a padre Juan La tettoia, trasformata in un bel salone, serve da cappella, sala per giochi, aula scolastica, refettorio e teatro I ragazzi accorrono, e hanno assoluto bisogno di catechismo Padre Juan trova in Bogotà un gruppo di ragazze volenterose : le prepara, paga non sono ricche il trasporto, i pasti e un modesto stipendio, e affida loro i 6 ragazzi che di sabato e domenica frequentano l oratorio Ma quei ragazzi hanno anche fame, 24 in casa non trovano il nutrimento sufficiente E hanno bisogno di vestiti, perché quelli che indossano sono sovente sporchi e a brandelli A questo punto padre Juan compromette il Bambino Gesù e lo obbliga in qualche modo a provvedere Il salone-cappella che ha trovato arrivando, era dedicato a san Giuseppe ; ma lui vuole un grande tempio al Nino Jesús Nel giorno di Natale e quale altro giorno sarebbe più indicato? del 937 viene benedetta la prima pietra del futuro tempio, e d ora innanzi il Bambino Gesù deve darsi da fare per pagare la chiesa, i vestiti per i suoi fratellini, il pane e la cioccolata Un quadro: ai ragazzi muniti di pentolino, padre Juan porge una forma di cioccolata e indica in alto la simpatica figura del Bambino Gesù « Sono qui, ammazzami » Dunque, per prima cosa padre Juan cerca un immagine del Bambino Gesù che sia quella vera, quella giusta Ne trova tante, ma non gli vanno Non il Bambino regale pieno di corone e scettri, ma quello semplice, figlio di un falegname, lui stesso piccolo garzone di bottega, quello che stava sottomesso ai genitori e cresceva in saggezza e in grazia davanti a Dio e agli uomini Si mette a girare i negozi di oggetti religiosi finché non trova un ragazzino simpatico che ispira fiducia Solo, quel quadro aveva un grosso difetto : alle spalle del Bambino si ergeva minacciosa l ombra della croce Padre Juan ci pensò a lungo, poi concluse : « Un Bambino così piccolo, e già con la croce? Aspettiamo almeno che cresca un po di più, che arrivi ai trent anni, e poi penseremo a metterlo in croce Ma per adesso togliamogli la croce, poverino » Fu chiamato l artista, che accettò di far scomparire lo strumento di niorte, alzò le braccia del Bambino come in segno di saluto, donò un bel sorriso al suo volto, e allora padre Juan si disse soddisfatto : quello di Nazareth doveva essere proprio così, e si portò a casa il « suo » Bambino Gesù « L ho fatto io - dirà poi -, e l ho mandato per il mondo a fare i miracoli » Dovette essere davvero così, molti che lo conobbero ne sono più che persuasi Non che il suo Nino i miracoli li scialasse Anzi, all inizio pare che non volesse proprio farne, anche se padre Juan lo supplicava e scongiurava Quanto dovette insistere per ottenerli, e i salesiani che vivevano con lui se ne resero conto Padre Juan, quando era sicuro di non essere visto, andava a piantarsi davanti al suo Bambino Gesù, e gli parlava A voce alta, come tra amici In un primo tempo nella cappella provvisoria, più tardi nel bel tempio che la sostituì Cominciava con una formula di consacrazione tutta speciale, che non si trova sui manuali di ascetica : « Aquí estoy, màtame » Sono qui, ammazzami E poi con tutta franchezza metteva le cose in chiaro « Sono solo aiutante » Raccontava per filo e per segno al suo Nino la storia delle tante persone che avevano bisogno di aiuto Storie di malati, disoccupati, infelici Storie di gente che in cambio di una piccola grazia era pronta ad aiutare la sua opera « Guarda che ti fai aspettare molto gli diceva - La gente ti domanda e domanda In cambio offre pane e cioccolata per i nostri ragazzi, ma mi sembra che mi hai lasciato solo Ma come? Questa qui non è per caso un opera tua? E come vuoi che io possa pagare i muratori che costruiscono il santuario? Guarda che sono tutti affari tuoi, io sono soltanto il tuo aiutante » A furia di insistere come la Madonna alle nozze di Cana, ottenne i miracoli La gente verrà a lui, al suo santuario, al suo Bambino Gesù come si andava a Valdocco da Don Bosco, per vedere il nuovo apostolo dei giovani Lui non nascondeva certo la sua rudezza Figlio di militare e cresciuto alla spartana, predicava col cipiglio del Battista sul Giordano Quando sapeva di aver a che fare con gente dalla camicia pulita ma dalla coscienza sporca, minacciava senz altro l inferno Ma poi concludeva evangelicamente o quasi : « Scampate all inferno facendo opere di carità, e dando una libbra di cioccolata per i bambini poveri » Una libbra di cioccolata Nel 94 , quando il Bambino Gesù gli lesinava ancora i miracoli e i soldi, padre Juan il VEU iiTr DF ll lo f?! : Una relazione del 975, presentata dall attuale responsabile della pastorale al Barrio Veinte de Julio, don Luis Enrique Rodríguez, diceva : « La devozione al Bambino Gesù, dopo 4 anni dai suoi inizi nella nostra parrocchia, si può ben dire che non consista solo nel pregare L amore al Figlio di Dio si è trasformato in una risposta costante alle necessità dell uomo totale Il santuario irradia una forza poderosa verso l insieme dei fedeli, attraverso queste quattro direttrici : l educazione, la salute, l alimento e vestito, l azione pastorale» Poi la relazione si sofferma sui singoli punti L educazione Ci sono tre grandi edifici scolastici : uno destinato alle scuole elementari maschili e femminili, con 3 3 alunni, dirette da un salesiano ; il secondo edificio è il collegio intitolato a padre Juan, con le scuole secondarie 7 alunni : di fronte a esso, il collegio Maria Ausiliatrice, con scuole secondarie per quasi mille alunne La salute Le necessità della zona sono grandi, e si risponde con servizi medici a prezzi quanto mai popolari E chi non può pagare non paga Oltre ai servizi medici generali, c è un unità radiologica, un laboratorio clinico, lo studio dentistico, ecc : ogni giorno una media di 6 visite mediche Alimentazione e vestito Quasi 2 famiglie povere vengono soccorse, ma « in un contesto educativo liberatore » Un orientatore sociale prende contatto con i beneficati, e li impegna concretamente a « crescere » Altra iniziativa va sotto il nome di « Programma famiglia a famiglia » : una famiglia economicamente e cristianamente a posto, si fece costruire poco lontano in località San Cristòbal un « Padiglione del Bambino Gesù » e vi raccolse una sessantina di bambini orfani Una coraggiosa donna del posto si incaricò di farlo funzionare Ogni giorno, scortata da quattro o cinque di quei mocciosi, girava tutto il mercato tendendo la mano Da principio fu duro mettere insieme il necessario per sfamare la piccola turba, ma più avanti la brava donna vedrà arrivare all orfanotrofio lino a 2 carichi alla settimana, e trasportati gratis da semplici carrettieri del posto Intanto le bambine dell orfanotrofio imparavano a cucire a macchina, i ragazzi diventavano ebanisti ; più tardi padre Juan aggiunse una piccola tenuta agricola e i ragazzi diventavano coltivatori d ortaggi Dunque facevano i loro primi lavori, e padre Juan li pagava perché imparassero il prezzo e il valore della fatica Nel 42 il tempio del Bambino Gesù era finito e inaugurato ; e la faccenda Le opere di padre Juan continuano : ecco i bambini e le bambine, della prima comunione prende cura di un altra in difficoltà, in un clima di amicizia e solidarietà E il « pane e cioccolata » di padre Juan? In gran parte il bisogno generalizzato è scomparso, ma ancora oggi quasi 2 ragazzi continuano a ricevere il piccolo aiuto Azione pastorale La parrocchia iniziale si è frantumata in 7 nuove parrocchie gli abitanti della zona ora sono 6 mila L attuale parrocchia del Bambino Gesù conta più di 9 abitanti, ai quali si offrono tre centri di culto inoltre le FMA hanno nella zona sud due opere, e sono presenti varie altre congregazioni La parrocchia è suddivisa in 5 settori, affidati a 5 gruppi di religiose e laici sotto la guida di un sacerdote I gruppi si fanno carico dei più vari problemi, dalla catechesi dei bambini ai battesimi e ai matrimoni del pane e cioccolata funzionava più che mai Funzionava così : tutte le domeniche le messe si succedevano l una all altra senza sosta, e la gente riempiva la chiesa Non c erano banchi né sedie, che avrebbero occupato troppo spazio, ma 5 teste una accanto all altra e rivolte all altare Tantissimi fedeli prima di entrare in chiesa, o all uscita, sostavano presso un muro dove si apriva una finestrella : estraevano dalla borsa una forma di cioccolata del peso d una libbra mezzo chilo , e la facevano cadere all interno Di là, la stanza della cioccolata a poco a poco nella domenica si riempiva Penseranno i ragazzi a svuotarla durante la settimana Infatti i ragazzi dell oratorio, dapprima un 6 , erano diventati mille, duemila, 2 5 , e venivano ciascuno con il suo pentolino Padre Juan aveva invece un grosso pentolone, vi faceva sciogliere e bollire la cioccolata Uno squisito profumo si diffondeva per Un Centro di pastorale integrale, come viene chiamato, è sorto nel 978 : un edificio nuovo a quattro piani, da cui partono le iniziative Le attrezzature sono moderne esiste anche un impianto televisivo a circuito chiuso , e assegnano alla pastorale «il posto di assoluta priorità che le compete nell attività della Chiesa » Una nuova relazione dalla parrocchia, datata 979, descrive minutamente i programmi di questo Centro Tra l altro padre Luis Rodríguez così ne formula l orientamento generale : « Il nostro grande sforzo consiste nel far prendere coscienza alla gente che con il lavoro portato avanti di comune intesa, e con l educazione dei giovani, si può uscire dallo stato di povertà in cui la gente ora vive Non si tratta quindi solo di distribuire alimenti o medicine, ma di formare e motivare » l aria e i ragazzi si mettevano in fila per ricevere la loro razione Due volte al giorno, mattino e sera, colazione e merenda Cioccolata, e una larga pagnotta La cioccolata, bella calda, la bevevano subito Ma non pochi portavano il pane a casa per qualche fratello più piccolo Così tutti i giorni, per venti e più anni, e a lungo ancora dopo la morte di padre Juan Anzi, ancora un poco adesso All inizio bastavano cinquanta chili di cioccolata al mese, più avanti ne occorrevano 5 E 2 mila pagnotte La valigetta piena di dolci Padre Juan era deciso nell azione, non aveva pazienza di aspettare il risultato di lunghi dibattiti, né formulava programmi a lungo termine Le cose andavano fatte subito, e i mezzi li avrebbe mandati il Bambino Gesù Tutt al più, ne avrebbero parlato insieme a quattr occhi, la sera, quando si ritirava tutto solo o credendo di esserlo a pregare 25 Era alto e magro, di aspetto ascetico ; dai gesti rapidi e secchi Il suo linguaggio brusco, a volte scontroso, era solo la scorza