Circondario 3 luglio 2006 - Circondario Empolese Valdelsa

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Circondario 3 luglio 2006 - Circondario Empolese Valdelsa
CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA
Resoconto dalla registrazione su nastro
della seduta tenuta nell'
aula consiliare della sede comunale
di Empoli il giorno 3 luglio 2006
Verbale da cui sono state estratte le delibere
n. 12 – 13 – 14 – 15 - 16
Presiede il Presidente dell'Assemblea Alessandro Pampaloni, assistito dal Segretario dott. Massimo Migani.
Appello Consiglieri
Proceduto all’appello da parte del Segretario e constatato il numero legale degli intervenuti viene dichiarata la validità della seduta (presenti 25 consiglieri).
Nomina scrutatori
Il Presidente chiama a disimpegnare le funzioni di scrutatori i Consiglieri: Irene Lottini, Simone Grazzini, Emilio Cioni.
o.d.g.:
1.
Comunicazioni del Presidente della Giunta e del Presidente
dell’Assemblea.
2.
Comunicazione della Giunta in relazione alla costituzione di un Ufficio, una delega ed una Commissione/Consulta in merito al controllo
e alla qualità dei servizi pubblici locali.
3.
Approvazione del verbale della seduta precedente.
4.
Rendiconto dell’esercizio 2005, adottato dalla Giunta Esecutiva. Approvazione.
5.
Difensore Civico dei Comuni del Circondario. Nomina.
6.
O.d.G. presentato dal gruppo di Forza Italia circa la manifestazione
del 25 aprile 2006.
7.
O.d.g. proposto dal gruppo Forza Italia per richiesta integrazioni alla
procedura di V.I.A. relativa al progetto completamento della discarica di Casa Sartori.
8.
O.d.g. conferenza pubblica risposta osservazioni procedura V.I.A.
discarica di casa Sartori.
1.
Comunicazioni del Presidente della Giunta e del Presidente
dell’Assemblea.
Non ci sono comunicazioni del Presidente.
2.
Comunicazione della Giunta in relazione alla costituzione di un
Ufficio, una delega ed una Commissione Consulta in merito al
controllo e alla qualità dei servizi pubblici locali.
Enrico Sostegni– Sindaco di Capraia e Limite
Come già comunicato in precedenza ai capigruppo e come sapete
nel mese di dicembre dello scorso anno questa Assemblea ha approvato
un ordine del giorno che impegnava la Giunta a prevedere una delega in
materia di Osservatorio sui servizi pubblici e a costituire un OsservatorioUfficio circa la qualità e le tariffe dei servizi pubblici stessi.
In questi mesi la Giunta, che si era appunto impegnata a presentare una proposta in merito, ha studiato le varie esperienze già in essere in
Italia e alla prossima Assemblea, nel mese di settembre, saremo in grado
di fornire alla Commissione competente, e quindi di conseguenza
all’Assemblea,
una
bozza
di
regolamento
per
la
costituzione
dell’Osservatorio e comunicheremo la delega della Giunta a proposito di
questa materia.
Alessandro Pampaloni – Presidente Assemblea
Questa era una comunicazione della Giunta, quindi non sarebbero
previsti interventi. Se ci sono consiglieri che vogliono esprimere qualche
opinione.
Emilio Cioni – Capogruppo U.D.C.
Alla comunicazione rispondo che già da molto tempo è stata fatta
l’interrogazione, è stata fatta la mozione, è stata fatta nel Comune di
Empoli, poi è stata fatta al Circondario, però rimandare sempre a dopo le
ferie io credo sia un discorso che allontana sempre di più dai cittadini
questa possibilità di capire e di poter avere un supporto su quelli che sono i prezzi delle partecipate.
Io credo di dirlo anche un po’ per tutte le minoranze: noi vorremmo
che fosse fatto prima. Almeno i metodi con cui verrà fatto l’Ufficio e verrà
fatta la Commissione, che poi sarà emanazione del Consiglio, oppure
vedere di quale possibile emanazione deve essere questa Commissione,
sarebbe bene farlo non dico prima delle ferie, ma arrivare a dopo le ferie
subito in modo da avere i nomi.
Prima delle ferie si potrebbe almeno fare una riunione informale,
ma intanto per parlare su come dovrebbe essere e quali potrebbero essere, anche per sentire le minoranze, le loro proposte e deduzioni.
Enzo Migliorini – Capogruppo Lista Civica “I malcontenti”
Ci è stato consegnato un documento, che è propedeutico
all’Assemblea, io reputo opportuno che questo documento venga discusso e messo in discussione prima. Siccome è un fuorisacco, non lo troviamo fra i punti, per lo meno fra le comunicazioni del Presidente, che
sono al punto n. 1, sia discusso questo.
È un documento preparato dai capigruppo, maggioranza e minoranza, vorrei venisse posto in discussione prima di tutti i punti all’ordine
del giorno.
Alessandro Pampaloni - Presidente Assemblea
Come giustamente fa notare anche il Segretario al di fuori
dell’ordine del giorno non si può discutere. Quello che dice Migliorini probabilmente è un documento politico fatto dai partiti, che esula dal contesto di questa Assemblea, quantomeno dall’Assemblea di stasera. È sicuramente un accordo politico che riguarda il Circondario. Ci sarà modo per
parlarne e per discuterne nei prossimi giorni al di là di questa sede istituzionale.
Emilio Cioni – Capogruppo U.D.C.
L’accordo era che si firmasse prima dell’Assemblea di stasera, per
cui io chiedo una breve sospensione dell’Assemblea per discutere il documento e firmarlo.
Il Presidente, accogliendo la richiesta, sospende la seduta alle ore 21,13.
Terminata la breve sospensione alle ore 21,30 risultano assenti, rispetto
all’appello iniziale, i consiglieri: Vincenzo Tricarico, Marco Cordone e Federico
Pavese.
3.
Approvazione del verbale della seduta precedente.
Il verbale della precedente seduta viene approvato all’unanimità
dai 22 consiglieri presenti e votanti.
4.
Rendiconto dell’esercizio 2005, adottato dalla Giunta Esecutiva. Approvazione.
Il Presidente cede la parola al Sindaco Campatelli Federico per la
relazione.
Federico Campatelli – Sindaco di Gambassi Terme
Stasera
presentiamo
alla
discussione
e
alla
votazione
dell’Assemblea il Conto consuntivo della gestione dell’anno 2005 che
presenta un avanzo di amministrazione disponibile al 31 dicembre 2005
pari complessivamente a 9.846,46 euro.
Questo avanzo di amministrazione deriva da un avanzo degli anni
precedenti, che non è stato applicato, per 4.840,61 euro e da un saldo
della gestione di esercizio 2005 che supera di poco i 5 mila euro, per
l’esattezza 5.005,85.
Entrando nel dettaglio, il risultato della Gestione di competenza, al
netto, ovviamente, delle partite di giro, cioè di quelle risorse che il Circondario incassa per conto terzi e che quindi poi gira ai soggetti competenti, risulta negativo per 12.048,35 euro, che deriva dalla differenza fra
15.553.000 euro di entrata di competenze accertate e 15.565.314,21 euro, che sono le spese di competenza che sono state impegnate.
Alla gestione competenza si aggiunge la gestione residui, che presenta un saldo positivo di 1,548,80 euro, che deriva dall’eliminazione di
residui attivi per 773.985,69 euro e dall’eliminazione contestuale di
775.534 euro e spicci di residui passivi che sono stati eliminati.
Sia i residui Attivi che i residui Passivi che sono stati eliminati si riferiscono ad un trasferimento straordinario di 800 mila euro che era stato
inserito nel bilancio del 2004, se non vado errato, per il completamento
dell’Istituto Enriquez di Castelfiorentino.
Questi lavori, anziché essere eseguiti dal Circondario, per i quali
erano state trasferite queste risorse vincolate, sono stati invece eseguiti
dalla Provincia di Firenze per cui si è provveduto, con l’azione ovviamente della responsabile del servizio, ad eliminare il Residuo, sia attivo che
passivo, quindi le risorse che erano state stanziate e la spesa che era
stata prevista.
Quindi un risultato della gestione finanziaria del 2005, cioè la
somma tra il saldo di competenza e il saldo della Gestione residui, pari a
–10.499,55 euro che ha trovato, nel corso dell’esercizio 2005, pareggio
attraverso l’applicazione dell’avanzo di amministrazione avvenuto nel
corso dell’esercizio 2005 per 15 mila euro 505,40, che, come dicevo, ha
portato ad un saldo positivo della gestione 2005 complessivamente per
5.005 euro a cui si sono aggiunti 4.840 euro dell’avanzo di amministrazione degli anni precedenti.
Velocemente, un’analisi delle entrate principali e delle principali
spese presenti nel bilancio del Circondario. Dico subito che rispetto alle
previsioni gli scostamenti, sia in Entrata che in Uscita sono stati veramente minimi. Si parla di uno scostamento delle somme effettivamente
accertate, rispetto allo stanziamento definitivo di circa il 3%, così come in
Uscita c’è uno scostamento delle spese previste rispetto a quelle effettivamente impegnate, ugualmente del 3%.
Quindi parliamo di scostamenti rispetto alle previsioni definitive veramente minime e anche rispetto alle previsioni iniziali perché, vi ricorderete, nel corso del 2005 abbiamo fatto un’unica variazione di bilancio in
sede di assestamento, nel mese di novembre
Quindi oltre il 97% delle principali entrate del Circondario, pari a
15.165,774,58 centesimi, sono di trasferimenti.
In particolar modo per circa il 24,69%, oltre 3 milioni 800 mila euro,
sono relativi al TPL, quindi sia al trasferimento regionale per il trasporto
pubblico locale, sia al rimborso provinciale dell’Iva sul trasporto pubblico
locale; segue poi la formazione professionale, quindi i trasferimenti del
Fondo sociale europeo, per oltre 3 milioni e mezzo di euro, che rappresentano poco meno del 24%.
Trasferimenti provinciali per l’adeguamento e la manutenzione della viabilità, per oltre 2 milioni e 200 mila euro, e infine, l’ultimo che cito, il
trasferimento generale, quello di funzionamento, della Provincia di Firenze, così come stabilito nell’Accordo alla nascita del Circondario, per oltre
1 milione 670 mila euro.
Le entrate extratributarie rappresentano una piccola parte, meno del
2,5% e sono ammontate, quelle effettivamente accertate, a 387.491 euro.
Le maggiori spese. La struttura della spesa ricalca grosso modo
quella vista per i trasferimenti. Oltre quasi il 99% sono chiaramente spese correnti e le maggiori spese sono quelle relative alla istruzione pubblica, alla Formazione professionale, oltre 4 milioni e 450 mila euro, oltre il
28% delle spese correnti complessive.
Seguono poi le spese per il trasporto pubblico locale: 3 milioni 862
mila euro; le spese per la viabilità, che sono state nel 2005 poco meno di
2 milioni e mezzo di euro, poco meno del 16% delle spese complessive.
Infine: sviluppo economico e politiche per il lavoro per poco più di un milione di euro, che equivale a circa il 6,50% delle spese correnti del nostro
Circondario.
I maggiori scostamenti
rispetto alle previsioni: ripeto, complessi-
vamente sull’entrata parliamo di uno scostamento, rispetto alla previsione
definitiva, di circa il 3%, che in valore assoluto significa 485.850 euro.
Le minori entrate che si sono registrate: 25 mila euro sul 2005, il
contributo della Regione Toscana per gli investimenti per la banda larga;
è stato quindi un trasferimento che è stato cancellato nel 2005 per 25 mila euro ma che è stato, come abbiamo visto nel mese scorso, riproposto
per 800 mila euro, quindi un finanziamento molto più ampio, nel bilancio
del 2006.
Una minore entrata di 21 mila 19 euro è il contributo comunale sulla formazione del personale, perché c’è stata contestualmente anche una
minore spesa su quel capitolo. Un mancato contributo dell’Arsia, per 10
mila euro, che era finalizzato a un progetto nell’ambito della caccia, lo
studio sui passeriformi. 67.951 euro sono i minori trasferimenti dei Comuni al Circondario per la gestione, nell’ambito del servizio associato per
l’ICI, a cui corrisponde anche questo ovviamente una minore Uscita, perché, in sede di bilancio di previsione, questa previsione, sia in Entrata
che in Uscita, era apparsa francamente sovrastimata. Quindi, preso atto
della minore spesa si è provveduto, ovviamente, a chiedere anche un
minor rimborso da parte del Circondario ai Comuni.
Ventottomila euro di minore entrata e anche di minore spesa è il
trasferimento ai Comuni per i viaggi ai campi di sterminio. Nel corso del
2005 non si è svolto il viaggio ad Auschwitz, ma soltanto al campo di
sterminio di Mauthausen, nell’ambito dei viaggi educativi.
Le ultime che cito: 23.940 euro di minore entrata e anche di minore
spesa, anche questo come trasferimenti comunali previsti per l’incarico
dato alla Area SRL per la redazione del Piano per i pubblici esercizi. Anche qui era stata inserita una previsione, sia in entrata che in uscita, che
poi, una volta effettuata la gara per l’affidamento di questo incarico, si è
rivelata sovrastimata.
Infine, la voce che rappresenta quasi il 50% dello scostamento, sia
in entrata che in Uscita, 258.755 euro, di minor trasferimento nell’ambito
dei fondi europei per l’obbligo formativo a cui chiaramente ha corrisposto
una minore uscita. Questa è stata riproposta, se vi ricordate, nell’ambito
del bilancio del 2006 fra le spese di competenza del 2006 perché è mancata per tutto il 2005 la delibera della Regione Toscana di ripartizione dei
fondi, per cui non si è provveduto alla erogazione, né alle Province né al
nostro Circondario, di questi fondi e quindi si è rimandato, come dicevo,
al bilancio di competenza 2006 e anche i relativi bandi verranno accesi
nel corso del 2006.
Sulle minori spese non mi dilungo, perché ricalcano sostanzialmente le minori entrate che abbiamo visto, quindi minori spese correlate a
minori trasferimenti, o meglio, come ho spiegato prima, sono i minori trasferimenti che in certi casi sono correlati alle minori uscite verificatesi.
Anche qui lo scostamento rispetto alle somme previste di quelle effettivamente impegnate è di circa il 3%.
L’ultimo aspetto riguarda la gestione dei Residui.
Noi abbiamo iniziato l’anno 2005 con 23 milioni 264 mila 514 euro
di residui attivi, cioè di crediti che il Circondario Empolese Valdelsa poteva vantare nei confronti di altri enti.
Di questi residui ne sono stati riscossi 5 milioni 256 mila e, come ricordavo in relazione all’intervento sull’Enriquez, ne sono stati eliminati
575 mila, per cui sono stati riaccertati oltre 17 milioni e 233 mila, circa il
74%.
Di questi 17 milioni, l’80%, cioè poco meno di 14 milioni di euro,
sono quelli di cui abbiamo parlato più volte nel corso delle discussioni in
Assemblea del Circondario, relativi ai fondi trasferiti dalla Autorità di bacino per la realizzazione delle casse di espansione a Fibbiana. Per cui
ovviamente sono soldi che vengono erogati mano a mano che procedono
i lavori di realizzazione della cassa di espansione. Al 31.12.2005 ne risultavano ancora da erogare circa 14 milioni.
Gli altri residui che sono stati riaccertati riguardano prevalentemente, per il 9%, il Fondo sociale europeo, per oltre un milione e mezzo di
euro. Anche questi sono soldi che vengono già accertati ma che non so-
no stati ancora materialmente riscossi, perché vengono erogati dalla
Comunità Europea attraverso la Regione mano a mano che si concludono i progetti di formazione professionali messi al bando dal nostro Circondario.
Sono stati generati nel corso della gestione 2005 oltre 8 milioni e
mezzo di residui, di cui questi sono quindi residui generati nella gestione
del 2005. Ad oggi di questi 8 milioni e mezzo ne sono stati riscossi oltre 3
milioni e 200 mila.
