Come a Fatima sui passi di Maria

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Come a Fatima sui passi di Maria
cultura
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dell'Ufficio Comunicazioni Sociali
TIVOLI
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«SeminarLibri» nel week-end
a Biblioteca diocesana di Tivoli
parteciperà dal 22 al 24 maggio
all’iniziativa «SeminarLibri» presso il
Seminario e la biblioteca comunale, a cura
del Centro culturale Vincenzo Pacifici e
Libernauti della Luig, con uno stand di
volumi di letteratura religiosa e spirituale.
Lungo le vie del quartiere saranno allestiti
stand sugli antichi mestieri legati alla carta.
L
Domenica, 17 maggio 2015
San Vittorino Romano, la festa del 13 maggio
in comunione con il santuario portoghese
Come a Fatima
sui passi di Maria
DI
GIOVANNA BOER *
M
Il Vescovo e l’immagine della Madonna
impegni. Agenda pastorale
del vescovo Parmeggiani
iportiamo come ogni settimana l’agenda degli
impegni pastorali del vescovo Mauro
Parmeggiani, da oggi fino a domenica
prossima.
R
Oggi, alle ore 11, presso la parrocchia di Sant’Andrea
Apostolo in Subiaco, conferisce il sacramento della
Cresima;
alle ore 15.30, presso il Monastero di clausura delle
Benedettine di San Giovanni Battista in Subiaco,
incontra tutte le consacrate
della diocesi;
alle ore 18, presso la
parrocchia di San
Giuseppe Artigiano a
Villanova di Guidonia,
incontra i giovani che
partecipano ad una gara di
murales.
Domani, alle ore 10.30,
presso la Segreteria
Generale della Conferenza
Episcopale Italiana
(Roma), partecipa
all’incontro dei Vescovi
delegati per la pastorale
giovanile delle Conferenze Episcopali Regionali
d’Italia;
dalle ore 16.30 fino a giovedì 21 maggio, presso
l’Aula del Sinodo, in Vaticano, partecipa alla 68ª
Assemblea Generale dei Vescovi Italiani.
Giovedì 21 maggio, alle ore 21, incontra alcuni
studenti della diocesi presso la Casa Giovanni Paolo
II in Tivoli (Piazza Sant’Anna 8).
Venerdì 22 maggio, alle ore 21, presso il salone
parrocchiale della parrocchia del Sacro Cuore di
Gesù a Guidonia, incontra i responsabili dei gruppi
giovanili delle parrocchie della II Vicaria.
Sabato 23 maggio, alle ore 8.30, in Via Aurelia, 486,
celebra la Messa e partecipa al Consiglio Direttivo
della Confederazione delle Confraternite delle
Diocesi d’Italia;
alle ore 21, presso il Santuario di Nostra Signora di
Fatima in San Vittorino Romano, presiede la Solenne
Veglia diocesana di Pentecoste.
Domenica 24 maggio, alle ore 11, presso la
parrocchia di San Biagio Vescovo e Martire in Marano
Equo, conferisce il sacramento della Cresima;
alle ore 18, presso la parrocchia di San Biagio
Vescovo e Martire in Tivoli, conferisce il sacramento
della Cresima.
ercoledì 13 naggio 2015,
ore 21. Il suono festoso
delle campane convoca i
fedeli giunti numerosi al Santuario
di Nostra Signora di Fatima a San
Vittorino Romano, per il consueto
appuntamento con la Vergine di
Fatima.
Da lungo tempo, in comunione con
il Santuario di Nostra Signora di
Fatima in Portogallo, riviviamo
l’evento celeste che da quasi un
secolo risuona nel mondo intero.
Non si tratta di una mera abitudine,
ma di un incontro salvifico e vitale
con il Signore Gesù, attraverso
l’intercessione della nostra Madre
celeste, la Vergine Maria.
Il Rosario, infatti, pregato e
meditato processionalmente ci
prepara alla Celebrazione
Eucaristica, ad accogliere il Signore
Gesù, che si rende presente nella
sua Parola, ma soprattutto nel Pane
Eucaristico anticipo delle nozze
eterne.
