Manfrina(veneta): danza diffusa, con diverse variazioni, su gran

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Manfrina(veneta): danza diffusa, con diverse variazioni, su gran
DANZE DEL VENETO
Manfrina(veneta): danza diffusa, con diverse variazioni, su gran parte dell’arco alpino e della pianura
padana. Era una delle danze più amate e richieste nelle feste. Nel Polesine è stata ritrovata col nome di
Manfrina Polaca con una parte pantomimica.
Sette Passi (còri,
còri Bepi): Ballo di
origine tedesca che
veniva eseguito nel
Polesine prima
dell’ultima guerra.
Fino agli anni ’80 la
danza veniva ancora
eseguita presso le
comunità venete
dell’Istria,
accompagnata spesso da canti simili a quelli polesani.
Menacò: danza molto in voga nel XVII secolo, fu portata in Italia dalle truppe
napoleoniche. Nel Polesine sono state trovate testimonianze di questa danza in
forma di contraddanza sia a Fratta che a Corbola e ad Ariano:” si ballava in
quattro coppie disposte su due file, una di fronte all’altra. Nella prima parte i
ballerini col passo doppio si avvicinano al centro nella seconda ballavano
abbracciati…”.
Bal dei 3 gobi: questo ballo era praticato nel Polesine fino all’ultima guerra. Veniva ballato sempre da
tre uomini anziani che portavano una finta gobba e che divertivano con gesti a volte osceni il pubblico
delle feste. Era il ballo d’obbligo nelle feste di Carnevale, periodo in cui era maggiormente concesso di
scherzare, giocare con i gesti. La danza era quasi sempre eseguita da un unico trio che concentrava su
di se tutta l’attenzione dei presenti.