Il gatto : considerazioni e gestione in toletta

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Il gatto : considerazioni e gestione in toletta
Il gatto : considerazioni e gestione in toletta
di Elisabetta Cammalleri e Luca Fogli
Sono un po' di anni che grazie ad A.P.T. giriamo l’Italia in lungo e in largo per parlare ai soci dei gatti e della loro
gestione in toeletta. Ci stupiamo come ancora molti colleghi girino le spalle a i felini e decidono di non farli in
toelettatura ,in effetti sono animali più laboriosi rispetto a i cani ma analizziamo un attimo il mercato…..
Spesso il proprietario tipo di cane possiede un solo animale al massimo due animali insomma la classica coppia,il cane
per i clienti e’ più difficile da gestire passeggiate relazione con altri animali al parco ecc., il gatto no, spesso ci sono
persone che hanno in casa due tre o quattro gatti perché si fanno ”compagnia" da studi di settore si presume che la
popolazione felina sia 4 volte superiore a quella canina perciò si può voltare le spalle a un cosi vasto segmento? Secondo
noi no!!!!
Analizziamo anche il fatto che come ben sappiamo nei mesi invernali il proprietario tipo non porta a lavare il cane
perché piove o perche fa freddo invece chi ha il gatto non ha di questi problemi….e poi visto che tanti colleghi non fanno
i gatti i proprietari in media pagano un costo superiore per un bagno rispetto a un cane della stessa taglia. Arriviamo ora
alla gestione del cliente vorrei partire da lontano dall’appuntamento al telefono, ci sono delle cose da chiedere al cliente
come età e razza del gatto se e’ stato in tolettatura e con che frequenza..evitiamo di fare in negozio gatti di 20anni che
mai sono stati in toletta!!!!!
Effettuata la breve intervista decidiamo come dare il primo appuntamento se e’ un gatto che non e’ mai venuto in
toletta diamogli o il promo appuntamento o l’ultimo della giornata quando magari non abbiamo la calca di cani in
negozio cosi da poter stare tranquilli con il felino. Quando arriva in negozio osserviamo attentamente il gatto se il micio
e’ al fondo della gabbia con le orecchie indietro e la pupilla dilatata siamo di fronte a un gatto non proprio felice di
essere stato portato da noi. In questo caso prima di aprire il gatto faremo la fatidica “prova phon”…. Avvicinando al
gatto ancora nel trasportino al phon e osserviamo la reazione, mi raccomando, se fate la prova con un soffiatore , non
puntate il vostro phon più potente nel trasportino creando un tornado in faccia al gatto qualsiasi anomale salterebbe in
aria anche il più buono!!!!!!, avvicineremo il soffiatore con estrema calma e tranquillità e osserviamo la reazione del
gatto ,se il gatto e’ calmo possiamo lavarlo. Ora dobbiamo tirare fuori il gatto ,per prima cosa dovremo aver pulito il
piano di lavoro con un prodotto che tolga l’odore del cane e anche dalle nostre mani,inutile dire che a molti gatti il cane
non sta simpatico.
Poi dobbiamo avere tutto a portata di mano taglia unghie spazzole ecc. perché il gatto non va legato come il cane e
tende a scappare, altra cosa che ci servirà e’ un trasportino di rete dove potremmo lasciare il gatto se squilla il telefono
o abbiamo bisogno di allontanarci(il trasportino di rete ci tornerà comodo anche per finire di asciugare il gatto). La prima
cosa da fare e’ tagliare le unghie al micio,insindacabilmente, questo ci eviterà di essere graffiati, e osservare il micione,
spesso arrivano gatti con nodo mostruosi,ricordatevi sempre che a differenza del cane se tiriamo il nodo con il pettine
rischiamo di creare delle alopecia sul manto del gatto e il pelo ci metterà mesi a ricrescere se diversamente le tosiamo
con una 10mm lasceremo poco pelo e tornerà tutto a posto nel giro di poco tempo. Altra raccomandazione doverosa da
fare e’ sulla pelle del gatto, se pizzicate la pelle con la lama della macchinetta o con la forbice la pelle del gatto tenderà
ad aprirsi creando lesioni più ampie del taglio stesso per questo vi consiglio la 10mm.
Se il gatto all’attaccatura della coda presenta grasso siamo di fronte alla coda da stallone alla base della coda ci sono
delle ghiandole che secernono un particolare grasso difficile da togliere ci sono tuttavia dei prodotti che si mettono sul
gatto asciutto e si lasciano in posa 10minuti prima di bagnare il gatto (goop) Arriviamo all’acqua cominciate a far
scorrere l’acqua sul fondo della vasca e osserviamo il gatto se tutto e’ calmo cominciamo dalla schiena con calma e poi
saliamo verso la testa,a volte se si e’ al primo bagno possiamo non lavarla per abituare il gatto,se invece dobbiamo
lavarla ma non conosciamo il gatto bagniamoci le mani e cominciamo a bagnarla con l’acqua delle mani e non col getto
diretto facendo attenzione alle orecchie a al naso del gatto per non mandargli dentro l’acqua.
Poi passeremo al primo shampoo, vi consiglio un prodotto sgrassante, perché il gatto di solito ha un mantello molto
unto,noi usiamo spesso prodotti per manti duri,e procediamo con le normali operazioni di lavaggio anche la diluizione di
tali prodotti sarà diversa da quella dei cani lasciate i prodotti più concentrati.
Se necessita di balsamo fatelo pure sciacquandolo benissimo,quando pensate di aver finito ricominciare a sciacquare il
gatto!!!!! Avvolgete poi il gatto in un asciugamano e portatelo sotto il phon e cominciate ad asciugarlo se ci riuscite
anche col soffiatore ma tenete presente che mentre un persiano andrà fonato tutto contro pelo per volumizzare il
mantello un Mainecoon o un sacro di Birmania, che sono razze naturali,dovranno avere un’asciugatura a verso di pelo.
Arrivati all’ultima parte dell’asciugatura ci sarà utile il trasportino di rete,per finire li il lavoro non vi consiglio di
avvolgere il trasportino con lì asciugamano,alcuni gatti hanno patologie cardiache genetiche e le alte temperature posso
creargli problemi. Finita l’asciugatura con un po' di borotalco sulla coda e dietro le orecchie e sulla gorgiera daremmo
l’ultima spazzolata come tocco finale ,servirà per mantenere aperto il pelo.
Questo e’ tutto un abraccio Luca e Betty