Tra i residui passivi noi abbiamo iniziato l’anno con 27.108.100 euro di residui passivi, cioè di debiti verso altri soggetti. Ne sono stati effettivamente pagati 7 milioni e centomila, circa il 26%; 775 mila, quelli relativi all’intervento dell’Enriquez, come ricordavo, sono stati eliminati. Sono
stati quindi riportati nel nuovo bilancio 19 milioni e 230 mila, anche questi, come ricordavo, per oltre l’80%, circa 14 milioni, relativi alle spese di
realizzazione della cassa di espansione di Fibbiana.
Ne sono stati generati nel corso del 2006 sette milioni e 977 mila,
per cui abbiamo chiuso al 31.12.2005 con un ammontare di residui passivi di poco superiore ai 27 milioni e 200 mila euro.
Non vi sono proposte. È stato scelto per ora di non applicare questi
9 mila 800 euro di avanzo di amministrazione, che quindi restano a disposizione sul bilancio del Circondario.
Il Presidente chiede se ci sono domande di chiarimenti da parte dei
Consiglieri.
Alla richiesta formulata fuori microfono da un Consigliere, il sindaco Campatelli risponde che l’avanzo di amministrazione disponibile è di 9
mila 846 euro e 46 centesimi. Poco più di 9.800 euro.
Emilio Cioni – Capogruppo U.D.C.
Voi sapete già come la penso e verso quale via si sta andando, per
riformare quello che è possibile del Circondario e quindi migliorarlo sicuramente con le prerogative e tutto quello che riguarda le deleghe, ma non
tanto nelle deleghe stesse, quanto proprio nelle finalità che deve avere il
Circondario verso i cittadini.
E partirei proprio dalla prima cosa che ha detto il relatore e cioè da
quello che ci è stato proposto, o ventilato, dalla nostra società partecipata per quanto riguarda l’ADSL e il sistema Wireless per la grande rete su
tutto il territorio, io credo che a questo punto bisognerebbe fare degli
sforzi notevoli, visto e considerato che fa parte delle nostre possibilità,
per portarla a tutti i cittadini del Circondario. Visto e considerato che non
ci si arriva con il cavo, credo possa essere fatto via etere. E qui, cerchiamo di adoperarci perché tutti quelli che hanno voce in capitolo, specialmente i responsabili di quello che può essere questo servizio, facciano in modo che arrivi prima possibile.
Noi viaggiamo ancora sul doppino telefonico. Non abbiamo, salvo
in alcuni casi particolari, dei cavi a fibra ottica, per cui credo che il Wireless potrebbe essere per molti di noi, e specialmente per i giovani, uno
dei motivi di politica per i cittadini da fare con molta velocità, portandola
in tutti i posti.
Dico di ampliare anche quelle che sono le gestioni associate, perché credo che le gestioni associate, per quanto è possibile, possano portare ai Comuni delle minori spese e, naturalmente, dietro a questo ci deve essere sicuramente un miglioramento del servizio.
Togliere, per quanto è possibile, la burocrazia, e non come ha fatto
Prodi ieri che ai professionisti ha rimesso quello che era stato tolto nel
’98 e cioè il registro dei clienti e dei fornitori. Così: burocrazia ancora di
più. Questa è la mentalità della sinistra: aumentare la burocrazia. Questa
è la mentalità della sinistra.
(Rispondendo a frase non percettibile perché fuori microfono)
No, io non ho detto di fare il condono, io ho detto quello che suc-
cede. Si fanno le ispezioni dove si vuole arrivare, caro Toni. Non si fanno né i condoni …
Il Presidente invita il Consigliere Toni a non interrompere il Consigliere Cioni.
Sulla promozione turistica – prosegue Cioni - io direi di andare a
cercare là dove si riesce a trovare delle possibilità, anche all’interno delle
città, dei paesi, di tutto quello che è possibile, qualche progetto di ricerca
che ci permetta di aumentare quelle che sono le nostre visibilità
nell’ambito turistico.
Noi abbiamo una infinità di valori artistici nascosti.
Io parlo di Empoli perché sono di Empoli. Ma le mura di Empoli,
che ci sono tutte o non si vedono o si vedono pochissimo: per esempio le
vecchie mura, quelle che circondano il centro storico di Empoli, potrebbero essere un viaggio condiviso, insieme ai privati, per cercare di valorizzare quelli che sono i camminamenti delle vecchia mura. Questa è un
esempio, così.
Voglio passare poi all’Università.
Noi abbiamo avuto un boom delle Università dei piccoli Comuni,
però io vorrei arrivare a capire se c’è la qualità nella laurea. Questa è
una cosa importante. Per ora non ho sentito dire niente, non ho sentito
nessuna valutazione, non ho visto delle statistiche che mi dicono che i
nostri laureati nella nostra città sono dei laureati di un certo livello. Io
credo che tenere una Università per fare dei laureati di basso livello sia
una cosa sbagliata.
Bisogna cercare in tutti i modi di alzare il livello delle Università.
Meglio non farle e non spendere soldi se devono venire fuori dei
laureati di seconda categoria. Io credo che bisogna in tutti i modi cercare
di portare il livello di laurea delle Facoltà nostre ad un livello tale che ci
permetta anche di essere nominati e di poter vedere i nostri ragazzi trovare subito lavoro; sia perché la laurea è un punto dove si può arrivare
con una determinata specializzazione, sia perché magari è stata scelta
una specializzazione che non c’è negli altri posti. Per cui questo potrebbe essere un vantaggio per quelli che escono, ma soprattutto se escono
con un certo livello di preparazione.
Lo stesso vale per la Formazione professionale, ma credo qui che
la nostra Agenzia per la Formazione abbia dei buoni requisiti, anche se
io andrei a guardare un po’ di più le parti che mancano sul territorio come
specializzazioni.
Nel lavoro, abbiamo molto probabilmente fatto poco per quelli che
sono gli apprendisti, i tirocinanti e gli stages per i vari professionisti, le
varie figure professionali che in qualche modo si vogliono mettere in proprio, come lavoratori autonomi.
Io credo che la base per un lavoratore autonomo, per partire, sia
quella di una preparazione che può fare soltanto con stages che sono
fatti sul territorio, perché lì ci sono le persone che in qualche modo riescono a portarli ad una preparazione riguardante anche tutte le pratiche
che fanno parte del territorio; altrimenti, se lo vanno a fare in un altro posto o in un’altra zona probabilmente lo stage rimane un po’ fine a se
stesso e non arriva in fondo a quelli che sono i problemi della burocrazia
della zona.
Sulle cooperazioni internazionali io avrei da dire qualcosa. Perché,
stiamo attenti, non andiamo a cercare i progetti degli altri: nella nostra
zona vengono fatti una marea di progetti. Si potrebbe addirittura cominciare a fare qualche gemellaggio con le località dove vengono fatti i progetti e dove vengono portati avanti eventualmente dalle nostre associazioni, da tutti coloro che in qualche modo riescono a condividere e a partecipare a questi progetti internazionali, che hanno generalmente un fine
umanitario.
Con questo volevo dire che è inutile andare a fare, o aiutare, un
progetto di Firenze quando le nostre associazioni, sparse nel territorio,
hanno dei progetti finalizzati già a qualcosa e quindi cerchiamo di supportare quelli lì e le nostre associazioni.
Un’altra cosa di cui volevo parlare, era lo sviluppo dell’edilizia rurale. Noi abbiamo visto che nel tempo alcuni Comuni hanno saputo sfruttare, molto bene e a un buon livello, lo sviluppo dell’edilizia rurale, mentre
altri sono rimasti incancreniti e per la paura che venissero sciupate o venisse fatto qualcosa di male sulle case rurali, non hanno fatto niente, o
hanno creato qualcosa sempre di burocratico, per evitare che ciò avvenisse.
Io parlo di Comuni che sono riusciti, tipo Gambassi e Montaione,
ad arrivare a dei livelli di qualità in quello che è il turismo agrario, in modo notevole: anche se non si può proprio parlare di Agriturismi, ma in definitiva possono essere dei buoni alberghi e di livello elevato anche tra
questi, che si possono contare numerosi in questi posti.
La lista è stata molto allungata per questi Comuni, mentre è molto
più arretrata per altri Comuni che non hanno saputo sfruttare nel momento, né hanno saputo quindi avere delle costruzioni che poi, in molti casi,
sono andate in degrado.
Credo sarebbe bene cominciare a parlare, anche a livello circondariale, questa sarà una cosa che farò come presidente della Commissione
ambiente, del “tubone” del Padule di Fucecchio; cosa di cui si è sentito
parlare diverse volte, ma nessuno ha poi interessato quello che è il Circondario in qualcosa di veramente valido, anche per capire e per vedere
quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi di questo “tubone”.
Poi, forse è un’idea mia, quando l’Intercomunale di allora fece il
Piano regolatore dei 5 Comuni, che poi non è stato molto guardato né visto da quelli che sono i Piani Regolatori o le parti urbanistiche dei Regolamenti che noi abbiamo, si potrebbe cominciare un percorso per fare in
modo che alcune zone che stanno fra i Comuni, specialmente, e i Piani
Regolatori dei vari Comuni, cominciassero a diventare come un PTCP,
cioè, il Piano Regolatore Provinciale.
Se vogliamo fare andare avanti il nostro Circondario, dobbiamo fare in modo che questo cresca anche in tutte quelle che sono le possibili
finalità. E credo che questa potrebbe essere una.
Parlare di ponti, ad esempio, è un’altra cosa che il Circondario dovrebbe fare.
Quindi lascio qui l’infinità di richieste e di possibilità che noi abbiamo nel Circondario.
Guardiamo di fare già, prima di cominciare tutto, l’iter del tavolo
politico che riguarda la normativa del Circondario. Guardiamo di cominciare le porzioni che è possibile fare da noi. Ci sono alcune cose che io
penso sia possibile farle da noi.
Proprio oggi ho presentato una mozione sulla Consulta per gli
stranieri e le Pari Opportunità Perché non ci devono essere anche al Circondario queste cose?
E poi: l’ATP. Vediamo quello che è possibile fare anche senza andare a variare la legge regionale.
Enzo Migliorini – Capogruppo Lista civica “I malcontenti”
Io ho ascoltato anche l’intervento che mi ha proceduto e come
sempre ricco di propositi.
Io capisco, sono anche ravvicinati, il preventivo e il consuntivo, fra
qualche anno li faremo insieme. Qui siamo a parlare del Consuntivo, di
un bilancio, l’abbiamo detto anche una ventina di giorni fa, dove il 94%
delle entrate sono trasferimenti da altri enti.
Io capisco fare propositi, anzi, mi ha sollecitato anche l’intervento
di Emilio e cercherò anche di fare una riflessione sui uno dei punti che ha
toccato, però stasera siamo qui a prendere in esame un bilancio che è
stato fatto e come sono stati spesi questi soldi che, ripeto, in gran parte
erano vincolati.
C’è un avanzo di amministrazione che è fisiologico. Ho visto che
una parte di questo avanzo, 4000 euro, provengono dal 2004. Giustamente domandavo al dottor Manferti, per sicurezza, se si arriva in fondo mi ha detto che ci mancano due mila euro - ma solo per sicurezza.
Lo stesso farà il Circondario, l’Amministrazione, di questi 9 mila,
proprio perché è un avanzo esiguo, fisiologico, l’ho chiamato.
Le riflessioni che faceva Emilio sono legittime. Forse vanno fatte
non certo e nemmeno nel bilancio di previsione, perché, ripeto, noi viviamo di entrate che ci vengono assegnate; forse in quel tavolo, a livello
politico, dove rivendichiamo una maggiore autonomia ….
cambio cassetta
cassetta 1 lato B)
… non abbiamo risorse. Mentre nei nostri Comuni, chi ha già approvato il
consuntivo lo saprà, si può dire che abbiamo tanti soldi perché la Finanziaria non ci permette di spendere, noi non abbiamo nemmeno questo
vincolo.
Allora, come ho sempre detto, è poco appassionante stare qui a
discutere del consuntivo. È poco appassionante discutere del preventivo,
figuriamoci il consuntivo.
Mi soffermo invece su una riflessione che credo debba interessare
tutta l’Assemblea.
Emilio Cioni ha parlato, tra le altre cose, dell’Università. L’Università che non è tanto un servizio della città di Empoli, ma l’Università è un
servizio che dovrebbe dare risposte a tutto il Circondario.
Io non so quanti di voi in questi giorni sulla stampa hanno letto le
proteste degli studenti universitari di Empoli. Proteste che non venivano
tanto perché si sentono laureati di seconda categoria, come dice Emilio.
No, anzi, penso sia il contrario, anche se non vale più oggi “piccolo e bel-
lo”, oggi è il contrario: si mira al grande.
Quello che rivendicano gli studenti universitari di Empoli sono i diritti di universitari. Cioè loro non si sentono alla pari degli studenti universitari di Firenze, di Siena o di Pisa. Perché? Perché mancano certi
servizi che a Empoli non hanno: la Casa dello Studente, lo sport universitario, la mensa. Sono tutti servizi che altri studenti hanno e che la nostra
zona al momento non ha. Ecco che qui davvero come Circondario dobbiamo fare uno sforzo ulteriore per qualificare anche il nostro Polo Universitario, se davvero vogliamo qualificarlo. Oppure abbiamo sbagliato a
mettere in piedi un Polo Universitario, che magari inizialmente doveva
dare risposta ai nostri ragazzi e invece si dà il caso che al Polo Universitario di Empoli arrivano da tutte le Regioni d’Italia. È ovvio che non si
trovano nelle stesse condizioni di studenti che sono a Pisa, sono a Siena, sono a Firenze.
Qui un impegno credo dobbiamo darcelo insieme perché è un interesse di tutti i Comuni di valorizzare la zona, ripeto, e non tanto la città di
Empoli.
Questo sì. Uno sforzo e una maggiore autonomia, per riuscire a
dare questi servizi che qualificano l’intera zona.
È ovvio, con i trasferimenti che abbiamo facciamo quelle cose che
ci indicano di fare, sia per le scuole medie superiori, per l’Università, per
la Formazione. E di qui, come ogni anno,- ormai sono due anni, ma credo
che negli anni passati sia sempre stato lo stesso - questo sforzo che tutti
dobbiamo fare per acquistare maggiore autonomia decisionale nelle scelte che dobbiamo andare a fare. Maggiore autonomia decisionale ma anche maggiori finanziamenti, per poterli poi impegnare come meglio reputiamo e non stare qui ad applicare una partita di giro, ripeto, che baserebbe un ragioniere o il dottor Manferti con un ragioniere del Comune.
Laura Cantini – Sindaco di Castelfiorentino
Naturalmente capisco, ed è anche giusto, che il momento del consuntivo è uno dei momenti fondamentali dell’istituzione Circondario, così
come del Comune, della Provincia, e così via, perché in qualche modo si
affrontano gli stessi temi, anche se al termine, anzi, direi forse in maniera
ancora più esplicita, totale e reale, rispetto a quelli che sono stati gli andamenti reali, si affrontano i propositi che ci eravamo proposti e in fondo
i numeri di quel consuntivo che ci veniva brevemente riassunti indicano
se gli obiettivi sono stati realizzati.
Dico questo per fare un passo avanti rispetto alla discussione, che
è anche una discussione appassionante che naturalmente si è incentrata,
in particolar modo, nell’Assemblea quando abbiamo approvato il bilancio
e che si ripropone stasera, che è un tema libero, su “cosa ci piacerebbe
fare da grande”.
Io lo intitolerei così questo tema: “Tema libero”.
Credo che dal tema libero, siccome è un tema appassionante, bisogna passare anche a darci degli obiettivi concreti, però non smarrendo
il senso della realtà.
