LA STORIA DI LUISA Mi chiamo Luisa Polonia. Secondo me Special
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LA STORIA DI LUISA Mi chiamo Luisa Polonia. Secondo me Special
LA STORIA DI LUISA Mi chiamo Luisa Polonia. Secondo me Special Olympics è l’Associazione che permette a noi Atleti Speciali sparsi in tutta Italia e non solo, di conoscerci, confrontarci e ci da la possibilità di gareggiare e magari vincere e salire su un podio. Nella mia famiglia ci sono tre persone coinvolte in Special Olympics. Mio padre è tecnico delle bocce e partecipa a tutti gli eventi. Mia sorella e mio cognato sono volontari. Io lavoro di mattina presso una cooperativa chiamata “Mandhy” a aiuto nel confezionare buste, calendari, piccoli lavoretti su parti d’auto come i fanali, o fili dove si aggiungono dei festoni. Mi piace molto leggere e leggo soprattutto libri di fantasia e romanzi, amo molto il computer dove mi diletto a disegnare e a navigare in internet per cercare le mie canzoni preferite e poi cambiare le parole a mio gusto. Ho un cane e mi diverto molto a portarlo a passeggio. Purtroppo non ho molto tempo per gli amici perché se non sono a lavorare, sono a praticare qualche sport. I miei migliori amici sono i compagni di squadra e quando siamo assieme ci divertiamo a raccontarci e a scambiarci idee sulle varie gare svolte oppure giochiamo a “solo”, un gioco di carte. I miei sport preferiti sono due: nuoto e ballo. Il mio ballo preferito è il tango argentino che ballo con il mio ragazzo che si chiama Erik Marchetti. Vado in piscina almeno tre volte a settimana, mentre in inverno vado sempre a sciare. Durante una gara Special Olympics provo una forte emozione e ho voglia di migliorare i miei tempi e posso vincere. Sono buona, sincera, allegra, mi piace molto la compagnia. Sono un’appassionata di Giorgio Rocca e quest’anno ho avuto la fortuna di incontrarlo grazie ai Giochi Nazionali invernali di Special Olympics a Livigno. Vorrei dire a Giorgio Rocca che mi piacerebbe partecipare con lui e vincere i campionati mondiali di sci. Recentemente sono stata a Parigi e a Vienna. La sfida più grande che ho vinto sicuramente è stata l’attraversata dello stretto di Messina. Ho percorso lo stretto lungo 3,8 Km in un’ora e 11 minuti senza mai fermarmi. Mi considero una vera atleta considerato che mi dedico a tutti gli sport con tutte le mie forze. Il mio sogno è quello di arrivare sempre ai primi posti nazionali e perché no magari anche europei e mondiali. Il mio curriculum è ricco di primi posti assoluti nei vari sport ma questo non mi fa sentire superiore a chi non vince, anzi sono contenta quando qualcuno mi batte perché questo mi stimola a migliorare ancora di più. Mi piace quando posso gareggiare con i ragazzi normodotati che sono più bravi di me ma che mi aiutano a crescere e arricchiscono le mie amicizie.