indispensabile sotto cui nascondere un anima troppo sensibile I ragazzini gli giravano sempre attorno a frotte, e lui era sempre con un lungo bastoncino, non certo per picchiarli, ma nel gesto protettivo del buon pastore col suo gregge O lo ricordano quando andava in giro col pastrano lungo molto utile a coprire la talare sempre troppo frusta , con gli scarponi chiodati, e la valigetta piena di dolciumi Con quella valigetta di cuoio si avventurò per mille strade, uffici, negozi, distribuendo i suoi dolci ai bambini che invitava al catechismo, e agli adulti che ricompensava così per i soccorsi ricevuti Del resto lui doveva andare in giro a chiedere Il cioccolato glielo portavano in casa, anche molte offerte, ma le spese erano sempre di più E poi a tutti quei bambini bisognava regalare ogni anno a Natale un vestito nuovo Doveva essere il dono del Bambino Gesù ai suoi fratellini, e perciò doveva essere bello Duemila vestiti ogni anno, completi di scarpe e berretto per i ragazzi, e scarpe e scialle per le bambine Le donne del posto confezionavano gli abiti, ma erano anch esse povere e andavano pagate Le confezioni cominciavano per tempo, ad aprile, e duravano fino a Natale Poi la grande festa Poi c erano le prime comunioni, ogni anno almeno 2 ragazzi che dovevano ricevere trattamento speciale nel loro primo vero incontro con il loro Amico E poi c erano mille altre necessità spicciole e segrete a cui doveva provvedere E ci provvedeva davvero, salvando un infinità di poveri da situazioni disastrose, tanto che lo chiamavano « il fazzoletto per le lacrime di tutti » Lo sterco del diavolo Gli rimproveravano sempre che non sapeva spendere, ed era vero Non spendeva per sé, non pagava la bolletta della luce, e ogni tanto l azienda elettrica veniva a tagliargli i fili Non sapeva ammobiliare la sua stanza : una branda con una coperta, una cassa di cartone su cui poggiava il sapone e la catinella dell acqua, un rosario dai grossi grani sul tavolino da notte, un quadretto del suo Bambino Gesù appeso all interruttore della luce con i fili tagliati Incapace di badare a sé, non era neppure capace di ricevere i soldi « come si deve » Li infilava nel portafoglio senza degnarli di un occhiata, fossero pochi spiccioli, una banconota di grosso taglio, un assegno con molti zeri Si limitava a dare in cambio un immaginetta col suo Bambino 26 Gesù, e all offerente stupefatto non aggiungeva neppure una parola « Ma come! - sbottò un giorno una dama venuta dal centro della capitale - Non mi dice neppure grazie? » E lui per tutta risposta : « E una cattiva usanza Io domando per questi ragazzi, che non hanno da mangiare Non è per me Tutt al più, è per la sua anima Non crede lei, con tutto il suo lusso, che è debitrice di qualcosa a questi piccolini? Del resto - faceva notare a volte la vera questione era tra il donatore e il Bambino Gesù : perché mai lui, semplice aiutante, avrebbe dovuto « intromettersi a ringraziare a nome del Figlio di Maria? » Non guardava quel che riceveva e neppure quel che distribuiva « La contabilità la tiene il Bambino Gesù diceva - Lui non ha bisogno di libri, ricevute, fatture» In fondo disprezzava il denaro, che tanto spesso chiamava, con le parole di Papini, «lo sterco del diavolo » legio e quella chiesa : il collegio è la casa dei nostri figli, e la chiesa è la casa di padre Juan che è amico dei poveri e protettore delle nostre famiglie» Senza nemici esterni, nel 957 padre Juan ne portava tanti dentro di sé Da anni camminava sempre meno, a causa di una varice ribelle a ogni cura A giugno sopravvennero altri disturbi seri, e lo ricoverarono all ospedale L intervento chirurgico lo porterà alla tomba « Sia di me quel che vuole il Bambino Gesù », aveva detto consegnandosi ai medici Le sue ultime parole furono anche l ultima conversazione col suo piccolo Amico : « Se tu, Bambino Gesù, ti prendi carico di tutti quei bambini, io me ne vengo contento con te » Ma poteva andarsene tranquillo : gli abitanti del barrio erano « cresciuti », sapevano sempre meglio organizzarsi e fare da sé E poi la sua opera si era irrobustita ; altri giovani salesiani, maturati al suo fianco, a poco a poco Veduta aerea della "parrocchia del Bambino Gesù" : sulla destra l opera salesiana, sulla sinistra un angolo del barrio in tumultuosa espansione E proprio questa nullità amministrativa, di fatto amministrò milioni e milioni senza battere ciglio Diceva : « Le mie mani sono le sponde di un fiume, che è stato incaricato di togliere la sete e la fame dei poveri » E la casa dei nostri figli Nel 957 padre Juan ha 75 anni Non ha più nemici : anche quelli che un tempo non condividevano i suoi metodi e le sue iniziative, ora lo rispettano Gli sono amici perfino quelli dell altra sponda, l hanno dimostrato durante la rivolta del 948 Nell aprile di quell anno a Bogotà furono incendiate le chiese, i collegi, il palazzo dell arcivescovo e del nunzio Qualcuno allora propose di bruciare anche l opera di padre Juan, ma qualcun altro si alzò a dire : « Dobbiamo rispettare quel col- ne avevano preso in mano le redini Nessuno pensava che lui dovesse morire : certe persone sembrano indispensabili e perciò indistruttibili Ma lui andò a raggiungere il Bambino Gesù alle 4 del mattino del 3 giugno 957, e allora si vide come avesse messo in pratico l antico consiglio : « Vivete in modo che anche il becchino sia dispiaciuto della vostra morte » Non si piange per i buoni I giornali di Bogotà raccontarono per filo e per segno i funerali, « un miscuglio di apoteosi e di catastrofe sociale, di glorificazione e di inconsolabile lamento » Quel 3 giugno era domenica, e al solito il santuario del Bambino Gesù era stipato di gente In mattinata portarono le spoglie di padre Juan nella chiesa, e le collocarono al centro « Lì stava il suo corpo, e tutt attorno le mamme e i padri che piangevano, lì anche i bambini, come stupefatti da un sentimento di orfananza che li aveva presi » La notizia si sparse presto, e al pomeriggio fu un invasione di ragazzi « A tre isolati dal tempio era come una sfilata di ragazzi e drappelli, che avanzavano gridando verso il santuario Alcuni piangevano, la maggior parte correvano e semplicemente chiamavano padre Juan per nome "Non lasciarci, padre Juan!" » I giornalisti si sbizzarirono a intervistare la gente « Era italiano? » « No, era del Veinte de Julio » « Gli volevate così bene? » « Per forza : nel quartiere non c è uno che non abbia qualche motivo per dirgli grazie » La campane suonarono a lutto tutto il giorno, e anche di notte : gli amici di padre Juan formarono dei turni, e si alternarono a suonare fino all alba Poi, continuarono L indomani, lunedì, la chiesa si riempì per le esequie Ancora oggi la ditta del cioccolato produce le forme da mezzo chilo, e con l antico marchio : "Sol" Ma si riempì anche la piazza antistante, e le vie vicine Molti negozi rimasero chiusi, molti operai non andarono al lavoro Nessuno aveva preparato discorsi, ma tutti volevano parlare Ci fu uno che avanzò una proposta contraria alle rigide leggi del diritto canonico : chiese che padre Juan non fosse portato al cimitero ma seppellito lì in chiesa, e bisognò spiegargli che non si poteva Poi lo portarono in piazza, e gli uomini si disputavano l onore di reggere la sua bara Nel trovarsi in tanti e tutti venuti per padre Juan, la tristezza cominciò a cambiarsi in consolazione ; e invece di pregare per il defunto, cominciarono a invocarlo : « Padre Juan, prega per noi » C era il picchetto d onore della po- lizia con tutti i suoi pennacchi, c era la banda con le trombe e i tamburi che sottolineavano mestamente il cordoglio E ci furono altri discorsi Qualcuno ricordò che « non si deve piangere per i buoni che muoiono ma per i cattivi che vivono », e ottenne l effetto contrario Poi con i mezzi pubblici l Azienda dovette rinforzare le linee si andò tutti al cimitero Verrà giù dal c ielo A I cimitero ci furono ancora discorsi, e sul più bello arrivò quello scugnizzo con mazzo di garofani per la tomba di padre Juan Disse : « Adesso prendetemi pure », e uno dei salesiani si affrettò a pagare la fioraia e a placare le guardie Intanto il sindaco quello ufficiale emanava un decreto col quale stabiliva che « la morte di padre Juan era un avvenimento infausto per la città », e raccomandava a tutti « la vita di padre Juan come modello egregio di virtù civiche e morali » Si cominciò a parlare di un monumento più tardi lo costruirono sulla piazza davanti al santuario ; la gente discuteva sui miracoli da attribuire non si sa bene se al Bambino Gesù o a padre Juan, e si convenne che il più grande di tutti i miracoli era stato lui Un bambino - sono sempre i giornalisti che raccontano - domandò : « Mamma, padre Juan non ci darà più pane e cioccolata? » « Sì, figliolo : vedrai che verrà giù dal cielo tutti i giorni » E fu così ancora per anni e anni e un po è così anche adesso Il continuatore di padre Juan, don Aldo Chinellato, sviluppò le sue opere adattandole ai nuovi problemi Vennero le suore di don Variara le Figlie dei Sacri Cuori , e presero per sé le scuole per le bambine e il compito di fabbricare le pagnotte Venne aperta una « tavola calda » con prezzi popolari e una cooperativa di consumo La barbieria per i ragazzi fu modernizzata, si aprì una clinica odontoiatrica, un consultorio medico e la farmacia Così si organizzò il laboratorio di sartoria, quello di modisteria, e un asilo infantile Don Aldo, prima di essere inviato altrove dall obbedienza, poté vedere gli inizi di due nuove scuole per i bambini del barrio : il collegio intitolato a padre Juan, e quello femminile intitolato a Maria Ausiliatrice Altri parroci si sono succeduti, la parrocchia del Bambino Gesù si è suddivisa in tante altre parrocchie, ma è rimasta ancora troppo grande : oggi conta 94 fedeli La chiesa è sempre gremita, la vita liturgica intensa Davvero il padre Juan, « l uomo che seppe rendere visibile in mezzo al popolo la bontà di Dio », viene giù dal cielo ogni giorno e continua a proteggere i ragazzi del barrio ENZO I`rssa v x^2 MINI OFFERTA DA BAMBINI A BAMBINI Caro BS, siamo un gruppo di 6 bambini e bambine della 4" elementare Ti conosciamo bene, perché arrivi puntualmente nelle nostre famiglie E siamo rimasti molto colpiti da alcune tue pagine tristi, che raccontavano la sofferenza di fanciulli in età più o meno come la t nostra Durante l incontro di catechismo, che facciamo tutti i sabati, abbiamo deciso di aiutare questi bambini meno fortunati di noi E durante la quaresima abbiamo fatto fare qualche sacrificio alla nostra gola, e rinunciato a qualche di- f vertimento Non abbiamo fatto dei salti