Ho colto negli interventi dell’Assemblea di bilancio e anche stasera, anche sul dibattito sulla stampa, come è normale che ci sia, fra le forze politiche, fra le varie rappresentanze del Circondario, momenti positivi
legati in qualche modo a una voglia comune di ricercare ciò che di più si
può fare affinché la nostra zona, la nostra realtà, mantenga questa sua
forza all’interno della Regione Toscana.
Apprezzo questo, però non condivido quella che probabilmente è
anche un normale e legittimo lavoro che le forze di opposizione fanno,
che è quello che per dire questa cosa, per non fare giustamente dei
complimenti a chi governa, si vuol mettere in evidenza tutto ciò che c’è
come e fosse sbagliato e negativo.
Io riprendo due o tre punti soltanto, a livello solo esemplificativo,
così come in parte è stato fatto.
Innanzitutto una cosa: noi siamo tutti convinti che si potrebbe, o si
potrà, tentare di migliorare l’esperienza Circondario, prima di tutto per un
semplice fatto, che siamo un’esperienza pilota e, come tutte le esperienze pilota, saremmo dei folli se la vivessimo come se si fosse un ente previsto dalla Costituzione, cioè nato negli anni del dopoguerra e come tale
consolidato, con una storia.
Noi siamo nati come Circondario, volutamente, come una realtà
che voleva sperimentare un modello di autogoverno, integrato con i sistemi di governo locale, e siamo nati come Circondario perché si voleva
in qualche modo anche dimostrare e compartecipare allo sviluppo della
nostra zona e, insieme alla nostra zona, portare un contributo alla crescita sociale ed economica della nostra Regione.
Per cui è un’ambizione di governo, non è un’ambizione legata a
leggi o ad altro. È un’ambizione di governo.
Perciò senza dubbio sperimentiamo. Non siamo arrivati da nessuna parte, abbiamo fatto un pezzo di un percorso, però se facciamo un
consuntivo, come quello che, viene accennato, è il consuntivo di un anno, ma giustamente nell’analisi lo possiamo amplificare al consuntivo di
un periodo, tranquillamente e giustamente, noi dobbiamo dire intanto che
siamo l’unico territorio nella Regione Toscana che dà
la possibilità a
rappresentanti delle istituzioni locali di governare un pezzo di materie
che non hanno competenza locale. Perché ricordiamoci tutti che quello
che si decide in questa sala, nella stragrande maggioranza dei casi fortunatamente è materia che si decide a Firenze nel Consiglio provinciale.
Non è che qui siamo a fare un’altra cosa.
Prima di tutto noi siamo un Circondario regionale, che abbiamo su
alcune questioni delega della Regione e su altre abbiamo deleghe racchiuse in un protocollo, che sicuramente va anche verificato perché se
l’abbiamo attuato tutto può essere anche l’occasione per implementarlo,
per riragionarci sopra, firmato con l’Amministrazione Provinciale.
Noi non è che siamo a fare poca cosa, perché lo facciamo solo noi
e siamo studiati in Italia, e siamo copiati in qualche parte d’Italia perché
siamo una delle poche esperienze italiane che non ha deciso di rivendicare una ennesima Provincia, che come avete visto nel dibattito nazionale in questo momento è anche un po’ messa in discussione questa modalità autonomista.
Io poi, dal mio punto di vista politico, aggiungo che la battaglia secessionista, per fortuna, ha perso in Italia con il Referendum e io ritengo
che la discussione che apriremo, che è già aperta, bella, proficua, tra di
noi, dentro la nostra zona, si inserisce, secondo me, in un modello e in
una cultura di governo che ricerca l’autonomia, non per rivendicare
l’autonomia, ma per contribuire con l’autogoverno ad avvicinare i servizi
ai cittadini, ad avvicinare e migliorare le risposte, per quello che riguarda
le necessità del nostro territorio; dall’altra parte, siccome non si può solo
prendere ma bisogna anche dare, a restituire, insieme alla fatica e agli
oneri che abbiamo messo e agli onori che possiamo avere avuto, perché
qualcuno ha comunque dovuto concedere delle cose. Ricordiamoci che
se non ci fosse una legge regionale non ci sarebbe il Circondario e che
siamo unici in Toscana. Abbiamo un modello simile a noi che è il modello
del Circondario di Imola e non ci sono altri esempi.
La Costituzione dice che il nostro modello di governo è fatto di Regioni, Province, Comunità montane e Comuni. Per cui noi abbiamo lavorato in questo contesto.
Non lo ricordo per eludere la discussione, però se non partiamo
dalla realtà diventa ridicola la nostra discussione e diventa un modo sbagliato, secondo me, di presentare le luci e le ombre di ciò che abbiamo,
perché giustamente chi governa e chi è all’opposizione, in modo diverso
ma ha l’obbligo di presentare le luci e le ombre, perché l’obiettivo dovrebbe essere comunque, a prescindere dal ruolo che si ha, di andare
avanti, questo è fondamentale.
Gli esempi che venivano riportati. L’Università.
Io sono felice che ci sia questa discussione con gli studenti, perché
c’è l’Università. Siccome io ero sindaco anche dal ’99 al 2004, guardate
che questa è una discussione che giustamente si affronta oggi perché
l’Università oggi c’è, è solida e come sapete con quest’anno è al completo. È completa, non è più nella fase in cui tutti gli anni si implementava
un pezzetto. È completa. È ovvio che ora abbiamo da affrontare
l’infrastrutturazione dei servizi che servono perché l’Università sia presente ma che sia anche radicata e giustamente anche, come diceva Cioni, dobbiamo affrontare il ragionamento sulla qualità.
E si affrontano perché prima di tutto abbiamo scelto, combattuto,
perché non è che tutto era spianato, per portare l’Università nella zona.
Ho fatto l’esempio dell’Università perché è stato riportato. Ma sono
stati riportati esempi eccelsi. L’esempio sulla formazione professionale:
noi non è che siamo gli ultimi in Toscana, siamo i primi. Tra i primi, non
vogliamo fare i primi della classe. Non importa essere primi, va bene secondi, va bene terzi. Fra i primi, in Toscana, per qualità, per dimensione,
per capacità di relazionarsi con la diversità dei nostri settori produttivi ed
economici.
Possiamo dire che abbiamo presentato dei progetti come Circondario: è un risultato. Il bando, della Regione, era aperto alle amministrazioni
pubbliche, per l’innovazione. Abbiamo presentato due progetti. Guarda
caso sono stati finanziati dalla Regione ambedue e se andate a vedere
quante risorse sono venute e vengono in questa zona con i due progetti
sull’innovazione tecnologica, uno sulla demotica e l’altro sul Laboratorio
che sperimenta nuove tecnologie e nuovi cicli di produzione, legato a tutte le principali filiere produttive della nostra zona, voi vedete che sono arrivate risorse ben superiori a quella che è la dimensione della nostra effettiva dimensione, se si guardano i residenti e se si guardano altri parametri.
Li cito non per contrapporli agli esempi che possono essere più difficili, però per dire che noi non lo facciamo un passo in avanti se le nostre sono rivendicazioni puramente basate sull’autonomismo.
Sull’APT noi dobbiamo discutere con la Regione. La Regione ha
fatto il Piano Regionale di Sviluppo e dà un percorso molto chiaro su
quella che è la politica di promozione dei territori. E ha messo un dito
nella piaga, perché ha detto, la Regione: signori cari, ci sono troppi enti
di promozione in Regione Toscana, c’è una frammentazione troppo evidente dei messaggi che si mandano fuori, ricordiamoci che se si vuol fare
promozione ci sono due marchi che tirano. Noi siamo fortunati perché ne
abbiamo due, se si fosse fuori dalla Toscana ne avremmo solo uno che
sarebbe “Italia”. Noi siamo fortunati perché ne possiamo giocare due, che
sono “Toscana” e “Italia”.
Questa è la discussione che dobbiamo aprire. Poi decideremo se,
stando in questo ragionamento intelligente, discontinuo, giusto, a mio avviso, che fa la Regione, è necessario avere l’APT A, B, C o D. A me non
interessa fatta come rivendicazione di puro autonomismo, quasi da Lega
o da secessionismo, mi interessa la sostanza. La sostanza della proposta.
Scusa l’esempio, ma mi suonava bene per poter esprimere quello
che volevo dire.
Perciò io dico: se si fa il consuntivo sui numeri, i numeri ci dicono
che una Amministrazione, quando non ha avanzo, vuol dire che ha usato
le risorse per gli obiettivi che si era proposta, perché se ha l’avanzo bisogna andare a guardare perché ce l’ha. Poi può essere valido ugualmente il ragionamento, ma lo dobbiamo andare ad analizzare; in questo
caso non c’è bisogno neanche di analizzarlo, perché è nei numeri. Se lo
guardiamo nella sostanza delle attività che il Circondario svolge e ha
svolto nell’anno di cui si discute, cioè il 2005, si vede che le attività che il
Circondario ha fatto non sono solo le attività delegate, che sono comun-
que importanti per quello che dicevo prima, ma sono le tante altre attività
grazie al fatto che noi abbiamo questa istituzione che ci dà riconoscibilità a
livello di area, nella nostra area e dentro la nostra area, dove siamo riusciti a
sfondare qualche porta che prima non eravamo così bravi a sfondare.
Marco Cordone – Capogruppo Lega Nord-Toscana
Siccome vedo stasera c’è anche un folto pubblico e voglio essere
brevissimo perché so che ci sono problematiche importantissime per cui i
gentili signori e signore sono venuti qui stasera nella nostra Assemblea.
Purtroppo io anche stasera devo polemizzare con qualcuno. In
questo caso col sindaco di Castelfiorentino Cantini.
Io credo che qui ci dovrebbe essere una maturità politica. Io sono il
consigliere della Lega Nord Toscana, in questa assemblea, e mi sembra
di dimostrare nella discussione, anche stasera non sono mai intervento,
intervengo ora per la prima volta, una certa pacatezza e francamente non
mi rendo conto dell’intervento della signora Cantini. Lo devo dire. Ma che
cosa c’entra la battaglia secessionista sconfitta del Referendum? Ma che
cosa c’entra?
La campagna elettorale è finita. Qui si continua a dare alla gente
dell’informazione fasulla. Io vorrei capire che cosa c’entra l’abbinamento
battaglia secessionista con un Referendum confermativo di una riforma
federalista, per noi, della nostra Costituzione.
Si dimostra, facendo queste affermazioni, di fronte anche a un discreto pubblico, questa sera veramente una grossa immaturità politica
che io, come membro della Lega, non credo di avere.
Io vorrei sapere che cosa c’entrano questi discorsi.
Comunque noi, come dichiarazione di voto, voteremo contro a
questo bilancio consuntivo.
Talini Massimo – Capogruppo DS
Anch’io voglio essere molto veloce, ma credo che i ragionamenti
che faceva il sindaco Cantini di Castelfiorentino cogliessero il senso vero
della discussione che vogliamo tutti noi portare avanti.
Io concordo con quello che diceva Enzo Migliorini, ma anche in
parte con quello che diceva Emilio, perché noi dobbiamo cercare di accrescere il ruolo, sia amministrativo che politico, di questa istituzione.
Io credo che questa sia una nostra aspirazione. Che sia una aspirazione che va nel senso che diceva il sindaco Cantini, cioè, non come
una sterile rivendicazione di autonomia, ma per riuscire, attraverso gli
strumenti che ci diamo, a governare meglio questo territorio, a promuovere nuovo sviluppo, nuovo benessere, a far sì che i cittadini, tutti, anche
quelli della minoranza, si sentano parte di questo territorio e possano dare il loro contributo alla costruzione di politiche di area che vadano
nell’interesse di tutta la collettività.
Io mi auguro, non entro nel merito del conto consuntivo perché è
già stato detto tutto, che noi riusciamo a fare questo; che noi riusciamo,
più di quello che abbiamo fatto in passato, anche per demerito nostro, a
far sì che questa Assemblea non ripeta i dibattiti che facciamo nei Consigli Comunali, ma provi a discutere delle politiche di area, di come si interviene sul governo del territorio complessivo.
E uno dei temi, appunto, come veniva detto prima, è quello
dell’Università. Io credo che sia un problema di crescita quello che noi
andiamo a discutere, dell’Università.
Non ne potevamo discutere prima perché non c’era. Io rivendico, da
parte di questa Giunta, di questa Amministrazione, di queste maggioranze, che sono riuscite a portarci questo problema, di avere una istituzione
come quella dell’Università, che è uno di quei fattori che sempre diciamo:
l’innalzamento culturale, l’innovazione, la ricerca.
È uno di quei fattori che tutti diciamo stanno alla base di una ridefinizione di un modello di sviluppo del nostro territorio. Avere una Univer-
sità qui credo sia una crisi di crescita e credo sia importante discutere,
trovare le risorse per riuscire, non solo su questo ma su tanti altri fattori,
a promuovere una discussione su che cosa fare, tutti noi, per innalzare il
livello di vita dei nostri concittadini.
Campatelli Federico – Sindaco di Gambassi Terme
Mi preme ritornare su due punti che sono stati toccati stasera, perché noi ci troviamo ormai ad aver fatto due anni questa legislatura e
quindi anche a due anni dalla nascita di questa Assemblea e di questa
Giunta del Circondario. Quindi, finita un po’ una fase di rodaggio e di conoscenza e comprensione reciproca, su alcuni punti bisogna cominciare
a mettere alcune opinioni in chiaro.
Il primo punto su cui volevo ritornare era quello del Circondario.
Io ho sentito parlare della necessità di riformare il Circondario.
Certamente si pone il problema di passare da una prima fase di nascita e
di decollo di questo Ente, di questo Circondario, ad una fase in cui l’Ente
si struttura, in cui si dà un’ossatura più consona per rispondere e per espletare quelle deleghe e quelle funzioni che nel corso degli anni si sono
accresciute.
Però io credo che faremmo un grave errore, soprattutto politico, se
scegliessimo di buttare via, insieme all’acqua sporca, anche il bambino,
perché io credo che parlare di inutilità del Circondario e di lontananza del
Circondario rispetto alla gente, ai cittadini, eccetera, credo sia un errore.
Non ci scordiamo che il Circondario, al di là di luogo di decentramento di funzioni regionali, comunali, eccetera, è e sono stati in primo
luogo undici Comuni che hanno scommesso sul loro stare insieme
come strumento e come forza per fare lo sviluppo di un pezzo di area.
È stato, cioè, lo strumento, la veste istituzionale che ha permesso a
quest’area di crescere e che ha permesso a quest’area di porsi
all’avanguardia, anche rispetto al panorama regionale, su certe scelte
e su certe soluzioni gestionali.
È grazie al Circondario, e non è banale, se i consiglieri comunali
di 11 Comuni di un’area, i loro delegati, si ritrovano tutti assieme a discutere del futuro comune di 11 Comuni.
Noi abbiamo discusso del patto locale di sviluppo in undici, non
ponendo ognuno le proprie priorità, ma ragionando sulle priorità di tutto
un territorio. In questo modo il Circondario e noi, come area, siamo cresciuti. Quindi stiamo attenti a non fare errori di sottovalutazione.
Il Sindaco Sostegni, nella sua comunicazione all’inizio di questa
Assemblea, ricordava prima l’Osservatorio, la delibera di questa Assemblea del Circondario e i passi che stiamo facendo per la costituzione di
un Osservatorio sui servizi pubblici locali. Cioè, questa Assemblea, i
consiglieri comunali di 11 Comuni, che discutono non solo di deleghe,
come ricordava il Sindaco Cantini, che vengono dalla Regione e quindi di
materie che sarebbero di competenza Provinciale, ma fanno anche discussioni su temi che in nessun Consiglio Provinciale si possono toccare.
Perché io credo che in nessun Consiglio Provinciale sia venuta fuori la
proposta e sia stato preso l’impegno di creare un Osservatorio che vada
a fare una analisi dei servizi pubblici locali e dell’operato di aziende pubbliche in cui partecipano i Comuni. Io credo che sarebbe impensabile per
la provincia di Firenze andare a mettere il naso nell’operato di Aziende
pubbliche di cui sono azionisti i Comuni. Qui al Circondario noi questo discorso lo possiamo fare e lo stiamo facendo.
