il sogno di france il sogno di francesco di francesco

Transcript

il sogno di france il sogno di francesco di francesco
DOMENICA 4 DICEMBRE 2016 ore 20.00
20.
CINEMA VERDI Breganze
IL SOGNO DI FRANCESCO
Biglietto ingresso 2 €
di RenaudFely e Arnaud Louvet
Assisi, 1209. Francesco ha appena subito il rifiuto da parte
di Innocenzo III di approvare la prima versione della
Regola, che metterebbe i fratelli al riparo dalle minacce
che gravano su di essi. Intorno a lui, tra i compagni della
prima ora, l’amico fraterno Elia da Cortona guida il difficile
dialogo tra la confraternita e il Papato: per ottenere il
riconoscimento
ento dell’Ordine, Elia cerca di convincere
Francesco della necessità di abbandonare l’intransigenza
dimostrata finora, accettando di redigere una nuova
Regola. Ma che cosa resterebbe del sogno di Francesco?
La loro amicizia riuscirà a resistere al confronto
confront tra gli
ideali e i compromessi necessari?
Titolo originale:
Nazione:
Anno:
Genere:
Durata:
Regia:
Cast:
Produzione:
www.cineverdi.it
www.
.com/cineverdi
L'ami
Francia, Belgio, Italia
2016
Drammatico
88'
Renaud Fely, Arnaud Louvet
Elio Germano,
Germano Alba Rohrwacher, Jérémie
Renier, Olivier Gourmet, Eric Caravaca,
Yannick Renier, Marcello Mazzarella
Aeternam Films,Mir Cinematografica,
Raicinem Entre Chien Et Loup
Raicinema,
[email protected]
IL SOGNO DI FRANCESCO
Una rilettura pastorale del film a cura di don Gianluca Bernardini – direttore rivista SdC
Che san Francesco (interpretato da Elio Germano) abbia fatto un sogno è storia risaputa.
E che da quel sogno sia partito per ricostruire la Chiesa attraverso la sua scelta di vita è
materia nota, ma che quel sogno forse in qualche modo sia stato annacquato non lo si è mai
tanto conosciuto, o, per lo meno, visto così ben in scena, nonostante una lunga filmografia
sulla sua figura.
Parte da questo aspetto “Il sogno di Francesco”, diviso in 5 quadri e diretto da RenaudFely e
Arnaud Louvet che hanno scelto il punto di vista di frate Elia da Cortona (Jérémie Renier,
musa dei fratelli Dardenne), compagno di viaggio dagli inizi del "poverello" di Assisi e vero
protagonista di questa storia.
Attraverso la sua mediazione con il cardinale Ugolino (futuro papa Gregorio IX) Innocenzo III
arriverà ad approvare la Regola dei frati minori.
Edulcorata, ritoccata rispetto alla prima, frutto di un compromesso.
Lo stesso che metterà in crisi frate Elia per aver "tradito", in qualche modo, la volontà del
maestro.
Emerge un san Francesco inedito da un racconto romanzato ma anche politico.
Un film con un punto di vista che diventa talvolta nostro quando guardiamo alla Chiesa oggi e
ci domandiamo se essa sia ancora portatrice del sogno del "frate" di Assisi.
Il sogno di Francesco è anche una provocazione sapendo bene che dipende anche da noi se
crediamo, come ci ricordano gli stessi registi citando Georges Duby: "la traccia di un sogno
non é meno reale di quella di un passo".
Alcuni spunti…
“Volevo aiutarlo a costruire un mondo migliore”.
Il tema del film potrebbe, infatti, essere racchiuso in quest’espressione amara di frate Elia, di
cui la storiografia ci racconta ben poco.
E’ il sogno in qualche modo infranto, ma portato a termine nonostante tutto, secondo la
volontà della Chiesa. Contro la purezza della Parola del Vangelo, contro lo spirito di
Francesco che desiderava un'interpretazione più letterale possibile per la sua fraternità.
Sogno sì , dunque, ma anche disincanto.
Francesco con gli occhi al cielo, immerso nella bellezza della natura, Elia, invece, con i piedi
per terra, pronto a difendere l'eredità, per preservare un futuro alla Congregazione.
Con il rimorso, forse, di aver fatto male e di aver tradito l'amico nonché fratello Francesco (la
correzione della regola).
“Sorridi, Elia" gli dice ad un certo punto Francesco.
"Sorridi, Francesco" gli risponde lo stesso Elia.
Nonostante il rapporto fraterno che li lega, l'amicizia condivisa, il bene che insieme ricercano
e perseguono, può accadere che venga a mancare la gioia.
Per questo occorre rivolgere lo sguardo altrove, ad un "altro", alle stelle (bellissima scelta
registica).
Tornare a guardarle insieme, ancora una volta, per non perdere di mira l'orizzonte.
Per non restare sommersi dalle preoccupazioni e pesantezze della vita, che la rendono triste
là dove viene meno la leggerezza del cuore.
"E’ la fraternità il mondo di Dio, è la pace il mondo di Dio” ricorda Francesco.
É il suo sogno e l'ideale, trasmesso a quanti con lui hanno deciso di intraprendere la scelta
radicale del Vangelo, la "porta stretta" che conduce alla felicità in terra come in cielo.
E’ il gruppo messo in scena: Domenico, il giovane Stefano, la compagnia dei fratelli ed anche
di Chiara (Alba Rohrwacher) con le altre sorelle che vivono la bellezza dello stare insieme
(molti i momenti allegri e spensierati) e le fatiche quotidiane (insieme ai più poveri).
A questo ideale Elia deve mirare, affinché la "Chiesa" (gerarchica) non arrivi a cambiarli.