Relazione Tecnica - Comune di Arezzo

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Relazione Tecnica - Comune di Arezzo
COMUNE DI AREZZO
PROPRIETA’: AZIENDA AGRICOLA PODERE “ IL CASTRO”s.a.s.
AREZZO.
PROGETTO: PIANO ATTUATIVO
PER LA REALIZZAZIONE DI MANEGGIO E PENSIONE PER ANIMALI
DI AFFEZIONE IN LOCALITÀ PALAZZETTI, MONTIONE,
Ai sensi delle N.T.A. del R.U. Titolo VII capo III art.68 e Titolo VIII art.78
capo IV, let.b
COMUNE DI AREZZO.
OGGETTO: - RELAZIONE TECNICADATA: OTTOBRE 2014
PROGETTISTA: Arch. Guido Bonechi,
Via San Clemente, 18;
52100 Arezzo, Tel 0575 355933.
OGGETTO: RELAZIONE TECNICA
PIANO ATTUATIVO PER LA REALIZZAZIONE DI MANEGGIO E PENSIONE PER ANIMALI DI AFFEZIONE IN LOCALITA’ PALAZZETTI, MONTIONE, AREZZO
1. Individuazione e descrizione area d’intervento.
L’area di intervento è posta in località Dei Palazzetti, Montione, nel Comune di
Arezzo(AR), ed è composto da un annesso ed un appezzamento di terreno,
rispettivamente individuati al Catasto dei Fabbricati del Comune di Arezzo alla sezione A,
foglio 85 particella 247 e al catasto dei terreni del comune di Arezzo alla sezione A foglio
85, particelle numero 247,9,139,142,152,7,8,138,140,114,145,124,144,32,147,33 e 146,
con una superficie catastale complessiva di circa Ha 06.58.08 è classificata dagli strumenti
urbanistici comunali nel sottoinsieme V3 della zona “E” destinata ad usi agricoli con tipo di
variante di paesaggio pianura coltivata, dove è ammessa la costruzione di nuovi annessi
rurali.
L’annesso esistente è composto da due locali ad uso rimessa e piccola appendice
anch’essa ad uso rimessa. L’edificio è realizzato con struttura portante prevalentemente
in muratura mista di bozze in tufo ed elementi in laterizio, e copertura in marsigliesi ,con
una superficie complessiva lorda di circa 90mq.
Il terreno agricolo circostante il fabbricato non è delimitato da recinzioni, ed è parzialmente
occupato da bosco con pendenze accentuate mentre la parte coltivabile presenta modeste
pendenze tali da garantire l’allontanamento delle acque meteoriche.
L’area di intervento è caratterizzata da una morfologia orografica tipicamente di pianura
e ricade nella Zona Agronomica “Pianure”, variante “sistema pianura coltivata”, con
caratteristiche agronomiche tipiche della pianura alluvionale. L’area rurale di Podere
Papini, non risulta inserito negli Elenchi degli Aggregati, oggetto di giudizio di valore, del
PTCP della Provincia di Arezzo. Si precisa che l’area di intervento non riguarda le aree
sottoposte a vincolo paesaggistico, in riferimento all’ art. 142 del D.Lgs 42/2004 “Codice
dei Beni Culturali e del Paesaggio” e all’ art. 3 L.R. 39/2000 “Legge Forestale”.
2. Descrizione dell’Azienda.
L’Azienda Agricola Podere il CASTRO S.A.A, di Blum Valerie Marianne Lucienne c.f.
02158390514 e partita IVA 02158390514, è ditta individuale, regolarmente iscritta alla
CCIAA di Arezzo, con sede sociale nel Comune di Arezzo in località Via Calamandrei 129
cap 52100.
L’Azienda Agricola si estende su di una superficie catastale di Ha 06.58.08, condotti in
proprietà.