C’è, in questo, un di più ed un valore aggiunto politico, anche.
Quindi io non vorrei essere frainteso, ma è chiaro che nel fare
l’esposizione del bilancio, come sindaco delegato a questo, faccio una
esposizione che è chiaramente tecnica, e quindi numerica, e quindi dò
conto dell’entità e della natura delle poste presenti nel bilancio del Circondario. Ma stiamo attenti, perché dire che il 97-98% delle nostre entrate sono trasferimenti, non significa dire che il Circondario non gestisce e
non conta niente.
I Fondi sociali europei, 3 milioni e 600 mila euro, sono chiaramente
trasferimenti che vengono da un altro Ente e che sono finalizzati alla
Formazione professionale.
Ma come li spendiamo questi soldi, cioè i progetti che facciamo, i
bandi che facciamo, in sostanza come questo territorio riesce ad intercettare la richiesta che emerge di formazione professionale e come traduce
questa richiesta in progetti, come questi progetti li finanzia, quindi come
spende questi soldi, questa è una scelta che ha un alto contenuto politico
e che spetta e sta tutta al Circondario.
Dico questo assumendomi e sapendo di assumerci, come Giunta
e come Assemblea, delle responsabilità, perché non mi voglio nascondere dietro un alibi per cui sono tutti trasferimenti, sono tutte risorse vincolate, le spese sono vincolate e noi agiamo da ufficio decentrato della Provincia.
Noi non siamo un ufficio decentrato della Provincia, noi abbiamo
avvicinato, in questo sì, recependo le deleghe, molte funzioni della Provincia di Firenze ad Empoli, ai nostri cittadini, al nostro territorio; per molte cose per cui prima c’era bisogno di andare a Firenze in Provincia oggi
veniamo a Empoli al Circondario. Ma non siamo solo questo. Ci sono dei
tavoli di concertazione a livello locale in cui si prendono decisioni e in cui
è protagonista il Circondario, non la Provincia. Qui noi prendiamo le decisioni e le scelte di quest’area.
Non basta più. Cioni, è vero, certo, andiamo avanti, non ci fermiamo. Questo credo sia il senso della proposta e anche della provocazione
che è venuta fuori, ma prendiamo atto di quello che abbiamo fatto e
prendiamo atto anche, con un certo orgoglio, che su certe deleghe di
competenza, su certe materie di competenza provinciale, al Circondario,
pur nella ristrettezza di mezzi, soprattutto di personale con cui abbiamo
operato, ma abbiamo saputo elaborare anche proposte diverse e in certi
casi più avanzate rispetto a quelle stesse della Provincia di Firenze.
Quindi, nella nostra giusta e legittima voglia di migliorarci e di aprire un percorso che, come dicevo, vada a modificare anche l’ossatura e la
struttura del Circondario rendendolo più adeguato alle nuove sfide, stiamo attenti però a non disconoscere quanto, anche tutti insieme, tra
l’altro, abbiamo fatto.
Enzo Migliorini– per dichiarazione di voto
Io, sentendo Cantini e Campatelli, che vogliano pretendere i complimenti dall’opposizione credo sia troppo.
Io ho dato esclusivamente un suggerimento. Parlando di consuntivo ovviamente non è che si può entrare nell’ambito... Parlando
dell’Università non ho detto che è una scelta sbagliata, anzi, ho detto, è
una scelta che qualifica il Circondario.
Parlare della Formazione professionale è un qualcosa che qualifica
il Circondario e gli undici Comuni.
Certo, se rimango all’attuale, ho sempre dei vincoli; per crescere
con l’Università cresco solo se riesco ad avere maggiori risorse. Era
questo, era un suggerimento costruttivo, il mio. I complimenti si fanno se
uno vota a favore, è già un complimento di per se stesso nel consuntivo.
Mentre lo spirito era quello, mi sembra di capire, e anche dal Cioni viene
sempre fuori, sia nel previsionale che nel consuntivo, di dire: vediamo
come fare per crescere ancora, perché è interesse di tutti.
Qui una vena polemica con le forze di opposizione che ho qui vicino. Ho sempre detto che per una forza di opposizione come quelle che
ho vicino è anche difficile votare il consuntivo e il previsionale, perché
sono forze politiche che si trovano in Provincia, che si trovano in Regione, che votano contro il bilancio in Provincia e in Regione e sarebbe
strano, anche se comprensibile, che votassero a favore del previsionale
e del consuntivo del Circondario.
Però io sarei in difficoltà se mi trovassi nei piedi di Emilio Cioni o di
altri. Sarei in difficoltà perché sinceramente, sia nel bilancio previsionale
che abbiamo approvato un mese fa, sia in questo, non ci sono dei punti
nei quali si dice: no perché sono delle scelte sbagliate, oppure perché su
15 milioni di euro ho due milioni di avanzo di amministrazione e qualcosa
non è andato.
Qui c’è un avanzo di amministrazione che è meno che fisiologico.
Ho rispettato quelle che erano le voci e sotto questo punto di vista mi
sento tranquillo nel dare un voto favorevole. Però, ribadisco, vediamo
se riusciamo davvero, questi servizi che sono fondamentali, che sono il fiore all’occhiello del nostro Circondario, che sono la Formazione
Professionale, l’Università e anche la viabilità, nel suo complesso, se si
riesce a farli crescere, tutti insieme, visto che c’è la volontà politica. Solo
questo.
Maurizio Bruni – Casa delle Libertà
Io volevo dire una cosa. A parte che vorrei dire a lui: pensa per te,
a noi ci pensiamo da soli, siamo maturi, maggiorenni e si fa quello che
ci pare. Non abbiamo bisogno né di rendere conto al signor Migliorini,
nell’etica politica, nell’etica nostra, perché si sa benissimo che sei stato eletto, per cui noi si fa quello che ci pare e non abbiamo bisogno di
niente.
Io volevo invece ricordare a tutti quelli che hanno parlato fino a
ora che le maggioranze, appena vedono un po’ di persone, in genere
siamo soli, ma quando vedono un po’ di persone gli piace fare comizi
elettorali.
Siccome a queste persone qui, fra l’altro in un ambiente dove ci
si sta veramente male, loro peggio di noi, abbiamo da parlare di cose
serie, facciamogli vedere che siamo persone serie; mandiamo via
questi punti in un minuto e mezzo e parliamo dei problemi di loro: Casa
Sartori.
(Seguono commenti fuori microfono con voci sovrapposte).
Chiedo al Presidente che il punto all’ordine del giorno di Casa Sartori sia discusso immediatamente dopo questo, perché far fare a loro anche la sauna non credo sia giusto.
Noi si vota contro, in ogni modo.
(voce fuori microfono) – Il comizio l’ha fatto lui, fino a prova contraria …
Emilio Cioni – Capogruppo U.D.C.
Io dico subito che voterò contro al bilancio consuntivo, primo perché ho già votato contro al bilancio iniziale, programmatico, ma soprattutto perché, checché se ne dica, questo qui lo potrebbe votare un ragioniere.
È una partita di giro, in definitiva, non è nulla di particolare. C’è
soltanto, e dò ragione al Sindaco che ha parlato, la parte della Formazione che in effetti è l’unica cosa che si riesce, in qualche modo, a guidare
su percorsi che noi possiamo scegliere.
Tutto il resto in linea di massima è già scelto.
Quindi, finché non ci saranno possibilità di scelta più ampie e politiche, anche, più ampie, proprio per poter indirizzare alcune spese su
determinati binari, io credo sia inutile continuare a discutere ed è stato proprio per questo che è venuto fuori tutto il discorso sul Circondario, che ora si sta cominciando a cercare di modificare a livello
regionale, per aumentare quelle che sono le competenze e arrivare qui
più vicini ai cittadini, con competenze che in generale sono o della Provincia o della Regione.
Quelle dei Comuni io le vorrei lasciare stare, perché sono competenze che sono già più vicine ai cittadini, per cui è inutile prendere deleghe dai Comuni, è bene prenderle dalla Provincia e dalla Regione.
Credo per questo e auspico che in qualche modo si raggiunga velocemente un accordo e nuove possibilità, però dico anche un’altra cosa
alla Giunta: fin dove è possibile e dove la legge lo permette, arriviamo in
fondo a quelle che possono essere tutte le possibilità in questo momento
del Circondario.
È questo che vorrei far capire in qualche modo.
Se si può spostare una briciola di pane dalla Provincia a qui o dalla
Regione a qui, oppure c’è qualcosa nell’aria che è possibile farla, o con
gestione associata, o con qualche altra cosa, io credo sia dovere nostro,
in definitiva, andare a ricercare queste cose e renderle più proficue per
noi e per i cittadini.
Il Presidente pone in votazione il punto n. 4 che viene approvato
con 19 voti favorevoli, 7 contrari (Cioni Emilio, Tricarico Vincenzo, Bruni
Maurizio, Cordone Marco, Martelli Fabio, Viti Gianluca, Pavese Federico), su 26 consiglieri presenti e votanti.
5.
Difensore Civico dei Comuni del Circondario. Nomina.
Alessandro Pampaloni – Presidente Assemblea
Prego il dirigente dott. Manferti di venire un attimo per la presentazione del punto n. 5.
Prima della votazione il dirigente spiegherà ai consiglieri il lavoro
che è stato fatto dalla Commissione tecnica di scremature delle domande
presentate e quelli che sono i 4 nomi sui quali evidentemente si va a votare.
Oggi ci sarà una doppia votazione, con maggioranza qualificata dei
due terzi, a scrutinio segreto, chiaramente.
La richiesta del consigliere Bruni è stata respinta.
Bruni Maurizio – Casa delle Libertà
La ringrazio, perché ha preso in considerazione l’opportunità di
mandare via queste persone, dopo aver parlato del suo punto.
Alessandro Pampaloni – Presidente Assemblea
È una votazione, si tratta di dieci minuti.
Bruni Maurizio – Casa delle Libertà
Va bene. Sono le 11: aspettate altri dieci minuti.
Alessandro Pampaloni – Presidente Assemblea
Consigliere Bruni, c’è un ordine del giorno e va rispettato.
Dott. Massimo Manferti – Dirigente Affari Generali, Contabilità Bilancio
del Circondario
Sull’argomento sarò brevissimo per facilitare il compito a tutti, anche se l’attesa per questa nomina sta diventando spasmodica.
Si parte da una convenzione sottoscritta da tutti i Comuni nel mese
di dicembre, il giorno 7 del 2005, in cui è stata sottoscritta la convenzione per l’Ufficio associato del Difensore Civico. È un Ufficio associato che
rientra nei parametri delle gestioni associate che richiamava qualcuno
dei consiglieri, quelle istituite in base alla Legge regionale n. 40 del
2001, che sarebbe la nostra, parlo del Circondario, ottava gestione associata.
A seguito della convenzione è stato approvato dall’Assemblea un
bando, con una delibera del 1° dicembre 2005, un avviso pubblico per la
selezione dei candidati alla carica.
Per quanto attiene le tipologie dei requisiti richiesti, sono quelle
stabilite dalla legge che poi è presente in tutti gli statuti comunali e non
sto quindi qui a ripeterle.
L’avviso prevedeva che fosse fatta una selezione delle candidature
da parte di una Commissione, composta dal direttore generale del Circondario, dal Segretario generale del Comune di Empoli in qualità di Segretario generale del Circondario e dal sottoscritto.
È stato redatto un verbale, al termine della selezione, che è stato
portato a conoscenza dei capigruppo.
La selezione ha prodotto una valutazione che fa riferimento a 4
nominativi di professionisti, che voi conoscete, che hanno tutti e 4 le caratteristiche minime per essere nominati.
(A seguito di segnalazioni espresse da voci fuori microfono che
lamentano un ascolto difficoltoso, disturbato da rumori in sala, il dott.
Manferti comunica di riprendere il discorso dal punto saliente).
Il lavoro della Commissione è stato concluso e riportato in un verbale che è stato consegnato ai capigruppo in occasione di una specifica
riunione, al fine che fossero valutate le candidature ritenute idonee.
Sono 4 professionisti, con caratteristiche diverse ma tutti con la caratteristica fondamentale di poter essere nominati Difensore Civico del
Circondario.
L’avviso pubblicato e approvato in schema dalla Assemblea prevede che si proceda alla nomina del Difensore civico con il meccanismo
dell’elezione del Comune di Empoli.
Quindi il Presidente sa come si procede. Qui c’è l’articolo 41 dello
Statuto del Comune di Empoli.
Il Presidente ringrazia il dott. Manferti e chiede se qualche gruppo
ritiene di presentare la candidatura per la votazione altrimenti si procede
subito alla votazione a scrutinio segreto.
Massimo Talini – Capogruppo DS
Io credo che sia sempre complicato e difficile scegliere fra dei nomi. Come capigruppo ci è stato consegnato, come diceva il dirigente, il
verbale degli incontri e in base a questi verbali e alle nostre conoscenze,
abbiamo pensato di scegliere questi nomi in base a dei criteri, perché,
appunto, come ci ricordava il dirigente, tutti sono risultati idonei, anche
se con motivazioni diverse e con una specie di graduatoria.
Quindi un criterio per cui io vado a proporre un nome, spero che
tutta l’Assemblea converga su questo nome, è prima di tutto quello
dell’indipendenza. Cioè queste persone, in generale, devono svolgere
una funzione di Difensore Civico e quindi devono essere dalla parte dei
cittadini. Questo è stato il primo criterio.
Il secondo è quello di promuovere, attraverso questa funzione associata del Difensore Civico, il consolidamento di una classe dirigente di
persone dell’area, anche perché dovrà recarsi in tutti gli 11 Comuni, girare in tutti gli 11 Comuni, trovare un modo, appunto, per essere presente
al servizio dei cittadini in tutti gli 11 Comuni.
Infine c’era la graduatoria, i titoli, il merito, come ultimo criterio per
la scelta che noi abbiamo pensato fosse importante andare a individuare
il nome.
Per questo la proposta che noi facciamo, invitando tutti, maggioranza e minoranza a votarlo, è quello del dottor Luca Cecconi. È, in base
a questi criteri che prima ricordavo, quello che risponde meglio a tutte e
tre queste caratteristiche.
Federico Pavese – Capogruppo A.N.
Una domanda a Talini: è una proposta dei DS o di tutta la maggioranza?
Massimo Talini – Capogruppo DS
Di tutta la maggioranza.
È una proposta che è aperta, nel senso che non vuole essere una
proposta di maggioranza. Noi ci siamo consultati, però non è una proposta che vuol essere di maggioranza. È una proposta che in base a questi
criteri ci sembra quella più opportuna e chiediamo che si vada a una indicazione comune di questa candidatura.
Vincenzo Tricarico – Consigliere F.I.
Noi abbiamo votato a favore, come tutti gli altri gruppi di minoranza, per l’istituzione del Difensore Civico a livello Circondariale.
Riguardo al nominativo questo non incontra ostacoli da parte delle
minoranze e dovendo dare al Difensore Civico quella veste istituzionale
che garantisca tutti i cittadini …
cambio bobina
bobina 2 lato A)
Emilio Cioni – Capogruppo U.D.C.
… non accolgo in parte quello che diceva il dott. Manferti, sarebbe
stato meglio fare un tavolo fra noi per capire quali potevano essere le
motivazioni e quale poteva essere il nome.
Dal curriculum dò tutta la mia fiducia alla Commissione che ha
prodotto i rilievi che ci sono in queste pagine, ma sinceramente mi lascia
un po’ perplesso la non conoscenza delle persone a livello anche, non
dico personale, ma almeno ad un livello da poter giudicare.
Il ruolo politico del consigliere, a questo punto, è una fiducia incondizionata verso la direzione tecnica del Circondario e avendo votato
positivamente per l’istituzione di questa figura, io credo non ci si possa
ora esimere dal non votare un nome.
