Macchie e fantasia - Direzione Didattica Statale Vietri sul Mare

DIREZIONE DIDATTICA VIETRI SUL MARE
Anno scol. 2010/2011
Macchie e fantasia
SCUOLA DELL’INFANZIA BENINCASA
Sezione B
Docenti: POETA A. e D’ANGOLA A.
ELABORATO DAI BAMBINI
di
5 ANNI …
TEMPERA
TANTA
IMMAGINAZIONE
NARRAZIONE E IMMAGINE
L’immagine può essere un supporto narrativo che aiuta a creare il figurativo personale quando per la
scarsa elencazione di dettagli nella fiaba, il bambino non riesce a cogliere pienamente la potenza
narrativa.
Tuttavia non bisogna fornire un eccesso di immagini: troppe figure farebbero di una narrazione un
disegno animato o un fumetto.
La narrazione suscita comunque immagini nel nostro cervello e che la fantasia da forma e colore a
paesaggi e personaggi, i quali rimangono però virtuali e personali. Per chi non è più abituato a
“immaginare” allora può essere utile la figura illustrata; a volte invece, in un procedimento inverso,
l’immagine suscita una storia, un narrato che, se rispetta alcuni canoni, può diventare una fiaba.
Questo uso dell’immagine è improprio: essa non è più un supporto per creare il proprio figurativo, ma
è la causa scatenante della narrazione.
Purtroppo le immagini che si utilizzano hanno la caratteristica di essere ben definite e, anche se
possono essere stravolte nella loro natura, impongono comunque un codice di lettura molto netto.
Per ottenere una immagine che ognuno può personalizzare, un’immagine indefinita, ma
individualmente definibile, un’immagine polimorfa e camaleontica bisogna ricorrere all’uso delle
macchie, che sono facili da eseguire e che diventano spontaneamente metafore di immagini, leggibili
a vari livelli secondo il gusto e le conoscenze di ognuno.
ATTIVITÀ
Nel percorso di questa attività abbiamo sperimentato la qualità, l’espressività e le infinite possibilità
offerte dal “colore”.
Abbiamo giocato con le macchie per inventare e comporre le immagini di tante storie colorate, dove
ognuno ha dato spazio alla propria fantasia, creando personaggi e paesaggi che per ognuno
rimarranno metafore di immagini virtuali e personali a vari livelli, secondo il gusto e le conoscenze di
ogni bambino.
TITOLO DELLA STORIA: “IL CASTELLO DI MARE BLU”
AMBIENTAZIONE: giardino di un castello, sull’isola di Mare Blu.
PERSONAGGI INDIVIDUATI DAI BAMBINI ATTRAVERSO LE MACCHIE: il mostro Biffo, un albero, la rosa
Elisabetta, due uccellini (Filippo e Filippetta), due picchi (Tic e Toc), le farfalle (Lucilla, Elisa, Lulu e Melodi), il
granchio salterino, la rana Fortunata, il vaso con i fiori, il vulcano.
“IL CASTELLO DI MARE BLU”
IN UN CASTELLO, SULL’ ISOLA DI MARE BLU, VIVEVA UN MOSTRO DI NOME BIFFO CHE PASSAVA GRAN PARTE DEL SUO
TEMPO A SUONARE IL FLAUTO PER ELISABETTA, UNA ROSA DAL COLORE GIALLO, COME IL SOLE, DI CUI ERA
INNAMORATO.
IL SUONO DEL FLAUTO ERA COSI’ DOLCE E MELODIOSO CHE EMOZIONAVA ELISABETTA A TAL PUNTO DA FARLA
DIVENTARE TUTTA ROSSA.
NEL GIARDINO DI QUESTO CASTELLO C’ERA UN GROSSO ALBERO CHE OSPITAVA DUE PICCHI DI NOME TIC E TOC, DUE
UCCELLINI FILIPPO E FILIPPETTA E LE FARFALLE LUCILLA, ELISA, LULU’ E MELODI CHE PASSAVANO INTERE GIORNATE A
GIOCARE CON ELISABETTA.
UN GIORNO, IL GRANCHIO SALTERINO E LA RANA FORTUNATA SI TROVARONO A PASSARE NELLE VICINANZE DEL
CASTELLO E NOTARONO ELISABETTA. LA TROVARONO MOLTO BELLA E SUBITO PENSARONO DI RECIDERLA E DI
METTERLA INSIEME AD ALTRI FIORI NEL VASO CHE AVEVANO A CASA PER GODERE, ACHE, DEL SUO SOAVE PROFUMO.