mortali, ma saremmo contenti di sapere se la nostra mini-offerta sarà gradita a voi, e porterà un pizzico di serenità a qualche bambino lontano Intanto noi abbiamo già scoperto una cosa : quanto è bello organizzare qualcosa in favore degli altri Domenica, Nadia, Emanuele R Adriano, Norma, Diego La lettera, da Cepino Valle Imagna, Bergamo , era accompagnata dai saluti dell insegnante di catechismo, signorina Sofia Manzoni E poco dopo è giunto anche un conto corrente non proprio mini , il cui importo è stato destinato a una missione salesiana del Terzo Mondo Grazie, e bravi! k CONCORSO « NEL MONDO SALESIANO » Caro BS, siamo il « Gruppo Ragazzi Nuovi» dell Istituto salesiano del Colle Don Bosco, e comunichiamo una notizia che ti riguarda : durante l anno scolastico trascorso abbiamo bandito un concorso a premi per tutti i ragazzi della nostra scuola media, e lo abbiamo intitolato «Nel mondo salesiano, Esso consisteva in una serie di domande e risposte riguardanti quanto viene scritto nelle tue pagine II concorso si è svolto in questo modo : quando giungeva un tuo nuovo fascicolo, lo leggevamo insieme e compilavamo una serie di domande sui tuoi contenuti Poi le riportavamo sopra un foglio che distribuivamo a tutti i nostri compagni Si lasciava loro il tempo di rispondere, poi ritiravamo i fogli, facevamo le correzioni, e compilavamo una classifica Poi, premi ai migliori : ogni due mesi venivano premiati i primi cinque in classifica ; al termine, i primi cinque della classifica finale hanno partecipato gratis ai festeggiamenti a Torino del 24 maggio Caro BS, ti assicuro che ci siamo appassionati nello scoprire le attività che i figli di Don Bosco svolgono in favore della gioventù nel mondo, e soprattutto nelle missioni E scommettiamo che se racconti sulle tue pagine la nostra iniziativa, l anno prossimo anche altri gruppi la lanceranno tra i compagni di scuola? Il Gruppo ragazzi nuovi i di Colle Don Bosco Il BS accetta la scommessa, e è ben felice di perderla BIANCO 27 Brevi da tutto íl mondo INDIA * UN CENTRO CATECHISTICO PER «DIFFONDERE LA LUCE» «Diffondere la luce» è il motto-programma che si è dato il nuovo Centro catechistico salesiano di Poona, nello stato indiano di Maharashtra, inaugurato il 2 marzo scorso Il centro sorge a fianco dello studentato salesiano, e è dotato di un ampia cappella, un salone per conferenze, un esposizione permanente di materiale catechistico, una biblioteca, una sala per audizioni e proiezioni Suo obiettivo è la produzione di filmine, diapositive, quadri murali, fotolingiaggio ecc i n collaborazione col Centro Catechistico Salesiano di Torino, ma in armonia con le esigenze dei mondo indiano Inoltre il centro ospiterà convegni, corsi di aggiornamento, giornate catechistiche, per sacerdoti suore e catechisti All inaugurazione del Centro erano presenti il vescovo di Poona diocesi di 27 mila kmq, 32 milioni di abitanti e 3 mila cattolici , l ispettore salesiano, e don Antonio Alessi in rappresentanza del Centro catechistico di Torino E questo il secondo Centro aperto in India : il primo fu inaugurato a Calcutta nel 977 ; e non sarà l ultimo : un terzo è già in progettazione a Madras Essi sono opera tipicamente salesiana cioè di una congregazione che, come disse Don Bosco, E lavoreran«è nata da un catechismo» no di comune accordo, a servizio della gioventù di un paese travagliato, che con i suoi 6 milioni di abitanti risulta disponibile al messaggio cristiano SAMOA OCCIDENTALI * UN SALESIANO PER COMINCIARE II card Pio Taofinu-u, vescovo di Samoa Polinesia , aveva chiesto ai salesiani di fondare un opera ad Apia, sua sede vescovile L ispettoria salesiana dell Australia ha mandato sul posto don Elio Proietto, perché veda e cominci Don Proietto si è così trovato a capo di una parrocchia, di un centro di pastorale giovanile e d una scuola, e a dover fare tutto da solo Così ha raccontato la sua esperienza « Insegno a 27 ragazze e ragazzi, dalle 7,45 del mattino alle 3 con soli 25 minuti Provo grande gioia nel fare d intervallo scuola, ma è duro mettersi al livello di questi giovani : alcuni capiscono poco o niente la lingua inglese Finora concelebravo la messa in lingua samoana con un sacerdote del posto, don Patale loane, ma di recente ho colto l occasione di passare alla storia come il primo salesiano a celebrare da solo in questa lingua Ora sono in attesa di diventare anche il primo salesiano a capire quel che dice Ogni domenica celebro due messe per quattro villaggi diversi, che mi aspettano » 28 « E evidente - scrive per parte sua il card Taofinu-u - che i salesiani ci hanno mandato il migliore uomo che avevano : un prete meraviglioso, che personifica bene lo spirito del fondatore Don Bosco Gli effetti si vedono già nei risultati apostolici C è una nuova sensazione di speranza, specie tra i giovani, e un grande entusiasmo per la possibilità di una più forte presenza salesiana » Le Samoa Occidentali costituiscono una piccola monarchia, destinata a diventare presto repubblica elettiva, indipendente dal 962 Sono due isole di quasi 3 kmq, con 44 abitanti Samoano è il gruppo etnico, e samoana la lingua ECUADOR * MISSIONARIO IL PRIMO AEREO COSTRUITO NEL PAESE Nei laboratori della missione salesiana di Macas Vicariato Apostolico di Méndez è stato realizzato un piccolo aereo biplano e a due posti, che risulta particolarmente adatto alle condizioni di clima e terreno dell Oriente Ecuadoriano, e è anche il primo aereo interamente costruito da tecnici del paese Enti e ditte specializzate soprattutto degli Stati Uniti hanno fornito consulenze e materiale, ma la progettazione e realizzazione è avvenuta per iniziativa e nell ambito del SAM, il « Servizio Aereo Missionario» diretto dal missionario salesiano padre Adriano Barale Si tratta di un piccolo aereo da turismo, con quattro ore di autonomia, capace di decollare su piste corte anche di soli 3 metri Può effettuare il volo notturno, raggiungere velocità di crociera di 333 kmh, e sollevarsi fino a mila metri di altitudine considerata il dialetto più antico della Polinesia ; ma si sta diffondendo molto l inglese La popolazione è cristiana, protestante all 8 %, e per il resto cattolica E un paese povero, che vive di agricoltura e ha tanta gioventù a cui occorre dare una mano a crescere Don Proietto non nasconde le difficoltà che incontra : « Devo vivere con 6 dollari la settimana, e qui le merci non sono a buon mercato E poi mi sento piuttosto solo » Ma la fase sperimentale della sua attività - cominciata a gennaio - si può dire ormai conclusa e positivamente : presto si troverà coadiuvato da altri salesiani che arriveranno dall Australia Da Ans Dopo l immatricolazione, il leggero velivolo è decollato alla volta della capitale Quito, dove è stato accolto dalle autorità dell aviazione civile e militare, dai salesiani accorsi all aeroporto, e da numerosi giornalisti e fotoreporters Secondo i comunicati diramati dalla direzione dell aviazione civile, «questo successo non è solo il coronamento di uno sforzo di mano d opera ecuadoriana, ma anche un concreto passo avanti nelle conquiste dell aviazine nazionale» Più modestamente, per la missione salesiana questo aereo - in una regione dove i normali viaggi via terra sono quasi proibitivi - risponde a un doppio obiettivo : consente l allenamento del personale aeronautico del SAM, e si presta per servizi di emergenza L aereo è stato battezzato « Amazonas KR2», ma gli indi Shuar - che si intendono di volo perché sanno tutto sugli uccelli, e hanno già dato i nomi agli altri due aerei della missione - dopo averlo visto volare hanno sentenziato che si deve chiamare «Jempe» colibrì POLONIA * I SALESIANI ATTORNO AL PAPA i i I figli di Don Bosco della Polonia hanno preso parte in tutti i modi possibili alla visita di Giovanni Paolo Il nella sua patria, nei giorni 2- giugno : in particolare a Varsavia, Kraków, Czestochowa e Oswiecim Anzitutto hanno aperto le loro opere per accogliere tutta la gente che ci poteva stare Cortili, campi e orti sono diventati tendopoli, e perfino le chiese - il Signore perdonerà - si sono trasformate provvisoriamente in dormitori I parroci poi hanno organizzato per tempo i loro parrocchiani, e alla loro testa hanno guidato i pellegrinaggi nei luoghi degli incontri A volte sono stati pellegrinaggi piuttosto lunghi e disagiati Per esempio quando il Papa visitò i luoghi a lui cari sui monti Tatra, un parroco con 8 parrocchiani compì 4 km a piedi per raggiungerlo e una lunga insistente pioggia li accompagnò al ritorno Le parrocchie salesiane hanno anche fornito parte dei ragazzi ministranti una volta li si chiamava chierichetti , dei lettori ecc I salesiani giovani - novizi, chierici hanno dato una mano per il servizio d ordine le autorità civili avevano riservato a sé la tutela dell ordine fuori delle aree degli incontri, ma all interno doveva provvedere la Chiesa polacca A Oswiecim i salesiani e i ragazzi dell unico collegio rimasto loro, hanno dato un contributo decisivo per la costruzione dell altare e dell enorme palco su cui venne collocato Quando i sacerdoti della diocesi chiesero alle autorità civili il legname necessario per la costruzione, si sentirono rispondere che volentieri glielo avrebbero concesso, salvo il particolare che ormai era troppo tardi, che non si sarebbe potuto far arrivare in tempo una quantità di legname così grande Allora si ricorse al magazzino ben fornito della scuola salesiana, che dette in più anche la mano d opera volenterosa dei ragazzi A Kraków i salesiani stanno ora rinnovando la chiesa di san Stanislao Kostka, cioè la chiesa parrocchiale che Papa Wojtyla - allora Lolus, cioè Carletto per gli amici - frequentava da giovane E in cui ha cantato la sua prima messa Era un edificio piuttosto povero e spoglio, e ora ne viene rifatto il rivestimento interno, con decorazioni artistiche sulle colonne e un grande mosaico sul fondo Lo stendardo del Sacrosong 979, che reca il tema del concorso musicale : "Spalancate le porte a Cristo" COOPERATORI * IN DICEMBRE VISITA ALLE MISSIONI DELL INDIA L Ufficio Nazionale dei Cooperatori Salesiani ha organizzato per il prossimo periodo di dicembre-gennaio una « Visita alle missioni dell India» L iniziativa non è nuova : proposta una prima volta nel 969 dall allora Rettor maggiore don Luigi Ricceri, è stata poi ripetuta regolarmente ogni due anni, e la prossima sarà la sesta Visita che i Cooperatori e i loro amici compiranno in India Suo scopo è di mettere a contatto immediato con i missionari e le comunità cristiane quanti sono aperti e sensibili ai problemi delle missioni : costoro, una volta tornati, potranno agire con