Siccome il nominativo deve essere votato da una maggioranza
qualificata del Circondario, io vi dico sinceramente che lo voterò perché
voglio che venga istituita questa persona, anche se mi restano dei dubbi
notevoli su quello che sarà o è.
Chiedo che venga fatta una verifica anche piuttosto seria su quello
che dovrà fare questa persona, quindi che vada effettivamente in tutti i
Comuni, non una volta al mese e basta, e che abbia la possibilità di ascoltare e di risolvere alcuni problemi dei cittadini, sia a livello legale, sia
a livello burocratico.
Quindi spero che abbia la possibilità e l’apertura da parte delle
Giunte e dei Comuni per essere ascoltato e naturalmente possa esplicitare bene quelle che sono le istanze del cittadino.
L’unica cosa che volevo dire era questa, perché per condividere
dei nomi sarebbe bene parlarne prima, fra le forze politiche, in modo che
il voto sia valido fino in fondo.
Federico Pavese – Capogruppo A.N.
Credo sia importante questa proposta che la maggioranza, anche
in modo coraggioso fa, di scegliere uno dei quattro idonei. Quindi ritengo che le perplessità di Cioni siano giuste, però da un certo punto
di vista credo anche che una istituzione come quella del Difensore
Civico sia importante che venga votata all’unanimità, perché comunque interviene sui diritti di tutti i cittadini che votino a destra o che votino a sinistra.
Da questo punto di vista io, anche perché personalmente conosco
il dott. Cecconi, lo posso ritenere idoneo. Ritengo anche sia importante
iniziare subito a pubblicizzare il servizio del Difensore Civico in tutti i
Comuni.
Comunque noi voteremo il dottor Cecconi, come gli altri, spero
all’unanimità.
Marco Cordone – Capogruppo Lega Nord Toscana
Anche noi, come Lega Nord Toscana, voteremo il dottor Cecconi.
Però io sono d’accordo con il consigliere Cioni quando dice che magari
sarebbe bene che di certi esperti, di certe persone che vanno a ricoprire
certi ruoli importanti per il nostro Ente, non se ne parlasse al momento
dell’Assemblea.
Volevo dire una cosa. Noi abbiamo auspicato e crediamo fortemente nella figura del Difensore Civico. Fra l’altro avevamo proposto, mi
sembra fu bocciato dall’Assemblea, che il Difensore Civico fosse presente almeno mezza giornata in ciascuno degli 11 Comuni del Circondario
Empolese Valdelsa.
Comunque noi chiediamo, perché credo che sia giusto, una verifica, di tutte quelle che sono state le cause di discussione, i ricorsi, eccetera, semestrale, su quello che ha fatto il dottor Cecconi come Difensore
Civico, sugli esposti che gli sono stati recapitati. Chiediamo una verifica
a livello semestrale da parte degli Uffici.
Esperita la votazione espressa con scheda segreta, controllata dal
Presidente stesso con l’ausilio degli scrutatori nominati all’inizio della seduta, si comunica il seguente risultato:
Consiglieri assegnati
n. 36
Consiglieri presenti
n. 26
Schede riconsegnate
n. 26
Schede bianche
n.
1
Hanno riportato voti:
Gonfiantini
voti 1
Marraffino
“
1
Cecco
“
1
Cecconi
“ 22
Il Presidente, dopo la proclamazione del risultato della votazione
comunica che non essendo stato raggiunto il quorum di 24 voti, dei due
terzi, viene proceduto ad una seconda votazione.
Seguono commenti con voci sovrapposte, fuori microfono.
Vengono ridistribuite le schede per la seconda votazione.
Risultato della seconda votazione.
Presenti e votanti
n. 26
Hanno riportato voti:
Gonfiantini
voti
n.
1
Cecco
n.
1
Cecconi
n. 24
Essendo stato raggiunto il quorum dei due terzi, sulla scorta dei risultati della seconda votazione, il Presidente proclama eletto Difensore
Civico del Circondario il dott. Luca Cecconi, al quale vanno gli auguri di
buon lavoro a nome di tutta l’Assemblea.
6.
Ordine del giorno presentato dal Gruppo Forza Italia circa la
manifestazione del 25 aprile 2006.
Il
Consigliere Tricarico dichiara di ritirare l’ordine del giorno per
consentire una ampia discussione sui punti successivi, vista anche la
presenza del folto pubblico intervenuto su una questione di rilevanza veramente fondamentale.
A questo punto il Presidente propone di unificare la discussione dei
punti 7 e 8, in considerazione che sono attinenti, in relazione ai due ordini del giorno, con dichiarazione di voto separata.
7
O.d.g. Richiesta integrazioni alla procedura di V.I.A. relativa al
progetto completamento della discarica di Casa Sartori.
Trascrizione o.d.g. presentato da Forza Italia (prot. n. 14193 in data 1 maggio 2006):
“Il Consiglio del Circondario Empolese Valdelsa
Premesso:
• che in data 8 maggio 2005 Publiambiente spa, proponente del Progetto di
completamento delle volumetrie disponibili della discarica di Casa Sartori,
ha dato avvio alla relativa procedura di V.I.A.,
• che la stessa, secondo quanto previsto dall’art. 14 comma 1 della L.R.
79/98, ha provveduto in data 12 gennaio 2006 a depositare la documentazione integrativa richiesta dal Circondario Empolese Valdelsa presso gli
Enti competenti;
• che all’articolo 2 (Finalità) della stessa legge regionale è previsto testualmente:
Articolo 2 (Finalità)
1. La Regione, nell’ambito della programmazione territoriale socioecono-mica ed ambientale rivolta al perseguimento di uno sviluppo
sostenibile, garantisce che le decisioni amministrative relative ai pro-
getti ed agli interventi di cui all’art. 1, siano prese nel rispetto delle esigenze di salvaguardia e tutela
a) della salute umana, della conservazione delle risorse, nonché
del miglioramento della qualità della vita;
b) della protezione e conservazione delle risorse naturali;
c) della sicurezza del territorio.
2.
Ai fini di cui al comma 1, la procedura di V.I.A., nel rispetto dei principi posti dall’art. 4 individua, descrive e valuta preventivamente
l’impatto ambientale dei progetti ed interventi pubblici e privati alla
stessa sottoposti, con riguardo agli effetti sull’ambiente, inteso come
sistema interrelato di risorse naturali e umane, ed in particolare sugli
esseri umani, la vegetazione, la fauna, il suolo, il sottosuolo, l’aria,
l’acqua, il clima, le risorse naturali, l’equilibrio ecologico, l’ambiente
edificato, il patrimonio storico, archeologico, architettonico e artistico,
il paesaggio e l’ambiente socio-economico”.
Considerato:
• che non è stato eseguito nessuno studio epidemiologico sulle malattie della popolazione residente in un intorno significativo della discarica, al fine
di verificare aumenti di patologie specifiche più frequenti rispetto alle popolazioni che abitano lontano da discariche di rifiuti;
• che nessuno dei professionisti che hanno partecipato al progetto risulta
abbia titolo di affermare se questo progetto rispetti quanto previsto al punto a) dell’art. 2 LR 79/98, relativamente alla salute umana, non essendo
presente nessun medico abilitato nel gruppo. Considerato che nella letteratura scientifica italiana e mondiale esistono studi che evidenziano
l’interferenza “negativa” delle discariche sulla salute umana e non essendo in alcun capitolo dello Studio di Impatto Ambientale trattato ed esplicitato in alcun modo tale argomento;
• che in assenza di un approfondito studio sugli effetti sulla salute umana di
questa discarica, esistente ormai da oltre venti anni, non si possano esprimere giudizi da parte dell’Amministrazione Comunale, del Circondario,
del Responsabile del Procedimento e del Responsabile Sanitario, sul rispetto della salute senza alcuna documentazione medica scientificamente
valida riportata nel progetto. Il progetto è da ritenersi carente e non adeguato, potrebbe risultare pericoloso per la salute pubblica, al punto di dover dare un parere sfavorevole al progetto stesso:
• che ai sensi dell’art. 14 comma 7 le Amministrazioni interessate, così come individuate dall’art. 8 della citata legge, devono esprimere il proprio parere;
Per quanto ciò premesso e considerato:
impegna il Presidente e la Giunta
a chiedere al Responsabile della procedura di V.I.A. che venga integrato il
progetto per lo studio sugli effetti sulla salute umana di questa discarica così
come previsto dall’articolo 2 (Finalità della L.R. 79/98.
8.
O.d.g. Conferenza pubblica risposta osservazioni procedura
V.I.A. discarica di casa Sartori.
Trascrizione o.d.g. presentato da Forza Italia (prot. n. 14192 in data 1 maggio 2006):
“Il Consiglio del Circondario Empolese Valdelsa
Premesso:
• che in data 8 maggio 2005 Publiambiente spa, proponente del Progetto di
completamento delle volumetrie disponibili della discarica di Casa Sartori,
ha dato avvio alla relativa procedura di V.I.A.,
• che la stessa, secondo quanto previsto dall’art. 14 comma 1 della L.R.79/98, ha provveduto in data 12 gennaio 2006 a depositare la documentazione integrativa richiesta dal Circondario Empolese Valdelsa presso gli
Enti competenti;
Considerato:
• che sempre l’articolo 14 comma 5 della stessa legge regionale prevede:
(…) La durata del deposito è fissata in 45 giorni dalla data di inizio del
procedimento. Entro tale termine, chiunque vi abbia interesse può presentare all’autorità competente osservazioni e memorie scritte relative al progetto depositato;
• che risultano numerose osservazioni presentate da cittadini residenti a
Montespertoli;
• che si ritiene opportuno, ai fini di favorire la partecipazione degli interessati, che la conferenza prevista si svolga a Montespertoli.
Per quanto ciò premesso e considerato:
impegna il Presidente e la Giunta
a chiedere al Responsabile della procedura di V.I.A. che la conferenza pubblica prevista dall’art. 15 della L.R. 79/98 si svolga a Montespertoli in giorni
ed orario accessibili alla maggior parte della popolazione”.
Il Presidente dichiara aperto il dibattito.
Fabio Martelli – Consigliere F.I.
L’argomento è lo stesso, ma le cose che si chiedono in questi ordini del giorno sono completamente diverse. E siccome non siamo qui a discutere se discarica sì o discarica no, ma di altre cose, l’argomento è la
discarica ma su due aspetti completamente diversi.
Quindi chiedo che venga fatta la discussione separata e votazione
separata.
Il Presidente accoglie la richiesta.
Pertanto apre la discussione sull’argomento n.7.
Fabio Martelli – Consigliere F.I.
Io mi scuso per lo sfogo di prima, ma su una dichiarazione di voto
unanime da parte di tutti i gruppi, dopo che era anche stata sollecitata
una certa celerità dal momento che la gente ovviamente ha anche altre
cose da fare, vedere un certo tipo di votazione, mi scuso per lo sfogo ma
mi è venuto spontaneo.
Mi ripeto, riguardo a quello che ho detto prima: non è tanto la votazione su discarica sì o discarica no; questo lo abbiamo già fatto a Montespertoli, mi dispiace che non sia stato fatto qui. Il mio Gruppo a Montespertoli ha votato contro. Oggi io ritengo si voti su una cosa molto più
importante di una discarica, si vota sulla salute dei cittadini, in questo
caso sulla salute dei cittadini di Montespertoli, ma non solo, visto che la
discarica di Casa Sartori è al confine col Comune di Castelfiorentino e
col Comune di Empoli.
Io devo esprimere anche il mio rammarico riguardo al fatto che il
Sindaco di Montespertoli e l’Assessore Fiorentini stasera, su un
tema
così importante per Montespertoli, non sono presenti.
Sarebbe stato importante su una questione come questa, che credo non sia né di destra né di sinistra, perché la tutela della salute credo
debba stare a cuore a tutti, fare insieme una battaglia.
Altresì devo ringraziare i cittadini di Montespertoli che oltre ad essere intervenuti stasera, devo anche dire che in tutte quelle occasioni in
cui sono state fatte assemblee pubbliche a Montespertoli hanno sempre
tenuto un comportamento estremamente civile, non è mai successo niente. Sono di questi giorni notizie per questioni analoghe, di occupazioni di
ferrovie, eccetera, credo però che ai cittadini di Montespertoli, pur nel loro lodevole comportamento, debbano essere date delle risposte e soprattutto debbano essere riconosciuti dei diritti che la legge riconosce e che
nei giudizi oggi invece vengono loro disconosciuti.
Intanto in merito al primo ordine del giorno, quello che riguarda la
salute pubblica, io ricordo all’Assemblea che l’articolo 2 della Legge regionale 79/98, che regola il procedimento di V.I.A, dove parla delle finalità, cioè della ragione per cui si fa una procedura di VIA e per cui si è fatto una legge, recita testualmente: “…Garantisce che le decisioni amministrative relative ai progetti ed agli interventi di cui all’articolo 1, (cioè i
VIA), siano presi nel rispetto delle esigenze di salvaguardia e tutela: della salute umana…”. Al primo punto mette “della salute umana”.
Credo che su questo si possa essere tutti d’accordo: quando si va
a studiare un progetto di impatto ambientale, la prima cosa che si deve
valutare è l’impatto che ha sulla salute umana. Quindi non si può essere
che d’accordo.
Poi, io tengo a sottolineare, è scritto anche nell’ordine del giorno,
che nel progetto, presentato da Publiambiente, non c’è nessuno studio
sull’impatto sulla salute umana. Studio peraltro previsto, come vi ho detto
prima, dall’articolo 2.
Di più, nel gruppo di professionisti che hanno partecipato al progetto non c’è nessuno fra tutti che abbia titolo ad affermare se questo progetto rispetti quanto previsto al punto dell’articolo 2. cioè, non c’è nessun
tecnico che abbia competenza riguardo alla materia della salute pubblica.
Mi sembra tutto abbastanza chiaro. Però vorrei fare un po’ la storia
di come sono arrivato a presentare questo documento al Circondario.
Io in data 20 marzo 2006 ho presentato al protocollo lo stesso ordine del giorno nel Comune di Montespertoli. Abitualmente il Sindaco,
come previsto da Statuto, lo porta nel primo Consiglio Comunale utile;
questa volte ha fatto una eccezione, non era mai capitato, l’ha portato il
12 di maggio, ben due mesi dopo. La cosa che più sbalordisce e
discredita, in quel caso il Comune di Montespertoli, ma io direi, più in
generale, le istituzioni, è il fatto che il Sindaco di Montespertoli ha
portato questo ordine del giorno allegando il parere della ASL riguardo
all’impatto sulla salute pubblica per questa procedura di V.I.A., riportante
la stessa data del Consiglio Comunale. Uno studio che dovrebbe essere
allegato alla procedura di V.I.A., riporta la stessa data del Consiglio
Comunale in cui viene discusso un ordine del giorno presentato dalla
minoranza che chiede che sia fatto il progetto.
Tanto più che in questo progetto, che sono 3 o 4 pagine, sembra
fatto apposta per rispondere che il parere è già stato dato, non è un vero
e proprio studio sui cittadini di Montespertoli, ma si rifà soltanto a pochissime tipologie di malattie.
Tant’è
il
parere
dell’ASL
dice:
“…pur
in
attesa
degli
approfondimenti descritti e che sarà nostra cura comunicare entro i tempi
strettissimi..”. Quando uno dà un parere e ritiene che ci debbano essere
approfondimenti, non dà un parere, sospende il parere e aspetta gli
approfondimenti. Questo mi sembra sia il buonsenso delle cose.
“Riteniamo comunque necessario che l’ente gestore – dice sempre
l’ASL – relativamente al monitoraggio ambientale provveda ad effettuare
studi mirati da concordare con questa azienda sanitaria - quindi lo chiede
a Publiambiente, alla ditta proponente - che contribuiscano a fornire lo
spunto potenziale per l’espressione di ipotesi eziologiche da valutare ed
eventualmente da approfondire in ulteriori studi analitici”.