LA FARFALLA MELODI CHE, AVEVA ASCOLTATO I DISCORSI DI SALTERINO E FORTUNATA, CORSE IMMEDIATAMENTE AD
AVVISARE GLI UCCELLINI; FILIPPO E FILIPPETTA VOLARONO IN AIUTO DI ELISABETTA, AFFERRARONO TRA LE ZAMPE I
DUE INTRUSI E LI GETTARONO NEL VULCANO CHE SI TROVAVA ANCH’ESSO SULL’ISOLA.
E COSI’ ELISABETTA FU SALVA.
TITOLO DELLA STORIA: “LA FORESTA DEL TERRORE”
AMBIENTAZIONE: foresta
PERSONAGGI INDIVIDUATI DAI BAMBINI ATTRAVERSO LE MACCHIE: il pipistrello Polli, la farfalla Chitty, i
pappagalli Molli e Malli, gli uccellini, il fantasma Gufotto, il drago sputafuoco , il vaso magichello .
“ LA FORESTA DEL TERRORE “
MOLLI E MALLI DUE GIOVANI PAPPAGALLINI VIVONO CON I LORO AMICI ED ALTRI UCCELLINI NELLA
FORESTA.
SONO FELICI, TRASCORRONO IL LORO TEMPO A CANTARE E A DIVERTIRSI, MA ECCO CHE ARRIVA
NELLA FORESTA IL FANTASMA GUFOTTO, QUESTO DA LA CACCIA AGLI UCCELLINI ED E’ GHIOTTO
SOPRATTUTTO DI PAPPAGALLINI.
A CONSIGLIARE GUFOTTO DI ABITARE IN QUESTA FORESTA E’ IL DRAGO SPUTAFUOCO IL QUALE E’
CATTIVO E SPIETATO.
LA FARFALLA CHITTY NON NE PUO’ PIU’ DI VEDERE GUFOTTO MANGIARE I SUOI AMICI UCCELLINI E
DECIDE DI FARE QUALCOSA.
CHIAMA IL VASO MAGICHELLO CHE ACCETTA VOLENTIERI DI AIUTARE LA SUA AMICA CHITTY.
MAGICHELLO CON I SUOI PROFUMI MAGICI ATTIRA NEL SUO VASO IL FANTASMA GUFOTTO CHE NE
RIMANE PRIGIONIERE PER SEMPRE.
TITOLO DELLA STORIA: “LA MONTAGNA DEI GRANCHI BALLERINI”
AMBIENTAZIONE: montagna
PERSONAGGI INDIVIDUATI DAI BAMBINI ATTRAVERSO LE MACCHIE: i lupi draghi, la zanzara Zanzarella, il
pipistrello Polli, i granchi ballerini.
“LA MONTAGNA DEI GRANCHI BALLERINI”
IN UNA MONTAGNA VIVONO DEI LUPI CHE SOMIGLIANO A DRAGHI, QUESTI HANNO UNA LINGUA
LUNGHISSIMA E DALLA LORO BOCCA ESCE IL FUOCO.
NELLE VICINANZE DELLA MONTAGNA C’E’ IL VILLAGGIO DOVE VIVONO I GRANCHI CHE
PASSANO IL LORO TEMPO A BALLARE E FARE BALDORIA E PER QUESTO MOTIVO SONO CHIAMATI
GRANCHI BALLERINI.
I LUPI NON SOPPORTANO TUTTO QUEL BACCANO E DECIDONO DI’ INCENDIARE IL VILLAGGIO, MA IL
PIPISTRELLO POLLI CHE E’ LORO AMICO SENTE LA NOTIZIA E CORRE A SALVARLI.
CHIEDE AIUTO ALLA SUA AMICA ZANZARELLA, CHE A SUA VOLTA CHIEDE AIUTO ALLE SUE AMICHE.
QUESTE SI RECANO DAI LUPI ED INIZIANO A PUNGERLI.
I LUPI PER LIBERARSI DALLE ZANZARE SCAPPANO VERSO IL FIUME, SI TUFFANO IN ACQUA, MA DALLA
FRETTA HANNO DIMENTICATO DI’ NON SAPER NUOTARE,
I LUPI ANNEGANO E LE ZANZARE TORNANO SULLA MONTAGNA DEI GRANCHI BALLERINI.
