"Da Saint Etienne a Lione... notte lunga 70 km "
Transcript
"Da Saint Etienne a Lione... notte lunga 70 km "
"Da Saint Etienne a Lione... notte lunga 70 km " Alla mezzanotte di sabato 4 dicembre oltre 11.000 atleti si sono presentati alla partenza della Saintelyon una classica giunta alla 57ma edizione. Quest'anno tra gli 11.700 frontalini accesi vi erano anche quelli di alcuni atleti giunti dalla val Pellice: Duilio Chiri, Loris Pozzi, Gianni Gamba, Roberto Buniva, Renzo Paschetto, Fabrizio "Bris" Airaudo, Stefano Bertalot, Valdo Bertalot ed Eliana Ricca. La giornata di sabato inizia alle 6,30 con partenza da Luserna per la stazione di Torino Porta Susa, dove ci attende il TGV per Lione via Chambery.Durante il viaggio notiamo uno stupendo paesaggio invernale con strade ghiacciate e montagne innevate. Paesaggio che da amore si trasformerà in odio quando durante la notte gli stessi sentieri ghiacciati si trasformeranno in piste da bob causando diverse cadute. Al Palasport di Lione ci attendono gli autobus per il trasporto a Saint Etienne, dove alle 00.00.01 con "In the name of love" degli U2 sparata al massimo viene dato il via alla corsa. Dalla sommità delle colline impressionante lo scintillio delle luci, una colonna senza fine che illumina il percorso e che non ha bisogno di essere segnalato perché basta seguire le lucine. Durante la notte i ristori (delle vere e proprie tendopoli) sono una manna dal cielo per un ristoro, una sosta fisiologica e per ritemprare il fisico e lo spirito. Asfalto, sterrato, ghiaccio, neve e fango questi gli elementi che hanno caratterizzato il percorso con l'aggiunta di circa 1300 m. di dislivello, meno otto gradi alla partenza da Saint Etienne e i 68 km da coprire. Per una volta niente sguardi al cronometro perché l'imperativo è uno solo: risparmiarsi perché la notte è ancora lunga. Correndo, camminando e scivolando (per quasi tutta la notte) alle prime luci dell'alba s’intravede quella che dovrebbe essere la periferia di Lione. Dopo altri estenuanti km ecco che passiamo sotto i ponti del Rodano e attraversandone uno siamo tra le transenne del Palasport di Lione. Da quel momento la spinta finale è data dagli applausi della gente che, incitandoci, si è sostituita alle nostre gambe stremate permettendoci di tagliare il traguardo. All'arrivo consegna del cip, la maglietta con Finischer, un buff e un bravo da parte degli organizzatori. Questo è stato il nostro pacco gara. Volutamente sono stati omessi tempi e classifiche. Al termine il tabellone cronometrico ci inseriva tra le otto e le dieci ore, tutto ciò significava che la Saintelyon ci aveva accolto tra i partecipanti, nulla più. Per i maniaci di tempi ( ore, minuti e secondi ) esiste il sito della gara www.saintelyon.com dove è possibile visionare le prestazioni dei singoli atleti, le statistiche e le caratteristiche di questo raid notturno. Con umiltà possiamo dire che abbiamo partecipato a una gara massacrante dove vedere lo sciame di lucine, osservare l'alba e tagliare il traguardo è stato il più bel pacco gara che abbiamo mai ricevuto ripagandoci della fatica dopo una notte passata di corsa. Arrivederci, speriamo, alla prossima Saintelyon 2011. Gianni