Quindi, parla di nuovo di ulteriori studi.
Io in questi giorni ho avuto un documento della ASL che in sostanza sarebbero questi “ulteriori studi”.
In questo documento, firmato dalla dottoressa Michela Franchini,
coordinatore Epidemiologia ASL 11 di Empoli, anche la dottoressa conclude dicendo: “Data la forte correlazione, più volte evidenziata in letteratura, fra questo tipo di esposizione ambientale ed altri out comes sanitari,
come malformazioni congenite e l’abortività spontanea ..”. Cioè questa
dottoressa ci dice che è dimostrato dalla letteratura il rapporto tra discarica e una certa tipologia di malattie. Quindi, non si può dire che le discariche non fanno nulla perché è la stessa letteratura citata in questo documento che dice l’esatto contrario. “Si suggerisce l’integrazione della valutazione di impatto sanitario sulla discarica di Montespertoli con indagine
relativa anche a queste problematiche sanitarie”.
Ora a me sembra tutto talmente chiaro che sinceramente non so
che cosa aggiungere.
Io spero sinceramente che la discarica di Montespertoli non abbia
causato nessun tipo di malattia e nessun tipo di problema alla salute dei
cittadini di Montespertoli, però credo che garantire l’interesse generale
dei cittadini che abitano nelle vicinanze di questa discarica, tranquillizzandoli con uno studio, riguardo a una materia così importante, io non
vedo come ci si possa esimere da chiedere a Publiambiente di fare uno
studio, previsto per legge, previsto dal buonsenso e chiesto dai cittadini
perché nelle osservazioni presentate i cittadini chiedono esattamente
questo. Publiambiente fa lo studio.
Tutti ci auguriamo che questo studio dimostri che non c’è nessun
tipo di problema. Ognuno rimarrà del suo parere riguardo alla discarica,
ma riguardo allo studio io credo non ci possano essere differenze perché
io credo che soltanto il buonsenso ci debba dire così.
Alessandro Pampaloni - Presidente Assemblea
Ricordo a tutti che sull’ordine del giorno è previsto un solo intervento per gruppo di 5 minuti e non ci sono dichiarazioni di voto.
Emilio Cioni – Capogruppo U.D.C.
Nell’ambito della discussione sulla discarica e sulle procedure che
sono state fatte, io credo si sia tralasciato uno dei punti fondamentali,
che è quello dei rapporti dell’Arpat.
Io ho cercato di avere i rapporti dell’Arpat, ma non sono riuscito ad
averli prima di questa discussione stasera.
Siccome, sia da quando c’è stato l’incendio, sia per il dopo, credo
ci siano delle problematiche che, in qualche modo, derivino dall’incendio
stesso e problematiche di vario tipo, cioè a dire su quello che riguarda
l’impermeabilizzazione del telo sottostante i rifiuti.
Questo ha creato varie volte dei problemi a livello di uscita di liquido che ha invaso, in certi momenti, anche i campi sottostanti. E siccome
questi rilievi Arpat in qualche modo dovrebbero darci quello che è il risultato, io chiedo qui formalmente che in qualche modo si riesca ad avere
questi due o tre, non so quanti siano, rilievi dell’Arpat che ha fatto prima,
subito prima e dopo l’incendio della discarica.
In più vorrei, sempre da parte dell’Arpat, che per me, a parte l’ASL,
è il titolare di questo procedimento dal lato dell’ambiente e del territorio,
credo ci debba essere anche un rilievo Arpat su quello che è
l’ampliamento della discarica. E credo non si possa fare un ampliamento
così grosso, perché praticamente è più del raddoppio della discarica, in
termini volumetrici, e non pensare minimamente a quelle che possono
essere le eventuali uscite di liquido dalla discarica stessa.
Oltretutto nella procedura di VIA era stato richiesto dai proponenti
l’ordine del giorno, e quindi anche dai cittadini di Montespertoli, al fine di
favorire la partecipazione degli interessati, cioè tutti coloro che avevano
fatto la domanda per poter essere ascoltati, di riuscire a farla in un orario
e in un momento che fosse possibile a tutti senza dover prendere permessi dal lavoro.
Anche io avevo fatto delle osservazioni. Ne avevo fatta una compo-
sta da 8 o 9 punti, non ricordo esattamente, e, andando a prendere una raccomandata alla Posta perché quel giorno non ero presente in casa, mi sono
accorto che era la convocazione, per raccomandata con ricevuta di ritorno, al
Comune di Montespertoli, una mattina alle 9 e un quarto.
Io quel giorno avevo fissato con dei tecnici del Genio Civile e quindi non potetti andare a parlare, o almeno a sentire quello che dicevano
sulla mia osservazione, i tecnici di Publiambiente.
Oltretutto credo che, come si fa in generale per un Piano di recupero, o come si fa per un Piano regolatore, o come si fa per un grosso
progetto qualsiasi che viene portato in Consiglio Comunale, forse era
meglio se la discussione delle osservazioni veniva fatta a livello Circondariale o, almeno, in Consiglio Comunale a Montespertoli e, se ciò non
fosse possibile, a livello Circondariale qui a Empoli, in modo che fosse
l’Assemblea a decidere alcune cose e a discutere sulle osservazioni.
Mi sembra che un richiamo in questo modo, andare davanti a una
Commissione che in qualche modo può dare anche dei problemi di difficoltà a chi parla o a chi sta davanti, dopo essere convocato con una raccomandata, possa essere un qualcosa che turba quella che è la sensibilità del cittadino.
Quindi a questo punto io chiedo che venga riproposta questa possibilità di ascoltare, o che le osservazioni vengano trattate dentro al Circondario, che credo sia il luogo dove possono essere trattate, e vengano
votate, come si fa per i Piani Regolatori, una ad una, con possibilità di
ragionare sopra ad ognuna. Eventualmente tenendo insieme quelle che
dicono le stesse cose.
Enzo Migliorini – Capogruppo Lista civica “I malcontenti”
È davvero strano aver sentito un po’ la cronistoria di Martelli di
questo passaggio in Consiglio Comunale, che questo documento arriva il
giorno stesso del Consiglio, lasciando anche dei dubbi di chi magari ha
delle perplessità su questi studi fatti, considerato proprio che il Sindaco è
il primo responsabile della salute dei cittadini. Ecco perché dovrebbe essere interesse primo del Sindaco del Comune interessato e la discussione qui dovrebbe passare senza perderci ulteriore tempo.
Mi viene in mente, in questa fase, specialmente quando si parla di
ambiente, si parla di termovalorizzatori , delle TAV, da tutti vengono
messe al centro dell’attenzione le preoccupazioni dei cittadini: “sentiamo
i cittadini. La scelta è giusta, però non si passa sulla testa dei cittadini”.
Mi sembra che un dubbio di questo genere, ammesso e non concesso che gli studi presentati il giorno stesso dalla ASL siano sufficienti, ma dal momento che esiste un dubbio fra la cittadinanza, io credo debba
essere interesse prioritario del Sindaco, ma anche del Circondario, perché la
gestione del territorio è prioritariamente del Circondario, di smantellare, perché
non ci siano equivoci su un fatto del genere.
Ecco perché stasera non credo ci siano degli scontri su questo.
Quello che si chiede è il rispetto della normativa. E anche rispettando la normativa non abbiamo mai certezze, sicurezze.
Io rammentavo i termovalorizzatori perché ci sono degli studiosi
che dicono che da lì esce ossigeno puro, mentre ci sono degli studiosi
che sono piuttosto preoccupati dai fumi della diossina che escono anche
dai termovalorizzatori di nuova generazione. Ecco per dire che anche ad
affidarsi ai tecnici non abbiamo mai la certezza.
Di fronte a un ordine del giorno di questo genere, io credo sia
compito nostro, della nostra sensibilità politica, ma proprio per andare
verso quelle scelte sono già state fatte e pianificate, per mettere tranquillità fra la popolazione, di andare a una verifica ulteriore di quello che è il
V.I.A., la valutazione dell’impatto ambientale.
Mi sembra davvero strano che su fatti di questo genere, all’interno
di un Consiglio Comunale, ci debbano essere queste contrapposizioni.
Ecco perché, dico, andiamo sicuramente verso questa direzione e cer-
chiamo di mettere tranquillità.
Maurizio Bruni– Casa delle Libertà
Prima di tutto ricordo che anche il Gruppo di Alleanza Nazionale
qui nel Circondario è sottoscrittore di questo ordine del giorno.
Io purtroppo vengo da Cerreto Guidi e a Cerreto Guidi abbiamo riscontrato anomalie in questo discorso che c’è, perché lo scarto di Casa
Sartori, che poi mi dicono che non si chiama neanche Casa Sartori, viene
portato a Cerreto Guidi. Credo che siano due i siti individuati per avere
poi il termovalorizzatore.
Ho sentito dire queste cose e penso che l’oggetto dell’argomento
nostro non dovrebbe essere neanche preso in considerazione, perché
doveva essere una cosa talmente logica, perché noi stiamo a guardare
l’impatto ambientale, l’impatto di tutto, meno che la salute dei cittadini
che ci vivono, quelli che stanno lì. Io non dico di voler male agli animali,
ma vogliamo bene per lo meno ai cristiani, una volta. Non si possono
chiamare sempre i cittadini e poi trattarli come animali.
Se non ci si rende conto che il non aver fatto una valutazione seria
e completa … noi si sta a guardare se si può danneggiare una pianta,
completamente, perché arriva un Verde, poi arriva un altro ecologista,
ecc., e invece delle persone non ce ne importa proprio nulla.
A questi punti credo sia un dovere di tutti noi, che siamo qui ad
amministrare la cosa pubblica, di render conto a tutti loro, uno per uno,
se c’è un qualcosa che non va bene, prima di riiniziare a lavorare. Io la
sospenderei fin da ora Casa Sartori, come si chiama, immediatamente;
fino a che non ci sono tutte le procedure avviate per far vedere che questi signori sono completamente garantiti.
Io ci sono stato diverse volte e un consigliere comunale, signori, mi
ha detto addirittura - aveva visto i gabbiani, io non sono un grosso animalista, non me ne intendo tanto - in Consiglio Comunale questo signore,
è documentato, mi disse che aveva visto altro che passerotti là dentro;
un profumo di bosco esagerato. Al che io dissi che era ubriaco. Di più
non gli potevo dire.
Purtroppo, non so per quale motivo l’hanno fatto, per quale motivo
si deve sottostare a dei giochi che sono al di sopra di noi.
Quindi io chiedo al nostro Presidente che si venga fuori con un documento in cui si dice che aspettiamo le valutazioni fatte dall’Arpat, da
altri studiosi del genere, visto quel documento che ha letto il Consigliere,
in cui si dice che c’è una letteratura che prima di tutto certifica che c’è
pericolosità per aborti, ci sono degenerazioni di malattie, io credo che
debbano essere tutelati al 101%. Si tutela tutto, figuriamoci se non si tutelano le persone, i cittadini come li chiamate voi.
Io ho finito. Sono completamente d’accordo sull’ordine del giorno.
Marco Cordone – Capogruppo Lega Nord Toscana
Anche il gruppo della Lega Nord Toscana che rappresento ha sottoscritto l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Martelli.
Francamente credo che il Sindaco interessato questa sera doveva
essere presente. Poi, ci saranno altre cause per la sua assenza, però si
parla di questi argomenti importanti che riguardano il suo Comune e lui
doveva essere presente.
Un’altra cosa. Personalmente voglio fare soltanto questa considerazione. Troppo spesso si dice facciamo le cose nell’interesse dei cittadini poi si vede che le decisioni– l’ha già detto qualcun altro, va bene, mi
ripeterò - troppo spesso vengono prese sopra le teste dei cittadini.
Carlo Tempesti – Sindaco di Cerreto Guidi
Prendo la parola su questo punto perché mi sembra che quella attenzione che tutti i Consiglieri di opposizione questa sera hanno posto
nei confronti del pubblico che è intervenuto, avendo come interesse prin-
cipale quello della discussione di questo ordine del giorno che riguarda la
discarica di Montespertoli, debba avere come risposta qualcosa di diverso
rispetto a quello che è inserito all’interno di questo ordine del giorno.
Perché, vedete, il problema delle discariche è un problema complesso. Laddove si vanno a fare interventi di completamento, come quello di Montespertoli, e si pensa di incrementare le volumetrie di una certa
quantità, è naturale che si pongano degli interrogativi rispetto a quelli che
sono gli impatti di questo intervento.
D’altra parte la Regione Toscana non è casuale che abbia inserito
la valutazione di impatto ambientale per questi tipi di intervento, che
hanno questo valore e questa valenza.
E allora io credo che stia all’interno della stessa legge, cioè, la tutela della salute umana, era stato detto bene anche da Migliorini e da alcuni interventi che sono stati fatti anche da altri consiglieri, non è un elemento che riguarda una forza politica o un’altra forza politica. Riguarda
un impegno da parte di tutti, nelle responsabilità dei Sindaci in prima
persona, e credo che quello che è stato fatto nella redazione del progetto, riguardo a Montespertoli, sia ampiamente garante del fatto che gli elementi che possono determinare necessità di attenzione particolare per
la salute umana, siano stati valutati all’interno di questo. Ma non solo. Il
punto è che sulla valutazione che era stata proposta dall’Azienda già la
Regione ha fatto delle richieste di ulteriori accertamenti e chiarimenti. Richieste che sono state puntualmente evase dall’Azienda, ma che tutte insieme servono a creare le condizioni perché quella garanzia della salute
umana sia veramente trovata. Ricercata e trovata.
D’altra parte, laddove si dice che noi dovremo in qualche modo inserire uno studio sugli effetti della salute umana riguardo alle conseguenze della presenza della discarica all’interno della procedura di
V.I.A., io voglio ricordare, lo hanno ricordato gli stessi gruppi che
hanno presentato l’ordine del giorno, che le Amministrazioni interessa-
te, cioè tutti i soggetti che hanno qualche titolo per esprimere il loro
parere rispetto al progetto, e lo devono fare perché il loro parere è
obbligatorio, lo devono fare in sede di approvazione. Cioè il V.I.A. è
già completo di tutti quei pareri, di tutti quei soggetti che hanno titolarità
per poterli dare.
E allora, quando si parla di Arpat, quando si parla di ASL, quando si
parla della stessa Regione, sono tutti soggetti che partecipano al procedimento e hanno l’obbligo di dare il loro parere condizionante sul progetto.
Allora le garanzie noi le ritroviamo all’interno delle competenze di
tutti questi, che sotto la loro responsabilità sottoscrivono questi pareri e
noi ci dobbiamo sentire sufficientemente garantiti rispetto a ciò che viene
detto su questo, altrimenti noi rimetteremmo in discussione all’infinito tutti i progetti possibili e non riusciremo mai a trovare …
cambio cassetta
cassetta 2 lato B)
… riguardano la salute umana e tutto ciò che viene proposto sono procedure, metodi, sistemi, gestioni di un processo all’interno del quale questi
elementi del rispetto della salute umana sono prioritari.
Non facciamo, chiaramente, del terrorismo pensando a delle cose
che possono avvenire e che magari attengono a situazioni estreme nelle
quali sicuramente non ci vorremmo ritrovare.
Noi dobbiamo essere oggettivi, essere capaci di fare un percorso
che dal punto di vista politico vede coinvolti anche i cittadini, giustamente, e anzi, loro devono ritrovare la fiducia in tutti quei soggetti che, a
fronte di giuste rimostranze, giuste richieste di attenzione, possano dare
risposta a queste richieste e il tutto poi lo si ritrova nell’autorizzazione;
perché il momento della Conferenza dei Servizi è quello nel quale si mettono insieme tutti gli elementi che concorrono a quel punto fondamentale
che è stato indicato anche all’interno dell’ordine del giorno, che è quello
del rispetto dei cittadini e della loro salute.