L’intera superficie aziendale è identificata al Catasto dei Fabbricati del Comune di Arezzo
alla sezione A, foglio 85 particella 247
e al catasto dei terreni del comune di Arezzo alla sezione A foglio 85, particelle numero
247,9,139,142,152,7,8,138,140,114,145,124,144,32,147,33 e 146, con una superficie
catastale complessiva di circa Ha 06.58.08.
L’ambiente agronomico è quello tipico della Pianura Aretina, ed è caratterizzato da
andamento pianeggiante, con vocazione per la coltivazione foraggera e per le attività
zootecniche.
La superficie fondiaria per qualità di coltura e stato di coltivazione risulta così classificabile:
- bosco Sup.
- seminativo/prato pascolo
Totale
Ha 1.32.00
Ha 5.26.08
Ha 6.58.08
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L’azienda è dotata di n. 1 fabbricato rurale, avente destinazione d’uso di annesso agricolo:
- annesso principale di mq 98.65 (rif. 1)
L’annesso ad uso agricolo è costruito con pareti in muratura e con manto di
copertura in laterizio.
3. Conformità Urbanistica ed Edilizia.
Il fabbricato rurale esistente è di vecchia costruzione anteriore all’anno 1965 e non sono
state apportate ne modifiche, ne alcuna variazione rispetto alla consistenza originale e alla
destinazione a tutt’oggi esistente.
4. Premessa.
Considerato che:
- è volontà della azienda agricola “Il Castro”, di iniziare una attività di maneggio e pensione
per equini e che per il raggiungimento di questa finalità risultano necessarie strutture
agricole, oltre a quella esistente.
Con la presente Relazione vengono programmati i seguenti interventi:
1) ampliamento dell’esistente annesso principale (rif. 1 in cartografia);
2) nuova edificazione di scuderia per contenere n. 16box, più w.c., selleria, spogliatoio
e lavaggio cavalli (rif. 2);
3) nuova edificazione di annesso pluriuso con una zona destinata a rimessaggio
trattore, livellatore campi in sabbia e carrelli, una seconda zona destinata ad
infermeria primo soccorso e wc ed infine una terza zona destinata a spogliatoio per
addetti alla struttura e wc (rif. 3);
4) nuova edificazione di fienile (rif. 4);
5) strutture ombreggianti al servizio del pascolamento a rotazione (rif. 5);
6) nuova letamaia (rif.6);
7) una struttura posizionata a terra con controllo elettronico per l’ allenamento dei
cavalli formato da pannelli separatori dove posizionano gli equini per il loro
allenamento, chiamata Giostra (rif.7);
8) nuova edificazione di campi di sabbia per la doma e l’addestramento dei puledri e
per l’esercizio dell’attività equestre ;
9) realizzazione di un laghetto ;
10) realizzazione di paddok;
11) realizzazione di tondino.
Gli interventi in programma, sopra puntualizzati, rientrano fra i casi in cui la costruzione di
nuovi annessi agricoli per l’allevamento equino, in quanto richiesta da Azienda Agricola,
non è soggetta al rispetto delle superfici minime fondiarie, ovvero può eccedere le
capacità produttive dell’azienda e non è soggetta alla presentazione e approvazione del
Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale (PAPMAA).
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5. Programma e descrizione degli interventi.
Come sopra puntualizzato, L’Azienda agricola ha in programma l’incremento dell’attività
zootecnica di pensionamento e maneggio, da condurre ad un livello amatoriale.
L’attività potrà essere raggiunta attraverso la dotazione di idonee strutture, ottenibili, sia
con l’ ampliamento di quella esistente, sia con nuova edificazione.