A simili nozze ci invita l’evento –
Fatima: in tutte le Apparizioni la
Vergine Maria ha richiamato alla
preghiera del Rosario per ottenere la
pace nel mondo e al sacrificio per la
conversione dei poveri peccatori;
Ella ha esortato i tre Pastorelli ed
esorta ciascuno di noi a
preoccuparsi per la salvezza dei
nostri fratelli. La Vergine Maria è
stata ed è portavoce di Dio che
vuole che tutti gli uomini siano salvi
e che nessuno si perda eternamente;
per questo il Signore Gesù è venuto
fra noi, si è immolato per la nostra
salvezza, è risorto per la nostra
santificazione.
Il tredici maggio e il tredici ottobre,
primo e ultimo giorno delle
La fiaccolata notturna
Messa e fiaccolata
notturna col vescovo:
«La Madonna aiuti
la nostra debole fede
per trasformare
e rendere più bella
la nostra umanità»
apparizioni, la celebrazione assume
un carattere più solenne dovuto alla
presenza del coro diocesano e
soprattutto del nostro vescovo,
monsignor Mauro Parmeggiani che
accompagna i fedeli durante la
preghiera del Rosario e presiede la
Divina Liturgia. Le sue parole,
sminuzzando la Parola di Dio
perché sia comprensibile a tutti,
attualizzano anche il messaggio di
Fatima, eco del Vangelo stesso.
Concludendo l’omelia il vescovo ha
invocato l’intercessione di Maria di
Fatima, perché interceda per noi,
“aiuti la nostra debole fede” per
“entrare nella vita nuova che il
Signore Risorto ci ha partecipato
celebrazione
mediante il Battesimo e gli altri
Sacramenti”, volgendo il nostro
sguardo alle realtà del Cielo “per
trasformare e rendere più bella la
nostra terra, la nostra umanità”.
Una nota caratteristica di questa
serata è la fiaccolata serale. La Croce
apre la processione; l’immagine
della Vergine di Fatima si trova
circa al centro. Tutto questo ha
un carattere simbolico: la
Vergine camminando con noi ci
invita a seguire sempre Suo
Figlio, a tenere accesa la luce
della fede consegnataci il giorno
del nostro Battesimo, ad essere
luce per chi cammina nelle
tenebre del peccato, segno di
speranza per i nostri fratelli.
La “Bella Signora” assicura che
viene dal Cielo (13 maggio
1917); la luce che promana da
Lei o nella quale è immersa è Dio
stesso che rende bella la Vergine
Maria. Ella riversa la stessa luce sui
tre Pastorelli rendendoli partecipi
dell’evento divino e impregnandoli
della presenza del Signore; questo,
però, non è un privilegio dei tre
Pastorelli, ma è un dono per tutti. Le
Apparizioni, infatti, si concludono
con il Signore Gesù che benedice,
offre il Bene, Se stesso, a tutti: ecco
perché il Messaggio di Fatima non è
un privilegio per pochi, ma, come il
Vangelo, è un dono per tutti.
L’evento – Fatima è un messaggio di
misericordia, di perdono, di pace, di
speranza e la Vergine addita il Suo
Cuore Immacolato quale via sicura e
cammino certo che conduce a Dio.
O Vergine di Fatima, in questo
tempo a Te ci affidiamo, in Te
confidiamo; prendici per mano e
conduci tutti noi al Tuo Figlio Gesù.
* suora Oblata
di Maria Vergine di Fatima
5xmille
Sabato la Veglia di Pentecoste
Il Consultorio, l’ascolto e l’aiuto
Pentecoste. È un giovane, secondo il Vangelo di Marco, ad annunciare che Gesù, il crocifisso, è risorto e ci
precede in Galilea (Cfr. Mc 16, 6–7), là dove tutto è cominciato. La celebrazione vigiliare diocesana sarà una liturgia della Parola caratterizzata dal Lucernario
presso il piazzale antistante la cripta del Santuario: il
vescovo accenderà il fuoco attingendo dalla luce del
Cero pasquale, a significare l’esperienza dell’annuncio del Risorto avvenuto da parte del giovane del vangelo di Marco. La processione verso il Santuario, nostro ritorno in Galilea, ci porterà a vivere l’incontro con
la Parola di Dio permettendo al Risorto di fissare il suo
sguardo d’amore sulla nostra vita come accadde per
il giovane ricco. Una rinnovata immersione nell’Acqua e nello Spirito ci renderà capaci di lasciare, come
il giovane che da lontano seguiva Gesù, ciò che ci impedisce di incontrare il Risorto nell’esperienza della
Croce, liberi per testimoniare e annunciare: davvero
quest’uomo è il Figlio di Dio! (Mc 15, 39).