TITOLO DELLA STORIA: “SUL PIANETA MARTE”
AMBIENTAZIONE: Il pianeta rosso (Marte )
PERSONAGGI INDIVIDUATI DAI BAMBINI ATTRAVERSO LE MACCHE: la talpa scavatrice, la farfalla fantasma,
l’aquila Becco lungo, un diavoletto.
“ SUL PIANETA MARTE “
SUL PIANETA MARTE VIVE LA TALPA SCAVATRICE, CAPACE DI’ SCAVARE PROFONTE GROTTE SOTTO TERRA, LA
FARFALLA FANTASMA CON LE ALI A FORMA DI’ PIPISTRELLO E UN’AQUILA CHIAMATA BECCO LUNGO, PERCHE’ HA UN
BECCO LUNGHISSIMO.
VIVONO IN FELICE ARMONIA FINO A QUANDO NON ATTERRA SU MARTE UNO STRANO MISSILE.
DA QUESTO MISSILE SCENDE UN DIAVOLETTO TANTO, TANTO PESTIFERO, CHE PORTA SCOMPIGLIO SUL PIANETA.
GLI ABITANTI DI’ MARTE DECIDONO DI’ FARE QUALCOSA.
LA TALPA SCAVATRICE SCAVA UNA GROSSA BUCA, LA FARFALLA PIPISTRELLO CONVINCE IL DIAVOLETTO A VISITARE LA
BUCA, FACENDOGLI CREDERE CHE NELLA BUCA C’E’ UNA BACCHETTA MAGICA CHE ESAUDISCE TUTTI I DESIDERI.
IL DIAVOLETTO VOLENDOSI IMPOSSESSARE DELLA BACCHETTA ENTRA DI’ NASCOSTO, MA AD ASPETTARLO NON C’E LA
BACCHETTA MA l’AQUILA BECCO LUNGO CHE LO AFFERRA NEL BECCO E LO RIPORTA SUL MISSILE RISPEDENDOLO
NELLO SPAZIO LONTANO DAL LORO PIANETA, COSI’ FINALMENTE SU MARTE TORNA LA PACE E L’ARMONIA DI’ SEMPRE.
TITOLO DELLA STORIA: “IL CANGURO SALTO LUNGO”
AMBIENTAZIONE: la steppa dell’Australia
PERSONAGGI INDIVIDUATI DAI BAMBINI ATTRAVERSO LE MACCHIE: il canguro Salto Lungo, la rana
Caterina, l’ape Gelsomina, il leprotto Rino, il toro Romeo,
“IL CANGURO SALTOLUNGO”
NELLA STEPPA AUSTRALIANA VIVE IL CANGURO SALTO LUNGO, CHIAMATO COSI’ PERCHE’ QUANDO CORRE SUPERA
TUTTI. OGNI ANNO NELLA STEPPA SI SVOLGE UNA GARA DI’ VELOCITA’, LUI ESSENDO MOLTO VELOCE E’ SEMPRE IL
PRIMO A RAGGIUNGERE IL TRAGUARDO E QUESTO NON PIACE AI SUOI VICINI DI’ TANA. QUELL’ANNO DECIDONO DI’
FARGLI PERDERE LA GARA ANCHE A COSTO DI’ BARARE.
RINO IL LEPROTTO ORGANIZZA L’INGANNO; TU CATERINA NON APPENA SALTO LUNGO VA A DORMIRE NASCONDITI NEL
SUO MARSUPIO E POCO PRIMA DELL’ARRIVO DA BUONA RANA FAI UN LUNGO SALTO E RAGGIUNGI PER PRIMA IL
TRAGUARDO.
IL TORO ROMEO CHE AVEVA ASCOLTATO LA CONVERSAZIONE E NON APPROVAVA IL LORO COMPORTAMENTO DECIDE
DI’ INTERVENIRE.
CHIAMA L’APE GELSOMINA, GLI RACCONTA DELL’INGANNO E POI GLI DICE DI’ NASCONDERSI ANCHE LEI NEL MARSUPIO
E PRIMA CHE LA RANA SALTA FUORI DAL MARSUPIO DEL CANGURO DI’ PUNGERLA.
GELSOMINA FA ESATTAMENTE CIO’ CHE HA DETTO ROMEO, LA RANA SENTENDO UN FORTE BRUCIORE, SALTA FUORI
DAL MARSUPIO E FINISCE DENTRO AD UNO STAGNO, COSI’ ANCORA UNA VOLTA SALTO LUNGO HA VINTO LA GARA.