Maserati,una grande storia che ha radici piacentine
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Maserati,una grande storia che ha radici piacentine
Primo piano 8 LIBERTÀ Giovedì 7 maggio 2009 Due marchi celebri I fratelli Maserati crearono la casa del Tridente e la Osca TRE GIORNI DI INCONTRI DA DOMANI A DOMENICA A PIACENZA Maserati,una grande storia che ha radici piacentine “Cultura e motori” celebra il mito dei progettisti che con le loro auto vinsero in tutto il mondo. Conferenze e un raduno in piazza Cavalli ▼IL PROGRAMMA Al Politecnico auto in esposizione cco il programma delle tre giornate di “Cultura e motori”: E DOMANI,VENERDÌ 8 MAGGIO: Nella sede piacentina del Politecnico di Milano (in via Scalabrini 76), alle ore 15: conferenza su “Fratelli Maserati: le eccellenze tecniche nel panorama automobilistico internazionale”; all’interno del chiostro quattrocentesco esposizione di auto e motori realizzati dai fratelli Maserati, pannelli illustrativi con dati tecnici e materiale storiografico; realizzazioni degli studenti delle scuole superiori piacentine ispirate alle Maserati e alle Osca più famose. SABATO 9 MAGGIO: Nella sede piacentina del Politecnico di Milano (in via Scalabrini 76), alle ore 10.30: conferenza su “Da Piacenza a Indianapolis: le vicende tecnico-sportive dalle origini alle grandi vittorie”; all’interno del chiostro quattrocentesco esposizione di auto e motori realizzati dai fratelli Maserati, pannelli illustrativi con dati tecnici e materiale storiografico; realizzazioni degli studenti delle scuole superiori piacentine ispirate alle Maserati e alle Osca più famose. DOMENICA 10 MAGGIO: Nell’Auditorium Sant’Ilario, in corso Garibaldi: alle ore 9.30 tavola rotonda su “Una grande storia italiana: la storia familiare, tecnica, sportiva ed industriale dei fratelli Maserati”, a cura di Aisa Associazione italiana per la storia dell’automobile, con la partecipazione dell’ingegner Alfieri Maserati (“La storia della famiglia Maserati”), del professor Carlo Dolcini (“Le vittorie delle Maserati e delle Osca”), dell’architetto Francisco Giordano (“La Maserati nel rione Pontevecchio di Bologna”); di aserati e Osca (acroMauronimo Fantuzzi si che(“Come significa lavorava alla Osca”), di ErOfficine specializzate manno Cozza (“L’eredità costruzione automobili) sodei fratelli nella no due nomi Maserati che hanno fatto del DopoguerlaMaserati storia delle automobili. ra”);marchi in piazza Cavalli, dalDue che hanno nel le 8.30: e esposizioloro Dnaraduno il sangue piacentineperché di autosono Maserati e Osca no, il frutto delcollaborazione il la(in capacità tecnica di con una faMaserati Club); 11.30: miglia figlia dellaalle terra piasfilata delle auto nel centro centina. I fratelli Carlo, Bindi Alfieri, Piacenza; alleEttore 12 a San do, Mario, e ErNicolò verrà dedicata nesto Maserati, chi più ai chi fratellihanno Maserati piazmeno, tuttiuna scritto un za. capitolo storico creando un ■che Perha ulteriori informamito segnato l’evoluzionidella e pertecnica iscriversi al razione motoristidel 10 maggio: segrecaduno e cogliendo vittorie sulle teriadi Cpae tel.il0523243397; piste tutto mondo, priemail [email protected]; intermo fra tutti quello a Indiananet: www.cpae.it. polis con la vettura del Tridente. Tra le soluzioni tecni- M di PIER CARLO MARCOCCIA motori non significano solo potenza e velocità. Se li si guarda con un occhio più attento significano anche storia e cultura. E’ questo il senso dell’iniziativa “Cultura e motori” organizzata dal Cpae, Club piacentino automotoveicoli d’epoca, in collaborazione con la sede piacentina del Politecnico di Milano, che si terrà a Piacenza da domani a domenica. Il tema di approfondimento scelto per questa settima edizione è quello dei fratelli Maserati, i progettisti di origini piacentine (il papà Rodolfo e la mamma Carolina Losi erano di Sant’Antonio a Trebbia e San Nicolò), fondatori dell’omonima Casa automobilistica e della Osca e protagonisti della storia del motorismo mondiale. La manifestazione, che ha anche il patrocinio della Fondazione di Libertà, oltre a quello di altri enti territoriali, è articolata in