maggior conoscenza di causa e - come conferma l esperienza - con più entusiasmo I risultati finora ottenuti sono stati soddisfacenti per tutti Coloro che hanno partecipato alle visite precedenti si sono uniti in un gruppo denominato «Noi per loro» : conservano stretti rapporti con i missionari, e realizzano progetti sociali come case, aule scolastiche, impianti d irrigazione, lebbrosari ecc Non si tratta dunque di un iniziativa turistica anche se nell ampio giro che si compie non saranno trascurati gli aspetti paesaggistici, artistici e di folclore La vi- sita - che avrà luogo dal 8 dicembre 979 al 5 gennaio 98 - viene preparata in stretta collaborazione con i missionari ; ma va preparata spiritualmente anche da chi vi prenderà parte In pratica non viene accettato chiunque, ma solo persone che si trovino già impegnate nell animazione missionaria, o che desiderino impegnarsi Per informazioni : Cooperatori Salesiani, Ufficio Nazionale - Via dei Salesiani 9 75 Roma CINA * DISPERSI I RESTI DI MONS VERSIGLIA? Notizie tristi giungono da Hong Kong, dove una suora - al ritorno da una visita a parenti in Cina - ha raccontato alcuni particolari riguardanti le tombe di mons Versiglia e mons Canazei Questi due vescovi salesiani di Shiu Chow erano stati sepolti nella loro cattedrale ; ma ora, stando alla testimonianza della suora, i loro resti sarebbero stati dissepolti e cremati Nulla si sa del destino riservato alle loro ceneri Ugualmente nulla si sa dei resti mortali Intanto altri a Kraków provvedono a restaurare anche le due abitazioni in cui Karol Wojtyla risiedette in quegli anni giovanili A Czestochowa invece, dove i salesiani hanno in progetto la costruzione di una nuova chiesa parrocchiale, il Papa ha benedetto la prima pietra del futuro edificio, e ha posto la firma sull apposita pergamena Quest anno poi l undicesimo Sacrosong, la manifestazione musicale organizzata ogni anno a settembre dal salesiano don Giovanni Palusinsky si veda BS di aprile 979, pag 7- , è stato anticipato a giugno e si è svolto a Kraków Il Papa, che quando era lì cardinale fu promotore della manifestazione e vi prese sempre parte, anche questa volta ha voluto presenziare almeno a qualche momento della manifestazione Quest anno il Sacrosong aveva per tema una frase del Papa : « Spalancate le porte a Cristo » E nei giorni in cui il Papa rimase a Krakòw, tutte le sere i giovani del Sacrosong andarono sotto le finestre del palazzo arcivescovile dove risiedeva, a cantare e suonare per lui La via, la piazza antistante, e il parco, erano sempre pieni di gente, e più volte il Papa anche in piena notte si affacciò alla finestra per salutare « Ricordatevi che sono uscito da mezzo a voi, e che ho un particolare diritto al vostro affetto e alla vostra preghiera», aveva detto il Papa pochi giorni dopo la sua elezione, a un gruppo di polacchi recatisi a Roma a fargli visita Queste parole sono state riportate sullo stendardo ufficiale della sua visita in Polonia E sono state prese molto sul serio dai figli di Don Bosco polacchi di don Callisto Caravario, che subì il martirio insieme con mons Versiglia nel 93 Era stato sepolto a Ho Sai, e pare che la sua tomba sia stata da tempo « mimetizzata » : per prudenza le avrebbero tolto la lapide e ogni altro segno esterno La suora ha pure riferito di aver trovato nell antica missione salesiana - che tanti sacrifici era costata - ancora due sacerdoti diocesani ; cristiani pochissimi, però tenacemente attaccati alla loro fede ITALIA * L ASSOCIAZIONE «AMICI DI NINO PETYX Si fa strada fra i Servi di Dio legati alla Famiglia Salesiana anche il barone Antonino Petyx, exallievo salesiano Nel 975 si chiuse a Palermo il suo processo ordinario informativo, e la causa è stata introdotta a Roma Nel marzo 976, poi, è stata costituita sempre a Palermo un « Associazione amici di Nino Petyx » Questa associazione si propone di tenere viva la memoria del Servo di Dio, di pregare per la sua glorificazione e di contribuire concretamente al proseguimento del processo canonico E diretta da un collegio di tre membri, di cui uno appartiene al Terz Ordine francescano, un altro alla Società di San Vincenzo, e il terzo agli Exallievi di Don Bosco 29 Ogni anno a ottobre, nel mese della sua morte avvenuta 44 anni fa , Nino Petyx venne ricordato a Palermo con qualche atto pubblico Sulla sua figura si stampa anche un foglietto intitolato « Chiedete » La sede dell Associazione è presso la Chiesa dei frati Minori « La Gancia », via Alloro, 9 33 Palermo La causa di questo meraviglioso exallievo salesiano e terziario francescano, che Palermo chiamava « servo dei poveri », è stata introdotta dalla postulazione dei Frati Minori Ma anche gli exallievi di Don Bosco la seguono con simpatia ECUADOR * UN EXALLIEVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Se non sono intervenuti colpi di scena o di stato nei giorni in cui il BS veniva dato alle stampe, il agosto 979 in Ecuador ha preso possesso della Presidenza della Repubblica l exallievo salesiano Jaime Roldós, capo della « Concentrazione di Forze Popolari » Alle elezioni presidenziali e legislative che hanno avuto luogo nel paese il 24 aprile scorso, il suo partito ha infatti conseguito una vittoria quasi schiacciante, raggiungendo il 62% dei voti contro il 27% del suo avversario L avvenimento è stato salutato come « il più importante degli ultimi dieci anni in Ecuador, quello che racchiude maggiori speranze » Esso infatti « segna il ritorno alla vita democratica del paese», dopo dieci anni di governi militari Nel suo messaggio al paese, rivolto dalla televisione subito dopo le elezioni, Jaime Roldós ha dichiarato : « Il mio governo sarà rispettoso del pluralismo e ideologico e di tutti gli uomini Voglio dimostrare che anche nella democrazia si può conseguire l ordine, la sicurezza e la giustizia sociale » I salesiani del collegio di Guayaquil che una quarantina d anni fa avevano il piccolo Jaime nei loro cortili e sui loro banchi di scuola, non immaginavano certo che stavano preparando alla loro patria un futuro Presidente della repubblica E sapendo che i cortiletti salesiani nascondono di queste sorprese, chi oserà ancora prendere alla leggera i ragazzini che vengono a dare quattro calci al pallone? ARGENTINA * CASA SALESIANA SULLA BANCONOTA La casa salesiana di Ushuaia è stata effigiata sulla banconota argentina da cento pesos Il disegno rappresenta la baia con bastimenti e le case della città, e fra esse l edificio ancora oggi più alto : la chiesa della parrocchia salesiana Nostra Signora della Mercede, col suo campanile aguzzo Ushuaia meritava di finire sulla banconote perché è una città singolare : è la più meridionale del mondo Nessun altra città può vantare una così grande vicinanza al polo sud Capoluogo del « territorio argentino » della Terra del Fuoco, ha oggi all incirca 5 abitanti I militari argentini, sfidando il freddo australe, nel 886 vi presero stanza stabile L anno dopo arrivava in visita il primo missionario salesiano, il francese padre José M Beauvoir Vi trovò una sessantina di impiegati governativi gendarmi, e personale di servizio , qualche loro familiare, poi due o tre commercianti con relative famiglie, e pochi indios : in tutto trecento persone Nel 894 i militari costruirono una cappella in attesa di un cappellano stabile, e nel 9 4 riuscirono a ottenerlo : fu il salesiano padre Fortunato Griffa Nel 9 8 Ushuaia divenne anche sede di un malinconico penitenziario, e il missionario salesiano vide crescere il suo gregge di qualche pecorella nera ma ugualmente cara al Signore L edificio riprodotto sulla banconota venne costruito nel 944-45 li penitenziario due anni più tardi venne trasferito, ma i suoi dirigenti in quella circostanza sentirono il dovere di stampare un opuscolo che commemorasse e ringraziasse i cappellani salesiani per l opera prestata ai poveri reclusi Oggi a Ushuaia i salesiani sono due ; hanno la parrocchia, la scuola, l oratorio, le associazioni e diverse cappellanie intorno E la banconota da cento pesos dal valore proletario di cento lire fa sì che la loro casa sia la casa salesiana più riprodotta e la più conosciuta in Argentina e forse nel mondo REPUBLICA ARGENTINA POLONIA * SONO 5?F NEL PAESE I SACERDOTI ALESIANI In Polonia la Congregazione Salesiana è quella che ha più sacerdoti : secondo una statistica diffusa nell ottobre scorso, essi risultano 536 Subito dopo vengono i Francescani con 479, al terzo posto i Gesuiti con 4 9 sacerdoti I francescani invece sono al primo posto per numero di studenti attualmente nei seminari maggiori : 49 ; i Salesiani sono al secondo posto con 36 studenti ; terzi vengono i Verbiti con 33 Queste cifre, almeno per i Salesiani, sarebbero di molto superiori se comprendessero anche i numerosi missionari polacchi al lavoro o allo studio nelle opere salesiane di America, Asia e Africa Come aveva previsto Don Bosco, si può dire davvero che il principe Augusto Czartoryski - divenuto salesiano - col suo esempio ha «fatto un gran bene alla Chiesa» nella sua patria 3 La banconota argentina da pesos, che riproduce la casa salesiana di Ushuaia casa salesiana in una foto del 949, quattro anni dopo la sua costruzione BRASILE * LA SEMPLICE STORIA DI FIOR DI COTONE Poiché i piccoli sono ugualmente importanti agli occhi di Dio, ecco la semplice storia di « Fior di cotone » : una bimba delle missioni, che racchiude in sé un dono di speranza perla sua tribù Scrive suor Claudia Pradolini da Santa Isabel missione del Rio Negro Nel 974 giunse all ospedale della missione un gruppo di indigene Yanomami del Rio Maya, un affluente del Rio Negro In alto : la Erano in condizioni fisiche pietose : alcune affette da tubercolosi, altre da malaria Una mamma particolarmente grave, stringeva fra le braccia una bimba di cinque anni denutrita e sofferente Suor Alina, dottoressa e infermiera, fece di tutto per alleviare le sue sofferenze, ma dopo pochi giorni la mamma volò al cielo Fu battezzata col nome di Maria Concetta Tutte le cure si concentrarono allora sulla piccola orfana, che con gli occhi supplici continuava a ripetere : «Nape, Nape» mamma, mamma A poco a poco la piccola ricuperò le forze La chiamavamo Eva, ma un giorno venimmo a scoprire che il suo vero nome era Chimarina, « Fior di Cotone» Tra la sua gente è consuetudine che, quando nasce una nuova creatura, le si dia il nome del primo oggetto su cui la mamma posa lo sguardo Chimarina è cresciuta bella e forte Le abbiamo insegnato la lingua portoghese, e dall ospedale l abbiamo trasferita nell internato della missione perché potesse frequentare la scuola intelligente e attiva, ha imparato