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Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - INDICE verbale Consiglio Comunale del 12 Febbraio 2013 Aperta- Punto 1): “Crisi industriale a Piombino. Valutazioni e Prospettive” Da pag. 1 a pag.49 Torna all'indice -Seduta Tematica Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 1 CITTA' DI PIOMBINO VERBALE CONSIGLIO COMUNALE 12 FEBBRAIO 2013 ORE 09.30 Il Segretario Generale - Maria Luisa Massai Effettuato l'appello nominale dei consiglieri, i presenti risultano numero 28 pertanto la seduta e’ valida. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni (…) Consiglio tematico, un Consiglio importante per la Citta' di Piombino ma non solo. Io vorrei salutare tutti i presenti naturalmente e ringraziare coloro che porteranno il loro contributo alla discussione che faremo questa mattina: l'Assessore Gianfranco Simoncini delle Attivita' Produttive Formazione Lavoro della Regione Toscana, il Presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufa', i Sindaci della Val di Cornia che hanno dato la loro adesione ma oltre alla Val di Cornia l'adesione l'abbiamo avuta anche dal Sindaco di Follonica, un territorio molto piu' vasto del nostro ma interconnesso alla Val di Cornia con vari aspetti economici interconnessi anche oltre. E quindi ecco questa adesione che noi giudichiamo essenziale e importante. Inoltre voglio sottolineare la (…) nel ringraziare la presenza di Piero Nardi, Commissario Straordinario per la Lucchini, Leandro Nannipieri, Amministratore Delegato Arcelor/Mittal, Gabriele Pezzola, Responsabile Tenaris; le associazioni di categoria del nostro territorio e tutte le organizzazioni sindacali. Quindi e' un nutrito gruppo di interventi che richiama al tema in discussione: “Crisi industriale a Piombino, valutazioni e prospettive.”. Permettetemi di dire che le valutazioni purtroppo risentono ancora del lungo periodo di logoramento di una crisi lunghissima che forse non ci aspettavamo in questi termini e forse dovremo soffrire ancora per il 2013, come dicono molto analisti e come ha sottolineato il Presidente della Federacciai. Naturalmente ci sono degli elementi di valutazione che io ravviso nelle novita' della gestione della crisi sulle quali stamani appunto mediteremo e quello che ci interessa, quello che interessa un territorio, quello che interessa le istituzioni, le famiglie, io penso tutta la societa', sono le prospettive, ed infatti dopo le valutazioni ragioniamo anche sulle prospettive, prospettive che speriamo che si aprano a breve per i lavoratori, per le famiglie che tengono duro ma che comunque sono le prime che risentono in modo negativo di questo lungo periodo di crisi che apre anche sacche di poverta' che non vorremmo che aprissero. Naturalmente le prospettive sono importanti quindi anche per tutte le aziende, l'indotto che vive molto legato al nostro Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 2 sistema industriale, prospettive che si devono aprire, poi, per tutto un territorio e un'economia che, si', per un certo verso dipende anche dal fattore economico trainante che e' la nostra industria. Quindi ecco, augurando buon lavoro e una discussione attenta sui temi, vi illustro la scaletta dei lavori della mattinata. Allora, parlera', salutera' naturalmente il Sindaco Gianni Anselmi, Sindaco di Piombino, poi le aziende, ci interessa, come la scaletta che abbiamo preparato, le Aziende Lucchini, Tenaris e Arcelor; sindacati e le associazioni di categoria, quindi di nuovo le istituzioni: Presidente della Provincia, l'Assessore Regionale e i gruppi del Consiglio Comunale e il Sindaco che conclude i lavori. Naturalmente sono molti interventi, e' un argomento importante come dicevo all'inizio, abbiamo fatto anche una scaletta per quanto riguarda l'intervento dei gruppi, io ricordo ai gruppi 10 minuti di intervento ciascuno per ogni gruppo. E non volendo mettere limite a cio' che ci diranno le aziende e la preoccupazione anche per l'associazione di categoria e delle associazioni sindacali pero' raccomando siccome dobbiamo chiudere il Consiglio entro le 14, mi sembra un'ora buona e utile per finire i nostri lavori, di contenere tutti noi con un arco di tempo dove tutti possono avere uno spazio per esprimersi e sopratutto per essere ascoltati. Grazie. Sindaco Gianni Anselmi Buongiorno a tutti, sono molto grato al Presidente e soprattutto agli invitati cui rivolgo il saluto del Sindaco cosi' come ai consiglieri e a tutte le persone che sono presenti questa mattina in questa occasione che ci consente di fare il punto rispetto alla quale io produrro' le mie considerazioni, come e' stato chiesto dai capigruppo in calce al dibattito, in coda, dibattito che ascoltero' con grande attenzione anche perche' interviene in una fase non meno delicata ma diversa da un punto di vista degli assetti sopratutto per cio' che concerne la Lucchini, e degli interlocutori. Rinnovo gli auguri di buon lavoro al Dott. Nardi cosi' come ai rappresentanti delle aziende siderurgiche che sono qui rappresentate - Mittal/Arcelor e Tenaris/Dalmine in particolar modo - tutte le aziende attraverso i rappresentanti di categoria che sono qui e anche alle aziende che sono intervenute attraverso i loro rappresentati diretti in aula. Dunque, ci accingiamo ad un dibattito che mi auguro proporzionato dello spessore dei problemi che naturalmente si arricchira' nelle prossime settimane di ulteriori passaggi. Del resto l'interlocuzione con i capigruppo consiliari prevedeva un patto e cioe' che non appena fossimo riusciti, a concorrere ed a fare insediare il Commissario straordinario in Lucchini noi avremmo fatto un Consiglio Comunale. In precedenza la situazione aveva assunto nel contesto Lucchini una difficolta' di interlocuzione per una situazione di rappresentanza che ci creava alcune difficolta', crediamo che il contesto che si e' venuto a cerare dopo la nomina del Commissario Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 3 straordinario ci permetta una discussione piu' correttamente impostata rispetto agli obiettivi di interesse generale che ci proponiamo. Naturalmente e' un dibattito che continuera'. Do anche il benvenuto e il saluto al Prof. Bellini e al Dott. Pirni della Scuola Superiore Sant'Anna, che sono in aula e che ascolteranno il dibattito; come molti comuni della Val di Cornia contribuiscono ad uno studio, ad un lavoro di approfondimento e di analisi, e ci auguriamo anche di orientamento, sul modello di sviluppo su cui la Scuola Superiore Sant'Anna sta conducendo con un'indagine partecipata sul territorio attraverso un progetto di lavoro che hanno impostato secondo le linee che ispirano nell'analisi di sviluppo territoriale, quindi presto anche con loro faremo un incontro pubblico su uno step di lavoro avanzato che ci produrranno. Io mi fermo qui, ringraziando Giorgio Kutufa' e Gianfranco Simoncini per avere di nuovo assicurato la loro presenza, i sindacati con i quali ormai la consuetudine, ahime', e' costante e continua sulle grandi questioni che ci riguardano. Ci sentiamo piu' tardi, mi metto in ascolto, buon lavoro a tutti. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Come primo intervento, inviterei Piero Nardi, Commissario Straordinario Lucchini, se vuole accomodarsi. Si', il primo microfono, grazie. Piero Nardi - Commissario Straordinario Lucchini SpA Sono sorpreso di dover parlare per primo, perche' sono qui presente sopratutto per ascoltare, per ascoltare perche' la crisi dell'industria piombinese in generale e in particolare quella della Lucchini, e' una crisi da cui si esce solo se c'e' un sistema di supporto da parte di tutti, quindi delle istituzioni locali ai diversi livelli, del sindacato, delle organizzazioni imprenditoriali e infine del Governo. E' una crisi che va al di la' delle possibilita' di soluzione da parte delle aziende lasciate a se stesse e da sole, non ci sono le risorse ne' le possibilita' all'interno dell'azienda per superare una crisi di questa portata. E' una crisi doppia: una di carattere strutturale e cioe' una crisi che nasce dal fatto che il mercato e' andato da una parte e noi siamo rimasti fermi e non lo abbiamo seguito, in termini di tecnologie e di prodotto; dall'altra una crisi congiunturale lunga e terribile che si pensa che possa diciamo aver toccato il fondo. Qualche segnale debole a livello internazionale c'e' ma perche' questo si trasformi in un andamento di mercato positivo per l'azienda occorre ancora tempo e la nostra scommessa e' il tempo. Devo pero' premettere un fatto e una precisazione che in tutti gli incontri ho sottolineato inizialmente. L'Amministrazione straordinaria e' un fallimento, quindi l'azienda Lucchini in Amministrazione straordinaria e' un'azienda che e' fallita, questo comporta una ricaduta violenta sul territorio in termini di coloro che ci hanno dato servizi e prodotti e che non Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 4 verranno pagati in quanto verranno pagati solo al momento della ripartizione dell'attivo una volta realizzato, questo ovviamente so bene che comporta una ferita, un dolo forte sul territorio. Quindi il primo aspetto e': che cosa e' l'Amministrazione straordinaria, il primo pezzo e' questo. Il secondo pezzo e' che il Commissario straordinario ha la responsabilita' di mantenere in vita e di ristrutturare se possibile, l'azienda durante il suo mandato e quindi e' nel bilanciamento di questi due interessi che si svolge il mio mandato e ogni volta dobbiamo sottolinearlo e ricordarlo anche quando vengono prese e assunte delle decisioni di carattere operativo che sembrano diciamo contro gli interessi anche del territorio. Mi riferisco ovviamente alle aziende subappaltatrici che sono rimaste nella tagliola dell'Amministrazione straordinaria, mi riferisco anche al fatto che non e' possibile assumere il personale in questa situazione, c'e' un vincolo e quindi mentre abbiamo la necessita' di in qualche modo garantire l'attivita' di specialisti nella ripresa produttiva dell'azienda. Nel bilanciamento di questi due opposti diritti, abbiamo ripreso l'attivita' produttiva in quanto un'azienda ha valore se oltre ai pezzi di ferro e ai terreni e ai fabbricati, agli impianti ci sono anche un'azienda che lavora, che produce, che vende sul mercato. Quindi la ragione per la quale l'Amministrazione straordinaria e' tenuta a proseguire nella propria attivita' produttiva e' che preserva il valore dell'azienda come strumento di produzione e di vendita, ovviamente l'aspetto positivo è che esso e' anche uno strumento che consente diciamo l'attivita' dei lavoratori e ,dei dipendenti per tutto il periodo, finche' riusciremo a farlo, dell'Amministrazione straordinaria. Il Commissario straordinario non e' il rappresentante degli azionisti, il Commissario straordinario non e' il rappresentante delle banche, e' il curatore degli interessi dei creditori da una parte ma sopratutto una figura di delega da parte del Ministero per lo sviluppo economico cioe' del Governo. Quindi, uno dei possibili diciamo, corto circuiti diciamo, rapidi tra il territorio e il Governo e' proprio il Commissario straordinario. E' chiaro che sono stato nominato durante le feste di Natale e sto svolgendo la mia attivita' nella campagna elettorale per un nuovo assetto di carattere politico, non e' il massimo della vita, non e' il massimo che consente una rapidita' di intervento, comunque abbiamo ripreso le attivita' produttive, abbiamo avuto problemi seri nell'avvio dell'altoforno. Qui mi congratulo e mi complimento con tutta la struttura industriale di Piombino, i tecnici e i lavoratori tutti perche' e' stato fatto l'ennesimo miracolo, e' stata ripresa l'attivita' dell'altoforno laddove gli esperti piu' importanti a livello mondiale che abbiamo chiamato al capezzale i primi giorni – ovviamente sono notizie che non abbiamo divulgato, non ci abbiamo dormito la notte ma abbiamo cercato di operare – hanno riconosciuto che cio' che facevano qui a Piombino era intanto unico, non c'erano altri esempi nel mondo, secondo nella giusta direzione. Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 5 Ecco, possiamo dire che questa fase che avrebbe drasticamente diciamo cosi' smentito ogni possibilita' di guadagnare quel tempo necessario per risolvere il problema sarebbe stato drammatico; questo e' superato, superato nel senso che e' in via di superamento pero' diciamo siamo ottimisti su questo aspetto, come siamo ottimisti sul fatto che riorganizzata la direzione commerciale siamo riusciti nuovamente ad essere presenti sul mercato. Ecco, una cosa veramente importante da sottolineare e' che il mercato e cioe' i clienti poi, delle aziende utilizzatrici, riconoscono nei prodotti di Piombino una qualita' che non si trova da altri produttori e quindi siamo riusciti a cogliere questo aspetto fondamentale e dare la possibilita' ad oggi di avere una profondita' di ordini di un paio di mesi, certo e' niente rispetto alla media di un'azienda del nostro settore che dovrebbe viaggiare in termini, specialmente con un altoforno, dei sei/otto mesi di profondita' di ordini, pero' e' gia' qualcosa rispetto a quasi zero che avevamo prima. Inoltre uno dei nostri principali clienti, il piu' importante dal punto di vista della qualita' del prodotto che noi formiamo e cioe' le Ferrovie dello Stato con cui siamo stati – le chiamo ancora Ferrovie dello Stato scusatemi questo statalismo – la Ferrovia Italiana si sono resi disponibili per vedere di dare una mano – e vedremo poi come lo stiamo verificando in questi giorni – al fine di ottenere il primo risultato che vi ho detto, abbiamo bisogno di tempo, e quindi gli abbiamo chiesto la possibilita' di anticipare degli ordini, gli abbiamo chiesto alcuni aspetti di carattere tecnico, gli abbiamo chiesto un aiuto di carattere finanziario. Non hanno detto di si' ma ci aspettavamo un no e invece hanno detto: “Noi siamo dalla parte di Lucchini, cerchiamo di dare una mano, di fare sistema” che e' la sottolineatura che vorrei ancora una volta fare. La dimensione del problema e' una dimensione che richiede in maniera unitaria l'apporto di tutti e non basta, di tutti qui, questi qui riuniti qui intorno a questo Consiglio ma non basta, cioe' ci vuole un sistema che si allarghi al sistema industriale italiano, ci vuole un sistema che si allarghi al Governo probabilmente ci vuole che si allarghi all'Europa. Il problema che , come dicevo abbiamo, e' quello di guadagnare tempo; tempo per che cosa? Tempo perche' si maturi eventualmente una linea politica a livello europeo che consenta di risolvere in maniera integrata il problema di settori sensibili come quello della siderurgia. Non vorrei parlare da politico eh, integrata significa che risolviamo Taranto ma anche Piombino e integrata in questo senso; non so se questo verra' contemplato dalle linee programmatiche europee ma questo e' l'auspicio di chi ha vissuto quasi tutta una vita all'interno della siderurgia, ma al di la' di questo diciamo su cui possiamo... e' nostro obiettivo di arrivare in salute, che significa arrivare producendo e vendendo sul mercato a questo appuntamento. E' chiaro che per far questo noi non abbiamo aiuti finanziari da nessuno, le banche in una situazione come questa non – giustamente io dico, gli riconosco anche questo, visto che hanno lasciato sul tappeto € 600 milioni, € 700 milioni - e' questo il momento e ne' hanno Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 6 loro la possibilita' di finanziarci, dal Governo non puo' arrivare niente come aiuto di Stato se non in un momento in cui venga espressa quella che ho detto prima, una linea di intervento a livello europeo, quindi tutto cio' che c'e' e' quello che e' rimasto all'interno della Lucchini, non e'... e quello che e' rimasto e' dovuto al fatto che anche si e' attivata la procedura di Amministrazione straordinaria e quindi non si sono pagati per adesso alcuni debiti e non sono stati soddisfatti molti creditori. E quindi, diciamo stiamo viaggiando un po' a vista, giorno per giorno, cercando di consumare il meno possibile le risorse che sono all'interno dell'azienda affnche' si arrivi all'appuntamento doppio di una presenza di un Governo di una politica industriale da una parte e dall'altra individuazione di un soggetto industriale siderurgico che possa intervenire su Lucchini. Lucchini e' come un organismo vitale a cui sono state tagliate prima le braccia perche' funzionavano, poi le gambe ed e' rimasto solo il grande cuore che e' il cuore dell'altoforno, il cuore del nostro stabilimento qui piombinese, tutto il resto, gli stabilimenti al Nord, i francesi sono andate via questo (…) gli aspetti carattere finanziario e delle difficolta' del business. E per potergli dare nuovamente linfa c'e' bisogno che lo stabilimento, che Lucchini, si integri nell'ambito di un sistema industriale piu' vasto che consenta di cogliere le sinergie tra le nostre attivita' e le attivita' del nuovo industriale che intervenga in Piombino. Quindi, Piombino non e' un soggetto... Lucchini non e' un soggetto industriale che possa essere acquistato da un fondo, deve essere acquistato da un industriale che integri le attivita' nelle proprie, anche per sollecitare e per individuare tale soggetto c'e' bisogno di tempo. Quindi la corsa del Commissario e' da una parte individuare e sollecitare e magari contribuire a formare questo soggetto industriale e dall'altra quello di tenere in vita l'azienda e ben salda sul mercato, tenuto conto delle gravi difficolta' in questo momento che il mercato esprime. Non ho altri messaggi particolari o cose da dire, questo e' tutto cio'... vi posso raccontare la mia vita giorno per giorno alla Lucchini che e' difficilissima, dove i problemi sono tanti non solo industriali, pero' mi sembra che questo non interessi la platea, le cose che ho detto credo siano sufficienti ad innescare un minimo di dibattito. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Grazie al Commissario straordinario Lucchini Piero Nardi e invito Leandro Nannipieri Amministratore Delegato Arcelor/Mittal. Leandro Nannipieri - Amministratore Delegato Arcelor/Mittal Buongiorno. Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 7 Ringrazio il Sindaco per questo invito, per questa opportunita' di di rifare un attimino il punto – mi sentite? - sulla situazione dello stabilimento Arcelor/Mittal Piombino, La Magona d'Italia. Le ragioni delle difficolta' in cui versa lo stabilimento sono ragioni che abbiamo esplicitato piu' volte, sia quando e' venuto il Presidente lo scorso luglio, sia negli incontri che si sono tenuti a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico con gli interlocutori sindacali e le rappresentanze politiche, nei quali incontri abbiamo analizzato le difficolta' legate all'aspetto del mercato, all'aspetto della concorrenza internazionale su un particolare prodotto, a quello della sovracapacita' produttiva per quanto riguarda i prodotti zincati e quindi in generale a quello che e' l'andamento poi dell'economia nazionale. Si e' detto che soprattutto anche alla fine dello scorso anno la situazione sembrava addirittura per certi aspetti peggiore di quella che abbiamo vissuto all'inizio del 2009, un po' forse anche la stanchezza di alcuni anni di crisi, un po' il fatto che gli stati per problemi ovviamente di stabilita' finanziaria piu' di tanti interventi a sostegno dell'economia non possono mettere in atto, quindi da un certo punto di vista per certi aspetti se vogliamo la “crisi”, come la definiamo e' anche peggiore di quella che abbiamo vissuto in precedenza. La difficolta' di Piombino, dell' Arcelor/Mittal di Piombino alla fine si esplicita in un problema estremamente semplice che e' il problema dell'approfittabilita' della societa'. Noi abbiamo chiuso il 2011 con un risultato economico di una perdita di € 28 milioni e abbiamo chiuso il bilanci al 30.11.2012 – ora spiego perche' al 30.11.2012 – con una perdita di € 38 milioni. Abbiamo chiuso il bilanci al 31.11 perche' a quella data e' emerso evidente e conclamato il fatto che eravamo arrivati all'azzeramento del capitale sociale e quindi il Consiglio di Amministrazione ha dato evidenza di questo, e' stata indetta un'assemblea dei soci straordinaria e di fronte a questa prospettiva soprattutto nell'estate passata si e' giocata da parte della proprieta' la valutazione di quello che sarebbe stato il destino dello stabilimento. Come e' stato ricordato e detto in campo c'erano tre possibilita' concrete: una era quella che l'azionista di riferimento che detiene il 99,9% della societa' decidesse di non reimmettere il nuovo capitale supponendo che la societa' non avesse un futuro – e' un'ipotesi concreta, eh, questa – una seconda e' stata una possibilita' che la societa' fosse ceduta e quindi abbiamo letto sui giornali, ma insomma e' fatto risaputo, che a un certo punto si e' anche creata una trattativa tra una societa' e un gruppo siderurgico nazionale e la proprieta' Arcelor/Mittal per valutare la possibilita' di una cessione aziendale. La terza era quella che la proprieta' scommettesse su questa societa' e decidesse di andare avanti reimmettendo ovviamente un nuovo capitale. Sulla faccenda della vendita, per quello che io posso dire e quello che io so non e' che c'e' un segreto particolare ma non e' che abbia partecipato poi direttamente a questi aspetti, la valutazione della proprieta' e' stata quella ad un certo punto di interrompere la trattativa, la discussione, ritenendo che fosse opportuno mantenere all'interno della proprieta' gli assetti dello Stabilimento di Piombino, quindi se questa e' la vera verita' della storia diciamo che la trattativa non si e' conclusa Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 8 semplicemente per una volonta' da parte della famiglia Mittal di mantenere La Magona d'Italia all'interno delle proprie proprieta'. Mentre invece con il fatto, diciamo l'unico positivo che stamattina posso citare, e' stata la decisione quella di operare una ricapitalizzazione della societa' che e' avvenuta proprio ieri attraverso un assemblea dei soci straordinaria e una ricapitalizzazione della societa' per un importo di € 50 milioni. Spesso si e' dibattuto e io non... posso anch'io essere perfettamente d'accordo su quanto la nostra societa' di Piombino, sapete Piombino sia oggettivamente ritenuto strategico all'interno del gruppo e da questo punto di vista occorre oggettivamente dire che in termini di investimenti, in termini di attenzioni particolari sicuramente la societa' avrebbe potuto in questi anni dimostrare maggiore vicinanza al sito di Piombino. Da quell'altro punto di vista pero' direi anche che sia la decisione non (…) quindi del mantenimento degli assetti, sia la decisione della ricapitalizzazione con un importo estremamente significativo (€ 50 milioni) per altra via, questo va colto comunque come un segnale di interesse, di manifestazione di volonta' di rimanere. Ovviamente la multinazionale come Gruppo Arcelor/Mittal che ha stabilimenti in tutto il mondo, la valutazione e la considerazione dell'elemento del risultato economico del (…) di un'azienda rimane uno degli elementi determinanti per quella che e' la prospettiva poi della continuazione dell' attivita' produttiva. Questo e' inutile dovercelo sottacere o non considerarlo. A questo scopo insieme a queste decisioni e' stata presa una decisione che e' sicuramente una decisione dolorosa, che e' quella di un assetto temporaneo industriale decisamente contenuto e limitato; noi oggi lavoriamo con un'unica linea di zincatura con le linee di verniciatura di Piombino e di Avellino e abbiamo arrestato il ciclo di laminazione a freddo, quindi decapaggio e laminazione. Questo in virtu' del fatto che per migliorare, per ottimizzare i conti di risultato, risultati economici della societa', riceviamo materiale dallo stabilimento che in questo momento e' quello piu' performante all'interno del gruppo ad un prezzo di cessione regolato dalle norme transfer price internazionali ma comunque un prezzo di cessione al quale non saremo capaci di arrivare con i nostri impianti, e questo diciamo ci consente di ottenere dei risultati economici allo stato attuale sostanzialmente in equilibrio dal punto di vista del margine operativo lordo. Quindi e' dimostrato che questo assetto frena l'emorragia economica che ho detto precedentemente, perche' € 28 milioni di perdita dello scorso anno e 38 a novembre di quest'anno e' evidente che non e' una situazione sostenibile anche per il futuro. L'assetto attuale invece, perlomeno i risultati dell'ultimo trimestre, ci dimostrano che invece in questa situazione lo stabilimento non rischia decisioni ultimative e quindi e' una condizione ovviamente di sofferenza ma che ci consente di esserci nel momento in cui le condizioni macroeconomiche ci daranno l'opportunita' di ricogliere migliori prospettive. Questo dal punto di vista sociale, come tutti sapranno, e' stato reso possibile con l'adozione dei contratti di solidarieta', contratti che avevamo gia' attivati dall'aprile del 2012 Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 9 ma che riguardavano solo circa 200 dipendenti per un equivalente di assenza di 49 unita', mentre invece dal primo di ottobre con l'assetto industriale completamente rinnovato, diverso, coinvolge tutto il personale dipendente per un equivalente di presenza di poco piu' di 220 persone. Vi e' da dire che oggi dal punto di vista ecco sociale, le misure per ora a livello governativo sono state determinate, quella di portare dal 60% all'80% la retribuzione per il personale che fosse al 100% in uno stato di solidarieta' e l'aiuto che arriva dalla Regione Toscana con un'ulteriore integrazione del 10% questo diciamo quanto meno in questo momento limita fortemente il disagio di riordine materiale. Non sappiamo se queste misure diciamo potranno rimanere a lungo in questi termini, e' evidente che se cosi' non fosse la perdita economica sarebbe decisamente piu' rilevante e il problema molto piu' importante. Sulle prospettive, e' stato detto anche nell'introduzione, diciamo un attimino quello che ci puo' aspettare, cosa e' che dobbiamo immaginarci o augurarci in futuro. Noi abbiamo messo in evidenza ecco che la societa' produce due tipi di prodotti abbastanza diversi e le problematiche sono diverse: sul prodotto preverniciato nel settembre la Comunita' Europea ha messo delle misure di protezione contro l'importazione di acciaio preverniciato cinese che rappresentavano il 60 – 70% di quello che si importa in Europa e queste misure sono state confermate, quasi all'unanimita' di tutti i paesi membri, il 31 di gennaio con misure significative, ho letto anche qualcuno dice: “Non produrra' effetto”, da settembre non arriva 1 Km. Di acciaio cinese preverniciato in Europa, quindi l'effetto lo ha drammaticamente prodotto. Quello che non ha prodotto e' scoraggiare tutto il resto del mondo nel tentativo di prendere il posto della Cina. La Cina era l'importatore piu' significativo ma in questo momento gli spazi lasciati aperti sono stati occupati in grossa parte da fornitori indiani, fornitori coreani, fornitori dall'Arabia Saudita, dalla Tunisia, cioe' da tutto il mondo, ovviamente si e' occupato questi spazi, e d'altronde questi tipi di misure la Comunita' Europea non accettava o non avrebbe accettato in una prima fase una forma di protezione indiscriminata nei confronti di chiunque, va dimostrato tramite una procedura molto complicata la preponderanza di uno Stato rispetto: a) all'insieme di coloro che, quindi evidentemente questo potra' essere un'opportunita' futura. Quindi, quello che c'e' da dire e' che purtroppo quella che poteva essere un'opportunita' di limitare quelle che erano massicci afflussi di acciaio cinese a basso costo che quindi spaziava completamente i produttori europei, in questo momento data anche la congiuntura di mercato, non sta generando quegli effetti che si poteva sperare. Per il prodotto zincato invece noi osserviamo attentamente quello che succede a Taranto tutti i giorni, cioe' il problema dello zincato e' un problema di sovracapacita' in Italia, i tre grossi gruppi italiani hanno installato una quantita' di linee e di produzione offerte al mercato probabilmente doppia di quella che e' la capacita' del mercato italiano di assorbire questi prodotti, e diciamo che allo stato attuale tutta la situazione ha generato qualche effetto positivo, l'abbiamo riscontrato sia in termini di domanda, sia in termini Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 10 anche di leggeri aumenti di prezzi, pero' ancora oggi non tale, o non lo so se poi lo sara' nel futuro, da determinare un'inversione di tendenza che e' la prima cosa che dobbiamo attenderci, cioe' la prima cosa, il primo segnale che dovremo cogliere – e questo sara' l'eventuale inversione di tendenza – e che tornando il prodotto zincato a una profittabilita' positiva, dovra' offrirci l'opportunita' di far ripartire la seconda linea di zincatura e quindi tornare a un assetto di 500.000 – 600.000 t l'anno che e' a mio avviso la condizione indispensabile e necessaria per poter poi rimettere in discussione il riavvio del decapaggio della laminazione. Un altro punto spesso associato alle esigenze dello stabilimento e' quello dell'aspetto energetico. In un minuto cerchero' un attimino di provare a far chiarezza su questo punto e dare la giusta dimensione di quella che e' la natura della problematica. Lo stabilimento nell'assetto che ha avuto fino al mese di settembre e quindi decapando, laminando e lavorando con due linee di zincatura, ha dei costi energetici attorno ai 23 – 24 milioni l'anno complessivi, gas ed energia elettrica. Il costo complessivo dell'energia elettrica per lo stabilimento di Piombino e' doppio di quello che e' il costo per i principali gruppi italiani o doppio di quello che e' il costo che pagano gli altri stabilimenti europei del gruppo. Dopo per tutta una serie di ragioni ivi comprese tutta la quantita' di tasse e accise che gravano sulla bolletta economica in virtu' del sostentamento alla produzione di fonti rilevabili e per la configurazione del profilo di consumo alla societa', sono state fatte leggi da parte del Parlamento Italiano che vanno incontro alle esigenze delle societa' fortemente energivore, noi siamo una via di mezzo e siamo in quello stato di profilo dove non ci sono sconti particolari e dove invece c'e' il ricarico massimo di tutte queste accise. Il profilo oggi di consumo attuale e' un profilo molto piu' limitato fermando al decapaggio laminazione, tanto per dare un riferimento, di energia elettrica si possono spendere 4 milioni l'anno, quindi 'e' evidente che ogni contributo che dovesse venire da questo fronte genera' sicuramente un impatto positivo sulla societa', non c'e' da attenderci che noi salviamo i bilanci solo grazie ad un potenziale sconto sull'aspetto energetico. C'e' da dire che su questo aspetto sia da parte del Governo, sia da parte delle forze politiche, di tutti quelli che hanno a cuore la nostra situazione, c'e' un aiuto affinche' lo stabilimento rientri all'interno di quegli stabilimenti per i quali il Governo prepara un decreto perchè e' evidente che un costo di questa proporzione spiazza fortemente le aziende. Quindi c'e' da augurarci che su questo fronte possa esserci un miglioramento, non ci ristiliamo il bilancio dovendo andare a cercare tutte le opportunita' direi che questa e' una delle prime da accogliere. Direi che per quanto mi riguarda questa e' un po' la nostra situazione. Torno a ripetere, i segnali che si osservano per quanto riguarda i prodotti zincati farebbero pensare a una possibilita', a un'opportunita' di tornare in un regime di profittabilita' che e' la condizione prima affinche' si possa rimettere in marcia la seconda linea di zincatura, questo ovviamente girerebbe a catena tutta una serie di effetti positivi sull'aspetto Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 11 occupazionale. Sull'aspetto della solidarieta' – ne ho parlato anche stamattina – devo dare atto che per l'estrema responsabilita' di tutto il personale perche' uno delle grosse scommesse era anche come far funzionare una societa' ruotando il personale che non aveva, e tutto sommato dal punto di vista dei risultati, dobbiamo dire che i risultati che noi stiamo ottenendo dal punto di vista industriale in questi mesi sono risultati di eccellenza, quindi significa che il personale ha perfettamente compreso quella che e' la situazione che sta dando un contributo importante. Una cosa che dovremo fare, siccome l'applicazione della solidarieta' e' un'applicazione che grava allo stato attuale piu' fortemente su coloro che hanno perso “posto di lavoro” (penso agli operatori del decapaggio e della laminazione) e' quello di provvedere quanto prima con corsi di formazione che consentono di ottenere un equilibrio maggiore fra personale che oggi magari viene al 90% del suo tempo al lavoro e quelli che oggi offrono una prestazione limitata che e' del 10 o del 20%. Quindi una delle cose a farsi e' spingere su questo aspetto formativo per cercare anche di riequilibrare in maniera piu' omogenea possibile la presenza ed evidentemente anche quello che e' il disagio di ordine economico. Questo e' quanto. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Ringraziamo l'Amministratore Delegato di Arcelor/Mittal e invitiamo Gabriele Pezzola per la Tenaris, responsabile Tenaris. Grazie. Gabriele Pezzola - Responsabile Tenaris/Dalmine Buongiorno a tutti. Io volevo iniziare dando un minimo un quadro di quella che e' l'azienda, la situazione del Gruppo Tenaris, per poi scendere alla situazione europea e alla situazione di Piombino in particolare. Allora, l'azienda Tenaris e' un'azienda solida sia finanziariamente che industrialmente. E' un'azienda che ha il suo piu' grosso business legato al petrolio e questo e' quello che ci sta garantendo questa sostenibilita' e questa diciamo forza sul mercato. Oggi la domanda mondiale dei prodotti tubolari per le perforazioni e' tornata quasi al livello del 2008 pre-crisi, quindi diciamo questa situazione del mercato insieme a degli investimenti fatti in questa direzione negli ultimi cinque anni oggi ci garantiscono questa certa presenza e questa solidita' diciamo economica strutturale. Ecco, cosa dobbiamo sottolineare? Dobbiamo sottolineare che in questi cinque anni e' cambiato il nostro mix delle nostre vendite, siamo spostati molto piu' verso l'America, molto piu' sotto questi prodotti particolari, ripeto, legati proprio alla perforazione o al trasporto di fluidi e conseguentemente e' sceso in maniera importante il mercato in Europa ed e' sceso il mercato legato a tutti quei prodotti che non sono strettamente legati al petrolio, quindi Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 12 parliamo di prodotti industriali, parliamo di prodotti diciamo per l'automotive e parliamo di prodotti di costruzione diciamo legati alle costruzioni che e' quello che e' il business di Piombino. Il mercato delle costruzioni negli ultimi anni e' sceso di circa 25% e piu' o meno, proprio perche' ho detto che Piombino e' interamente legato a questo mondo e' sceso di una percentuale simile. Oggi qual e' la situazione di Piombino? Piombino diciamo che questa discesa era prevista, noi nella Tenaris/Dalmine in particolare circa quattro anni fa ha lanciato un piano di riorganizzazione e in questo piano di riorganizzazione su Piombino ci attendevamo piu' o meno questo tipo diciamo di calo, diciamo di volume di produzione, quindi oggi siamo allineati a questa situazione. Ecco, questo e' il messaggio importante che vorrei dare, oggi siamo esattamente allineati a questa che e' la prospettiva del mercato, e vediamo un 2013 che e' iniziato in un primo semestre leggermente in calo anche rispetto a questi numeri ma, ripeto, e' un po' presto forse per allarmarsi sicuramente. Allora quali sono le prospettive dello Stabilimento di Piombino? Abbiamo detto quanto tutto il business oggi di Tenaris e' legato al mondo del petrolio e quindi l'idea e la prospettiva che poi sono i progetti che son gia' partiti e su cui abbiamo gia' discusso son quelli di legare lo stabilimento di Piombino a questo business, magari continuando a lavorare su quello che sappiamo far meglio che sono i rivestimenti e sfruttando invece il polo logistico, il porto e tutto quello che abbiamo sempre discusso. Diciamo quindi sintetizzando su Piombino; nel breve dobbiamo mantenere questa presenza e questa organizzazione su questo mercato diciamo che e' il nostro mercato di riferimento che e' il mercato del tubo per costruzioni edili sostanzialmente e quindi mantenere quella nicchia di mercato e dargli quella sostenibilita' e poi continuare a riprendere quei progetti che sono stati i progetti che poi tutti noi conosciamo che son quelli di un eventuale investimento, un eventuale sviluppo dell'area logistica piombinese. Ecco, quindi questa e' un po' la situazione e mi fermerei qui. Grazie a voi. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Grazie per l'intervento a Gabriele Pezzola Responsabile Tenaris. Ora le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Allora, il primo intervento, Presidente C.N.A. Diego Nocenti. Diego Nocenti – Presidente C.N.A Provinciale Allora, buongiorno a tutti e grazie per l'occasione che viene offerta oggi di parlare a nome delle piccole e medie imprese della Val di Cornia. Intervengo anche in rappresentanza non solo della C.N.A., che e' l'associazione che ho l'onore di presiedere, ma anche per conto delle associazioni del commercio e del turismo, Confesercenti e Confcommercio. “La situazione del nostro territorio risente della profonda crisi che investe l'intero paese in tutti o quasi i settori produttivi, con una contrazione dei consumi che sta falcidiando le Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 13 attivita' commerciali e di servizio, in un contesto ancora piu' grave per la vicenda della grande fabbrica che ormai da anni si dibatte in un susseguirsi di dati negativi. La siderurgia e' da sempre soggetta alle crisi cicliche dell'acciaio ma dal 2008 siamo sprofondati in una situazione di gravita' tale che ha portato il 21 dicembre scorso al commissariamento della Lucchini con le nefaste conseguenze del blocco dei pagamenti dei crediti pregressi, la riduzione degli ordini e ad oggi anche se il Commissario Nardi ha mandato messaggi rassicuranti, ancora numerosi ordini rimangono bloccati con lavori eseguiti per la realizzazione dei manufatti richiesti che non vengono accettati e pertanto non fatturabili. Le aziende dell'indotto stanno vivendo un momento di forte preoccupazione con il rischio di perdere il fatturato pregresso che rappresenterebbe una catastrofe della quale difficilmente si potranno trovare le risorse per ripartire. Le aziende di loro dipendenti sono in attesa di comprendere quale sviluppo (…) per avere una vicenda cosi' complessa che rischia di paralizzare l'intera economia della Val di Cornia. Forte preoccupazione desta anche l'allarme per la mancanza di risorse per la cassa integrazione in deroga, strumento che ha aiutato fino ad oggi a superare i periodi peggiori e al quale hanno ricorso molte imprese anche in questo territorio. Ci auguriamo che il Commissario straordinario possa trovare interlocutori nei gruppi industriali italiano capaci di prevedere un investimento su Piombino, ma siamo certi che senza un Governo forte e presente questo risultato auspicabile rischia di non realizzarsi. Un appello particolare agli enti pubblici e in modo particolare all'Assessore Simoncini affinche' si faccia tutto il possibile per ottenere la massima disponibilita' da parte del sistema bancario al fine di poter far fronte ai rientri dei crediti pregressi che per l'effetto del mancato pagamento stanno diventando debiti nei confronti delle banche. Il quadro che si profila quindi tra la riduzione del fatturato delle imprese, la cassa integrazione guadagni dilagante e' di un territorio che si sta impoverendo giorno dopo giorno sempre di piu', poiche' la sua economia e' ancora fortemente intrecciata direttamente e indirettamente alla siderurgia. Non parlo pertanto soltanto delle imprese che operano per gli stabilimenti siderurgici ma anche di quelle che appartengono a settori come il commercio e il terziario in genere le quali non possono non risentire a cascata delle vicende di quello che da sempre ha rappresentato l'asse portante dell'economia di questo territorio. In un contesto cosi' allarmante sorge spontanea la domanda se il nostro paese debba ancora puntare sul comparto manifatturiero e sulla produzione dell'acciaio. Noi riteniamo che la rinascita di questo paese passi necessariamente attraverso un processo di rafforzamento e rinnovamento di questi comparti, come la produzione dell'acciaio e la sua trasformazione, tutto cio' nell'interesse del Paese Italia ed in funzione di quel prodotto interno lordo che risentirebbe inevitabilmente in termini ancora piu' pesanti del loro declino. Occorre creare prospettive di crescita, ridisegnare un futuro nel quale e' impensabile non possa esserci spazio per la produzione siderurgica. A tal fine