diversi appuntamenti: i primi due giorni nella sede piacentina del Politecnico, in via Scalabrini, e la domenica in piazza Cavalli e all’Auditorium Sant’Ilario, con conferenze ed esposizione di auto e motori di grande valore. Sarà presente anche l’ingegner Alfieri Maserati, figlio di Ernesto, il principale progettista. Collaborano poi l’Aisa (Associazione italiana per la storia dell’automobile) e la Maserati Spa. STAGIONE - Ai fratelli Maserati, originari di Rottofreno, il Cpae ha in realtà voluto dedicare tutta la I stagione 2009 delle proprie iniziative che culminano a fine giugno con la Vernasca Silver flag, diventata una tra le 2-3 iniziative più importanti d’Europa per quanto riguarda le auto storiche da competizione. Non a caso, in Valdarda sarà presente quest’anno anche il famoso pilota di Formula Uno Stirling Moss, il pilota che ha vinto il maggior numero di gran premi senza però mai vincere il titolo mondiale. Moss ancora oggi (in settembre compirà 80 anni) gareggia proprio con una Osca. VITTORIE - L’iniziativa di quest’anno è dedicata alla riscoperta e alla valorizzazione delle imprese industriali e sportive dei fratelli Carlo, Alfieri, Bindo, Ettore e Ernesto. Nel 1914 veniva infatti fondata a Bologna la “Alfieri Maserati” che, partendo dall’elaborazione sportiva di motori Isotta Fraschini, presto divenne un’importante realtà produttiva di auto da corsa, e poi di vetture Gran turismo realizzate in piccola serie. Nel 1947 i fratelli Bindo, Ettore e Ernesto lasciarono l’azienda che porta il loro nome, ceduta 10 anni prima alla famiglia Orsi, e fondarono a Bologna la Osca (Officine specializzate costruzioni automobili), lanciando una nuova sfida tecnica realizzando, pur con limitati mezzi, auto che continuarono a vincere in tutto il mondo. FORMAZIONE - Lo scopo di “Cultura e motori” non è comunque solo quello di approfondire rilevanti aspetti storici del motori- smo spesso legati a Piacenza (lo scorso anno si parlò di Alfa Romeo e di Giuseppe Merosi, il progettista che fece grande la Casa del Biscione, e in precedenza anche di Porsche, di motociclette o di trasporti) ma è anche quello di ricordare che la sede di Piacenza del Politecnico è un importante centro di formazione universitaria nell’ingegneria e nell’architettura, oltre che di aggregazione culturale. TRADIZIONE - Insomma, con Cultura e motori e con tutte le altre manifestazioni del motorismo storico del Cpae collegate tra loro da un filo comune, si intende ribadire l’importante ruolo che Piacenza ha sempre avuto nella storia non solo italiana dei motori. Dall’epopea del petrolio e del gas in Valchero, Valriglio, Valnure, Valtrebbia e Valdarda alla casa automobilistica Marchand di inizio secolo; dai grandi progettisti e tecnici piacentini alle importanti competizioni che si sono svolte nella nostra terra; dall’importanza dell’autotrasporto piacentino fino all’esistenza di un’industria che vede ancora l’Astra veicoli industriali e la Casalini leader nei loro settori (rispettivamente veicoli da cantiere e microvetture). Senza dimenticare grandi aviatori, piloti di automobilismo (anche Formula uno) o di motonautica che hanno conquistato successi in tutto il mondo. PROMOZIONE - Per il motorismo, quella di Piacenza non è quindi una provincia qualunque. E, non a caso, il recupero della sua importante tradizione motoristica sta significando, seppur con tutti i limiti strutturali del nostro territorio, anche una reale promozione della stessa provincia. A titolo di esempio basti pensare che cosa significa, in termini di promozione proprio la stessa Vernasca Silver Flag: la stampa specializzata la descrive ogni anno come uno degli eventi più attesi dagli appassionati italiani ed esteri, oltre alle rievocazioni della Castellarquato-Vernasca e della Bobbio-Penice alle quali partecpano, tra organizzatori, partecipanti e spettatori, migliaia di persone. DIVULGAZIONE - Anche stavolta, insieme a un’esposizione di veicoli storici nella sede del Politecnico, Cultura e motori proporrà una presentazione tecnica di taglio divulgativo, rivolta tanto agli “esperti” quanto a chi si accosta per la prima volta ai