Esattamente, dal punto di vista urbanistico ed edilizio verranno effettuati i seguenti
interventi:
1)ampliamento dell’esistente annesso principale (rif. 1) destinato a locali pluriuso e più
precisamente un locale ufficio e accoglienza esterni, un locale rimessaggio ostacoli ed
attrezzature per allenamenti e un servizio igienico, di dimensione SUL 157.92 MQ e
volume 609.96 mc;
2) costruzione di scuderia box cavalli (rif. 2) destinato a contenere n. 16box, più w.c.,
selleria, spogliatoio e lavaggio cavalli. Verrà edificata, con la forma del doppio capannone
agricolo sviluppata sull’unico piano terra, la scuderia, risulterà di complessivi mq 404.25,
con altezza media di ml 3.15 , per complessivi mc 1273.38.
Verrà realizzata in legno e con copertura in pannelli di lamiera grecata coibentati tipo
sendwich, color laterizio o color rame.
(10.50mlx28.00ml)+ (10.50mlx10.50ml)= SUL 404.25 mq e volume 1273.38 mc.
3) costruzione di annesso pluriuso (rif. 3) verrà edificato con la forma del capannone
agricolo a due falde, sviluppato sull’unico piano terra, di complessivi mq 144 con altezza
media ml 4.00 e ml 2.70 per complessivi mc 482.40, realizzato in legno e copertura in
pannelli di lamiera grecata, coibentati tipo sandwich, color laterizio o color rame, come la
vicina scuderia. L’intera superficie sarà distribuita fra differenti ambienti ed esattamente:
locale a rimessaggio trattore, livellatore campi in sabbia e carrelli di mq 12mlx6ml= 72mq,
locale di infermeria primo soccorso e wc di mq 4mlx6ml= 24mq e spogliatoio per addetti
alla struttura e wc di mq 8mlx6ml= 48mq per complessivi SUL 144.00mq e volume
482.40mc;
4) costruzione di un fienile per lo stoccaggio e la conservazione del foraggio affienato,
verrà, realizzato con struttura leggera: telai in alluminio e copertura di difesa foraggi in teli
di P.V.C. anch’esso sviluppato sull’unico piano terra, di complessivi mq. 187, con altezza
max ml 3.89, di dimensione 14.90mlx12.55ml=187mq (rif. 4);
5) realizzazione di strutture ombreggianti Le strutture di nuova realizzazione saranno
destinate a tettoie ombreggianti.
Dovranno essere realizzate con elementi portanti verticali ed orizzontali di legno, con
copertura permeabili come per esempio legno, canniccio o scope etc.
In alternativa le strutture potranno essere realizzate in ferro o metallo colorato con
coloritura terrosa.
Nell’ambito dell’azienda non potranno essere realizzate più di 5 strutture ombreggianti da
localizzare dentro ai paddok. Le strutture, potranno essere smontate e rimontate con
semplice comunicazione al Sindaco da parte del titolare dell’azienda. al servizio del
pascolamento a rotazione di dimensione 3.50mlx3.50ml= 12.25 mq (rif. 5);
6) la letamaia verrà realizzata del tipo a trincea fuori terra con tre pareti laterali e un fronte
aperto di scarico e carico del letame e sarà dotata di cisterna fuori platea per la raccolta
del colaticcio, in condizione di troppo pieno della platea. Il letame maturo verrà utilizzato
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per interventi agronomici di concimazione, mediante distribuzione alle colture e
interramento.di dimensione12.10ml x 6.10ml= 73.81mq (rif. 6);
7) inserimento di giostra una struttura posizionata a terra con controllo elettronico per l’
allenamento dei cavalli formato da pannelli separatori dove posizionano gli equini per il
loro allenamento, di dimensioni 15ml di diametro;
8) realizzazione di un laghetto previsto per il contenimento e deposito dell’acqua piovana e
del pozzo esistente del diametro di circa 20/25 ml con un’ altezza dell’ acqua media di
circa ml 1.50/1.80. Sarà eseguito con modesta escavazione del terreno esistente e
rivestito con teli appropriati. Detto laghetto sarà utilizzato come riserva d’ acqua per
l’irrigazione e gli usi correnti;
9) realizzazione di 1 campo in sabbia e 1campo di allenamento tramite il livellamento di
campi formati su terreno naturale perfettamente in piano con riporto di strato di sabbia per
il lavoro dei cavalli con recinzione in legno di H max 1.50ml, il campo di allenamento è di
dimensioni 50ml x 25ml =1250mq il campo in sabbia a dimensioni 40ml x80ml= 3200mq
10) realizzazione di tondino è una struttura formata su terreno naturale e/o sabbia, con
recinzione in ferro o in legno con h. max 1.80ml, per domare, addestrare e ginnasticare
cavalli giovani e/o adulti di dimensioni 18ml di diametro;
L’area a parcheggio privato è localizzata all’ingresso del maneggio, è un piazzale
inghiaiato di servizio comprendente posti auto e vans della superficie di circa mq 390.