l consultorio diocesano “Familiaris Consortio”, si ispira ai principi della morale cristiana e opera come servizio al pubblico. Agisce nello spirito di volontariato caratterizzato dalla competenza professionale degli operatori, promuove l’attuazione e il potenziamento dei valori del matrimonio e della famiglia
secondo lo spirito cristiano. Il consultorio è un vero
e proprio laboratorio di formazione, prevenzione e
servizio di consulenza a tutela e sostegno della famiglia e della persona, dal concepimento alla morte
naturale. Lo scorso anno, il consultorio ha accolto oltre 1000 persone, anche interi nuclei familiari; ha
partecipato a progetti ed iniziative a sostegno delle
famiglie; ha realizzato progetti sulla genitorialità ed
affettività; ha seguito molte donne prima, durante e
dopo la gravidanza. Devolvere il 5 per mille alla Fondazione “Consultorio Familiaris Consortio” Onlus è
semplice: tutti i moduli della dichiarazione dei redditi (Cud, 730 e Unico) hanno un apposito spazio dedicato al “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus)” dove apporre la propria
firma e indicare il nostro codice fiscale: 94064660585.
abato 23 maggio alle 21 presso il Santuario di NoSstra
Signora di Fatima in San Vittorino la Chiesa tiburtina vivrà la celebrazione diocesana della Veglia di
I
l fine di realizzare il
programma pastorale,
l’Ufficio Migrantes si è
impegnato nell’ascolto dei
giovani migranti presenti sul
territorio. È nato, così, il
gruppo giovanile di migranti,
composto da studenti,
richiedenti asilo e immigrati
di seconda generazione, che
si riunisce con le finalità di
supporto e orientamento
A
spirituale, morale e sociale.
Nella sera del 7 maggio, il
Vescovo ha incontrato una
trentina di giovani per un
momento di dialogo e di
convivialità. Dopo la
preghiera iniziale e una
introduzione di don Denis
Kibangu Malonda, incaricato
dell’Ufficio diocesano
Migrantes e parroco di Santa
Maria Goretti in Villalba, i
presenti hanno ascoltato 3
testimonianze: la prima, di
un giovane proveniente dal
Congo, che dopo essersi
laureato in Ingegneria
meccanica a Napoli, sta
attualmente studiando alla
“Sapienza”. La seconda
testimonianza, è stata quella
di un rifugiato originario
della Nigeria, il quale ha
dovuto superare molte
difficoltà e pericoli proprio
perché cristiano. Con tante
difficoltà e sacrifici ha
attraversato diversi paesi e
affrontato la traversata dalla
Libia a Lampedusa, nella
speranza di trovare in una
terra cristiana pace e lavoro.
La terza testimonianza è stata
di un giovane della seconda
generazione, di origine
iraniana, che ha raccontato il
suo percorso di integrazione
culturale, culminata nella
scoperta della fede cristiana.
Dopo un brano del
messaggio del Papa, il
Vescovo ha incoraggiato i
giovani affinché possano
sentirsi pienamente parte
della Chiesa tiburtina non
solo in virtù della fede e
dell’appartenenza all’unica
Chiesa ma anche perché
accolti da una “Chiesa senza
frontiere, madre di tutti”. Due
messaggi importanti: uno
agli immigrati che riguarda il
dovere di non chiudersi in se
stessi e di non isolarsi. Il
secondo, ai giovani locali
circa la necessità di
dimostrare di non essere
“bamboccioni”, prendendo
esempio proprio dai giovani
immigrati e cogliendo quel
La SS. Trinità
messa in scena
fficina E.S.T. – Officina Culturale della Regione Lazio
presenterà il 24 maggio alle
ore 17.30, a Subiaco, in apertura della manifestazione Primavera alla Rocca – Contemporanea Aniene Pop Festival (24 maggio – 20 giugno) lo
spettacolo Santissima Mia, menzione speciale al Festival I Teatri del Sacro, della Compagnia Errare Persona/Officina Casa d’Arte. Con questo
evento, Officina E.S.T. attiva nella zona compresa tra Tivoli e Subiaco,
vuole porre l’accento sullo stretto legame esistente tra territorio, tradizioni popolari e spiritualità sacra.