si ribadisce la necessita' di un tavolo sulla crisi della siderurgia italiana dove insieme alle problematiche di Taranto anche la situazione di Piombino venga affrontata in una visione unitaria. - gia' mi sembra... - Il Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 14 nostro territorio offre opportunita' che interconnesse con il porto, le aree industriali, le competenze specialistiche degli addetti e con una storia ultramillenaria nella lavorazione del ferro, merita l'attenzione e l'impegno del futuro Governo affinche' questo patrimonio economico sua traghettato in un modello innovativo di produzione. Rinnoviamo l'appello affinche' l'operazione Concordia possa essere conclusa a Piombino; in questa situazione di grave contrazione del lavoro sarebbe per le nostre aziende un'opportunita' da cogliere ed una concreta possibilita' per il nostro porto di crescere e di organizzarsi in un nuovo settore che potrebbe creare nuove interessanti occasioni di sviluppo anche nel settore legato alle riparazioni navali. Dal giorno di quella gravissima disgrazia le aziende della C.N.A. si sono offerte per svolgere un ruolo in questa vicenda ma fino ad oggi, nonostante ci troviamo dal punto di vista logistico nel luogo piu' vicino, ci sono state ben poche ricadute. Un altro campo necessario che deve vederci tutti impegnati, e' sulla necessita' di coinvolgere il prossimo Governo in un piano di bonifiche che dall'altra parte possa rispondere alle esigenze di dare una risposta occupazionale ma soprattutto liberi le aree non utilizzate per futuri nuovi insediamenti produttivi. Di particolare interesse i progetti per i porti turistici che possano diventare un ulteriore attrazione per il nostro territorio cosi' appetibile per un turismo legato al mare e che possano dare nuovo impulso alla filiera della nautica. Oltre al settore della nautica bisognera' cogliere le opportunita' offerte dalla Green e White Economy e le nostre aziende sono pronte a svolgere un ruolo attivo con i settori dell'edilizia, delle installazioni, della manutenzione e della produzione dei servizi energetici. Altre priorita' per Piombino e la Val di Cornia e' la via di accesso al porto, opera attesa da decenni la cui realizzazione e' improcrastinabile per qualsiasi sviluppo del territorio sia industriale che turistico. Un invito alle istituzioni locali perche' si rinnovi un patto con le imprese che favorisca gli investimenti e nuovi insediamenti produttivi nel territorio facilitando le idee e la progettualita' dei privati in ogni campo con utilizzo di strumenti e misure adeguate comprese quelle urbanistiche. Bisognera' avviare infine un percorso forte e deciso di progettualita' pubblico/privato che consenta sia di dare le risposte al pubblico ma anche comprenda le giuste ragioni di sano profitto che il privato richiede. Piombino e la Val di Cornia devono ancora una volta giocare una partita difficile ce si potra' vincere solo con grande impegno di tutti in una visione sinergica che contempli una strategia di diversificazione insieme al mantenimento delle realta' produttive attuali. Grazie.” Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Grazie anche al Presidente della C.N.A. E ora e' la volta dell'intervento, Luciano Gabrielli, che intervera' per le organizzazioni sindacali confederali e di categoria. Luciano Gabrielli – Organizzazioni Sindacali Confederali e di Categoria Buongiorno a tutti. Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 15 Intanto diciamo che vorrei ringraziare Fim e Uilm che (…) intervenire a questo dibattito chiaramente a nome di Fim, Fiom e Uilm anche per fare un ragionamento rispetto alle questioni su cui ci siamo battuti e cosa portiamo avanti come organizzazioni. Ecco partirei dal fatto che questo Consiglio Comunale e questa citta' e' stata in grado di portare il 19 novembre una grande manifestazione di 10.000 persone in questo territorio che non si era mai visto e che credo sia un pezzo importante. Le ha portate per una ragione semplice, lo diceva qui il Commissario, noi sapevamo che il Commissario non era chiaramente la soluzione di tutti i guai pero' sapevamo che il Consiglio di Amministrazione che c'era ci avrebbe portato al fallimento, a non avere nessun tipo di futuro. Il Consiglio di Amministrazione che ha dichiarato lo stato di insolvenza dopo aver valutato e con enorme ritardo il fatto che il fondo cash non era attendibile, ma l'ha fatto con enorme ritardo portando dei danni allo stabilimento molto notevoli. Io pero' partirei dal fatto che questo sindacato si e' battuto già quattro anni fa, da quando la Dalmine aveva annunciato che comunque lo Stabilimento di Piombino poteva non avere un futuro, ce lo ricordiamo anche qui in Consiglio Comunale, oggi siamo di fronte comunque uno stabilimento che ha in questo momento 107 dipendenti diretti, in un piccolo stabilimento, ma che puo' avere una prospettiva. La puo' avere perche' noi pensiamo che questo stabilimento attraverso la logistica – ed e' questo che bisogna ragionare perche' qui abbiamo sentito molti interventi tutti in maniera abbastanza negativi io proverei a dire cosa pensa il sindacato per il futuro – e quindi partendo dalla Tenaris/Dalmine direi che comunque il fatto di poter sviluppare la logistica ha comunque una condizione, se qui arrivano comunque tubi e partono tubi e' chiaro che si possono anche lavorare, cioe' la sfida deve essere questa, quindi di incrementare chiaramente il lavoro attraverso anche pezzi chiaramente di produzione. Se parliamo poi della Lucchini, della Magona, noi abbiamo preso tempo, abbiamo mantenuto i contratti di solidarieta', pensiamo di rinnovarli, abbiamo mantenuto l'occupazione dei giovani, cosa importante, dei precari, penso unico, forse unico caso in Italia rispetto a questo. Grazie anche agli interventi della Regione, della Provincia, all'aiuto del Sindaco e di tutti da questo punto di vista, abbiamo fatto anche un incontro ieri, vediamo nei prossimi giorni se riusciamo a mantenerli anche per il futuro nella legalita', come dice giustamente il Commissario, ma nell'importanza di garantire un prospettiva e di avere fiducia nel futuro. Noi abbiamo preso tempo; alla Magona c'e' un contratto di solidarieta' che e' il 60% cioe' il massimo che puo' essere permesso con il contratto di solidarieta'; alla Lucchini e' un po' piu' basso ma in tutto questo si gioca anche la parte delle imprese di appalto. Si ricordava qui la cassa integrazione in deroga; la Fornero ci ha fatto l'ultimo regalo mi sembra, ha bloccato anche quelle di gennaio non solo quelle di ottobre, novembre e dicembre, ci sono i lavoratori che non riscuotono da ottobre la cassa integrazione in deroga nelle piccole imprese, non riscuoteranno gennaio, febbraio e questo e' sicuramente un problema perche' abbiamo preso tempo anche nelle imprese. E abbiamo anche il problema degli esodati che non e' stato ancora risolto, ci metterei anche quello. Pero' dire che c'e' anche tutto il pezzo delle imprese che oggi hanno fatto da banca alla Lucchini che Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 16 hanno con enorme difficolta' mantenuto il lavoro. Devo dire ci sono anche imprese in cui abbiamo fatto accordi per mantenere l'occupazione ed hanno tenuto comunque un peso importante, ricordo l'operazione (…) a cui la Bertocci e' subentrata mantenendo tutta l'occupazione. Quindi e' chiaro che c'e' stato un impegno di tutto un settore per mantenere chiaramente l'occupazione e non provocare drammi sociali oltre al fatto che si e' perso comunque a livello economico perche' e' un lavoro che in cassa integrazione o in solidarieta' ha una perdita economica. Allora, io credo che noi bisogna ragionare su un fatto: certo la Concordia e' un'opportunita' sia per il lavoro delle imprese, sia per il fatto che comunque faremo fondali giusti per far arrivare anche navi che possono servire chiaramente la siderurgia, pero' io credo che noi da qui bisogna far partire un messaggio, non so se il Consiglio Comunale da ultimo fara' un Ordine del Giorno su questo pero' e' chiaro che bisogna far partire un messaggio. Cioe' Piombino si salva e quando dico Piombino intendo Lucchini e Magona perche' su questo le battaglie che abbiamo fatto come Fim, Fiom e Uilm su questo nel tempo hanno sempre avuto questo obiettivo di salvaguardare comunque gli stabilimenti anche per il futuro; come? E' chiaro ci vuole una regia di un nuovo Governo e di un piano industriale che preveda di tenere insieme Piombino e Taranto, perche' 12 milioni di acciaio di produzione da ciclo integrale non possono essere persi e bisogna provare a mantenerli, questa e' la sfida che noi lanciamo e che abbiamo gia' lanciato ma che continuiamo a lanciare su questo, perche' e' chiaro, solo un fatto di questo genere puo' mantenere chiaramente Piombino e Taranto con le sue produzioni. Anzi, direi di piu'! Cioe', direi di piu'! Non basta dire salvare il ciclo integrale a Piombino, io andrei oltre questo tipo di ragionamento! Ci vorranno gli investimenti per potenziarlo, per fare piu' produzione! Per cercare di sanare i pezzi che vengono a mancare, che sono venuti a mancare e quindi poterlo portare avanti, per poter anche dare una risposta magari alla Magona con gli investimenti attraverso chiaramente produzioni diverse che possono dare un respiro, con la Mittal o senza la Mittal, troveremo un piano industriale che consente tutte queste necessita'. E io ci metto anche le imprese! E' chiaro che ci deve essere un patto fra chi verra' e tutte queste imprese che oggi avranno difficolta', perche' al 20.12.2012 tutti i crediti sono congelati da quel punto di vista che vantano le imprese (…) altri, sono congelati e quindi ci saranno altri passaggi in futuro rispetto a questo. Il Commissario qui l'ha chiarito bene, stiamo parlando di un'azienda fallita e ci saranno quindi tutte le procedure che portano in quella direzione, allora non sappiamo oggi quanto potranno recuperare le imprese rispetto a questo, ma possiamo sapere che chiaramente queste imprese che hanno supportato fino ad oggi l'azienda e si sono esposte, possono avere un ragionamento che tutti noi facciamo e in cui queste imprese sono comunque le imprese che se andra' avanti tutto potranno avere chiaramente contratti piu' lunghi e chiaramente un impegno maggiore nell'impresa stessa? Ecco, io credo che questo deve essere il nostro obiettivo che lanciamo qui: sinergia, ma non piu' solo una sinergia ma proprio un gruppo industriale che possa Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 17 portare avanti Taranto e Piombino nelle sue concezioni, perche' oggi stiamo parlando di una sinergia che rischia! Cioe', Genova senza le produzioni che gli arrivano da Taranto rischia di chiudere anche Genova, cioe' quindi stiamo parlando: questo paese puo' rinunciare al settore manifatturiero? Noi pensiamo di no. E' chiaro anche l'inserimento di Piombino nell'area di crisi complessa puo' dare alcune risposte sulle bonifiche e quant'altro, e' chiaro che anche creare un nuovo gruppo industriale bisogna anche sapere quali garanzie si possono dare, cosa si puo' portare come opportunita', non credo ci sia qualcuno che possa venire dicendogli che deve comunque prendersi dei pezzi magari da fare di bonifica o quant'altro, questo andra' chiarito prima tutto questo tipo di ragionamento. Quindi io credo che noi continuiamo a batterci come Fim, Fiom e Uilm su questo territorio per portare avanti il lavoro chiaramente nel rispetto ambientale, ma un lavoro che comunque ha nella sua industria un punto di riferimento. E' chiaro, Piombino non vive solo di siderurgia, c'e' la nautica, c'e' il turismo, ci sono altre cose, e' chiaro che possono andare avanti insieme e bene queste cose, in uno sviluppo chiaramente sostenibile che possa andare avanti, ma noi pensiamo che oggi piu' che mai bisogna lanciare la sfida anche per il futuro per mantenere e sviluppare l'industria siderurgica in questo territori, ci sono le possibilita', ci sono le possibilita', le porremo al nuovo governo, le poniamo oggi qui, le porremo in ogni assise perche' questo e' il nostro punto di riferimento, avere chiaramente un futuro di sinergie fra gli stabilimenti sia di Piombino, Lucchini e Magona ma anche a livello nazionale. Questa e' una prospettiva che vogliamo portare avanti per dare futuro e prospettiva non solo a Piombino, direi all'interno paese, quello e' quello su cui ci batteremo e ci battiamo, mantenendo l'occupazione. Oggi faremo un nuovo contratto di solidarieta' e non impresa, perche' e' chiaro il nostro obiettivo primario e' mantenere l'occupazione sempre e comunque, perche' oggi chi perde il lavoro non lo ritrova, non e' che possiamo prenderci in giro sul fatto che si ritrovi il lavoro, non si ritrova il lavoro! Pero' come facciamo a sostenere da una parte l'occupazione e da una parte le imprese che soffrono ogni giorno rispetto a queste cose qui? Credo che su questo la Regione sia gia' intervenuta ma e' chiaro che dovremo anche trovare delle formule che consentano alle imprese di non esporsi nei confronti delle banche ma di avere anche un aiuto economico e finanziario che possa portarle a superare questo momento di forte difficolta', perche' altrimenti noi rischiamo di fare una catastrofe e siccome noi crediamo che ci sono le condizioni per avere in un futuro una prospettiva, ci batteremo su questo e le porteremo avanti e pensiamo che da questo Consiglio Comunale possa chiaramente sortire un Ordine del Giorno che abbia queste caratteristiche, di pensare al futuro e alla prospettiva e provare a gettare le basi per un futuro e una prospettiva, perche' quello che ci siamo detti l'ultima volta al Ministero e' che prima che ci siano le elezioni politiche dovremo provare a ritrovarci per gettare le basi, perche' chi verra' dopo non possa dimenticarsi degli impegni che ha preso il Sottosegretario e il Governo per il futuro di Piombino e dei suoi stabilimenti. Grazie. Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 18 Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Grazie a Luciano Gabrielli dell'intervento a nome delle organizzazioni sindacali. Iniziamo con gli interventi istituzionali, quindi Giorgio Kutufa' Presidente della Provincia di Livorno. Giorgio Kutufa' – Presidente Provincia di Livorno Ecco, io ho ascoltato con molta attenzione gli interventi che qui si sono fatti, come riferimenti a una crisi che devo dire e' sempre stata affrontata con grande spirito unitario dalle istituzioni, dai sindacati, dalle associazioni di categoria, gli imprenditori, i manager delle aziende maggiormente interessate e su questo piano sicuramente devo dire che i risultati difensivi – se cosi' mi si passa il termine – sono stati ottenuti, si e' salvaguardata anche l'occupazione dei giovani, si e' cercato con contratti di solidarieta' di ridurre al minimo un disagio che sicuramente e' forte per una crisi che continua nel tempo. Quindi da questo punto di vista l'impegno di tutte le istituzioni e' stato concorde e anche ha avuto, se cosi' posso affermare, dei risultati positivi, pero', come dicevo, una politica difensiva che non e' sufficiente ad indicare l'uscita, una strada per uscire dalla crisi. Da questo punto di vista io ritengo che sia necessaria una nuova politica a livello europeo, qui l'ha detto il Commissario Nardi, probabilmente ci vuole l'Europa anche, secondo me ci vuole senz'altro l'Europa. L'Europa e' diciamo la grande assente in una politica di rilancio e per quello che ho potuto capire anche nell'approvazione dei nuovi bilanci dal 14 al 2020; intanto come avete visto e' un bilancio ridotto nelle quantita' e che ha sacrificato tutte le politiche di sviluppo, tutti gli investimenti; ha cercato, un po' come si fa in Italia, di tenere la spesa corrente a certi livelli ma ha sacrificato le prospettive, se continuiamo cosi' da questa crisi non ne usciamo! Quindi ci vuole un rovesciamento della politica europea. Io vi do dei dati: in Europa e' la Germania che sta meglio di tutti, come e' noto a tutti, e' a livello produttivo del 2006 cioe' e' arretrata al 2006; la Francia al 1997, la Spagna al 1994, l'Italia al 1990, come hanno scritto i giornali. Quindi si parla di un Europa che va indietro! O pochino, come la Germania o tantissimo come noi! Vi do un altro dato: nel 1990 in Italia si costruivano 1,620 milioni di auto, nel 2012 396.000, noi si costruisce il 25% delle auto che si facevano nel '90! E' li' la radice diciamo di tutte le difficolta' che noi attraversiamo, se non si riprende a livello dell'Europa e al livello dell'Italia una politica industriale di rilancio di questi elementi noi ci ribatteremo in una crisi che tamponiamo con tutti i provvedimenti sociali diciamo al meglio utilizzati ma che non vede un rilancio di questo nostro paese e in questo caso del territorio della Val di Cornia. Da questo punto di vista io mi auguro che le elezioni politiche e i nuovi equilibri che queste elezioni determineranno saranno forieri di una svolta in questa direzione. Francamente non vi posso sottacere la mia preoccupazione per come si sta svolgendo questa campagna elettorale, una campagna elettorale che sfugge ai problemi reali del paese, che sfugge ai problemi della ripresa, dei rapporti con l'Europa, delle prospettive e va dietro tanti discorsi che, ripeto, li portera' via il vento di cui nessuno avra' piu' traccia passata questa campagna elettorale. Non si discute su come uscire da questa crisi, si fa una polemica continua Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 19 sostanzialmente sul nulla o quasi sul nulla senza individuare questa via di uscita. Ecco, io mi auguro che intanto un voto molto responsabile degli italiano che dia maggioranze certe e la possibilita' di governi forti a questo paese, governi che siano in grado di riprendere la strada dello sviluppo. Da questo punto di vista, cercando di essere molto sintetico, io condivido le cose che qui sono state dette, per il problema specifico al di la' ovviamente delle esigenze di una politica nazionale ci vuole quello che insistentemente le istituzioni hanno chiesto, un tavolo della siderurgia. Il problema siderurgia e' uno dei problemi fondamentali di questo impoverimento industriale dell'Europa e dell'Italia e va affrontato con forza cercando una soluzione unitaria intorno a quel tavolo; intorno a quel tavolo noi abbiamo anche da mettere in campo delle prospettive che non riguardano per questo territorio la Val di Cornia soltanto la siderurgia; l'ottenimento che io do per scontato anche se va conquistato in maniera certa, delle individuazioni della Val di Cornia come area di crisi complessa, e con quello che determina queste opportunita', deve essere utilizzata al meglio per dare un elemento di diversificazione e anche di soluzione (penso alle bonifiche, alla viabilita', a dei problemi che qui si sono nel tempo incancreniti). Puo' essere un elemento di sostegno in questo momento difficile l'ottenimento in via definitiva dello smantellamento della nave Concordia in questa area, con il potenziamento che comporta delle attivita' portuali e di riparazione navale, quindi delle prospettive in questo senso io le intravedo. Ma rimanendo nel senso del mio intervento che e' diciamo accorato appello perche' il paese recuperi la strada, rapidamente insieme all'Europa, la strada dello sviluppo, e' una svolta in questo campo a livello nazionale. Spinta a questa esigenza e' sicuramente anche una manifestazione, come quella del 19 Novembre “Piombino non deve chiudere”, largamente partecipata per dire che c'e' una, come dire, convinzione profonda in questo territorio che ha tanta storia industriale alle spalle perche' questa svolta sia impressa, io la attendo e mi auguro che sia cosi' dalle elezioni che andremo a fare tra due settimane. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Ringraziamo il Presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufa' e un saluto dal Comune di Follonica: Vermigli Stefano. Vermigli Stefano – Consigliere (PD) del Comune di Follonica Buongiorno a tutti. Intervengo a nome del Comune di Follonica e devo dire intervengo con – passatemi il termine – piacere, perche' parlare di questi argomenti, parlare e' vero di crisi, e' vero di questo momento difficile per Piombino, per il territorio e anche per i comuni come Follonica che sono vicini non solo geograficamente ma anche per i tantissimi lavoratori che sono presenti sia alla Lucchini sia nelle altre aziende del polo siderurgico di Piombino e quindi essere presenti in un momento si' di difficolta' ma, come ha detto il Commissario, con delle prospettive (registrazione interrotta) sono stati devo dire la verita', quelli che sono stati i resoconti fino ad ora espressi non sono poi cosi' rosei pero' Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 20 lavoriamo, diciamo diamoci da fare, il Dr. Nardi ha detto piu' volte: “Abbiamo bisogno di tempo, abbiamo bisogno di una rete, di una solidarieta', di una condivisione”, mi sembra che questa ci sia tutta, e lo diceva il Gabrielli, il Rappresentante Sindacale, lo hanno detto i 10.000 che hanno partecipato, che abbiamo partecipato alla manifestazione del 19.11. Ci sono tutti i presupposti perche' Piombino – parliamo di Piombino – possa avere un rilancio, una ripresa, un recupero di quello che e' e che e' stata la sua storia e che e' stata la sua realta', quello che manca a conclusione di tutta la discussione, a conclusione di tutti appunto i ragionamenti, e' chiaramente, e non solo a Piombino, una politica industriale, un progetto industriale che parte chiaramente da una volonta' che e' bene che insomma venga chiaramente espressa dal Governo, dal nuovo Governo che andremo ad eleggere a breve, fra pochi giorni, a fine mese. Questo Governo che nonostante io non voglio in questa riunione in questo momento fare una critica a quello o a quell'altro Governo o a quello o a quell'altro colore politico, diciamo cosi', che ha determinato questi governi, queste maggioranze, pero' e' bene dirlo che da troppi anni Piombino e non solo, diciamo tutto il nostro paese, tutta l'Italia non ha piu' una politica industriale, non ha piu' una politica energetica, non ha piu' tutto quello che e' necessario per far ripartire il comparto siderurgico anche di Piombino e non solo. E' su questo che dobbiamo davvero puntare, davvero fare queste riunioni, queste condivisioni, queste presenze forti di quelle che sono le associazioni di categoria, produttive, industriali, sindacali, istituzionali. Ripeto, tutto questo c'e', tutto questo specialmente a Piombino, specialmente nel nostro territorio e' presente, e' forte ed e' sentito! Ci deve essere questa risposta e deve essere una risposta, come ha detto il Dott. Nardi, che deve venire a breve perche' non c'e' piu' il tempo per poter in qualche modo tirare avanti, tirare a campare, si possono trovare, e meno male che si trovano, qualche toppa, qualche... come si dice, soluzione effimera, temporale, pero' deve essere chiaro che sono di questa natura queste soluzioni, la soluzione di fondo sta tutta in quello che la politica, la buona politica, il nuovo Governo che si insediera' deve mettere al centro il lavoro, la ripresa, sopratutto e io dico indispensabile, industriale. Perche' e' vero, io vengo da Follonica e Follonica ha chiaramente una volonta' di sviluppo turistico, commerciale, terziario pero' io sono uno di quelli che penso che non si possono scindere perche' – e lo diceva Antonio Gozzi il Presidente di Federacciai - non esiste un paese industriale moderno che puo' rinunciare alla siderurgia perche' non e' possibile fare niente, progettare niente di infrastrutture, si parlava di sviluppo di nautica, si parlava di sviluppo nel nostro territorio ma anche nella Val di Cornia agroalimentare, non si puo' rinunciare alla siderurgia e allora appunto, Piombino, Taranto, Genova, tutte quelle realta' che da sempre hanno garantito questo presupposto sul quale costruire tutto lo sviluppo, tutto il rilancio, deve essere riportato a produzione, deve essere riportato a quella che e' la missione fondamentale per la ripresa. Dico questo anche perche' francamente negli ultimi anni, anche l'ultimo anno, e' stato un anno a livello governativo, a livello politico, a livello di quello che e' stato il periodo, io dico la verita', che non poteva e non mi sarei aspettato che avesse avuto questo rilancio Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 21 perche' chiaramente un Governo che e' stato insediato per fare in modo che non ci fosse un ulteriore crollo di quella che e' tutta l'economia, tutto l'andamento del paese non poteva mettere al centro questo tipo di sviluppo o questo tipo di politiche ma da quello che andremo ad eleggere lo dovremo pretendere questo, perche' dovra' essere questo l'argomento centrale sul quale il nuovo Governo dovra' dare risposte al paese; chiaramente ognuno di noi ha un'idea politica e quindi auspica la vittoria di quello o di quell'altro, io dico semplicemente che e' necessario per il paese, per la ripresa che il nuovo Governo ponga al centro queste cose. Finisco solo perche mi sembra giusto insomma dare un certo rilievo anche a quelli che sono i dati, che sono le cifre. L'Italia rispetto a tutti quelli che sono i partner europei e non solo rispetto a questo tipo di sviluppo, rispetto a questo rilancio di questo investimento sul piano siderurgico e' agli ultimi posti anche a livello europeo perche' e' agli ultimi posti su quella che e' la percentuale di investimenti sulla siderurgia rispetto a tutto quello che e' il panorama europeo. Concludo dicendo che ribadisco il concetto, e' necessario che ci sia questa svolta. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Ringraziamo Vermigli Stefano per il Comune di Follonica e invitiamo Rossana Soffritti per un saluto, Sindaco di Campiglia. Rossana Soffritti – Sindaco Comune di Campiglia Marittima Allora buongiorno a tutti. E' chiaro che questa e' un'occasione importante come lo sono state tante in questi mesi che hanno attirato l'attenzione io direi tardiva, diciamo cosi', rispetto agli appelli che da questo territorio vengono da tempo, su un tema che spesso in questi anni dai governi, dal Governo in carica e' stato considerato come un tema forse un po' troppo locale e invece questo e' un tema che di locale non ha nulla che e' se non altro nazionale ma io direi che, come e' stato ripetuto gia' stamani mattina, che di sicuro debba avere l'attenzione anche al di la' del nostro paese, un'attenzione europea che l'Italia si merita in generale ma si merita nelle politiche industriali che in questi anni hanno subito uno schiacciamento verso il basso sia nell'interesse, sia negli investimenti, sia nella capacita' di investire in prospettive e quindi questo ci ha trovato qualche tempo fa anche a condividere gesti estremi e a condividere come istituzioni con il Sindaco di Piombino che molto sta facendo per questa vicenda ma che chiaramente da solo senza a braccetto la Regione che c'e' sempre stata ma lo Stato e l'Europa in una partita cosi' complessa e che e' arrivata a una crisi cosi' profonda, credo che da soli difficilmente riusciremo a farcela e quindi a questo servono anche le giornate come quella di oggi per attirare l'attenzione e per cercare di condividere un tema che appunto ha un carattere diciamo cosi' internazionale. E' chiaro che se avessimo, come dire, agito prima probabilmente forse avremmo trovato una situazione grave perche' la crisi internazionale ci impone di ripensarci comunque, ma una situazione meno drammatica dal punto di vista anche Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 22 finanziario. Perche' questo comporta il fatto che gli interlocutori necessari che sono gli interlocutori finanziari li troviamo diciamo in una posizione non proprio favorevole nei nostri confronti essendo gia' l'esposizione molto elevata. E quindi questa tardivita' che appunto diciamo ha portato a una manifestazione di 10.000 persone e un Sindaco a cercare un'attenzione in una maniera estrema, va nella direzione appunto della percezione molto condivisa da tutti, che non c'era piu' tempo davvero da perdere e meno male, diciamo cosi', che la versione di tendenza in qualche modo forse diciamo ci consentira' passo passo di affrontare questa situazione senza vedere l'opportunita' industriale che questa zona, non solo la Val di Cornia ma insomma tutta la nostra zona allargata, la Regione, cioe' l'economia di quest'area molto dipende da questo e quindi non e' solo l'industria ma l'indotto e quindi la capacita' di produrre benessere che da tanti anni accompagna questa zona alla presenza industriale non ci possiamo permettere che questa in qualche modo venga meno, o comunque dobbiamo lottare fino in fondo perche questa non solo si mantenga ma vada diciamo in una direzione crescente che permetta a questo territorio di avere le opportunita' che si merita. Quindi io sono naturalmente contenta del fatto che ci sia questa occasione, dell'invito e del fatto di rappresentare un Comune che basa per molta parte della propria piccola e media impresa l'economia del Comune di Campiglia come altra parte del territorio una piccola e media impresa dipende molto dall'industria, perche' chiaramente l'indotto che soffre e che e' sempre stato un indotto sano che ha retto diciamo la crisi proprio perche' sano, ma chiaramente le difficolta' legate ai problemi di pagamenti, di finanziamenti da parte dell'industria si fa davvero sentire in maniera pesante. Quindi io spero che questa sia una delle giornate “costruttive” di un percorso che ci veda vincenti nel rilancio dell'economia del nostro territorio in cui l'industria ha sempre fatto e noi vogliamo ancora che faccia parte, una parte determinante del nostro futuro. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Grazie al Sindaco di Campiglia. E ora la parola a Gianfranco Simoncini, Assessore alla Regione Toscana. Gianfranco Simoncini – Assessore Attività produttive-Lavoro- Formazione Regione Toscana Bene, grazie Presidente. Io credo che la discussione fin qui svolta ha sottolineato un dato, che stiamo discutendo di una grande questione nazionale che da questo territorio passa diciamo il futuro che nel nostro paese puo' avere e deve avere l'industria siderurgica. E quindi la vicenda di Piombino non e' la vicenda di un territorio, seppur importante, ma e' parte di una grande vicenda nazionale sulla quale noi abbiamo bisogno di avere risposte da parte del Governo del paese, abbiamo bisogno di avere un Governo del paese che sia in grado di dire la sua su quale futuro si intende l'Italia debba avere all'interno degli scenari della siderurgia e allo stesso tempo, mi sembra lo dicesse anche il Commissario Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 23 Nardi, capire come da questo punto di vista anche l'Europa intende giocare una partita in un mondo che ha visto cambiare in maniera pesante e continua i propri equilibri economici e che qui ha visto mettere in discussione quelli che erano gli elementi consolidati: Nella nostra discussione, nella nostra impostazione noi abbiamo detto, e lo ribadiamo, che riteniamo che il futuro di questo territorio debba essere anche in futuro collegato a una presenza qualificata alta dell'industria siderurgica, perche' qui ci sono le competenze, perche' qui ci sono le capacita', perche' qui ci sono anche una serie di assetti che in altre realta' non ci sono, il rapporto stabilimenti/mare/porto, la possibilita' quindi di fare di questa area un elemento importante non residuale, non diciamo a finire ma un elemento che ha degli elementi che possono strategicamente legare il futuro diciamo della siderurgia a Piombino. Da questo punto di vista allora credo che sia giusto cio' che e' stato detto. Noi chiediamo al Governo futuro un impegno forte. Io credo sia giusto dare anche atto che il Sottosegretario Claudio De Vincenti ha in questi mesi manifestato con grande interesse una grande attenzione nei confronti di questo territorio e credo non ci sia stato passaggio nel quale il Sindaco e le organizzazioni sindacali non abbiano sentito, come dire, una vicinanza da parte del Governo. Ma appunto, come si diceva, oggi la questione non e' solo un tema di vicinanza ma e' un tema di prospettiva, e' un tema di scelte, e' un tema di accompagnamento rispetto a un futuro delle realta' piu' importanti di questo territorio, lo si diceva. Noi abbiamo bisogno di trovare un imprenditore disponibile a venire ad investire su questo territorio e abbiamo bisogno che questo imprenditore presenti un piano industriale credibile, un piano industriale che dia prospettive nel tempo, ma al tempo stesso abbiamo bisogno di trovare un imprenditore che sappia che non soltanto il territorio e' accogliente ma che c'e' anche un quadro di riferimento nazionale che aiuta in questa direzione, cioe' abbiamo bisogno di politiche industriali e abbiamo bisogno di politiche industriali che partano dal tema della siderurgia, che possano da questo punto di vista definire anche possibili integrazioni sul territorio ma anche possibili integrazioni con le altre realta' nazionali che operano dal punto di vista della siderurgia, e' questa la questione sulla quale noi dovremo lavorare nelle prossime settimane e sulla quale dovremo chiedere coerenza a chi si insediera' quali che sia diciamo dopo le elezioni. Ovviamente da questo punto di vista abbiamo bisogno anche di cercare di arrivare a quella situazione mettendo in campo tutti gli strumenti anche dal punto di vista del territorio. E qui io colgo, come dire, due temi che sono stati sollevati che sono uno piu' immediato, o meglio due piu' immediati e uno piu' di prospettiva. Cioe', noi dobbiamo avere strumenti che ci permettano la tenuta sociale e dobbiamo avere pero' anche una proposta che ci permetta di attivare oltre che politiche industriali a sostegno della siderurgia anche elementi di sostegno a una politica di diversificazione e di sviluppo di Piombino. E allora qui ci sono due questioni che sono aperte in questo momento sulle quali la Regione sta svolgendo un ruolo e vuol continuare a svolgerlo, che sono la questione dell'indotto e la questione degli ammortizzatori sociali. Sulla questione degli ammortizzatori sociali io ribadisco il fatto che nel bilancio regionale noi abbiamo messo le Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 24 risorse per i contratti di solidarieta' e quindi, come dire, la parte regionale c'e' tutta e continuera' ad esserci perche' riteniamo che questo sia un elemento fondamentale per venire incontro a chi fa una scelta appunto di solidarieta', di divisione del poco lavoro fra di tutti, ma anche, come dire, deve essere aiutata anche a non avere un abbattimento forte del proprio reddito. E in secondo luogo ribadisco che noi stiamo lavorando, domani ci sara' un nuovo incontro a Roma con le organizzazioni sindacali nazionali, il Presidente Errani anche sulla base del ruolo che come Regione Toscana noi stiamo svolgendo, come coordinamento delle regioni nel settore del lavoro sta svolgendo una pressione forte nei confronti del Ministro Fornero perche' venga sbloccata intanto la vicenda fine 2012 che in Toscana sta riguardando 10.000 lavoratori, e sopratutto si dia il via alle autorizzazioni per il 2013 per la cassa integrazione in deroga che solo nel mese di gennaio riguarda 17.000 lavoratori. Noi anche qui, nuovamente, abbiamo fatto tutta la nostra parte mettendoci risorse del fondo sociale europeo; abbiamo detto se c'e' bisogno di chiudere la vicenda 2012 recuperando anche un po' di risorse da residui della 236 siamo disponibili a farlo, pero' la competenza della cassa integrazione in deroga e' dello Stato e lo Stato non puo' bloccare in questo momento le autorizzazioni, tra l'altro determinando anche una situazione nella quale c'e' un danno sociale fortissimo che rischia poi di perpetuarsi nel tempo perche' immaginate voi quando domani sara' sbloccato, le I.N.P.S. che si troveranno non le pratiche di un giorno ma le pratiche di 60 o 70 giorni, perche' poi c'e' anche questo problema che si riversera' sui cittadini. Quindi prima questione e' quella degli ammortizzatori sociali. Noi abbiamo fatto la nostra parte c'e' bisogno che si sblocchi la situazione. La seconda e' quella dell'indotto; io ho apprezzato, e credo non essere assolutamente il solo, il fatto che da parte del Commissario Nardi fin dal primo incontro che abbiamo avuto in Giunta Regionale e poi anche negli incontri che ci sono stati al Ministero, ci sia stata la volonta' di mantenere un pagamento in tempo quasi reale del lavoro che le aziende stanno facendo, questo e' un elemento fondamentale perche' altrimenti si corrono rischi pesantissimi. Certo c'e' il problema del pregresso. Anche in questi giorni anche qui e' stato chiesto alla Regione di trovare una soluzione; io devo dire con grande franchezza che in questo momento non so che soluzioni trovare se non quelle che sono gia' in atto e cioe' di emergenza economia, forse anche su questo il nuovo Governo si dovra' porre il problema, perche' non c'e' solo la Lucchini in questa situazione. Di aziende che sono in situazione di concordato, di fallimento che lasciano, come dire, debiti forti nei confronti delle aziende dell'indotto ce ne sono a centinaia nel nostro paese. Forse pensare a un fondo di solidarieta' nazionale, un fondo rotativo puo' essere, come dire, un elemento sul quale si puo' cercare di costruire; laddove venisse chiesto alla Regione di compartecipare noi possiamo anche farlo, non siamo in condizioni ma proprio dal punto di vista del bilancio della Regione Toscana di risolvere il problema di aziende che devono 3 milioni, 4 milioni, decine di milioni solo da un soggetto. Quindi anche su questo noi siamo disponibili a lavorare ma si tratta anche di trovare soluzioni. L'ultima cosa che voglio dire e' invece relativa alla prospettiva; noi Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 25 abbiamo, come dire, anche qui un'esigenza di accompagnare l'iniziativa per la salvaguardia della siderurgia nel nostro territorio con una prospettiva anche di diversificazione. Da questo punto di vista allora come Regione noi abbiamo deliberato gia' da tempo la richiesta del riconoscimento di Piombino come area di crisi complessa; abbiamo anche qui partecipato come Regione al confronto con il Ministero dello Sviluppo per quanto riguarda il decreto che e' passato nella penultima conferenza Stato/regioni, che definisce i criteri per il riconoscimento di area di crisi complessa e, sostanzialmente, ci sono tutte le possibilita' perche' Piombino possa avere questo riconoscimento che pero' oggi avviene in maniera diversa rispetto al passato, non avviene con il riconoscimento e poi si devono presentare i progetti ma viene al contrario: definizione di quelle che sono le problematiche di ordine sociale/economico che portano al riconoscimento e definizione di un piano di reindustrializzazione e di interventi sul territorio che dovra' essere approvato dal Governo nel momento nel quale viene assegnata appunto la definizione di aree di crisi complesse. E quindi noi stiamo lavorando per questo. Avevamo gia' approvato il progetto Piombino che definiva su tutta una serie di questioni, interventi infrastrutturali, di sostegno di recupero di messa in sicurezza del territorio, interventi vari connessi anche a presenze industriali, un intervento sul territorio. Credo che dovremo, e ci stiamo gia' lavorando, allargare questo piano anche ad altre questioni di cui credo parlera' meglio di me il Sindaco, che sono anche quelle connesse all'ipotesi Concordia come elemento che possa nuovamente anche qui rappresentare lavoro in tempi brevi, noi ci auguriamo, per il territorio ma anche connessi a un'ipotesi di sviluppo del territorio. E quindi io concludo dicendo che noi stiamo lavorando anche da questo punto di vista, per presentare appena il decreto sara' pubblicato, perche' in questo momento e' nella fase istruttoria, per presentare la richiesta di riconoscimento di aree di crisi complessa per Piombino, non soltanto sulla base di un'analisi che, come dire, gia' qui oggi abbiamo fatto, e' scontata per il riconoscimento, ma sulla base di un piano di reindustrializzazione – ovviamente concordato con il Comune con il supporto della Provincia – che possa esser la base poi per da un lato attrarre risorse e interventi connessi alla siderurgia ma anche a prospettive nuove e diverse di sviluppo del territorio. Quindi da questo punto di vista concludo dicendo che l'impegno del Presidente Rossi in primo luogo e della Giunta Regionale e' essere presenti, vicini e fortemente impegnati per dare un contributo a risolvere i problemi dell'immediato che vive Piombino e la Val di Cornia ma anche per delineare una prospettiva di nuovo sviluppo e di nuovo lavoro su questo territorio. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Grazie all'Assessore Gianfranco Simoncini. Iniziamo gli interventi dei gruppi consiliari. Quindi se i gruppi si vogliono prenotare ricordando che 10 minuti al massimo, saro' molto rigida su questi 10 minuti perche' naturalmente i gruppi sono sette e quindi arriviamo gia' a una buona ora, per far concludere il Sindaco in modo partecipato. Primo intervento, Amerini, Futuro e Liberta'. Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 26 Giampiero Amerini - Presidente Gruppo FLI Grazie Presidente, buongiorno a tutti. Cerchero' di essere il piu' breve possibile. Giustamente la Presidente ci ha ricordato che – e lo abbiamo deciso noi nella Conferenza Capigruppo - di non prendere piu' di 10 minuti. Io credo che forse dovremo anche limitarci per dare piu' spazio all'intervento finale del Sindaco. Poi del resto la posizione di questo Consiglio Comunale all'unanimita' – e questo e' un fatto sicuramente positivo – e' ben nota a tutta la citta', alle organizzazioni sindacali e a tutti. Quando noi abbiamo approvato quel documento con il quale si chiedeva con forza che fosse nominato un Commissario per la Lucchini e in questo momento credo di poter dire che e' stata una scelta in una posizione giusta. Quel breve intervento ma molto preciso e direi anche attento e consapevole del Commissario Nardi, ha dimostrato chiaramente che la nostra e' una scelta giusta; infatti i contatti che ha gia' cominciato a prendere, che ha annunciato, il fatto stesso dei contatti con Trenitalia dal quale forse in altre occasioni ci sarebbe stato sicuramente un no e che invece non vi e' stato questo no ed e' un fatto positivo. E' evidente che forse si e' perso troppo tempo, e' evidente che se fosse stato nominato prima, se fosse arrivato prima qualcosa di piu' positivo sarebbe stato sicuramente fatto. Ecco, io potrei anche concludere e finire qui perche' la nostra e' una posizione che tutti conoscono. Vorrei pero' dire due pale brevemente cercando di stare nei limiti su quella che e' anche la mia, ma credo l'opinione di tutti, su questo grave problema che non e' la prima volta che affrontiamo in questo Consiglio Comunale, e' la prima volta che lo affrontiamo con una situazione come questa che non si limita solo alla crisi della siderurgia ma comporta anche una crisi generale. Qualcuno ha detto che il Commissario ha dei poteri abbastanza limitati, lo sapevamo, sapevamo che non aveva la bacchetta magica, sapevamo che la situazione della Lucchini e' una situazione drammatica e che commissariamento vuol dire fallimento. E' evidente che sicuramente verranno prese in considerazione prioritaria i problemi e gli interessi dei lavoratori. Io credo pero' che pensare di risolvere la crisi che sta attraversando in questo momento l'industria locale se prima non risolviamo la crisi che sta attraversando il paese intero sarebbe pura utopia pensarlo. E' evidente che la crisi della siderurgia e' dovuta da due problemi fondamentali: uno e' l'immissione sul mercato di prodotti magari di qualita' inferiore ma a prezzi notevolmente inferiori; secondo, ed e' la piu' grave, e' il crollo dei consumi dell'acciaio. E quindi se non riprendono i consumi pensare di risolvere la siderurgia non si puo' risolvere certamente con gli ammortizzatori sociali che sono si' molto importanti ma che non possono continuare all'infinito, si puo' risolvere solo rilanciando i consumi. Ed e' evidente che per rilanciare i consumi – e qui si va nel discorso politico – vi porterebbe troppo lontano pero' in due parole credo che per rilanciare i consumi bisogna cambiare sistema politico, bisogna cambiare il modo che si e' verificato in questi ultimi anni e non si puo' parlare per esempio di rilanciare la vendita delle auto se aumentiamo le tasse automobilistiche. Ecco, con questo credo di avere dato l'idea di quello che deve avvenire Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 27 se vogliamo veramente avere il rilancio. Allo stesso tempo, l'ho gia' detto in questo Consiglio Comunale, e' moto importante che si vada veramente – mi sembra che ora ci si stia muovendo in questo senso – verso anche delle soluzioni alternative; il nostro territorio puo' offrire soluzioni alternative, non certamente di soppiantare l'industria ma perlomeno di dare un aiuto in situazioni come queste e in situazioni che ci sono stati degli anni che si possono riverificare di crisi che questo settore puo' avere. Quindi la creazione di alternative, ma alternative stabili e durature che possano dare una mano sull'occupazione; e poi credo che il problema principale e fondamentale deve esser quello sopratutto di salvare l'occupazione. Salvare le industrie e' una tradizione che si trascina da anni, una realta' con la quale abbiamo sempre vissuto che in questi ultimi anni credo abbia anche avuto un miglioramento come qualita' e sopratutto come salvaguardia dell'ambiente e' molto importante, ma io credo che prioritario sia salvare i posti di lavoro. Ecco, quindi secondo me si deve esser pronti a qualunque evenienza perche' non si puo' continuare a produrre acciaio se l'acciaio non c'e' e quindi qui concordo con quanto hanno detto che e' necessario un piano industriale che noi non abbiamo mai avuto e in base a questo regolare quella che e' l'attivita' che vogliamo impiantare in questo territorio. Sappiamo che lo Stato per normativa europea non puo' intervenire e quindi anche qui credo che chi lo ha detto, sono perfettamente d'accordo anche io, si debba risolvere a livello europeo. A livello europeo il piano industriale la quantita' necessaria nella Comunita' Europea e' molto importante, se non arriviamo a questo non arriviamo a risolvere la situazione. Io mi fermo qui; ho cercato di essere limitato al massimo perche' credo che interessanti sono stati gli interventi che poi noi siamo qui per ascoltare, questo era il mio compito, ma credo che poi il nostro Sindaco debba avere la possibilita' di avere tutto lo spazio necessario per informarci e per dire le sue opinioni che poi sono le nostre opinioni. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Trotta Angelo Gruppo Misto, il Gruppo Misto parlera', sono due componenti, ogni componente per 5 minuti, abbiamo accordato... per fare 10 minuti complessivo. Quindi, Trotta. Angelo Trotta - Consigliere Gruppo Misto Sì prometto di fare quanto abbiamo convenuto Signor Presidente. Ringrazio le istituzioni qua convenute, le aziende e il pubblico e inizio con il dire che la crisi industriale che continua ormai da anni e' sopratutto crisi di sistemi andati in tilt e questa mattina in questo consesso, sopratutto i rappresentanti di Lucchini e Arcelor/Mittal hanno detto che e' una diagnosi infausta e la prognosi altrettanto infausta, a differenza del Gruppo Dalmine il quale ci ha dato una prospettiva di lungo riposo dicendo che e' una prognosi non quoad valetudinem ma quoad vitam. Questa e' la situazione, spero che comunque si ripercuotano e si rovescino entrambi queste due prospettive. La globalizzazione dei mercati delle merci non ha piu' un suo equivalente nella globalizzazione delle leggi Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 28 nazionali, ed e' stato detto anche in questo consesso, delle regolamentazioni dei costi e della trasformazione del potere di acquisto che rimangono prettamente localistici. Questo viene a pesare sopratutto in campo siderurgico dove la filiera produttiva paga dal suo inizio lo scotto maggiore di queste diversita', basti pensare all'attivita' estrattiva e alla successiva fase fusoria, quindi durante l'acquisizione e la lavorazione grezza del materiale delle materie prime. Mentre in epoche precedenti la ricchezza era concentrata in poche nazioni, oggi la globalizzazione ha permesso una diffusione mondiale delle attivita' e questa mattina vedi esempio della zincatura con lo stop a livello europeo. Non e' piu' lo spostamento delle materie prime verso i grandi stabilimenti a guidare le strategie ma l'inverso, cioe' che costituiscono stabilimenti vicino a materie prime, cio' che accade spesso anche in concomitanza con una minore spesa di manodopera e di minori controlli. Ne consegue che laddove e' possibile diminuire le spese di trasformazione primaria, c'e' la maggior concentrazione di attivita' e tipologia di lavorazione, questo favorisce anche occupazione e cambiamento dei baricentri di interessi finanziari. Chiaro pero' che si tende ancora ad essere piu' vicini al cliente se parliamo di prodotto finito, cosi' come si intende andare verso l'origine dei prodotti quando siamo all'inizio della trasformazione, come abbiamo visto e sentito quest'oggi. Dentro a questo scenario a spezzarsi con cicli integrali o comunque al loro netto un ridimensionamento, si inseriscono altri fattori che determinano la competitivita', il costo, l'energia, come abbiamo sentito anche quest'oggi. Verso tutto questo si inserisce il contesto Piombino che non e' assolutamente e non prescinde da una crisi globalizzata, parliamo di attivita' siderurgiche legate a quanto detto prima e abbiamo sentito, e non di una produzione autoctona ne' (…) legata al territorio della Val di Cornia. Quindi al di la' dell'impegno encomiabile e positivo che hanno svolto e svolgono le forze sociali (sindacali e istituzioni pubbliche), c'e' una capacita' a determinare il futuro che non possa passare solo dalle volonta' locali ma che e' indissolubilmente legata a decisioni che si prendono anche lontano da noi e abbiamo gia' parlato di Europa. Se in questo scenario il Governo Nazionale non fa la sua parte non favorisce un riaffermarsi delle politiche industriali per il nostro paese che ricordiamoci sono il fulcro della nostra nazione; ovvio che si tende a mantenere il piu' possibile a garantire una forte occupazione e stabilita' delle produzioni, ma in primis viene la capacita' di fare lavoro, cioe' senza la quale non ci sono lavoratori e non c'e', come abbiamo detto, investimenti e trazione di una nazione, forti di una tradizione che abbiamo e con una risorsa secondaria, dobbiamo mantenere qui a Piombino e non solo il nostro polo industriale per tenere ampia una filiera produttiva. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Italia dei Valori, Mosci Marco. Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 29 Marco Mosci - Presidente Gruppo IDV Sfruttero' l'intervento per leggere un documento fatto dal partito e parte del tempo per un ragionamento un po' piu' personale. “Innanzitutto grazie a tutti di aver colto questa opportunita' per partecipare a questo Consiglio Comunale nel quale sono stati tutti e saranno affrontati temi di grande interesse per la nostra comunita'. L'Italia dei Valori ritiene che tutte le forze politiche si debbano adoperare affinche' il caso Piombino non rimanga confinato entro gli angusti spazi del nostro comprensorio. Posto che le politiche commerciali organizzative cosi' come le questioni tecniche sono ad appannaggio delle aziende presenti sul territorio, la politica ha il necessario compito di creare le condizioni affinche' queste attivita' siano massimamente utili per la collettivita' in termini di benessere e di ricadute occupazionali nonche' di servizi. Attualmente nella fase di stallo in cui sta versando il nostro paese e' difficile ipotizzare che i problemi della siderurgia e dell'industria manifatturiera in genere possano essere risolti soltanto a livello locale; occorre pertanto una forte mobilizzazione per tutelare un settore che per decenni ha creato ricchezza e garantito prosperita'. Per questo motivo la nostra voce deve farsi sentire forte e decisa a livello nazionale, occorre necessariamente mettere le aziende in condizioni di produrre con costi energetici sostenibili – cosi' come ha accennato anche il rappresentante della Mittal – dotare il territorio di infrastrutture efficaci, ridurre il cosiddetto cuneo fiscale per ottenere un abbassamento del costo del lavoro. Per quanto riguarda Lucchini Severstal e Arcelor/Mittal, l'Italia dei Valori auspica un passaggio di mano e l'acquisto da parte di nuovi imprenditori che riescano nei limiti del possibile a creare una sinergia delle economie di scala tali da rendere i due stabilimenti finalmente complementari. Un cenno doveroso va a tutte le aziende dell'indotto che hanno pagato e stanno pagando in modo drammatico il prezzo di questa crisi con evidenti conseguenze negative in termini di occupazione e quindi di benessere. Non possiamo noi arrenderci a una deindustrializzazione che priverebbe il paese del secondo polo siderurgico. Per questo motivo l'Italia dei Valori esprime il proprio incoraggiamento ai due gruppi dirigenti, la propria vicinanza ai lavoratori e tutto il fattivo appoggio a questo Sindaco nelle azioni che vorra' intraprendere per la tutela di questi lavoratori.”Ora, mi spiace che qui sia assente, sia momentaneamente assente il Commissario Nardi; io credo che lui abbia avuto molta ragione, anzi lui avesse freddamente ragione nel dire che lui non doveva parlare per primo, perche' effettivamente io porro' delle questioni e avrei la voglia che queste questioni abbiano una risposta, quindi e' chiaro. Io chiedero' al Presidente se potremo avere un minimo di replica da parte del Commissario, non tanto sul mio intervento ma un po' sull'intervento di tutti. Faccio un esempio; nel 2001 la Lucchini ha realizzato due centrali elettriche: una a Trieste e una a Piombino e questo l'hanno fatto con lo scopo di bruciare il gas incombusto che esce dall'altoforno. Ora che succede? Quel famoso gas che quando avanza viene visto sfiaccolare dalla ciminiera; e sembrerebbe che questa azienda che e' stata creata poi dopo la Lucchini l'abbia venduta, l'abbia venduta a un privato e ha con Lucchini un contratto in scadenza quinquennale da oggi, Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 30 cioe' ancora cinque anni di scadenza. Il Commissario governativo pare che abbia la facolta' di stracciare ogni contratto in essere delle aziende, cioe' noi vorremo sapere se il Commissario ha l'intenzione di stracciare il contratto con Elettra, perche' Elettra, cosi' come le altre aziende del territorio, hanno delle persone che lavorano e delle famiglie che ci sono dietro. Quindi noi vorremmo avere la possibilita' di avere una risposta su quelle che sono le intenzioni sul futuro dell'indotto; faccio l'esempio di Elettra perche' e' un esempio calzante. C'e' un contratto in essere, chiaramente la volonta' di non bruciare i gas incombusti, di non bruciare in atmosfera e quindi farli bruciare in un'azienda che produce corrente elettrica e contemporaneamente riduce la CO2 in quanto ha chiaramente dei filtri che se noi bruciamo alla fine della ciminiera chiaramente non ci sono, sarebbe una cosa interessante anche per il futuro di questi ragazzi perche' sembrerebbe che oggi a febbraio una decisione presa a maggio li spiazzerebbe anche e magari avrebbero anche il tempo, se Dio volesse, di cercare un'altra alternativa visto che l'eventuale chiusura del contratto porterebbe alla chiusura della fabbrica stessa. Dicevo, secondo me Nardi ha freddamente ragione nel dire che lui non puo' rappresentare ne' le banche ne' i sindacati: effettivamente lui rappresenta chiaramente in parte il tribunale e in parte il Governo, un Governo che lo ha nominato. Io credo freddamente che, vista la situazione non soltanto locale ma anche quella internazionale, vista la situazione economica di questa fabbrica sia quasi impossibile trovare un acquirente privato; noi possiamo augurarcelo, possiamo fare quello che vogliamo, qui la domanda da farsi e' una sola: lo Stato Italiano ha deciso che la siderurgia e' strategica si' o no? Se la risposta e' no tutto quello che facciamo e' tempo perso; se la risposta e' si' dobbiamo trovare una soluzione, perche' perdere gli stabilimenti di Piombino e di Taranto ci mette nel III Mondo del futuro, perche' la siderurgia abbandonarla significa non riprenderla piu'! Quindi, quello che io chiedo al Commissario, perche' il Commissario non soltanto rappresenta il tribunale ma rappresenta anche me e rappresenta anche le famiglie di questo territorio, e' che si faccia carico di parlare con il Governo e di fargli capire non soltanto l'importanza economica e fredda del conto mensile, ma l'importanza nel futuro dell'esistenza di una siderurgica, perche' – ora mi scoccia fare un esempio che puo' esser pensato come campagna elettorale – se il Governo e' riuscito diciamo a bypassare l'impossibilita' di prestare soldi al Monte dei Paschi. Puo' anche bypassare l'impossibilita' di prestare soldi alla Lucchini! Cioe' non sono due situazioni diverse sulla carta pero' diversa e' la soluzione, si e' trovato il modo di fare un prestito al Monte dei Paschi con interessi molto alti che molti pensano debbano essere restituiti. Il Governo puo' fare la stessa cosa con la Lucchini! Puo' fare un prestito con interessi molto alti sperando che vengano restituiti ma che permette di ripartire a questa fabbrica. Quindi, noi vogliamo che la siderurgia sia considerata un settore strategico per lo Stato Italiano! Quindi, se lo Stato Italiano e' impossibilitato a farlo perche' glielo impedisce l'Europa, vogliamo che lo Stato Italiano si faccia carico di andare in Europa e far si' che la siderurgia rimanga un settore strategico, un settore che non puo' essere in alcun modo abbandonato. Grazie. Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 31 Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Prima di dare la parola a Pazzaglia, rappresentante del Popolo della Liberta', Presidente di gruppo, vorrei ricordare che la gestione dei lavori di questa mattina e' stata fatta in accordo con i presidenti dei gruppi, quindi anche la scaletta degli interventi e anche il momento di intervenire, mi dispiace ma non accolgo l'indicazione, la richiesta fatta dal Capogruppo dell'Italia dei Valori. Quindi la parola a Pazzaglia per il Popolo della Liberta'. Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL Buongiorno a tutti, buongiorno a i rappresentanti delle istituzioni, buongiorno ai rappresentanti delle aziende che sono intervenuti, ai rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di categoria e buongiorno anche a tutti gli spettatori, cittadini di Piombino, che hanno sentito l'esigenza di essere presenti a questo Consiglio. Io vorrei partire dalla storia di questo Consiglio. Un Consiglio che e' stato voluto fortemente dalle minoranze di questo Consiglio che aveva richiesto con uno scopo ben preciso, cioe' quello di portare all'interno dell'istituzione cittadina la problematica principale, purtroppo allo stato attuale di questa citta', e cioe' il problema della crisi del settore siderurgico. E questo e' stato fatto ben prima che ci fosse poi lo sviluppo e la nomina del Commissario straordinario alla Lucchini. Perche' riteniamo che pur nella consapevolezza che questo Consiglio purtroppo oggi non possa risolvere nessuno dei problemi che affliggono la siderurgia a Piombino, pero' ora in questa consapevolezza, riteniamo che questo problema debba essere portato all'interno delle istituzioni cittadine. Questo non vuol togliere niente all'attivita' della quale abbiamo piu' volte riconosciuto l'importanza svolta dal Sindaco, ma essendo il Consiglio Comunale l'Istituzione rappresentativa della citta', riteniamo che questo problema debba sempre rimanere all'interno di questo contesto. E alla base di questo ragionamento quindi abbiamo ritenuto che – e anche di questo ringraziamo – i rappresentanti delle aziende sono intervenuti in modo assolutamente importante per esporre la situazione e quindi mettere a conoscenza la citta' di quelle che sono le problematiche che affliggono il comparto siderurgico. Credo che questo sia coerente e vada nella direzione di quello che ha detto il Commissario Dott. Nardi quando ha parlato che da qui... quando nel suo intervento ha messo in evidenza che da questa crisi si puo' uscire soltanto con l'apporto di tutti. Beh, noi coerentemente con questo vogliamo dare il nostro, per quello che possiamo fare, contributo e quindi credo che questo Consiglio vada in questa direzione. Ma credo che la soluzione sia ben piu' difficile, ben piu' complessa perche' sempre l'intervento del Dott. Nardi che ho seguito con estrema attenzione, ha messo in evidenza che la crisi e' duplice, e' una crisi strutturale legata al mercato, una crisi congiunturale. Be', io sono senz'altro d'accordo con questa lettura ma credo che oggi questi due aspetti possano essere sostanzialmente unificati, cioe' una grande crisi che va a rappresentare sia gli elementi della crisi strutturale, sia gli elementi della crisi congiunturale. E purtroppo questa crisi non e' una crisi ne' del settore di Piombino ne' del settore italiano ma e' una crisi a Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 32 livello mondiale, purtroppo una crisi per la soluzione della quale non si e' ancora individuata una ricetta, una ricetta dolorosa, una ricetta difficile pero' credo che siamo ancora allo studio di quelle che sono le possibili soluzioni. Credo che si sia parlato di un problema che, come ha detto anche il Presidente della Provincia Dott. Kutufa', quando parla che per la soluzione di questo problema ci vuole l'Europa. Pero' io mi pongo una domanda: ma quale Europa? Quale Europa? Cioe', un'Europa che in qualche maniera tenga conto di quelle che sono le problematiche di tutti i settori e intervenga in questo senso, oppure un Europa che oggi e' abbastanza distante da quelli che sono i problemi degli stati e poi dei cittadini, quindi un Europa che forse va anche un pochino ripensata in quella che e' la sua attivita', perche' ad oggi questa istituzione e' un'istituzione abbastanza lontana da quelle che sono le problematiche degli stati che la compongono. Io credo che oggi si debba anche riflettere su quelli che sono i problemi di un mercato mondiale che va a velocita' molto diverse, mercato mondiale dove in una parte del mondo si produce a costi estremamente piu' bassi ma non perche' si e' piu' bravi, ma non perche' si e' piu' tecnologicamente piu' avanzati ma perche' non si garantisce l'ambiente, non si garantisce il lavoro, non si garantisce i singoli lavoratori, mentre qua noi giustamente siamo attenti a questi aspetti, ripeto, giustamente alla tutela dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente e quindi a produrre in un certo modo e chiaramente questo ha dei costi e che mettono fuori concorrenza rispetto a parti del mondo dove non si tiene assolutamente conto di questo e quindi si produce a costi estremamente inferiori, non e' che sono piu' bravi! Non e' che sono piu' bravi, chiaramente hanno un costo estremamente piu' basso per questo problema, ecco allora dove forse l'Europa potrebbe e – scusatemi – dovrebbe intervenire; dovrebbe intervenire in modo tale che i prodotti per poter essere sullo stesso mercato dovrebbero far vedere che sono stati prodotti che le stesse garanzie, perche' altrimenti e' come una partita di calcio che si gioca con una squadra che puo' utilizzare solo i piedi e quell'altra puo' utilizzare i piedi, le mani e magari sono anche il doppio in campo, non e' che son piu' bravi se vincono, combattono e giocano con regole diverse . Quindi, l'Europa dovrebbe intervenire in questo senso a mio avviso, e siccome dell'Europa fa parte il nostro Stato, credo che chi si assumera' la responsabilita' di governare prossimamente il nostro paese, dovrebbe valutare quella che e' la situazione che viviamo oggi nel nostro paese in Italia e portare queste istanze a livello superiore, allora su questo sono d'accordo che ci vuole l'Europa, pero' credo che l'Europa dovrebbe fare questo tipo di ragionamento. L'immagine che mi ha fatto piu' impressione, quella sempre evocata dal Dott. Nardi e cioe' che Piombino oggi e' un soggetto vitale al quale sono state tagliate prima le braccia, poi le gambe e che e' rimasto solo il cuore; beh, credo che questa sia un'immagine estremamente significativa e estremamente grave, anche perche' in questo soggetto – e vado a concludere Presidente – cosi' vitale noi riconosciamo e vediamo un'intera citta': cittadini, industrie e piccole imprese. E allora io cerco di dare un segnale positivo e cioe' raccogliendo l'invito che ha fatto il Dott. Nardi e cioe' che ci deve essere l'apporto di tutti e noi diamo questo apporto, io credo che l'obiettivo deve essere quello di identificare Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 33 Piombino con l'acciaio, con il comparto siderurgico, e quindi cercare di salvare e di rilanciare l'acciaio e il comparto siderurgico a Piombino equivale proprio nel voler salvare Piombino. Quindi diamoci da fare e cerchiamo tutti, tutte le istituzioni che sono qua presenti, di fissarci questo obiettivo e di lavorare per raggiungerlo. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Per Rifondazione Comunista, Checcoli. Torrino Checcoli - Presidente Gruppo PRC Un saluto a tutti i presenti come è di pragmatica. “Sono qui per ascoltare”, ha esordito il Dott. Nardi, segno di grande disponibilita', fonte di profonda preoccupazione, “Sono qui per ascoltare”. Io sono venuto qui per ascoltare, i cittadini sono venuti qui per ascoltare, i lavoratori sono venuti qui per ascoltare coloro che sono in grado di capire, di sapere, di vedere cosa c'e' dietro a tutta questa situazione e quali sono le possibilita'. Io ho poco da dire, credo poco abbiano da dire i lavoratori se non che probabilmente qualche interesse al di sopra di tutto ormai evidentemente, se ci fosse stato bisogno – e gli ultimi avvenimenti lo hanno dimostrato – c'e' un disegno, un modo di vedere l'economia che ormai ha superato ogni tipo di concezione del lavoro al centro della realta' e della vita sociale degli esseri umani, ma ha trasformato tutto in una questione finanziaria ed economica, questo e' il concetto centrale. Qualcuno che ha pagato con la vita soleva dire: “Restiamo umani”, solo i lavoratori sono restati umani, i mercati, la finanza da molto non e' piu' umana. Allora tutti questi discorsi che stiamo facendo e che abbiamo fatto qui stamattina, l'impegno dell'Europa, tutti impegnati, dichiarazione della nostra zona come crisi complessa, cioe' tutti questi artifici che servono, servono certo perche' poi nelle istituzioni si vive di questo, si vive di progetti, di leggi, di sistemi. Ma alla fine di tutto e' necessario riconoscere il fallimento totale di quella che e' la politica direi mondiale rispetto al mondo del lavoro, che e' quella del mercato libero, selvaggio e indipendente e intoccabile; c'e' un'accettazione totale da parte di tutti, e soprattutto dell'Istituzione, di questa realta' ineluttabile, c'e' il mercato! Il mercato punisce o premia a seconda semplicemente di quanto il denaro rende. Questo e' drammatico! Cioe' vuol dire che non esiste piu' nessun tipo di concetto umano rispetto al lavoro. E allora chi parla poi di lavoro al centro si sta semplicemente sciacquando la bocca! Cosi' come quando si continua a dire che l'unica soluzione e' trovare un acquirente. Ora siamo passati a una qualificazione migliore di questa cosa, non e' piu' chiunque sia i fondi ecc. ma timidamente cominciamo a dire che forse deve esse' qualcuno che di quel mestiere si intende, che quel mestiere fa, ma siamo sempre li'! Cioe', ci deve esse' qualcuno che compra indipendentemente ogni tipo di controllo e che deve dare garanzie. Cosa vuol dire che deve dare garanzie? Viene qui e fa come ha fatto Lucchini a suo tempo: “Do le garanzie di prendere tutto quello che posso prendere e poi sputo – come si dice noi – le bucce come i polpi”, questo e' stato fatto da tempo. Allora non e' nemmeno sufficiente dire se lo Stato Italiano ha deciso che la Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 34 siderurgia e' importante o no per la nostra economia, ma e' importante dire se vogliamo e come vogliamo che il nostro paese non si trasformi semplicemente in un paese dove magari la siderurgia lo Stato ha deciso che e' importante, ma come? Come Taranto, dove ci siamo accorti dopo tutti questi anni e mettiamo i lavoratori di fronte al dilemma di far morire i figli di fame o di cancro. E' questa la siderurgia? Cioe' lo Stato deve decidere la siderurgia fatta in questo modo? Oppure decide che non e' fatta in questo modo e quindi la siderurgia no e il nostro diventa un paese pizza, spaghetti e mandolini? Quindi paese o di servilismo nei confronti del turismo straniero oppure terra di migrazione come una volta? Non puo' essere cosi', deve essere semplicemente una cosa diversa! Cominciamo a farle le proposte vere, assumiamoci la responsabilita' di queste cose! Perche' tutte le altre proposte sono sempre e soltanto in nome dell'ossequio del mercato! Ce lo ha dimostrato il Monte dei Paschi di Siena al quale facciamo un prestito oneroso, tremendamente oneroso, come se questo ci tranquillizzasse! Tremendamente oneroso vorra' dire che quando sara' risolto il problema del Monte dei Paschi sperando che chi deve pagare paghi, gli unici che pagheranno davvero saranno i lavoratori che chiederanno i mutui, perche' si vedranno poi sicuramente caricati di questi prezzi, e quindi non sara' una soluzione. Quando avremo risolto lo scandalo di stamani rispetto alla piu' nostra grossa industria, arresti dei vertici per corruzione ecc.,; ecco, allora rispetto a questo dobbiamo prendere una decisione precisa e assumerci la responsabilita'! Lo Stato non puo' piu' permettere che il destino dei propri cittadini, del proprio popolo dipende esclusivamente dai quattro/cinque finanzieri a livello mondiale che decidono tutto questo. L'Europa? Siamo tutti europeisti, ma l'Europa deve essere l'Europa, quando sara' l'Europa, ma non si puo' continuare a prendere in giro la gente dicendo: “L'Europa non ce lo permette”. Altri paesi in Europa se l'Europa non glielo permette, non sacrificano la propria popolazione ma assumono un minimo di dignita' nazionale, e allora anche noi dovremo far questo, l'Europa se e' l'Europa! Ma se l'Europa e' qualcosa che non si capisce cosa sia e i singoli paesi, in particolare l'Italia, devono pagare per l'Europa, forse davvero va rivista la cosa, ma rivista davvero non soltanto quando se ne parla in queste basi e in queste situazioni. Allora io credo sia indispensabile non il fatto che si trovi un compratore, non il fatto che si trovi il sistema di dare i soldi alla Lucchini perche' possa ripartire, perche' questo e' un discorso vecchio! Soldi regalati a imprenditori che poi alla fine decideranno di fare cosa gli pare e spostare, come abbiamo visto nelle nostre industrie che sono sempre state il fiore all'occhiello nazionale. La Magona io ricordo che prima di caricare una nave pretendeva che avesse gia' in banca il bonifico fatto prima di caricarla, oggi probabilmente, mah, prima carica, poi la manda la roba e poi si vede, e' cambiata una situazione. Il Dott. Nardi ha detto fra le altre cose che a Piombino, a detta degli esperti, siamo riconosciuti come andare nell'indirizzo giusto, di avere una produzione qualitativamente importante, e allora qual e' il problema? Siamo di fronte a un'azienda che produce bene, produce di qualita', ha le possibilita', ha una situazione anche morfologica diciamo per il porto ecc., ottima, pero' e' fallita! C'e' qualcosa che non Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 35 funziona. Cioe', io lavoro bene, produco bene, faccio un prodotto di qualita' ma fallisco, e' evidente che c'e' qualcosa che non funziona, c'e' che non e' piu' legata l'economia alla manifatturieta' ma semplicemente alla finanza, e allora e' qui che deve tenervi il pubblico, ma non per regalare i soldi dei lavoratori al primo industriale che dice: “Ti do le garanzie di prendere i soldi” e poi anda' dove mi pare a me, ma deve3 intervenire in prima persona! Non c'e' niente di strano o di sconvolgente nel fatto che i soldi che ti do devono corrispondere a un mio interesse preciso come Stato in quella azienda in cui io metto dei soldi; non si capisce perche'' un privato che lo fa per il solo proprio interesse, come si vede nelle bollette dell'acqua che anche quelle non riusciamo a risolvere, ci debba mettere il profitto per forza per legge e che tutti diciamo e' giusto ci mette i soldi. Perche' lo Stato no? Perche' lo Stato non deve condizionare con il denaro di tutti – perche' di questo si tratta – anche lo svolgimento economico poi di quell'azione? La sicurezza del radicamento sul territorio? Allora e' questa la soluzione, semplicemente; capire che uno Stato deve tutelare i propri cittadini! Questo non vuol dire di essere statalizzanti, ne' fare piani quinquennali, ne' essere bolscevichi, vuol dire tutelare i cittadini! Vuol dire rimanere umani! Vuol dire legare l'esistenza e i destini dei lavoratori a quello che fanno e non allo spostamento di denaro che qualche bel cervello a livello internazionale decide, senno' saremmo in questa assurdita', che un'azienda che produce e produce bene deve trovare la possibilita' forse, forse, di fornire le rotaie a un'azienda come Le Ferrovie. – ora S.p.A., va be' d'accordo – cioe', deve trovare la possibilita', ci diranno di no! Forse non ci hanno detto ancora di no! Produco rotaie buone, fatte bene non so se le posso dare all'azienda che in Italia fa le ferrovie ecc.; e' un'assurdita' totale! E mi sembra incredibile che si continui a ragionare in questo senso sperando soltanto che venga il salvatore che prendera' ancora una volta i nostri soldi fregandosene allegramente dei lavoratori e dei loro destini. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Allora, ancora per il Gruppo Misto, Gelichi, 5 minuti. Riccardo Gelichi – Consigliere Gruppo Misto Buongiorno. Io ho apprezzato molto gli interventi del Commissario Nardi e di Nannipieri, in quanto sono stati interventi estremamente privi di retorica, molto chiari, estremamente chiari, questo e' un momento in cui e' molto importante avere la chiarezza della situazione. La fotografia ce l'abbiamo credo stamani, ma ce l'avevamo anche prima di stamani; e' una fotografia drammatica ma molto chiara rispetto anche a come possiamo giocare le partite nel futuro e quali sono i ruoli che ci possiamo inserire all'interno di queste partite. E' stata evocata l'Europa rispetto alla crisi siderurgica quindi questo mi connota tutta la complessita' e' la vastita' del problema. Ricordo che la crisi comunque e' una crisi che parte dal 2008 e ha avuto una sua graduale ma inesorabile ascesa ed e' una crisi che ha delle prospettive molto incerte di sviluppo che io ritengo saranno piu' chiare Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 36 soltanto quando ci saranno dei piani industriali e quando ci saranno dei piani tecnici industriali, a quel punto avremo una situazione piu' chiara per quanto riguarda la siderurgia. Qui e' stato anche accennato molto spesso e in maniera insistente anche rispetto agli aiuti statali e su questo aspetto qualche dubbio bisogna porlo, perche' noi abbiamo parlato dell'accelerazione delle bonifiche, io ricordo che sono circa 150 milioni – vado un po' a spanna ma insomma si parla di queste cifre. Abbiamo parlato della necessita' di accelerare la 398 fino al porto, si parla ancora di 150 milioni; parliamo di ammortizzatori sociali che gia' sono in atto, sia per quanto riguarda il comparto siderurgico, c'e' la richiesta appunto per l'indotto anche di questi ammortizzatori sociali, si parla di sostenere i costi anche per l'energia per quanto riguarda appunto il problema della Magona. Io credo che anche su questa partita dovremo individuare delle priorita'. Io non so quanto il Governo, il prossimo Governo, riuscira' a dare risposte continuative rispetto a tutte queste richieste che vengono dai territori, questo e' l'altro punto focale di cui la politica si dovrebbe occupare, perche' comunque la politica su questo aspetto deve svolgere un ruolo importante, perche' deve essere il pungolo e lo stimolo che pone sempre alta l'attenzione alla soluzione eventuale di questi problemi cui ci veniamo a trovare oggi. Si e' parlato di diversificazione e questo e' un tema molto importante; questo territorio ha in questo momento la necessita' di correre, perche' se abbiamo delle prospettive di lungo respiro dove appunto si cerca di prendere tempo, cioe' quello che abbiamo sentito stamani e' la necessita' di prendere tempo e quindi si parla di una prospettiva di lungo respiro ma questo territorio non puo' aspettare perche' e' un territorio che vede gia' oggi delle problematiche occupazionali ma anche di un degrado socioculturale evidente, e anche questo e' in continua progressione, che ha la necessita' di risposte immediate. Questo lo si puo' fare con dei progetti chiari; cioe', ben venga l'insediamento dentro le aree di crisi complessa di questo territorio, ma io penso, come ha detto anche lo stesso Simoncini, che questi debbono essere accompagnati da dei progetti ben precisi, questo progetti ben precisi ad oggi non li conosciamo. Cioe', non si sa quali sono gli orientamenti di diversificazione che questo territorio puo' intraprendere e quali sono quelli che puo' intraprendere nel breve e brevissimo periodo, questo credo sia il punto nodale su cui ci dobbiamo confrontare e credo che la politica qui debba dare un contributo unanime rispetto alla soluzione di questi problemi. I problemi sono di natura sicuramente sovra comunale, questo e' ovvio, ripeto si parlava di Europa ma chiaramente la politica in questo caso deve dire la sua e la deve dire con forza cercando pero' di essere molto pragmatica e non retorica, cioe' questo e' fondamentale, cioe' abbandoniamo la politicizzazione dell'argomento in forma puramente retorica e propagandistica e cerchiamo di affrontare i problemi in maniera seria, razionale e pragmatica come questo territorio necessita in maniera veramente urgente. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Coppola Unione di Centro. Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 37 Luigi Coppola - Presidente Gruppo UDC Buongiorno a tutti. Oggi siamo riuniti in questo Consiglio per tentare di capire quale sara' il futuro dell'industria di questo territorio; non siamo qui per fare demagogia spicciola oppure perche' siamo in periodo elettorale e si vuole dare un orientamento, non e' questo il modo di porre le questioni, e credo che se qualcuno ha tentato di farlo in questo consesso, ha sbagliato, perche' qui si sta parlando di un territorio che ha delle problematiche serie, un territorio che sta rischiando la propria sopravvivenza. L'industria e' parte integrante della nostra storia e della nostra cultura, pero', diciamolo, dalle partecipazioni statali in poi quando i soldi arrivavano in modo anche abbastanza imponente e venivano spesi male, non abbiamo piu' avuto la forza di ricostruire un percorso virtuoso della siderurgia locale, e questo ci ha portato alla situazione attuale. Abbiamo vissuto la difficolta' del 1993, quindi l'ingresso del privato, che e' stato un privato a tutti gli effetti, ha sostenuto politiche da privato, legittime, con il contributo dello Stato, un oneroso contributo dello Stato! Un contributo che ha pesato su tutti i cittadini e da quel momento in poi si e' continuato a far pesare le scelte industriali di questo paese sui cittadini ma non in modo produttivo perche' si permetteva che ci fosse l'intervento del privato, a suo immagine o somiglianza, con la garanzia che lo Stato interveniva, perche' le casse integrazioni sono soldi pubblici e sono soldi che vanno si' ai lavoratori ma spesso e volentieri tutelano anche gli imprenditori, soprattutto quando si tratta di grandi imprenditori, si tratta di multinazionali, oppure si tratta di imprenditori italiani che di fatto in certi frangenti si sono comportati peggio degli imprenditori che vengono dall'estero, quelli che vengono da paesi a noi poco conosciuti. Quindi che saremmo arrivati a questo punto era inevitabile; oggi abbiamo il Commissario ma il Commissario e' stato chiaro, non e' che ci siano soluzioni a breve termine. Di fatto l'Amministrazione straordinaria e' l'anticamera del fallimento di un processo politico e sopratutto un processo industriale, questa e' la verita', pero' crediamo che forse sia stato il momento migliore perche' se fosse continuata quella strategia voluta dal precedente Consiglio di Amministrazione forse credo che oggi saremmo allo stesso punto ma mancherebbe quella fiammella di speranza che credo non vada assolutamente spenta. Pero' una cosa dobbiamo dircela, serve un patto per questo territorio, un patto chiaro. Se noi pensiamo di poter ricostruire un percorso economico/industriale/virtuoso mantenendo allo stato attuale tutta la produzione cosi' come e' da quarant'anni a questa parte, credo che andremo poco lontano. Dobbiamo metterci a tavolino e discutere in modo serio quali possono essere le prospettive per mantenere la sinergia su questo territorio; se vogliamo mantenerla! Perche' nel caso in cui si decida che ci sia una soluzione diversa, bene, tentiamo di trovare quegli strumenti che a mio avviso non ci sono, ma in certi momenti sperare e tentare l'impossibile e' una battaglia difficile ma sempre plausibile se si fa con l'onesta' delle persone che ci credono veramente. Io credo che dobbiamo fare questa riflessione in modo serio, importante e definitivo, metterci a un tavolino e chiarire quello che e' possibile fare. C'e' molto poco tempo e pochissime cose Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 38 da poter fare, perche' l'anticamera di una soluzione drammatica, che pero' manterrebbe la produzione industriale su