con facilità a leggere e a scrivere Ha studiato con interesse il catechismo per prepararsi al battesimo e alla prima comunione L anno scorso, in occasione della visita del Vescovo ha chiesto di essere battezzata, e il 4 settembre l acqua lustrale ha reso la sua anima più bianca del fior di cotone Ha scelto per sé il nome di Maria Ausilia Ora continua a studiare con impegno, e un motivo segreto la sostiene : desidera tornare alla sua tribù, per far conoscere la «croce della salvezza» ai suoi fratelli Yanomami Da Missioni e missionarie ITALIA * IL SERVIZIO ECCLESIALE DEL «SALESIANUM» DI ROMA Dal 7 al 2 giugno scorso il Centro di spiritualità e cultura Salesianum di Roma ha ospitato il «Quarto simposio dei Vescovi europei», in cui è stato dibattuto il tema « I giovani e la fede» ; al simposio ha poi fatto seguito un raduno fra Vescovi e Direttori dei centri catechistici nazionali La scelta del «Salesianum» come sede di queste importanti manifestazioni dice quanto esso sappia rendersi utile e quanto sia tenuto in considerazione anche fuori ambiente salesiano In realtà il complesso di edifici e attrezzature, allestito agli inizi degli anni 7 accanto alla Casa Generalizia salesiana perché facilitasse gli incontri della Famiglia di Don Bosco, si è rivelato pienamente funzionale e ha aperto le sue porte anche alle richieste esterne più diverse A partire dalla sua fondazione nel 973, il Salesianum ha svolto un quotidiano servizio di ospitalità e disponibilità verso la Famiglia Salesiana nelle sue varie branche : si contano a decine le giornate o settimane di studio, i ritiri, i convegni, i congressi ospitati ; e è impossibile contare le singole persone, soprattutto missionari di passaggio, che ha accolto Inoltre i salesiani vi hanno tenuto già «Corsi di Formazione Permanente» durati quattro mesi ciascuno per confratelli di ogni provenienza, e molto più numerose settimane di esercizi spirituali Vanno aggiunti otto Capitoli Generali di congregazioni e ordini diversi tra cui gli ultimi due Capitoli salesiani Quanto ai Vescovi Europei, essi vi avevano già celebrato il loro terzo simposio nel 975, nel quale aveva preso parte anche Karol Wojtyla, allora arcivescovo di Krakòw e oggi Papa Un monumento a Don Bosco è stato inaugurato a Gorga, cittadina in provincia di Frosinone Il piccolo centro immerso nel verde degli Appennini ha una numerosa schiera di Exallievi di Don Bosco, che da tempo si sono costituiti in associazione arava FENU MICHELE I bolidi della Ferrari FERRETTI CLAUDIO Tutto il ciclismo Ed SEI 979 Lire 5 ciascuno La simpatica collana sportiva della Sei si arricchisce di due nuovi volumi, che incontreranno il sicuro entusiasmo dei giovani ma anche il positivo apprezzamento dei lettori esigenti Contengono profili sobrii ma efficaci, giudizi ponderati, tabelle precise con elenchi e classifiche, bibliografia, e molte illustrazioni in bianco e nero e a colori, nel testo e fuori testo Il merito va indubbiamente agli autori, ben noti, ed esperti nella loro materia « bolidi della Ferrari» è una carrellata sugli assi che hanno corso in formula uno con la casa di Maranello dall inizio del campionato del mondo a oggi « Tutto il ciclismo » presenta invece la storia e i risultati delle principali corse dal 89 , e una classifica dei primi 6 corridori di ogni tempo DALLA NORA GEREMIA Cercate il Signore e sarete raggianti Note orientative per la comprensione della preghiera salmica Ed LDC 979 Pag 264, lire 2 8 Il Concilio ha invitato anche i laici oltre i religiosi e le religiose - alla frequente preghiera dei salmi, e questo libro intende aiutarli a comprendere ciò che si prega Una breve introduzione generale spiega la natura della salmodia, e la sua utilizzazione nella Chiesa Poi i salmi vengono spiegati e commentati, non seguendo il loro ordine numerico ma secondo l ordine della « Liturgia delle ore » cioè un ciclo di quattro settimane Così i salmi, che servirono di base alla preghiera di Gesù, della Madonna e degli apostoli, diventano anche nutrimento spirituale e lode di Dio per il cristiano d oggi BIANCO ENZO Mons Stefano Ferrando Missionario d assalto Ed LDC 979 Pag 4 , lire 25 Nella « Collana Eroi» un - testo dapprima sbozzato per il BS, e ora arricchito e completato, sulla figura di un indimenticabile Vescovo missionario salesiano Ma prima ancora l opuscolo contiene la storia dell attività missionaria salesiana in Assam India nord-est , dei suoi uomini, delle loro prove e realizzazioni E la storia di una Chiesa giovane, che in poco più di mezzo secolo è passata da 5 a quasi 4 cristiani %Wa aa VALENTINI EUGENIO a cura di Don Nazareno Camilleri Un maestro di vita spirituale Ed LAS 979 Pag 3 , lire 6 L autore, proponendo un altra biografia salesiana dopo quelle di don Vismara, don Grosso, don Quadrio, spiega : « Credo mio dovere non lasciar cadere nell oblio queste figure meravigliose » E chi le ha conosciute non può che dargli ragione, e leggere volentieri i suoi volumi Quanto al nuovo profilo, va ricordato che il Valentini nel 75 aveva già pubblicato presso la LAS il «Diario intimo» di don Camilleri, e che le due opere si completano La vita di don Camilleri è stata lineare e semplice : una vita di studio, di insegnamento e di preghiera ; chi cerca nel libro avventure e sensazioni, rimarrà deluso Ma il libro non si propone come lettura popolare ; scritto da chi visse per quasi 5 anni accanto a don Camilleri, si propone come opera ricca di documentazione, e destinata ad alimentare la meditazione LOEW J - FAIZANT J Parabole e favole Ed SEI 979 Pag 26, lire 3 8 Jacques Due dalla Francia : il primo è un noto teologo ha anche predicato gli esercizi spirituali al Papa , il secondo è un umorista altrettanto noto Il primo ha scritto più di 5 testi brevi di meditazione, sapidi e stimolanti ; l altro li ha illustrati da pari suo « Non ingerire il libro in un solo fiato - ammoniscono i due Jacques - Attenersi alla dose prescritta : una o due compresse cioè meditazioni per volta » A questa condizione il libro diventa arricchente, e merita di essere regalato agli altri, ma anche a se stessi PICCIONI LEONE Maestri veri e maestri del nulla Ed SEI 979 Pag 288, lire 6 5 Nel 976 nessuno in Italia avrebbe osato mettere in dubbio l egemonia marxista nel campo della cultura Oggi quel «dogma» si è disgregato, man mano che il dibattito sul tema si è approfondito Un dibattito alimentato anche da parte laico-liberale, ma soprattutto da parte dei cattolici E Leone Piccioni docente universitario, a lungo in posizioni di responsabilità nella Rai-tv, e ancora oggi presente su giornali e riviste è stato una delle voci vive di questo dibattito II libro presenta i suoi interventi lucidi e appassionati sulle vicende politiche e culturali dal 76 al 78 Valeva la pena che essi venissero raccolti : per il loro valore, per l attualità perdurante che contengono, ma anche come esempio di un impegno civile, culturale e cristiano 3 HO TOCCATO CON MANO LA SUA MATERNA PROTEZ Ero abbattuta nel cuore e nello spirito per una duplice grossa sofferenza Mio papà, di anni 78, cooperatore salesiano, era stato assalito da una febbre così persistente che si rese necessario il ricovero in ospedale Ma la sofferenza più grave era per mio figlio, malato spiritualmente Nel mio profondo abbattimento cercai rifugio e salvezza presso la Vergine Ausiliatrice Benché io sia figlia indegna, tante volte ha salvato me, mio marito e i miei ragazzi in situazioni nelle quali ho toccato con mano la sua continua, materna protezione Mio padre fu sottoposto a una cura molto forte di antibiotici, ma per un mese la febbre resistette Rinnovai le mie suppliche con più fervore e fiducia alla Vergine santa Il papà fu dimesso sfebbrato, ma in uno stato preoccupante Però lentamente si riprese, e ora gode buona salute E anche l altra grazia venne : mio figlio è guarito dalla sua malattia spirituale Grazie, cara Ausiliatrice Immacolata! Parma Caterina A R II 3 luglio scorso, celebrata la Messa domenicale ai miei parrocchiani di Kermanshàh, mi recai ad Hamadan per le Messe vespertine alle comunità cristiane di quella città 9 km di strada asfaltata, su un tortuoso percorso di montagna Verso le 2 , 5 salii su una savorì taxi economico per cinque passeggeri per il ritorno Mi ero servito di tale mezzo non meno di 2 volte, senza che mai mi accadesse nulla di anormale Oltre all autista erano saliti con me altri tre uomini sotto la Ríngrazíano í nostri santi trentina, all apparenza rispettabili Dopo circa 5 km, verso quota 3 , la nostra macchina si trova sola sul percorso Improvvisamente l individuo accanto all autista si volta verso di me, che ero seduto al centro del sedile posteriore, puntandomi una pistola in fronte e gridando : « Fuori i soldi! » I due accanto a me, ai quali chiesi aiuto, mi puntano ciascuno un coltello ai fianchi, ripetendo l intimazione Evidentemente anche l autista era della banda Mi frugarono dappertutto e mi derubarono di tutto ciò che avevo nelle tasche : poco denaro, la penna, l orologio, le chiavi La valigia, con i paramenti e i libri per la Messa, era nel cofano Mi tennero immobilizzato per quasi un ora, premendo di continuo le punte dei coltelli contro i fianchi Ero ormai preparato a tutto, anche all inevitabile Incominciai a ripetere sommessamente l Ave Maria, intercalando : « Maria aiuto dei cristiani, prega per me » Così per circa un ora Malgrado tutto provavo un grande senso di fiducia A 8 km da Kermanshàh, la nostra macchina si trovò nuovamente sola sulla strada Mi ordinano di spostarmi a destra, aprono la porta, e sempre con la macchina in corsa mi buttano sull asfalto ghiaioso Una fitta acuta a un fianco, e poi il silenzio Quando ripresi i sensi sanguinavo alla fronte e alle braccia, e doloravo un po dappertutto Un ginocchio mi doleva terribilmente Mi alzai come potei e attesi Finalmente un buon Samaritano : si ferma, mi aiuta a tamponare il sangue sulle ferite più visibili, e mi conduce fino al posto di pronto soccorso di Kermanshàh Erano le Otto ferite lacero contuse, grave ,3 emorragia interna al ginocchio sinistro, larga ferita a un fianco, e prognosi riservata Il mattino seguente le condizioni appaiono migliorare : «Guaribile in 25 giorni », pronostica il dottore E infatti fu così, tranne per la ferita al ginocchio, che si rimarginò solo dopo due mesi Maria mi ha salvato La ringrazio con tanta riconoscenza, e affido a lei il mio povero lavoro tra queste anime che professano e vivono la loro fede cristiana in questo tormentato Paese, nel cuore dell Islam Sac Antonio Sandre, missionario in Iran Don Antonio Sandre, che è cooperatore salesiano, deve occuparsi di tre