Santissima mia è l’espressione che si
usa nel basso Lazio per indicare la
massima forma di devozione a Dio,
in quanto uno e trino. L’accezione
femminile crea una particolare ambiguità che solo in quei luoghi è
comprensibile,
perché si parla
della Santissima
Trinità.
Nel
2008 è iniziata,
da parte del
gruppo,
una
lunga fase di ricerca sul territorio che ha portato alla realizzazione dello spettacolo “Ninetta
e le altre – le marocchinate del ‘44”, incentrato sul tema della seconda guerra mondiale
sul fronte di Montecassino e sugli
stupri che subì la popolazione civile. Questa ricerca, che ha portato alla creazione di un primo nucleo di
archivio storico di memoria orale, ci
ha messo di fronte ad un materiale
di storie e riti legati al sacro in un territorio in cui il culto è sempre andato di pari passo con la cultura. Ne è
nata una ricerca quasi antropologica sulle tradizioni popolari del basso Lazio legate ai culti sacri, in particolare ai pellegrinaggi: al santuario
di Vallepietra della Santissima Trinità e all’originale canto delle zitelle, al santuario mariano di Canneto
e al miracolo del sangue liquefatto di
San Lorenzo ad Amaseno e infine
con Montecassino, luoghi di culto
antichissimi e fondamentali per la
diffusione della cristianità ma spesso trascurati e poco noti.
Attraverso questa ricerca dei rituali,
delle storie e delle leggende legate alle grazie, ai canti popolari, si racconta
la storia di 4 donne, snodata tra questi pellegrinaggi, con visioni di santi, ricerca di Dio e amore per la vita.
Quattro storie ispirate da fatti realmente accaduti, 4 Cassandre cristiane che vivono il rapporto con la religione in modo emotivo e totale, fino a ritrovarsi ad essere studiate in
manicomio come delle cavie, o esse
stesse come delle creature soprannaturali. Donne proclamate sante per
devozione popolare e ritenute pazze dalla scienza, ma semplicemente
innamorate della loro fede. Questo
cammino porterà la Maria ad essere
analizzata e ricoverata come visionaria e schizofrenica, per quello, che
portato all’estremo, è un vero e proprio conflitto di civiltà interno al nostro mondo Occidentale: un laicismo forzato che sfocia in un ateismo
senza se e senza ma, considerato come forma di emancipazione, e un
desiderio spirituale antico vissuto in
modo totale e di cui vere protagoniste sono sempre le donne.
O
Continua in diocesi
la «Lectio» mensile
La via per una Chiesa senza frontiere
L’incontro promosso
dall’Ufficio Migrantes
con i giovani immigrati
presenti in diocesi
spettacolo
ontinua l’esperienza di Lectio divina mensile in alcune
comunità della diocesi, dove ai partecipanti è offerta la
possibilità di ascolto della Parola di Dio, di meditazione
personale, di condivisione nei cenacoli della Parola e di
preghiera. L’esperienza aiuta a riscoprire l’appartenenza alla
comunità che nasce dall’ascolto della Parola e a vivere
relazioni profonde, nelle quali ciascuno condivide la vita,
partendo dalla Parola di Dio. Il Vangelo di Marco
accompagna il cammino, aiutando ad approfondire la
conoscenza di Gesù e dell’autentico discepolo. Il Concilio
afferma: “È necessario che la predicazione ecclesiastica come
la stessa religione cristiana sia nutrita e regolata dalla Sacra
Scrittura” (DV 21). San Girolamo ci persuade che “ignorare le
Scritture è ignorare Cristo” (Comm. in Is., Prol.: PL 24, 17) e
pone tutti in atteggiamento di ascolto orante della Parola di
Dio. Preziosa l’opera dei missionari che con generosità si
pongono a servizio delle comunità.
C
messaggio di vita,
profondamente cristiano,
dato dalla sofferenza e dal
sacrificio per perseguire i
propri obiettivi. Infine il
Vescovo, dopo aver ricordato
le tante vittime delle tragedie
della migrazione ed aver
lanciato un messaggio di
solidarietà ai tanti profughi,
ha dato la benedizione del
Signore.