questo territorio, e' la fine della siderurgia su questo territorio, quindi dobbiamo viaggiare con questa ottica che ci accompagna per tutti i percorsi che intraprenderemo. So che e' difficile mettere in dubbio anche l'attuale sistema produttivo del territorio che e' impostato su certe rigide tradizioni, pero' sappiamo anche bene quali sono i costi per il mantenimento, qual e' il processo industriale che ci porta al mantenimento di questo tipo di produzione, se avessimo al momento qualcuno disponibile a intervenire economicamente che dicesse: “Vengo, investo i soldi, “Cerco anche di trovare una soluzione a quelle che sono le difficolta' finanziarie e i debiti pregressi”” io credo che tutti saremmo contenti, lo abbracceremmo e credo che gli potremmo fare un monumento nella piazza principale della citta'. Purtroppo non e' cosi' e credo sia difficile questo accada, perche' se ci giriamo intorno vediamo che in tanti continenti purtroppo aziende simili alla nostra chiudono! Non c'e' una riconversione, non c'e' una ristrutturazione bensi' la chiusura. Io capisco chi crede nella nazionalizzazione, di fatto e' una nostra cultura perche' diciamocelo, abbiamo vissuto noi con le aziende pubbliche, abbiamo creato il boom economico in questo paese ma il mondo e' cambiato, oggi i giornali cartacei li leggiamo per comodita' ma di fatto e' piu' semplice avere i giornali on line con la password e quindi qualcosa e' avvenuto, non c'e' piu' la figura tradizionale dell'imprenditore come era un tempo e del lavoratore, prima c'era la produzione, il profitto, c'era una divisione netta fra quello che andava nei costi di produzione, quello che andava al lavoratore, oggi invece purtroppo questo meccanismo si e' interrotto perche' c'e' la finanza e la finanza e' un qualcosa di diverso che e' difficile anche da poter contestualizzare rispetto a quello che e' il sistema economico di un'azienda quotata in borsa, un'azienda che si pone come antagonista di realta' produttive simili in altre parti del mondo, e' tutto piu' difficile. Un tempo ricordo quando c'era la crisi - ricordo la Magona per fare un esempio – momenti di crisi, c'era all'epoca l'Amministratore Delegato che aveva la capacita' di avere riferimenti, amicizie ecc., aumentava la produzione, trovava acquirenti nel nostro paese che gli permettevano di poter mantenere il mercato, oggi non e' piu' cosi', ormai avviene tutto con un click, una mail, un messaggio ecc., i costi sono troppo elevati quindi non si vende; perche'? Perche' nell'arco di u decimo di secondo qualcuno ha fatto un'offerta migliore della nostra. Se non comprendiamo che questo e' il nuovo sistema, difficilmente potremo mantenere l'acciaio su questo territorio. Quindi credo che debba essere fatto uno sforzo collettivo da dei lavoratori, da parte dell'azienda, da parte delle organizzazioni di categoria, da parte di tutta la societa' civile locale, per capire quali possono essere le proposte per mantenere in vita la siderurgia sul territorio. Abbiamo parlato di logistica tempo fa per salvare le problematiche che in quel momento colpivano direttamente la Dalmine, una logistica morta e sepolta, tale fu la discussione, tale fu la proposta, tale e' rimasta la soluzione, ma di fatto pero' non siamo arrivati ad una conclusione rispetto a quel piano che vedeva protagonista un settore, pur se piccolo, ma importante del nostro territorio quale la Tenaris/Dalmine che poteva essere un volano per Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 39 lo sviluppo anche delle altre realta' industriali. C'e' la situazione della centrale E.N.E.L. E quindi abbiamo anche problematiche diverse che non troviamo soluzione e che ancora di piu' pesano su questo territorio, e poi c'e' un dato assoluto: non c'e' una lira, le casse dello Stato sono pressoche' vuote. Ci sono centinaia di vertenze simili alla nostra su questo territorio; la cassa integrazione ormai ha la coperta corta perche' i cassaintegrati in Italia sono ormai diventati una cifra allucinante e quindi i nostri cassintegrati che noi vorremmo tutelare, perche' sono parte integrante nel nostro territorio, purtroppo fanno parte di quella macro area di cassintegrati a livello nazionale che difficilmente possono essere garantiti come noi vorremmo, questa e' la realta' dei fatti. Quindi credo che da oggi debba partire una soluzione precisa, quella non soluzione per l'azienda, soluzione per quelli che sono i rapporti che dovremo creare su questo territorio per avere un obiettivo a breve termine, perche' fra sei mesi – anzi meno, cinque/sei mesi – qualche risposta dovra' venire senno' credo che poi fisiologicamente anche se non in tempi brevi pero' sapete bene qual e' il passo successivo che un Commissario di fatto deve portare a termine. Quindi credo che per evitare che il Dott. Nardi non per sua responsabilita' ovviamente ma che debba intraprendere quell'atto definitivo, noi abbiamo alcuni mesi per poter decidere il futuro di questo territorio, lasciamo perdere le elezioni ed i governi che verranno, son passati tanti di governi in questo paese, di colori diversi, ma se siamo arrivati ad oggi credo che la responsabilita' sia piu' generale, ed e' difficile pensare che un certo tipo di9 impostazione possa trovare una soluzione. Io credo che questo territorio ha la forza per dare prospettiva! E' ovvio che poi ci dovra' essere la componente del Governo che dovra' garantire alcuni passaggi, fino all'Europa! Ma se noi non siamo capaci di decidere e di capire quali possono essere le soluzioni cercando di continuare a garantire tutto e tutti difficilmente troveremo la possibilita' di uscire da questa crisi. Pertanto, finisco. Il mio e' un appello: facciamo un esame di coscienza, vediamo cosa si puo' salvare, e' chiaro che in questa situazione non si puo' salvare tutto altrimenti il rischio e' che si perda tutto. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Fabiani per il Partito Democratico. Valerio Fabiani – Consigliere PD Buongiorno a tutti. Anch'io mi unisco ai saluti e ai ringraziamenti che sono gia' stati fatti qui, alle organizzazioni sindacali presenti, alle associazioni di categoria, ai rappresentanti delle istituzioni. Faccio anch'io gli auguri al Commissario Nardi per il duro lavoro che lo attende ma anche al nuovo responsabile per Piombino di Tenaris/Dalmine che stamani abbiamo avuto piacere di ascoltare per la prima volta, avremo modo di conoscerci meglio sicuramente nelle prossime settimane, nei prossimi mesi. Io sono parzialmente d'accordo con le ultime cose che diceva il Consigliere Coppola, nel senso che a me pare invece piuttosto evidente che questa mattina sia emersa una maggiore attenzione, siano emerse maggiori aspettative piu' legate all'esito delle elezioni politiche che non al tentativo di Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 40 individuare l'acquirente o il nuovo soggetto industriale. Questo lo dico perche'? Perche' forse – e questo credo sia un fatto positivo diciamo – e' piu' diffusa di quanto pensassimo la consapevolezza della gravita' della situazione che stiamo attraversando. E penso che diciamo io sono d'accordissimo invece anche con lui nel tenere fuori da queste porte la campagna elettorale, ma credo che queste aspettative siano del tutto fondate! In fondo penso che ciascuno di noi al di la' della collocazione politica appunto di ciascuno, sappia bene invece che questo paese e l'Europa hanno davvero bisogno di un'inversione di tendenza, di un segnale di discontinuita' rispetto almeno un decennio di politiche economiche industriali – se vogliamo definirle cosi' – fallimentare. Ecco, parto da qui perche' io ho l'impressione che i problemi che noi stiamo vivendo anche su questo territorio, in questa realta', prima di tutto ci costringono a fare i conti con due problemi di natura generale che evidentemente pesano anche sul nostro territorio e sulla nostra vicenda locale. Il primo, lo hanno detto in molti quindi non mi ci voglio soffermare piu' di tanto anche perche' e' tardi, e' la assoluta assenza di un quadro certo e adeguato di politiche industriali, perche', se ci si vogliono dire le cose come stanno, un questo paese salvo il forte ma purtroppo fallito tentativo di Pierluigi Bersani, Ministro dello Sviluppo Economico Industria 2015 che pero' fu svuotato di copertura finanziaria dal Governo immediatamente successivo e che noi riproponiamo come industria 2020, e' dai tempi delle politiche legate alle partecipazioni statali che questo paese non ha un'adeguata politica industriale. E poi il secondo problema, anche qui di natura generale ma che noi abbiamo pagato molto, molto; negli anni in cui il mercato tirava e cioe' fino al diciamo il periodo immediatamente precedente all'esplodere della crisi diciamo nella sua versione finanziaria con il crollo della Lehman ecc., ecc., qua, anche qua si sono prodotti flussi di cassa importanti che in tutta evidenza purtroppo non si sono trasformati, tradotti in investimenti produttivi, in investimenti nella produzione del ciclo produttivo in termini di innovazione tecnologica, di modernizzazione e di maggiore competitivita' dei prodotti, tanto meno diciamo in investimenti nel lavoro, nel personale in termini di formazione, di salato ecc., ecc. E cioe' qui noi siamo stati messi di fronte a proprieta' che salvo diciamo l'eccezione di quel tentativo mi pare del 2007 con quel piano industriale che fu il frutto di uno estenuante confronto con le istituzioni locali, con le organizzazioni sindacali che riusciva a tenere insieme le due esigenze che avevamo: quello diciamo di un consolidamento della produzione locale alzando i livelli di qualita' verticalizzando ma anche quello di alzare le prestazioni ambientali delle nostre produzioni, salvo quel tentativo, quel piano industriale che la crisi spazzo' via qualche mese dopo, quello che e' successo e' sotto gli occhi di tutti. Allora, se, come dire, questo e' vero, io vorrei diciamo fare una sottolineatura. Io sono contento della discussione che abbiamo fatto anche stamani qui, cosi' come – lo ricordava anche Amerini all'inizio – le diverse discussioni che qui ci sono state, la gestione anche unitaria da parte delle forze politiche di questa vicenda e di questa discussione pero', come dire, la siderurgia si difende tutti i giorni a tutte le ore del giorno e io mi ricordo bene che di fronte a quel piano industriale che Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 41 prevedeva davvero in quel caso un consolidamento della presenza di uno stabilimento a ciclo integrale come il nostro attraverso una maggiore verticalizzazione dei prodotti, attraverso un nuovo laminatoio che era il minimill, come le forse politiche si comportarono allora. Perche' di fronte a quella scelta che richiedeva un adeguamento degli strumenti urbanistici di questo Comune, questo partito, il mio partito rimase solo a sostenere la modifica di questi strumenti. E penso che siccome poi la storia fa il suo percorso e distribuisce anche responsabilita' e corse, che noi avessimo ragione in quel momento a sostenere quella scelta e forse se quella scelta fosse stata fatta noi oggi non ci saremmo trovati in questa situazione con le cose che sono state dette: la fuga della proprieta' russa, Lucchini con questi due giganteschi problemi, uno di natura appunto strutturale legata anche alle condizioni dei propri impianti, alla propria competitivita' e l'altro la enorme esposizione debitoria nei confronti delle banche. Anche qui per inciso e' vero – mi pare lo dicesse Gabrielli nel suo intervento – diciamo qui se fosse una situazione normale gli azionisti di maggioranza di questa azienda sarebbero le imprese dell'indotto che hanno fatto da banca in tutti questi anni e che si sono prodigate anche in queste ultime settimane per far ripartire l'altoforno insieme ai lavoratori e a quelle straordinarie maestranze e ai tecnici che lo stesso Commissario ringraziava e riconosceva nel suo intervento. C'e' stato poi un tentativo di gestione di fatto delle banche, fallito, forse troppo lungo. E' stato detto anche in questo Consiglio Comunale noi abbiamo preso delle posizioni piuttosto chiare e nette, chiare e nette! Chiedendo una svolta; finalmente e' stata chiesta l'Amministrazione straordinaria, tuttavia oggi fai i conti anche con questo periodo eccessivamente lungo di incertezza cui e' stata esposta l'azienda; le fermate produttive che hanno logorato il cuore degli impianti dello stabilimento legate a un'insufficienza di risorse finanziarie che pesavano sull'acquisto delle materie prime, il dato purtroppo era questo. E oggi il Commissario, il Governo si trova diciamo a lavorare su un nuovo piano industriale che sostanzialmente faccia i conti con questi punti: dare continuita' produttiva all'azienda, mantenere l'integrita' del gruppo, e poi diciamo nella ricerca di un soggetto industriale affidabile. Anche qui ha ragione Checcoli c'e' stata una discussione variegata; noi coerentemente abbiamo sempre pensato a un soggetto industriale, ad un siderurgico. Qualche altro ha sostenuto anche in maniera molto disinvolta ipotesi piu' fantasiose e tuttavia credo che il punto che sollevavano le organizzazioni sindacali e per la verita' su cui anche il Commissario Nardi nei recenti incontri istituzionali che ci sono stati ha assunto degli impegni, e' appunto anche la tutela dell'occupazione da un lato e il pagamento delle imprese dall'altro al netto del congelamento dei debiti al 21.12.2012. Tutela dell'occupazione su cui io voglio davvero ringraziare il lavoro straordinario che ha fatto il sindacato unitariamente e responsabilmente. Concludo dicendo questo: ha ragione chi lo ha detto prima; noi abbiamo atteso per molti mesi e per molti anni che si rispondesse alla domanda: e' o no strategica la siderurgia per l'Italia? Finalmente c'e' voluto un cambio di Governo, c'e' voluto l'arrivo del Sottosegretario Claudio De Vincenti che anche io voglio ringraziare da qui per riconoscerlo questo e per dirlo; i primi segnali Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 42 sono arrivati, c'e' il lavoro sull'inserimento di Piombino nelle aree a crisi complessa, io credo che ci voglia davvero questo tavolo nazionale sulla siderurgia e a quel tavolo che devono essere i siderurgici ma anche gli istituti di credito, le banche e ci deve essere il Governo diciamo che assuma una cabina di regia vera. Grazie. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Per l'intervento conclusivo il Sindaco di Piombino Gianni Anselmi. Sindaco Gianni Anselmi Vi ringrazio; ringrazio i consiglieri e gli invitati per i contributi che ci consentono ulteriormente di constatare, non senza smarrire, la preoccupazione che e' anche un elemento di profonda motivazione per noi rispetto allo spessore delle questioni che stiamo affrontando, come non solo il livello di attenzione ma l'adeguatezza degli interlocutori, sia giustamente tesa e proporzionata alle questioni stesse. Del resto la serieta' di questo territorio piu' volte e' stata dimostrata nel corso di questi lunghi e difficili, durissimi anni, che non sono stati sempre anni duri, vale la pena ricordarlo qui, perche' se oggi noi celebriamo un Consiglio Comunale denso della preoccupazione che e' quella di una citta' che ha una storia di responsabilita' costruita intorno alla civilta' del lavoro, bisogna anche non dimenticare che nel 2007 e per la prima parte del 2008, il comparto siderurgico italiano godeva di eccellente salute e i bilanci delle imprese siderurgiche italiane celebrati nell'assemblea che le riunisce, che le federa, la Federacciai, erano fonte all'epoca di prospettive immaginate di sviluppo. Arrivo' la crisi, come e' stato ricordato, nell'autunno del 2008, che colse il nostro territorio proprio nel punto nel quale gli strumenti urbanistici dopo la discussione che veniva citata dal Segretario del Partito Democratico nel suo intervento, giunsero in quest'aula a un esito decisivo. Il 3 di ottobre del 2008 il Consiglio Comunale approva l'Accordo di Pianificazione che dota il comparto industriale e portuale oltre alla gamba della nautica e della cantieristica, degli strumenti per poter procedere, il giorno dopo o due giorni dopo l'azienda Lucchini convoca rappresentanti dei lavoratori e comunica l'apertura di un tavolo di crisi. Ricordo questo prima di tutto a me stesso, perche' quando si parla di un declino lungo bisogna non dimenticare che c'e' stato il 2003 e c'e' il post 2008 ma ci sono stati nel mezzo il 2004, il 2005 e c'e' stato anche il 2007, e la prima meta' del 2008 che sono stati anni gloriosi per il settore siderurgico italiano, e non solo italiano naturalmente. Per cui, suggerirei una certa cautela – lo faccio in modo complice e non sardonico o sarcastico - nell'usare l'argomento noi ci siamo fatti trovare impreparati di fronte a tutto cio', perche' il piano industriale che con il novero istituzionale pienamente schierato, allora c'era un Governo nel 2008, cui quel piano industriale e' stato illustrato, che era un Governo che aveva tentato di parlare di politiche industriali – e lo cito volentieri perche' ce ne sono stati quattro di governi durante questi nove anni del mandato di chi vi parla e si accinge al quinto - con cio' anche plasticamente dimostrando come questi temi sia difficili dominarlo da Via Ferruccio 4 in un contesto istituzionale cosi' Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 43 mutante, almeno cosi' velocemente come le dinamiche globali che governano questi settori. Ma come diavolo facciamo noi a discutere se non a livello culturale di noi, quando abbiamo scelto alcuni decenni fa – e io dico con grande lungimiranza e capacita' costruttiva e partecipazione politica, emotiva, sociale, senso di appartenenza, di stare dalla parte di quelli che volevano collocare questo paese nel novero dei paesi piu' forti industrialmente di questo continente e del mondo intero. Cito questo volentieri perche' parlare di noi senza smarrire questa volonta' di stare in questa dimensione nazionale, europea – e poi torno sull'Europa – e planetaria, significa rinunciare prima di tutto a noi stessi! Se noi non collochiamo con la pochezza degli strumenti amministrativi di cui dispone l'Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale stesso salvo il poter dominare gli strumenti urbanistici, ma se noi non rinunciamo a collegare questa nostra capacita' che e' capacita' e sensibilita' politiche. Io ho avvertito una tensione ampia in questo Consiglio Comunale; sono d'accordo con chi dice: “Non parliamo genericamente di lavoro” le invocazioni generiche al lavoro, come dire, sono l'ingrediente minimo di qualunque battaglia politica che ciascuno puo' mettere in campo specialmente in questa fase dove il lavoro quando c'e' e' talmente precario anche per i lavoratori a tempo indeterminato, in modo tale da dover indurre chiunque si occupa di interesse generale ad affrontare... a cercare le soluzioni praticabili per affrontare tutto cio'. Ma se noi evitiamo di disgiungere la visione locale e questo senso che ha sempre guidato questo territorio, questa regione, questa parte del nostro paese cosi' densa di industrie di una certa dimensione (giustamente e' stata citata anche l' E.N.E.L.) se noi non abbandoniamo questo che e' non solo occuparsi di politiche industriali da locale, ma se lo facciamo senza rinunciare a quella spinta genetica e storica che ci ha connotato nei decenni, noi possiamo pensare che non siamo cosi' piccoli e cosi' limitati quali gli strumenti amministrativi di cui disponiamo ci potrebbero indurre a pensare di essere. E' evidente che rispetto a questo noi abbiamo di fronte delle scale di dominio di questi problemi rispetto alle quali queste connessioni debbono essere possibilmente attivate ed alimentate, e sono il rango europeo e il rango nazionale. Si e' giustamente fatto riferimento in modo ripetuto al rango europeo sulle questioni di cui parliamo, perche' il settore siderurgico non e' mica il settore siderurgico che ha messo su la CECA negli anni 50/60 e non e' nemmeno piu' il settore siderurgico dell'Ilva di stato della quale il Dr. Nardi e' stato un protagonista. Brasile, India, Cina, sono dei prepotenti protagonisti nel nuovo contesto e sono anche i paesi insieme agli Stati Uniti che hanno l'appannaggio pressoche' esclusivo del dominio delle materie prime che sono nel tipo di siderurgia di cui ci stiamo occupando, un elemento determinante nella qualificazione dell'emarginalita' dei singoli siti produttivi, come il signor Bricco sul Sole 24h di domenica scorsa ci faceva notare l'analisi di bilancio la insegnano in tutte le