Nato per liberarci dalle tenebre
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Nato per liberarci dalle tenebre
l’iniziativa www.diocesitivoli.it Presepe vivente a Tivoli Pagina a cura dell'Ufficio Comunicazioni Sociali TIVOLI Piazza Sant’Anna 2 00019 Tivoli Tel.: 0774.335227 Fax: 0774.313298 e-mail [email protected] 14 l 6 gennaio, alle 16.15 presso la chiesa di San Silvestro, inizierà il corteo dei Magi che sfilerà lungo le vie per raggiungere la Cattedrale dove alle 17.30 il Vescovo presiederà la Messa dell’Epifania. Dopo il bacio del Bambino ci si sposterà presso il Giardino Coccanari per la rappresentazione del presepe vivente organizzato dall’Oratorio e dagli amici del Duomo in memoria di Ida Conti la prima ideatrice dell’evento. I Domenica, 4 gennaio 2015 il Natale. «Il Salvatore dell’umanità entra nella storia di ogni epoca, diviene il Dio che vince ciò che rende l’uomo meno degno di dirsi uomo» «Nato per liberarci dalle tenebre» presentato il libro di Marguccio «Cantate al Signore!», dal gregoriano al beat i dice che il canto gregoriano sia nato per ispirazione divina. Una colomba, un giorno, si sarebbe posata sulla spalla di papa Gregorio Magno e gli avrebbe sussurrato nell’orecchio tutte le melodie dell’Antifonario. È solo una delle tantissime curiosità che possiamo leggere nel libro “Cantate al Signore! Chiesa e musica dal Gregoriano alla Messa Beat” scritto da Antonio Marguccio, giornalista trentenne di Tivoli, già autore di numerose inchieste pubblicate dalla Radio Vaticana e dall’Agenzia Fides. Il volume è concepito come una “storia avventurosa” della musica sacra, dal canto di Gesù ai giorni nostri, e offre un’esauriente panoramica di opere, personaggi, situazioni, documenti ecclesiastici. «La storia della musica liturgica cristiana – scrive l’autore – è in un certo senso la storia della musica universale se, come risulta sfogliando qualsivoglia manuale, tutto il meglio della musica europea e mondiale, dal gregoriano a Palestrina, da Mozart a Stravinskij fino ad arrivare persino a Stockhausen, è nato o è stato ispirato dal rituale cattolico, in primo luogo dalla celebrazione eucaristica, la Messa. Pochi però sanno che le migliaia e migliaia di spartiti prodotti per il culto cattolico in tutto questo tempo, dai più mediocri ai capolavori assoluti, hanno alle spalle vicende spesso tormentate che vedono protagonisti Santa Madre Chiesa e una schiera di musicisti noti e meno noti». I grandi capolavori della musica sacra, come la Missa Papae Marcelli di Giovanni Pierluigi da Palestrina o il famoso La storia della Requiem incompiuto di Mozart, musica sacra dai vengono ricostruiti nei minimi particolari. Marguccio immerge grandi capolavori il lettore nella Roma papalina di del gregoriano a fine Cinquecento, nella Vienna mozartiana del Settecento, fruPalestrina, da nella psicologia dei musicisti, Mozart a Stravinskij, ga analizza persino la loro situazione economica, presenta i fino alla prima principali mecenati ecclesiastici Messa beat eseguita e non perde mai di vista il contesto liturgico ed ecclesiale. Mola Roma il 27 aprile to spazio è dato anche al perio1966 do della riforma ceciliana (che vide protagonisti San Pio X e il musicista Lorenzo Perosi) e, nella parte finale, al fenomeno degli “schitarramenti”. In quest’ultimo caso l’autore mette a disposizione una serie di informazioni inedite e retroscena clamorosi sulla prima Messa beat della storia eseguita a Roma il 27 aprile 1966, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca delle riviste dell’epoca. Il saggio appare in un certo senso “ratzingeriano” in quanto riprende e spiega molte riflessioni di Joseph Ratzinger– Benedetto XVI, grande cultore di musica, soprannominato il “Mozart della teologia” per le sue riflessioni profonde ed originali. La presentazione ufficiale del libro – unita a un concerto a cura del Coro Polifonico “Giovanni Maria Nanino” diretto dal maestro Maurizio Pastori – si è tenuta a Tivoli lo scorso 13 dicembre presso le Scuderie Estensi. Per l’occasione il Vescovo Parmeggiani ha inviato un messaggio di saluto al dottor Marguccio e ai partecipanti, esortando «a scoprire il valore della musica sacra che – a suo avviso – dai tempi