temi del motorismo storico e sportivo. In particolare verranno esposte alcune significative auto, testimoni del genio dei Fratelli Maserati, unitamente a motori e pannelli illustrativi. Si potranno inoltre vedere le realizzazioni degli studenti delle scuole superiori piacentine, ispirate alle Maserati e alle Osca. Con l’ingegner Alfieri Maserati, presidente della Commissiona tecnica nazionale Asi (Automotoclub storico italiano), interverranno vari tecnici, storici ed esperti della marca del Tridente e della Osca. [email protected] E’figlia loro l’unica vettura italiana che ha trionfato a Indianapolis Due i successi nella celebre “500 miglia”: il primo esattamente 70 anni fa che che hanno fatto storia, non si possono dimenticare la prima auto italiana con un motore 8 cilindri in linea bialbero e una 16 cilindri da record. La famiglia Maserati è indubbiamente stata una tra le protagoniste mondiali dell’automobilismo. Tutti i fratelli Maserati nacquero a Voghera, dove il padre Rodolfo, macchinista delle Ferrovie, si era dovuto trasferire per lavoro. Già alla fine dell’Ottocento, esattamente 110 anni fa, nel 1899, il primogenito Carlo, appena 17enne, costruì il suo primo motore monocilindrico. Nel 1914 Alfieri fondò a Bologna le Officine Alfieri Maserati. Dopo aver prodotto candele d’accensione per l’Aeronautica militare, subito dopo la Prima guerra mondiale si dedicò alla costruzione di auto da corsa, e con una di queste, un telaio Isotta Fraschini con un motore di aviazione HispanoSuiza modificato, ottenne dal 1922 al 1924 una lunga serie di successi. Due anni dopo, nel 1926 debuttava, vincendo subito all’esordio, la prima vettura con il nome Maserati. Alla morte precoce di Alfieri nel 1932, Bindo, Ernesto e Ettore continuarono l’impresa e Ernesto fu il progettista di tutte le successive auto. Anche il fratello Mario, un pittore che non si interessò mai di motori, collaborò realizzando il marchio della casa del Tridente. Dal 1936 al 1947 l’attività continuò nella stessa azienda, nel frattempo però ceduta alla famiglia Orsi, con i fratelli Bindo, Ernesto e Ettore che rimasero impegnati in prima persona nella progettazione e realizzazione di elle precedenti edi- Le precedenti edizioni zione con l’Aisa e con zioni di “Cultura e l’Imvcc si sono affrontati i motori” (la manifetemi delle origini dell’austazione promossa dalla tomobilismo, del rapporsede piacentina del Polito tra automobile e arte e tecnico e dal Cpae vede dell’influenza che i veiconel professor Michele li militari hanno avuto Monno e nell’ingegner Giovanni Groppi i nella rinascita post-bellica del nostro Paeprincipali coordinatori, insieme allo staff se. La penultima edizione ha visto il prodel Cpae guidato dal presidente Achille fessor Andrea Curami, docente del DiparGerla), le presentazioni sono sempre sta- timento di meccanica del Politecnico, aute affidate ad esperti di motorismo storico. tore di numerose opere sulla storia del Così è stato, ad esempio, per il professor motorismo, svelare le origini di un marGabriele Di Caprio e per gli ingegneri San- chio automobilistico prestigioso quale dro Colombo e Giorgio Valentini, proget- Porsche. Lo scorso anno, invece, i progettisti di automobili e di motociclette in gra- tisti dell’Alfa Romeo hanno ripercorso le do di trasmettere, a dispetto degli anni, eccellenze motoristiche e stilistiche legaun’entusiasmo “contagioso” per questi ar- te alla storia ormai secolare della casa del gomenti. Negli anni scorsi, in collabora- Biscione. N Già protagonisti moto,veicoli militari Porsche e Alfa Romeo vetture. Nel 1947, esauritosi il patto di non concorrenza con la famiglia Orsi, uscirono dall’azienda e fondarono a Bologna la Osca (Officine specializzate costruzione automobili), poi ceduta nel 1963 alla Mv. L’attività dei fratelli Maserati è sempre stata caratterizzata dai pochi mezzi economici e disposizione ma da una grande capacità tecnica. Erano loro stessi, ad esempio, che disegnavano le carrozzerie delle loro auto. Con una mentalità tutta piacentina tesa ad evitare ogni spreco che permetteva loro di ottenere comunque grandi risultati e di collezionare