Democrazia, il male assoluto – Fabrizio Belloni

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Democrazia, il male assoluto – Fabrizio Belloni
Come da copione, come da tempo ululato e berciato dal sottoscritto, ma non solo, è cominciato
quello che per ora è il confronto, ma che si evolverà in scontro fra Nord America ed Europa. Gli
attori sono ovviamente SUA e Grande Germania. La causa occasionale sono le polveri sottili. Cosa
che fa sbellicare dalle risa, se non fosse tragica. Che gli yankee, i peggiori inquinatori del mondo
insieme alla Cina, utilizzino questo strumento, porta alla memoria le favole che ci raccontavano da
bimbi: “non guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro, quando nel tuo c’è una trave”.
Lo capisce anche un membro della casta, cioè il peggio del peggio dell’inutilità incapace, che la
causa occasionale automobilistica è il grido disperato dei Nord Americani, avviati al declino previsto,
annunciato ed inevitabile. La riprova è il comportamento dello Zar Russo, Putin. Non ha aspettato
un secondo. Mica è impastoiato da regole democratiche: solo formalmente si tengono elezioni, a
Mosca. E lo Zar ha mandato i suoi soldati (“addestratori”), la sua Marina da Guerra, i suoi
cacciabombardieri in aiuto di Assad, il siriano. E’ andato a vedere il bluff americano. E Obama è nei
guai seri. Ottiene due vantaggi, il Russo. Primo, appoggia Assad alleato e bombarda non solo l’Isis,
ma anche e soprattutto i mercenari che i media occidentali spacciano per ribelli siriani (siderale
balla mediatica), e li prende a bombe e missili. Secondo, obbliga Obama a dire che sì, se bombarda i
tagliagole fa bene, magari mettendosi d’accordo con gli yankee. Cosa che Putin non ha nessuna
intenzione di fare: mica è sprovveduto, lo Zar. Ha in mano il bandolo della matassa e non lo molla,
così gli SUA imparano a tentare di strangolarlo con la caduta organizzata del prezzo del petrolio,
clava finanziaria americana contro i “nemici”, cioè quelli che non ubbidiscono: Russia Iran,
Venezuela……
Aspettiamoci un’escalation di baccano, in Medio Oriente. E non solo. E così facendo Putin ha di fatto
mandato nel dimenticatoio la faccenda Ucraina, col tentativo dei poteri forti (ebrei in funzione di
guastatori, con i soldi dell’ebreo Soros, Goldman Sachs europea) di destabilizzare l’Europa. Forse ci
proveranno nei Paesi Baltici, gli americani: hanno mandato 5000 marines in Lituania, ma i Russi
hanno rafforzato il loro schieramento e la Grande Germania ha arricciato fortemente il becco. Mica
le sta bene il baccano vicino, troppo vicino a casa. Meglio sopportare la ritorsione delle polveri
sottili, per ora… I Tedeschi misurano il loro tempo in decenni: hanno imparato la lezione.
I francesi, al solito, starnazzano. Si credono di essere una grande potenza perché hanno un paio di
bombette. E finiscono per fare la servetta di turno: vogliono l’euro (ordine americano) per frenare il
Super Marco; fanno casino in Libia e noi ci becchiamo le conseguenze; si credono di contare
qualcosa perché vanno a bombardare la sabbia dell’isis… Di Napoleone non ne nascono mica tanti, e
per di più con sangue toscano…
Tutta ‘sta manfrina per mettere in evidenza una verità sacrosanta: tutti i Paesi che ho citato si
dichiarano ferocemente democratici. Al punto di dire di voler esportare la democrazia a costo di
massacri a quantità industriale. Solo in Iraq si contano almeno un milione di morti ammazzati. In
Siria i democratici hanno causato non meno di trecento mila morti e cinque milioni di profughi. La
Libia sfugge ad ogni censimento, ripiombata in un medioevo tribale in virtù della
“democratizzazione”.
Quello che sarebbe divertente, se non si parlasse di esseri umani, è il teatrino che i “democratici”
sono costretti a recitare per giustificare la loro bavosa brama di petrolio, materie prime strategiche
e posizioni geopoliticamente importanti. Sembra un opera buffa il carosello di facce fra il compunto
e il determinato che la televisione – linguetta ci propina. Falsi e bugiardi come la democrazia
impone, sono abilissimi a dare per scontato che loro sono belli buoni bravi ed eroici perché vanno
massacrando in nome di un bene supremo. Bastardi serpenti! Democrazia, democrazi… E quando i
fatti (l’uomo adulto e scettico e cinico, cioè civile, non è libero di fronte all’evidenza: due più due fa
sempre quattro), quando i fatti, dicevo, dimostrano come non sia la “democrazia” ma la forza ed il
proprio interesse a muovere le vicende della storia, allora la contraddizione stride e si sente il
Ereticamente
http://www.ereticamente.net/2015/10/democrazia-il-male-assoluto-fabrizio-belloni.html
digrignar di denti. Arrampicarsi sugli specchi della falsità è sempre difficile, ma se gli specchi storici
sono stati cosparsi con la vaselina dell’evidenza, allora la faccenda diventa impossibile. E le parole
dei “democratici” diventano bestemmie, vomito storico, liquame morale.
“Ma la democrazia vuol dire libertà”, recita il giuda di turno. Libertà? Siamo liberi di dire tutto
quello che vogliamo, tanto non conta nulla, non vale niente. Meno di un segno sulla sabbia,
cancellato dall’onda finanziaria dei poteri forti. Crediamo di essere liberi perché mettiamo una croce
su una scheda. Illusione per chi vuole essere ingannato e fottuto. Conta ancora meno di quello che
diciamo, cioè zero. Siamo “liberi” solo di pagare le tasse, senza avere quasi contropartita dal potere.
Potere che ha venduto se stesso e il Paese in cambio della possibilità di arraffare. Ma anche con i
media – linguetta pressoché totalmente nelle mani dei soliti, anche quella mistificazione giuridica
che sono le elezioni (abominio umano, infingardaggine storica) fanno terrore nei Paesi meno
strutturati, meno “Nazione”, meno coesi. La nostra bella, amata e dannata Italia ne è un esempio da
tramandare. Non ne parlo anche perché la vergogna vincerebbe sull’amore che ho per la mia Terra.
Siamo stati Nazione, ma abbiamo scatenato due reazioni contrapposte. Chi ne ha preso esempio, ed
ha cercato di cambiare una realtà marcia ed immonda, e chi invece si è alleato per distruggere gli
anti democratici esempi della riscossa umana, dell’affermarsi del Sangue sull’oro. Credono di aver
vinto, con un epocale massacro, i “democratici”. Per ritrovarsi oggi in ritirata su tutti i fronti; umani,
etici, morali, geografici, di consenso. E soprattutto di futuro.
Democrazia?
Se la conosci la eviti.
Se la eviti non ti distrugge e non ti annienta.
Democrazia?
No, grazie.
E’ e resta il male assoluto.
Sta morendo, finalmente. E non sarà rimpianta. Lo sarà solo dalla casta ladra ed incapace. Serva e
venduta.
La va a pochi.
Fabrizio Belloni
Cell. 348 31 61 598
Mercoledì, 7 ottobre 2015.
Ereticamente
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