parrocchie distribuite su un perimetro di 35 km e rimaste cinque anni senza pastore Ogni settimana percorre un migliaio di chilometri per celebrare la messa in cinque lingue e fare il catechismo in comunità molto diverse e lontane Dopo la brutta avventura subita, è stato visitato in clinica da alcuni religiosi missionari in Iran, che conosciuta la difficoltà del suo ministero, hanno deciso di aiutarlo stabilmente d ora innanzi Anche questa è una grazia della Madonna, ha detto don Sandre venuto di persona nella redazione del BS Guglierminotti Pierina Torino ringrazia di cuore il S Cuore e Maria Ausiliatrice per la guarigione da gravi disturbi fisici Grossi Ghisolfi Giuditta Cigognola, Pavia e famiglia si sono rivolti a Maria Ausiliatrice, san Giovanni Bosco e san Domenico Savio in vari casi disperati e perfino in pericolo di vita Non sono guariti perfettamente, ma possono assolvere i propri doveri, perciò esprimono la loro profonda riconoscenza Ressico Margherita Torino desidera rendere pubblica la sua profonda riconoscenza a Maria Ausiliatrice e a san Giovanni Bosco per la continua protezione accordata alla famiglia, in particolare per la buona conclusione degli studi del figlio Barbieri Caterina Manerbio, Brescia ringrazia san Giovanni Bosco per la guarigione del figlio gravemente ammalato Paraguay I figli di Don Bosco hanno dedicato a Maria Ausiliatrice un tempio persone moderno e devoto, inaugurato il 24 maggio 979 in una cornice di 3 in festa II tempio sorge a Puerto Stroessner, lungo la strada che collega il Paraguay al Brasile L edificio può accogliere nel suo interno mille fedeli, ma ai suoi lati un fedeli E ci verranno vasto porticato allarga le braccia ad accogliere anche 4 d ora innanzi, il 24 maggio, a dire il loro grazie a Maria 32 Casarotto Severino S Giovanni Ilarione, Verona ringrazia san Domenico Savio per l inestimabile grazia della guarigione da un male che era stato dichiarato inguaribile Pignatelli Beni Lauretta Torino ringrazia san Domenico Savio per il dono di due figli sani, robusti e anche buoni ; in particolare per il primo, affidato al piccolo santo mentre nell incubatrice si trovava tra la vita e la morte Dopo una prima gravidanza travagliata, dolorosamente conclusa con la morte del bambino all 8° mese, la seconda si presentò in modo non migliore della prima, e così mi sono ricoverata in ospedale per pericolo d aborto La paura di perdere anche questa creatura era terribile, e così pregavo tanto il Signore Finito il terzo mese, fui dimessa dall ospedale, e una signora che stava in camera con me mi regalò l abitino di San Domenico Savio con il libretto Al quinto mese, nuove minacce d aborto Allora mi ricordai dell abitino e lo indossai con fede, affidandomi al piccolo Santo con la novena e la promessa di render nota la grazia Mi sentii subito meglio, e all inizio di questo anno nasceva un bambino sano e bello San Severo Foggia Pina Floria L anno scorso mia mamma fu presa da fastidiosi dolori alle gambe che le rendevano penoso il camminare Fu curata per artrosi ma continuò a peggiorare, tanto che dovette essere ricoverata in ospedale Dopo una settimana di osservazioni, il primario ci disse che non era artrosi ma un male incurabile, che si poteva tentare un intervento, ma era difficile e pericoloso lo ne rimasi profondamente scossa, ma non persi la fiducia Pregai tanto San Domenico Savio, insieme con l Ausiliatrice e Don Bosco, che già altre volte mi avevano aiutato Tre giorni prima dell intervento sognai Domenico Savio che mi sorrideva e mi indicava la mamma che camminava L operazione durò cinque ore, durante le HANNO PURE SEGNALATO GRA Aidala Giuseppe -Alborghetti N ina- Ametran o Antonio Airoli Antonia - Artusi Lorenzo - Ascedu Agostino - Audes Rina - Baldovino Pietro - Barattini Andrea - Battaglino Clotilde - Battezzati Francesca - Bechelli Rosina Beretta Irene - Bergonzi Rosanna - Bernardotti GigliolaBieler Giuseppe - Bim Maria- Biandino Antonietta - Blasi Elisabetta - Boiani Giuseppe - Bonafede A Lucrezia Boschi Elvira - Bosio Maria - Burlando Pina - Busso Antonietta - Buttivoni Anita - Cali Giuseppe - Caligaris Maria- Canavese Alma Canna Franca - Capizzi AlbinaCapizzi Michele - Capobianco Elena - Caputo Carmela Caruso Alessandro - Casati Ottavio - Castello Fiorentina - Caré Salvatore- Cardinale Giuseppina - Celesti Michele -Cervini Angelo - Cervini Giulia - Chiesa Amabile - Civati Orfel ia - Cocco Isabella - Coco Santa - Col marin i Camillo - Colombo Sandra - Consonni Sr Angelina - Contenta Vincenzo - Corbetta Luigi - Corrias Cristina - Cosso Angela - Costantini Sera - Cravino Giuseppina - Crippa Famiglia - Cristiana Domenica - Crugnolo Silvia - Cuaz Stefania - Cucciatti Natalina - Culacciati Rina - Curbetti Luigi - Dell Aiera Dina - Denarier Benedetto - De Marco Ada - Demmi Maria - Dente Laura - Desirello Carmela Desirello Emma - Di Bitonto Laura - Di Dionisio Irma - Di Franco Caterina - Di Gesaro Rosa - Di Mari Pina - Di Masi Giuseppina - Di Pinto Vittoria - Dottorelli Natalina - Durante Linda - Dusi Elena - Fabbri Margherita - Fantini Antonio - Favolessa Artemio - Favre Palmira - Ferrara Mario - Ferrante Giulio - Ferranti L M - Ferrari Lucia Ferrario Edda e Renata - Ferraro Rosa - Ferrarotti Don Luigi - Ferrero Lorenzina - Filiberto Antonina - Filippi Sebastiano - Flesia Emilia - Florenzano Maria - Fornara Maria - Forner Pietro - Forno Modesto - Franceschetti quali io andai in chiesa a pregare con tutte le mie forze Tutto andò bene! Ora mia mamma è guarita, cammina senza bastone, e riesce a fare tutte le faccende di casa Borgosesia Vercelli Rita Bazzano Sesto Maria Lentini, Siracusa ha pregato tanto san Domenico Savio per la cognata, che dopo due gravidanze interrotte ne ebbe una terza assai difficile e preoccupante, tanto che dovette passare tutta l attesa immobile a letto II bambino è nato bene, e ha superato anche serie complicazioni subito sopraggiunte Esprime tanta riconoscenza e continua a pregare perché il piccolo cresca sano e buono solito e si era irradiato a tutto il torace, invocai Madre Maria Mazzarello perché mi facesse comprendere la vera natura di esso e mi desse così un po di tranquillità Per tutta la notte tenni su di me l unica immagine che possiedo, e aspettai fiduciosa il mattino Al risveglio constatai che il dolore si era localizzato nella regione lombare, e capii che si trattava di un nuovo assalto dell artrosi di cui soffro da tempo Qualche giorno dopo il medico me lo confermò, e così ho potuto sopportare la sofferenza con più serenità Napoli Maria Di Maio Sono una vecchia exallieva delle FMA, e dai giorni felici della mia permanenza presso di loro ho sempre conservato una grande fiducia in Madre Maria Mazzarello La chiamo sempre così, «madre», come allora prima della sua canonizzazione, e con tale appellativo la invoco sempre Così l ho invocata nei giorni scorsi, quando ho avuto bisogno del suo aiuto Da parecchio tempo mi affliggeva un dolore così forte al fianco destro da impedirmi di stare in piedi Nessuna parte del corpo doleva al tatto, per cui era giustificato il mio timore che si trattasse di qualcosa di più interno, e perciò di più grave Non potevo consultare il medico, temporaneamente assente, né volevo impensierire la mia famiglia, alla quale volevo almeno nascondere la mia preoccupazione Una sera che il dolore era più forte del Alcuni mesi fa, conversando con Domenica Suor Grassiano, FMA, venni a conoscere l ammirabile e nello stesso tempo semplice storia di Suor Eusebia Palomino nata a Cantalpino Spagna , e morta a Valverde del Camino nel 935 a soli 36 anni, in concetto di santità Commossa, e nello stesso tempo spinta da una ispirazione interiore, chiesi a suor Grassiano una reliquia di suor Eusebia per mio marito, che soffriva disturbi di circolazione, dolori intestinali e calcoli al fegato assai dolorosi Suor Grassiano mi rispose che non si poteva parlare propriamente di reliquie ; però, avendo ricevuto a Valverde un pezzo di uno scialle bianco usato da suor Eusebia, me ne avrebbe dato un ritaglio Lo portai a mio marito, che se lo mise addosso con piena fiducia Da quel momento cominciò a sentirsi meglio, e ora sta bene, salvo le piccole molestie dell età lo non oso parlare di miracolo, ma certo che è stata una grazia molto grossa Rita Battiglioni Dago Novara Mario - Frattin Ida - Frigerio Teresa - Gabrielli Diana Gabusi Giulia - Gallo Rosella - Gambi Lea - Gandolfo Enza - Gandolfo Ines - Gandolfo Maria - Gattiglio Caterina - Gelo Carmela - Gervasi Franca - Ghirardio Laura Giacobbe Rosa - Giglio Clotilde - Giglio Francesca Giglio Teresa - Giannone Marianna - Ginepro Geronima Gini Antonietta - Giordano Carlo - Giovanelli Maria Giubano Teresa - Gombini Ivano - Gorini Luigina Grandesso Giuseppe - Grasselli Luisa - Grassi Caterina Grassi Esterina - Grasso Emilia - Grasso Teresina Grosso Rosetta - Grillo Guido - Grillone Rosina - Grioli Ernesto - Guariento Nicolina - Guarracino Rosa - Gusmano Giuseppina - Guzzo Maria - Imbrogiano Antonia Incognito Maria - Invernizzi Piera - Laganà Maria - Lapi Fosca - Lapina Iginia - La Rosa Rosaria - Lastrina Camillo - Ledda Angelina - Leonforte Giovanna - Leotta Carmelo - Lionetti Caterina - Liotti Grazia - Lombardo Anna - Lombardo Giannina - Longhitano Rosa - Longo Emma - Lo Presti Francesco - Lorenzi Celestina - La Spina Ella - Lastrina Camillo - Lobina Emma - Luca Antonio - Luchi Annunziata - Lupano Felice - Maconi Sr Maria - Macri Maria - Maggioli Anna - Mangiapane Aurelio - Manini Rita - Mannea Franca - Maranzana Franco Marco - Marchioro Giovanni - Marconetto Domenica Margarone Giuseppe - Marici Tina - Marina Imelda Marinelli Maria - Marino Lucia - Maritano Giuseppina Marra Giuseppina - Martini Francesco - Marucco Domenica - Mascarini Concetta - Masoero Angelo Matta Giuseppe - Mauriello Nicola - Meleri Lucia - Meli Ninetta Meirana Emilio -Menabreaz Sovrana - Menghini Sergio Merlano Piercarlo - Merope Teresa - Mesiani Ferdinando - Messina Grazia - Migliavacca Angiolina - Mingiardi Antonietta - Miranda T Pogliana- Misiano Giuseppina Mola Modesto - Monaca Baldassarre - Mondo Lidia Montana Maria - Montesino Franco - Mori Gino - Morra Giuseppina - Morra Teresio - Moscarello Rubino - Mura Giuseppina - Muratore Nunzia - Muffato Antonio - Musumarra Maria - Naccarato Rosina - Nannieri Cristina Nerone Giustina - Nieri Carlo - Nioi Ida - N N Mirabello Nocco Carmela - Noviello Enza - Oggero Giovanna - Orla Piera - Ottonello Anna - Pagliotti Anna - Pala Nicoletta Palazzolo Rosa - Pani Peppina - Papa Marianna - Pappalarlo Domenica - Parato Silvina - Parissia Teresa Parodi Maria - Parodi Pierangela - Parussa Maria - Pasquali Elena - Passaggio Paola - Peccollo Susanna Pederzoli Maria - Perfumo Fratelli - Pedrali Dina - Pesce Clotilde - Petrazzi Leda - Piano Luigi - Picone Loretta Pilleri Mafalda - Pillon Arduino - Pizzorno Rosa - Piacenti Elisabetta - Poli Colombo - Poli Anna - Polizzi Vincenzo Pollicini Sr Angelica - Ponte Benedetta - Pojer Annetta Ponzio Michele - Porcu Vincenzia - Porello Luigia - Porta Rina - Posti Angelo - Prendi Pina - Prete Angiolina Pronzato Severina - Puddu B Giulia - Pullacino Cav Pietro- Pusinieri Franca - Racco Teresa- Radaelli Nina Radogna Bianca - Raffa M Angela - Raffa Maria - Ramello Teresa - Ranotto Martina - Ranuschino Coniugi Raso Angela - Ravazzato Fernando - Razzolini Anna Maria - Repetti Sr Angela - Ricaldone Emilio - Riccobene Maria - Rinaldi B Maria - Ripamonti Emma - Rossi Amelia - Rossi Elena - Rossi Rino - Rossin Ivo - Rossini Anna - Russo Grazia - Ruzzoli Margherita - Sala Anna Salomone Felicetta - Sammartino Giovanni - Sanna Nnù -Santagostino Mario - Saracco Luigi - Scarcella Carmela - Sartori Bruna - Saluppo Ignazio - Sasso Cosimo Scannavino M Giovanna - Scarso Famiglia - Schiavina Antonietta - Sebastiani Giovanna - Selleri Maria - Sesto Maria - Siclari Caterina - Sironi Bice - Soffietti Rosina Sonn Agnese - Sorrentino Maria - Spadaro Dario Spampinato Filippa - Spinelli Fausta - Stasi Anna - Sulas Bruna - Suardi Maria - Svaldi Maria - Tassone - Achiropito - Tealdo Cesarina - Tealdi Roberto - Tempo Maria Tessore Caterina 33 ai poveri, ai bisognosi, e a tutti gli amici Perciò tutti lo amavano, e tutti hanno pianto la sua morte improvvisa in età ancora tanto valida Preghiamo per í nostri morti SALESIANI Brigato Coad anni lingue La sua fede lo conservò sereno e anche spiritoso nelle lunghe sofferenze che lo portarono a Dio Giuseppe ta Brescia a 67 Ancora ragazzo, dopo la terza elementare andò a lavorare in fabbrica Diventato uomo maturo, sentì la vocazione religiosa e divenne salesiano Prestò la sua opera in varie case, ma un male oscuro e ribelle lo costrinse a lunghe degenze ospedaliere, finché un tumore lo portò alla tomba Per la sua semplicità e disponibilità godette la stima di tutti : amava il lavoro, ne aveva appreso la disciplina in casa e in officina Pregava molto, specialmente in clinica : considerava un dovere offrire alla Congregazione questo contributo non potendo più lavorare La fede, a cui costantemente si appellava, lo sorresse nella lunga prova Musso Sac Riccardo t a Hong Kong a 72 anni Fu missionario in terra cinese per oltre 32 anni e per 6 in Vietnam, portando ovunque l impegno e la costanza della sua tempra monferrina Aiutò i poveri, curò i lebbrosi, e si fece amare da tutti per la sua bontà Era forte, e robusto scalatore di montagne Ma dopo i 5 anni cominciò una serie di malanni Non potendo più lavorare, e neppure leggere, compiva volentieri il ministero di confessore in diverse Pagnin Sac Marcello t a Pordenone a 52 anni Da oltre 5 anni si andava progressivamente paralizzando per una inesorabile sclerosi a placche, di cui era perfettamente consapevole Accettò la lunga prova con una serenità umanamente inspiegabile Sorrideva sempre Forse era questa la sua missione tra noi Nel vederlo il nostro cuore si faceva piccolo e triste, e la mente si poneva mille perché; ma attorno a lui si respirava aria di serenità, e ai nostri perché giungevano le risposte precise della fede : le impotenze dell uomo sono vinte dall onnipotenza di Dio Perciò si nutriva della Sua parola, con viva sensibilità per la liturgia E insieme seguiva con interesse e arguzia tutte le vicende della sua casa e del l ispettoria Primo Coad Giuseppe t a Luserna San Giovanni Torino a 7 anni Da giovane era emigrato in Argentina, e dopo vari anni si era trasferito in Etiopia, ove si dedicò all agricoltura e all arte culinaria Era ormai quarantenne quando si convinse che era assai meglio lavorare per il Signore che per il denaro, e divenne salesiano Così fu cuoco per tutta la vita, Bianchi Sac Mario t a Como a 66 anni Il novizio Mario Bianchi, ventun anni, arriva a Shillong il 7 dicembre 933 insieme con un gruppetto di giovani già compagni di collegio a Ivrea : entra così a far parte di quell avamposto salesiano che da poco più di dieci anni si è insediato nel capoluogo dell Assam India Nord-Est , per l evangelizzazione della regione La chiamata divina udita un giorno sulla mite collina di Maccio Como , paese natio, si traduce così nell inserimento delle sue giovanili energie, votate all ideale missionario, in un preciso spazio geografico e nel contesto di un ambiente organizzato secondo la sapienza profetica di Don Bosco, sulle selvagge colline assamesi solcate dal Brahmaputra e dominate dall Himalaia Qui, per oltre quarant anni e su un territorio vastissimo, egli svolge il suo apostolato assumendo, con successo, iniziative di delicata importanza soprattutto come segretario prima di mons Ferrando, vescovo di Shillong, e poi, fino all ultimo, dell attuale arcivescovo mons D Rosario Drammatiche vicende lo coinvolgono in diversi momenti della sua vita : l incendio della cattedrale di Shiliong ; l internamento in campo di concentramento ; il terremoto nell Assam orientale ; la guerra del Bangla Desh Ma anche, quasi a lenire il morso delle avversità e l usura delle fatiche, gli è data la gioia ineffabile della sua prima professione religiosa e quella dell ordinazione sacerdotale in una baracca di internati ; né mai l abbandona la consolante visione di un cristianesimo vivo e fecondo nelle manifestazioni liturgiche coralmente vissute dalle varie genti assamesi a lui care Troppo care perché egli non senta il desiderio - che si farà più acuto quanto più irrealizzabile - di trovarsi in mezzo a esse quando il Signore lo chiamasse per l ultima volta Una rara malattia ossea, ribelle a ogni cura, lo portò alla morte attraverso penose sofferenze Ora Don Mario Bianchi riposa per sempre nella terra di Maccio, la cui lunga tradizione cristiana ha ricevuto da lui tanto onore e luce Dal fascicolo «Maccio ricorda don Mario» A quanti hanno chiesto informazioni, annunciamo che LA DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, riconosciuta giuridicamente con D P del 2-9- 97 n 959, e L ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, avente personalità giuridica per Decreto 3- - 924 n 22, possono legalmente ricevere Legati ed Eredità Formule valide sono : lascio alla Direzione Generale Opere - se si tratta d un legato : « Don Bosco con sede in Roma oppure all istituto Salesiano per le missioni con sede in Torino a titolo di legato la somma di lire oppure l immobile sito in per gli scopi perseguiti dall Ente, e parti- 34 rendendo in varie case nostre un servizio impareggiabile Sempre puntuale, sempre cordiale e disponibile, anche di fronte a imprevisti aggravi di lavoro Penitenza non lieve, che può capire solo chi ha provato Il Signore lo fermò mentre era in piena attività e gli chiese 4 giorni di sofferenze che lo ridussero a un vero crocifisso La sua morte-risurrezione avvenne pochi giorni prima della Pasqua Roumman Sac Spiridione t a Betlemme a 92 anni Era nato a Beirut, e appena decenne, rimasto orfano, era stato accolto nell orfanotrofio di Beitgemal, fondato da don Antonio Belloni Ivi ebbe la sorte di essere preparato alla prima comunione dal servo di Dio Simone Srugi Diventato salesiano, si può dire che visse tutta la storia dell attività salesiana in Palestina, cominciata nel 89 Una memoria sorprendente gli permetteva di ricordare con precisione dati e fatti di 8 anni fa come di ieri, In particolare, rievocava con gioia il memorabile viaggio in Terra Santa del beato Don Rua nel 9 8 Possedeva una cultura non comune, fondata sulla perfetta conoscenza dell arabo, come dell italiano e del francese ; ma la sua passione era lo studio della Sacra Scrittura Per poterla approfondire, si dedicò intensamente all archeologia sacra, acquistandovi un indiscussa competenza La sua intelligenza e la sua cultura erano rivestite di un tratto semplice, amichevole e cordiale : il tratto del salesiano sereno e faceto, contento della sua vocazione COOPERATORI Borio Emilia Ved Chiesa ta Torino a 83 anni Era nata a Pino d Asti, poco lontano dai Becchi, e dal Monferrato trasse la tempra robusta e l amore a Don Bosco Aiutò le opere salesiane specialmente nel Venezuela, dove era emigrata con la famiglia Fu modello di virtù domestiche e di pietà cristiana Dal Fuoco Valter t a Torre Canavese Torino a 5 anni Aveva studiato presso i salesiani a Udine e a Bologna, e rimase sempre fedele ai principi ricevuti La sua fede profonda e la carità generosa ne fecero un cooperatore esemplare La sua casa era sempre aperta Irmici Ella t a San Severo Foggia a 89 anni Fu uno dei fondatori del Circolo Don Bosco di San Severo, frequentò assiduamente il locale Istituto Salesiano, e per diversi anni fu Presidente degli Exallievi Amò appassionatamente Dio, la Vergine, la Chiesa e le istituzioni benefiche, a cui con frequenza faceva pervenire la sua generosa offerta, prelevata dalla sua modesta pensione di artigiano, specialmente in occasione di calamità nazionali Artista dall animo delicato e sensibile, amava dipingere il volto sofferente di Gesù crocifisso, traducendo nei colori la sua viva partecipazione al divino dolore La fede l aveva abituato a guardare la realtà di questa vita alla luce di quella eterna ; gli dava forza per compiere il suo dovere di uomo, di cittadino e di cristiano ; egli diede il coraggio per affrontare la lunga malattia che lo portò a Dio Ladisa Giuseppe t a Bari a 96 anni E stato il più insigne benefattore dell opera salesiana « il Redentore,, di Bari nel travagliato dopoguerra Per dare una sede alle moltitudini di giovani dell Oratorio, si era fatto povero, riducendosi a vivere con la consorte in una modesta casa di affitto La sua grande e profonda umiltà lo rendevano generoso verso tutti i bisognosi, senza chiedere nulla per sé II suo sacrificio ha salvato tanta gioventù e ha onorato la sua città Musso Miranda t a Torre Canavese Torino a 4 anni Tutta dedita all educazione dei figli, cooperatrice fedele e anima sensibilissima, ha saputo accettare con fede consapevole la croce della lunga sofferenza Paris Flora Ved Di Giorgi t a Roma a 75 anni Madre esemplare, di ricca vita spirituale, si dedicò con impegno alla famiglia, nella quale educò esemplarmente i figli, e all insegnamento, che esercitò come vera « salesiana esterna » per preparare alla vita numerose schiere di fanciulli Fu cooperatrice fin da quando l Associazione si riorganizzò nel 952 ; ebbe incarichi di responsabilità nel Consiglio ispettoriale e li svolse