successi sulle piste di tutto il mondo. Primo fra tutti quello del 1939 a Indianapolis. La vittoria arrivò con una 8CTF che montava un 3mila sovralimentato con due compressori Roots e che corse per la scuderia di Michael J. Boyle, detto “Umbrella Mike”, boss del più importante sindacato di Chicago e titolare del Boyle racing team. A firmare la vittoria fu il pilota Wilbur Shaw. Quest’anno, infine, cade anche l’ottantesimo anniversario di un’auto record: la Maserati V4 a 16 cilindri, che conquistò il record mondiale di velocità sui 10 km. p.c.marcoccia Primo piano LIBERTÀ Giovedì 7 maggio 2009 L’omaggio Rottofreno domenica dedicherà una piazza a San Nicolò, dove la famiglia ebbe origine 9 L’iniziativa Impegnati in prima linea il Cpae e la sede piacentina del Politecnico L’intervento Un grande esempio per tutti noi di MICHELE MONNO * a sede piacentina del Politecnico ospita una manifestazione che ha come obiettivo la diffusione della cultura tecnica attraverso l’esempio di due grandi marchi della tradizione motoristica italiana, Maserati ed Osca,entrambi figli della capacità tecnica, dell’inventiva e della volontà dei fratelli Maserati, insigni progettisti che basarono i propri successi sul desiderio di fondare un’impresa e primeggiare nelle competizioni sportive confrontandosi con giganti industriali che potevano disporre di mezzi finanziari ben superiori.Questa storia, nata in un piccolo centro nei pressi di Piacenza ed evoluta fino alle vittorie sportive sui più prestigiosi circuiti internazionali, sopravvissuta alla guerra, agli sconvolgimenti sociali ed ai cambi di proprietà, rappresenta un grande esempio per tutti noi. Nel preparare Cultura e motori 2009, ho cercato di documentarmi sulla storia tecnica e sportiva del marchio del Tridente, e mi sono reso conto di una strana distorsione spaziotemporale che induce talvolta i più giovani, ma non solo, ad alterare la scala cronologica degli eventi.Per meglio spiegare, propongo un semplice esperimento da provare con le persone a voi più vicine. Si tratta di una variante del test dell’uovo e della gallina, sostituiti questa volta dal turbocompressore (o se preferite dalle testate a quattro valvole o dalla trazione elettrica) e dal computer. E’ stato per me sorprendente scoprire quanti sono convinti che i motori turbocompressi siano una recente realizzazione della tecnica (risalgono invece agli inizi del secolo scorso) e dunque di decenni successivi all’introduzione dei computer nella progettazione. Lo stesso potremmo scoprire per le testate desmodromiche o plurivalvole o per l’impiego della trazione elettrica nei veicoli (anche su questo i fratelli Maserati ebbero, sul piano tecnico, qualcosa da dire). In un’epoca certamente più difficile della nostra,con strumenti tecnologici e conoscenze scientifiche non confrontabili con quelle di cui disponiamo oggi,i Maserati non ebbero bisogno di una laurea in ingegneria per divenire grandi progettisti ma riuscirono ad affermarsi attraverso la propria capacità tecnica ed il grande im- L A sinistra:la sede delle Officine Alfieri Maserati a Bologna (archivio Maserati Spa); sopra: il caratteristico simbolo del Tridente (qui su un volante di una Maserati d’oggi), disegnato da Mario prendendo spunto dalla celebre statua del Nettuno a Bologna; a destra:la Boyle special che vinse a Indianapolis. ultura e Motori si affian- Il “modello di stile” ca quest’anno a un’altra iniziativa del Politecnico, denominata “Modello di stile”, alla quale partecipano allievi dei licei Gioia e Respighi e degli istituti Marconi e Colombini, indirizzata a vivacizzare lo studio della matematica, strumento fondamentale per una futura carriera tecnica. I partecipanti hanno ricevuto un modellatore Cad 3D che hanno imparato a utilizzare con l’aiuto di un docente del Politecnico e che utilizzano per disegnare vetture dalle forme aerodinamiche. Queste forme sono in realtà la somma di superfici matematiche che il modellatore permette di maneggiare agevolmente rendendone più immediata e visibile l’applicazione. Per i propri elaborati gli allievi coinvolti potranno ispirarsi alle forme delle Maserati e delle Osca