universita' che si occupano di economia e commercio. Insomma, chi ha letto quell'articolo non fa fatica a scorgere la volonta' non di illustrare il bilancio della Lucchini ma di concorrere all'uccisione del polo siderurgico di Piombino che non e' escluso che alberghi in qualche imprenditore europeo o perfino nazionale, ma se Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 44 questo e' vero – e io credo che sia vero – a maggior ragione questo territorio, le istituzioni che qui sono rappresentate e il Governo di questo paese, devono mobilitarsi perche' accada il contrario e cioe' perche' il pezzo delle politiche industriali che si occupa della grande industria ci aiuti sa capire quali forme, con quale dispiegamento territoriale in questo paese quell'industria affronta gli anni che vengono, quello che provava dalla sua angolazione a descrivere Gabrielli parlando per il sindacato. Io ringrazio il sindacato non solo per la responsabilita' che insieme a chi guida alle aziende sul territorio ha dimostrato nella gestione di queste crisi perche' il ricorso ai contratti di solidarieta' a tutte le soluzioni che sono state trovate insieme alla Regione e alla Provincia in questi anni, come e' stato detto, io mi aggiungo testimoniano quella volonta' di non rinunciare alla responsabilita' sopratutto in un periodo politicamente cosi' delicato dove l'induzione alla banalizzazione, alla demagogia, alla semplificazione e anche al fare un po' di casino, passatemi la licenza, sono cosi' facili da cogliere che avrebbero potuto indurre qualcuno ad atteggiamenti ben diversi e invece siamo stati tutti e siamo tutti su questo pezzo che significa costruire giorno dopo giorno facendo leva su cio' che c'e' e sulle capacita' professionali e la dotazione industriale, commerciale della quale questo territorio fortunatamente ancora dispone, pur in uno scenario drammatico da un punto di vista commerciale. E' stato detto: costruzioni, automotive sono i due settori che piu' stanno mostrando la corda nel mondo e fatalmente in Europa; sono state dette cose corrette sulla competitivita' delle aziende europee rispetto ai competitor extra europei, come giustamente il Dr. Nardi mi faceva notare e come ho potuto constatare personalmente a Trieste la scorsa settimana, c'e' un movimento in Europa diverso e recente, ahime', rispetto ai temi di cui parliamo. C'e' una grande attesa su un documento che una Commissione sulla siderurgia ha predisposto, presieduta dall'Onorevole Tajani, ha predisposto e sta per presentare al Parlamento; e' stata approvata nel mese di dicembre un'importante risoluzione che mette al centro il tema siderurgico con tutta una serie di premesse, di considerato e anche il dispositivo che pone l'accento sulle necessita' di riorganizzare e riqualificare e rilanciare questo settore anche mettendo in campo politiche antidumping rispetto alla concorrenza impropria che i paesi, come ci raccontava l'Ingegner Nannipieri, ex europei, hanno saputo mettere in campo in questi anni, la vicenda del verniciato, dell'importazione sopratutto di Marcegaglia, si puo' dire? Importantissime importazioni sul preverniciato a condizioni diciamo vantaggiose, ha meritato, insieme ad altre questioni, un intervento di rango europeo per contenere questo tipo di intrusione. Io credo che si debba andare a vanti da questo punto di vista da parte dell'Europa; perche'? Perche' anche introducendo delle forme di barriere , come dire, correttamente impostate e selettivamente concepite, si puo' indurre quei grandi gruppi dell'India, del Brasile o della Cina che dispongono di potenza di fuoco finanziaria e di progettualita' industriali molto importante e sopratutto del controllo delle materie prime, ad accettare la sfida dell'investimento diretto nel continente europeo, perche' quello che rischia di verificarsi e' esattamente una competizione intraeuropea che in un periodo di ristrutturazioni Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 45 probabilmente necessarie, perche' c'e' un problema di consumo apparente molto basso rispetto alla capacita' produttiva installata, rischia di generare se non c'e' un investimento esogeno rispetto al continente, una concorrenza fra gruppi europei che rischia davvero di chiudere o di ridimensionare fortemente dei poli produttivi, e questo bisognerebbe tentare di evitarlo e l'Europa preoccuparsi ad evitarlo. Allora, anche questa idea di fondi destinati al settore che potrebbe eccepire rispetto alla tendenza sugli aiuti di Stato, della quale si sta discutendo a Bruxelles, puo' essere un'occasione. Fra le altre ma, e chiudo questa parte, il punto che io vedo e anche ascoltando voi vedo, e' il seguente: in un momento nel quale quella siderurgia che abbiamo conosciuto, la siderurgia della ricostruzione, la siderurgia dell'Italia che si aggiungeva agli altri paesi per dotare i paesi che volevano crescere delle infrastrutture necessarie, nel nostro caso le rotaie prima di tutto, in una siderurgia che e' cosi' cambiata, che si e' cosi' globalizzata con questi nuovi players che stanno in campo e mordono, perche' poi le condizioni la' son diverse, vivaddio, di quelle che la civilta' del lavoro europeo e' riuscita ad incardinare nei paesi occidentali. In un contesto di questo tipo cosi' globalizzato si e' registrato – e' stato detto piu' volte – un arretramenti del perimetro pubblico che non necessariamente avrebbe dovuto perpetuarsi nella proprieta' degli assetti produttivi - e qui provero' a tornare dopo sulle soluzioni – ma che e' arretrato troppo rispetto anche a un tentativo di dominazione delle politiche industriali. Cioe' i due fenomeni sono andati di pari passo! La globalizzazione del settore, l'arrivo della competizione di paesi e dall'altro lato l'Europa che non ha piu' detto nulla e l'Italia che nel silenzio si e' erta per un protagonismo contrassegnato da un'assenza di ambizione industriale, ci hanno condotto qui a registrare in uno dei luoghi simbolo della storia dell'industria italiana, costruito con politiche pubbliche, una situazione che localmente sarebbe impossibile padroneggiare ed e' esattamente questo il motivo per cui ci siamo battuti, perche' in Lucchini si registrasse una vicenda di ordine istituzionale, anche con i gesti che qualcuno ha immaginato come... ha interpretato come gesti strumentali. Ma dal 2009 in poi, cioe' dall'agosto del 2009 Mordashov arriva in quest'aula e annuncia il suo disimpegno; noi abbiamo passato e seguito giorno per giorno queste cose qui! Cioe' noi non ne parliamo da ieri mattina o dal tavolo del 22 gennaio, noi seguiamo da anni queste vicende con continuita' e abbiamo avvertito, sopratutto dopo che il Consiglio di Amministrazione della Lucchini che avrebbe dovuto deliberare il commissariamento, decise invece di non chiederlo per una mail arrivata dal gruppo Klesch, dal fondo Klesch che fece retrocedere il CdA dalla richiesta dell'Amministrazione straordinaria, noi a quel punto decidemmo di rompere gli indugi cercando di giocare una partita piu' frontale da un lato con le istituzione governative e dall'altro con il Consiglio di Amministrazione in carica e sopratutto con il pool di banche che non per una questione ideologica contro gli istituti di credito, chi vi parla e' convinto che la finanza abbia una sua ragione fondamentale nella sua funzionalita' allo sviluppo. Il problema e' che qui, come e' di tutta evidenza, il rapporto fra finanza ed economia ha preso una deriva che somiglia a una degenerazione e anche questo e' un tema tutto politico che i governi devono cercare Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 46 di affrontare. Quindi il Commissario per noi, al di la' delle qualita' personali del profilo che abbiamo potuto toccare anche questa mattina, e' stato un punto – e siamo grati alla Regione e sopratutto al Sottosegretario De Vincenti, al Ministro Passera che ha firmato il decreto con grande tempestivita' perche' in pochissime ore tutto cio' si e' verificato – il Commissario per noi rappresenta un salto di qualita' nell'approccio al tema, perche' significa avere un uomo nominati dal Ministro dello Sviluppo Economico della Repubblica Italiana anziche' un advisor che gestisce le vicende per conto di un pool di banche, non credo ci sia bisogno di spendere altre parole su questo, salvo il fatto che il Dr. Nardi e' gia' oggi un alleato delle istituzioni locali rispetto alle necessita' competitive del sito siderurgico di Piombino. La vicenda Concordia e' uno di questi passaggi molto delicati perche' - e anticipo cosa dovremmo chiedere sul decreto sviluppo – approfondire il Porto di Piombino a 20 mt; accelerare il molo di sotto flutto che il Piano Regolatore Portuale prevede, il relativo bacino di accoglimento dello scafo e i piazzali retrostanti, aggiungo io almeno il primo lotto della 398, proprio per non chiedere € 300 milioni tutti in un colpo perche', come e' stato fatto notare, non e' che il Governo Italiano abbia le tasche cosi' piene in questo momento. Ma se ci viene chiesto un progetto stralcio sull'art. 27 del decreto sviluppo io sono per dire: piano dell'Autorita' Portuale, progetto dell'Autorita' Portuale per la Concordia ma dopo per la competitivita' del nostro porto non solo per la Lucchini naturalmente ma per le navi che possono entrare e portar su 250.000 t di carico e non solo 60.000 come possono arrivare adesso; la via di accesso a Nord, quindi e' esattamente a quell'ambito del nostro porto, l'importo di tutto cio' consta circa € 150 milioni. Non mi sembra chiedere troppo da parte di un territorio che da anni chiede e che molto ha progettato e che e' stato sempre cosi' responsabile e cosi' serio si tutte queste questioni. Noi abbiamo avuto grande ascolto dalla Regione Toscana ma il Governo Italiano ha fatto firmare a questa gente cosi' seria e cosi' responsabile molti accordi ed e' necessario che cominci ad essere conseguente con questi accordi anche in un nuovo contesto istituzionale/amministrativo delineato dalle norme in essere come il decreto sviluppo, il decreto sulle aree complesse ecc., ecc. Quindi, Commissario di Governo come interlocutore mediano rispetto al Governo nazionale; art. 27 area di crisi complessa in una visione di competitivizzazione dell'ambito industriale e portuale, terzo punto la Concordia, come detonatore di tutto cio' e anche come elemento di breve termine per creare del movimento economico sul territorio in una situazione di morta gora che ci abbiamo davanti. Detto questo, su Magona stiamo seguendo passo passo le questioni; certamente la questione e' legata anche qui in pochi anni dieci nuove linee sullo zincato. E dove e' il paese? Cioe', chiunque conosce il comparto industriale italiano, in particolar modo un comparto siderurgico, non puo' che allibire di fronte al fatto che oggi abbiamo 3,5 milioni di sovracapacita' in Italia sullo zincato e negli ultimi anni sono state autorizzate non dal Governo Birmano che purtroppo se la passa malissimo ma dal Governo Italiano, dieci nuove linee di zincatura. Ma dove e' la politica industriale? Cioe' ve lo dice uno che in economia e' abbastanza liberale non credo di essere figlio di un'impostazione Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 47 pianificatoria e pero' questi settori qui si devono governare non ci si puo' girare da un'altra parte, non si sta parlando di commercio al dettaglio anche se anche in quel settore le liberalizzazioni hanno prodotto qualche danno. Dunque, Magona, energia, interventi anche li' credo europei, perche' Mittal/Arcelor e' un'azienda che ha il piu' grande player mondiale della siderurgia che in Europa non e' presente solo a Piombino, le vicende di Florange di Madrid sono davanti a tutti. E poi la vicenda Dalmine. Devo correggere Coppola; sulla vicenda Dalmine le istituzioni locali sono intervenute, i lavori sulla strada Dalmine/Porto stanno per partire e la Dalmine ha gia' portato qui dei traffici proprio per effetto delle scelte che sono state concordate. Non lo faccio polemicamente ma solo per dire che Dalmine a quest'ora se ne sarebbe gia' andata se non avessimo fatto l'accordo con Simoncini, Kutufa' e i sindacati sulla polarizzazione su Piombino di certe attivita' logistiche e sulla strutturazione competitiva del nostro porto come possibilita', perche' appunto e' far dire ai nostri manager locali presso i loro referenti internazionali che a Piombino c'e' la possibilita' di avere un contesto amichevole per gli investimenti, questo e' banalmente quello che dovremmo tentare di fare con il Governo Nazionale, e non solo essere un luogo periodico della disperazione per le autorira' pubbliche di questo paese, questo territorio ha bisogno di risposte! Ve lo dico alla fine del mio lavoro: questo territorio ha bisogno di risposte e noi ci siamo dannati perche' le avesse! Il Governo che arriva, qualunque esso sia, naturalmente io ho un'opinione in merito, dovra' dire parole chiave e chiare su cosa vuole fare del modello di sviluppo di questo paese, della manifattura di questo paese e dei luoghi simbolo che si sono connotati per avere dato tanto all'industria e all'occupazione italiana, Piombino e' uno di questi, quindi bisogna essere conseguenti e non solo limitarsi a dire che e' un luogo simbolo, i simboli o si venerano quando non contano piu' nulla oppure gli si fanno vivere. Come? - e finisco, che sono stato come al solito molto lungo – Noi abbiamo delle responsabilita' in campo, le eserciteremo; c'e' un Commissario cui la legge da' un mandato: redigere un piano industriale. Naturalmente il Dott. Nardi si misurera' con la realta' siderurgica, con il Governo, con la realta' locale che non e' solo Piombino ma e' il territorio ampio che la circonda, le altre realta' siderurgiche. Con il Sindaco di Terni abbiamo fatto questa proposta di istituire il gruppo dei sindaci delle citta' siderurgiche in Anci e con i parlamentari europei, con chi abbiamo parlato, cercheremo di stabilire dei link continentali per discutere di questa roba a quel livello, ma qui delle due l'una e non c'e'... e entrambe, la terza e' meglio non dirla perche' significherebbe disimpegno del Governo nei confronti di questo territorio, delle due e' l'una! O stiamo sul ciclo integrale, come noi consideriamo opzione prioritaria e pero' bisogna dimostrare la sostenibilita' economica di questo, non basta anche qui limitarsi a un pronunciamento ideologico, bisogna dimostrabilmente dire che il ciclo integrale adeguato, aggiornato, corroborato degli investimenti necessari ha una ragione di essere in questo paese, vedremo in quale contesto di gruppo, perche' noi abbiamo anche imparato che uno stesso stabilimento puo' cambiare valore a seconda del gruppo nel quale si colloca, per le convenienze logistiche. Ho il sospetto da questo punto di vista che Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 48 se si va a -20 (meno venti) nel porto uno dei problemi – e cioe' il peso del costo del trasporto sulle materie prime, dovrebbe trovare una sua soluzione, poi ce ne sono altri che conosciamo. Pero' se il ciclo integrale viene considerata un'opzione strategica dal Commissario e poi dal Governo perche' il piano del Commissario sara' il piano del Governo su Piombino, il Governo in quel caso dovra' essere conseguente e noi sappiamo che ci sono degli strumenti – uno di questi e' il fondo strategico della Cassa Depositi e Prestiti, che a fronte di opzioni industriali che dimostrino una marginalita' dell'intervento, consentono un intervento pubblico. Qui bisognera' sciogliere un nodo oltre alla redditivita' dell'operazione, e cioe' se l'altoforno e' un impianto siderurgico o un'infrastruttura per la produzione dell'acciaio. Perdonatemi se apparentemente ho detto la stessa cosa che si potrebbe... ma se fa parte di un complesso siderurgico e cioe' di un complesso di fattori produttivi destinati... e' un conto, se invece, interpretando una visione che e' legittima, noi decidiamo come istituzioni repubblicane che gli altoforni da ciclo integrale sono un'infrastruttura di interesse generale, allora un Governo dovrebbe essere conseguente rispetti agli investimenti che decide di fare. Qui si trattera' di capire se il ciclo integrale e' assorbito da Taranto o se rimane a Piombino, non si puo' essere ipocriti, non si puo' essere ipocriti! Perche' altrimenti ci raccontiamo... io non sono disponibile a ipocrisie ne' a manierismi di sorte, bisogna capire se il Italia il ciclo integrale si articola ancora su questi due poli o meno, perche' se si dice di essere italiani bisogna essere italiani dal lunedi' fino alle 24.00 della domenica, non finche' si parla di altri. Io penso che Piombino puo' dare una mano alla produzione di ghisa ancora, pero' occorre una dimostrabilita' di tutto questo. L'altra opzione e' l'opzione che fa meno dell'area a calo e che mette in campo uno scenario completamente diverso; anche in quello scenario necessita' un protagonismo del Governo, a maggior ragione, perche' si aprirebbe tutta una partita di bonifiche di riuso – e qui contiamo molto noi perche' l'urbanistica ce la mettiamo noi che stiamo qua, non so se noi persone fisiche – pero' anche in questa seconda opzione necessariamente serviranno ingenti risorse politiche pubbliche, magari un quid surplus di visione locale. Io finisco dicendo che constato che anche i paesi che hanno terziarizzato di piu', in Europa hanno tutti ancora almeno un altoforno... una produzione di ciclo integrale, questa e' cronaca non e' una pulsione emotiva. In Inghilterra c'e' un'area a caldo, in Francia c'e' un'area a caldo – piu' di una – non parliamo degli altri paesi che hanno fondato l'Unione Europea con la cieca ecc., ecc.; in Germania ne vogliamo parlare, in Austria, in Spagna. Allora c'e' da chiedersi per quale ragione questo paese dovrebbe essere il primo che si sfila da una produzione di questo tipo, o per ragioni ambientali o per ragioni economiche. Dunque, concludo davvero e l'occasione era grata anche per scambiare un po' di visioni e di aggiornasi su queste cose, serve davvero un Governo che dica alcune cose; cioe', noi abbiamo bisogno come il pane di interlocutori che, come e' successo per un periodo, ci chiamino, discutano con noi, e in questo caso con i protagonisti perche' la partita delle bonifiche esiste anche ad aziende in moto non solo ad aziende dismesse, con i protagonisti, compreso il sistema delle piccole imprese ce non e' solo un problema Torna all'indice Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale del 12 Febbraio 2013 – Seduta unica - 49 rispetto ai crediti che vantano ma e' anche una grande risorsa che lo sviluppo del territorio puo' avere in futuro. Certo, noi abbiamo comprato aree dalla Fintecna e son li', chi le vuole mettiamo anche il fiocco e in buona parte sono anche aree non da bonificare, sono libere, quindi se qualcuno vuole lottizzare a fini produttivi le aree oltre il Capezzolo, facciamo il contratto domani mattina previa delibera del Consiglio Comunale naturalmente perche' dobbiamo venderle e tocca al Consiglio. Quindi, tutto questo rango di problemi merita una adeguatezza e una capacita' di misurarsi con il contesto nazionale. Dalla tensione e dalla serieta' che ho avvertito questa mattina noi siamo pronti e siamo anche pronti ad evitare che la serieta' e la profondita' di queste cose sia sottratta alle dinamiche della propaganda, perche' il 25 e il 24 ci sono le elezioni politiche e dopo si apre un altro percorso. Io vorrei condividere – l'ho gia' fatto in passato – con tutti voi la complicita' per il tempo che resta a me, per le responsabilita' che mi riguardano ma anche per chi lavora in questo territorio politicamente e per chi si candida a governarlo in futuro, invoco davvero un approccio serio e profondo, perche' stiamo parlando davvero – come diceva Coppola, Fabiani poi ma anche alcuni prima – di questioni cruciali e stiamo parlando di un territorio in bilico, in bilico. Dunque le istituzioni si rinnovano, e' giusto che abbiano aspirazioni, idee ma evitiamo che questo materiale di discussione sia sottoposto a quella cattiva abitudine che esiste in questo paese della propaganda e della demagogia che purtroppo si allargano e se c'e' una buona occasione invece per discutere del merito dei problemi dovrebbero essere proprio le campagne elettorali e anzi discutere di noi ci aiuta ad essere responsabile anche nei giorni che arrivano, ritengo. Grazie davvero. Presidente del Consiglio Comunale Maida Mataloni Grazie a tutti e sicuramente ci rivedremo nei mesi successivi sperando di portare delle cose piu' positive di questa mattina. (La seduta termina alle ore 19.05) Torna all'indice