L’area risponderà a quanto richiesto dalla Legge 122/89 e cioè dovrà essere garantita una
superficie a parcheggio di almeno il 10% del volume totale. Il volume totale dei manufatti
del maneggio e di mc 2360 che corrisponde a una quantità minima di dotazione di
parcheggi di mq236 inferiore a quella da realizzare.
Ad interventi eseguiti, il pensionamento e il maneggio di bestiame equino, sarà costituito
da una serie di strutture specialistiche e complementari fra loro, la cui consistenza sarà
commisurata all’attività programmata, da esercitare un max.16 capi adulti.
6. Coerenza esterna ed interna
La presente relazione di coerenza viene redatta ai sensi dell’art. 109 comma 2 Lettera d
della L.R. 65/2014 ed evidenzia quanto sopra con i seguenti atti di governo del territorio:
1. Piano di Indirizzo Territoriale
La coerenza esterna fra le previsioni del Presente Piano Attuativo ed il P.I.T. è garantita
dal fatto che uno degli obbiettivi del PIT (punto 6.3.3. - 3° meta obiettivo) è - Conservare il
valore del patrimonio territoriale della Toscana. Per “patrimonio territoriale” il P.I.T. intende
“ patrimonio pubblico ove si integrano, .. almeno due accezioni sostantive e mutuamente
correlate. Quella di territorio come patrimonio ambientale, paesaggistico, economico e
culturale della società toscana, e quella del territorio quale fattore costitutivo - appunto
patrimoniale - del capitale sociale di cui dispone l’insieme di antichi, nuovi e potenziali
cittadini della nostra realtà regionale. Perciò, quale che sia la titolarità dei suoli, dei
manufatti e dei beni paesaggistici che vi insistono, il territorio …, è comunque e
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pregiudizialmente patrimonio pubblico, che va custodito, mantenuto e tutelato …ed è solo
su questa base, …, che il territorio va reso capace di accogliere, sostenere e armonizzare
la iniziativa e la progettualità degli operatori economici che, con il lavoro e con l’impresa,
fondano o promuovono sul territorio le proprie aspettative di reddito e le proprie capacità di
innovazione.
Perciò, va ribadito, piani e strategie dell’azione pubblica, da un lato, e l’intraprendere
innovativo del progetto privato, dall’altro, debbono trovare nella «conservazione attiva» del
patrimonio territoriale il principio e il limite regolativo della loro mutua interazione.”
A tale proposito l’intervento proposto intende investire sul territorio e promuoverlo con un
intervento di una attività agricola di pensionamento e allevamento equino con l’obbiettivo
di apportare un miglioramento delle condizioni, sia dal punto di vista strutturale che
organizzativo e produttivo, con effetti favorevoli sulle condizioni per il benessere degli
animali, per la sicurezza e sviluppo del lavoro. I nuovi volumi, come già detto, sono
fondamentali per l’attività aziendale e saranno realizzati verificando, «la funzionalità
strategica degli interventi sotto i profili paesistico, ambientale, culturale» e in sequenza
«economico-sociale» (come sancisce l’art. 21,comma 1, lett. a della Disciplina del P.I.T.).