esposte da domani al Politecnico. Il bozzetto vincente sarà poi realizzato, mediante fresatura di un blocco di resina sintetica, presso il Laboratorio Musp. C Due licei e due istituti provano a progettare un’auto aerodinamica Un anno dedicato all’intuito di questa famiglia di geni I valorizzare la creatività, l’innovazione e il rigore tecnico, che hanno accompagnato i fratelli nella loro vicenda umana e nelle realizzazioni che hanno segnato la storia industriale e sportiva dell’automobilismo». «Grande è stata - prosegue - in questo percorso di approfondimento, l’attenzione ai giovani, con iniziative a loro dedicate che hanno coinvolto sui temi della creatività e dell’innovazione tecnica le scuole superiori della città e la sede del Politecnico di Milano». Il progetto è iniziato con l’estemporanea di pittura il 31 gennaio scorso in collaborazione con gli studenti e gli insegnanti del Liceo artistico Cassinari di Piacenza, che hanno animato una giornata durante la quale, traendo spunto e ispirazione dalla presenza di alcune auto progettate dai fratelli Maserati e poste nel centro della città, hanno disegnato esprimendo le loro suggestioni mediante il linguaggio dell’arte. Alla fine una commissione ha scelto, come opera più significativa che è diventata l’immagine guida delle manife- stazioni 2009, il disegno del borgonovese Stefano Cagnani. Prendendo spunto dai più attuali esempi di reinterpretazione di automobili-culto (Fiat 500, Mini, New Beetle) è poi stato promosso un “concorso per il modello di stile di una vettura immaginaria”, in grado di proporre in chiave moderna gli stilemi che hanno accompagnato il design delle automobili (in collaborazione con il Politecnico e le scuole superiori di Piacenza e Provincia). E’ così stato seguito il reale processo di sviluppo di un progetto di design, che va dall’idea di stile, alla conversione in modello matematico dell’idea astratta, alla realizzazione fisica del modello in scala, mediante apposite macchine utensili, utilizzate a livello industriale. Per meglio affrontare i vari problemi che un’attività così complessa comporta, gli studenti sono stati coinvolti con incontri di approfondimento sulle tre fasi principali della realizzazione di un oggetto di design: progettazione grafica dello stile vettura, realizzando disegni, figurini, ela- * docente di Tecnologie e sistemi di lavorazione - Politecnico di Milano I fratelli Bindo,Ernesto e Ettore Maserati impegnati nella progettazione di un’auto:anche in ufficio avevano sempre la tuta. Alla Vernasca Silver flag di giugno ci sarà anche Stirling Moss n tutto il 2009, il tema di approfondimento che durante l’anno il Cpae, Club piacentino automoto d’epoca, vuole proporre alla città e al mondo dell’automobile è la valorizzazione della storia della famiglia Maserati, di origini piacentine, protagonista dell’epopea dell’automobile non solo in Italia ma nel mondo. Nel 1926 nacque, vittoriosa fin dalla prima corsa, la prima vettura alla quale dette il nome Maserati per essere tutta frutto del suo ingegno. Da allora fu un susseguirsi di vittorie. Alla morte precoce di Alfieri nel marzo 1932, Bindo, Ernesto ed Ettore continuarono l’impresa e Ernesto è stato il progettista di tutte le successive Maserati ed Osca. Tra i suoi progetti la macchina che vinse la presigiosa “500 Miglia” di Indianapolis per ben due volte, unica macchina italiana che sia riuscita nell’impresa. «L’approfondimento della storia della famiglia Maserati - commenta Giovanni Groppi, dirigente del Cpae - non vuole semplicemente essere una commemorazione e un ricordo, ma vuole pegno profuso nel lavoro. Non ebbero a disposizione workstation per la simulazione fluidodinamica dei condotti o gallerie del vento, ma riuscirono a realizzare carrozzerie aerodinamiche ed efficienti, la cui bellezza sfida il tempo. Non ebbero a disposizione mezzi finanziari paragonabili a quelli oggi necessari per primeggiare nelle competizioni motoristiche, ma grazie alla pulizia dei propri progetti, alla leggerezza,alla scelta dei materiali,alla cura costruttiva riuscirono a battere vetture ben più blasonate e di cilindrata