della Messa beat ha sempre bisogno, come auspicava Papa Benedetto XVI, di purificarsi per purificare ed elevare l’anima e diventare autentico mezzo di adorazione di Dio». S Quel bisogno di meraviglia onosciamo tutti la poesia di Gozzano sull’ansia di Giuseppe alla ricerca di un alloggio per Maria in procinto di dare alla luce il Figlio. Dopo i rintocchi della Mezzanotte il poeta riflette sul lungo tempo in cui “s’attese quest’ora su tutte le ore”. Ricordiamo anche l’emozione, durante le recite, nell’invocare campane e cornamuse a divulgare la straordinaria nascita di Dio. Abbiamo sempre bisogno di provare meraviglia di fronte a “un Bambino nato per noi, sorgente di pace e gioia”. (G.C.) C Nelle omelie del tempo di Natale il vescovo ha ringraziato Dio per i doni della vita, della libertà e della dignità di essere suoi figli DI GABRIELLA CARNEVALI N elle omelie di Natale e in quelle delle celebrazioni di fine e inizio anno, il vescovo Mauro Parmeggiani ha commentato il mistero di Dio che ha preso la nostra carne per salvare tutti gli uomini; di Dio che è diventato come noi per portare la pace e per insegnarci ad agire nella libertà; di Dio che attraverso Maria ci ha adottati come figli nel Figlio. In Cattedrale, durante la Messa del 24 dicembre, il nostro Pastore, richiamandosi alla liturgia della Parola, ha spiegato ai fedeli che “Il Salvatore dell’umanità entra nella storia dell’uomo di ogni epoca e di ogni luogo, diviene il Dio che vince ciò che rende l’uomo meno degno di essere chiamato uomo”. Non è mancato nella riflessione impegni pastorali del vescovo L’agenda della settimana M artedì 6 gennaio, alle ore 13, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Popolo a Villalba di Guidonia, partecipa al pranzo con i poveri organizzato dalla Caritas interparrocchiale di Villalba e Tivoli Terme; alle ore 17.30, in Cattedrale, presiede la Messa nella Solennità dell’Epifania Mercoledì 7 gennaio, alle ore 19.30, presso la parrocchia di Nostra Signora di Lourdes all’Albuccione, incontra le associazioni di volontariato operanti in quella comunità. Giovedì 8 gennaio, alle ore 19.30, presso la Sala Faveri della Curia Vescovile di Tivoli, incontra il Consiglio pastorale diocesano. Venerdì 9 gennaio, alle ore 20.30, presso la parrocchia di San Filippo Neri in Collefiorito di Guidonia (Chiesa degli Angeli), partecipa al II Incontro della Scuola di preghiera diocesana per i giovani. Sabato 10 gennaio, alle ore 10.30, presso la parrocchia di San Filippo Neri in Collefiorito di Guidonia, celebra la Messa e conferisce il sacramento della Cresima. Domenica 11 gennaio, alle ore 11, nella parrocchia di Santa Maria Assunta in Paterno, celebra la Messa e conferisce il sacramento della Cresima. qualche richiamo del passato per meglio comprendere le vicende della salvezza: nell’VIII secolo prima di Cristo, il popolo di Israele era terrorizzato dagli Assiri che stavano per giungere a Gerusalemme. L’annuncio di Isaia sulla grande luce che avrebbe dissipato le tenebre, riportò gioia e speranza: “Dio potente, Padre per sempre” non potrà mai abbandonare i propri figli. La profezia si è realizzata a Betlemme di Giudea 2000 anni fa. Oggi, tuttavia – ha detto il Vescovo – l’uomo appare ancora senza senso mentre sperimenta il buio esistenziale, antropologico, etico ed economico; in questa opacità Dio nasce per noi e ci indica come vivere “con sobrietà, giustizia e pietà nell’attesa della beata speranza”. Nel giorno di Natale monsignor Parmeggiani ha approfondito il mistero dell’amore di Dio–Uomo: “Come può Dio diventare Gesù di Nazaret? L’Altissimo dirigendosi verso di noi ridiventa ancor più se stesso, vive in una maniera totalmente inedita il suo essere Figlio del Padre capace di ascoltare la volontà del Padre di salvare tutti i Suoi figli, noi, il suo popolo, restituendoci il senso della vita”. Ed ecco quali gli atteggiamenti dell’uomo necessariamente derivanti dall’evento del Natale: il prendersi cura del prossimo e la preghiera. Nelle omelie dell’anno concluso e del nuovo ancora da trascorrere il nostro Pastore, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, alla presenza del sindaco Proietti e delle autorità cittadine, sia nella Messa di