con fervido zelo, animando i settori delle vocazioni e delle missioni Verso queste ebbe una particolare predilezione, e le beneficò con non comune generosità Pollazzon Oliva Ved Vianello t Montebelluna Treviso a 87 anni Era terziaria francescana, dotata di forte spirito cristiano, che tradusse in una vita esemplare di bontà e generosità La sua gioia più grande fu l aver donato a Don Bosco il figlio Antonio La lunga malattia, sofferta con serena pazienza, la preparò al gioioso ritorno nella Casa del Padre colarmente di assistenza e beneticienza, di istruzione e educazione, di culto e di religione» - se si tratta invece di nominare erede di ogni sostanza l uno o l altro dei due Enti su indicati : « annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria Nomino mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con sede in Roma oppure l Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo, per gli scopi perseguiti dall Ente, e particolarmente di assistenza e beneficenza, di istruzione e educazione, di culto e di religione luogo e data firma per disteso Borsa: Maria Ausiliatrice, per grazia ricevuta, AIberto,Domodossola NO rL d , Borsa: S Giovanni Bosco, in suffragio delle anime di Zeni Angelo Luigi, dei genitori, fratelli, ecc , a cura di Zeni Vito, Magasa BS , L 4 Solidarietà míssíonaría Borse di studio per giovani missionari salesiani pervenute alla Direzione Generale Opere Don Bosco` Borsa: Maria Ausiliatrice, a cura di Vardé Lina, Catania, L 3 Borsa : Don Giuseppe Massa, in ricordo e suffragio, a cura dei suoi affezionati amici ed exallievi di Isernia, L 3 Borsa: Barassi Luigi, in memoria e suffragio, a cura della vedova Barassi Maria, L 2 Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, chiedendo protezione spirituale, a cura di un exallievo riconoscente, L 2 Borsa: Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in memoria di Don G B Magistrelli, a cura delle Cooperatrici Sai di Modena, L, 5 Borsa : Maria Ausiliatrice, S Giovanni Bosco e S Domenico Savio, in ringraziamento e invocando sempre protezione per il piccolo Cris e per tutti, L 5 Borsa: Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in memoria e suffragio di Mangano Francesca, a cura del marito e della figlia, Catania, L Borsa: Maria Ausiliatrice e S Domenico Savio, proteggete sempre mio marito, a cura di La Spina R Elia, Racalmuto AG , L, Borsa: Ringraziando Maria Ausiliatrice, a cura di N N , Borgomanero NO , L Borsa: Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in suffragio dei parenti defunti e invocando protezione sulla famiglia, a cura di Duroux Anselmo, Challant S Ans AO , L ni, pregate per noi, a cura di Bertoglio Renata, Biella VC Borsa: Maria Ausiliatrice e S Domenico Savio, per grazia ricevuta e invocando protezione per Massimo, a cura di Giudici Mariangela, Catellanza VA Borsa : S Cuore di Gesù, per grazia ricevuta e in suffragio delle anime dimenticate, a cura di Miceli Salvatore, Roma Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, per particolare grazia ricevuta, a cura di N N Sondrio Borsa: Maria Ausiliatrice e Santi Salesiani, invocando protezione e guarigione, a cura di Mizia Antonio, Cerano NO Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in suffragio dei miei defunti e invocando aiuto spirituale, a cura di Torterolo Giovanni, Carcere SV Borsa : S Giovanni Bosco, a cura di Debiasi Giuseppe, Trento Borsa : Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice e S G Bosco, proteggete i nostri figli, a cura di G e E B Borsa : Gesù Sacramentato, M Ausiliatrice e S G Bosco, in suffragio dei nostri defunti, a cura di Gregorio Bifulco e Consorte Borsa : Don Bosco e Domenico Savio, a ricordo e suffragio dei Proff A Taccone, G Solari, A Campanari, E Milano, P e V Lanari, a cura di G B B , L 5 Borsa : Maria Ausiliatrice, Santi Salesiani, Paolo VI, a suffragio dei defunti della famiglia Mori Rita, a cura di Varagnolo Giuseppina, Chioggia VE , L Borsa : Maria Ausiliatrice e Santi Salesiani, in suffragio del marito, per grazia ricevuta e implorando protezione, a cura di Renazzi Modesta, TO Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, a suffragio dei miei genitori Cesare e Dorinda, a cura di Marcosignari Elda, Chiaravalle AN , L 5 Borsa : Gesù, Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in suffragio del marito, dei genitori e della zia Luigina, a cura di Angelillo Maria, Averla CE , L Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, a cura di Palombo Enrica, Siena Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, invocando protezione in vita e in morte per me e per mia sorella, a cura di Marcosignari Elda, Chiaravalle AN , L 5 Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, impetrando aiuto per me e per i miei cari, vivi e defunti, a cura di Faggiotto Caterina, Bassano del Grappa VI , L Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, per grazia ricevuta, a cura di Cinti Nella, Amelia TR , L Borsa : In riconoscenza ai loro Professori, ex allievi di Villa Sora, Frascati Roma , L Borsa : Maria Ausiliatrice e Don Bosco, in ringraziamento e a suffragio dei propri defunti, a cura di Lina Cagnori, L Borsa : Maria Ausiliatrice e Santi Salesiani, per grazia ricevuta, a cura di Odisio Renzo, Cervinia AO , L 6 Borsa : Don F Rinaldi, per una urgente grazia in favore di Guido, a cura di Don G Loss, La Spezia, L Borsa: Maria Ausiliatrice, in memoria della moglie Giovanna, a cura del marito, Porcari LU , L 6 Borsa: Beato M Rua, in ringraziamento e invocando protezione sulla famiglia, a cura dei coniugi Luigi e Maria, L 6 Borsa: Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in suffragio dei miei genitori Luigi e Pia, a cura di Arredi Margherita, Roma, L 6 BORSE DI LIRE 5 Borsa: Maria Ausiliatrice e Don Bosco, per grazia ricevuta e in attesa di un altra, a cura di Saiani Irene, Chizzola Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in suffragio dei miei familiari defunti, a cura di Daolio Giovanni, Salò BS , L Borsa : Maria Ausiliatrice e Angeli Custodi, a cura di F C PR , L Borsa: Maria Ausiliatrice e Don Bosco, in ringraziamento e invocando ancora protezione, a cura di G M , Chiavari GE , L Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in memoria di Rosa Mario, a cura di Rosa Rocco, S Donato Milanese, L Borsa : S Cuore di Gesù, M Ausiliatrice e S G Bosco, ringraziando e implorando protezione, a cura di Berta Lucia e Italo, Acqui Terme AL Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, invocando pace e protezione per i familiari, a cura di D Erme Dora, Latina, L Borsa: Santi Salesiani, Papa Giovanni, in suffragio dei defunti e invocando protezione, a cura di Calcagno Maria, Marsala TP Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in ringraziamento e invocando protezione sugli offerenti, a cura di Grasso Antonio, Caserta Borsa : Maria Ausiliatrice e Santi Salesiani, in ringraziamento e invocando protezione, a cura di Guagliana A Maria, Caltavuturo PA Borsa : Maria Ausiliatrice, per grazia ricevuta, a cura di Petta Enrico, Torrebruna CH Borsa : Don Bosco, fiducioso nella protezione sulla famiglia, a cura di Ardito Mario, Roma Borsa : Don Bosco, in suffragio della moglie, a cura del marito, Genova Borsa : N S del Suffragio, in suffragio dei defunti Carlo e Antonietta Dal Medico, a cura di Lazzaro Ferruccio, Padova Borsa : San Giuseppe, in suffragio dei defunti Carlo e Antonietta Dal Medico, a cura di Lazzaro Ferruccio, Padova Borsa: Aiuto dei Cristiani, in suffragio dei defunti Carlo e Antonietta Dal Medico, a cura di Lazzaro Ferruccio, Padova Borsa: Madre dei Divino Amore, in suffragio dei defunti Maria e Libero Lazzaro, a cura di Lazzaro Ferruccio, Padova Borsa: Maria Immacolata, in suffragio dei defunti Antonio ed Elvira Lazzaro, a cura di Lazzaro Ferruccio, Padova Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in ringraziamento, a cura di Tassi Gabriella, Misano BG Borsa : Maria Ausiliatrice, S Giovanni Bosco e S Domenico Savio, a cura di Martorana Teresa, Ragusa Borsa : Maria Ausiliatrice, a cura di Martinelli Costantina, Ponte Nossa BG Borsa : S Giovanni Bosco, per il mio 9 compleanno, a cura del Coop Regano Prof Antonio Borsa: Mons Cimatti, con immutata riconoscenza, a cura del Rag Oreste Ferraro Borsa: Maria Ausiliatrice e Santi Salesiani, in suffragio dei parenti defunti e invocando protezione, a cura di Monticone Maria, San Damiano AT Borsa : Maria Ausiliatrice e Don Bosco, perché continuino la loro protezione, a cura di Scolari Giuseppe, Ospitaletto BS Borsa : Maria Ausiliatrice e Santi Salesiani, in suffragio di Giuliano Domenico, a cura della mamma Borsa : Maria Ausiliatrice, Don Bosco e Papa Giovanni, per favori ricevuti e invocando protezione, a cura di Novaresio Domenico, Carmegnola TO Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, proteggetemi, a cura di Gobbi Anna, Gragnano Trebbiense PC Borsa : Don Bosco, invocando protezione, a cura di Basso G B , S Albano Stura CN Borsa : Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, invocando protezione su tutti i miei cari, a cura di Sala Maggioni Lina, Barzanò CO Borsa: S Cuore di Gesù, Maria A e Santi Salesiani, in ringraziamento e invocando protezione, a cura di Canta Achille, Torino Borsa : Maria Ausiliatrice e Papa Giovanni, per grazia ricevuta, a cura di Pasetti Antonietta, Quargnento AL Borsa : SS Cuori di Gesù e di Maria, a cura dei coniugi Gennaro e Immacolata Basso, Frattamaggiore NA Borsa: Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in suffragio del padre Romano e invocando protezione, a cura di Fiori Pier Luigi, Roma Borsa : Maria Ausiliatrice e Santi Salesiani, in ringraziamento e invocando protezione, a cura di Regano Rina, Abbadia Alpina TO Borsa : Maria Ausiliatrice, a cura di Darbesio M Luisa, Sanremo IM Borsa: Maria SS e Santi Salesiani, in suffragio di Angela Amadio, Salerno Borsa : Maria SS Assunta e Santi Salesiani, in memoria e suffragio di A Celestina e B Antonio, a cura di Bandini Maria Borsa: Maria Ausiliatrice e S Giovanni Bosco, in suffragio di papà e mamma, a cura di Aniello Cipriano, Venezia Borsa : Maria Ausiliatrice e Santi Salesia- 35 AVVISO PER IL PORTALETTERE , In caso di / MANCATO RECAPITO inviare a TORINO CENTRO CORRISPONDENZA per la restituzione al mittente Spediz in abbon postale - Gruppo 2° 7 - a quindicina JACQUES LOEW JACQUES FAIZANT Dal singolare incontro di un padre domenicano e di un abile umorista è nata questa gustosissima raccolta di pensieri e di vignette sulle virtù e i difetti della nostra umanità È un libro divertente, pieno di intuizioni, in cui c è tanto da riflettere e tanto da sorridere Lire 38 r25EI 4