superiore. Assieme all’ingegner Alfieri Maserati, figlio di uno dei fondatori e testimone diretto di questa bella storia italiana,e con gli altri relatori,ripercorreremo le tappe fondamentali di una ricerca della supremazia tecnica nelle prestazioni dei motori e dei telai ma spero troveremo chiavi interpretative utili a comprendere l’evoluzione attuale del mercato automobilistico.Un settore, come evidenziano le vicende di cui leggiamo in questi giorni, dalle grandi contraddizioni dove si sopravvive producendo 5-6 milioni di veicoli all’anno, dove la perdurante crisi internazionale ridisegna l’assetto dei grandi gruppi industriali,dove Toyota chiude il bilancio in passivo per la prima volta in settant’anni e dove un marchio,prestigioso ma di nicchia,come Porsche è in condizione di acquisire il colosso Volkswagen. E questo mentre larghe fasce di consumatori, sempre più consapevoli che il petrolio un giorno (forse non tanto lontano) finirà,sono indirizzati verso vetture più semplici,economiche ed a ridotto impatto ambientale anche a scapito delle prestazioni (viste le attuali limitazioni ed il traffico delle nostre strade, a chi serve, se non al nostro super-ego, un’auto da 250 km/h?) . In tempi come i nostri, dove i modelli di comportamento che la società o i media propongono sono un pericoloso mix di spregiudicatezza (spesso ben oltre i limiti del codice civile e con sconfinamenti sempre più frequenti nel penale) e presunzione, di ostentazione pervicace dell’ignoranza e di disimpegno civile, la storia dei Maserati costituisce la dimostrazione di come una alternativa sia, allora come oggi, possibile. E’ per questo che vi invito ad esserci. borazioni grafiche che illustrino il modello nel suo insieme. Incontro con designers che operano nei Centri stile di alcune case automobilistiche; utilizzo dei un sofware professionale di CadCam, con corso sull’utilizzo del programma di disegno Cad con docenti del Politecnico; realizzazione fisica del modello in scala del progetto vincitore. «Riteniamo - hanno commentato Groppi e il professor Michele Monno del Politecnico di Piacenza - che la realizzazione pratica di un simile progetto possa permettere agli studenti di comprendere e sperimentare la complessità e la bellezza che caratterizzano queste attività altamente specializzate, che coniugano espressione artistica e rigore formale, e che si legano alla ricchis- sima tradizione dei “carrozzieri” italiani». Dopo l’attuale appuntamento di “Cultura e motori”, dal 26 al 28 giugno toccherà alla Vernasca Silver flag 2009, la manifestazione internazionale di auto storiche da competizione che il Cpae organizza da 14 edizioni, che quest’anno celebrerà in modo speciale i modelli Maserati e Osca. Un evento di primaria importanza nel panorama delle manifestazioni europee per auto storiche da competizione: 180 modelli selezionati, su oltre 300 richieste di partecipazione, provenienti da tutto il mondo, si daranno appuntamento sull’ormai famoso tracciato che da Castellarquato conduce a Vernasca. Per 3 giorni le più importanti vetture da corsa faranno passerella tra il folto pubblico che assieperà il paddock ed il tracciato. Nelle ultime edizioni ci sono state le partecipazioni ufficiale di Porsche Italia, Lola e Alfa Romeo. Quest’anno è previsto il coinvolgimento di piloti e personaggi legati alla Maserati e che hanno fatto la storia delle competizioni automobilistiche (in primo piano Stirling Moss, Maria Teresa de Filippis eccetera). Il programma si chiuderà nella prestigiosa sede del Museo del Patrimonio industriale a Bologna, dove in ottobre, si svolgerà la conferenza conclusiva del percorso culturale. Verranno ripercorsi gli approfondimenti più significativi, raccolti in una pubblicazione, che in quella sede verrà presentata. Sarà la solenne conclusione di un’annata dedicata alla storia dei fratelli Maserati e l’occasione per celebrare un doppio anniversario: gli 80 anni della realizzazione della V4, con motore a 16 cilindri, che conquistò il record mondiale di velocità sui 10 km, e i 70 dalla vittoria della 8CTF alla “500 miglia” di Indianapolis. Vittoria ripetuta anche l’anno successivo.