ringraziamento del 31 dicembre che in quella del 1° gennaio che celebra la divina maternità di Maria, ha ringraziato Dio per i doni della vita, della libertà e della dignità di essere Suoi figli. Nella celebrazione serale conclusasi con il canto del Te Deum, il Vescovo ha invitato ad accogliere l’amore di Dio e a trasformarlo con l’impegno di gesti di accoglienza e di denuncia di qualsiasi forma di schiavitù e violazione della dignità umana. Nel primo giorno dell’anno il commento alla Parola ha messo in primo piano il prezioso dono della pace che riguarda tutta l’umanità, in quanto “tutti siamo, grazie al Figlio di Maria venuto nel mondo, figli dello stesso Dio e Padre e quindi fratelli tra noi. Non una fratellanza ideale ma reale, molto più vera e forte di quella che esiste tra due fratelli di sangue … Gesù, il Figlio unigenito del Padre nato da Maria è il primogenito di molti fratelli, Colui nel quale l’umanità trova una risposta al suo desiderio profondo, anche se spesso inespresso, di unificazione e di pace”. I priori riflettono sui giovani Ecco le proposte dei pellegrinaggi mosaico Givani, II Incontro della Scuola di preghiera V enerdì 9 gennaio prossimo, a partire dalle ore 20.30, tutti i giovani della diocesi dai 16 anni in su sono invitati al secondo incontro della scuola diocesana di preghiera presso la parrocchia di San Filippo Neri in Collefiorito di Guidonia (Chiesa degli Angeli). Dopo il primo incontro guidato dal vescovo Parmeggiani sarà monsignor Giuseppe Mani, arcivescovo emerito di Cagliari a condurre le meditazioni sul tema “Beati” secondo lo schema offerto dal sussidio “È il Signore”. Durante l’incontro si imparerà ad adorare l’Eucaristia, a stare in silenzio, ad ascoltare quanto il Signore vuole dire ai cuori attraverso la sua Parola e si troverà sicuramente sostegno per la vita quotidiana che senza di Lui rischia di divenire vuota e triste. I sacerdoti presenti e monsignor Parmeggiani saranno disponibili per le confessioni. Diversi gli itinerari spirituali indicati per questo anno dall’Ufficio diocesano Inizio a febbraio con Lourdes Ufficio Pellegrinaggi diocesano offre ai fedeli diversi percorsi religiosi presso luoghi che danno un contributo alla crescita della nostra fede. Per l’inizio dell’anno 2015, vengono proposti pellegrinaggi a Lourdes dal 7 al 12 febbraio; a San Giovanni Rotondo, sulle orme di San Pio, il 21 e 22 febbraio e il 13 e 14 marzo; a Sotto il Monte il 7 e 8 marzo e i primi giorni di aprile. Il pellegrinaggio a Torino, per L’ l’Ostensione della Sindone, il 15 e 16 giugno, sarà presieduto dal nostro vescovo monsignor Mauro Parmeggiani. Sono inoltre in preparazione altri tre pellegrinaggi: un viaggio in Croazia con visita turistica a Medjugorje; dal 27 aprile al 1° maggio 2015, un percorso in Terra Santa e dal 21 al 26 agosto 2015 un pellegrinaggio a Lourdes in concomitanza con quello dell’Unitalsi Romana–Laziale. Come già comunicato, l’Ufficio Pellegrinaggi intende far da tramite alle parrocchie che organizzano già pellegrinaggi, viaggi culturali e viaggi turistico–religiosi con l’accompagnamento di un sacerdote, come guida e celebrante. Per ogni informazione sulle proposte dell’Ufficio o per la realizzazione di un percorso personalizzato, si può contattare il direttore dell’Ufficio, don Mario De Simone, tramite telefono 06/2266175 oppure via email [email protected]. resentando ai responsabili delle Confraternite la sua lettera pastorale, il Vescovo ha voluto risvegliare i motivi originali da cui sono sorti questi sodalizi: «Se sotto i sacchi dei confratelli, dovessimo scoprire persone non autenticamente cristiane, sarebbe penoso: puro folclore!». La trasmissione della fede ai giovani passa dalla testimonianza di vita degli adulti, in speciale modo di quelli che sventolano stendardi, procedono in pubblico con simulacri di santi e si vantano di celebrare feste religiose. Alla ricerca affannosa di intessere relazioni e trovare dei punti di riferimento, il giovane non trova sempre negli adulti testimonianze solide per potersi relazionare con Dio. Si deve quindi lavorare insieme per questi figli, per mostrare loro il bene prezioso della fede, nel vissuto di una Chiesa bella, gioiosa e coerente. P