Viaggio di istruzione a Salisburgo – Vienna
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Viaggio di istruzione a Salisburgo – Vienna
Viaggio di istruzione a Salisburgo – Vienna – campo concentramento Mauthausen 4-5-6 maggio 2015 – classi terze IMPORTANTE: TUTTI GLI ALUNNI DOVRANNO AVERE CON SE’ IL DOCUMENTO DI IDENTITA’ E LA TESSERA SANITARIA Programma del viaggio: Lunedì 4 maggio: giorno 1 - Livigno / Salisburgo - ore 6.00: ritrovo presso il piazzale della Scuola Media - ore 6.15: partenza con pullman riservato (appuntamento al piazzale della scuola media anche per gli alunni di Trepalle) - pranzo al sacco: ogni alunno dovrà portarsi il pranzo - ore 13.00 ca: check-in in hotel riservato – trattamento di mezza pensione: il gruppo verrà suddiviso in due strutture alberghiere: - hotel Berghof Dachsteinblink *** – Eugendorf a 8 km dal centro di Salisburgo - hotel Kaiserhof *** - Anif a 7 km dal centro di Salisburgo - ore 14.30 ca: visita guidata della città di Salisburgo (con guida turistica) della durata di ca 2 ore - a seguire: passeggiata per la città - ore 19.30 ca: cena presso hotel riservato Martedì 5 maggio: giorno 2 – Salisburgo / Vienna - sveglia ore 7.30 e colazione presso hotel - ore 8.30 ca: partenza da Salisburgo per Vienna - pranzo al sacco a carico degli alunni - ore 13.00 ca: check-in in hotel riservato – trattamento di mezza pensione: - hotel A&O Wien Hauptbahnhof – Vienna - ore 14.30 ca: visita guidata della città di Vienna (con guida turistica) della durata di ca 2 ore - a seguire: passeggiata per la città - ore 19.00: cena presso hotel riservato (la cena sarà servita dalle 18.00 alle 20.00) Mercoledì 6 maggio: giorno 3 – Vienna / campo di concentramento di Mauthausen / rientro a Livigno - sveglia ore 7.30 e colazione presso hotel - ore 8.30 ca: visita della città di Vienna - ore 11.00 ca: partenza da Vienna per Mauthausen - pranzo al sacco a carico degli alunni - ore 14.00 ca: visita guidata del campo di concentramento di Mauthausen della durata di ca 2 ore - cena al sacco: da acquistare a carico degli alunni - partenza per Livigno con arrivo previsto alle ore 23.00 ca (piazzale Scuola Media) LA QUOTA DELLA GITA NON COMPRENDE: - pranzi al sacco (il pranzo potrà essere fornito dagli hotel al costo di € 8,50 cad. e chiesto agli hotel la sera prima); cena al sacco del 6 maggio - cauzione di € 20,00 per ogni hotel – da consegnare ai professori durante il viaggio di andata. La cifra verrà restituita al check-out salvo danni arrecati all’hotel da parte degli studenti; qualora la cifra di eventuali danni risultasse superiore, l’hotel trasmetterà le modalità di risarcimento alla scuola che provvederà a informare le famiglie - tassa di soggiorno: l’importo non è ancora stato definito; si pagherà direttamente nelle strutture alberghiere - ingressi a mostre/musei/monumenti non previsti nel programma e da effettuarsi in caso di maltempo - merenda, snack, ecc. REGOLE DEL BUON VIAGGIATORE… Ognuno di noi può contribuire a essere un “buon viaggiatore”, attento al mondo e alle persone che lo circondano, seguendo alcune semplici norme di comportamento prima, durante e dopo il viaggio: - la gita è un momento di conoscenza e condivisione: stai con i tuoi compagni e commenta con loro l’esperienza che stai vivendo - non usare il cellulare se non strettamente necessario; non è sicuramente da utilizzare durante le visite guidate (il cellulare verrà ritirato dai proff alle ore 21.30 e riconsegnato la mattina del giorno successivo; se i tuoi genitori avranno bisogno di parlarti durante la notte, avranno un recapito telefonico di un accompagnatore….) - contribuisci a lasciare puliti i luoghi che frequenterai (pullman, hotel, città, musei…) - non urlare se non per stretta necessità e fallo consapevolmente: qualcuno potrebbe scambiarlo per una richiesta di aiuto e preoccuparsi per te…. - il viaggio di istruzione è un momento di cultura e di svago, anche per i professori: ascolta la guida e i prof e contribuisci anche al loro divertimento…. non farti continuamente richiamare per le solite cose….. CONSIGLI - la mattina della partenza non fare colazione abbondante: il viaggio in pullman prevede molte curve - portare solo lo stretto necessario e una giacca impermeabile BUON VIAGGIO E