Le nuove architetture saranno realizzate in modo che tutelino il valore del patrimonio
paesaggistico con uso di materiali tradizionali. Si precisa che l’area di intervento non
riguarda le aree sottoposte a vincolo paesaggistico, in riferimento all’ art. 142 del D.Lgs
42/2004 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” e all’ art. 3 L.R. 39/2000 “Legge
Forestale”.
Il P.I.T. sostiene che l’azienda agricola è un importante “presidio” delle campagne e del
territorio ed è bene che il presidio continui ad essere assicurato da una presenza
dell’impresa agricola orientata alla sua innovazione qualitativa e competitiva.
Nel caso in oggetto l’azienda agricola un’importante funzione sociale e di presidio in quella
porzione di territorio, poiché si occupa di sviluppare attività equestri, sportive
dilettantistiche.
L’intervento previsto quindi produce effetti positivi a livello paesaggistico – territoriale –
economico sociale, mentre non produce alcun effetto negativo sulla salute umana.
2. Piano Territoriale di Coordinamento
Fra gli obbiettivi del P.T.C.P., con specifico riferimento alle aree del territorio aperto, vi è lo
sviluppo dell’attività agricola e di quelle ad esse connesse e comunque compatibili,
nonché l’attivazione di processi di valorizzazione e di tutela della identità storica e
morfologica del territorio.
Il mantenimento e lo sviluppo dell’attività’ agricola appaiono pertanto di fondamentale
importanza per lo svolgimento delle funzioni indicate dal P.T.C.P e dal PIT. Uno dei rischi
di maggior rilevanza e’ la cessazione dell’attività’ agricola con il conseguente abbandono
del presidio umano sul territorio. In tale ambito risulta vitale il mantenimento della
competitività delle imprese agro-forestali. Ovviamente al fine di assicurare un
proseguimento degli obiettivi sopra enunciati e’ necessario che l’attività’ agricola e
forestale venga svolta in maniera razionale e compatibile con la tutela ambientale e
paesaggistica. Per questa ragione l’intervento proposto, in definitiva, non andrà ad
incidere in maniera significativa sulla qualità dell’assetto paesaggistico e dell’assetto
idrogeologico del luogo ma determinerà degli effetti positivi di tipo socioeconomico,conseguenti alla realizzazione degli interventi in programma, consistenti anche
nell’incremento del fabbisogno del livello occupazionale.
L’intervento previsto quindi produce effetti positivi a livello paesaggistico – territoriale –
economico sociale, mentre non produce alcun effetto negativo sulla salute umana.
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3. Piano Strutturale
Fra gli obbiettivi del Piano Strutturale, come evidenziato nella relazione delle Linee Guida
del P.S., c’è al punto 8, la “Tutela e incremento degli ecosistemi naturali e dell'economia
agricola”.
All’art. 28 delle N.T.A. comma 2 si dice che “dovrà essere sviluppata l’economia agricola,
nel rispetto delle modalità di evoluzione del paesaggio naturale.”
L’intervento proposto verrà eseguito con il massimo rispetto del paesaggio naturale
partendo dal presupposto che nasce su di un ambito territoriale circoscritto e schermato
sia dalla morfologia orografica, sia dalla tessitura fitta del territorio e sia dalla presenza di
un’alta corona di conifere, posta lungo tutti i fronti sud-est dell’area di intervento. I nuovi
interventi saranno realizzati nella parte del terreno in un area già schermata da alberi ad
alto fusto.
L’intervento previsto quindi produce effetti positivi a livello paesaggistico – territoriale –
economico sociale, mentre non produce alcun effetto negativo sulla salute umana.
4. Regolamento Urbanistico
L’intervento proposto è pianamente in linea con quanto definito dagli art. 60, 68, del R.U.