Quindi, non c’è nessuno che fa qualcosa in contrapposizione “a,”
siamo tutti impegnati di far qualcosa “per”, perché quell’elemento fondamentale che è stato messo in evidenza debba essere un elemento che
non ci vede separati nel perseguirlo ma che ci vede uniti nel raggiungerlo.
Massimo Talini – Capogruppo DS
Il Sindaco Tempesti ha ben risposto dal punto di vista tecnico alle
osservazioni di questo ordine del giorno.
Io volevo solo dire che il governare il fenomeno dello smaltimento
dei rifiuti non è una cosa semplice. Il governare il tema di come, appunto,
smaltire i rifiuti, di quali politiche mettere in atto per ridurre intanto la
produzione di rifiuti, è un tema serio.
Martelli aveva fatto una introduzione, parzialmente condivisibile,
ma speravo che il dibattito andasse su quel terreno, mentre mi sembra
che alcuni interventi, a partire dal Bruni, ci portino in una direzione di terrorismo: noi siamo per fare dei termovalorizzatori in quest’area, ci sono
dei gravi problemi di salute pubblica.
Ora io, per sfortuna, sono anche un biologo e, fra tutti i sistemi di
smaltimento dei rifiuti certamente quello delle discariche, anche se non ci
piace, ma una discarica ben controllata, è quello che dal punto di vista
ambientale provoca meno rischi. Questo da letteratura, come ha detto il
consigliere. Da letteratura, poi ci può piacere o non piacere. Nessuno
vuole nel proprio giardino una discarica.
(Interruzioni con voci sovrapposte)
Nessuno vuole vicino a casa propria un depuratore come ho io,
anzi ce ne ho un paio, tanto per stare tranquillo; nessuno, credo, se vuole essere classe dirigente, se vuole provare a governare il fenomeno, non
si pone il problema di come fare. È evidente.
Io spero che, per quelle cose che si diceva, riusciamo qui a discutere anche in futuro dei Piani dei rifiuti, di come si riducono, io preferivo
un ordine del giorno in cui ci chiedevi: non facciamo nessuna discarica e
ognuno di noi se lo tiene a casa propria, il rifiuto. Era un buon ordine del
giorno, si discuteva di questo e sicuramente tutti sarebbero stati contenti.
Allora io credo che, come diceva il Sindaco Tempesti, per la discarica, le
procedura, il VIA, eccetera, sono state rispettate tutte le regole, sono
stati rispettati anche tutti i passaggi democratici.
Io non so quante volte si è riunito il Consiglio Comunale di Montespertoli, anche in una seduta aperta, con tutti i cittadini (voci di interruzioni). Non so quante volte si è votato, con la Discarica in vigore, oppure
con i processi della discarica. Quindi io credo che la democrazia ci sia
stata. Ci può piacere o non piacere, questo è evidente, ognuno è libero di
pensarlo. Io auspico che invece di fare del terrorismo si riesca un giorno
a discutere serenamente di quali sono le politiche per lo smaltimento dei
rifiuti.
Il Presidente respinge la richiesta di intervenire da parte del Consigliere Martelli, facendo rilevare che sull’ordine del giorno è previsto un
solo intervento senza dichiarazione di voto, come da regolamento.
Mi dispiace, consigliere – dichiara – Ormai lo dovresti conoscere,
sono due anni che esiste.
Fabio Martelli – Consigliere F.I.
Chiedo di intervenire sull’ordine del giorno.
In seguito a manifestazioni di disapprovazione espresse da voci
fuori microfono il Presidente fa osservare che il consigliere Martelli ha già
fatto un intervento sull’ordine del giorno.
Fabio Martelli – Forza Italia
Io voglio intervenire su questa cosa. Per lo meno su quello che è
stato detto.
Alessandro Pampaloni - Presidente Assemblea
Per il punto n. 7 il suo intervento era non semplicemente di lettura
dell’ordine del giorno.
L’ordine del giorno, quindi, o si dà per letto o si legge. Questo non
è stato fatto dal consigliere Martelli, quindi il suo era un intervento.
Pertanto metto in votazione il punto n. 7 “Ordine del giorno proposto dal Gruppo di Forza Italia per richiesta di integrazione alla procedura
di V.I.A. relativa al progetto di completamento della discarica di Casa
Sartori”.
La votazione espressa in forma palese dà il seguente risultato:
Consiglieri presenti e votanti
n. 23
Voti favorevoli n. 8 (Tricarico Vincenzo, Bruni Maurizio, Migliorini
Enzo, Viti Gianluca, Cioni Emilio, Cordone Marco, Pavese Federico, Martelli Fabio)
Contrari n. 14
Astenuti n. 1 (Grazzini Simone).
8.
O.d.g. conferenza pubblica risposta osservazioni procedura
V.I.A. discarica di casa Sartori.
Fabio Martelli – Consigliere F.I.
Sono stupito come un Sindaco possa essere servito e asservito in
questo modo agli ordini di partito.
Io sono ancora più stupito di come chi sta nella maggioranza, senza avere nessun beneficio, ci sono 11 Sindaci dei DS, viene a questa assemblea semplicemente per fare il portaborse ai DS.
Io sono stupito da lei, Talini, quando lei ha impostato tutto il suo
ragionamento su discarica sì o discarica no. Non c’entra assolutamente
nulla con quello che era l’ordine del giorno.
Noi si chiedeva semplicemente che venisse rispettata una legge e
che venisse detto ai cittadini di Montespertoli con uno studio appropriato
se quella discarica comporta dei rischi per la salute oppure no.
Si è voluto parlare di discarica si o discarica no, solo per avere un
pretesto per dire no. Solo per avere un pretesto.
Questo Ente, altro che chiuderlo bisognerebbe. Questo Ente è un
danno per i cittadini del Circondario, altro che un beneficio.
Voglio aggiungere, io non l’ho voluto dire per non fare polemica politica, ma c’è un assessore di Montespertoli, di Rifondazione Comunista,
che ha dato le dimissioni in dissenso con il Sindaco per come è stato
gestito l’incendio della discarica di Borro Sartori, che ha pubblicato e firmato sul settimanale “Metropoli” uno studio su campioni presi successivi
all’incendio, che lui dichiara, testuali parole: “Valori di diossina superiori
150 volte ai limiti di legge”.
Un Assessore di Rifondazione Comunista, e ha dato le dimissioni.
E voi pensate che i cittadini di Montespertoli non debbano essere
preoccupati di questo? Io non so se i valori sono veri o no. Io non lo posso sapere.
Ma voi pensate che loro non devono essere preoccupati per questo, quando un assessore scrive nero su bianco queste cose. Ma noi che
cosa gli diciamo? “Ma la discarica dobbiamo farla. Nessuno la vuole nel
suo giardino”.
Ma che discorsi sono?! Nessuno la vuole nel suo giardino, ma chi
se la deve prendere, a maggior ragione deve sapere se fa male o no. Io
non lo so.
Poi addirittura, Presidente abbia pazienza, qui parlano tutti, straparlano, a me non mi ha voluto far parlare. Anche di questo sono molto
sorpreso. Parlano e straparlano.
Quaranta minuti sul bilancio, per dire cose che non hanno nessun
consenso e non valgono nulla. Quando c’è da parlare di cittadini bisogna
stare in silenzio.
(sovrapposizioni di voci alterate e commenti)
Il Presidente invita il consigliere Martelli a proseguire, richiamando
i consiglieri a permettergli di proseguire il suo intervento.
(Proseguono interruzioni)
Fabio Martelli – Consigliere F.I.
Io non so se qualcuno dei miei colleghi ha sbagliato, noi veniamo
qui, ci consultiamo e alla fine decidiamo. Per chi gli arriva un ordine di
partito diventa più facile.
Presidente Pampaloni – Presidente Assemblea
Martelli, vada sul tema. Vada sull’oggetto, prego.
Fabio Martelli – Consigliere F.I.
Io parlo, nel mio tempo consentito, di quello che mi pare, fino a
prova contraria.
Il Presidente invita ancora il consigliere Martelli a terminare l’intervento.
Fabio Martelli – Consigliere F.I.
Però se non mi fanno parlare, Presidente, abbia pazienza.
Tornando all’ordine del giorno in questione, io ho parlato di conferenza pubblica perché l’ho preso da un documento fatto dal Circondario
con il quale si chiedeva al Comune di Montespertoli di indicare il luogo e
l’orario. In realtà la legge non parla di conferenza pubblica, ma parla di
inchiesta pubblica.
Io avevo presentato questo ordine del giorno prima che il Circondario mandasse le raccomandate a quei cittadini che avevano fatto le osservazioni, che sono circa 250/300, mi risulta, salvo errori; osservazioni
peraltro previste per legge alle quali, sempre per legge, doveva essere
risposto.
Io avevo presentato lo stesso ordine del giorno al Comune di Montespertoli e fu votato all’unanimità.
In sostanza si chiedeva che si svolgesse a Montespertoli in giorni e
orari accessibili alla maggior parte della popolazione.
Il Consiglio Comunale di Montespertoli ha votato un documento
dove si chiedeva che a queste osservazioni venisse risposto in un ambito
pubblico, consentendo la partecipazione dei cittadini, che come vedete
sono numerosi, ma vi posso garantire che all’assemblea di Montespertoli
ci sono state anche 100, 150, 200 persone. Quindi un tema che sta molto
a cuore ai cittadini, ovviamente. Quindi si chiedeva un orario e dei giorni
che consentissero la partecipazione.
Le raccomandate sono arrivate la settimana scorsa e l’orario scelto
è il mercoledì, il giovedì e il venerdì della settimana scorsa, dalle 8 della
mattina alle 13 del pomeriggio.
Mi ha chiamato un cittadino e mi ha detto: “Martelli, ma che ci invi-
tano a fare, ma questi ci prendono in giro”. Io mi sono trovato in difficoltà
a dire che non è vero. Sinceramente mi sembra una presa in giro di sicuro, aver chiesto degli orari che consentissero la partecipazione a tutti e
poi mi dicono dalle 8 del mattino alle 13, in tre giorni lavorativi.
Perché il principio ispiratore della Legge regionale 79, che il consigliere Talini lodava tanto, è rendere partecipi i cittadini di queste scelte
che hanno una valenza importante.
E secondo voi, convocare i cittadini dalle 8 alle 13 in giorni lavorativi vuol dire rendere partecipi i cittadini?
Qui si stanno facendo delle figure, qui ci va di mezzo, non tanto la
destra, la sinistra, il centro destra o il centro sinistra, qui vanno di mezzo
le istituzioni. Qui sta screditandosi l’istituzione. È questo il problema grave. Anche sul tema di prima non era un tema politico, era un tema di
buonsenso.
Il Presidente invita nuovamente il Consigliere Martelli a concludere
l’intervento.
Fabio Martelli – Consigliere F.I.
Come la penso io questi signori lo sanno ampiamente, da tempo.
Io spero, ma sono un illuso, di poter far cambiare idea a qualcuno. Son
sicuro che questo non è possibile, lo so, ma continuo a illudermi. Sono
un illuso, se no probabilmente, invece di stare qui, starei lì. Perché mi
hanno chiesto anche di stare lì.
Alessandro Pampaloni - Presidente Assemblea
Consigliere, il suo tempo è finito. Se ci sono altri interventi.
Maurizio Bruni – Casa delle Libertà
Io volevo far rimarcare a tutti, non a voi, a quale punti si arriva di
democrazia e di democraticità da parte delle sinistre.
Basta. Ho finito qui.
Emilio Cioni – Capogruppo U.D.C.
Il problema credo nasca tutto dal fatto che ancora la Provincia non
ha fatto un buon piano industriale per i rifiuti e ci si sta facendo delle piccole, o meglio, grosse discariche dove, se avviene un qualche incidente,
bisogna andare a recuperare delle discariche che sono in procinto di finire o di essere riviste in qualche modo nella loro capienza, per ottemperare a quelli che sono i bisogni dei cittadini.
D’altronde noi di discariche qui ne abbiamo una infinità.
Montespertoli è vicina a Empoli. Abbiamo sempre la discarica qui,
nel più bel bosco che abbiamo a Empoli, a Brotalupi. Abbiamo, vicino al
confine con San Miniato, ma proprio sul limitare, la discarica in cui venivano portati tutti i residui di Santa Croce e Ponte a Egola. Abbiamo altre
due discariche piccole, ma che nel contempo vengono adoperate: Corliano, nel Comune di Cerreto Guidi e San Donato, a Vinci.
Quando si dice che una discarica è finita è il più grosso errore che
noi possiamo fare, perché per le discariche noi non abbiamo ancora uno
studio industriale di quando finiscono, cosa producono e che fine faranno. Noi non abbiamo nessuno studio su questa dinamica delle discariche.
Noi abbiamo provato a piantare gli alberi sulla discarica di Brotalupi e
non ce ne è nato uno.
La discarica è sempre un ammasso di terra, dove ci sono dei camini ogni tanto puzzolenti che in qualche modo possono bruciare o non
bruciare materiali o gas che provengono dal di sotto.
Credo che la discarica di Brotalupi sia ferma ormai da una decina
di anni. Però noi continuiamo a portar via il percolato e continuiamo a
vedere i camini che in qualche modo lasciano miasmi fetenti lungo la vallata di Brotalupi.
Io credo che i cittadini che hanno una discarica ancora più grossa
e che sta raddoppiando vicino alle loro case, abbiano tutte le ragioni per
dire che una discarica non si sa quando finisce.
Sì, burocraticamente, dal lato tecnico è finita, l’abbiamo ricoperta
di terra, però non sappiamo bene ancora quello che succede sotto.
E non è questione di terrorismo, ma è questione di pensare a quello che noi e i nostri figli in qualche modo devono sopportare.
Io penso anche alla discarica di Brotalupi, perché effettivamente ci
ho fatto sopra già delle battaglie e so che continua a darmi delle preoccupazioni, nell’ambito di quella che è la sua vita, lunga o corta che sia, e
riguardo alla difficoltà che abbiamo di poter giudicare quella che è la fine
e la prosecuzione di una discarica e quello che diventerà.
Questi sono i grossi problemi. Specialmente le prime, quelle che
non avevano tutti gli accorgimenti di impermeabilizzazione e che in
qualche modo lasciavano il percolato che andava a finire all’interno dei
terreni.
Carlo Tempesti – Sindaco di Cerreto Guidi
Vorrei fare alcune considerazioni sull’intervento di Cioni, che è particolarmente stimolante, poi nel merito anche dell’ordine del giorno.
Per quanto riguarda le discariche attualmente in uso, la discarica
di Corliano, che avrà il suo termine intorno al mese di ottobre, e la discarica di Montespertoli, per la selezione e compostaggio, poi in essere non
ce ne sono altre. San Donato è chiusa ormai da 6/7 anni; è’ stata completata, ricoperta ed è in fase di post gestione.
Le problematiche del post gestione delle discariche, laddove si dice che si porta via ancora del percolato oppure ci sono dei camini per il
recupero del biogas, io credo che codesti non siano elementi negativi,
perché sono tutti quegli accorgimenti che servono a creare le condizioni
per cui gli impatti ambientali delle discariche esistenti vengano mitigati e
annullati.
Per quanto riguarda l’ordine del giorno, la scelta che fu fatta di portare la sede degli incontri a Montespertoli, piuttosto che al Circondario, fu
fatta in virtù della presentazione di un documento similare del Comune di
Montespertoli, là dove si richiedeva che quella fosse la sede delle audizioni.
Il sistema attraverso il quale sono stati individuati dei giorni con
degli appuntamenti fissi per poter incontrare quei cittadini che avevano
presentato le osservazioni è un sistema che, secondo l’intendimento di
coloro che lo hanno proposto, doveva andare nell’interesse dei cittadini.