BUON DIVERTIMENTO SALISBURGO - LA CITTÀ La romantica cittadina austriaca è conosciuta nel mondo e protetta anche dall'UNESCO grazie al suo legame con la musica ed alla presenza di un'architettura barocca, con molte influenze italiane. Salisburgo è capoluogo del Land austriaco con il medesimo nome ed il suo centro è sufficientemente compatto da poter essere girato a piedi. La zona d'interesse da visitare a Salisburgo è chiusa tra due barriere naturali che ne hanno garantito protezione negli anni passati: da una parte il fiume Salzach e dall'altra le colline su cui oggi sorge la fortezza cittadina. Vediamo allora quali sono le maggiori attrattive della città: 1. Il duomo di Salisburgo è l'edificio sacro più grande della città e la sua grande cupola barocca è ben visibile anche da lontano. Nella piazza antistante si svolgono varie manifestazioni ed eventi come la recita Jedermann o i mercatini di Natale. Il duomo, così come tutta la città, hanno uno stretto legame con i principi-vescovi, padroni della città per secoli: il vescovo Wolf Dietrich fece ricostruire il Duomo a suo piacimento dopo che un misterioso quanto sospetto incendio lo bruciò completamente nel 1598. 2. Oltre al rapporto con i vescovi, Salisburgo è fortemente legato ad uno dei più grandi artisti mai vissuti: Wolfgang Amadeus Mozart, compositore che nacque e visse nella città del sale. I luoghi principali che oggi ricordano l'artista sono le due case: la sua casa natale e la casa in cui visse. La casa natale di Mozart si trova in Getreidegasse, nel cuore della città mentre la casa in cui Mozart visse, trasferendosi a diciassette anni con la famiglia, si trova in Makartplatz. Entrambi gli edifici oggi ospitano un interessante museo 3. Se vi fermate ad ammirare la facciata del duomo e voltate lo sguardo leggermente a destra, vi accorgerete sicuramente della presenza della fortezza che domina la città: la fortezza Hohensalzburg, una tra le meglio conservate in Europa, è anche la fortezza d'epoca medievale più grande del vecchio continente. E' possibile raggiungerla tramite una comoda cremagliera che parte proprio dietro al Duomo e l'ideale è salire con il mezzo per poi scendere dalla strada che offre splendidi panorami della città. 4. Sulla sponda opposta del fiume Salzach si possono invece visitare gli splendidi giardini Mirabell e l'omonimo castello. Il castello fu fatto costruire nel 1606 dall'arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau come residenza nobiliare per Salome Alt, nel 1721 gu rifatta da Johann von Hildebrandt. Originariamente era nominato "Altenau". Venne costruito nel 1606 su ordine di Wolf Dietrich per Salome Alt. Di particolare interesse la scalinata degli angeli di Raphael Donner che conduce alla sala dei marmi, la più bella dell'Europa centrale (Trauungssaal). Nei giardini del castello Mirabell vi sono statue eseguite secondo modelli della mitologia greca. E ancora "il giardino degli gnomi" il museo barocco, il Naturtheater. Ovviamente non si può fare a meno di provare le squisite opere d'arte dolciaria della città: le famose Palle di Mozart sono praline di cioccolato che si sciolgono in bocca mentre molto meno locale ma altrettanto deliziosa è la Sacher torte, dolce tipico di tutta l'Austria. VIENNA - LA CITTÀ Oggi Vienna conta quasi due milioni di abitanti: è la capitale e la sede del governo austriaco, città universitaria, interessante e vivace metropoli culturale. Il centro storico della città è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Vienna è nota anche come la Città dei sogni per essere stata la casa del primo psicanalista Sigmund Freud o Città dei musicisti per avere ospitato molti tra i maggiori compositori del XVIII e del XIX secolo: Antonio Vivaldi, Niccolò Paganini, Christoph Willibald Gluck, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Joseph Haydn, Antonio Salieri, Ludwig van Beethoven, Gioachino Rossini, Franz Schubert, gli Strauss, Johannes Brahms, Franz Liszt, Gustav Mahler, Arnold Schönberg e altri ancora. Vediamo quali sono le maggiori attrattive della città: 1. Stephansplatz e Stephansdom, il Duomo di Santo Stefano, una struttura gotica maestosa, con il suo tetto piastrellato di tegole verdi, gialli, bianche e nere, la sua Steffl, la guglia (alta 