Nell’art. 60, il Regolamento Urbanistico disciplina gli interventi di trasformazione
urbanistica ed edilizia necessari allo sviluppo dell'agricoltura, delle attività ad essa
connesse ed integrate, in relazione all'appartenenza dei contesti agricoli ai diversi tipi e
varianti di paesaggio.
L’intervento in oggetto è collocato nei “Tipi e varianti di paesaggio”: “e”- pianure coltivate,
dove sono ammessi i maneggi.
Nell’art.68 si mette in evidenza che la realizzazione di maneggi privati e di tipo amatoriale
è consentita previa redazione di Piano Attuativo, che deve porre particolare attenzione
all’inserimento ambientale, alla viabilità, ai parcheggi, alle alberature, ai materiali e alle
tipologie costruttive (realizzazione in legno o con altri materiali leggeri). Tutti questi aspetti
sono stati ampliamente tenuti in considerazione nella stesura del progetto del Piano
Attuativo, a partire dall’attento studio della morfologia dell’area che ha determinato la
scelta dell’ubicazione dei nuovi fabbricati; dall’uso di materiali tradizionali quale, legno,
muratura intonacata, pietra, mattoni; il mantenimento dell’attuale assetto arboreo ed una
sua integrazione con la messa a dimora di piante autoctone;mantenimento di tutte le zone
carrabili e pedonali inghiaiate o “bianche”.
Il Piano Attuativo proposto è compatibile con il R.U. e non necessita di variante.
L’intervento previsto quindi produce effetti positivi a livello paesaggistico- territoriale economico sociale, mentre non produce alcun effetto negativo sulla salute umana
7. Traffico, inquinamento acustico ed inquinamento atmosferico.
La zona è servita da viabilità vicinale carrabile con fondo in stabilizzato in buono stato di
manutenzione che serve il sito dell’intervento. Queste viabilità si ricongiungono alla
viabilità comunale e provinciale nell'a strada statale Setteponti dalla quale si può
raggiungere Arezzo e le principali arterie di comunicazione. La viabilità risulta adeguata a
sostenere il modesto incremento dei flussi di traffico (stimabile in 10-15 transiti al giorno).
L'intervento, essendo di carattere agricolo zootecnico non produrrà un incremento
significativo dell'inquinamento acustico.
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Nel contesto in cui si inserisce I 'intervento la qualità dell'aria, pur non disponendo di dati
locali, può ritenersi buona in quanto non si rilevano fonti potenziali di inquinamento. Tale
condizione permarrà anche nello stato di progetto.
In fase di cantiere, i flussi di traffico saranno contenuti (poche unità di mezzi al giorno,
principalmente leggeri o di media pesantezza),considerata la modesta entità del cantiere e
I'assenza di significative movimentazioni di materie da e verso il cantiere.
Conseguentemente i potenziali fattori di inquinamento atmosferico, quali emissioni
veicolari e innalzamento polveri, saranno mitigabili con ordinarie misure operative nello
specifico prevedendo Io spegnimento dei macchinari dei mezzi nei periodi di non utilizzo e
operando,ove necessario , il bagna mento della strada e delle piste di cantiere quando si
preveda transito ripetuto da parte di mezzi pesanti,qualora le polveri prodotte possono
interessare la viabilità o altre proprietà. Per quanto riguarda I'inquinamento acustico,
considerando I'entità del cantiere, si prevede possa operare ne rispetto della normativa
vigente in materia,
La proposta del Piano Attuativo mantiene inalterati i flussi di traffico e le considerazioni su
inquinamento acustico ed atmosferico sia in fase di realizzazione che di conduzione.
8. Effetti economici.
Sono da segnalare gli effetti di tipo socio-economico, conseguenti alla realizzazione degli
interventi in programma, consistenti nell’incremento del fabbisogno di lavoro e, quindi,
dell’incremento del livello occupazionale.
9. Effetti sociali e sulla natura umana.
Non si osservano effetti di particolare rilievo.
Arezzo,
Architetto Guido Bonechi
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