Cioè, praticamente creare una condizione per cui una persona sapesse
l’orario ben definito della mattinata e del giorno nel quale aveva
l’opportunità di presentare la propria osservazione e quindi con ridotte al
minimo le perdite di tempo. Quindi, localizzazione (… interruzioni con voci alterate). Localizzazioni… (proseguono interruzioni)
(Il Presidente invita il pubblico di lasciar parlare il sindaco).
E quindi – conclude il Sindaco di Cerreto – Non ho nient’altro da dire su questo punto.
Marco Cordone – Capogruppo Lega Nord Toscana
Io credo, Presidente e signori consiglieri, che comunque gli uffici
pubblici debbano venire incontro ai cittadini.
Francamente non tutti hanno la possibilità, che l’ufficio competente
sia ubicato a Montespertoli o da altra parte, però non tutti hanno la possibilità, se lavorano, di prendere dei permessi per andare negli uffici pubblici, in questo caso nell’ufficio per presentare le osservazioni, la mattina.
Su questo, che è un vecchio dilemma del settore pubblico, credo ci dovrebbe essere un po’ più di elasticità e bisognerebbe cercare di venire
incontro ai nostri cittadini.
Io l’ho detto prima alla signora Cantini, con la quale, a parte le
schermaglie formali mi sembra ci sia un buon rapporto, come ho detto
prima sul discorso della secessione, in riferimento al dibattito che è stato
fatto prima, io stigmatizzo, scusate se lo dico, credo che fra noi eletti,
rappresentanti del popolo, a prescindere da come la si possa pensare, ci
dovrebbe essere un po’ più di rispetto reciproco, rispetto istituzionale.
Io ho sentito parlare di terrorismo. Scusate, sono brutte parole.
Abbiate pazienza. Pensiamo a quello che è costato, anche se ho capito
come è stato detto, però pesiamo un pochino le parole che diciamo. Termini, la lingua italiana, vocaboli ne ha tanti. Francamente io non credo
che stasera il consigliere Martelli sia venuto qui per fare del terrorismo.
Quindi va la mia solidarietà al consigliere Martelli per queste parole
che sono state dette, in merito al documento che ha presentato.
Noi voteremo a favore di questo ordine del giorno. Io auspicherei
che ci fosse un po’ più di elasticità da parte degli uffici pubblici competenti. Si parla tanto di fare gli interessi dei nostri cittadini. Allora cerchiamo di farli in pieno e cerchiamo di dare un’apertura di questi sportelli più
frequente nel tempo.
E comunque a questo punto, visto che molte persone non sono potute andare a presentare queste osservazioni, l’idea che propone qui
Martelli di indire una assemblea pubblica dove i cittadini possano presentare queste osservazioni non credo che sia da scartare.
Per questi motivi noi voteremo a favore.
Laura Cantini – Sindaco di Castelfiorentino
Volevo solo dire due parole, in questo senso: è un po’ imbarazzante, perché in parte questo è un argomento che se rimane in un ambito
abbastanza generale rispetto alle opportunità, alle convenienze, a tutta
una serie di scelte che possono riguardare in generale e nello specifico
la politica di smaltimento dei rifiuti di un territorio, questa certamente è la
sede consona per approfondire, parlare e sviscerare.
Francamente mi sembra sia giusto, siccome sono un Sindaco e se
succedesse, per quello che riguarda il mio Comune, mi piacerebbe garantire i miei cittadini direttamente.
Questa è una sede generale, una sede della nostra zona, del nostro territorio complessivamente. Rispetto a molte delle cose che ho sentito e che sono anche espresse negli ordini del giorno: dubbi, incertezze
legittime, da chi ritenute più legittime e da chi meno, senz’altro legittime
perché espresse in maniera assolutamente più che lecita, mi sembra che
molto abbiano a che fare - si diceva di rapporti Arpat che non abbiamo
visto, considerazioni espresse che non abbiamo potuto leggere - io ritengo che molte di queste cose, se sono di difficoltà di lettura, per non aver
potuto vedere, non aver potuto prender parte in maniera più diretta a tutta la documentazione, che sicuramente il Comune ha, io sono convinta,
siccome c’è una legge che impone la trasparenza sugli atti pubblici, e
non c’è bisogno di ricordarla in questa sede, che la trasparenza si può
fare in mille modi. Si può fare con una copia, si può fare perdendoci un
po’ di tempo a spiegare. I Consiglieri che sono dentro il Comune di Montespertoli hanno accesso agli atti del Comune di Montespertoli tranquillamente.
Sicuramente. Chi dice di no dice una falsità. (Voci di dissenso fuori
microfono). Accesso significa dire …. Scusate, non è la copia, avere accesso. Scusate, non voglio polemica perché sto facendo un discorso che
non entra nel merito, perché non ritengo sia giusto entrare direttamente
nel merito di una procedura fino a questo punto. Però dico: l’accesso non
significa avere la copia di un atto, significa poterla leggere. Io sono sicura che la lettura di un atto che fa parte di un fascicolo pubblico, si possa
avere. (Voci sovrapposte).
Non polemizzate con me. Scusate, mi fate finire?
Il Presidente invita i Consiglieri a far finire di parlare il Sindaco Cantini .
La copia è un’altra cosa, perché non è che si può fotocopiare un
Comune. (Voce fuori microfono non percepibile)
Io sto dicendo una cosa di carattere generale. Io sono certa che se
il problema è conoscere a fondo quello che sta dentro ai fascicoli per
partecipare, come è lecito partecipare, in maniera totale a quello che c’è,
poi si può essere sempre d’accordo o non d’accordo, possono rimanere
dubbi, però sono convinta che questo deficit, se c’è, ripeto, metto il condizionale perché se riguardasse il mio Comune, la mia procedura, lo direi
assumendomi le responsabilità o in un modo o in un altro, io sono
convinta che si può superare.
Io ho questo pensiero perché conosco il Sindaco di Montespertoli e
perché conosco le leggi.
Sono convinta che se si vuole si può superare il gap di conoscenza, ripeto. Poi ritengo che una volta superato il gap di conoscenza, se
posso essere molto franca, il procedimento pubblico che vi è stato inviato
sui tre giorni, il contraddittorio, per capirsi - ci diceva Cioni: ci si rifà a
come si risponde quando si fa il Piano Regolatore - il contraddittorio non
viene mai fatto. Non dico sia bene o male, ma non viene mai fatto.
In questo caso, io ritengo giustamente, siccome c’era una richiesta
che veniva dai cittadini, è stato deciso di seguire il massimo che la legge
prevede per dare la possibilità ai cittadini, non di presentare le istanze,
perché le istanze (voci fuori microfono)… Esatto, sto dicendo la stessa
cosa.
Ho detto che in questo caso, è stato deciso di fare la procedura
massima di trasparenza. Va bene? Fatemi finire, voglio arrivare a un
punto che penso possa essere di aiuto per tutti per quello che si può fare, ripeto, sapendo che siamo in una sede in cui, se si parla di piano di
smaltimento se ne parla, se si parla di una procedura diventa improprio.
Allora io dico: è stato fatto un passaggio; a voi non è soddisfacen-
te: si poteva fare meglio. Sicuramente, può darsi.
Però va riconosciuto che è stato fatto un di più, perché le osservazioni sono state presentate, non è che le osservazioni non ci sono e non
sono state valutate.
Quando si fa un Piano Regolatore, le osservazioni vengono presentate scritte e non è che si chiamano i cittadini: vengono analizzate e
poi in Consiglio vengono votate e viene risposto. Giusto? Perfetto.
Allora, questo è un di più. Io dico: vi è sembrato insufficiente il
tempo, ecc.? Le osservazioni sono state comunque presentate dalle persone e allora saranno analizzate.
Perché questa sfiducia a pensare che ci sia quasi un volere malefico? Ma vi rendete conto? Questi sono i nostri territori, Sono i territori di
tutti. (Voci sovrapposte fuori microfono). Ma io parlo in generale, parlo
con chi è in questa sala in questo momento.
È positivo quello che vi sto dicendo.
Perché questa sfiducia? È evidente che le osservazioni devono essere valutate attentamente. Quello che hanno avuto il contraddittorio, ma
anche quelle che non l’hanno avuto. Non è che perché una persona non
è andata direttamente la sua osservazione vale meno; la sua osservazione vale al 100% per quello che è stato scritto, motivato e argomentato.
E ricordatevi che nel parere che viene dato sulle osservazioni, c’è il
parere tecnico, non c’è solo il parere politico di chi vota nell’Assemblea.
Sulle osservazioni vengono messe le firme dei pareri tecnici.
Allora io dico: io non credo, parlo in questo caso da Sindaco che
non è direttamente coinvolto, che nella Asl, che nell’Arpat, che i tecnici
dei Comuni che non hanno nessun motivo di avere una parte o di averne
un’altra, tutti i tecnici siano con un’intenzione malefica tale da sottoscrivere un qualcosa che non ha sostanza.
Io dico: maggiore impegno per presentare al massimo e soddisfare
i cittadini per la conoscenza dei procedimenti. Da parte dei cittadini re-
sponsabilità nel capire che certi processi decisionali sono obbligatori.
Perché sono obbligatori? Perché un Piano di smaltimento di una zona, di
una Provincia, di una Regione, si basa su tre punti: l’inceneritore, su cui
stanno litigando, noi non siamo coinvolti, ma i territori che sono coinvolti,
in questa fase, non sono diversi da noi; la discarica per i sovvalli e la
raccolta differenziata, per la quale - nella nostra zona e a Montespertoli
so che si farà l’esperienza di raccolta differenziata porta a porta per spingerla ulteriormente - è primo in Toscana.
Allora cerchiamo di ritrovarla questa strada, che ci porta da una
parte a decidere e dall’altra a garantire tutti noi e non, naturalmente, solo
chi ha più apprensione perché è più vicino, giustamente, alla discarica,
ma tutti noi perché queste sono cose che riguardano il nostro territorio.
Simone Grazzini – Capogruppo Socialisti Democratici Italiani
Io volevo reinserirmi in quelle che sono le ultime considerazioni del
Sindaco perché, secondo me, c’è da fare anche un’altra analisi, anche in
presenza di queste persone, che ringrazio per la presenza questa sera.
Mi piacerebbe che tutte quelle valutazioni che esulano da un ambito prettamente circondariale, come può essere un argomento così importante come quello di una discarica, quello della salute dei cittadini, che
riguardano un Comune importante del Circondario come quello di Montespertoli, venissero valutate nella loro specificità, come in questo caso, attraverso quegli strumenti che il Circondario ha, e che ogni consesso ha,
nella valutazione della loro specificità.
E mi riferisco, in soldoni, alle Commissioni consiliari. Perché un argomento di questo genere, che investe una assemblea, che riguarda
specificatamente un consigliere come Martelli di Montespertoli che, insieme alle Associazioni, insieme ai cittadini, probabilmente da tempo porta avanti delle battaglie riguardanti questo argomento ma che investono
un ambito più ampio come quello del Circondario, dove effettivamente c’è
una ricaduta, perché Montespertoli e la discarica si trovano all’interno del
Circondario e gli vengono conferiti dei rifiuti da parte di tutti i cittadini del
Circondario; però vengono presentate delle istanze molto tecniche e che
esulano anche dalle conoscenze di un consigliere di un Circondario, come posso essere io. Ma io penso che da questo punto di vista anche gli
altri colleghi, se non conoscono specificatamente perché sono tecnici,
siano, in parte, all’oscuro di quello che accade e che è accaduto
all’interno della discarica.
Riguardo ad alcuni interventi che mi hanno preceduto, non parlo
solo di Martelli ma anche di Cioni, che è un ingegnere e probabilmente
conosce bene la situazione, però pensate anche che ci sono dei consiglieri, come sono io, che questi argomenti li conoscono fino ad un certo
punto.
Quindi, siccome gli strumenti il Circondario li ha, e fra l’altro il Presidente di questa Commissione è anche lo stesso Cioni, ora mi dispiace
non sia presente, però ha fatto un intervento anche molto importante su
questo, sarebbe stata cosa gradita anche in passato presentare argomenti, o comunque dare la possibilità alla Commissione consiliare di valutare questi argomenti in maniera più tecnica, approfondirli anche con i
rappresentanti della società interessata, in modo poi da arrivare
all’Assemblea e andare a votare questo ordine del giorno con cognizione
di causa.
Io mi rivolgo a voi anche in questo senso.
Si sono fatte tante valutazioni. (Voci del pubblico fuori microfono)
Alessandro Pampaloni – Presidente Assemblea
Il pubblico non può interloquire. Prego il Consigliere Grazzini di
terminare l’intervento.
Simone Grazzini - Capogruppo Socialisti Democratici Italiani
Quindi, proprio per questo, io chiedo anche all’opposizione, che ha
la presidenza di alcune Commissioni, di farle lavorare. Gli strumenti ci
sono.
Io ritengo opportuno chiamare anche i rappresentanti delle società,
per chiarire quegli argomenti che sono legittimi, perché da quello che
leggo nell’ordine del giorno, soprattutto il precedente, e mi lego brevemente alla mia astensione, proprio entrando nel merito di quello che è
valutato, dal punto di vista normativo penso non faccia una piega, però
vorrei che queste valutazioni venissero fatte in maniera più specifica dagli organismi che sono istituiti per svolgere queste funzioni.
Enzo Migliorini – Capogruppo de “I malcontenti”
Io mi rifaccio un po’ a quello che ha detto Grazzini. In linea generale tu hai ragione, però qui non si tratta di venire a conoscenza di un ordine del giorno, qui si tratta di buonsenso. Perché la proposta si basa esclusivamente sul buonsenso.
Qui vogliamo estendere ai cittadini, come previsto dalla normativa,
l’opportunità di dire la loro e mi, sembra di capire, poi si potevano fare
anche tre Commissioni e forse se non si voleva capire non si capiva lo
stesso, di dare la possibilità ai cittadini di poter essere presenti di fronte
a certe osservazioni.
Questo è il buonsenso. Non è necessaria la Commissione. Vogliamo farla o no? No, la normativa non lo prevede, come giustamente ha
detto il Sindaco. Come si fanno le osservazioni al Piano strutturale? Il cittadino fa le osservazioni, il tecnico le valuta e dice sì o no.
Ma se vogliamo dare questa opportunità, questa estensione, questa democraticità, come spesso si dice, al cittadino, la via è diversa. Non
posso farlo dalle 8 alle 13. Magari si chiede agli uffici del Comune dalle
20 alle 22, o alle 23, o a mezzanotte, perché certe eccezioni si possono
fare, e davvero si può parlare di democrazia partecipata.
Qui non si può parlare di democrazia partecipata. E non è nemmeno tanto difficile capire il problema.
Poi si può cercare, ovviamente, ci può essere anche imbarazzo di
fronte al Circondario ad andare contro le decisioni di un Sindaco, figuriamoci. Non è mica un caso che stasera il Sindaco di Montespertoli non
sia presente. Come sarebbe davvero anomalo che il Circondario richiamasse il Sindaco di Montespertoli perché certi incontri li deve fare dalla
tale ora alla tale ora. Capisco l’imbarazzo e la difficoltà, però quando si
parla di democrazia partecipata parliamone a ragione, non cerchiamo
sotterfugi. Era solo questo.
Ecco perché uno sforzo potrebbe essere fatto da parte di tutti.
Vogliamo la partecipazione, o per lo meno non cambia nulla che i
cittadini abbiano la possibilità di essere presenti e indichiamo, non è che
gli diamo l’ora, indichiamo un orario più consono. Solo questo.
Il Presidente pone in votazione il punto n.8.
Esito della votazione espressa in forma palese:
Consiglieri presenti e votanti
n. 22
Voti contrari
n. 13
Voti favorevoli
n.
Astenuti
n. 1 (Grazzini Simone)
8 (Bruni Maurizio, Cordone Marco,
Cioni Emilio, Migliorini Enzo,
Martelli Fabio, Pavese Federico,
Tricarico Vincenzo, Viti Gianluca)
La seduta è tolta alle ore 0,30.