137 metri) e la campana Pummerin, ottenuta dalla fusione di 208 palle di cannone sparate dai turchi contro le mura viennesi durante la Guerra di Vienna nel 1683 2. Di fronte al Duomo di Vienna si trova l’Haas Haus, il grande edificio a vetri costruito da Hans Holle e inaugurato nel 1990 nel quale si riflette l’immagine della Stephansdom. Da lì si entra nel Graben, la grande via pedonale di Vienna al centro della quale si trova la Colonna della Peste (Pestsäule) eretta in ricordo della peste del 1679, e si raggiunge la Chiesa di San Pietro (Peterskirke) al termine del Graben. Questa chiesa dal cupolone verde, oggi in stile barocco, è la chiesa più antica di Vienna, costruita nel 700 ai tempi di Carlo Magno. 3. Dall’Albertina, museo più antico di Vienna, si raggiunge l’adiacente Burggarten e la Palmenhaus dove si può fare una bella passeggiata! Da qui si raggiunge a piedi la zona Maria Theresien Platz. La piazza-giardino, dedicata all’imperatrice Maria Teresa che domina dall’alto del suo imponente monumento circondata dalle statue dei suoi consiglieri e generali a cavallo, è delimitata da due palazzi gemelli che ospitano ciascuno un importante museo: quello di Storia Naturale e quello di Storia dell’Arte. Le costruzioni classicheggianti con cupola centrale furono realizzate verso la fine dell’Ottocento. Fa da sfondo alla piazza il MuseumsQuartier Wien, costruito ad inizio ‘700 per ospitare le scuderie imperiali, diventato in seguito Palazzo delle Fiere ed oggi sede di importanti istituzioni museali e culturali. 4. Da Michaelerplatz si ha l’accesso alla Hofburg di Vienna, la residenza invernale degli Asburgo. 5. Il bellissimo palazzo barocco del Belvedere: i castelli del Belvedere sono stati costruiti all’inizio del XVIII secolo dal famoso architetto barocco Johann Lucas von Hildebrandt, come residenza estiva per il Principe Eugenio di Savoia (16631736). Il complesso costituito da Belvedere Superiore, Belvedere Inferiore, un’Orangerie, le scuderie ed un ampio parco, è una delle più squisite costruzioni barocche in Europa e fa parte del patrimonio culturale dell’UNESCO. Oggi il Belvedere ospita la più importante collezione d’arte austriaca, dal medioevo fino ai giorni nostri, integrata con alcune opere di artisti internazionali. Al Belvedere Superiore le opere esposte coprono più di 500 anni nella storia dell’arte e si possono visitare anche i sontuosi appartamenti di rappresentanza. La collezione d’arte del Belvedere, cresciuta nel corso della storia, fornisce una vasta panoramica praticamente senza soluzione di continuità dell’evoluzione dell’arte austriaca, rispecchiando al contempo anche la storia del paese. Il cuore della collezione “L’arte intorno al 1900”, esposta al Belvedere Superiore, è costituito dalla più grande raccolta al mondo dei dipinti di Gustav Klimt. Tra le opere di maggior rilievo spiccano i dipinti dorati di Klimt, quali il “Bacio” (1907/08) e “Giuditta” (1901) nonché alcuni capolavori di Egon Schiele e di Oskar Kokoschka. Figurano tra le opere più importanti del museo anche alcuni capolavori dell’impressionismo francese, nonché la più preziosa collezione del biedermeier viennese. 6. Il Palazzo della Secessione (Wiener Secessionsgebäude) è un edificio, dalle forme originali, costruito come sede delle esposizioni degli artisti della Secessione viennese tra il 1897 e il 1898, ad opera del giovane architetto Joseph Maria Olbrich. Il Palazzo della Secessione venne realizzato come spazio espositivo ufficiale (funzione a cui è adibito ancora oggi), nettamente separato da quelli a disposizione dell’arte accademica. L’idea di Olbrich deriva da un disegno di Gustav Klimt, che prevedeva una costruzione cubica, sormontata da un frontone simile a quello di un tempio. Nell’ingresso si concentra la maggior parte della decorazione, composta da un fregio di foglie dorate, che incorniciano il portale, sopra il quale dei rilievi di teste femminili simboleggiano le arti della pittura, dell’architettura e della scultura insieme ma anche la risolutezza, l'armonia e l'utilità. Sopra di esso, su una sorta di trabeazione, è scritto il motto della secessione: “Al tempo la sua arte, all’arte la sua libertà” (Der Zeit ihre Kunst / der Kunst ihre Freiheit), suggerita dal critico Ludwig Hevesi e rimossa dai nazisti nel 1938. Elemento di grande novità decorativa è la cupola traforata, quasi sferica, composta da migliaia di foglie di lauro (che simboleggiano la consacrazione ad Apollo, dio delle arti) in rame ricoperto da lamine d’oro, la cui lucentezza contrasta con le pareti semplicemente intonacate di bianco. La cupola divenne il vero simbolo della Secessione, nonostante il pubblico viennese la guardasse con distacco, e l’intero edificio venne accolto a livello europeo come un nuovo punto di riferimento per l’architettura moderna, ormai insofferente all’eclettismo. L’edificio fu ricostruito dopo un incendio nel 1945, restaurato nel 1964 e nel 1986 trasformato secondo gli attuali criteri museali. 7. Karlskirche - Nel 1713 Carlo VI decise di edificare una chiesa per onorare il voto fatto per scongiurare l’ultima epidemia di peste a Vienna. Oggi la chiesa di San Carlo rappresenta la chiesa in stile barocco più bella di tutta la capitale austriaca. Il progetto fu affidato inizialmente a Johann Bernhard Fischer von Erlach e, dopo la sua morte, la chiesa fu portata a termine dal figlio Joseph. Le fastose colonne gemelle poste all’ingresso della chiesa richiamano la colonna Traiana di Roma e recano immagini della vita di San Carlo Borromeo, al quale la chiesa è dedicata. La gigantesca cupola ovale che caratterizza la chiesa di San Carlo raggiunge i 72 metri d’altezza ed è possibile visitarla raggiungendo la sommità comodamente con un ascensore. 8. Minoritenkirche - Nel cuore del primo distretto, circondata dalle sedi dei maggiori ministeri austriaci, si trova la Minoritenkirche, la chiesa dei frati minori. Il duca Leopoldo IV al suo ritorno da Assisi nel 1219, decise di sostenere l’operato di San Francesco donando una chiesa ai cosiddetti, frates minores’. A loro fu affidata una chiesa all’interno delle mura cittadine, l’antica chiesa di Santa Caterina. All’edificio gotico, in seguito a incendi e agli attacchi dei turchi, venne aggiunta una facciata barocca, come accaduto a numerose chiese austriache. Degno di nota è la copia dell’Ultima Cena di Leonardo, realizzata sottoforma di mosaico. La chiesa dei Frati Minori è molto importante per la comunità italiana a Vienna poichè è sede della Congregazione Italiana della Madonna della Neve, di conseguenza la messa viene celebrata anche in italiano. 9. Votivkirche - Nelle immediate vicinanze al Ring e all’edificio principale dell’Università di Vienna si erge la Votivkirche, uno splendido esempio di arte neogotica. La storia di questa chiesa si ricollega a quella dell’imperatore Francesco Giuseppe, il quale nell’anno 1853, era sopravvissuto a un attentato causato da un ungherese, che aveva tentato di colpirlo con un coltello. Un bottone di metallo nel colletto aveva però deviato la lama, così l’imperatore potè salvarsi. Come atto di ringraziamento per aver avuto salva la vita, Francesco Giuseppe decise di costruire questa chiesa, che fu completata nel 1879. IL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI MAUTHAUSEN Il Campo di concentramento di Mauthausen, denominato Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen dall'estate del 1940, era un lager nazista, una fortezza in pietra eretta nel 1938 in cima a una collina sovrastante la piccola cittadina di Mauthausen, nell'allora Gau Oberdonau, ora Alta Austria, sita a circa venticinque chilometri ad est di Linz. Considerato impropriamente come semplice campo di lavoro, fu di fatto, fra tutti i campi nazisti, «il solo campo di concentramento classificato di "classe 3" (come campo di punizione e di annientamento attraverso il lavoro)». Vi si attuò lo sterminio soprattutto attraverso il lavoro forzato nella vicina cava di granito, e la consunzione per denutrizione e stenti, pur essendo presenti anche alcune piccole camere a gas. « Fortezza... Contemporaneamente fortino e acropoli, muraglie gigantesche. Granito e cemento armato dominanti il Danubio: strani speroni coperti da cappelli cinesi; fili spinati e porcellana intreccianti un'insuperabile rete elettrica di protezione. Sì! La più formidabile cittadella costruita sulla Terra dal Medio Evo. Mauthausen. Mauthausen in Austria. Mauthausen dai 155.000 morti. » (Christian Bernadac – figlio di un deportato - 1977)